STORIA I1 "Giovedì nero`` della U S . Sth Air Force impegnata in un

STORIA
Eilmmm
31
Un B-17F del 401" BS - 91-BG in
decollo da Bassingbourne
(Foto NARA).
Dugìnte la seconda guerra mondiale, Schweinfurt, città industriale di circa 50.000 abitanti
situata sul fiume Meno cento chilometri a est di Francoforte, era (e lo è tuttora) il principale
polo tedesco per la fabbricazione di cuscinetti a sfere e nel 1943 divenne un obiettivo strategico per i bombardieri de11'8" Air Force americana di base in Inghilterra.
I cuscinetti a sfere giocavano un ruolo vitale per l'industria bellica tedesca. Si stimava che
solo l'industria aeronautica consumasse una media di 2,4 milioni di cuscinetti all'anno.
Considerando che il 40% della loro produzione era concentrata in cinque stabilimenti, situati
nel lato ovest di Schweinfurt, questa cittadina divenne un bersaglio primario per l'aviazione
americana. Distmggendo le aziende per la produzione di cuscinetti a sfere, gli Alleati potevano
azzerare la capacità produttiva delle fabbriche tedesche impegnate nella realizzazione di aerei
e di veicoli militari. In altre parole, questo significava per gli Alleati poter accorciare la guerra
contro le forze dell'Asse, sul cui esito finale, a loro favorevole, non avevano ormai più dubbi
dopo l'avvio in pieno dei grandi programmi industriali - per armamenti terrestri, navale e aeronautici - degli Stati Uniti.
I bombardieri quadrimotori B-17 della 8h Air Force iniziarono le operazioni dalle basi
inglesi il 17 agosto del 1942 con il bombardamento degli scali ferroviari di Rouen e di
Sotteville, nel nord della Francia. Nessuna missione eseguita durante il 1942 o nella prima
metà del 1943'aveva però avuto effetti significativi. La consistenza dell'ottava A. F. era troppo piccola ed il suo raggio di azione limitato. Molto tempo, durante questo periodo, fu dedicato all'addestramento ed a sperimentare i reparti in combattimento.
Nel luglio 1943 gli alti comandi americani erano comunque fiduciosi sulla capacità della
forza aerea di attaccare la Germania. Ritenevano infatti che i bombardieri, pesantemente armati, fossero in grado di sopravvivere operando alla luce del giorno senza bisogno di caccia di
scorta. L'esperienza fatta bombardando obiettivi in Francia, nei Paesi Bassi e sulla costa tedesca, a scapito delle poche perdite subite sembrava dimostrare che tale strategia, basata sulla
buona precisione dei bombardamenti diurni, fosse quella vincente. In effetti non era proprio
così o almeno non lo era ancora.
Le missioni svolte fino ad allora erano state a corto raggio e avevano consentito in molti
casi ai caccia di scorta di accompagnare i bombardieri lungo tutto il tragitto della missione. La
Luftwaffe, inoltre, non le considerava una minaccia tale da giustificare l'impiego in massa dei
suoi caccia.
Gli inglesi però, nel frattempo, diventavano impazienti con gli americani, affermando che
dopo un anno di attività i loro bombardieri non avevano ancora sganciato una sola bomba sulla
Germania più profonda. Insistevano inoltre affinchC 1'8IhAir Force si unisse al Bomber
Command della RAF nei bombardamenti notturni che ritenevano più sicuri.
Ad un anno esatto dalla sua prima incursione, 1'81hAir Force lanciò quindi la sua missione
più importante in profondità nel territorio nemico. I1 17 agosto 1943 circa 350 bombardieri B17F "Flying Fortress" della 1" e della 3d Air Division decollavano dalle basi inglesi per attaccare due obiettivi: la fabbrica dei caccia Messerschmitt Bf 109 a Regensburg e le fabbriche di
cuscinetti a sfere a Schweinfurt.
Quel giorno, gli aeroporti del171nghilterrasud orienta rano però avvolti da una fitta neb-
I1 "Giovedì nero''
della U S . SthAir Force
impegnata in un
bombardamento
diurno di una città
industriale della
Germania centrale
FABIO GALBIATI
In alto.
B-17del 390' BG. Le scie di
condensazionesono lasciate dai
caccia P-47 di scorta che volano
ad una quota maggiore (Foto
NARA).
L'equipaggio del capo formazione
del 303d BG, capitano J.C. James,
fotografato prima del decollo del
14 ottobre per Schweinfurt.
Riuscirh a rientrare alla base
(Foto NARA).
l
il c a d a P-47D"B& "del 351.
FS,353"'FG.
dail'alto di un R17F del
390"BG (Foto NARA).
C
bia. Dopo aver atteso un'ora e mezzo, alle 8.00 gli aerei della 3" Air Division, destinati a colpire Regensburg, vennero fatti decollare perché ogni ulteriore indugio non avrebbe loro consentito di raggiungere i previsti campi di atterraggio in Nord Africa prima che facesse buio. La
distanza dell'obiettivo assegnato non consentiva infatti agli aerei di rientrare nelle loro basi in
Inghilterra. La 1" Air Division, che doveva invece rientrare sulle basi inglesi, rimaneva invece
a terra in attesa di un miglioramento delle condizioni atmosferiche. Solo tre ore pih tardi
sarebbe riuscita a decollare alla volta di Schweinfurt.
Questo ritardo sarebbe costato molto caro agli aerei dell'gbAir Force.
Una volta che la scorta dei caccia - raggiunto in prossimità del confine tedesco il limite
dell'autonomia consentita - dovette dirigere per il rientro, la Luftwaffe sferrò in forze il suo
attacco. I1 ritardo di circa tre ore consentì inoltre agli aerei tedeschi di atterrare per rifornirsi e
riprendere poi il volo per attaccare anche i bombardieri della 1" Air Division. Tutto ciò sempre
al di fuori del raggio d'azione dei caccia statunitensi. Questo costò l'abbattimento di 60 bombardieri Bmericani, il 19%dell'intera formazione e la perdita di 600 uomini.
Altri 40 quadrimotori tra quelli rientrati alle basi furono considerati troppo danneggiati per
consentire la loro riparazione. Ciò nonostante, i comandi statunitensi ritennero soddisfacente
l'esito della missione e tale da giustificarne la ripetizione.
Gli attacchi a Regensburg e a Schweinfurt preoccuparono però i tedeschi. I bombardieri
americani, nonostante le gravi perdite subite, erano riusciti a danneggiare in maniera significativa due dei maggiori complessi industriali situati in profondità nel temtorio tedesco e ciò
nonostante l'intervento di tutti i caccia disponibili della Luftwaffe. Per questo motivo furono
spostati sul fronte occidentale alcuni gruppi da caccia operanti sul fronte russo.
Nel successivo mese e mezzo 1'8" Air Force, a causa delle perdite subite il 17 agosto ed al
persistente cattivo tempo sulla Germania, eseguì solo alcune missioni a corto raggio sotto la
protezione della propria caccia.
I bombardieri pesanti statunitensi tornarono sulla Germania in maniera consistente nei
primi giorni di ottobre, contro una serie di bersagli industriali di importanza vitale. Fu la più
importante offensiva aerea sviluppata dall'8IhAir Force dall'inizio delle operazioni, coinvolse
oltre un migliaio di bombardieri e sarebbe stata tristemente ricordata come la "Black Week"
(Settimana nera). Nelle prime tre missioni (8-10 ottobre) contro impianti industriali a Brema, a
Gdynia e a Muster andarono perduti 88 bombardieri e quasi 900 uomini di equipaggio. Era
evidente a tutti che perdite ripetute di tale portata non potevano essere sostenute a lungo. Il
morale degli equipaggi dei velivoli americani, come prevedibile, raggiunse livelli molto bassi.
Obiettivo Schweinfurt
Era con questo spirito che, all'alba del 14 ottobre 1943, negli aeroporti dell'Inghilterra
situati a nord e ad est di Londra, gli equipaggi dei bombardieri dell'8" Air Force furono svegliati per essere informati che l'obiettivo della giornata (Missione 115) sarebbe stato nuova-
Il mitragliere di prua di un
B-17Fosserva i velivoli della
propria formazione (NARA).
GERMANIA
Da sinistra.
Un FW 190A-6 della 6' Staffeln
del JG 2 si avvia al decollo.
Una sezione di Bf llOG dello ZG
26.
mente Schweinfurt. Considerato quanto era successo un precedenza, la notizia non fu accolta
molto bene. Nella sala briejìng del 351' Bomber Group (BG) una voce si alzò sopra il brusio
pronunciando chiaramente una frase all'indirizzo dell'ufficiale addetto alle operazioni: "Figlio
di puttana! Questa sarà la mia ultima missione". E fu proprio così. Chi l'aveva pronunciata,
infatti, non tornò più alla base e la storia fece poi il giro di tutti i reparti americani che avevano
partecipato all'incursione.
Nove Bomb Groups della 1"Air Division (AD), sette della 3'" tutti equipaggiati con
Boeing B-17 "Flying Fortress", e due Bomb Groups della 2""Air Division, dotati di Consolidated B-24 "Liberator", costituivano la forza di attacco che contava in totale su 320 quadrimotori (Si veda la composizione delle formazioni a pag. 34,36 e 38).
La rotta seguita dai bombardieri
l4
'
'
~
~ e ~
~
~
l*'BOMBARDMENT (AIR) DIVISION
a
a
Combat Bombardment wings (Stormi) 1st CBW
Bombardment groups (Gruppi)
Tipo velivolo
91'' BG
B-17
40th CBW
41st CBW
94th CBW
92w BG
303m BG
351" BG
BA
Alconbury
325'" BS
326Ih BS
327Ih BS
407'~BS
B
Molesworth
358'" BS
359Ih BS
360'" BS
427'" BS
Insegna su ali e coda
Aeroporto inglese di assegnazione Bassingbouriie
322"d BS
323"' BS
Squadrons (Squadriglie) - Codice
324Ih BS
401" BS
a
3815'BG
B-17
305" BG
B- 17
-A
Ridgewell
532ndBS
533rdBS
534Ih BS
535'" BS
LG
OR
DF
LL
VE
VP
GD
MS
Chelveston
364Ih BS
365Ih BS
366'"BS
422"d BS
379" BG
WF
XK
KY
JJ
Kimbolton
524IhBS
525IhBS
526IhBS
527Ih BS
NV
JW
UX
PY
VK
BN
PU
GN
306" BG
*B
Turleigh
WA 367Ih BS
FR
368Ih BS
LF
369Ih BS
FO
423r" BS
Polebrook
508'" BS
509'" BS
SIO'~BS
511"'BS
YB
RQ
TU
DS
384" BG
GY
BO
WW
RD
BA
Grafton-Undenvood
544Ih BS
SU
545"' BS
JD
546Ih BS
BK
547''' BS
SO
~
~
~
r
t
La scorta di caccia era costituita da quattro Fighter Groups (FG) equipaggiati con monomotori Republic P-47 "Thunderbolt", per un totale di 196 velivoli.
La l" Air Division doveva guidare la formazione verso il bersaglio, seguita dalla 3d che
procedeva ad un intervallo di 30 minuti su una rotta parallela 15 km più a sud. La 2* Air
Division doveva invece volare ancora più a sud e quindi incontrarsi con le altre due poco
prima di raggiungere Schweinfurt, per assicurare un continuo flusso di bombardieri sul bersaglio.
Il tempo sopra le basi inglesi era nebbioso e coperto. Le previsioni indicavano copertura
nuvolosa fino a 700 metri. Sull'obiettivo il cielo era invece sereno.
Alle 10.15 il tempo sembrava in miglioramento ed il comandante della Missione 115, il
colonnello "Budd" J. Peaslee, vide il razzo di segnalazione che autorizzava la partenza. Il B17 del 9Zd BG su cui era imbarcato come copiIota decollò dalla pista di Alconbury, seguito
senza problemi da tutto il Gruppo. I1 rientro era previsto dopo un volo della durata di sette ore.
Le cose però incominciarono subito a mettersi male. Le previsioni metereologiche si rivelarono errate. Molti bombardieri non riuscirono ad uscire dalle nubi prima dei 2.000 metri di
quota ed alcuni non prima dei 3.000. Per disporsi correttamente in formazione i bombardieri
avevano bisogno di buona visibilità. La compattezza delle formazioni era indispensabile per
contrastare la caccia nemica. La nuvolosith imprevista provocb invece ritardi o in alcuni casi
rese impossibile quanto era stato pianificato.
11 305" BG non fu infatti in grado di localizzare il 40rhCBW (Combat Bombardment
Wing) a cui era assegnato, e fu costretto ad unirsi al l* CBW. A sua volta il 40hCBW, privo di
uno dei suoi tre Gruppi, si unì al 41" CBW.
Ma la cosa peggiore fu che a causa della fitta nebbia solo 29 dei 60 "Liberators" della Zd
Air Division riuscirono a decollare; otto, inoltre, non riuscirono a localizzare la formazione e
rientrarono alla base. A questo punto, con il reparto ridotto a soli 21 aerei, il comandante della
S1l1W
11
IA
1
36
L'ombra di un B-17 del 365" BS,
305' BG, si proietta su un
sottostante velivolo dello stesso
reparto. Tale Gruppo fu
sostanzialmente distrutto ii 14
ottobre 1943 quando perse 13
aerei su 16 (NARA).
2" Air Division decise di proseguire verso uno degli obiettivi secondari, costituito dalla città
portuale di Emden.
Lungo la rotta, inoltre, altri 31 B-17 furono costretti ad abbandonare la missione per noie
ai motori e problemi tecnici di varia natura. F'rima ancora di raggiungere la frontiera tedesca,
91 bombardieri dei 320 programmati erano già fuori combattimento.
I1 maltempo creò problemi anche alla scorta dei caccia. Mentre i P-47 del 56" e del 353d
Fighter Groups (FG) si incontrarono con i B-17, quelli del 4'" FG, non trovandoli, rientrarono
alla base. I1 352* FG invece accompagnò i "Liberators" diretti ad Emden.
I tedeschi, nel loro centro di controllo-caccia situato in un bunker a Deelen in Olanda,
capirono, dall'intensità del m ~ c radio
o
dei bombardieri che decollavano delle basi inglesi,
che una nuova, grossa incursione era imminente. Alle 11.30 tutte le unità da caccia in Belgio,
Olanda e Germania erano già state messe in stato di massima allerta.
Mitraglieri del 91"BG sparano
dalle ~ostazionilaterali di un
B-17 &ARA).
Combat Bombardment wings (Stormi)
20th CBW
14th CBW
13th CBW
45th CBW
Bornbardrnent groups (Gruppi)
Tipo velivolo
93d BG
392* BG
9srnBG
96* BG
B-24
B-24
B-17
B- 17
a#
0
Squadrons(Squadriglie)- Codice
32SthBS
329IhBS
330thBS
409Ih BS
GO
RE
AG
YM
Wendling
576Ih BS
577Ih BS
57SthBS
579Ih BS
CI
DC
EC
GC
Horham
334" BS
335IhBS
336IhBS
412ndBS
m
BG
OE
ET
QW
93rd CBW
3SsmBG
13th CBW
100" BG
45th CBW
3SSmBG
13th CBW
390" BG
B-17
B-17
B-17
B-17
B-17
Bury St. Edmonds
331" BS
QE
XM
332" BS
333d BS
TS
410th BS
GL
Great Ashfield
54SthBS
GX
549Ih BS
XA
55othBS
SG
HR
551" BS
Thorpe Abbotts
349Ih BS
350'~BS
35lS'BS
418IhBS
Knettisham
560th BS
561st BS
562nd BS
563d BS
H
m
m
H
XR
LN
EP
LD
Da sinistra.
Schweinfurt raggiunta dalle
bombe americane.
Snetterton Heath
337IhBS
QJ
33SthBS
BX
33gthBS
AW
413rdBS
MZ
4th CBW
94mBG
m
e!?!
(NARA).
2st BOMBARDMENT (AIR) DIVISION
Aeroporto inglese di assegnazione Hardwick
I
&*?--
Da sinistra.
14 ottobre 1943. Un Me 410
insegue un B-17F del 94" BG
I primi ad andare all'attacco furono i Messerschmitt Bf-109G del IIUJGI e del UJG3 a cui
Insegna su ali e coda
3
---
--
--
Framlingharn
56SthBS
569lh BS
570thBS
571" BS
BI
CC
DI
FC
Con un'ala tranciata da una
granata dell'artiglieria aa.
tedesca, un B-17 sta precipitando.
fu ordinato di impegnare i caccia americani tra Woensdrecht ed Antwerp in Belgio, perdendo
però 7 aerei nello scontro con i P-47 del 353d FG. il grosso dei reparti tedeschi aspettava invece per intervenire che i caccia di scorta si ritirassero una volta giunti al limite della loro autonomia.
Quando la l*Air Division raggiunse, intorno alle 13.30, la città tedesca di Aachen, al confine con il Belgio, i P-47 raggiunsero il limite del loro raggio d'azione ed invertirono la rotta
per rientrare in Gran Bretagna. A questo punto i Focke Wulf 190 del JG 1 e del JG 26 furono i
primi ad attaccare frontalmente la formazione americana. Caccia bimotori Bf-l10 e Me-410
degli ZG 26 e ZG 76 si unirono poi al combattimento lanciando razzi a distanza, fuori dal raggio d'azione delle mitragliere dei bombardieri, alle spalle della formazione americana.
Nella violenta battaglia che seguì, e che si protrasse per oltre tre ore, furono impiegati ben
560 caccia tedeschi. Praticamente tutte le unità da caccia nell'ovest dell'Europa parteciparono
agli scontri. W - 1 9 0 e Bf-109G e degli Jagdgeschwader (JG) 1 , 2 , 3 , 11,26,27,50,51,54,
bimotori Bf-l l 0 e Me-410 degli Zerstorergeschwader (ZG) 26 e 76, bimotori Bf-l l 0 e Ju-88
degli stormi da caccia notturna Nachtjagdgeschwader (NJG) 2,4,6, 101 e persino aerei delle
scuole-caccia pilotati da istruttori.
Ben 37 bombardieri americani furono abbattuti quando si trovavano ancora molto lontani
dal bersaglio. I1 306h BG - che aveva perso già tre aerei, per problemi tecnici, poco dopo aver
superato il Canale della Manica - ne perse altri due prima ancora che i P-47 si ritirassero. Nel
combattimento si :ssivo, prima di arrivare nell'area del bersaglio, furono abbattuti altri 6
-
STORIA
I B-17 lasciano Schweinfurt in
fiamme dopo la prima incursione
sulla cita tedesca del 17 agosto
1943 (Foto NARA).
l
Martin Pegg & David Wadman,
Jagdwaffe 'Holding the Wesr"
1941-43. Hersham, lan Allan,
2003.
Giorgio Bonacina, Comando
Bombardieri-Operazione Europa, Milano, Longanesi, 1975
Gregory Pons, 8Ih Air Force
American Heavy Bomber Groups
in England, 1942-45. Parigi,
Histoire et Collections, 2006.
Martin Bowman, 8 - 1 7 Groups
of rhe Eighr Air Force in focus,
Walton on Thames, Red Kite,
2004.
Jerry Scutts, P-47 Thunderbolt
Aces of the Eight Air Force,
Oxford, Osprey, 1998.
Donald Caldwell, The JG 26
War Diary, Vol. 2 1943-1945,
Londra, Grub Street, 1998.
Malgrado i continui attacchi dei caccia alternati ad intenso fuoco contraerei da terra, i
bombardieri statunitensi arrivarono puntualmente sul bersaglio. I primi furono gli aerei del 9lS'
BG che riconobbero distintamente le cinque maggiori fabbriche di cuscinetti a sfere e sganciarono le loro bombe sui bersagli. I velivoli della lS'Air Division lasciarono Schweinfurt avvolta
in nuvole di fumo, virando verso ovest.
Circa dieci minuti dopo arrivarono i B-17 della 3* Air Division e trovarono il bersaglio
quasi completamente oscurato dal fumo. Furono quindi costretti a sganciare il loro carico di
bombe nella parte più a sud del complesso industriale e sui binari della ferrovia, che collegava
Schweinfurt a Wurzburg. Poi, a loro volta, virarono verso ovest per rientrare alle proprie basi.
Tra le 14.39 e le 14.57 i velivoli delle due ondate che arrivarono sul bersaglio sganciarono
358 tonnellate di bombe esplosive e 80 tonnellate di bombe incendiarie.
Durante il tragitto di ritorno i caccia tedeschi, che nel frattempo si erano riforniti e riarmati, tornarono all'attacco. Fu la 3* Air Division che questa volta sopportò il peso maggiore dei
combattimenti. Con molti aerei già danneggiati e con le formazioni ormai non più compatte, i
B-17 divennero una facile preda per i cacciatori della Luftwaffe. Fino a che non fossero nuovamente arrivati i caccia di scorta, gli equipaggi dei bombardieri potevano contare solo sulle
39
Un B-24 "Liberator" del 93" BG
al rientro nella base inglese di
ardic.
Bibliogratla
velivoli dei 13 rimasti. Altri due furono vittime della caccia tedesca durante il volo di ritorno e
solo cinque riuscirono a rientrare alla base.
Ma le cose andarono ancora peggio per il 305" BG. Tredici dei suoi sedici aerei vennero
colpiti prima ancora di raggiungere Schweinfurt: quindi, solo tre riuscirono a bombardare l'obiettivo ed a ritornare alla loro base inglese di Chelveston.
Mentre i caccia della Luftwaffe si scatenavano contro la 1" Air Division, la 3d avanzava
praticamente indisturbata, grazie ai 30 minuti di intervallo rispetto alla prima formazione e ad
una rotta lungo il confine tedesco più a sud, lontana dalla concentrazione degli aeroporti
avversari.
-
STORIA
Robert Watkins, Battle Colors,
Insignia and Aircraft Markings
of tlie Eight Air Force in World
War Il, Vol. I (VIII) Bornber
Command, Atglen, Schiffer,
2004.
Forsyth Robert & Creek Eddie,
Jagdwaffe "Defending fhe
Reich" 1943-44, Hersham, Ian
Allan, 2004.
Roger Freeman, American
Eagles P-47 Thuderbolt Units
of the Eight Air Force, Hersham,
Ian Allan, 2002.
John Weal, Bf 109 Defence of
the Reich Aces, Oxford, Osprey,
2006.
Id., 56' Fighter Group, Oxford,
Osprey, 2000.
Id., Bf I09FIGIK Aces of the
Western Front, Oxford, Osprey.
1999.
Id., Mighty Eight War Diary,
Londra, Jane's, 1981.
Id., Focke Wulf Fw 190 Aces of
the Western Front, Oxford,
Osprey, 1996
Thomas Ivie, 352'd Fighfer
Group, Oxford, Osprey, 2002.
Id., Jagdgeschwader 2 "Richtofen ", Oxford, Osprey, 2000.
Eric Mombeek, Jagdgescwader
1 Defenders of the Reich Vol.
%o, Hersham, Ian Allan, 2001.
FIGHTER GROUPS
Fighter Groups (Gruppi da caccia)
4" FG
56* FG
35PdFG
353d FG
Tipo di velivolo
P-47
P-47
P-47
P-47
Aeroporto inglese di assegnazione
Debden
Halesworth
Bodney
Metfield
Squadrons (Squadriglie) - Codice
-
334"FS
QP
61"FS
HV
328IhFS
PE
350" FS
LH
335" FS
WD
6PdFS
LM
486'hFS
PZ
351"'s
YJ
33ehFS
WF
63* FS
UN
487thFS
HO
352"FS
SX
'
1
Un B-17F del 364' BS 305' BG,
danneggiato nel corso della
missione, con feriti a bordo, fu
costretto ad un atterraggio di
emergenza senza carrello in
territorio svizzero. L'equipaggio
fu internato.
L-.
&;
l
.
I
proprie anni di bordo, cercando di volare in formazione la più stretta possibile per difendersi
reciprocamente.
I caccia di scorta però non arrivarono: la nebbia aveva rallentato ed in alcuni casi impedito
il loro decollo. I bombardieri furono quindi costretti ad aprirsi la strada da soli fino alle proprie
basi, continuamente attaccati lungo la rotta di rientro; in alcuni casi fin quasi sul Canale della
Manica.
I1 tempo ed i danni subiti furono responsabili della perdita degli ultimi 5 bombardieri americani. A corto di carburante e non in grado di localizzare le piste di atterraggio a causa delle
nubi basse, gli equipaggi di questi velivoli decisero infatti di lanciarsi con i paracadute,
I piloti tedeschi rivendicarono l'abbattimento di 148 aerei contro la perdita di 43 dei propri caccia e il danneggiamento di altri 34. Venti furono i piloti della Luftwaffe caduti e 15 i
feriti. I1 reparto che si distinse maggiormente fu il IIItJG3 che rivendicò 21 aerei abbattuti.
In realtà, al termine della giornata mancavano all'appello 60 bombardieri abbattuti sulla
Germania e 5 precipitati in Gran Bretagna. Inoltre 17 velivoli furono dichiarati non riparabili a
causa dei gravi danni subiti ed altri 138 risultarono danneggiati. Un solo caccia P-47 fu perduto, abbattuto dai FW-190 dello JG 26.
Complessivamente erano andati perduti il 26% della forza effettiva d'attacco e 650 uomini, dei quali solo 65 sopravvissero. Dal punto di vista delle perdite, in percentuale, la Missione
115 avrebbe stabilito il triste primato di operazione più disastrosa dell'intera guerra per 1'8"
Air Force.
La fortuna, in questo caso, giocò un ruolo fondamentale nel destino dei partecipanti alla
missione. Alcuni Bomb Groups furono quasi annientati, mentre altri non subirono alcuna perdita. I1 30YhBG perse 13 dei 16 B-17 inviati, mentre il 306" ne perse 10 su 18. Altri tre Gruppi
della 1" Air Division persero 6 apparecchi ognuno. Alla 3d Air Division andò molto meglio: i
suoi sette gruppi persero complessivamente 15 aerei.
I1 "Black Thursday" (Giovedì nero) era finito. I1 giorno dopo un episodio assai significativo si verificò in una base dell'81hA.F. Tra gli aviatori ancora sgomenti per il sacrificio di tanti
compagni, circolò un giornale che recava una pagina pubblicitaria della Boeing raffigurante un
mitragliere di prua di un B-17 che, in atteggiamento quasi di scherno, puntava la sua arma in
direzione di una squadriglia di Focke Wulf 190. La didascalia del manifesto si basava su un
gioco di parole (Wolf in tedesco significa lupo) e ispirandosi alla favola dei "Tre Porcellini"
della Walt Disney diceva: "Chi ha paura del Lupo Cattivo?" Un pilota strappò la pagina del
giornale e pallidissimo andò ad attaccarlo sulla bacheca riportante gli ordini del giorno della
base. Poi con rabbia scrisse a lettere cubitali "US!" (NOI!) sotto la dicitura. Tutti gli aviatori
presenti firmarono quel "NOI!" in silenzio, dopodiché la pagina venne spedita alla Boeing perché si sapesse in America quale era il vero stato d'animo di coloro che andavano a farsi massacrare dai troppi "lupi" che infestavano i cieli della Germania.
Pur non potendo avere i dati esatti sui danni inflitti a Schweinfurt, gli americani però sapevano che la quantità di bombe lanciate sugli obbiettivi non poteva avere distrutto completamente le fabbriche. Nonostante ciò, la missione venne presentata all'opinione pubblica come
una grande vittoria, affermando che gli stabilimenti erano stati completamente distrutti. Dopo
la guerra si sarebbe saputo che il bombardamento, pur non così brillante come era stato presentato, danneggiò gravemente gli stabilimenti, distruggendo oltre il 40% della loro capacità
produttiva.
Se gli americani avessero ripetuto a breve tale incursione avrebbero probabilmente bloccato la produzione di armamenti tedeschi. Le risorse a disposizione in quel momento però non
lo consentivano. Mandare un'altra volta i bombardieri in profondità, senza scorta di caccia
lungo tutto il percorso della missione, avrebbe comportato l'annientamento in breve tempo
dell'8~Air Force. La soluzione era l'impiego di caccia di scorta dotati di serbatoi supplementari e quindi a lunga autonomia. Sarebbe arrivata a dicembre del 1943,con l'entrata in linea di
uno dei migliori aerei della seconda guerra mondiale: il North American P-5 1 "Mustang".
Nei due anni successivi Schweinfurt venne bombardata almeno altre dieci volte. Gli effetti
non furono però così significativi in quanto i tedeschi, come è noto, avevano nel frattempo
provveduto a decentrare la produzione di cuscinetti a sfere in diverse altre aziende sparse sul
territorio.
Da sinistra.
I1 generale Maurice "Mo"
Preston, comandante del 41"
CBW, ascolta il maggiore "Rip"
Rohr, al centro, appena rientrato
alla testa del 379" BG dalla
missione su Schweiniurt.
14 ottobre 1943.11 capitano
Walter Dahl,
Gruppenkommandeur del IIIIJG
3, saluta i piloti del 7/56 3
rientrati a Bad Worishofen dalla
fruttuosa missione contro i
bombardieri americani. Sullo
sfondo un Bf 109 6 - 6 del 7/56 3.
F. Galbiati
Gli arretrati possono essere ordinat
Postale 395) - 43100 PARMA me
corrente postale n. 12247433 di £ 7
facendo attenzione a riportare con chiare
1 Causale) il relativo numero e il mese di pubblicazione. Quanto richie
sto, sarà inviato per posta all'indirizzo indicato sul bollettino stesso.
Sono disponibili su dischi CD i seguenti arretrati: da 1a 10 (vol. 1) e da 11a 20 (vol. 2) a £ 30,00 cad.
Per i contenuti dei singoli numeri si veda la sezione Archivio sul nostro sito intemet: www.st~amilitare-aes.cm
I
I