impaginato BIF 5-2007 13-12-2007 11:15 Pagina 213 bollettino d’informazione sui farmaci Bif XIV N. 5 213 2007 Tocolitici: farmaci davvero necessari? Riassunto Further investigations will hardly solve the uncertainties regarding the efficacy of the oral administration of ritodrine e isoxsuprine in pregnant women with preterm birth risk. The emerging dubious risk-benefit profile does not justify the large use of tocolytic agents observed in Italy. Il parto pretermine è una complicanza della gravidanza che porta a morbilità e mortalità perinatale ed è una tra le maggiori cause di morbilità per le donne in gravidanza. La terapia di emergenza si basa sull’uso di farmaci tocolotici con attività miorilassante sull’utero per prolungare la permanenza del feto nell’utero materno per il tempo necessario a consentire la somministrazione di glucocorticoidi che accelerano la maturazione del polmone. I beta-mimetici ritodrina e isossisuprina sono i farmaci di prima linea più utilizzati nella terapia d’emergenza del parto pretermine. Nel 2003 un allarme sulla sicurezza ha dato l’avvio ad una rivalutazione del profilo rischio-beneficio della ritodrina e di tutta la classe dei tocolitici. Sono state rivalutate entrambe le forme farmaceutiche a base di ritodrina e di isossisuprina, parenterale ed orale, in seguito a parecchie incertezze relative all’efficacia della somministrazione orale. Le incertezze sull’efficacia di ritodrina ed isossisuprina ad uso orale nelle donne in gravidanza con minaccia di parto pretermine difficilmente potranno essere risolte da ulteriori indagini. Il profilo di beneficio-rischio molto dubbio che emerge non giustifica l’ampio uso dei tocolitici osservato in Italia. Introduzione ei Paesi occidentali il parto pretermine, inteso come parto precedente la 37a settimana, rappresenta una delle principali cause di mortalità neonatale e disabilità neurocomportamentale, oltre che di paralisi cerebrale e ritardo mentale. Costituisce inoltre una causa importante di patologia polmonare cronica, disturbi visivi ed altre patologie croniche in età pediatrica. Le conseguenze della prematurità sono quindi considerevoli sia dal punto di vista sanitario che sociale. Si calcola che la frequenza a livello mondiale di parti pretermine si aggiri tra il 5% e 11%. Alcuni fattori di rischio noti (fecondazione in vitro, gravidanze multiple, parto cesareo elettivo) sono in aumento, soprattutto nei Paesi industrializzati. Diversi punteggi sono stati messi a punto per cercare di identificare le pazienti a rischio, ma non si sono dimostrati utili, in quanto il 50% dei parti prematuri avviene in donne senza eventi avversi precedenti. In caso di parto pretermine la terapia di emergenza si basa soprattutto sull’uso di farmaci tocolotici, farmaci con attività miorilassante sull’utero, allo scopo di prolungare la permanenza del feto nell’utero materno il tempo necessario per poter somministrare cure come i glucocorticoidi che accelerano la maturazione del polmone. Vari farmaci tocolitici sono stati usati in terapia: beta-mimetici, calcio antagonisti, inibitori della sintesi delle prostaglandine, magnesio solfato, donatori di ossido nitrico e antagonisti dei recettori dell’ossitocina. Attualmente i beta-mimetici, in particolare ritodrina e isossisuprina, sono i farmaci di prima linea e i più utilizzati nella terapia d’emergenza del parto pretermine. Una revisione sistematica1 di studi controllati e randomizzati (RCT) ha dimostrato una riduzione significativa della probabilità di parto entro le 24 ore, 48 ore e 7 giorni nelle donne con minaccia di parto pretermine, ma non ha dimo- N Abstract Preterm labour refers to a complex situation of the pregnancy representing the single largest cause of mortality and morbidity for newborns and a major cause of morbidity for pregnant women. The rescue therapy is based on the use of tocolytic agents that can slow down or suppress the contractions of the uterus in order to allow the fetus to mature more before being born and enhance lung maturation by antenatal corticosteroid administration. The first choice betamimetic drugs ritodrine e isoxsuprine are the most used compounds in the rescue therapy of preterm labour. In 2003 a safety alarm has led to a revaluation of the risk-benefit profile relative to the ritodrine and the whole tocolytic agents group. Both intravenous and oral pharmaceutical formulations of ritodrine and isoxsuprin have been revaluated following the several uncertainties regarding the efficacy of the oral administration. Agenzia Italiana del Farmaco impaginato BIF 5-2007 214 Bif XIV N. 5 13-12-2007 11:15 Pagina 214 AGGIORNAMENTI 2007 parato la ritodrina con il placebo o nessun tratstrato un miglioramento della mortalità e della tamento e 2 hanno comparato la terbutalina morbilità fetale e soprattutto non ha dimostrato con placebo o nessun trattamento. Nessuna difun’efficacia nel ridurre il rischio di parto preceferenza si è evidenziata anche sulla mortalità pedente la 37a settimana di gravidanza. rinatale e la morbilità. La comparsa di tachicarGli effetti collaterali che possono limitare il dia materna era più frequente nei gruppi trattatrattamento con ritodrina sono più frequenteti con beta-mimetici rispetto ai gruppi trattati mente di lieve entità (dispnea, tachicardia, palcon placebo o altri tipi di tocolitici. pitazioni, tremori, ipotensione, nausea), mentre più rari, ma potenzialmente più gravi, sono gli effetti cardiovascolari (angina, ischemia, aritmie) I tocolitici in Italia così come le alterazioni elettrolitiche (ipokalemia), l’iperglicemia e l’edema polmonare. In Italia, l’isossisuprina è stata autorizzata alLe evidenze di efficacia con i limiti sopra cil’immissione in commercio agli inizi degli anni tati sono relative alle forme ad uso endovenoso, ’70, mentre la ritodrina nel 1980: entrambe le moche tuttavia devono essere utilizzate in ambienlecole esplicano un’azione di rilassamento della te ospedaliero e sotto stretto controllo medico. muscolatura liscia uterina determinando una diI beta-mimetici vengono anche utilizzati nelminuzione della forza e della frequenza delle conla terapia di mantenimento nelle donne con trazioni. episodi di minaccia di aborto, o dopo un tratLe indicazioni terapeutiche per le specialità tamento di emergenza per rischio di parto premedicinali a base di ritodrina sono: minaccia d’atermine. L’utilità di somministrare tocolitici in borto, parto prematuro e prevenzioseguito ad esito positivo del trattane del parto prematuro. La ritodrina mento d’urgenza è oggetto di conè controindicata prima della 20a settroversie. Il razionale del loro utiL’utilità di timana di gravidanza e nei casi in cui lizzo si basa sul concetto che le il prolungarsi della gravidanza può ricontrazioni uterine possano persisomministrare sultare pericoloso per la madre e per stere o ricorrere in quanto l’utero tocolitici in il feto; è controindicata in caso di prepotrebbe essere predisposto a una seguito ad esito eclampsia moderata e grave, sanguimaggiore contrattilità dovuta annamento vaginale, malattie cardiache ad un effetto feed-back legato positivo del che, ipertensione polmonare, ipertialle contrazioni stesse. Per esempio trattamento roidismo, diabete mellito, distacco inè noto che un tasso elevato di prod’urgenza è tempestivo di placenta, condizioni staglandine in circolo provoca un cliniche preesistenti nelle quali un aumento dei recettori per l’ossitooggetto di agonista beta adrenergico può avere cina. Il trattamento di mantenicontroversie un effetto avverso, morte intrauterimento si basa sull’assunzione orana del feto e corioamniotite. le giornaliera di compresse a base L’isossisuprina è indicata per minaccia di pardi isossisuprina e ritodrina. Le evidenze di effito pretermine e minaccia di aborto e risulta concacia relative alle forme farmaceutiche ad uso troindicata nelle seguenti condizioni: emorragia orale sono esigue; in particolare per la ritodriarteriosa in atto, emorragia cerebrale recente, imna non si raggiungono le concentrazioni emamediato periodo post-partum, ipersensibilità intiche necessarie per l’azione tocolitica2. Inoltre poiché questi farmaci sono in grado di attradividuale accertata verso i componenti o sostanversare la barriera placentare espongono il feto ze strettamente correlate dal punto di vista chiad eventuali effetti tossici3. mico. I dati di consumo di questi farmaci sono riUna revisione Cochrane di studi controllati portati in tabella. 3 e randomizzati ha preso in considerazione 11 Revisioni studi nei quali l’attività dei beta-mimetici veniva confrontata con placebo o nessun trattaNel 2003, a seguito di segnalazioni di sospette mento. Non è stata rilevata alcuna differenza reazioni avverse, è stata avviata in Italia una rivanella frequenza di ricovero nella terapia intenlutazione del profilo rischio-beneficio della ritosiva neonatale. Il tasso di parto prematuro non drina e di conseguenza a tutta la classe dei tocoè risultato diverso in 4 RCT, di cui 2 hanno com- “ ” Agenzia Italiana del Farmaco impaginato BIF 5-2007 13-12-2007 11:15 Pagina 215 bollettino d’informazione sui farmaci Bif XIV N. 5 215 2007 ricaduta/parto è stato di 5,8 giorni nel gruppo trattato con placebo contro 25,9 giorni in quello trattato con la formulazione orale di ritodrina. Sembra Ritodrina* Isossisuprina* che la terapia di mantenimento diminuisca l’inci2005 2006 2005 2006 denza di parto prematuro, ricorrente in pazienti Confezioni 80.318 72.420 397.476 388.684 che hanno avuto un’iniziale tocolisi. Il ruolo giocato da un’iniziale tocolisi avvenuta con successo DDD/1000 ab die 0,019 0,017 0,186 0,179 e sulle modalità con cui abbia potuto influenzare i Fonte: elaborazione OsMed. risultati finali rimane da chiarire. Il basso numero *Nota: specialità medicinali in commercio in Italia: Miolene® (ritodrina, classe A) e Vasosuprina® (isossisuprina, classe C) di donne arruolate e l’assenza di studi di conferma hanno reso l’interpretazione dello studio menzionato dubbiosa. Da un punto di vista regolatorio rilitici, dato che le specialità medicinali attualmensulta difficile mantenere l’indicazione approvata te autorizzate in Italia sono: Miolene® a base di risulla base di un singolo studio, specialmente quan® todrina e Vasosuprina a base di isossisuprina, endo sono emersi nuovi problemi di sicurezza come trambe con azione beta adrenergica. Tra l’aprile in questo caso. del 1981 e il dicembre del 2002 i dati presentati Un altro studio5, con un disegno simile allo studio condotto da Creasy et al., ha ottenuto ridall’azienda titolare dell’autorizzazione all’imsultati meno chiari in termini di ritardo del parmissione in commercio per la specialità a base di to, sebbene venga trascurato un altro obiettivo ritodrina riportavano 6 casi di reazione avversa: primario come l’incremento del numero di neodue casi di edema polmonare in pazienti trattate nati con un peso alla nascita di 2,500 Kg o più o con ritodrina e corticosteroidi; un caso di concon un incremento nell’età gestionale. vulsioni jacksoniane in una donna che assumeva Un terzo studio6 presentato è risultato l’unico contemporaneamente Nitrodur® transdermico 10 mg; un caso di eruzione eritematosa e test di funnel quale si utilizza solo la formulazione orale per zionalità epatica alterati; un caso di rabdomiolisi investigare i suoi possibili effetti nel prevenire il ed un caso di infarto miocardico acuto non onda parto prematuro. Q (non Q-IMA) in una donna trattata con ritoIn un articolo di Schiff et al.2 è stato indicato che l’inefficacia della formulazione orale di ritodrina e corticosteroidi. La valutazione effettuata drina nell’eliminare la problematica del parto preha permesso di confermare un rapporto beneficiotermine può essere dovuta alla concentrazione rischio favorevole per le forme ad uso parenteraplasmatica subterapeutica. le di ritodrina e isossisuprina per le quali si è coDue volte su tre risulta necessario l’incremenmunque reso necessario un aggiornamento degli to nella dose massima raccomandata, specialstampati (G.U. n.166 del 19/7/2003). La ritodrina mente per pazienti che hanno avuto bisogno di è la sostanza tocolitica più frequentemente valualte dosi di infusione. L’incremento della dose astata in studi clinici randomizzati, ma soprattutto sunta per via orale ha sollevato importanti pronelle forme farmaceutiche parenterali. blemi di sicurezza. La formulazione orale della ritodrina è stata scarNell’ambito della valutazione effettuata dalla samente studiata e non risultava essere menzionafarmacovigilanza italiana, la docuta negli studi inclusi nella revisione simentazione scientifica sulla farmastematica. cocinetica non ha condotto a conUno studio condotto da Creasy et 4 Per le forme clusioni sulla dose corretta ed efficaal. ha valutato l’efficacia della ritodrina come terapia di mantenimento ce di ritodrina da somministrare nelfarmaceutiche nella prevenzione del ricorrente parla forma orale e risulta mancante di ad uso orale to prematuro dopo il trattamento delstudi dose-finding. La formulazione rimane quindi l’episodio iniziale di parto prematuro orale presenta una biodisponibilità con la forma intramuscolare. Nel del 30% rispetto alle formulazioni una grande gruppo trattato con la forma orale di parenterali. incertezza sul ritodrina si è verificato un esiguo nuPer quanto riguarda l’opportunità mero di ricadute, comparato al grupdi proseguire la terapia tocolitica per reale beneficio po placebo, e l’intervallo medio tra l’ivia orale dopo la risoluzione dell’eterapeutico nizio del trattamento orale e la prima vento acuto esistono tre revisioni che Tabella – Consumi totali di ritodrina e isossisuprina in Italia nel periodo 2005-2006 “ ” Agenzia Italiana del Farmaco impaginato BIF 5-2007 216 Bif XIV N. 5 13-12-2007 11:15 Pagina 216 AGGIORNAMENTI 2007 hanno cercato di valutare l’efficacia della terapia di mantenimento. In due di queste revisioni7,8 non è stato metodologicamente possibile effettuare una metanalisi per l’estrema eterogeneità degli studi considerati, cha ha impedito di fatto l’accorpamento dei risultati dei singoli studi. L’unica metanalisi9 di 12 studi sulla tocolisi di mantenimento (10 sui beta-mimetici, 1 sul sulindac, 1 sull’atosiban), che coinvolgeva 1590 pazienti, ha concluso che la terapia tocolitica di mantenimento non migliora nessuno degli esiti neonatali considerati. Analogamente, la revisione Cochrane non ha dimostrato vantaggi in termini di prolungamento della gravidanza dopo terapia di mantenimento con beta-mimetici per via orale6. Per le forme farmaceutiche ad uso orale di ritodrina ed isossisuprina rimane quindi una grande incertezza sul reale beneficio terapeutico; in parte per l’assenza di evidenze scientifiche ed in parte per il problema della concentrazione plasmatica subterapeutica, evenienza che potrebbe anche spiegare (a prescindere dal fenomeno dell’under reporting) perché solo raramente vengono segnalate reazioni avverse. D’altra parte, mancano i dati di sicurezza relativi a dosaggi più elevati di quelli approvati e mancano prove documentate sull’assenza dell’effetto terapeutico. Tali prove difficilmente potrebbero rendersi disponibili attraverso la sorveglianza post-marketing come segnalazioni di parto pretermine nelle pazienti trattate e uno studio clinico per chiarire questi aspetti è improponibile. In questo contesto si deve ricordare che esistono diverse sostanze che agiscono diminuendo la contrazione uterina e che la minaccia d’aborto e di parto pretermine sono complicanze della gravidanza presenti in ogni parte del mondo anche nei paesi in cui questi farmaci non sono registrati. nelle donne in gravidanza con minaccia di parto pretermine. Le incertezze sull’efficacia di ritodrina ed isossisuprina da uso orale sono molte e difficilmente potranno essere risolte da ulteriori indagini. Emerge quindi un profilo di beneficio-rischio molto dubbio che non giustifica l’ampio uso dei tocolitici osservato in Italia. Bibliografia 1. Gyetvai K, Hannah EH, Hodnett ED, Ohlsson A. Tocolytics for preterm labour: a systematic review. Obstet Gynecol 1999; 94: 869-77. 2. Schiff E, Sivan E, Terry S, et al. Currently recommended oral regimens for ritodrine tocolysis result in extremely low plasma levels. Am J Obstet Gynecol 1993; 169: 1059-64. 3. Dodd JM, Crowther CA, Dare MR, Middleton P. Oral betamimetics for manteinance therapy after threatened preterm labour. Cochrane Database of Systematic Reviews 2006, Issue 1. Art. No.: CD003927.DOI. 4. Creasy RK, Golbus MS, Laros RK Jr, Parer JT, Roberts JM. Oral ritodrine maintenance in the treatment of preterm labor. Am J Obstet Gynecol 1980; 137: 212-9. 5. Larsen JF, Eldon K, Lange AP, et al. Ritodrine in the treatment of preterm labor: second Danish Multicenter Study. Obstet Gynecol 1986; 67: 607-13. 6. Walters WA, Wood C. 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