STORIA Eilmmm 31 Un B-17F del 401" BS - 91-BG in decollo da Bassingbourne (Foto NARA). Dugìnte la seconda guerra mondiale, Schweinfurt, città industriale di circa 50.000 abitanti situata sul fiume Meno cento chilometri a est di Francoforte, era (e lo è tuttora) il principale polo tedesco per la fabbricazione di cuscinetti a sfere e nel 1943 divenne un obiettivo strategico per i bombardieri de11'8" Air Force americana di base in Inghilterra. I cuscinetti a sfere giocavano un ruolo vitale per l'industria bellica tedesca. Si stimava che solo l'industria aeronautica consumasse una media di 2,4 milioni di cuscinetti all'anno. Considerando che il 40% della loro produzione era concentrata in cinque stabilimenti, situati nel lato ovest di Schweinfurt, questa cittadina divenne un bersaglio primario per l'aviazione americana. Distmggendo le aziende per la produzione di cuscinetti a sfere, gli Alleati potevano azzerare la capacità produttiva delle fabbriche tedesche impegnate nella realizzazione di aerei e di veicoli militari. In altre parole, questo significava per gli Alleati poter accorciare la guerra contro le forze dell'Asse, sul cui esito finale, a loro favorevole, non avevano ormai più dubbi dopo l'avvio in pieno dei grandi programmi industriali - per armamenti terrestri, navale e aeronautici - degli Stati Uniti. I bombardieri quadrimotori B-17 della 8h Air Force iniziarono le operazioni dalle basi inglesi il 17 agosto del 1942 con il bombardamento degli scali ferroviari di Rouen e di Sotteville, nel nord della Francia. Nessuna missione eseguita durante il 1942 o nella prima metà del 1943'aveva però avuto effetti significativi. La consistenza dell'ottava A. F. era troppo piccola ed il suo raggio di azione limitato. Molto tempo, durante questo periodo, fu dedicato all'addestramento ed a sperimentare i reparti in combattimento. Nel luglio 1943 gli alti comandi americani erano comunque fiduciosi sulla capacità della forza aerea di attaccare la Germania. Ritenevano infatti che i bombardieri, pesantemente armati, fossero in grado di sopravvivere operando alla luce del giorno senza bisogno di caccia di scorta. L'esperienza fatta bombardando obiettivi in Francia, nei Paesi Bassi e sulla costa tedesca, a scapito delle poche perdite subite sembrava dimostrare che tale strategia, basata sulla buona precisione dei bombardamenti diurni, fosse quella vincente. In effetti non era proprio così o almeno non lo era ancora. Le missioni svolte fino ad allora erano state a corto raggio e avevano consentito in molti casi ai caccia di scorta di accompagnare i bombardieri lungo tutto il tragitto della missione. La Luftwaffe, inoltre, non le considerava una minaccia tale da giustificare l'impiego in massa dei suoi caccia. Gli inglesi però, nel frattempo, diventavano impazienti con gli americani, affermando che dopo un anno di attività i loro bombardieri non avevano ancora sganciato una sola bomba sulla Germania più profonda. Insistevano inoltre affinchC 1'8IhAir Force si unisse al Bomber Command della RAF nei bombardamenti notturni che ritenevano più sicuri. Ad un anno esatto dalla sua prima incursione, 1'81hAir Force lanciò quindi la sua missione più importante in profondità nel territorio nemico. I1 17 agosto 1943 circa 350 bombardieri B17F "Flying Fortress" della 1" e della 3d Air Division decollavano dalle basi inglesi per attaccare due obiettivi: la fabbrica dei caccia Messerschmitt Bf 109 a Regensburg e le fabbriche di cuscinetti a sfere a Schweinfurt. Quel giorno, gli aeroporti del171nghilterrasud orienta rano però avvolti da una fitta neb- I1 "Giovedì nero'' della U S . SthAir Force impegnata in un bombardamento diurno di una città industriale della Germania centrale FABIO GALBIATI In alto. B-17del 390' BG. Le scie di condensazionesono lasciate dai caccia P-47 di scorta che volano ad una quota maggiore (Foto NARA). L'equipaggio del capo formazione del 303d BG, capitano J.C. James, fotografato prima del decollo del 14 ottobre per Schweinfurt. Riuscirh a rientrare alla base (Foto NARA). l il c a d a P-47D"B& "del 351. FS,353"'FG. dail'alto di un R17F del 390"BG (Foto NARA). C bia. Dopo aver atteso un'ora e mezzo, alle 8.00 gli aerei della 3" Air Division, destinati a colpire Regensburg, vennero fatti decollare perché ogni ulteriore indugio non avrebbe loro consentito di raggiungere i previsti campi di atterraggio in Nord Africa prima che facesse buio. La distanza dell'obiettivo assegnato non consentiva infatti agli aerei di rientrare nelle loro basi in Inghilterra. La 1" Air Division, che doveva invece rientrare sulle basi inglesi, rimaneva invece a terra in attesa di un miglioramento delle condizioni atmosferiche. Solo tre ore pih tardi sarebbe riuscita a decollare alla volta di Schweinfurt. Questo ritardo sarebbe costato molto caro agli aerei dell'gbAir Force. Una volta che la scorta dei caccia - raggiunto in prossimità del confine tedesco il limite dell'autonomia consentita - dovette dirigere per il rientro, la Luftwaffe sferrò in forze il suo attacco. I1 ritardo di circa tre ore consentì inoltre agli aerei tedeschi di atterrare per rifornirsi e riprendere poi il volo per attaccare anche i bombardieri della 1" Air Division. Tutto ciò sempre al di fuori del raggio d'azione dei caccia statunitensi. Questo costò l'abbattimento di 60 bombardieri Bmericani, il 19%dell'intera formazione e la perdita di 600 uomini. Altri 40 quadrimotori tra quelli rientrati alle basi furono considerati troppo danneggiati per consentire la loro riparazione. Ciò nonostante, i comandi statunitensi ritennero soddisfacente l'esito della missione e tale da giustificarne la ripetizione. Gli attacchi a Regensburg e a Schweinfurt preoccuparono però i tedeschi. I bombardieri americani, nonostante le gravi perdite subite, erano riusciti a danneggiare in maniera significativa due dei maggiori complessi industriali situati in profondità nel temtorio tedesco e ciò nonostante l'intervento di tutti i caccia disponibili della Luftwaffe. Per questo motivo furono spostati sul fronte occidentale alcuni gruppi da caccia operanti sul fronte russo. Nel successivo mese e mezzo 1'8" Air Force, a causa delle perdite subite il 17 agosto ed al persistente cattivo tempo sulla Germania, eseguì solo alcune missioni a corto raggio sotto la protezione della propria caccia. I bombardieri pesanti statunitensi tornarono sulla Germania in maniera consistente nei primi giorni di ottobre, contro una serie di bersagli industriali di importanza vitale. Fu la più importante offensiva aerea sviluppata dall'8IhAir Force dall'inizio delle operazioni, coinvolse oltre un migliaio di bombardieri e sarebbe stata tristemente ricordata come la "Black Week" (Settimana nera). Nelle prime tre missioni (8-10 ottobre) contro impianti industriali a Brema, a Gdynia e a Muster andarono perduti 88 bombardieri e quasi 900 uomini di equipaggio. Era evidente a tutti che perdite ripetute di tale portata non potevano essere sostenute a lungo. Il morale degli equipaggi dei velivoli americani, come prevedibile, raggiunse livelli molto bassi. Obiettivo Schweinfurt Era con questo spirito che, all'alba del 14 ottobre 1943, negli aeroporti dell'Inghilterra situati a nord e ad est di Londra, gli equipaggi dei bombardieri dell'8" Air Force furono svegliati per essere informati che l'obiettivo della giornata (Missione 115) sarebbe stato nuova- Il mitragliere di prua di un B-17Fosserva i velivoli della propria formazione (NARA). GERMANIA Da sinistra. Un FW 190A-6 della 6' Staffeln del JG 2 si avvia al decollo. Una sezione di Bf llOG dello ZG 26. mente Schweinfurt. Considerato quanto era successo un precedenza, la notizia non fu accolta molto bene. Nella sala briejìng del 351' Bomber Group (BG) una voce si alzò sopra il brusio pronunciando chiaramente una frase all'indirizzo dell'ufficiale addetto alle operazioni: "Figlio di puttana! Questa sarà la mia ultima missione". E fu proprio così. Chi l'aveva pronunciata, infatti, non tornò più alla base e la storia fece poi il giro di tutti i reparti americani che avevano partecipato all'incursione. Nove Bomb Groups della 1"Air Division (AD), sette della 3'" tutti equipaggiati con Boeing B-17 "Flying Fortress", e due Bomb Groups della 2""Air Division, dotati di Consolidated B-24 "Liberator", costituivano la forza di attacco che contava in totale su 320 quadrimotori (Si veda la composizione delle formazioni a pag. 34,36 e 38). La rotta seguita dai bombardieri l4 ' ' ~ ~ e ~ ~ ~ l*'BOMBARDMENT (AIR) DIVISION a a Combat Bombardment wings (Stormi) 1st CBW Bombardment groups (Gruppi) Tipo velivolo 91'' BG B-17 40th CBW 41st CBW 94th CBW 92w BG 303m BG 351" BG BA Alconbury 325'" BS 326Ih BS 327Ih BS 407'~BS B Molesworth 358'" BS 359Ih BS 360'" BS 427'" BS Insegna su ali e coda Aeroporto inglese di assegnazione Bassingbouriie 322"d BS 323"' BS Squadrons (Squadriglie) - Codice 324Ih BS 401" BS a 3815'BG B-17 305" BG B- 17 -A Ridgewell 532ndBS 533rdBS 534Ih BS 535'" BS LG OR DF LL VE VP GD MS Chelveston 364Ih BS 365Ih BS 366'"BS 422"d BS 379" BG WF XK KY JJ Kimbolton 524IhBS 525IhBS 526IhBS 527Ih BS NV JW UX PY VK BN PU GN 306" BG *B Turleigh WA 367Ih BS FR 368Ih BS LF 369Ih BS FO 423r" BS Polebrook 508'" BS 509'" BS SIO'~BS 511"'BS YB RQ TU DS 384" BG GY BO WW RD BA Grafton-Undenvood 544Ih BS SU 545"' BS JD 546Ih BS BK 547''' BS SO ~ ~ ~ r t La scorta di caccia era costituita da quattro Fighter Groups (FG) equipaggiati con monomotori Republic P-47 "Thunderbolt", per un totale di 196 velivoli. La l" Air Division doveva guidare la formazione verso il bersaglio, seguita dalla 3d che procedeva ad un intervallo di 30 minuti su una rotta parallela 15 km più a sud. La 2* Air Division doveva invece volare ancora più a sud e quindi incontrarsi con le altre due poco prima di raggiungere Schweinfurt, per assicurare un continuo flusso di bombardieri sul bersaglio. Il tempo sopra le basi inglesi era nebbioso e coperto. Le previsioni indicavano copertura nuvolosa fino a 700 metri. Sull'obiettivo il cielo era invece sereno. Alle 10.15 il tempo sembrava in miglioramento ed il comandante della Missione 115, il colonnello "Budd" J. Peaslee, vide il razzo di segnalazione che autorizzava la partenza. Il B17 del 9Zd BG su cui era imbarcato come copiIota decollò dalla pista di Alconbury, seguito senza problemi da tutto il Gruppo. I1 rientro era previsto dopo un volo della durata di sette ore. Le cose però incominciarono subito a mettersi male. Le previsioni metereologiche si rivelarono errate. Molti bombardieri non riuscirono ad uscire dalle nubi prima dei 2.000 metri di quota ed alcuni non prima dei 3.000. Per disporsi correttamente in formazione i bombardieri avevano bisogno di buona visibilità. La compattezza delle formazioni era indispensabile per contrastare la caccia nemica. La nuvolosith imprevista provocb invece ritardi o in alcuni casi rese impossibile quanto era stato pianificato. 11 305" BG non fu infatti in grado di localizzare il 40rhCBW (Combat Bombardment Wing) a cui era assegnato, e fu costretto ad unirsi al l* CBW. A sua volta il 40hCBW, privo di uno dei suoi tre Gruppi, si unì al 41" CBW. Ma la cosa peggiore fu che a causa della fitta nebbia solo 29 dei 60 "Liberators" della Zd Air Division riuscirono a decollare; otto, inoltre, non riuscirono a localizzare la formazione e rientrarono alla base. A questo punto, con il reparto ridotto a soli 21 aerei, il comandante della S1l1W 11 IA 1 36 L'ombra di un B-17 del 365" BS, 305' BG, si proietta su un sottostante velivolo dello stesso reparto. Tale Gruppo fu sostanzialmente distrutto ii 14 ottobre 1943 quando perse 13 aerei su 16 (NARA). 2" Air Division decise di proseguire verso uno degli obiettivi secondari, costituito dalla città portuale di Emden. Lungo la rotta, inoltre, altri 31 B-17 furono costretti ad abbandonare la missione per noie ai motori e problemi tecnici di varia natura. F'rima ancora di raggiungere la frontiera tedesca, 91 bombardieri dei 320 programmati erano già fuori combattimento. I1 maltempo creò problemi anche alla scorta dei caccia. Mentre i P-47 del 56" e del 353d Fighter Groups (FG) si incontrarono con i B-17, quelli del 4'" FG, non trovandoli, rientrarono alla base. I1 352* FG invece accompagnò i "Liberators" diretti ad Emden. I tedeschi, nel loro centro di controllo-caccia situato in un bunker a Deelen in Olanda, capirono, dall'intensità del m ~ c radio o dei bombardieri che decollavano delle basi inglesi, che una nuova, grossa incursione era imminente. Alle 11.30 tutte le unità da caccia in Belgio, Olanda e Germania erano già state messe in stato di massima allerta. Mitraglieri del 91"BG sparano dalle ~ostazionilaterali di un B-17 &ARA). Combat Bombardment wings (Stormi) 20th CBW 14th CBW 13th CBW 45th CBW Bornbardrnent groups (Gruppi) Tipo velivolo 93d BG 392* BG 9srnBG 96* BG B-24 B-24 B-17 B- 17 a# 0 Squadrons(Squadriglie)- Codice 32SthBS 329IhBS 330thBS 409Ih BS GO RE AG YM Wendling 576Ih BS 577Ih BS 57SthBS 579Ih BS CI DC EC GC Horham 334" BS 335IhBS 336IhBS 412ndBS m BG OE ET QW 93rd CBW 3SsmBG 13th CBW 100" BG 45th CBW 3SSmBG 13th CBW 390" BG B-17 B-17 B-17 B-17 B-17 Bury St. Edmonds 331" BS QE XM 332" BS 333d BS TS 410th BS GL Great Ashfield 54SthBS GX 549Ih BS XA 55othBS SG HR 551" BS Thorpe Abbotts 349Ih BS 350'~BS 35lS'BS 418IhBS Knettisham 560th BS 561st BS 562nd BS 563d BS H m m H XR LN EP LD Da sinistra. Schweinfurt raggiunta dalle bombe americane. Snetterton Heath 337IhBS QJ 33SthBS BX 33gthBS AW 413rdBS MZ 4th CBW 94mBG m e!?! (NARA). 2st BOMBARDMENT (AIR) DIVISION Aeroporto inglese di assegnazione Hardwick I &*?-- Da sinistra. 14 ottobre 1943. Un Me 410 insegue un B-17F del 94" BG I primi ad andare all'attacco furono i Messerschmitt Bf-109G del IIUJGI e del UJG3 a cui Insegna su ali e coda 3 --- -- -- Framlingharn 56SthBS 569lh BS 570thBS 571" BS BI CC DI FC Con un'ala tranciata da una granata dell'artiglieria aa. tedesca, un B-17 sta precipitando. fu ordinato di impegnare i caccia americani tra Woensdrecht ed Antwerp in Belgio, perdendo però 7 aerei nello scontro con i P-47 del 353d FG. il grosso dei reparti tedeschi aspettava invece per intervenire che i caccia di scorta si ritirassero una volta giunti al limite della loro autonomia. Quando la l*Air Division raggiunse, intorno alle 13.30, la città tedesca di Aachen, al confine con il Belgio, i P-47 raggiunsero il limite del loro raggio d'azione ed invertirono la rotta per rientrare in Gran Bretagna. A questo punto i Focke Wulf 190 del JG 1 e del JG 26 furono i primi ad attaccare frontalmente la formazione americana. Caccia bimotori Bf-l10 e Me-410 degli ZG 26 e ZG 76 si unirono poi al combattimento lanciando razzi a distanza, fuori dal raggio d'azione delle mitragliere dei bombardieri, alle spalle della formazione americana. Nella violenta battaglia che seguì, e che si protrasse per oltre tre ore, furono impiegati ben 560 caccia tedeschi. Praticamente tutte le unità da caccia nell'ovest dell'Europa parteciparono agli scontri. W - 1 9 0 e Bf-109G e degli Jagdgeschwader (JG) 1 , 2 , 3 , 11,26,27,50,51,54, bimotori Bf-l l 0 e Me-410 degli Zerstorergeschwader (ZG) 26 e 76, bimotori Bf-l l 0 e Ju-88 degli stormi da caccia notturna Nachtjagdgeschwader (NJG) 2,4,6, 101 e persino aerei delle scuole-caccia pilotati da istruttori. Ben 37 bombardieri americani furono abbattuti quando si trovavano ancora molto lontani dal bersaglio. I1 306h BG - che aveva perso già tre aerei, per problemi tecnici, poco dopo aver superato il Canale della Manica - ne perse altri due prima ancora che i P-47 si ritirassero. Nel combattimento si :ssivo, prima di arrivare nell'area del bersaglio, furono abbattuti altri 6 - STORIA I B-17 lasciano Schweinfurt in fiamme dopo la prima incursione sulla cita tedesca del 17 agosto 1943 (Foto NARA). l Martin Pegg & David Wadman, Jagdwaffe 'Holding the Wesr" 1941-43. Hersham, lan Allan, 2003. Giorgio Bonacina, Comando Bombardieri-Operazione Europa, Milano, Longanesi, 1975 Gregory Pons, 8Ih Air Force American Heavy Bomber Groups in England, 1942-45. Parigi, Histoire et Collections, 2006. Martin Bowman, 8 - 1 7 Groups of rhe Eighr Air Force in focus, Walton on Thames, Red Kite, 2004. Jerry Scutts, P-47 Thunderbolt Aces of the Eight Air Force, Oxford, Osprey, 1998. Donald Caldwell, The JG 26 War Diary, Vol. 2 1943-1945, Londra, Grub Street, 1998. Malgrado i continui attacchi dei caccia alternati ad intenso fuoco contraerei da terra, i bombardieri statunitensi arrivarono puntualmente sul bersaglio. I primi furono gli aerei del 9lS' BG che riconobbero distintamente le cinque maggiori fabbriche di cuscinetti a sfere e sganciarono le loro bombe sui bersagli. I velivoli della lS'Air Division lasciarono Schweinfurt avvolta in nuvole di fumo, virando verso ovest. Circa dieci minuti dopo arrivarono i B-17 della 3* Air Division e trovarono il bersaglio quasi completamente oscurato dal fumo. Furono quindi costretti a sganciare il loro carico di bombe nella parte più a sud del complesso industriale e sui binari della ferrovia, che collegava Schweinfurt a Wurzburg. Poi, a loro volta, virarono verso ovest per rientrare alle proprie basi. Tra le 14.39 e le 14.57 i velivoli delle due ondate che arrivarono sul bersaglio sganciarono 358 tonnellate di bombe esplosive e 80 tonnellate di bombe incendiarie. Durante il tragitto di ritorno i caccia tedeschi, che nel frattempo si erano riforniti e riarmati, tornarono all'attacco. Fu la 3* Air Division che questa volta sopportò il peso maggiore dei combattimenti. Con molti aerei già danneggiati e con le formazioni ormai non più compatte, i B-17 divennero una facile preda per i cacciatori della Luftwaffe. Fino a che non fossero nuovamente arrivati i caccia di scorta, gli equipaggi dei bombardieri potevano contare solo sulle 39 Un B-24 "Liberator" del 93" BG al rientro nella base inglese di ardic. Bibliogratla velivoli dei 13 rimasti. Altri due furono vittime della caccia tedesca durante il volo di ritorno e solo cinque riuscirono a rientrare alla base. Ma le cose andarono ancora peggio per il 305" BG. Tredici dei suoi sedici aerei vennero colpiti prima ancora di raggiungere Schweinfurt: quindi, solo tre riuscirono a bombardare l'obiettivo ed a ritornare alla loro base inglese di Chelveston. Mentre i caccia della Luftwaffe si scatenavano contro la 1" Air Division, la 3d avanzava praticamente indisturbata, grazie ai 30 minuti di intervallo rispetto alla prima formazione e ad una rotta lungo il confine tedesco più a sud, lontana dalla concentrazione degli aeroporti avversari. - STORIA Robert Watkins, Battle Colors, Insignia and Aircraft Markings of tlie Eight Air Force in World War Il, Vol. I (VIII) Bornber Command, Atglen, Schiffer, 2004. Forsyth Robert & Creek Eddie, Jagdwaffe "Defending fhe Reich" 1943-44, Hersham, Ian Allan, 2004. Roger Freeman, American Eagles P-47 Thuderbolt Units of the Eight Air Force, Hersham, Ian Allan, 2002. John Weal, Bf 109 Defence of the Reich Aces, Oxford, Osprey, 2006. Id., 56' Fighter Group, Oxford, Osprey, 2000. Id., Bf I09FIGIK Aces of the Western Front, Oxford, Osprey. 1999. Id., Mighty Eight War Diary, Londra, Jane's, 1981. Id., Focke Wulf Fw 190 Aces of the Western Front, Oxford, Osprey, 1996 Thomas Ivie, 352'd Fighfer Group, Oxford, Osprey, 2002. Id., Jagdgeschwader 2 "Richtofen ", Oxford, Osprey, 2000. Eric Mombeek, Jagdgescwader 1 Defenders of the Reich Vol. %o, Hersham, Ian Allan, 2001. FIGHTER GROUPS Fighter Groups (Gruppi da caccia) 4" FG 56* FG 35PdFG 353d FG Tipo di velivolo P-47 P-47 P-47 P-47 Aeroporto inglese di assegnazione Debden Halesworth Bodney Metfield Squadrons (Squadriglie) - Codice - 334"FS QP 61"FS HV 328IhFS PE 350" FS LH 335" FS WD 6PdFS LM 486'hFS PZ 351"'s YJ 33ehFS WF 63* FS UN 487thFS HO 352"FS SX ' 1 Un B-17F del 364' BS 305' BG, danneggiato nel corso della missione, con feriti a bordo, fu costretto ad un atterraggio di emergenza senza carrello in territorio svizzero. L'equipaggio fu internato. L-. &; l . I proprie anni di bordo, cercando di volare in formazione la più stretta possibile per difendersi reciprocamente. I caccia di scorta però non arrivarono: la nebbia aveva rallentato ed in alcuni casi impedito il loro decollo. I bombardieri furono quindi costretti ad aprirsi la strada da soli fino alle proprie basi, continuamente attaccati lungo la rotta di rientro; in alcuni casi fin quasi sul Canale della Manica. I1 tempo ed i danni subiti furono responsabili della perdita degli ultimi 5 bombardieri americani. A corto di carburante e non in grado di localizzare le piste di atterraggio a causa delle nubi basse, gli equipaggi di questi velivoli decisero infatti di lanciarsi con i paracadute, I piloti tedeschi rivendicarono l'abbattimento di 148 aerei contro la perdita di 43 dei propri caccia e il danneggiamento di altri 34. Venti furono i piloti della Luftwaffe caduti e 15 i feriti. I1 reparto che si distinse maggiormente fu il IIItJG3 che rivendicò 21 aerei abbattuti. In realtà, al termine della giornata mancavano all'appello 60 bombardieri abbattuti sulla Germania e 5 precipitati in Gran Bretagna. Inoltre 17 velivoli furono dichiarati non riparabili a causa dei gravi danni subiti ed altri 138 risultarono danneggiati. Un solo caccia P-47 fu perduto, abbattuto dai FW-190 dello JG 26. Complessivamente erano andati perduti il 26% della forza effettiva d'attacco e 650 uomini, dei quali solo 65 sopravvissero. Dal punto di vista delle perdite, in percentuale, la Missione 115 avrebbe stabilito il triste primato di operazione più disastrosa dell'intera guerra per 1'8" Air Force. La fortuna, in questo caso, giocò un ruolo fondamentale nel destino dei partecipanti alla missione. Alcuni Bomb Groups furono quasi annientati, mentre altri non subirono alcuna perdita. I1 30YhBG perse 13 dei 16 B-17 inviati, mentre il 306" ne perse 10 su 18. Altri tre Gruppi della 1" Air Division persero 6 apparecchi ognuno. Alla 3d Air Division andò molto meglio: i suoi sette gruppi persero complessivamente 15 aerei. I1 "Black Thursday" (Giovedì nero) era finito. I1 giorno dopo un episodio assai significativo si verificò in una base dell'81hA.F. Tra gli aviatori ancora sgomenti per il sacrificio di tanti compagni, circolò un giornale che recava una pagina pubblicitaria della Boeing raffigurante un mitragliere di prua di un B-17 che, in atteggiamento quasi di scherno, puntava la sua arma in direzione di una squadriglia di Focke Wulf 190. La didascalia del manifesto si basava su un gioco di parole (Wolf in tedesco significa lupo) e ispirandosi alla favola dei "Tre Porcellini" della Walt Disney diceva: "Chi ha paura del Lupo Cattivo?" Un pilota strappò la pagina del giornale e pallidissimo andò ad attaccarlo sulla bacheca riportante gli ordini del giorno della base. Poi con rabbia scrisse a lettere cubitali "US!" (NOI!) sotto la dicitura. Tutti gli aviatori presenti firmarono quel "NOI!" in silenzio, dopodiché la pagina venne spedita alla Boeing perché si sapesse in America quale era il vero stato d'animo di coloro che andavano a farsi massacrare dai troppi "lupi" che infestavano i cieli della Germania. Pur non potendo avere i dati esatti sui danni inflitti a Schweinfurt, gli americani però sapevano che la quantità di bombe lanciate sugli obbiettivi non poteva avere distrutto completamente le fabbriche. Nonostante ciò, la missione venne presentata all'opinione pubblica come una grande vittoria, affermando che gli stabilimenti erano stati completamente distrutti. Dopo la guerra si sarebbe saputo che il bombardamento, pur non così brillante come era stato presentato, danneggiò gravemente gli stabilimenti, distruggendo oltre il 40% della loro capacità produttiva. Se gli americani avessero ripetuto a breve tale incursione avrebbero probabilmente bloccato la produzione di armamenti tedeschi. Le risorse a disposizione in quel momento però non lo consentivano. Mandare un'altra volta i bombardieri in profondità, senza scorta di caccia lungo tutto il percorso della missione, avrebbe comportato l'annientamento in breve tempo dell'8~Air Force. La soluzione era l'impiego di caccia di scorta dotati di serbatoi supplementari e quindi a lunga autonomia. Sarebbe arrivata a dicembre del 1943,con l'entrata in linea di uno dei migliori aerei della seconda guerra mondiale: il North American P-5 1 "Mustang". Nei due anni successivi Schweinfurt venne bombardata almeno altre dieci volte. Gli effetti non furono però così significativi in quanto i tedeschi, come è noto, avevano nel frattempo provveduto a decentrare la produzione di cuscinetti a sfere in diverse altre aziende sparse sul territorio. Da sinistra. I1 generale Maurice "Mo" Preston, comandante del 41" CBW, ascolta il maggiore "Rip" Rohr, al centro, appena rientrato alla testa del 379" BG dalla missione su Schweiniurt. 14 ottobre 1943.11 capitano Walter Dahl, Gruppenkommandeur del IIIIJG 3, saluta i piloti del 7/56 3 rientrati a Bad Worishofen dalla fruttuosa missione contro i bombardieri americani. Sullo sfondo un Bf 109 6 - 6 del 7/56 3. F. Galbiati Gli arretrati possono essere ordinat Postale 395) - 43100 PARMA me corrente postale n. 12247433 di £ 7 facendo attenzione a riportare con chiare 1 Causale) il relativo numero e il mese di pubblicazione. Quanto richie sto, sarà inviato per posta all'indirizzo indicato sul bollettino stesso. Sono disponibili su dischi CD i seguenti arretrati: da 1a 10 (vol. 1) e da 11a 20 (vol. 2) a £ 30,00 cad. Per i contenuti dei singoli numeri si veda la sezione Archivio sul nostro sito intemet: www.st~amilitare-aes.cm I I