L'origine di questo capo dell'uniforme esclusivo degli Ufficiali sembra risalga al 20 giugno 1366, quando il Conte Verde, Amedeo VI di Savoia, partendo per una crociata voluta da Papa Urbano V, in aiuto di suo cugino di parte materna, l'Imperatore bizantino Giovanni V Paleologo, volle che sulla sua nave ammiraglia di una flotta di 17 navi e 2000 uomini, una galera veneziana, sventolasse accanto allo stendardo rosso-crociato in argento dei Savoia, uno scialle (bandiera di grandi dimensioni) azzurro in omaggio alla SS. Vergine. L’azzurro divenne il colore distintivo della Casa Savoia «E quel colore di cielo consacrato a Maria è, per quanto a me pare, l'origine del nostro color nazionale.»[1]. Da quel periodo gli ufficiali portarono annodata in vita una fascia o sciarpa azzurra; l’uso venne reso obbligatorio per tutti gli Ufficiali nel 1572 dal Duca Emanuele Filiberto di Savoia e, nel tempo, assumerà diversa foggia e disposizione sull’uniforme. La cerimonia di investitura degli Ufficiali all’epoca della monarchia consisteva nella consegna materiale della sciarpa azzurra da parte del re ai suoi nuovi ufficiali. In Accademia è il Comandante a consegnare all'Ufficiale Allievo la sciapa azzurra a testimonianza dell'investitura a neo-ufficiale. La sciarpa azzurra fu concessa agli Ufficiali della Guardia di Finanza nel 1902, senza distinzione di grado e posizione di stato. Il colore della sciarpa azzurra di tutti gli Ufficiali è turchino nel cromatismo che riprende il blu di Casa Savoia; viene indossata sulla Grande Uniforme, in determinati servizi come quello “di picchetto" o quelli “di parata e d’onore” e dll’uniforme “di gala”. Dal colore “azzurro Savoia” deriverà anche il colore delle maglie della nazionale italiana di calcio e di altre specialità sportive. [1]Luigi Cibraria "Origini e progressi della Monarchia di Savoia" (Torino, 1869) e Carlo Alberto Gerbaix De Sonnaz "Bandiere stendardi e vessilli di Casa Savoia, dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200-1861)" (Torino, 1911).