rete dei Servizi e delle risorse territoriali della Provincia di Parma

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Presentazione del quadro conoscitivo
della rete dei Servizi e delle risorse
territoriali delle due province:
PARMA
STRUTTURAZIONE TAVOLI PROVINCIALI
Nel 2001 nasce il Coordinamento provinciale affido familiare che riunisce operatori dei Servizi
socio-sanitari, le equipe affido, dove presenti, i rappresentati delle famiglie affidatarie e delle
comunità di accoglienza.
Ha il compito d’individuare, promuovere e consolidare prassi condivise in materia di affido
familiare, all’interno del territorio provinciale;
Nel
2003 nasce il Gruppo Tecnico provinciale multiprofessionale tutela minori che riunisce gli
operatori dei Servizi sociali e sanitari con il compito di definire procedure d’intervento
omogenee su tutto il territorio provinciale, monitorando i bisogni emergenti nell’ambito della
tutela minori, con particolare attenzione al contrasto alle forme di abuso, maltrattamento e
violenza assistita.
Nel
2005 nasce il Tavolo provinciale interistituzionale per la tutela dei minori volto a
promuovere interventi idonei a monitorare, prevenire, rimuovere e contrastare il fenomeno
degli abusi sessuali, della violenza e del maltrattamento sui minori.
Nel
2007 costituisce il Coordinamento Unico Infanzia e Adolescenza strutturato nei tre tavoli
tematici: affido-accoglienza; tutela; adozione.
Nell’ambito delle proprie funzioni di raccordo e integrazione delle politiche del territorio, di
diffusione di buone prassi nonché di supervisione, la Provincia di Parma:
• Nel 2004 ha definito con gli Enti Locali e le Comunità appartenenti al tavolo affido e
accoglienza il documento per l’accoglienza dei minori in emergenza;
• Nel 2006 ha promosso e sottoscritto il “Protocollo interistituzionale per la tutela dei minori in
situazione di grave pregiudizio”, integrato dal Protocollo per le Istituzioni scolastiche
• Coordina l’organizzazione e la realizzazione dei corsi per famiglie affidatarie (3 all’anno a
livello provinciale); per famiglie adottive (circa 4 all’anno nella fase preadottiva e 2 nella fase
post adottiva).
E’ stato realizzato, inoltre, un corso per adulti accoglienti ed uno per educatori di comunità in
collaborazione con le Province di Piacenza, Modena e Reggio
•Nell’ultimo biennio ha promosso due ricerche, in collaborazione con l’Università di Parma,
facoltà di Servizio Sociale, sul tema del affido eterofamiliare e degli affidi a rischio giuridico.
Obiettivo di questi percorsi di ricerca-azione è l’approfondimento delle prassi virtuose e
l’individuazione di spazi di miglioramento per garantire l’effettiva tutela del minore, attraverso
l’imprescindibile approccio interistituzionale.
•Dal 2014 partecipa, insieme all’Azienda USL di Parma, al gruppo di Coordinamento Regionale
contrasto violenza minori previsto dalla DGR 1677/2013.
L’ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE
DISTRETTO DI
FIDENZA
(13 comuni)
DISTRETTO
DI PARMA
(5 comuni)
DISTRETTO VALLI
TARO E CENO
(16 comuni)
DISTRETTO
SUD – EST
(13 comuni)
DISTRETTO DI
FIDENZA
(1 sola forma di gestione dei Servizi
Sociali)
DISTRETTO
DI PARMA
(4 forme differenti
gestione Servizi
Sociali)
DISTRETTO VALLI
TARO E CENO
(3 forme differenti di gestione dei
Servizi Sociali)
DISTRETTO
SUD – EST
(3 forme differenti
gestione Servizi Sociali)
FORME DI GESTIONE DEI SERVIZI
SOCIALI - AREA TUTELA MINORI
1.
2.
3.
4.
5.
Comune di Parma
Comune di Torrile
Comune di Colorno
Unione dei Comuni di Sorbolo e Mezzani
ASP di Fidenza (Busseto, Fontanellato, Fontevivo, Fidenza, Noceto, Polesine P.se, Roccabianca,
Salsomaggiore Terme, San Secondo, Sissa, Soragna, Trecasali, Zibello)
6.
ASP “Cav. Rossi Sidoli”
7.
Comune di Berceto
Comune di Valmozzola
ASP “Sud Est” ( Collecchio, Sala Baganza, Felin o, Montechiarugolo, Traversetolo)
Azienda Pedemontana Sociale (Calestano, Langhirano, Lesignano, Coriniglio, Monchio)
Comunita’ Montana Parma Est (Palanzano, Tizzano val Parma, Neviano degli Arduini)
8.
9.
10.
11.
(Albareto,Bardi, Bedonia, Bore, Borgo Val di Taro, Compiano, Fornovo
Taro, Medesano, Pellegrino P.se, Solignano, Terenzo, Tornolo, Varano Melegari, Varsi )
ACCORDO SERVIZI INTEGRATI AREA
MINORI E FAMIGLIA
Azienda USL e Comune di Parma
OGGETTO DELL’ACCORDO : si tratta di costruire un sistema di servizi e
interventi rivolti ai minori e alle famiglie, che sia l’esito di una piena
integrazione degli interventi sociali, sanitari, ed educativi, avente come fine
una progettazione che possa essere, innanzitutto, un insieme organico di
pensiero e che si traduca, poi, in una collaborazione tra servizi e, cioè, in una
serie di interventi coordinati attraverso strumenti concorrenti e compatibili per
il raggiungimento degli obiettivi comuni e, di fatto, per realizzare,
nell’interesse del minore, un seguito di vita positivo, possibilmente
coinvolgendo il nucleo familiare di origine.
OBIETTIVI: nella prima fase, di carattere sperimentale della durata di un
anno, l’oggetto di lavoro è circoscritto a progettare interventi e a definire
strumenti professionali integrati nell’ambito della protezione e tutela dei
minori e delle loro famiglie attraverso la costituzione di équipe integrate e
multiprofessionali.
ACCORDO SERVIZI INTEGRATI AREA
MINORI E FAMIGLIA
Azienda USL e Comune di Parma
SISTEMA INTEGRATO DEI SERVIZI SOCIALI E SANITARI
L’integrazione organizzativa e gestionale si realizza con le seguenti modalità operative:
2.1 Équipe territoriale - fragilità genitoriale
2.2 Équipe territoriale - area tutela minori
2.3 Équipe Affido e Adozione
2.4 Minori autori di reato
2.5 Unità di valutazione multidimensionale
L'UVM è il luogo in cui si predispongono e si discutono gli orientamenti e i criteri degli
interventi, si approntano gli strumenti condivisi e il piano formativo congiunto.
L'UVM è composta dai Responsabili dei servizi sociali a cui sono assegnate le funzioni in
base alle indicazioni dell’Ente, dal Responsabile della UO di Psicologia Clinica, o di loro
incaricati e dal Responsabile UOS Integrazione Socio-Sanitaria Minori dell' AUSL.
Alle riunioni, con riferimento alle tematiche e alle situazioni da affrontare e discutere,
parteciperanno gli operatori delle équipe - area tutela competenti.
ACCORDO SERVIZI INTEGRATI AREA
MINORI E FAMIGLIA
Azienda USL e Comune di Parma
Raccordo con gli Strumenti per l'integrazione delle politiche nell'ambito della
pianificazione territoriale
Si rimanda per questo livello di integrazione e raccordo organizzativo tra i livelli alla legge
14/2008 e alla DGR 1677/2013 paragrafo 6, nelle “raccomandazioni per un percorso
organizzativo: ipotesi per lo sviluppo di accordi di livello locale” prevede le modalità di
raccordo e coordinamento al livello territoriale individuando il ruolo di coordinamento
svolto dalle Conferenze Territoriali Sociali e Sanitarie (CTSS) che “in accordo con Aziende
ospedaliere ed Aziende Ospedaliero-Universitarie, per l’area territoriale di riferimento
(Azienda sanitaria/Provincia/Area Vasta) nei tempi definiti dalla Regione e coerentemente
con quanto previsto dal documento di integrazione socio-sanitaria relativo ai minori con
bisogni complessi di prossima adozione, dovranno pianificare l’attuazione delle presenti
raccomandazioni”.
OBIETTIVI PER IL FUTURO
estendere la co - costruzione e l'applicazione di accordi
locali in tutti i distretti, come auspicato nelle
raccomandazioni organizzative delle DGR citate e dalla
legge 14.
azioni di miglioramento relativamente alla omogeneità
ed universalità delle risposte socio sanitarie di Protezione
e Cura del minore e della sua famiglia in situazione di
pregiudizio,abuso maltrattamento in tutte le sue
tipologie
CRITICITA’
Funzioni di Governance: a chi verrà assegnata la
funzione di sistema, fino ad ora svolto dalla Provincia,
particolarmente cruciale in una fase di riorganizzazione
politico istituzionale di più ampio respiro (aree vaste)
necessaria per attuare i raccordi tra le indicazioni
regionali e l'effettiva organizzazione dei Servizi
Territoriali
per l'AUSL ( a valenza provinciale , cosi come per AOU) la
governance delle interfacce con gli 11 Enti Gestori dei 4 Distretti
Necessita’ di potenziare il raccordo tra i diversi soggetti
ed attori istituzionali che intervengono nel processo di
tutela e cura del minore: ruoli e funzioni dei nodi della
rete, rappresentativi di livelli istituzionali differenti.
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