I traumi della bocca: l`essenziale da sapere

I traumi della bocca:
l’essenziale da sapere
15° Convegno Pediatrico
Congresso Nazionale di Pediatria Pratica
Firenze, 12-13 Novembre 2010
Dr.ssa Laura Bartolozzi
Epidemiologia
La traumatologia oro-facciale infantile è un evento che
colpisce:
 il 25% circa dei bambini in dentatura decidua o mista
 più del 20% dei soggetti in dentatura permanente
quindi
circa il 50% dei soggetti sotto i 15 anni sono vittime di vari
tipi di traumatologia nella regione oro-facciale e i
traumi dentali sono tra i più frequenti.
Epidemiologia
 I soggetti più colpiti sono di sesso maschile
con un rapporto maschio-femmina di 2 a 1
(perché più vivaci, più ‘esploratori’ e ‘spericolati’
rispetto ai soggetti di sesso femminile)
 Le cause sono diverse a seconda dell’età
Epidemiologia dei traumi in
dentatura decidua completa
(circa il 30% del totale dei traumi)
 1-2 anni: - prima deambulazione
- bambini abusati
- abitudini viziate (succhiamento del ciuccio o del dito)
- gioco
 3-5 anni: - bambini che frequentano la scuola materna
- bambini iperattivi
- corsa
- salto
Epidemiologia dei traumi in
dentatura decidua mista
 6-11 anni : - attività sportiva
- anomalie dento-scheletriche (malocclusioni
dentarie di Classe II)
- incidenti con mezzo di trasporto (bicicletta,
monopattino, roller blades, skate-board)
Epidemiologia dei traumi in
dentatura permanente completa
 Adolescenti: - attività sportive
- risse
- incidenti con motocicli o motoveicoli
Epidemiologia
I denti più colpiti sono:
 50% incisivi centrali superiori
 30% incisivi laterali superiori
 20% incisivi inferiori
Siano essi decidui o permanenti
Overjet
Per overjet si intende la
distanza orizzontale misurata
in mm tra gli incisivi
superiori e gli incisivi
inferiori. Si considera
normale un valore compreso
tra 2 e 3 mm.
Overjet
Malocclusione di II Classe
Overjet
 Con un overjet > di 3 mm si ha un sventagliamento
degli incisivi superiori con relativa protrusione del
labbro superiore
 Se, in seguito ad un overjet notevolmente
aumentato, il labbro inferiore va a inserirsi al di
dietro dei denti superiori anteriori, siamo di fronte
ad una ‘interferenza labiale’ ed è ancora più
frequente che, in caso di caduta,si fratturino gli
incisivi superiori. In questi casi si parla quasi
sempre di overjet > di 7 mm.
Overjet
 Sappiamo anche che chi ha più di 7mm di overjet
ha 10 volte più probabilità in caso di caduta di
fratturarsi gli incisivi superiori proprio per la
mancata protezione dei denti da parte del labbro
superiore.
Classificazione dei Traumi
dentali
1.
Frattura dello smalto
2.
Frattura della corona senza interessamento pulpare
3.
Frattura della corona con interessamento pulpare
4.
Frattura della radice
5.
Frattura della corona e della radice
6.
Concussione
7.
Lussazione o sublussazione dell’elemento dentario
8.
Intrusione od estrusione del dente
9.
Avulsione completa dell’elemento dentario dal suo alveolo
1. Frattura dello smalto
Frattura dello smalto e anomalia
di forma ex trauma dente
deciduo
2. Frattura della corona senza
interessamento della polpa
2. Frattura della corona del dente
senza interessamento della polpa
3. Frattura del dente con
interessamento della polpa
4. Frattura della radice
(può essere vista solo con una radiografia)
5. Frattura della corona e della
radice
5. Frattura della corona e della
radice
6. Concussione
 Un lieve trauma causa una lesione delle fibre
parodontali, con conseguente emorragia ed edema
interni al legamento parodontale le cui fibre rimangono
integre.
 Si riscontra sensibilità o dolore modesto alla
masticazione, lieve mobilità dentale
 Terapia: evitare cibi o liquidi molto caldi o molto freddi
per circa 15-20 giorni, fino alla scomparsa della mobilità
dentale
7. Lussazione o sublussazione
 Siamo di fronte ad una lesione dei tessuti di sostegno
del dente che comportano mobilità patologica
 Dolore alla masticazione, il dente si presenta mobile,
ma non dislocato.
 Terapia: evitare cibi o liquidi molto caldi o molto freddi
per circa 15-20 giorni, fino alla scomparsa della mobilità
dentale. Evitare di ‘strappare’ con i denti interessati,
quindi è consigliata una dieta semi-liquida per circa 2-3
settimane.
8.Intrusione completa del dente
deciduo
 Si verifica quando l’impatto traumatico spinge il dente
all’interno dell’alveolo.
 Terapia: attesa della rieruzione spontanea.
8. Intrusione dei denti
permanenti
9. Avulsione
9. Avulsione traumatica dente
permanente
Esito a carico dei denti
decidui
1. Cambiamento di colore della corona
- di colore grigio quando la polpa va incontro a necrosi
- di colore giallo quando c’è un’obliterazione della
camera pulpare
- di colore rosa quando c’è un riassorbimento interno
2. Ascesso periapicale da necrosi della polpa
3. Anchilosi del dente
Necrosi dei denti
 La necrosi della polpa camerale può essere facilmente
diagnosticata con un batuffolo di cotone imbevuto di
spray ipotermizzanti (ad es. cloruro di etile). Il test di
vitalità si esegue appoggiando il batuffolo di cotone alla
superficie asciutta della corona del dente e
domandando al bambino se ha o meno sensibilità.
Solitamente non si esegue solo sul dente interessato ma
anche su quelli adiacenti.
Intrusione del dente deciduo
Cambiamento di colore e
anchilosi
Ascesso periapicale
Ascesso periapicale
 Terapia: non è consigliata la terapia antibiotica, a meno che
l’ascesso non sia imponente, ma una terapia locale con
conseguente apertura della camera pulpare da parte dello
specialista e conseguente drenaggio dell’ascesso nel cavo
orale.
 Prognosi: il dente necrotico va tenuto sottocontrollo in
prossimità della permuta, infatti se il dente controlaterale è
mobile ma il dente necrotico è invece ancora stabile si può
sospettare un cambiamento di percorso di eruzione da parte
del permanente ed è quindi consigliabile l’estrazione del
dente deciduo (questo vale anche per i denti necrotici che
non abbiano mai dato ascesso periapicale).
Eruzione ectopica
Esiti a carico dei denti
permanenti
 Displasie e ipoplasie dello smalto
 Eruzione ectopica
 Dilacerazione
 Malformazione simil-odontoma
 Duplicazione radicolare
 Angolazione della radice
 Arresto dello sviluppo radicolare
 Sequestro del germe
Esiti a carico dei denti
permanenti
Possiamo identificare due principali meccanismi eziopatogenetici:
 Impatto traumatico diretto: l’apice radicolare
dell’elemento deciduo viene a contatto con il follicolo
del germe del permanente
 Lesione indiretta: è determinata da una necrosi pulpare
con interessamento periapicale che va a ledere il germe
del dente permanente
Ipoplasia e displasia dello
smalto
 Sono aree della superficie smaltea del dente più o meno
ampie a diversa localizzazione nella corona in cui lo
smalto si presenta ipomeniralizzato e differisce dal
punto di vista istologico. L’alterazione è dovuta alla
compressione dell’apice dell’elemento deciduo che,
attivando i mediatori chimici dell’infiammazione, altera
la sintesi della matrice, quindi alterazioni qualitative
del dente con riduzione del suo spessore ed alterazioni
cromatiche.
 Anche se in alcuni casi è evidenziabile a livello
radiografico prima dell’eruzione non è consigliato
eseguire una radiografia diagnostica ma aspettare
l’eruzione del dente.
Ipoplasia e displasia dello
smalto
Ipoplasia e displasia dello
smalto
Ipoplasia e displasia dello smalto
Consigli pratici
 I pediatri sono gli specialisti che spesso in prima battuta
vengono contattati dai genitori quando avviene un
trauma ed è quindi di fondamentale importanza che
conoscano i consigli base da dare in caso di trauma orofacciale. Infatti spesso il tempismo con il quale si
eseguono determinati interventi è molto importante, se
non indispensabile, per il successo a lungo termine del
trattamento del dente traumatizzato o del dente
permanente che lo sostituirà in caso di traumi ai denti
decidui. Così come i pediatri anche l’ambiente
scolastico e sportivo dovrebbe essere a conoscenza dei
consigli pratici di base da dare ai genitori.
Consigli pratici
 In caso di trauma oro-facciale indirizzare sempre il
bambino alla visita specialistica il più presto possibile
 A meno che non siate di fronte ad un grave trauma non
è consigliato eseguire una radiografia così come non è
sempre consigliata la terapia antibiotica
 Raccomandare ai genitori di lavare i denti, anche quelli
traumatizzati, eventualmente avvalendosi dell’uso di
una piccola garza
 Concussione e lussazione: evitare l’assunzione di cibi
molto freddi o molto caldi per circa 15 gg, in caso di
lussazione dieta semi-liquida per 2-3 settimane.
Consigli pratici
 Necrosi del dente deciduo: tenere sotto controllo la
regione periapicale per un eventuale ascesso.
Controllare che ci sia una sincronia tra la mobilità del
deciduo controlaterale sano e quello necrotico. Nel caso
venisse riscontrata una asincronia va estratto
l’elemento dentario necrotico per lasciare libertà di
eruzione al permanente.
 Intrusioni dei denti decidui: rappresentano sicuramente
i traumatismi più severi per il rischio di esiti ai denti
permanenti. Da tenere sotto controllo quindi fino alla
permuta.
Consigli pratici
 Frattura della corona del dente: immergere il
frammento dentario nel latte o nella soluzione
fisiologica fino al momento della ricostruzione.
 Avulsione traumatica: in caso di dente deciduo
generalmente il reimpianto non è indicato per l’elevato
rischio di complicanze infiammatorie e conseguente
danno al germe sottostante. In caso di avulsione
traumatica dei denti permanenti è consigliabile
‘tentare’ un reimpianto ma questo deve avvenire entro
una massimo due ore dal momento del trauma.
Conclusioni
 Patologia che interessa circa il 50% dei soggetti <15 anni
 Quando possibile indirizzare il piccolo paziente alla visita
specialistica
 Non eseguire radiografie del cavo orale, spesso inutili
 Non somministrare terapia antibiotica
 Somministrare antidolorifici se in presenza di elevato dolore
 Fare attenzione alla dieta (caldo, freddo, semi-liquida)
 Fare sempre lavare i denti