Possibili domande di storia e metodi della psicologia Di Gianni Lagioia e Scungio Giuditta in UNIVAQ - Facoltà di Psicologia - Università di L'Aquila (file) · Modifica documento Questo documento l'ho fatto per me quindi potrebbe essere molto confusionario però dato che potrebbe servire anche a voi lo metto sul gruppo.. buona lettura. Domande probabili storia e metodi della psicologia Cartesio Il pensiero di Cartesio opera una prima apertura postulando la res cogitans e res extensa, dove la res cogitans é l'uomo pensate e res extensa é la parte meccanica individuata nel corpo. Pur lasciando l'intoccabilità della res cogitans, la mente, l'anima, si apre la possibilità di indagare sulla res extensa, essendo questa conoscibile. Possono cominciare a svilupparsi attivando la ricerca le scienze fisiologiche e biologiche che porteranno il loro contributo alla futura scienza della psicologia. L’arco riflesso Meccanismo che regola il movimento della macchina corporea. Nella sua forma più semplice, la stimolazione di un nervo sensoriale (afferente) da parte di un organo di senso o di un recettore è seguita dalla trasmissione dello stimolo a un nervo motorio (efferente) che a sua volta determina una risposta in un organo effettore, ad esempio un muscolo che si contrae. Contributo delle altre scienze Fisiologia – Donders Per rendere la psicologia una scienza bisogna ottenere delle misurazioni oggettive con parametri fisici dei processi mentali Misurare il tempo che richiede un processo = esistenza di tale processo Metodo sottrattivo per determinare la velocità dell’impulso. Helmholtz Concetto di “inferenza inconscia” Il sistema percettivo compie una sorta di ragionamento inconsapevole e corregge i valori della percezione sulla base dell’ esperienza passata Astronomia Episodio di Greenwich e Kinnerbrook Biologia Evoluzionismo di Darwin. Pavlov ed i riflessi incondizionato e condizionato Pavlov spiega che gli uomini e, nel suo caso, i cani posseggono una serie di riflessi che vengono chiamati riflessi incondizionati (per esempio il riflesso del neonato di succhiare dal seno della mamma e così via). Con i suoi esperimenti sui cani riesce tuttavia a dimostrare che se un determinato stimolo è immediatamente preceduto (una volta effettuato il condizionamento) o avviene immediatamente dopo (durante la fase di apprendimento) un certo impulso può avere lo stesso effetto del riflesso incondizionato. Questo stimolo prende il nome di riflesso condizionato. Perché la psicologia scientifica nasce in Germania? Il luogo di nascita della psicologia e collocato in Germania perché è in Germania, a Lipsia, che il “padre fondatore” ufficiale della psicologia, Wilhelm Wundt, apre il primo laboratorio di psicologia rendendo la psicologia una materia scientifica e a se stante, portando i processi psicologici in laboratorio. 1879 La scuola storico-culturale: Vygotskij – Leontjev – Lurija Per la teoria storico-culturale, lo sviluppo di funzioni complesse come il linguaggio, ha condizione necessaria l’interazione dell’individuo con l’ambiente sociale. La scuola storico-culturale è una corrente psicologica fondata in URSS da Vygotskij alla fine degli anni venti e sviluppata dai suoi studenti e dai suoi seguaci, prima in Europa e poi in tutto il mondo. si sviluppò una tradizione di ricerca che si proponeva di rifondare la psicologia sulla base dei principi del marxismo e del materialismo storico. Questo orientamento si caratterizzava per una scelta filosofica tesa a conoscere il mondo allo scopo di trasformarlo. Questa prospettiva assume come principio di partenza che la psiche non sia un'entità ideale, ma un prodotto dell'evoluzione animale, divenuto funzionalmente sempre più complesso sotto l'influenza dei fattori storici, sociali e culturali. Nella scuola storico-culturale vengono studiati da Lurija: le funzioni psichiche dei primati, del bambino e dell’uomo (il rapporto tra il comportamento degli animali e quello dell’uomo da una parte e lo sviluppo delle funzioni psichiche dal bambino all’uomo dall’altra). La prospettiva di Vygotskij è dunque evolutiva sia in senso filogenetico (animale-uomo) sia ontogenetico (bambino-uomo). Per Vygotskij i processi fisiologici e comportamentali possono essere comuni agli animali e all’uomo, ma mentre per i primi costituiscono l’unità fondamentale del comportamento, per il secondo sono solo i processi più elementari e meno tipici. Tra gli animali e gli uomini vi è una sorta di salto nelle modalità d’interazione con l’ambiente. L’uomo si avvale degli strumenti (utensili e simboli). L’uso di questi strumenti è appreso nel contesto sociale, durante lo sviluppo ontogenetico e viene successivamente interiorizzato. Il pensiero ed il linguaggio hanno 2 radici genetiche differenti. Il bambino può utilizzare forme primitive di linguaggio per comunicare gli stati emotivi. Lurija distingue il “linguaggio come strumento di comunicazione”(1,5 – 2 anni) ed il “linguaggio come strumento di regolazione del comportamento”(4 anni) tramite l’interiorizzazione del primo. Polemica Vygotskij-Piaget Secondo Piaget (scrive Vygotskij) il linguaggio egocentrico del bambino è la manifestazione immediata dell’egocentrismo, il quale è a sua volta, un compromesso tra l’autismo iniziale e la progressiva socializzazione del pensiero infantile, mentre per Vygotskij (pensiero completamente opposto) il linguaggio egocentrico del bambino rappresenta uno dei fenomeni di transizione da forme di attività sociali e culturali a forme di attività strettamente individuali. La struttura del linguaggio è innata, ma la concreta prestazione linguistica, la lingua che un individuo parla, è determinata dall’ambiente sociale in cui l’individuo nasce e cresce. Linguaggio interiore: frammentario, abbreviato Linguaggio esteriore: disteso e completo Leontjev elabora una sintesi generale delle proprietà delle funzioni psichiche lungo la scala filogenetica, mettendo in evidenza il salto dalle "leggi dell'evoluzione biologica", che regolano lo sviluppo psichico degli animali, alle "leggi dello sviluppo storico-sociale" su cui si fonda lo sviluppo della psiche umana. Lurija nasce a Kazan nel 1902 Si interessa ai processi emotivi dinamici e poi insieme a Vygotskij allo sviluppo del linguaggio e dei processi cognitivi. Si interessa anche ai disturbi dei processi psichici conseguenti a lesioni celebrali in “Le funzioni corticali superiori dell’uomo”. Si occupa anche del rapporto tra funzioni celebrali e funzioni psichiche andando in contraddizione con Pavlov perché sostiene che le funzioni celebrali che mediano funzioni psichiche non sono traducibili nei termini dei riflessi condizionati, ma sono sistemi funzionale più complessi, la cui organizzazione si forma in relazione con l’ambiente. Progettazione alla rovescia La progettazione alla rovescia è l’architrave delle scienze cognitive. Per progettazione alla rovescia s’intende il percorrere a ritroso la progettazione in avanti decomponendo un dato meccanismo in sotto-parti (moduli) e ricomponendone le funzioni ed i passaggi che ne hanno determinato la configurazione presentata in partenza. La polemica fra strutturalisti e funzionalisti + differenze tra strutturalismo e funzionalismo Si sviluppa fra Titchener (con i suoi allievi) e la scuola di Chicago. Strutturalisti e funzionalisti fondamentalmente appartengono alla stessa famiglia soggettivistica. Il funzionalismo sostiene, in polemica con lo strutturalismo di Wundt e Titchener, che non è possibile studiare la vita psichica scomponendola in presunte costituenti fondamentali. Gli strutturalisti criticano i funzionalisti su 2 punti: 1. mentre gli strutturalisti sono rigorosi sperimentatori , nella scuola di Chicago ci sono le componenti filosofiche e aprioristiche. (più empirici dei funzionalisti) 1. E’ giusto studiare le funzioni mentali, ma prima bisogna conoscere i contenuti mentali (è inutile capire l’operazione “vedere “ se non si conosce la struttura anatomica dell’occhio) I funzionalisti criticano gli strutturalisti su 2 punti: 1. I momenti di coscienza rilevati con l’introspezione cessano di esistere non appena trascorsi, mentre le funzioni mentali sono continuative e persistenti 2. Considerano la psicologia come una scienza pura, relegata al laboratorio, senza considerare invece l’importante valore sociale dei suoi risultati. La psicologia secondo gli strutturalisti ha per oggetto l’esperienza, come la fisica. Però mentre la fisica studia l’esperienza in quanto indipendente dal soggetto esperiente, la psicologia studia l’esperienza in quanto dipendente dal soggetto esperiente. Lo scopo primario è analizzare e descrivere gli elementi che formano la struttura dell’esperienza immediata ovvero MENTE (somma dei processi mentali nell’arco della vita) e COSCIENZA (somma dei processi mentali in un dato istante della vita). Per Titchener l’”IO” non è sottoponibile ad indagine sperimentale. L’esperienza cosciente si costituisce di: PERCEZIONI o SENZAZIONI (più importanti e ricorrenti con la stimolazione di un organo sensoriale), IDEE o IMMAGINI MENTALI (compaiono nei processi mentali relativi ad esperienze non attuali come ricordi o previsioni) ed EMOZIONI o STATI AFFETTIVI ( costituiscono le emozioni ed i sentimenti e si stemperano se ripetuti spesso). L’introspezione L’introspezione è il metodo di osservazione empirica nella psicologia. È definito da 2 regole fondamentali: 1- Deve adattare il criterio ELEMENTISTICO ( ogni dato cosciente sottoposto all’introspezione deve essere scomposto nei suoi elementi più semplici non suscettibili ad ulteriore scomposizione psichica); 2- Deve salvaguardarsi in continuazione dall’ERRORE DELLO STIMOLO ( i dati dell’esperienza cosciente vanno riportati nella loro nuda e cruda esistenzialità senza che vi si attribuisca loro dei significati o valori). Il funzionalismo invece va verso una psicologia “funzionale” e “descrittiva” non interessata alle strutture della mente ma alle funzioni che questa svolge. Il funzionalismo ritiene dunque importante studiare a “cosa servono e come funzionano i processi mentali” e non “che cosa sono i processi mentali”. Scompare il dualismo mente-corpo, in quanto i processi mentali sono direttamente espressi dal corpo attraverso i processi biologici. Mentre gli strutturalisti si limitano a descrivere e demandano ai biologi il compito di spiegare; i funzionalisti descrivono e spiegano restando all’interno della psicologia. L’oggetto di studio del funzionalismo sono le attività mentali relative a: Immagazzinamento; Acquisizione; Organizzazione; Valutazione Delle esperienze e nel loro utilizzo nella guida del comportamento. Concetto di comportamento adattivo si compone di 3 situazioni: SITUAZIONE MOTIVANTE (fame) SITUAZIONE SENSORIALE (cibo) RISPOSTA (mangiare). Il funzionalismo della scuola di Chicago è anti-elementistico per 2 motivi distinti e complementari: 1-le funzioni mentali sono attività globali, in se non scomponibili; 2-esse sono processi dinamici di carattere strumentale mediante i quali l’organismo si adatta all’ambiente circostante. PERCHE’ LO STRUTTURALISMO SCOMPARE: 1.studio solo dell’uomo bianco, adulto, psichicamente normale 2.l’elementismo è stato messo in crisi dal globalismo fenomenologico della Gestalt 3.il descrittivismo statico è stato superato dalle nuove psicologie dinamiche 4.il metodo dell’introspezione , per quanto rigidamente eseguito, non poteva essere replicato su altri soggetti 5.debolezza dal punto di vista dei contenuti, poiché all’analisi della coscienza sfuggono tutti quei processi che non sono coscienti provati invece dall’indagine psicoanalitica e dal cognitivismo 6.si identificava con la scuola di Cornell, di conseguenza estintasi questa si è estinto lo strutturalismo CONTRIBUTI LASCIATI DAGLI STRUTTURALISTI: 1.è stato il sistema psicologico più organico e rigoroso, quindi ha rappresentato il punto di riferimento per tutte le altre concettualizzazioni psicologiche; 2.ha contribuito al riconoscimento della psicologia come scienza indipendente, rifiutando l’apriorismo filosofico ed utilizzando il metodo sperimentale 3.attualmente la psicologia moderna ha accettato nuovamente di studiare la coscienza CONTRIBUTI LASCIATI DAI FUNZIONALISTI: Entrano in crisi con l’ascesa dei comportamentismi, i quali si appropriarono di tematiche come l’apprendimento e l’istanza utilitaristica, ma criticarono le componenti filosofiche. 1.il concetto di funzione, in quanto globalistico. 2.il concetto di adattamento dell’organismo all’ambiente 3.i settori di ricerca: apprendimento, aspettativa, motivazione e fattori affettivi in generale 4.metodologia della ricerca psicologica: ricerca sul campo piuttosto che limitata al solo laboratorio 5.applicazioni psicologiche che vanno oltre la pura conoscenza Comportamentismo o Behaviorismo J.B. Watson pubblica l’articolo che dà vita al comportamentismo. Il comportamentismo (o psicologia comportamentale) è un approccio alla psicologia, sviluppato dallo psicologo John Watson agli inizi del Novecento, basato sull'assunto che il comportamento esplicito è l'unica unità di analisi scientificamente studiabile della psicologia, in quanto direttamente osservabile dallo studioso. La gestalt La Gestalt nasce nel secolo scorso come studio della fenomenologia della percezione allo scopo di individuarne le leggi generali a priori che determinano la costruzione percettiva e il riconoscimento delle forme. L' impianto teorico è quindi in netta contrapposizione con il comportamentismo in quanto evidenzia leggi fondamentali a priori che strutturano il funzionamento psicologico non derivanti dall' esperienza e dai condizionamenti e su questa base strutturalistica viene impostata la lettura e la terapia del disturbo psichico. la figura-sfondo la legge della vicinanza-lontananza la legge delle linee aperte-chiuse la legge della somiglianza Con particolare riferimento alle percezioni visive, le regole principali di organizzazione dei dati percepiti sono: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. buona forma (la struttura percepita è sempre la più semplice); prossimità (gli elementi sono raggruppati in funzione delle distanze); somiglianza (tendenza a raggruppare gli elementi simili); buona continuità (tutti gli elementi sono percepiti come appartenenti ad un insieme coerente e continuo); destino comune (se gli elementi sono in movimento, vengono raggruppati quelli con uno spostamento coerente); figura-sfondo (tutte le parti di una zona si possono interpretare sia come oggetto sia come sfondo); movimento indotto (uno schema di riferimento formato da alcune strutture che consente la percezione degli oggetti); pregnanza (nel caso gli stimoli siano ambigui, la percezione sarà buona in base alle informazioni prese dalla retina). Queste regole sono utili per spiegare diverse illusioni ottiche. la “qualità gestalt” Se si prende in considerazione, ad es., una melodia, è innegabile che essa sia costituita da parti, le singole note che la compongono. Il risultato finale però non è la somma delle parti: la melodia ha caratteristiche diverse da quelle delle singole note. La qualità propria della melodia è una qualitàgestalt. Ed è a tal punto indipendente dalle qualità delle singole parti che possiamo ricreare la stessa melodia sia eseguendola con strumenti diversi(le note saranno differenti nel timbro), sia addirittura trasportandola di tonalità e mutando quindi totalmente le note-elementi che la formano (principio della trasponibilità di una Gestalt). La qualità-gestalt, cioè la qualità propria del tutto, non è data quindi dagli elementi, ma dalle relazioni che intercorrono tra essi e dal loro ruolo all’interno del tutto, dunque dalla struttura della Gestalt. Cenni di psicoanalisi La psicoanalisi (analisi della mente) è la teoria dell'inconscio dell'animo umano su cui si fondano una prassi e una disciplina psicoterapeutiche, e che ha preso l'avvio dal lavoro di Sigmund Freud Il sogno per Freud Per Freud il sogno è l’appagamento allucinatorio di un desiderio infantile. La resistenza.. Tutto ciò che era casuale e insignificante assume un valore enorme Leggi che regolano il sogno Condensazione Collegamento tra elementi scollegati nella vita cosciente (es. un personaggio può rappresentare caratteristiche di più personaggi) Spostamento Attribuzione di un carattere di un elemento ad un altro elemento (es. sostituzione di una persona con un’altra) Drammatizzazione Contenuti latenti rappresentati attraverso azioni o situazioni Simbolizzazione Elemento accettabile che nasconde un contenuto inaccettabile (es. i corpi cavi, aperti o chiusi = organo sessuale femminile; i corpi appuntiti e rivolti in alto = l’organo sessuale maschile) Rappresentazione per l’opposto Il contenuto manifesto è l’opposto del contenuto latente (es., l’odio diventa amore) La psicologia matematica La psicologia matematica fu fondata da Herbart. La psicologia è scienza autonoma non subordinata alla filosofia e alla fisiologia La mente è unitaria I fenomeni psichici possono essere misurati L’analisi dell’oggetto diventa quantitativa e non qualitativa Le idee variano per tempo e intensità L’intensità minima delle idee = Soglia della coscienza Se 2 idee sono presenti insieme possono integrarsi in una più complessa o tenderanno ad inibirsi (meccanismo dell’inibizione) Le idee che si unificano in una massa appercettiva non si inibiscono Al di sotto della soglia le idee entrano nel livello dell’inconscio Utilizzo del metodo dell’introspezione per lo studio della psicologia. Fechner Il corpo e l’anima sono due facce della stessa medaglia; la differenza consiste nella prospettiva con cu si analizza la medaglia. Il ponte per unire il corpo e l’anima è la psicofisica, che descrive la relazione tra la portata fisica di uno stimolo e la percezione umana dell‘intensità di tale stimolo. Weber Ad un soggetto vengono presentati 2 stimoli di intensità diversa, ma tale per cui la differenza tra i due stimoli fosse appena percettibile, con l’aumentare del valore di intensità degli stimoli aumentava anche la differenza appena percettibile, mentre rimaneva costante il rapporto tra i 2 stimoli. Incrementando di una certa quantità il peso di un oggetto sostenuto da un uomo, la percezione di tale stimolo (l'incremento di peso) risulta essere tanto meno accentuata, quanto più pesante è l'oggetto. La legge di Weber-Fechner S = K log R + C S = sensazione R = stimolo K = costante di Weber, dipende dalla modalità sensoriale C = costante Legge di Bell e Megandie Indipendenza delle vie sensoriali e motorie Ogni nervo che origina dal midollo spinale ha due radici: recidendo quello anteriore viene interrotta la possibilità di movimento del corrispondente segmento corporeo innervato, e viceversa. Per la prima volta si dimostra che il Sistema Nervoso prevede funzioni sostanzialmente distinte Il movimento cognitivista La percezione, l'apprendimento, il ragionamento, la risoluzione dei problemi, la memoria, l'attenzione, il linguaggio e le emozioni sono processi mentali studiati dalla psicologia cognitiva. In realtà questa corrente psicologica non costituisce una vera e propria scuola, avendo al proprio interno un'eterogeneità di presupposti, di procedure di ricerca, di obiettivi e di modelli teorici. Tuttavia i suoi vari esponenti presentano alcuni elementi comuni: 1-l'interesse per gli eventi mentali interni al soggetto; 2-l'interpretazione dell'organismo come dotato sin dalla nascita di competenze specifiche; 3-la concezione dell'individuo quale costruttore della propria rappresentazione del mondo. Le linee di connessione tra il cognitivismo e il comportamentismo siano forti e numerose infatti è impossibile capire il cognitivismo se non ci si rende conto che è in relazione diretta col comportamentismo. Skinner e Watson (comportamentisti o behavuristi) . Le correnti del cognitivismo All'interno del cognitivismo si possono distinguere due correnti. La prima, denominata HUMAN INFORMATION PROCESSING (HIP, elaborazione dell'informazione umana), si ispira alla cibernetica, sostenendo l'analogia tra operazioni della mente umana e processi di elaborazione dei dati eseguiti dai computer. I primi modelli di funzionamento mentale proposti dall'HIP negli anni Sessanta erano caratterizzati dall'elaborazione rigidamente seriale delle informazioni e dalla collocazione finale, nella sequenza delle operazioni di elaborazione, delle fasi di selezione. Tali modelli prevedevano una capacità limitata di elaborazione dell'informazione e canali di elaborazione autonomi. Il merito di questi modelli – definiti, per le loro caratteristiche, “a oleodotto” – risiede nella loro semplicità. I dati sperimentali non hanno però sempre confermato la loro validità. A partire dagli anni Settanta sono comparsi modelli “a cascata” o “in parallelo”, che prevedono l'elaborazione contemporanea dell'informazione lungo canali comunicanti e che le operazioni di selezione vengano poste nelle prime fasi del processo elaborativo dell'informazione. Tali modelli implicano una capacità illimitata di elaborazione, la possibilità di interazione tra i diversi livelli di elaborazione dell'informazione e la possibilità di ricorrere a strategie alternative. Mentre i modelli a oleodotto, di tipo strutturale, postulavano l'esistenza di “blocchi” di operazioni di elaborazione dell'informazione, questi secondi sono di tipo funzionale, in quanto implicano soprattutto flussi di informazione su cui vengono compiute le varie operazioni. La seconda corrente del cognitivismo (cosiddetta ECOLOGICA e ispirata all'opera dello studioso della percezione J. Gibson) ritiene che la mente accolga e riconosca in modo diretto le strutture di informazione che sono presenti nell'ambiente, senza che siano richieste operazioni di rielaborazione. Le versioni ecologiche del cognitivismo sottolineano la funzione adattativa dei sistemi psichici e la loro plasticità, mentre l'orientamento HIP tende a concepire la struttura mentale come fissa e priva della capacità di trasformarsi in relazione alle varie esigenze ambientali. Infine, per la corrente HIP l'informazione trattata dai sistemi psicologici è essenzialmente rappresentata da simboli astratti e le operazioni compiute dalla mente sono computazioni. Al contrario, per il cognitivismo ecologico l'informazione è essenzialmente struttura, organizzazione dell'ambiente e l'operazione fondamentale della mente è quella di cogliere relazioni. Il connessionismo Un recente ramo della scienza cognitiva può essere considerato il connessionismo, secondo il quale l'architettura della mente è concepita sul modello di una rete di unità (nodi) di elaborazione. Ogni unità è collegata ad altre per mezzo di nessi attraverso i quali si possono attivare o inibire i nodi adiacenti e così modificarne la risposta. Le unità comunicano tra loro in parallelo, cosicché l'intera rete è attraversata in ogni momento da vari flussi diversamente collocati sulla propria superficie. Ne consegue che la conoscenza è rappresentata nel sistema non da simboli, ma da schemi di attivazione che coinvolgono i vari nodi. In questo modo, la conoscenza non è depositata in particolari rappresentazioni o processi, ma è distribuita sull'intera rete. Per questi motivi si parla di parallelismo distribuito; significativamente, i primi e più noti sostenitori del connessionismo si sono raccolti attorno al programma Parallel Distributed Processing (PDP). Jean Piaget e la scuola di Ginevra È considerato il fondatore dell'epistemologia genetica, ovvero dello studio sperimentale delle strutture e dei processi cognitivi legati alla costruzione della conoscenza nel corso dello sviluppo. Secondo Piaget, i due processi che caratterizzano l'adattamento sono l'assimilazione e l'accomodamento, che si avvicendano durante l'intero sviluppo. L'assimilazione e l'accomodamento accompagnano tutto il percorso cognitivo della persona, flessibile e plastico in gioventù, più rigido con l'avanzare dell'età (tesi amatiana). Gli stadi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget Nei suoi studi sull'età evolutiva Piaget notò che vi erano momenti dello sviluppo nei quali prevaleva l'assimilazione, momenti nei quali prevaleva l'accomodamento e momenti di relativo equilibrio. Ancor più, individuò delle differenze sostanziali nel modo con il quale, nelle sue diverse età, l'individuo si accosta alla realtà esterna e ai problemi di adattamento che essa pone. Sviluppò così una distinzione degli stadi dello sviluppo cognitivo individuando 4 periodi fondamentali dello stesso, comuni a tutti gli individui e che si susseguono sempre nello stesso ordine. Stadio senso-motorio Dalla nascita ai 2 anni circa. Come suggerisce il nome, il bambino utilizza i sensi e le abilità motorie per esplorare e relazionarsi con ciò che lo circonda, evolvendo gradualmente dal sotto stadio dei meri riflessi e dell'egocentrismo radicale (l'ambiente esterno e il proprio corpo non sono compresi come entità diverse) a quello dell'inizio della rappresentazione dell'oggetto e della simbolizzazione, passando attraverso periodi intermedi di utilizzazione di schemi di azione via via più complessi. Stadio pre-operatorio Dai 2 ai 6-7 anni. In questo stadio il bambino è in grado di usare i simboli. Un simbolo è un'entità che ne rappresenta un'altra. Un esempio è il gioco creativo nel quale il bimbo usa, per esempio, una scatola per rappresentare un tavolo, dei pezzetti di carta per rappresentare i piatti ecc. Il gioco in questo stadio è appunto caratterizzato dalla decontestualizzazione (il coinvolgimento di altre persone o simulacri), dalla sostituzione di oggetti per rappresentarne altri e dalla crescente integrazione simbolica. Anche l'imitazione differita rivela la capacità di usare i simboli, come pure il linguaggio verbale usato per riferirsi a esperienze passate, anticipazioni sul futuro o persone e oggetti non presenti sul momento. Superato l'egocentrismo radicale del periodo senso motorio, in questo stadio permane però un egocentrismo intellettuale, ovvero il punto di vista delle altre persone non è differenziato dal proprio, il bambino cioè si rappresenta le cose solo dal proprio punto di vista. Per cui ad esempio spiegherà che "l'erba cresce così, quando io cado, non mi faccio male". Crede che tutti la pensino come lui e che capiscano i suoi pensieri; tipicamente se racconta una storia lo farà in modo che un ascoltatore che non conosce la storia non capirà nulla. Un famoso esperimento per verificare l'egocentrismo intellettuale è l'«esperimento delle tre montagne», in cui si presenta al bambino un modellino con tre montagne e gli si chiede come queste montagne vengano viste dalla bambola posta in un punto di osservazione diverso dal suo; tipicamente il bambino dirà che la scena vista dalla bambola è uguale a come la vede lui. Il ragionamento in questo stadio non è né deduttivo né induttivo, ma trasduttivo o precausale, dal particolare al particolare, cioè due eventi sono considerati legati da un rapporto di causa-effetto se avvengono nello stesso tempo. Ciò si traduce in una modalità di comunicazione piena di "libere associazioni", senza alcuna connessione logica, in cui il ragionamento si sposta da un'idea all'altra rendendo pressoché impossibile una ricostruzione attendibile di eventi. Stadio delle operazioni concrete Dai 6/7 agli 11 anni. Il termine operazioni si riferisce a operazioni logiche o principi utilizzati nella soluzione di problemi. Il bambino in questo stadio non solo utilizza i simboli ma è in grado di manipolarli in modo logico. Un'importante conquista di questo periodo è l'acquisizione del concetto di reversibilità, cioè che gli effetti di un'operazione possono essere annullati da un'operazione inversa. Fra 2 e 5 anni il bambino non classifica gli oggetti secondo una proprietà ma li distribuisce a seconda della vicinanza spaziale. A 5-6 anni inizia a raggrupparli secondo una caratteristica. Prima del salto operatorio il bambino non è in grado di distribuire in serie più di 2 oggetti, ma questa non è un'incapacità come sostiene Piaget, quanto piuttosto un limite della memoria a breve termine. Intorno ai 6/7 anni il bambino acquisisce la capacità di conservazione delle quantità numeriche, delle lunghezze e dei volumi liquidi. Per conservazione si intende la capacità di comprendere che la quantità rimane tale anche a fronte di variazioni di forma. Il bambino nella stadio pre-operatorio, per esempio, è convinto che la quantità di liquido contenuto in un contenitore alto e stretto è maggiore di quella contenuta in un contenitore basso e largo (ma dotato dello stesso volume) e a nulla varranno dimostrazioni e travasi. Un bambino nello stadio delle operazioni concrete è invece in grado di coordinare la percezione del cambio di forma con il giudizio ragionato che la quantità di liquido spostato è la stessa, di "conservare" quindi il volume liquido. Intorno ai 7/8 anni il bambino sviluppa la capacità di conservare i materiali. Prendendo una palla di creta e manipolandola per trasformarla in tante palline il bambino è conscio del fatto che riunendo le palline la quantità sarà invariata. Questa capacità prende il nome di reversibilità. Intorno ai 9/10 anni è raggiunto anche l'ultimo passo della conservazione, la conservazione della superficie. Messo di fronte a dei quadrati di cartoncino si rende conto che occupano la stessa superficie sia che siano messi tutti vicini sia che siano sparsi. Stadio delle operazioni formali Dai 12 anni in poi. Il bambino che si trova nello stadio delle operazioni concrete ha delle difficoltà ad applicare le sue competenze a situazioni astratte. Se un adulto gli dice: "Non prendere in giro X perché è grasso, cosa diresti se lo facessero a te?" la sua risposta sarebbe "Io non sono grasso e nessuno mi può prendere in giro". Calarsi in una realtà diversa dalla sua è un'operazione troppo astratta. A partire dai 12 anni il bambino riesce a formulare pensieri astratti: si tratta del cosiddetto pensiero ipotetico dove il bambino non ha bisogno di tenere l'oggetto dinanzi a se ma può ragionare in termini ipotetici. Assimilazione L'assimilazione consiste nell'incorporazione di un evento o di un oggetto in uno schema comportamentale o cognitivo già acquisito. In pratica il bambino utilizza un oggetto per effettuare un'attività che fa già parte del suo repertorio motorio o decodifica un evento in base a elementi che gli sono già noti (per esempio il riflesso di prensione palmare porta il neonato a stringere nella mano oggetti nuovi). Accomodamento L'accomodamento consiste nella modifica della struttura cognitiva o dello schema comportamentale per accogliere nuovi oggetti o eventi che fino a quel momento erano ignoti (nel caso del bambino precedente, se l'oggetto è difficile da afferrare dovrà per esempio modificare la modalità di presa). I due processi si alternano alla costante ricerca di un equilibrio fluttuante (omeostasi) ovvero di una forma di controllo del mondo esterno. Quando una nuova informazione non risulta immediatamente interpretabile in base agli schemi esistenti il soggetto entra in uno stato di disequilibrio e cerca di trovare un nuovo equilibrio modificando i suoi schemi cognitivi incorporandovi le nuove conoscenze acquisite. La forma più evoluta di equilibrio cognitivo è quella che usa i sistemi logicomatematici. Differenza scienza cognitiva/scienze cognitive/psicologia cognitiva (Linguista Noam Chomsky e psicologo George Miller) La scienza cognitiva ha l’obiettivo di cercare di capire come funziona un qualsiasi sistema, naturale o artificiale che sia in grado di filtrare e ricevere informazioni dall’ambiente circostante (percezione delle informazioni), di rielaborarle creandone di nuove (pensiero) di archiviarle e cancellarle (ricordo e oblio), di comunicarle ad altri sistemi naturali o artificiali e infine di prendere decisioni e di agire nel mondo adattandosi ai suoi cambiamenti (decisione e azione) e adattando il mondo a se stesso tramite la creazione di artefatti. Con il termine scienze cognitive si definisce l'insieme di discipline che hanno come oggetto di studio la cognizione di un sistema pensante, sia esso naturale o artificiale, cioè la capacità di un sistema naturale o artificiale di conoscere e comunicare a se stesso e agli altri ciò che conosce. Le scienze cognitive non sono una semplice somma di alcune materie come la biologia, linguistica, informatica, psicologia, antropologia e filosofia, bensì la confluenza su alcuni problemi particolari, di queste materie. La psicologia cognitiva è una branca della psicologia che ha come obiettivo lo studio dei processi degli esseri naturali (uomini o animali) mediante i quali le informazioni vengono acquisite dal sistema cognitivo, elaborate, archiviate e recuperate. Differenza tra scoperta ed invenzione La differenza tra scoperta ed invenzione risiede nel fatto che la scoperta è qualcosa che già esiste e che viene trovata mentre l’invenzione nel linguaggio comune indica la creazione di qualcosa di nuovo ( nello specifico di scienze cognitive si tratta di una soluzione di un problema di reverse engineering. La memoria iconica, la memoria di lavoro e la memoria ecoica La memoria a breve termine (o Short-Term Memory) viene classicamente suddivisa nei seguenti sottotipi funzionali: 1. La Working Memory (WM), o "memoria di lavoro", che contiene informazioni che vengono tenute in mente per uno scopo. 2. Memoria iconica: tipologia di memoria sensoriale che viene sperimentata quando uno stimolo visivo, pur essendo terminato, continua a persistere per qualche istante. 3. Memoria ecoica: tipologia di memoria sensoriale che viene sperimentata quando uno stimolo auditivo, pur essendo terminato, persiste per qualche istante. La memoria a lungo termine La memoria a lungo termine (MLT), o Long-Term Memory, viene classicamente suddivisa nei seguenti sottotipi funzionali: 1. Memoria semantica: memoria legata alla comprensione del linguaggio; si riferisce ai significati delle parole e dei concetti. 2. Memoria episodica: memoria relativa agli eventi (ad es., la memoria episodica autobiografica è relativa agli eventi della nostra vita). 3. Memoria procedurale: memoria relativa alle azioni e procedure per eseguire comportamenti complessi. Principio di verità Il principio di verità dice che le informazioni vere si mostrano su quelle false. Teoria dei giochi La teoria dei giochi è la scienza matematica che analizza situazioni di conflitto e ne ricerca soluzioni competitive e cooperative tramite modelli, ovvero uno studio delle decisioni individuali in situazioni in cui vi sono interazioni tra due o più soggetti, tali per cui le decisioni di un soggetto possono influire sui risultati conseguibili da parte di un rivale secondo un meccanismo di retroazione, e sono finalizzate al massimo guadagno del soggetto. Razionalità olimpica e razionalità limitata Il termine razionalità limitata indica la scelta razionale che tiene conto dei limiti cognitivi e conoscitivi. Il termine razionalità olimpica indica la scelta razionale che però conosce a priori il modello globale del problema che l’individuo vuole affrontare e quindi gli permette di prendere la decisione migliore. Date: Episodio a Greenwich di Kinnerbrook – (1796) Funzionalismo – Principi di psicologia (1890) Strutturalismo - The postulates of a Structural Psychology (1898) Comportamentismo – La psicologia così come la vede il comportamentista (1913) Cognitivismo - Psicologia cognitivista (1967)