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SABATO 9 MAGGIO 2015
Il Formigine festeggia l’accesso alla semifinale: niente da fare per lo Sporting Chiozza di mister Oscar Boretti. I campioni in carica salutano la Coppa solo ai quarti di finale
11 MAGGIO
LE SEMIFINALI
In campo allo stadio di Casalgrande: iniziano i Pulcini, si gioca alle 19. A seguire gli Allievi
Lunedì 11 maggio le semifinali di Fossil e Conad Cup
IL FORMIGINE supera lo
Sporting Chiozza mentre il
Suzzara, a sorpresa, elimina
il Piacenza raggiungendo
così Juventus Club Parma
e Virtus Vecomp Verona.
In campo allo stadio di
Casalgrande, con due partite
da infarto. Si parte alle 19 e
45 con Juventus Club Parma
vs Formigine, con il catenacciaro Roberto Corsini
che dovrà limitare la favoritissima
Juventus
Club
Parma, squadra che nel palleggio e nella costruzione
vede i suoi punti di forza.
Muscoli contro fantasia. Chi
vincerà?
A Seguire la prova del
nove per il Suzzara che
dovrà continuare a stupire
nella partita contro la Virtus
Vecomp di Verona, temibile
compagine scaligera che,
fino ad oggi, non ha avuto
rivali. Al top della forma
l’attaccante Christian Mazzocchi, astro nascente della
società mantovana.
Modena, Parma, Verona e
Mantova: sono quattro le
provincie coinvolte in questa delicata fase della manifestazione, la favorita? La
carta dice Juventus Club
Parma e Virtus Vecomp
Verona in finale ma, come
ben sappiamo, la Coppa ha
sempre delle sorprese da
fare emrgere a torneo in
corsa. Non è da escludere
una clamorosa vittoria del
Suzzara, squadra che ha
impressionato per determinazione e grinta. In evidenza
per tutta la durata del torneo.
Prima delle semifinali
Allievi spazio alle semifinali della Junior Conad Cup, in
campo alle 19 in punto. In
campo Reggio Calcio vs
Santos e Boiardo Maer vs
Terre Matildiche, si gioca in
contemporanea.
Tutto pronto per la finale,
lo spettacolo fantasmagorico che conclude la stagione
sportiva dei reggiani e non
solo. In campo il 19 di maggio presso lo stadio Fratelli
Campari di Bagnolo in
Piano, uno spettacolo ricco
di contenuti che sicuramente
divertirà tutti i presenti.
MEDICINA IN CAMPO
Quando arriva è fastidioso. Ecco tutti i metodi per combatterlo
Il dolore alla spalla
In alto mister Fido con l’attaccante Mazzocchi. Sotto il Suzzara durante i festeggiamenti
IL DOLORE alla spalla è una
problematica piuttosto diffusa
che colpisce persone di ogni
età, provoca limitazione del
movimento ed incide in modo
significativo sulla qualità
della vita di chi ne è affetto.
Una delle cause è la predisposizione anatomica, ma anche
fattori di rischio quali i lavori
manuali ripetitivi che possono
favorire l’usura e l’infiammazioni, e nell’età avanzata l’artrosi ;in tutte queste situazioni
i movimenti cominciano a
essere limitati a causa del
dolore sempre più acuto. Gli
accertamenti diagnostici consistono nell’effettuare RX e
di norma anche una ecografia.
In caso di ulteriori dubbi si
ricorre alla risonanza magnetica per valutare l’entità delle
lesioni. Nella maggior parte
dei casi, se la diagnosi è tempestiva e si interviene senza
ritardi, il trattamento conservativo è sufficiente per risolvere il problema. La fisioterapia è la strada che solitamente
si percorre per prima e il trattamento si basa sulla terapia
manuale per il recupero del
controllo e della forza muscolare. Presso il CTR, i vari specialisti attivano un protocollo
riabilitativo che prevede l’esecuzione di massaggi che
hanno lo scopo di decomprimere e allargare lo spazio
sotto-acromiale. Anche l’i-
drokinesiterapia (movimento
in acqua) è importante perché
l’elemento liquido consente di
effettuare movimenti che di
norma non si riescono a fare a
secco (in palestra). La piscina
riabilitativa del CTR con
acqua calda, salina e l’assistenza continua del terapista
offre la possibilità al paziente
di migliorare il suo stato alleviando il dolore . In caso di
artrosi inizialmente vengono
praticate infiltrazione di acido
ialuronico per ridurre il dolore. Un’altra problematica della
spalla è la lussazione recidivante. Colpisce soprattutto
sportivi, che a seguito di un
trauma possono lussarsi la
spalla con la fuoriuscita della
testa dell’omero dalla sua sede
naturale. A seguito di questo
trauma i legamenti restano
lassi e l’evento può ripetersi
con maggiore facilità. Dopo il
primo evento traumatico si
tenta una terapia conservativa
tenendo l’arto immobilizzato
per consentire ai legamenti di
cicatrizzarsi. Si procede poi
alla riabilitazione. Se invece il
problema non si risolve o si
ripresenta, si deve intervenire
in artroscopia per riportare la
giusta tensione dei legamenti.
Il CTR è a disposizione delle
Società Sportive che volessero
attivare convenzioni sanitarie
per i propri tesserati (Micol
0522/385411-79).