11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 9 202 12:46 Pagina 202 capitolo Reti industriali Presentazione: - Esigenze e offerte esistenti - Tecnologie - Politica Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd Sommario 21-11-2009 12:46 Pagina 203 9. Reti industriali b 9.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pagina 204 1 b 9.2 Storia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pagina 204 b 9.3 Le esigenze e le risposte del mercato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pagina 205 b 9.4 Tecnologie delle reti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pagina 207 b 9.5 Le reti consigliate da Schneider Electric . . . . . . . . . . . . . . . . . pagina 209 2 b 9.6 Ethernet TCP/IP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pagina 210 b 9.7 Servizi Web e Transparent Ready . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pagina 213 b 9.8 Bus Can Open. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pagina 220 3 b 9.9 Sinergia Ethernet e Can Open . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pagina 228 b 9.10 Bus AS-Interface (AS-I) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pagina 228 b 9.11 Conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pagina 235 4 5 6 7 8 9 10 11 12 M Schneider Electric 203 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd Reti industriali 21-11-2009 9.1 9.2 12:46 Pagina 204 Introduzione Storia Questo capitolo affronta il tema delle tecniche di cablaggio necessarie al funzionamento di un sistema di automazione. Generalmente si considerano due categorie: - I circuiti correnti forti che generalmente trasportano l’energia della rete e che garantiscono quindi la connessione dei componenti di potenza dalla rete di alimentazione fino al carico. Questo argomento non sarà trattato in questo capitolo ma invitiamo il lettore a consultare i capitoli sull’alimentazione e la messa in opera. - I circuiti correnti deboli che collegano l’insieme dei componenti di acquisizione, dialogo, elaborazione e comando potenza con la macchina e il processo. 9.1 Introduzione Tradizionalmente il cablaggio delle apparecchiature elettriche è garantito da collegamenti filo a filo. La norma internazionale macchine IEC 60 204-1 e quella delle installazioni. proprie di ciascun Paese, definiscono regole precise sulle sezioni, sulla qualità dell’isolante e sugli identificativi di riferimento con colori normalizzati. La maggior parte di questi collegamenti sono realizzati mediante cavi singoli flessibili di sezione compresa tra 1.5 e 2.5mm2 (AWG 16 e 14) protetti alle estremità da terminali. Queste soluzioni hanno soddisfatto, fino al precedente decennio, tutte le esigenze, sia per i segnali ON/OFF che per i segnali analogici necessari agli asservimenti che talvolta richiedono cablaggi schermati per evitare i disturbi elettromagnetici. L’ingresso delle tecnologie digitali nell’industria ha avuto un impatto notevole sulla progettazione e sulla realizzazione delle apparecchiature elettriche che ha subito l’influenza degli standard propri dal settore informatico ed automobilistico. Lo scambio di informazioni digitali ha imposto collegamenti con reti di comunicazione che richiedono l’utilizzo di connettori e connessioni precablati. Il lavoro di realizzazione di un apparecchiatura elettrica diventa quindi molto più semplice: gli errori di cablaggio vengono ridotti e la manutenzione semplificata. Questo capitolo è dedicato alle reti di comunicazione utilizzate nell’industria dal momento che le tecnologie dei collegamenti convenzionali sono ormai ben conosciute. 9.2 Storia Nel 1968 la società Modicon inventa il concetto di controllore programmabile. Un unico prodotto risponde ad una grande moltiplicità di esigenze e apporta un’economia di scala. La sua grande flessibilità d’impiego garantisce notevoli guadagni in tutte le fasi di vita dell’impianto. Anche le reti fanno la loro comparsa gradualmente, inizialmente sotto forma di collegamenti seriali. Successivamente i protocolli di comunicazione, insiemi di convenzioni e regole, formalizzano gli scambi di informazionmi sulla rete. Nel 1979 Modbus (contrazione di MODicon BUS), diventa di fatto uno standard industriale, continuando ancora oggi a permettere di comunicare tra loro milioni di dispositivi di automazione. Dopo alcuni anni si è verificata una rapida adozione del bus di campo. Vera e propria spina dorsale dei sistemi di automazione il bus di campo si delinea come un mezzo estremamente potente di scambi, di visibilità e di flessibilità per le apparecchiature ad esso collegate, portando ad un cambiamento progressivo delle architetture: - eliminazione dei cavi d’ingressi/uscite, - scomparsa o decentralizzazione delle interfacce d’I/O, - decentralizzazione e ripartizione dell’intelligenza delle macchine, - interconnessione con Internet. 204 Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 9.2 9.3 12:46 Pagina 205 Storia Le esigenze e le risposte del mercato Gli anni ‘70 vedono la nascita della rete Ethernet nel Centro Ricerche Xerox a Palo Alto (universalmente noto come PARC). Solo una decina di anni dopo Ethernet diventa lo standard internazionale che tutti conosciamo, integrato di base in quasi tutti i computer. Le prime applicazioni sono state di trasferimento file e messaggi e di trasmissione di pagine WEB. Negli anni ‘90 l’affermazione dell’informatica in tutti i settori dell’impresa ha fatto nascere l’esigenza di collegare tra loro i diversi settori industriali. Il World Wilde Web inventato dal CERN nel 1989 fu sviluppato in origine per consentire la condivisione di informazioni tra i diversi gruppi di lavoro di ricercatori in ambito internazionale. Il mondo del WWW è un sistema di condivisione ipertestuale mondiale di documenti e collegamenti. Il protocollo HTTP è un protocollo semplice utilizzato da un navigatore (browser) per accedere alle pagine web registrate su un server. Queste pagine sono programmate con appositi linguaggi, quali HTML o XML. Il World Wilde Web Consortium (W3C), creato nel 1994, gestice l’evoluzione tecnica del web (vedere il sito http://www.w3.org/) Nel 1996 Schneider Electric promuove la rete Ethernet industriale per collegare i livelli “impresa” e “officina” con i controllori programmabili, sviluppando la filosofia “Transparent Ready”. Questa soluzione semplice si basa sull’aggiunta di strumenti e protocolli industriali, tra i quali Modbus, agli elementi standard di Ethernet. 9.3 Le esigenze e le risposte del mercato In base all’effetto congiunto delle esigenze e dei vincoli dell’utenza, delle tecnologie e degli standard, le architetture attuali si strutturano in quattro livelli distinti e collegati da reti (C Fig. 1). 9 A Fig. 1 Esempio di livelli di architettura Schneider Electric 205 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 Reti industriali 12:46 9.3 Pagina 206 Le esigenze e le risposte del mercato Prima di analizzare le tecnologie delle reti di comunicazione, è necessario presentare una sintesi delle principali esigenze alle quali i diversi livelli forniscono una risposta pertinente. Le caratteristiche riportate nella tabella della Fig. 2 verranno trattate in dettaglio nei paragrafi seguenti. Livello Esigenze Volume Tempo d’informazioni di risposta da trasmettere Distanza Topologia rete Numero d’indirizzi Collegamento Impresa Scambio di dati. File Sicurezza informatica. Mbit Standard tra pacchetti applicativi. 1mn Mondo Bus, stella Illimitato Elettrico, ottico, radio Officina Dati Sincronizzazione dei PLC1 della stessa isola di automazione Kbit scambi d’informazioni in modalità client/server con gli strumenti di gestione (HMI, supervisione). da 50 a 500 ms da 2 a 40 Km Bus, stella da 10 a 100 Elettrico, ottico, radio da 5 a 100 ms da 10 m a 1 Km Bus, stella (ciclo del PLC) da 10 a 100 Elettrico, ottico, radio da 10 a 50 Elettrico radio Prestazioni tempo reale. Macchina Architettura distribuita. Data Integrazione funzionale Kbit e transparenza degli scambi. Topologia e costi di connessione. Sensore Semplificazione del cablaggio, Dati distribuzione delle alimentazioni bit dei sensori e azionatori. Ottimizzazione dei costi di cablaggio. A Fig. 2 Le esigenze e i limiti di comunicazione da 1 a 100 m Nessun vincolo Come primo approccio prendiamo in considerazione i due principali assi della tabella sopra riportata: - il numero d’informazioni da trasmettere, - il tempo di risposta necessario. Questo ci permette di posizionare le principali reti in commercio (C Fig.3). A Fig. 3 206 Principali reti industriali Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 9.4 9.4 12:46 Pagina 207 Tecnologie delle reti Tecnologie delle reti Qui di seguito affronteremo l’argomento in modo conciso; per dettagli più approfonditi fare riferimento alla ricca bibliografia sull’argomento. b Topologia delle reti Una rete di comunicazione industriale è costituita da controllori programmabili, interfacce uomo/macchina, computer, moduli d’I/O interconnessi da cavi elettrici, fibre ottiche, collegamenti radio o elementi d’interfaccia quali schede rete o gateway. La disposizione fisica della rete, cioè il modo in cui sono collegati fra loro i diversi nodi che la compongono, è detta topologia fisica o architettura della rete. Quando si considera la circolazione delle informazioni si usa il termine topologia logica. A Fig. 4 Topologia delle reti Generalmente si distinguono le seguenti topologie: - a bus (C Fig.4), - a stella (C Fig.5), - ad albero, - ad anello, - a maglia. • Topologia bus Questa organizzazione è una delle più semplici. Tutti gli elementi sono direttamente collegati allo stesso mezzo trasmissivo lineare: il bus. Si tratta di una topologia facile da realizzare e dove il guasto di un nodo o di un elemento non disturba il funzionamento degli altri dispositivi collegati. Le reti del livello macchina e sensori, detti bus di campo, utilizzano questa topologia. La topologia a bus si realizza collegando tra loro gli apparecchi in concatenamento oppure utilizzando una morsettiera di collegamento (TAP) al cavo principale (C Fig.4). A Fig. 5 Topologia delle reti a stella • Topologia a stella La topologia a stella è oggi la più diffusa, ed è quella utilizzata da Ethernet. Presenta il vantaggio di essere molto flessibile per gli interventi di gestione e riparazione. Le stazioni sono connesse ad un nodo centrale che può essere un semplice ripetitore (hub) o un dispositivo intelligente (switch o router). Uno dei vantaggi è dato dal fatto che se vi è un’interruzione su una delle connessioni della rete ne risentirà solo l’apparecchio collegato a quel segmento mentre tutti gli altri contineranno ad operare normalmente. • Altre topologie (C Fig.6) - La topologia ad anello riprende la topologia fisica della stella ed offre una maggiore disponibilità della rete. - La topologia a maglia è poco utilizzata nell’industria e presenta l’inconveniente di un numero elevato di collegamenti che aumenta in base al numero di nodi (non adatta a reti medio-grandi). Ad anello A maglia La topologia ad anello riprende la topo- La topologia a maglia è poco utilizzata logia fisica della stella offrendo una mag- nell’industria e presenta l’inconveniente gior disponibilità della rete. di un numero elevato di collegamenti. A Fig. 6 Altre topologie di reti Schneider Electric 207 9 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd Reti industriali 21-11-2009 9.4 12:46 Pagina 208 Tecnologie delle reti b Protocollo Per protocollo di rete si intende un insieme di più regole che determinano le modalità di funzionamento di un determinato sistema di comunicazione. Inizialmente per protocollo si intendeva quello che veniva utilizzato per comunicare sullo stesso livello tra due apparecchiature diverse. Per estensione si utilizza talvolta questo termine ancora oggi per indicare le regole di comunicazione tra due livelli su uno stesso apparecchio. Il modello OSI (Open System Interconnexion) è stato creato dall’International Standard Organization che ha curato l’edizione della norma ISO 7498 con lo scopo di offrire una base comune alla descrizione di qualsiasi rete informatica. Il modello OSI suddivide la rete in 7 livelli OSI (o layers), numerati da 1 a 7. I livelli OSI si basano sui seguenti principi: - ogni livello supporta un protocollo indipendentemente dagli altri livelli, - ogni livello procura dei servizi al livello immediatamente superiore, - ogni livello richiede i servizi del livello immediatamente inferiore, - il livello 1 descrive il collegamento (il supporto di comunicazione), - il livello 7 procura dei servizi all’utente o ad un’applicazione. In fase di comunicazione, l’utente di una rete utilizza i servizi del livello 7 attraverso un programma. Il livello configura e arricchisce l’informazione che riceve dal programma rispettando il suo protocollo. Poi la invia al livello inferiore su una richiesta di servizio. Ad ogni livello l’informazione subisce configurazioni ed aggiunte in funzione dei protocolli utilizzati; infine viene trasmessa attraverso il mezzo di connessione e ricevuta da un altro nodo della rete. L’informazione percorre tutti i livelli di questo nodo in senso inverso per finire al programma del corrispondente, spogliata delle diverse aggiunte legate ai protocolli. Il modello OSI a 7 livelli (C Fig.7) è stato implementato da diversi costruttori, senza tuttavia riscuotere successo commerciale. Il mercato è infatti fortemente orientato verso il modello a 4 livelli TCP/IP più facile da comprendere e utilizzare e per il quale esistevano già implementazioni portatili. Il modello conserva tuttavia un interesse teorico, benché i 4 livelli del modello TCP/IP non abbiano gli esatti equivalenti nel modello OSI. Nel paragrafo dedicato a Ethernet descriveremo i 4 livelli del modello OSI. N° Livello ISO 7 Applicazione È l’interfaccia con l’utente e fa pervenire le richieste al livello di presentazione. HTTP, SMTP, POP3, FTP, Modbus 6 Presentazione Definisce il modo in cui i dati saranno rappresentati. Converte i dati per garantirne l’interpretazione da parte di tutti i sistemi. HTML, XML 5 Sessione Garantisce le comunicazioni e i corretti collegamenti tra i sistemi. Definisce l’apertura delle sessioni sugli apparecchi della rete. ISO8327, RPC, Netbios 4 Trasporto Consente di stabilire una comunicazione da un’estremità all’altra. Gestisce la segmentazione e il riassemblaggio dei dati, il controllo del flusso oltre al rilevamento di errori e la ripresa in seguito ad errore. TCP, UDP, RTP, SPX, ATP 3 Rete Si occupa dell’instradamento o routing dei pacchetti (datagrammi) attraverso la rete. IP, ICMP, IPX, WDS 2 Collegamento Permette di stabilire, a partire dal supporto fisico, un collegamento esente da errori. ARCnet , PPP, Ethernet, Token ring 1 Fisico CSMA, RS-232, 10Base-T, ADSL A Fig. 7 208 Funzione del livello Esempi Definisce i protocolli di scambio di bit e gli aspetti elettrici, meccanici e funzionali dell’accesso alla rete. I livelli ISO Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 26-11-2009 9.4 9.5 10:16 Pagina 209 Tecnologie delle reti Le reti consigliate da Schneider Electric b Trama La trama (C Fig.8) è l’insieme delle informazioni trasmesse in un unico blocco attraverso la rete. Viene anche chiamata pacchetto. Ogni trama rispetta la stessa organizzazione di base e contiene informazioni di controllo, quali i caratteri di sincronizzazione, gli indirizzi delle stazioni, un valore di controllo errore, oltre ad una quantità variabile di dati. A Fig. 8 9.5 Composizione di una trama Le reti consigliate da Schneider Electric Allo scopo di rispondere a qualsiasi tipo di esigenza, razionalizzando al contempo la propria offerta, Schneider Electric ha scelto tre reti di comunicazione (C Fig.9) per realizzare le implementazioni presentate nell’introduzione di questa guida. 9 A Fig. 9 I livelli di comunicazione presi in considerazione da Schneider Electric b Ethernet Modbus TCP La grande diffusione di Ethernet nel settore delle imprese e su Internet ne ha fatto uno standard di comunicazione fondamentale. Il suo utilizzo generalizzato ha permesso di ridurre i costi di connessione, aumentando le prestazioni, l’affidabilità e le funzioni offerte. La sua rapidità non limita le applicazioni e la sua architettura consente facili evoluzioni. I prodotti e i software restano compatibili e in questo modo i sistemi hanno una durata ottimale nel tempo. Il protocollo “Modbus”, protocollo standard largamente utilizzato nell’industria, fornisce un livello applicazione semplice e poco oneroso. Schneider Electric 209 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd Reti industriali 21-11-2009 9.5 9.6 12:46 Pagina 210 Le reti consigliate da Schneider Electric Ethernet TCP/IP b Can Open Can Open è la versione industriale del bus CAN. Creato per il settore automobilistico, questo protocollo di rete ha dimostrato la sua flessibilità e disponibilità da oltre 10 anni in diverse applicazioni, quali le apparecchiature mediche, i treni, gli ascensori oltre a diverse macchine e installazioni. L’ampia diffusione di questa tecnologia ha confermato Schneider Electric nella sua scelta. b As-Interface Le macchine moderne hanno una grande quantità di sensori e attuatori e spesso notevoli vincoli in materia di sicurezza. AS-Interface è la rete per il livello di campo (sensori/attuatori) conforme alle esigenze dei sistemi di automazione e controllo industriali. Presenta il vantaggio di offrire un collegamento rapido e un unico cavo per la trasmissione delle informazioni e l’alimentazione. 9.6 Ethernet TCP/IP b Descrizione generale Il principio di accesso al mezzo fisico (cavo) di Ethernet si basa su un meccanismo di rilevamento collisione. Ogni stazione viene identificata da una chiave assegnata in modo univico, chiamata indirizzo MAC; questo garantisce che tutte le postazioni su una rete Ethernet abbiano indirizzi diversi tra loro. Questa tecnologia di accesso al mezzo trasmissivo, conosciuta con il nome di Carrier Sense Multiple Access with Collision Detection o CSMA/CD, garantisce che una sola stazione alla volta trasmetta un messaggio sul bus. Le successive evoluzioni di Ethernet hanno fatto nascere lo standard IEEE 802.3 (vedere il sito www.ieee.org): quest’ultimo definisce soltanto le caratteristiche dei livelli fisici e il modo in cui le informazioni hanno accesso alla rete (mentre la trame dati devono essere definite da livelli complementari). La Fig. 10 specifica i diversi livelli. I protocolli indicati vengono descritti nei paragrafi seguenti. A Fig. 10 I diversi livelli Ethernet è presente nell’industria da diversi anni senza tuttavia aver riscosso un gran successo. Questo perchè era percepito come non determinista sia dai fornitori che dai clienti. Le esigenze reali di questi ultimi hanno fatto scemare l’interesse per questa tecnologia a vantaggio delle reti proprietarie. Infine la combinazione di protocolli, industriali e Internet, ha contribuito a farlo accettare. 210 Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 12:46 Pagina 211 b Il livello fisico Il livello fisico si occupa della spedizione delle trame sul mezzo trasmissivo. A questo livello sono anche definite le caratteristiche fisiche della comunicazione, quali le convenzioni sul tipo di collegamento utilizzato per le comunicazioni (cavi, ìfibra ottica o radio), e tutti i dettagli relativi come i connettori, i tipi di codifica o di modulazione, il livello dei segnali, le lunghezze d’onda, la sincronizzazione e le distanze massime di collegamento. b Il livello collegamento dati (Datalink) Il livello collegamento dati stabilisce il cammino di comunicazione più affidabile possibile tra nodi della rete direttamente connessi tramite un mezzo trasmissivo. Specifica il controllo di accesso al mezzo e le modalità di trasmissione dei pacchetti sul livello fisico, in particolare la sequenza (le sequenze di bit che segnano l’inizio e la fine dei pacchetti). Le intestazioni delle trame Ethernet, ad esempio, contengono dei campi che indicano a quale macchina della rete è destinato un dato pacchetto. b Il livello rete (Network layer) Nella sua definizione originale il livello rete risolve il problema dell’instradamento o routing dei pacchetti attraverso una sola rete. Con l’avvento della nozione d’interconnessione delle reti, a questo livello sono state aggiunte delle funzioni e in particolare l’instradamento dei dati da una rete sorgente ad una rete destinataria. Ciò implica generalmente il routing dei pacchetti attraverso una rete di reti, conosciuta con il nome di Internet. Tra i protocolli Internet, IP assicura il miglior’instradamento o routing dei pacchetti, per l’inoltro da una sorgente verso una destinazione, qualunque sia la sua localizzazione nel mondo. Il routing IP è permesso grazie alla definizione di un principio d’indirizzamento IP che garantisce e obbliga l’unicità di ogni indirizzo IP. Ogni stazione è infatti identificata da un proprio indirizzo IP. Il protocollo IP include anche altri protocolli, come l’ICMP (utilizzato per trasferire dei messaggi di diagnostica legati alle trasmissioni IP) e l’IGMP (utilizzato per gestire i dati multicast). ICMP e IGMP sono situati sopra IP, ma partecipano alle funzioni del livello rete, cosa che spiega l’incompatibilità tra i modelli Internet e OSI. Il livello rete IP può trasferire dei dati per numerosi protocolli di livello superiore. 9 b Il livello trasporto I protocolli di livello trasporto possono risolvere problemi come l’affidabilità degli scambi («I dati sono arrivati a destinazione?»), l’adattamento automatico alla capacità delle reti utilizzate e il controllo di flusso. Garantisce inoltre che i dati arrivino nell’ordine corretto. Tra i protocolli TCP/IP quello di trasporto determina anche a quale applicazione ciascun pacchetto dati deve essere consegnato. TCP (Trasmission Contro Protocol) è un protocollo di trasporto, progettato per fornire un flusso di byte affidabili e orientato alla connessione. Assicura l’arrivo dei dati senza alterazione e nell’ordine corretto, con ritrasmissione in caso di perdita, ed eliminazione dei dati duplicati. Gestisce inoltre i dati «urgenti» (pushed data) da consegnare senza aspettare (anche se tecnicamente non sono emessi fuori banda). TCP prova a fornire tutti i dati correttamente e in sequenza; questo è il suo scopo e principale vantaggio su UDP, anche se questo può rappresentare uno svantaggio per applicazioni di trasferimento in tempo reale, con tassi di perdita elevati per il livello rete. UDP (User Data Protocol) è un protocollo che fornisce un flusso di byte non affidabile e non connesso, utile per inviare dati senza connessione (client- server). Questo non significa che UDP sia particolarmente poco affidabile, ma solo che non verifica l’arrivo a destinazione dei pacchetti e il Schneider Electric 211 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd Reti industriali 21-11-2009 9.6 12:46 Pagina 212 Ethernet TCP/IP loro arrivo nell’ordine corretto. Un’applicazione che abbia bisogno di queste garanzie, deve assicurarle lei stessa, oppure utilizzare TCP. UDP viene generalmente utilizzato da applicazioni di diffusione, quali Global Data o le applicazioni multimediali (audio e video, ecc...) per le quali il tempo richiesto da TCP per gestire le ritrasmissioni e la programmazione dei pacchetti non è disponibile, o per applicazioni basate su meccanismi semplici di domanda/risposta come le richieste SNMP, per le quali il sovracosto legato alla realizzazione di una connessione affidabile sarebbe sproporzionato rispetto all’esigenza. Sia TCP che UDP sono utilizzati da molte applicazioni; il numero di porta indica se utilizzano TCP o UDP. Modbus TCP utilizza i servizi TCP. Factorycast permette di utilizzare UDP. b Il livello applicazione È nel livello applicazione che sono situate la maggior parte delle applicazioni di rete tra le quali: HTTP (World Wilde Web), FTP (trasferimento di file), SMTP (messaggeria), SSH (connessione a distanza protetta), DNS (ricerca di corrispondenza tra nomi e indirizzi IP) e molte altre. Le applicazioni funzionano generalmente su TCP o UDP, e sono spesso associate ad una porta ben definita. Esempi: - HTTP porta TCP 80 o 8080, - Modbus porta 502, - SMTP porta 25, - FTP porta 20/21. Le porte sono state assegnate dall’Internet Assigned Numbers Authority. v Il protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol) È il protocollo utilizzato per trasmettere pagine Web tra un server e un browser. HTTP è il protocollo del livello applicazione per il Web dal 1990. I Web server caricati sui prodotti Transparent Ready permettono un accesso facilitato ai prodotti situati ovunque nel mondo da un semplice web browser come Internet Explorer, Netscape Navigator o altri. v BOOTP/DHCP È utilizzato per fornire automaticamente gli indirizzi IP ai prodotti. In questo modo si evita di dover gestire individualmente gli indirizzi di ogni singolo prodotto riportando la gestione ad un server dedicato di assegnazione indirizzi IP. Il protocollo DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) assegna automaticamente i parametri di configurazione ai prodotti. DHCP è un’estensione di BOOTP. I componenti del protocollo BOOTP/DHCP sono 2: - il server che il calcolatore che fornisce l’indirizzo IP, - il client che richiede l’indirizzo IP. I prodotti Schneider Electric possono essere: - client BOOTP/DHCP che permettono di recuperare automaticamente l’indirizzo IP proveniente da un server, - server BOOTP/DHCP che permettono al prodotto di assegnare gli indirizzi IP alle stazioni della rete. Questi protocolli standard BOOTP/DHCP consentono di offrire il servizio di sostituzione di prodotti guasti (FDR, Faulty Device Replacement). 212 Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 9.6 9.7 12:46 Pagina 213 Ethernet TCP/IP Servizi Web e Transparent Ready v File Transfer Protocol (FTP) FTP o Protocollo di trasferimento file è il servizio che fornisce gli elementi fondamentali per il trasferimento dei file. Fornisce gli elementi base di trasferimento di file. FTP viene utilizzato da molti sistemi per la condivisione di file tra host. v TFTP: Trivial File Transfer Protocol È un protocollo semplificato di trasferimento file che consente inoltre di telecaricare il codice ad un prodotto. Consente ad esempio di trasferire il codice di avviamento (boot code) da una stazione di lavoro senza unità disco o di collegarsi e telecaricare degli aggiornamenti di firmware di prodotti della rete. I prodotti Transparent Ready implementano FTP e TFTP per trasferire alcune informazioni tra i prodotti. v NTP (Network Time Protocol) NTP è un protocollo utilizzato per sincronizzare gli orologi e quindi l’ora di un prodotto (client o server) a partire da un server fornitore. In base alla rete utilizzata, fornisce a partire dall’ora universale (UTC), una precisione che va da qualche millisecondo su una rete locale (LAN) a più decine di millisecondi su una rete estesa (WAN). v SMTP (Simple Mail Transfert Protocol) Fornisce un servizio di trasmissione E-mail. Permette l’invio di E-mail tra un mittente e un destinatario attraverso un server SMTP. v SNMP (Simple network management protocol) La comunità Internet ha sviluppato questo standard per consentire la gestione dei diversi componenti di una rete attraverso un sistema unico. Il sistema di gestione della rete può scambiare delle informazioni con i prodotti agenti SNMP. Questa funzione consente al gestore di visualizzare lo stato della rete e dei prodotti, di modificare la loro configurazione e di controllare gli allarmi in caso di guasto. I prodotti Transparent Ready sono compatibili SNMP e possono essere integrati naturalmente in una rete amministrata via SNMP. v COM/DCOM (Distributed Component Object Model) ou OLE (Object Linking and Embedding). Si tratta delle tecnologie che consentono una comunicazione trasparente tra le applicazioni Windows. Vengono utilizzate nel software data server OFS (OLE for Process Control Factory Server). 9.7 Servizi Web e Transparent Ready Come detto precedentemente i servizi universali non consentono un utilizzo industriale. I costruttori di componenti hanno quindi completato i servizi universali di Internet con funzioni specifiche ai sistemi di automazione e controllo. Schneider Electric ha sviluppato un’offerta di prodotti specifici che offrono una comunicazione “trasparente” tra tutti i livelli precedentemente illustrati il WEB. Schneider Electric ha investito molto sull’integrazione delle tecnologie web2 nei suoi prodotti e servizi. La sua offerta si fonda su due pilastri: - La rete Ethernet industriale. - I componenti WEB. Lo scopo è di offrire dei “Servizi”, funzioni che consentono al Cliente di eseguire delle task particolari, come inviare un’informazione da un controllore programmabile ad un altro o attivare un allarme. 2 Il termine "tecnologia web" è sinonimo di "tecnologia Internet" e riguarda: i protocolli internet, i linguaggi di programmazione quali Java, html, xml, ecc... oltre agli strumenti che hanno rivoluzionato il modo di condividere le informazioni. Schneider Electric 213 9 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd Reti industriali 21-11-2009 9.7 12:47 Pagina 214 Servizi Web e Transparent Ready b Ethernet industriale Oltre ai protocolli Ethernet universali (HTTP, BOOTP/DHCP, FTP, ecc...), i prodotti Schneider Electric sono in grado di fornire otto tipi di servizi di comunicazione: - Servizio di messaggeria Modbus TCP. - Servizio di scambio ingressi/uscite distribuiti: I/O Scanning. - Servizio di sostituzione apparecchio guasto: FDR (Faulty Device Replacement). - Servizio di amministrazione rete: Agent SNMP. - Servizio di distributione dati globale: Global Data. - Servizio di gestione della banda passante. - Servizio di sincronizzazione dell’ora: NTP. - Servizio di notifica eventi SMTP (E-mail). La Fig. 11 mostra il posizionamento di questi servizi rispetto ai diversi livelli delle reti. A Fig. 11 Servizi e reti I servizi di comunicazione sono raggruppati in tre classi: - Classe 10: servizi base di comunicazione Ethernet. - Classe 20: servizi di gestione comunicazione Ethernet (livello rete e livello prodotto). - Classe 30: servizi avanzati di comunicazione Ethernet. La tabella della Fig. 12 descrive i diversi servizi: A Fig. 12 I servizi di comunicazione Ethernet b Servizio di messaggeria: Ethernet Modbus TCP Modbus è il protocollo di trasmissione dati, standard di fatto dal 1979, ampiamente utilizzato nell’industria. Modbus TCP/IP altro non è che la trasposizione del protocollo bus su rete Ethernet, implementato utilizzando il protocollo Modbus TCP. Si tratta di un protocollo ormai collaudato, disponibile per tutte le apparecchiature in commercio, che non richiede componenti proprietari né acquisto di alcuna licenza. Le specifiche sono disponibili gratuitamente sul sito www.modbus-ida.org. 214 Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 12:47 Pagina 215 La sua semplicità consente a qualunque dispositivo di campo, quale ad esempio un modulo d’ingressi/uscite, di comunicare su Ethernet senza bisogno di un potente microprocessore o di molta memoria. Grazie alla notevole portata di Ethernet (100 Mbit/s), le prestazioni di Ethernet Modbus TCP sono eccellenti e lo rendono adatto per le applicazioni in tempo reale, quali l’elaborazione d’ingressi/uscite. Il protocollo applicazione è identico su Modbus seriale, Modbus Plus o Ethernet Modbus TC; questo permette di smistare i messaggi da una rete all’altra senza bisogno di conversione di protocollo. Con Modbus TCP/IP è disponibile la funzione di routing IP che permette a prodotti situati ovunque nel mondo di comunicare senza limiti di distanza. L’organizzazione IANA (Internet Assigned Numbers Authority) ha riservato a Ethernet Modbus TC, la porta TCP 502. In questo modo Modbus è diventato un protocollo standard di Internet. La dimensione massima dei dati è di 125 parole o registri in lettura e di 100 parole o registri in scrittura. b Servizio di scambio d’ingressi/uscite distribuiti: I/O Scanning Questo servizio consente di gestire lo scambio di stati tra ingressi/uscite distribuiti su rete Ethernet. Con una semplice configurazione e senza una programmazione specifica, gli ingressi/uscite vengono elaborati in modo trasparente attraverso richieste di lettura/scrittura secondo il protocollo client/server Ethernet Modbus TCP. Questo principio di elaborazione attraverso un protocollo standard consente di comunicare con qualsiasi prodotto che supporti Ethernet Modbus TCP. Questo servizio consente di definire due zone di parole, una riservata alla lettura degli ingressi, l’altra alla scrittura delle uscite (C Fig.13). I periodi di refresh sono indipendenti dal ciclo controllore. 9 A Fig. 13 Servizio di scambio d’ingressi/uscite distanti In funzionamento, il modulo garantisce: - La gestione delle connessioni TCP/IP con tutti i componenti a distanza. - L’elaborazione dei prodotti e la ricopiatura degli ingressi/uscite nella zona di parole configurata. - Il controllo delle parole di stato che consente di verificare il corretto funzionamento del servizio direttamente dall’applicazione controllore. - L’applicazione di valori di ripristino preconfigurati in caso di problemi di comunicazione. Schneider Electric 215 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd Reti industriali 21-11-2009 9.7 12:47 Pagina 216 Servizi Web e Transparent Ready Sul sito Web Modbus-IDA (www.modbus-ida.org) è possibile consultare l’offerta di prodotti hardware e software che implementano il protocollo I/O Scanning su qualsiasi tipo di prodotto collegabile alla rete Ethernet Modbus TCP. b Servizio di sostituzione apparecchio guasto: FDR (Faulty Device Replacement Il servizio di sostituzione di un prodotto guasto utilizza la tecnologia standard di gestione indirizzo (BOOTP, DHCP) e il servizio di gestione file FTP o TFTP (Trivial File Transfer Protocol) facilitando la manutenzione delle apparecchiature collegate su Ethernet Modbus TCP. Questo servizio consente di sostituire un prodotto guasto con un prodotto nuovo garantendone la localizzazione, la riconfigurazione e il riavviamento automatico mediante il sistema. Le fasi principali sono le seguenti: - Un prodotto con servizio FDR integrato si guasta. - Un prodotto simile preconfigurato con il nome identificativo (Device name) dell’apparecchio guasto viene reinstallato sulla rete. A seconda dei prodotti l’indirizzamento può essere effettuato con appositi selettori o switch (I/O distribuiti Advantys STB, o Advantys OTB) o mediante la tastiera integrata al prodotto (variatori di velocità Altivar 71). - Il server FDR rileva il nuovo prodotto, a cui attribuisce un indirizzo IP e a cui trasferisce i parametri di configurazione. - Il prodotto sostituito verifica che i parametri siano perfettamente compatibili con le sue caratteristiche ed entra in funzione. b Servizio di amministrazione rete: SNMP Il protocollo SNMP (Simple Network Management Protocol) consente, a partire da una stazione Agent di rete, di controllare tutti i componenti dell’architettura Ethernet e di garantirne quindi la diagnostica rapida in caso di problemi. Questo servizio consente: - D’interrogare i componenti della rete, quali le stazioni PC, i router, i commutatori, i bridge o i prodotti terminali per visualizzarne lo stato. - Di ottenere statistiche dalla rete alla quale sono collegati i prodotti. Questo software agent di rete rispetta il modello tradizionale client/server. Per evitare tuttavia la confusione con gli altri protocolli di comunicazione che utilizzano questa terminologia, si parla piuttosto di gestore di rete o di Agent SNMP. I prodotti Transparent Ready possono essere gestiti da qualunque gestore di rete SNMP, tra i quali HP Openview o IBM Netview e naturalmente da ConnexView. Il protocollo standard SNMP (Simple Network Management Protocol) consente l’accesso agli oggetti di configurazione e gestione contenuti nelle librerie MIB (Management Information Base) dei prodotti. Le libvrerie MIB devono rispettare alcuni standard per essere accessibili da tutti i prodotti in commercio, ma in base alla complessità dei prodotti, i costruttori possono ampliare il database MIB personalizzato. La libreria MIB Transparent Ready contiene oggetti di gestione specifici ai servizi di comunicazione Transparent Ready quali Modbus, Global data, FDR, ecc... Questi oggetti facilitano l’installazione, la messa in opera e la manutenzione dei prodotti. 216 Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 12:47 Pagina 217 I prodotti Transparent Ready supportano 2 livelli di gestione rete SNMP: - L’interfaccia MIB II Standard che permette di accedere ad un primo livello di gestione della rete. Il gestore pitrà identificare i prodotti che costituiscono l’architettura e recuperare informazioni generali sulla configurazione e sul funzionamento delle interfacce Ethernet TCP/IP. - L’interfaccia MIB Transparent Ready che permette di migliorare la gestione dei prodotti Transparent Ready. Presenta un insieme di informazioni che consentono al sistema di gestione della rete di supervisionare tutti i servizi Transparent Ready. Può essere scaricata dal server FTP di qualsiasi modulo Ethernet Transparent Ready di un controllore programmabile. b Servizio di distribuzione dati Globali: Global Data (C Fig.14) Il servizio Global Data garantisce la distribuzione in multicast di dati in tempo reale tra stazioni appartenenti ad uno stesso gruppo di distribuzione. Consente di sincronizzare applicazioni a distanza o di condividere un database comune tra più applicazioni distribuite. Gli scambi si basano su un protocollo standard di tipo Pubblicazione/sottoscrizione che garantisce prestazioni ottimali con un carico minimo sulla rete. Il protocollo RTPS (Real Time Publisher Subscriber) promosso da Modbus-IDA (Interface for Distributed Automation) è già uno standard adottato da diversi costruttori; 64 stazioni possono partecipare agli scambi attraverso Global Data all’interno di uno stesso gruppo di distribuzione. Ogni stazione può: - pubblicare una variabile di 1024 byte. Il periodo di pubblicazione è configurabile da 1 a n periodi della task master del controllore, - sottoscrivere da 1 a 64 variabili. La validità di ogni variabile è controllata da bit di stato (Health Status bits) legati ad un timeout di refresh, configurabile tra 50 ms e 1 s. L’accesso ad un elemento di variabile non è possibile. La dimensione totale delle variabili sottoscritte raggiunge i 4 K byte contigui. Per ottimizzare ulteriormente le prestazioni della rete Ethernet, i Global Data possono essere configurati con l’opzione “multicast filtering” che attraverso gli switch della gamma ConneXium garantisce la diffusione dei dati solo sulle porte Ethernet alle quali è collegata una stazione abbonata al servizio Global Data. Se gli “switch” non vengono utilizzati, i Global Data vengono emessi in “multicast” su tutte le porte dello “switch”. A Fig. 14 Global Data Schneider Electric 217 9 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd Reti industriali 21-11-2009 9.7 12:47 Pagina 218 Servizi Web e Transparent Ready b Servizio NTP di sincronizzazione dell’ora Il servizio di sincronizzazione dell’ora si basa sul protocollo NTP (Network Time Protocol). Consente di sincronizzare l’ora di una stazione client o server su Ethernet TCP/IP a partire da un server NTP o da un’altra fonte di riferimento (radio, satellite, ecc...). I moduli di comunicazione Ethernet Modbus TCP: 140 NOE 771 11 dei controllori Modicon Quantum Unity V2.0 (o successiva) e TSX ETY 5103 dei controllori Modicon Premium Unity V2.0 (o successiva) dispongono di un componente client NTP. Questi moduli sono in grado di collegarsi ad un server NTP utilizzando una richiesta client (unicast), per aggiornare la propria ora locale. L’orologio del modulo viene aggiornato periodicamente (da 1 a 120 secondi) con un errore inferiore a 10 ms per i processori comuni e inferiore a 5 ms per i processori ad elevate prestazioni. Se il server NTP non è raggiungibile il modulo Ethernet Modbus TCP si rivolge ad un server NTP di emergenza (standby). b Servizio SMTP di notifica mediante e-mail Il servizio SMTP di notifica mediante e-mail è programmabile. Consente all’applicazione controllore di segnalare un evento al verificarsi di determinate condizioni. Il controllore programmabile crea un messaggio e-mail automaticamente e in modo dinamico, per avvisare un destinatario definito, collegato alla rete in locale o a distanza. L’e-mail può contenere variabili, allarmi e/o eventi. È importante ricordare che questo servizio è disponibile con gli ultimi moduli di comunicazione Ethernet per controllori programmabili Modicon Premium e Modicon Quantum, oltre che con gli ultimi processori con collegamento Ethernet degli stessi controllori, utilizzati con il software Unity Pro. Un servizio più completo e indipendente dall’applicazione controllore è disponibile con il modulo server Web attivo FactoryCast HMI. Il servizio utilizza un meccanismo semplice ed efficace: intestazioni predefinite di messaggi sono collegate al corpo dell’e-mail, a sua volta creato dinamicamente a partire dalle ultime informazioni dell’applicazione controllore. Al verificarsi di condizioni predeterminate, l’applicazione controllore prepara il messaggio. Attraverso un blocco funzione viene selezionata una delle 3 intestazioni predefinite e quindi creato un messaggio e-mail contenente delle variabili e del testo (fino a 240 byte) che viene quindi inviato direttamente dal controllore programmabile. Ciascuna delle tre intestazioni contiene i seguenti elementi predefiniti: - La lista dei destinatari del messaggio e-mail. - Il nome del mittente e oggetto del messaggio. Queste informazioni vengono definite e aggiornate da un amministratore autorizzato che utilizza le pagine Web di configurazione. b I servizi Web (C Fig.15) Il livello di servizio di un server Web è definito da 4 classi di servizi identificate con una lettera: v Classe A Definisce le apparecchiature Transparent ready senza servizi WEB. v Classe B È il livello web di base. Fornisce la possibilità di gestire pagine WEB statiche preconfigurate in un’apparecchiatura Transparent Ready. Consente di offrire servizi di diagnostica e controllo apparecchiatura a partire da un WEB browser standard. 218 Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 12:47 Pagina 219 v Classe C È il livello Web configurabile. Consente la personalizzazione del sito WEB di un’apparecchiatura Transparent Ready con pagine WEB definite dall’utente in funzione delle proprie esigenze applicative specifiche. Di conseguenza la diagnostica e il controllo del processo client può essere effettuato a partire da un WEB browser standard. L’offerta Factory Cast fornisce questo livello di funzione Web e comprende anche gli strumenti per facilitare la gestione e la modifica dei siti WEB integrati. v Classe D È il livello Web attivo. Consente di realizzare l’elaborazione specifica direttamente nell’apparecchiatura Transparent Ready server WEB. Questa capacità di elaborazione consente di effettuare dei pre-calcoli, di gestire un database tempo reale, di comunicare con database relazionali e di inviare e-mail. Tutto questo permette di ridurre ed ottimizzare la comunicazione tra il navigatore e il server. L’offerta Factory Cast HMI fornisce questo livello di funzione Web e comprende anche gli strumenti per la configurazione delle elaborazioni da effettuare nell’apparecchiatura server Web. 9 A Fig. 15 I servizi web v I prodotti Transparent Ready Si identificano con una lettera che definisce il livello di servizi Web, seguita da un numero che definisce il livello di servizio di comunicazione Ethernet. Ad esempio: - Il prodotto di classe A10 corrisponde ad un prodotto senza servizio Web e con i servizi di base Ethernet. - Il prodotto di classe C30 corrisponde ad un prodotto che dispone di un server Web configurabile e dei servizi avanzati di comunicazione Ethernet. Schneider Electric 219 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd Reti industriali 21-11-2009 9.7 9.8 12:47 Pagina 220 Servizi Web e Transparent Ready Bus Can Open I servizi offerti da una classe superiore comnprendono naturalmente tutti i servizi supportati da una classe inferiore. I prodotti Transparent Ready si suddividono in 4 grandi gruppi: - Componenti di campo (semplici o intelligenti) tipo sensori e attuatori. - Controllori e controllori programmabili. - Applicazioni HMI (Interfaccia Uomo/Macchina). - Gateway e server dedicati. La tabella della Fig. 16 consente di scegliere i prodotti Transparent Ready in funzione delle classi di servizio desiderate. Archiviazione dati locale o database Server Web attivo Classe D (1) Notifica E-mail / SMS Funzioni HMI Pagine Web utente Server Web configurabile Classe C (1) Visualizzazione di dati grafici Diagnostica applicazione Lettura/scrittura variabili Server Web di base Classe B (1) Diagnostica prodotti Configurazione prodotti A Fig. 16 9.8 La scelta dei prodotti Transparent Ready Bus Can Open b Descrizione generale Il bus CAN (Controller Area Network) è un bus sistema seriale sviluppato da Bosch per il settore automobilistico. Venne presentato con Intel nel 1985 con l’obbiettivo di ridurre la quantità di cavi all’interno dei veicoli (fino a 2 Km di cavi per veicolo) facendo comunicare i diversi dispositivi di comando su un unico bus e non più su linee dedicate, dal momento che lo scopo era di ridurre il peso dei veicoli. L’elevata immunità ai disturbi elettromeccanici unita all’affidabilità della trasmissione in tempo reale ha suscitato l’interesse delle industrie. Nel 1991 nasce il consorzio CIA (= CAN in Automation) con l’obbiettivo di promuovere l’applicazione CAN nell’industria (vedere il sito: http://www.can-cia.de/). Nel 1993 il consorzio CIA pubblica le specifiche CAL (CAN Application Layer) che descrivono i meccanismi di trasmissione senza tuttavia precisare quando e come utilizzarli. Nel 1995, il consorzio CiA pubblica il profilo di comunicazione CANopen base DS-301. La Fig. 17 mostra i diversi standard che definiscono protocolli di livello 7 (definiti nello standard CAN): - Can Open. - DeviceNet. - CAL. - SDS. - CAN Kingdom. 220 Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 12:47 Pagina 221 Nel 2001 la pubblicazione da parte del CIA del profilo DS-304 permette infine di integrare su un bus Can Open standard (CANsafe) componenti di sicurezza di livello 4. La Fig. 17 mostra le caratteristiche tecniche di Can Open. Profilo Device Profilo Device CiA DS-402 CiA DS-401 Drive Moduli I/O 7 6 APPLICAZIONE Non implementato Non implementato Non implementato TRASPORTO 3 2 CAL = Livello Applicazione CAN SESSIONE 4 Non implementato RETE COLLEGAMENTO CAN 2.0 A e B + ISO 11898 FISICO CAN 2.0 A e B + ISO 11898 ISO 11898 + DS-102 + DRP-301-1 1 A Fig. 17 Profilo Device CiA DS-4xx CiA DS-301 = Profilo Comunicazione PRESENTAZIONE 5 Profilo Device CiA DS-404 Dispositivi di misura Specifiche CAN I livelli del bus CAN b I vantaggi di Can Open v Can Open utilizza trame corte Grazie alla sua elevata immunità ai disturbi elettromagnetici (EMI) Can Open consente alla macchina o all’installazione di effettuare un lavoro preciso, anche in un ambiente fortemente perturbato. Le trame corte Can Open e il collegamento “CANground” offrono le stesse possibilità ad ogni apparecchio collegato alla rete garantendo la protezione contro i disturbi elettetromagnetici. v Can Open garantisce affidabilità di trasmissione Quando un apparecchio Can Open trasmette i dati il sistema genera ed elabora automaticamente la priorità del messaggio. È impossibile perdere un telegramma per problemi di collisione o perdere tempo aspettando il prossimo dato non attivo (idle) della rete. Can Open consente una notevole affidabilità nella trasmissione di dati: questo è uno dei motivi per cui Can Open viene ampiamente utilizzato nelle apparecchiature mediche che richiedono reti affidabili. v Can Open elimina le perdite di tempo Le perdite di tempo sono sempre sinonimo di sprechi in tempo e denaro. CANopen è stato progettato per ridurre al massimo le perdite di tempo. Il meccanismo di controllo degli errori di Can Open garantisce una distanza di Hamming pari a 6, offrendo un ottimo livello di rilevamento errori e di correzione. Con una probabilità di un errore non rilevato in 1000 anni3 Can Open è la più affidabile delle reti per macchine e installazioni. 3 1 bit di errore ogni 0.7 s a 500 Kbit/s, 8 h al giorno, 365 giorni all’anno Nel caso in cui la rete rilevi una condizione di errore, il watch-dog è la prima possibilità di controllo dello stato dell’apparecchiatura. Ogni messaggio di diagnostica contiene l’origine e il motivo dell’errore per consentire un intervento rapido riducendo le perdite di tempo. Per migliorare la diagnostica delle apparecchiature Can Open complesse e per tenere sotto controllo la rete è disponibile una diagnostica supplementare. Inoltre, per aiutare a rilevare gli errori aleatori, è disponibile una funzione di report cronologico degli errori. Schneider Electric 221 9 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 Reti industriali 9.8 12:47 Pagina 222 Bus Can Open v Can Open: Prestazioni e flessibilità Il motivo principale che porta a scegliere una rete sono le sue prestazioni e la sua capacità di adattarsi esattamente alle caratteristiche dell’applicazione. Can Open fornisce un dispositivo unico per l’adattamento della trasmissione di dati. Basato sul modello produttore/consumatore, Can Open consente trasmissioni in diffusione generale, punto a punto, cambiamento di stato e ciclico. I dati vengono trasmessi solo se necessario, o in funzione di una base tempi specifica. Gli oggetti dati di processo (PDO) possono essere configurati singolarmente. È possibile cambiare i parametri in qualsiasi momento. • A proposito di prestazioni Benché Can Open sia molto flessibile, la risposta della rete è rapida. In meno di 1 ms possono essere elaborati 256 punti d’I/O digitali a 1 Mbit/s4. Profibus-DP richiede circa 2 ms a 12Mbit/s per lo stesso tipo di scambio di dati. Oltre alla risposta rapida è possibile cambiare il controllo delle priorità dei messaggi. Can Open permette di adattare la trasmissione dei dati alle caratteristiche specifiche dell’applicazione. 4 Source: Grid Control v Can Open è sinonimo di riduzione dei costi Can Open unisce facilità d’installazione e apparecchiature a basso costo. A differenza di molti bus di campo Can Open non richiede un collegamento equipotenziale tra gli apparecchi. Una connessione non corretta non genera solo errori di comunicazione, ma può anche causare danni agli apparecchi sul bus. I componenti per Can Open vengono prodotti su grande scala con conseguente riduzione del prezzo. Schneider Electric offre ai suoi Clienti tutti questi vantaggi in termini di riduzione dei costi. Con Can Open è possibile ottenere una riduzione pari al 10-20 % del prezzo rispetto agli altri bus di campo. b Presentazione del funzionamento di CAN CAN è un bus di comunicazione seriale per applicazioni di controllo in tempo reale, basato su un modello pubblicazione-sottoscrizione. Un nodo trasmittente o editor invia un messaggio ad altri nodi riceventi. CAN è basato sul meccanismo di trasmissione diffusa (broadcast) che utilizza un protocollo di trasmissione orientato al messaggio. A Fig. 18 Il contenuto del messaggio è contrassegnato da un identificatore univoco per tutta la rete. I nodi destinatari filtrano i messaggi del bus in base ai criteri d’invio verificando se il messaggio è di propria pertinenza. Se il messaggio è pertinente viene elaborato, altrimenti viene ignorato. Il destinatario diventa quindi a sua volta un mittente (C Fig.18). Il funzionamento di CAN Lo schema della Fig. 18 ci mostra la modalità di invio (push) del modello pubblicazione-sottoscrizione. CAN può anche supportare la modalità di ricezione(pull) del modello pubblicazione-sottoscrizione. Un client può inviare un messaggio a partire da una richiesta di trasmissione a distanza. La richiesta di trasmissione a distanza (RTR “Remote Trasmissione Requesf”) è una trama CAN che comporta le “flags” (bit di stato) RTR. Quando il produttore riceve una richiesta di questo tipo trasmette la relativa risposta (C Fig.19). conferma A Fig. 19 222 I modi « push » e « pull » del modello pubblicazione-sottoscrizione In un’architettura “broadcast”, i diversi nodi della rete possono trasmettere contemporaneamente. CAN risolve il problema con 2 meccanismi. In primo luogo un mittente controlla il bus per verificare l’eventuale presenza di un’altro nodo già in trasmissione. Se il bus di comunicazione è libero, il nodo comincia ad emettere. Più nodi possono cominciare ad emettere, ma mai contemporaneamente; una tecnica di aggiuducazione non distruttiva garantisce che i messaggi vengano trasmessi in ordine di priorità e che nessuno di essi vada perso. Il problema viene risolto con uno schema di priorità. Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 12:47 Pagina 223 Una trama CAN (C Fig.20) inizia con un campo di inizio sequenza (SOT “Start Of Trame”). Seguono undici bit di identificazione, dal più significativo al meno significativo. Il bit seguente è il bit di richiesta trasmissione remota, seguito da 5 bit di controllo e fino a 8 byte di dati utili. I bit di controllo sono: l’ID esteso (IDE), un bit riservato e 3 bit del codice di lunghezza in byte dei dati utili della parte dati (DLC). I dati utili sono seguiti da una sequenza di verifica della trama (FCS “Frame Check Sequence”) fino a 8 byte. L’emettitore trasmette un bit recessivo di riconoscimento (ACK) che viene sovrascritto dai bit dominanti emessi dai nodi destinatari che hanno ricevuto con successo il messaggio trasmesso. Il bit di fine sequenza (EOF “End Of Frame”) indica la fine del messaggio. SOF Identif. A Fig. 20 RTR IDE r0 DLC Data FCS EOF IFS Trama CAN Il bit IFS (“Intermission Frame Space”) del bus deve rimanere in posizione recessiva prima che parta la sequenza successiva. Se nessun nodo è pronto ad emettere, il bus rimarrà nello stato in cui si trova. La codifica dei bit possiede 2 valori, dominante e recessivo. Se 2 nodi emettono contemporaneamente, il nodo ricevitore vedrà solo il valore dominante. Nella codifica binaria il valore ‘0’ è dominante e il valore ‘1’ è recessivo. Quando un nodo emette viene sempre rilevato dal bus. Se emette un valore recessivo e riceve un bit dominante, interrompe l’emissione e continua a ricevere il bit dominante. Questo semplice meccanismo evita le collisioni sul bus CAN. Il messaggio con l’identificatore minore è prioritario sul bus. CAN è un bus sistema ad accesso multiplo con rilevamento della per la gestione delle collisioni e delle priorità dei messaggi (CSMA/CD+AMP). Dal momento che le collisioni non si verificano mai, il bus CAN viene spesso descritto come CSMA/CA (accesso multiplo con ricezione di portante ed elusione di collisione). La sequenza del messaggio descritta nella Fig. 21 è un frame di base. Per applicazioni che richiedono un numero maggiore di identificatori è stata creata la sequenza CAN estesa. 9 A Fig. 21 Trama base di un messaggio CAN I messaggi di formato esteso possiedono 18 bit di identificazione supplementari situati nell’intestazione dopo i bit di controllo. In questo modo la gamma viene estesa da 211 a 229 identificatori diversi. I due tipi di trame possono coesistere in un solo bus. Schneider Electric 223 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd Reti industriali 21-11-2009 9.8 12:47 Pagina 224 Bus Can Open CAN possiede più meccanismi diversi per rilevare messaggi non corretti: - verifiche a ridondanza ciclica: la sequenza di verifica della trama (FCS) contiene il controllo a ridondanza ciclica (CRC). Il ricevitore verifica il CRC della trama e confronta il risultato con la FCS. Se non sono uguali, significa che la trama contiene un errore CRC. - verifiche della sequenza: il ricevitore rileva gli errori nella struttura della trama. Se la trama ha una struttura difettosa di conseguenza conterrà un errore di formato. - verifiche di errore di riconoscimento: se il nodo ricevitore riceve una trama senza errori emette un bit di riconoscimento (ACK) dominante. Se il trasmettitore non riceve il bit di riconoscimento dominante emette un errore di riconoscimento. - verifica bit e compattazione dei bit: CAN utilizza la codifica NRZ. b Presentazione di Can Open Can Open definisce un livello di applicazione e un profilo di comunicazione basato su CAN. v Can Open definisce i seguenti oggetti di comunicazione (messaggi) - Oggetto Oggetto Oggetto Oggetto dati di processo (PDO). dati di servizio (S00). gestione rete (NMT). funzione speciale (SYNC, EMCY, TIME). v Proprietà - Trasmissione dei dati seriali, basata su CAN. Fino a 1 Mbit/s. Efficacia di circa il 57 %. Fino a 127 nodi (apparecchiature). Possibilità di più stazioni master. Interoperabilità di diverse apparecchiature di costruttori diversi. v Dizionario degli oggetti Al centro della tecnica Can Open vi è il dizionario degli oggetti (C Fig.22), un’interfaccia tra il programma applicazione e l’interfaccia di comunicazione. A Fig. 22 224 Dizionario degli oggetti Can Open Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 12:47 Pagina 225 • Oggetti dati di processo (PDO) Gli oggetti dati di processo (PDO) vengono utilizzati per la loro rapidità e flessibilità di scambio dati. Un PDO può trasportare dati utili fino a 8 byte, il massimo per una trama CAN. La trasmissione di un PDO funziona secondo il modello producer-consumer o produttore-utilizzatore di CAN esteso con trasferimenti sincronizzati. Il trasferimento sincronizzato dei PDO si basa sul trasferimento dei messaggi SYNC sul bus CAN. Un PDO viene inviato ciclicamente dopo un numero configurabile (da 1 a 240) di messaggi SYNC ricevuti. È inoltre possibile raggiungere la disponibilità delle variabili del processo applicazione ed inviare un PDO alla successiva ricezione di un messaggio SYNC. Questo processo è detto trasferimento sincronizzato aciclico. • Oggetti dati di servizio (SDO) Gli oggetti dati servizio (SDO) sono previsti per la trasmissione dei parametri. Gli SDO forniscono un accesso al dizionario dell’oggetto delle apparecchiature distanti. Un SDO non ha limiti di lunghezza. Se i dati utili non si adattano alla trama CAN vengono divisi in più trame CAN. Ogni SDO viene azzerato. La comunicazione SDO utilizza la comunicazione punto a punto, con un punto che funge da server e gli altri da client. • Oggetti di controllo gestione della rete (NMT) Gli oggetti gestione rete (NMT) cambiano gli stati, o controllano gli stati di un dispositivo Can Open (C Fig.23). Un messaggio NMT è un messaggio con identificatore CAN 0; i messaggi NMT hanno quindi il livello di priorità più alto. Il messaggio NMT comprende sempre 2 byte di dati utili nella trama CAN. Il primo byte contiene il comando NMT codificato. Il secondo byte contiene l’ID del nodo. A Fig. 23 Gli oggetti gestione rete (NMT) sotto Can Open Dopo aver premuto il tasto di messa in servizio, un dispositivo CANopen avvia l’inizializzazione. Terminata l’inizializzazione il dispositivo fornisce un oggetto NMP di avviamento per avvisare il master. Con oggetti NMT è implementato il protocollo di rilevamento di collisione per il controllo dello stato dell’apparecchiatura. • Oggetti funzioni speciali (SYNC, EMCY, TIME) Can Open deve avere un produttore SYNC per sincronizzare le azioni dei nodi Can Open. Un produttore SYNC emette (periodicamente) l’oggetto SYNC con identificatore 128. Questo può generare un ritardo (“Pte”) dovuto alla priorità di questo messaggio. L’errore interno di un’apparecchiatura può generare un oggetto di emergenza (EMCY). La reazione dei client EMCY dipende dalle applicazioni. Lo standard Can Open definisce più codici di emergenza. L’oggetto di emergenza viene trasmesso in una trama CAN unica da 8 byte. Per trasmettere l’ora del giorno a più nodi Can Open può essere utilizzata una trama CAN con l’ID CAN 256 e 6 byte di dati utili . L’oggetto tempo (TIME) contiene la data e l’ora nell’oggetto di tipo Time-Of-Day. • Meccanismi di controllo (Watchdog) Can Open possiede 2 metodi di controllo dello stato delle apparecchiature. Un gestore di rete può esaminare regolarmente ogni apparecchio ad intervalli di tempo configurabili. Questo metodo viene chiamato “Node guarding” ed utilizza banda passante. Schneider Electric 225 9 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd Reti industriali 21-11-2009 12:47 9.8 Pagina 226 Bus Can Open Un altro meccanismo è l’invio regolare di un messaggio da parte di ciascun apparecchio. Rispetto al Node guarding questo metodo consente un risparmio della banda passante. • Lunghezza della rete e portata La lunghezza viene limitata dalla portata dovuta al sistema di priorità a livello bit (C Fig.24) Portata (Kbit/s) 1000 800 500 250 125 50 20 10 Lunghezza max. (m) 20 25 100 250 500 1000 2500 5000 A Fig. 24 Il procedimento di priorità mediante bit Nelle pubblicazioni su Can Open la lunghezza massima più comunemente incontrabile per una portata di 1 Mbit/s è di 40 m. Questa è calcolata senza isolamento elettrico, come utilizzata nei prodotti Can Open di Schneider Electric. Tenendo conto dell’isolamento elettrico, la lunghezza minimima del bus è di 4 m a 1 Mbit/s. Tuttavia, l’esperienza ha dimostrato che in pratica la lunghezza massima è di 20m. Portata (kbps) L max. (m) (1) ∑L max. (m) a stelle locale (2) Interval. min (m) 0,6 x ∑L locale (3) ∑L max. (m) di tutti i bus (4) A Fig. 25 1000 0,3 0,6 1,5 800 3 5 500 5 10 250 5 10 125 5 10 50 60 120 20 150 300 10 300 600 3,6 6 6 6 72 180 350 15 30 60 120 300 750 1500 Tabella dei limiti di lunghezza riguardanti le derivazioni Limitazione di lunghezza delle derivazioni. È necessario tenere conto delle limitazioni riguardanti le derivazioni fissate dai parametri riportati nella tabella della Fig. 25. (1) L max.: lunghezza massima di una derivazione. (2) EL max. a stella locale: valore massimo della lunghezza totale delle derivazioni nello stesso punto in caso di utilizzo di una scatola di derivazione multiporta per realizzare una topologia a stella locale. (3) Intervallo min.: Distanza minima tra 2 scatole di derivazione. Lunghezza massima delle derivazioni nello stesso punto. Valore calcolabile caso per caso per ciascuna derivazione: l’intervallo minimo tra due derivazioni è uguale al 60% della lunghezza totale delle derivazioni nello stesso punto. (4) EL max. (m) di tutti i bus: valore massimo della lunghezza totale di tutti i segmenti e delle derivazioni sul bus. 226 Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 12:47 Pagina 227 b Associazione secondo le classi di conformità Schneider Electric ha definito le classi di conformità per le apparecchiature master e slave Can Open analogamente a quanto fatto per Ethernet Modbus TCP e i servizi Web. Le classi di conformità definiscono i dispositivi compatibili con un’apparecchiatura e garantiscono una compatibilità ascendente delle funzioni di ogni classe (C Fig.26). Features Slave classes Layer Settings M10 M20 Slave ID 1-16 1-63 1-127 Baudrate 125,250,500 M10 + 20,50,1000 M20 + 10, 800 LSS - - Master 16 63 126 Devices Supported NMT SDO PDO SYNC NMT-Master CANopen NMT- Master according to DS301 As M10 - Boot-up procedure Time stamp Auto Config SDO Client SDO Server SDO Manager SDO data transfer according to DSP302 none 1 SDO Server Expedited, segment transfer As M10 1 SDO Client 1 SDO Server Expedited, segment transfer COB-ID PDO TT PDO Inhibit Time PDO Event Timer SYNC TRIGGER ReadOnly 254, 255 None none Consumer 16 consumer 1 producer no No ReadWrite M10 + 0, 1-240 TPDO’s (Read/Write) TPDO’s (Read/Write) producer consumer/producer 63 consumer 1 producer yes yes Manager NMT- Master according to DS301, Configuration Manager according to DSP302 As M20 producer support 2 SDO Client 1 SDO Server 1 SDO Manager Expedited, segment, block transfer ReadWrite as M20 TPDO’s (Read/Write) RPDO’s & TPDO's (Read/Write) producer / consumer producer As M20 126 consumer 1 producer yes yes M10 M20 M30 1-16 125,250,500 1-63 M10 + 20,50,1000 none LED or display 1-127 M20 + 10, 800 Slave As S20 • Start Remote Node • Stop Remote Node • Enter Pre-Operational • Reset Node • Reset Communication none none 1 SDO Server Expedited, segment transfer As S10 As S20 none none 1 SDO Server Expedited, segment transfer consumer 1 SDO Client 2 SDO Server Expedited, segment, block transfer ReadWrite as S20 EMCY HEALTH Heartbeat ParmS Node Guarding Store Parameters Slave classes Layer Settings Device Diag Slave ID Baudrate LSS Local Diagnostic NMT NMT – Slave SDO PDO Time stamp SDO Client SDO Server SDO data transfer HEALTH COB-ID PDO TT PDO Mapping Parametera Connection Set PDO Inhibit Time PDO Event Timer Heartbeat ParmS Node Guarding Store Parameters A Fig. 26 M30 ReadOnly ReadWrite 254, 255 S10 + 0, 1-240 FIX (read) FIX (read) Predefined connection set free None TPDO’s (Read/Write) none TPDO’s (Read/Write) 1 consumer 1 consumer 1 producer 1 producer no yes No yes Note: the table mentions only the mandatory features. 9 free TPDO’s (Read/Write) RPDO’s & TPDO's (Read/Write) As S20 yes yes Tabella di scelta delle classi di conformità Schneider Electric 227 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 Reti industriali 12:47 Pagina 228 9.8 Bus Can Open 9.9 Sinergia Ethernet e Can Open 9.10 Bus AS-Interface (AS-I) La tabella della Fig. 27 illustra le migliori soluzioni di associazione dei prodotti disponibili in base alle classi di conformità. Classe di conformità S10 S20 M10 Associazione possibile Restrizione d'utilizzo S30 M20 M30 A Fig. 27 Classe di conformità e migliori soluzioni di associazione prodotti È tuttavia possibile utilizzare un apparecchio slave con un master di classe di conformità inferiore (ad esempio S20 con M10), o un apparecchio master con uno slave di classe di conformità superiore (ad esempio M10 con S20), utilizzando solo gli apparecchi supportati dalla classe di conformità di livello inferiore. 9.9 Sinergia Ethernet e Can Open Applicazione client Interfaccia del server principale di riferimenti generali CANopen Un profilo comune di comunicazione (DS-301) definisce tra l’altro l’allocazione degli identificatori COB-ID per ciascun tipo di messaggio. Riferimenti generali CANopen Interfaccia Client Interfaccia del server di riferimenti generali CANopen I diversi oggetti associati sono descritti da profili propri a ciascuna gamma di prodotti, quali I/O digitali (DS-401), I/O analogici, variatori di velocità (DS 402), encoder. Mod bus - Mod bus - Interfaccia rete Interfaccia rete Rete A Fig. 28 9.10 Comunicazione di Can Open in una rete Eternet Modbus TCP CAN in Automation e Modbus-IDA hanno collaborato per creare una norma che consenta una trasparenza totale tra Can Open e Ethernet Modbus TCP. Questa collaborazione ha prodotto la specifica CiA DSP309-2, che definisce gli standard delle comunicazioni tra una rete Ethernet Modbus TCP e un bus Can Open. La specifica definisce tra l’altro i servizi di "mapping" che consentono ad apparecchiature Can Open di comunicare su una rete Ethernet Modbus TCP attraverso un gateway (C Fig.28). L’accesso alle informazioni di un apparecchio Can Open è possibile in lettura e in scrittura per numerose funzioni di controllo. Bus AS-Interface (AS-I) b Descrizione generale Oggi le macchine integrano numerosi sensori ed azionatori e presentano spesso l’esigenza di ottimizzare la funzione di sicurezza. AS-Interface è la rete di cablaggio di tutti i dispositivi di campo (sensori/azionatori) in grado di rispondere alle esigenze dei sistemi di automazione industriali. Con AS-Interface il trasporto di dati e potenza avviene tramite un unico cavo bifilare. I componenti utilizzati su AS-Interface possono essere facilmente sostituiti durante le operazioni di manutenzione; il nuovo slave riceve automaticamente l’indirizzo del prodotto sostituito. AS-Interface è un’alternativa economica alla soluzione tradizionale di cablaggio parallelo tra i controllori programmabili e i dispositivi di campo. L'intera offerta Schneider Electric è conforme allo standard definito da AS-international Organization, potente organizzazione internazionale impegnata nello sviluppo costante e nella diffusione di AS-i. AS-Interface è un sistema aperto che garantisce l'intercambiabilità e l'interoperabilità tra i diversi prodotti del mercato. 228 Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 12:47 Pagina 229 AS-Interface è uno standard collaudato e pratico che ha dimostrato da oltre 10 anni la sua facilità d’impiego e la sua affidabilità in diversi settori (trasporto su nastro, movimentazione, assemblaggio) come illustrato nella Fig. 29. A Fig. 29 1 2 1 2 AS-Interface Interfaccia IP20 Interfaccia IP67 Componente di controllo Componente di dialogo 1 2 1 2 Controllore di sicurezza Interfaccia di sicurezza Alimentazione potenza Master AS-I Caratteristico di AS-Interface è il cavo giallo (C Fig.30) piatto e profilato che consente di agganciare a scatto e in qualsiasi punto qualunque prodotto partner in modo semplice e protetto contro le inversioni di polarità. Una presa vampiro speciali permette il collegamento e lo spostamento di un sensore/azionatore senza alcun utensile aggiuntivo. AS-Interface è esclusivamente un bus di campo tipo master/slave, comprendente un "master" (PC, API, Controllore …) incaricato di garantire la gestione degli stati dei sensori/attuatori e di trasmetterli al sistema di automazione. Tra i vantaggi offerti da ASì vi è la flessibilità nella configurazione: 9 A Fig. 30 Componenti dell’AS-Interface che si tratti di una struttura a linea, a stella o ad albero, AS-i non pone alcuna limitazione nella struttura o nella topologia di rete. Per dieci anni AS-i è stata utilizzata solo per il cablaggio dei sensori/azionatori ON/OFF. Alcuni fornitori proponevano anche versioni analogiche lente per le misure di temperatura o livello, ma i prodotti erano proprietari e il numero di indirizzi limitato a 31 rendeva marginale l’interesse di queste applicazioni. Il consorzio ha così lanciato la nuova versione V2 che raddoppia il numero di indirizzi arrivando ad un totale di 62 slave ON/OFF possibili per master. Tuttavia la grande evoluzione risiede nella capacità di ricevere componenti di tipo analogico consentendo quindi il cablaggio misto di dispositivi analogici e digitali. In questo caso il numero di slave collegabili si riduce restando comunque nei limiti di fattibilità. Questo profilo permette di collegare qualunque sensore/azionatore analogico su qualsiasi stazione master AS-i. Schneider Electric 229 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd Reti industriali 21-11-2009 12:47 Pagina 230 9.10 Bus AS-Interface (AS-I) Questa nuova versione introduce inoltre dei cambiamenti a livello della diagnostica rete. Nella prima versione venivano rilevati solo i difetti della rete mentre la V2 rileva anche tutti i difetti interni ai moduli. Naturalmente la compatibilità della versione V2 e della nuova versione V1 sulla stessa rete è garantita. b I vantaggi di AS-Interface (C Fig.31) Semplicità La semplicità del sistema di cablaggio è dovuta a: • L’utilizzo di un unico cavo per collegare tutti i componenti (sensori ed attuatori) del sistema di automazione. • Funzione di gestione delle comunicazioni integrata ai prodotti. Riduzione dei costi I costi possono essere ridotti fino al 40 % mediante: • Riduzione dei tempi di progettazione, installazione, messa a punto, messa in servizio ed evoluzioni. • Guadagno di spazio nelle cassette, grazie a prodotti più compatti e all’eliminazione di cassette intermedie dal momento che la maggior parte delle funzioni può essere delocalizzata sulla macchina. • Eliminazione delle canalizzazioni dei cavi di controllo e riduzione delle canaline. Sicurezza AS-Interface consente di aumentare l’affidabilità, la disponibilità operativa e la sicurezza: • Gli errori di cablaggio non sono più possibili. • Nessun rischio di errori di connessione. • Forte immunità alle interferenze elettromagnetiche (EMC). • Le funzioni di sicurezza della macchina possono essere totalmente integrate nell’AS-Interface. A Fig. 31 230 I vantaggi di AS-Interface Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 12:47 Pagina 231 b I componenti di AS-Interface I prodotti AS-i sono suddivisi in famiglie (C Fig.32); per ulteriori informazioni o dettagli consultare i cataloghi prodotti di Schneider Electric. Le interfacce per prodotti generici Consentono a qualunque prodotto standard (sensore, azionatore, avviatore, ecc...) di essere collegato su una rete AS-Interface. Permettono una grande libertà nella scelta e sono particolarmente adatti alle modifiche e miglioramenti delle macchine che venivano precedentemente realizzate in cablaggio convenzionale. Queste interfacce sono disponibili per montaggio in cassette (IP20) o montaggio diretto sulla macchina (IP67). Le interfacce déedicate Le interfacce dedicate (moduli di comunicazione...) consentono la comunicazione con il cavo AS-Interface. e componenti I componenti dedicati integrano un’interfaccia e possono quindi essere collegati direttamente sul cavo ASInterface. Consentono un cablaggio molto rapido, ma offrono una scelta meno ampia rispetto ai componenti generici. Il master È il componente centrale del sistema; la sua funzione è la gestione degli scambi di dati con le interfacce e i componenti (chiamati anche slave) ripartiti nell’installazione. Può ricevere: 31 interfacce o componenti in versione V1 (tempo ciclo 5ms) 62 interfacce o componenti in versione V2 (tempo ciclo 10ms) Il master può essere: integrato in un controllore programmabile, ad esempio sotto forma di un’estensione, oppure collegato al bus di campo, si tratta allora di un gateway. L’alimentazione AS-Interface È un’alimentazione bassissima tensione da 29.5 a 31.6V per le interfacce e i componenti alimentati attraverso il cavo AS-Interface. È protetta contro le sovratensioni e i cortocircuiti. Su una linea AS-Interface è possibile utilizzare solo questo tipo di alimentazione. Poiché il cavo AS-Interface è limitato in corrente, talvolta è necessario aggiungere un’alimentazione supplementare per alcuni circuiti, in particolare per gli azionatori. Il cavo piatto Il cavo giallo, collegato all’alimentazione di potenza, garantisce le due seguenti funzioni: - Trasmissione dei dati tra il master e gli slave. - Alimentazione dei sensori e degli azionatori. Il cavo nero, collegato all’alimentazione ausiliaria 24V, fornisce la potenza agli azionatori, ma anche ai sensori con ingressi isolati. Il profilo meccanico di questi cavi rende impossibili le inversioni di polarità; il materiale utilizzato consente una connessione rapida ed affidabile dei diversi componenti. In caso di sconnessione di un prodotto, ad esempio per modifica dell’apparecchiatura, il cavo torna alla sua forma originale. Questi cavi supportano 8A massimo e sono disponibili in due versioni: - In gomma per le applicazioni standard. - In TPE per le applicazioni ove i cavi sono sottoposti a spruzzi di olio. Soluzioni di sicurezza su AS-Interface (Vedere il capitolo 6 dedicato alla sicurezza) Le informazioni standard del processo possono essere trasmesse allo stesso tempo e sullo stesso mezzo delle informazioni relative alla sicurezza fino ad un livello 4 dello standard EN 60954-1. L'integrazione nell’AS-Interface viene realizzata mediante aggiunta di un controllore di sicurezza e di componenti di sicurezza collegati sul cavo giallo AS-Interface. Le informazioni di sicurezza vengono scambiate solo tra il controllore di sicurezza e i suoi componenti; questo è trasparente per le altre funzioni standard. In questo modo, è possibile aggiungere su un’installazione AS-i esistente un sistema di sicurezza. Il terminale d’indirizzamento Poiché i componenti sono collegati in parallelo sul bus AS-Interface, è necessario assegnare un indirizzo diverso a ciascuno di essi. Questa funzione è garantita da un terminale che si collega singolarmente ai diversi componenti. A Fig. 32 I componenti di Asi-Interface Schneider Electric 231 9 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 Reti industriali 12:47 Pagina 232 9.10 Bus AS-Interface (AS-I) b Principio di funzionamento della rete AS-i v Collegamento Il sistema di collegamento utilizzato viene comunemente chiamato «presa vampiro». Il connettore comporta due aghi che effettuano il collegamento elettrico mediante perforazione dell’isolante del cavo. Le due parti del connettore vengono in seguito avvitate una sull’altra per garantire la qualità della connessione. Questo tipo di connettore (C Fig. 33) è normalizzato e consente di realizzare facilmente qualsiasi tipo di apparecchiatura con livello di protezione fino a IP67. A Fig. 33 Principio del collegamento As-i v Modulazione dei segnali La rete As-i funziona senza bisogno di terminatore qualunque sia la topologia utilizzata. Il principio utilizza la modulazione della corrente basata su una codifica Manchester; due induttanze situate nell’alimentazione convertono questo segnale in tensione sinusoidale. La forma del segnale generato evita di schermare il cavo (C Fig.34). v Lunghezza della rete La lunghezza della rete è condizionata dalla deformazione del segnale e dalla caduta di tensione in linea. La distanza massima tra due slave non deve superare i 100m (C Fig.35). Questa distanza può essere aumentata aggiungendo dei ripetitori con i seguenti limiti: - due ripetitori al massimo per linea, - la distanza massima con il master non deve superare i 300m, - l’utilizzo di una terminazione passiva consente di aumentare la distanza da 100m a 200m, - una terminazione attiva consente di raggiungere i 300m. A Fig. 34 Forma dei segnali corrente e tensione A Fig. 35 232 Lunghezze limite della rete As-i Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 12:47 Pagina 233 v Principio del protocollo Il principio di comunicazione si basa su un protocollo ad un solo master. Il sistema master interroga gli slave a turno, questi ultimi rispondono inviando i dati richiesti (C Fig.36). Quando tutti gli slave sono stati interrogati, il ciclo si ripete e continua all’infinito. Il tempo di ciclo dipende dal numero di slave del sistema che è facilmente determinabile. A Fig. 36 Trame master e slave As-i utilizza diversi metodi per garantire la sicurezza del trasferimento dati. Il segnale viene verificato dal ricevitore, se non ha la forma richiesta non viene preso in considerazione. L’utilizzo di un bit di parità associato ad un messaggio breve (7 e 14 bit) garantisce l’integrità logica dell’informazione. A Fig. 37 Costituzione del tempo di risposta Il tempo morto del master provoca l’azzeramento(C fig.37). La durata di un bit è di 6 μs. Alla velocità di 166.67 Kbit/s, aggiungendo tutti i bit di pausa, il tempo di ciclo massimo non supererà i 5082 μs. • Ogni ciclo si divide in tre parti - scambio dati, - gestione del sistema, - aggiornamento/inserimento di uno slave. Il profilo AS-Interface del master determina le sue esatte capacità. Generalmente AS-Interface possiede le seguenti funzioni: - inizializzazione del sistema, - identificazione degli slave collegati, - trasmissione dei parametri slave agli slave, - garanzia dell’integrità degli scambi dati ciclici con gli slave, - gestione delle diagnostiche del sistema (stato di funzionamento degli slave, controllo del blocco di alimentazione, ecc...), - comunicazione di tutti gli errori rilevati al controlllore del sistema (controllore programmabile, ecc...), - riconfigurazione degli indirizzi degli slave se il sistema subisce una qualunque modifica. Gli slave decodificano le domande provenienti dal master e rispondendo immediatamente. Tuttavia, uno slave non risponderà a comandi errati o inappropriati provenienti dal master. Le capacità funzionali di uno slave sono definite dal suo profilo AS-Interface. Schneider Electric 233 9 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd Reti industriali 21-11-2009 12:47 Pagina 234 9.10 Bus AS-Interface (AS-I) b Topologia e cablaggio di AS-Interface La mancanza di limitazione permette qualsiasi tipo di configurazione e di A Fig. 38 Tipi di reti possibili collegamento tra sensori e azionatori; la Fig. 38 illustra alcune tipologie. b Le versioni di AS-Interface La prima versione (V1) è stata seguita dall’evoluzione V2.1 con le seguenti funzioni aggiuntive: - possibilità di collegare un massimo di 62 slave, mentre la versione V1 ne accettava solo 31, - possibilità di trasmettere un messaggio "guasto periferico" al master senza inibire lo slave che conserva la possibilità di funzionare quando la continuità di servizio è fondamentale, - elaborazione degli slave analogici. b Profilo Il profilo di un’apparecchiatura AS-Interface determina le sue capacità. Due prodotti AS-Interface con le stesse funzioni e lo stesso profilo funzionano esattamente allo stesso modo, qualunque sia il costruttore e sono intercambiabili all’interno di uno stesso sistema. Il profilo è fissato di base con due o tre caratteri programmati nell'elettronica interna dell’apparecchiatura e non è modificabile. Ad oggi l'associazione AS-i ha definito oltre 20 profili, qui di seguito descritti. 234 Schneider Electric 11500-CHAPITRE-9_5.qxd:11500-CHAPITRE-9_5.qxd 21-11-2009 12:47 Pagina 235 La tabella della Fig. 39 mostra le compatibilità tra le diverse versioni Slave V1 Slave V2.1 con indirizzamento standard Slave V2.1 con indirizzamento esteso Slave analogico Master V1 Compatibile Compatibile ma i guasti di periferica non sono segnalati Non compatibile Non compatibile Master V2 Compatibile Compatibile Compatibile Compatibile A Fig. 39 Le versioni di As-Interface: le compatibilità v Profili del master I profili del master definiscono le capacità proprie di ciascun master AS-i. Sono disponibili quattro tipi di profili del master: M1, M2, M3, M4; quest’ultimo è compatibile con le versioni precedenti. v Profili dello slave Tutti gli slave dispongono di un profilo; questo significa che sono considerati periferiche "As-i" con circuito ASIC integrato. Fanno parte di questa categoria i componenti dedicati (quali gli azionatori intelligenti) e le interfacce (che collegano dei componenti tradizionali al sistema AS-Interface). I profili, simili a schede d'identità, sono stati definiti per distinguere gli azionatori e i sensori suddividendoli in grandi famiglie. Il sistema dei profili è particolarmente utile quando si tratta di sostituire uno slave. Ad esempio, due azionatori prodotti da costruttori diversi, ma con lo stesso profilo, sono funzionalmente intercambiabili senza programmazione, né indirizzamento. 9.11 Conclusione L’impiego di reti di comunicazione nelle architetture di un sistema di automazione industriale consente di aumentare la loro flessibilità e quindi di rispondere alle esigenze di adattamento delle macchine e delle installazioni. Per effettuare una buona scelta tra la moltitudine di reti di comunicazione esistenti, sono necessarie conoscenze specifiche. La scelta può essere effettuata seguendo alcuni semplici criteri: apertura, standardizzazione e adeguamento. - Scegliere una rete aperta, invece di una rete proprietaria, consente di rimanere liberi dalla scelta dei suoi fornitori di prodotti di automazione. - Scegliere una rete standardizzata a livello internazionale consente di garantirne la perennità e l’evoluzione. - Scegliere un buon equilibrio tra le esigenze della macchina o dell’installazione e le prestazioni della rete consente di ottimizzare il proprio investimento. Quest’ultimo punto è quello che, verosimilmente, richiede una conoscenza precisa dell’offerta delle reti di comunicazione che per lungo tempo è stata percepita come complessa, sia per la selezione che per la messa in opera o la manutenzione. Tutti i fornitori hanno lavorato per ovviare a questa difficoltà. Schneider Electric ha, da parte sua, deciso di proporre solo reti di comunicazione realmente aperte, basate su standard internazionali e adatte alle esigenze dei diversi livelli di architettura di un sistema di automazione, definendo delle classi d’implementazione che consentano di effettuare una scelta semplice e ottimale. Schneider Electric 235 9