Savoia d’incanto viaggio in treno e pullman dal 30 maggio al 2 giugno 2014 1. giorno venerdì 30/5 ROMA – TORINO – ALBERTVILLE – LA CLUSAZ – CHAMBERY Ritrovo dei partecipanti alle ore 7.30 alla stazione ferroviaria di Roma Termini. Partenza con il treno Frecciarossa alle ore 8.00 per Torino Porta Nuova. Arrivo al capoluogo piemontese alle ore 12.05 e partenza con il pullman in direzione del confine con la Francia attraversando la galleria del Frejus. Pranzo libero lungo il percorso. L’itinerario prosegue nel cuore della Savoia, fra paesaggi selvaggi, foreste, gole, piccoli villaggi ancora intatti disseminati sulle ripide pareti dei monti e una successione di vedute panoramiche splendide. Si apre dinnanzi a noi la suggestiva Valle della Chéron, dominata da pilastri di roccia chiamati Camini delle Fate. Si attraverseranno i centri di Albertville, sede dei giochi olimpici invernali nel 1992, Ugine, Flumet, La Clusaz e Thones. Arrivo a Chambery, affascinante cittadina capitale della Savoia dal XIII al XVII secolo. Oggi capoluogo di dipartimento, è una città di moderno aspetto e importante centro commerciale. Sistemazione in albergo, cena in ristorante e pernottamento. 2. giorno sabato 31/5 CHAMBERY – AIX-LES-BAINS – HAUTECOMBE – CHANAZ – CAST. MENTHON – ANNECY – CHAMBERY Dopo la prima colazione partenza per un itinerario che ci porterà a scoprire la Savoia con i suoi tipici paesaggi fatti di morbidi pascoli e alte montagne. Cascate che si gettano sulle rocce, torrenti glaciali che attraversano vallate circondate da cime incappucciate di neve, pinete allettanti, distese di genziane e stelle alpine, un’incredibile varietà di panorami mozzafiato: questa è la Savoia. A causa della sua posizione a cavallo di più valichi importanti dal punto di vista militare e commerciale, fu oggetto di ripetuti assalti da parte di paesi interessati al controllo della regione. Sottomessa prima al Regno di Borgogna, poi a quello di Arles, entrò a far parte del Sacro Romano Impero e nell’XI secolo passò, insieme ad altri feudi, sotto Umberto Biancamano, capostipite della Casa di Savoia. Negli anni successivi la Savoia divenne un potente ducato che governava più regioni di Francia, Italia e Svizzera. Nel XVI secolo la sede ducale venne trasferita a Torino, trasformando quindi la Savoia in una regione più italiana che francese e nel XVIII secolo entrò a far parte del Regno di Sardegna. Nel 1860 un plebiscito chiese ai cittadini della Savoia se preferivano essere restituiti alla Francia o restare all’Italia. La maggioranza preferì la Francia. Con il successivo Trattato di Torino la regione veniva ceduta definitivamente alla Francia. Il percorso, tra grandiosi paesaggi montani, ci porterà a raggiungere la località di La Clusaz, situata in un’incantevole valle sovrastata da picchi rocciosi. Nella zona si trovano diverse fattorie che producono i deliziosi formaggi della Savoia. Il più popolare è il “Reblochon” ma molto buoni sono anche il “Tomme de Savoie” e il piccante caprino “Chevrotin des Arovis”. Arrivo ad Aix-les-Bains, celebre località termale e climatica già nota al tempo dei Romani, situata sulla riva orientale del Lago di Bourget. Il centro della città è veramente molto elegante ed una passeggiata tra le romantiche vie o attraverso il bel lungolago sarà sicuramente piacevole. Continuazione per l’abbazia di Hautecombe. L'abbazia di Hautecombe era un monastero cistercense, successivamente un monastero benedettino, da secoli è il luogo di sepoltura e mausoleo storico dei membri della Casa Savoia. In un quadro naturale molto bello e riposante, che mescola il blu profondo del lago ai verdi degli schiarimenti e della foresta delle pendenze, l'abbazia reale di Hautecombe è un luogo propizio al ricordo. Vi si trovano le tombe di 42 principi e principesse, da Umberto III il Beato (morto nel 1189) fino all'ultimo re d'Italia Umberto II (1869-1947) passando per Carlo Felice e Maria Cristina. Questi ultimi, dopo aver restaurato l'abbazia tra il 1824 e il 1843, ripresero la tradizione chiedendo di esservi sepolti. L'edificio, interamente trasformato nell'Ottocento in stile neogotico cavalleresco, si trova arroccato su un promontorio che domina il lago di Le Bourget: uno scenario grandioso. Proseguimento nel cuore della Savoia, fra paesaggi selvaggi, foreste, gole, piccoli villaggi ancora intatti disseminati sulle ripide pareti dei monti e una successione di vedute panoramiche splendide. Arrivo a Chanaz. L'incantevole paesino di Chanaz è adagiato su un canale dove è possibile navigare su quei battelli con la ruotona a poppa...stile Mississipi nel 1800. Durante il periodo estivo, questa piccola cittadina si veste di mille colori, che ci abbracciano in ogni dove, da quelli degli allegri battelli a quelli dei fiori, dei tantissimi fiori che dappertutto contribuiscono a rendere ancora più affascinante e gioioso un luogo già di per sè molto bello grazie al suo canale, le sue casette, alcune in pietra, i campi di pannocchie e le montagne sullo sfondo. Famoso è l'antico mulino ad acqua, rimesso in funzione negli ultimi anni. Qui si producono i pregiati olii di noce e nocciole, oltre che ottime marmellate. Pranzo in ristorante. Continuazione per il castello di Menthon. Ormai da un millennio il Castello di Menthon-Saint-Bernard svetta in un ambiente maestoso, di fronte al lago di Annecy e alle montagne che lo circondano. Una nobile dimora il cui aspetto affascinante e singolare continua a stupire. Sembra sfidare il tempo, con la ricchezza di una storia strettamente legata a quella della Savoia. Il castello, abitato fin dalle sue origini dalla famiglia Menthon, ora è aperto alle visite. Si tratta dell'opera collettiva di una famiglia, alla quale ciascuno ha aggiunto una pietra, seguendo lo spirito del tempo e il proprio gusto. Un castello maestoso e magnifico a strapiombo sul lago di Annecy. Proseguimento per Annecy. Idilliaca e splendida cittadina della Savoia, posta sulla riva dell’omonimo lago. Oggi la città vecchia si presenta affascinante e ben conservata, con chiese interessanti e un bel castello, ex residenza dei conti di Ginevra e dei duchi di Savoia-Nemours. Il lungolago è famoso e sempre affollato. Rientro a Chambery, cena in ristorante e pernottamento in albergo. 3. giorno domenica 1/6 CHAMBERY – IN GIRO PER LA SAVOIA – CHAMBERY Prima colazione e partenza per uno splendido itinerario fra piccoli villaggi ancora intatti disseminati sulle ripide pareti dei monti e una successione di vedute panoramiche splendide: questa è l’affascinante Savoia. Salita sul monte Revard. Il monte Revard (alt. 1537 m) è un immenso altopiano che si apre sul massiccio omonimo e sul Parco naturale regionale dei Bauges. Da qui si godono magnifiche vedute a strapiombo sul lago del Bourget e sulla citta di Aixles-Bains. Il panorama visibile dalla teleferica offre due punti di vista unici: verso ovest, veduta aerea sul lago e sul Dent du Chat; verso est, il massiccio del Monte Bianco fa la sua apparizione dietro una serie di aree boscose e montuose. Il paesaggio, caratterizzato da foreste e alpeggi, ha conservato la sua anima, le sue tradizioni, la sua flora colorata e la sua gastronomia, in particolare i suoi eccezionali formaggi (tomino e gruviera dei Bauges, tomino di capra). Continuazione per La Féclaz. La Féclaz è una famosa stazione sciistica, per la varietà delle piste, per l'ampiezza del comprensorio e per l'ambiente naturale che la circonda. Il comprensorio si espande su un vasto altopiano posto a circa 1300 metri delimitato a est dalle montagne dei Bauges e ad ovest dalla panoramica cresta che si affaccia strapiombante verso Chambery e il Lac de Bourget. Qui ci si addentra per alcuni tratti in una fitta foresta di pini per poi attraversare ampi spazi aperti che lasciano ammirare uno stupendo panorama naturale. Proseguimento per Lescheraines. Questa stupenda località è situate in una valle, punto di incontro con le affascinanti valli circostanti. La favorevole posizione geografica le ha permesso di diventare una città molto vivace, ma anche luogo ideale per una vacanza rilassante. Qui siamo all’interno del Parco naturale regionale del Massiccio dei Bauges. Parco naturale regionale dal 1995, il Massiccio dei Bauges ricopre, tra i 250 ed i 2217 metri di altitudine. La foresta ricopre copre il 58% del territorio, fornendo una risorsa in legno molto importante per l’economia locale. Gli erbaggi, 30% della superficie del parco, si ripartiscono tra prateria da sfalcio e alpeggi. La ricchezza della flora è dovuta a questa diversità di ambienti. 1600 specie sono state identificate sul territorio. Anche la fauna è in questo modo molto ricca. Sono state osservate 117 specie animali nidificanti sul territorio, fra cui numerose specie in pericolo: l’aquila reale, il falco pellegrino, il gallo cedrone. Tra i grandi mammiferi il più simbolico è il camoscio. Pranzo in ristorante. Continuazione in direzione del lago di Annecy, lungo la Route du Bout du Lac. Il lago di Annecy è una delle meraviglie della regione alpina della Savoia. La sua origine glaciale è in grado di regalarle uno splendido paesaggio naturale, fatto di acque cristalline, orizzonti aperti sulle vicine montagne; il tutto tappezzato da una caratteristica fauna di cigni e gabbiani. Un luogo che non poteva non essere celebrato dai più grandi artisti che la storia abbia conosciuto, e che oggi raggiunge il primato di lago più pulito. Lungo il suo perimetro sono situate numerose spiagge, fiore all'occhiello di questa riviera alpina: Il panorama è qui semplicemente fantastico: una grande distesa d'acqua azzurra (lievemente interrotta dal minuscolo isolotto immediatamente a ridosso dei Champ de Mars), che spazia fino alle vette della Tournette, il tutto circondato da fitte foreste lussureggianti. Visita alla Fonderia e al Museo delle Campane Paccard. Posta a Sevrier, presso Annecy è una delle più famose del mondo per la produzione di campane per carillon. In Francia il sistema di suono delle campane ha avuto duplice sviluppo nel corso dei secoli, con suono a slancio per le chiese e, in aggiunta, suono a carillon per le cattedrali di maggiore rilevanza. Rientro a Chambery, cena in ristorante e pernottamento in albergo. 4. giorno lunedì 2/6 CHAMBERY – LAGO DE SAINTE-HELENE – ST-JEAN-DE-MAURIENNE – TORINO – ROMA Dopo la prima colazione partenza per raggiungere il lago di Sainte Hélène. Suggestiva passeggiata lungo la riva del lago. Proseguimento per St-Jean-de Maurienne, storica cittadina capoluogo della Mauienne, circondata in alto da estesi e verdi pascoli punteggiati da piccoli villaggi e fattorie. Pranzo libero lungo il tragitto. Continuazione per la galleria del Frejus e poi per Torino. Trasferimento alla stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova e partenza con il treno Frecciarossa alle 17.50. Arrivo alla stazione ferroviaria di Roma Termini alle ore 21.55 e fine del viaggio. Quota individuale di partecipazione (minimo 35 persone) Supplemento camera singola Euro Euro 695,00 155,00 La quota di partecipazione comprende: • • • • • • • viaggio in treno Frecciarossa, seconda classe, da Roma Termini a Torino Porta Nuova e ritorno; viaggio in pullman granturismo da Torino per tutto il tour in Savoia; pedaggi autostradali, tasse di confine e parcheggi; sistemazione in camera doppia con servizi privati in albergo quattro stelle; tutti i pasti dalla cena del primo giorno alla cena del terzo; accompagnatore-guida parlante italiano per tutto il tour in Savoia; polizza assicurativa, Global Assistance, medico-bagaglio e annullamento viaggio. La quota di partecipazione non comprende: • • • • • gli ingressi all’abbazia di Hautecombe e al castello di Menthon ed eventuali altri ingressi; le bevande durante i pasti; le mance; gli extra di carattere personale; tutto quanto non espressamente menzionato nel programma. TERMINE ISCRIZIONI 15 APRILE organizzazione tecnica CIVATURS ROMA Via dei Granatieri, 30 00143 ROMA Tel 06 8840504 Fax 06 64220524 [email protected] www.stellaerrante.it All’atto dell’iscrizione il partecipante prenderà visione e sottoscriverà le Condizioni generali di contratto di vendita e di pacchetti turistici facenti parte del programma.