CHIGIANA - UNICO SETT. 2008 23-06-2008 15:51 Pagina 167 167 servizio determinò problemi di spazio, al punto da spingerlo, nei primi anni, a vietare alle mogli ed ai mariti di seguire i rispettivi consorti residenti nel castello. Gli ovvi attriti che ne seguirono furono all’origine della celebre sinfonia haydniana detta degli Addii del 1772, al termine della quale, in segno di protesta, gli esecutori se ne vanno via ad uno ad uno. Il problema si risolse solo quando fu compiuto l’edificio dedicato alla musica. Ad ogni modo, le varie discipline dello spettacolo potevano contare su un’offerta eccezionale di luoghi ad esse appositamente destinati, quale forse non è dato da registrare in alcuna altra residenza nobiliare: tra le meraviglie di Esterháza, assieme ad una grande cascata, una casa del caffè, un tempio dedicato alla Fortuna, uno a Venere, un roseto, uno zoo, un padiglione di caccia ed un padiglione cinese (dove il primo settembre 1773, vigilia della “prima” di Philemon und Baucis, Haydn e gli altri strumentisti suonarono in costumi cinesi per l’imperatrice Maria Teresa), da tutta Europa accorrevano infatti ad ammirare un teatro d’opera, un teatro per le commedie ed un teatro per le marionette. I concerti strumentali, detti più comunemente “accademie”, venivano invece tenuti in una magnifica sala del primo piano: più piccola di quella ad Eisenstadt, che non era originariamente destinata alla musica, essa appariva particolarmente adatta alla piccola orchestra sulla quale poteva contare Haydn, il quale di conseguenza fu indotto ad adottare ad Esterháza una scrittura compositiva diversa rispetto ad Eisenstadt. Naturalmente la musica sacra veniva eseguita nella chiesa. I giudizi sull’orchestra diretta da Haydn erano concordemente positivi, al contrario di quelli sui cantanti, spesso ritenuti di secondo ordine; nel 1788, ad esempio, il viaggiatore inglese Henry William Paget tracciò un’eloquente sintesi: “Nel teatro fatto da lui [il principe Esterházy] costruire – il più bello ed elegante che abbia mai visto – vengono rappresentati, alternativamente, l’opera italiana e il teatro tedesco. Benché non di prima qualità, l’Opera è decorosa e la superiorità dell’orchestra di cui Haydn, l’illustre Haydn, è direttore, riscatta ampiamente i poco dotati cantanti”. La fama goduta dal musicista fin dal suo tempo come compositore strumentale e come forgiatore di orchestre va però valutata, almeno relativamente al periodo di Esterháza, assieme alla sua attività di operista, che dal 1776 lo tenne maggiormente impegnato in qualità di direttore o, come si direbbe oggi, di sovrintendente. Dopo i due citati Singspiele giovanili, fu solo grazie al possente impulso del principe Nikolaus che egli poté riprenderla, stavolta con inusitato vigore. A parte alcuni lavori per Eisenstadt, punto d’inizio è l’autunno del 1768, con Lo speziale su testo di Carlo Goldoni, che inaugurò il teatro d’opera del castello.