… e Dio creò il mondo: a suon di musica

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… e Dio creò il mondo: a suon di musica
Rudolf Barshai dirige Orchestra e Coro del Teatro Regio di Parma ne La creazione di Haydn.
Solisti Ursula Fiedler, John Mark Ainsley, Wayne Tigges
Auditorium Niccolò Paganini – venerdì 4 e sabato 5 marzo 2005 ore 20.30
«Haydn compose La Creazione nel 1797, a cinquantasei anni di età, con un ardore che solitamente
si accende solo nell'animo di un giovane. Ho avuto la fortuna di essere testimone della profonda
emozione e del fervente entusiasmo suscitati in tutto il pubblico dalle esecuzioni di questo oratorio
sotto la direzione di Haydn. Haydn stesso mi ha confessato di non essere capace di descrivere i
sentimenti che si agitavano in lui quando l'esecuzione corrispondeva esattamente alle sue attese, e il
pubblico ascoltava attentamente ogni nota nel più perfetto silenzio». Con queste parole uno dei
primi biografi haydniani, il pittore e musicista dilettante Dies, ci fornisce qualche informazione di
prima mano, importante e significativa, sul La Creazione, il grande oratorio di Franz Joseph Haydn
che costituisce il prossimo appuntamento della Stagione Concertistica del Teatro Regio. Due
saranno le esecuzioni di questo capolavoro assoluto della storia della musica, venerdì 4 e sabato 5
marzo prossimi (rispettivamente per il Turno A e il Turno B dell’abbonamento) come sempre alle
20.30 presso l’Auditorium Paganini.
Il concerto sarà presentato nell'ambito di Prima le parole..., il ciclo di incontri ideato e promosso
dal Maestro Bruno Bartoletti, a cura di Jacopo Pellegrini, presso l'Auditorium della Casa della
Musica nel pomeriggio di mercoledì 2 marzo (e non giovedì 3 come originariamente
annunciato) alle ore 18.00 dal Prof. Franco Serpa.
«In principio Dio creò il cielo e la terra, e la terra era informe e deserta, e le tenebre regnavano
sugli abissi»: così l’Arcangelo Gabriele inizia il grande racconto che si dipana lungo le tre parti che
costituiscono La Creazione: «E lo spirito di Dio si librava sulla superficie delle acque, e Dio disse:
sia la Luce! E la luce fu»: così gli risponde il coro, iniziando quel percorso dialogico tra creature
celesti e umane che contraddistingue, con un’altezza di risultati musicali di straordinario valore,
tutta la composizione. Difficile immaginare un inizio più profondo e allo stesso tempo grandioso
per un brano musicale: «Ora mi sentivo freddo come il ghiaccio, ora il mio corpo scottava, e più di
una volta ho temuto di essere sull'orlo di un collasso». Queste sono le parole dello stesso Haydn,
musicista e uomo profondamente imbevuto di cristianità, che in questa sua pagina riversa una
spiritualità che, già esercitata nella composizione di numerose Messe e Oratorii, trova in questa
composizione il suo punto sicuramente più alto.
A dirigere l’Orchestra ed il Coro del Teatro Regio (maestro del coro è Martino Faggiani) ed un
gruppo di solisti di rilievo internazionale in campo concertistico e operistico, il soprano Ursula
Fiedler, il tenore John Mark Ainsley, il basso Wayne Tigges, è stato chiamato un musicista che,
senza esagerazioni, è parte integrante della storia della musica dalla seconda metà del Novecento:
Rudolf Barshai.
Violinista della scuola del celebre Leopold Auer, Barshai è stato membro fondatore di due quartetti
celeberrimi, il Borodin e il Caikovskij. Come violista collabora con musicisti quali Shostakovich,
Richter, Oistrakh, Rostropovich, Gilels. Nel 1955 ha fondato la leggendaria Orchestra da Camera di
Mosca, che ha diretto fino al 1976. Dopo aver lasciato la Russia nel 1977, dirige con successo di
pubblico e critica le più importanti orchestre del mondo: Philharmonia, London Symphony
Orchestra, Royal Philharmonic, London Philharmonic, Bayerische Rundfunk, Budapest Festival
Orchestra, Wiener Symphoniker… Dal 1982 al 1988 ha guidato la Bournemouth Symphony
Orchestra come Principal conductor, e dal 1985 al 1988 la Vancouver Symphony Orchestra come
Music Director. È stato Principal guest conductor dell’Orchestre National de France. Ha diretto le
principali orchestre dell’ex Unione Sovietica, con le quali ha anche effettuato molte incisioni di
musiche di compositori quali Shostakovich, Caikovskij, Poulenc, Prokof'ev e Mussorgsky. Nel
2000 ha completato la sua orchestrazione della Decima Sinfonia di Mahler, ed ha appena concluso
la sua trascrizione per archi del Quartetto in fa maggiore di Ravel.
Particolarmente prestigioso anche il trio di cantanti che a questa esecuzione sono stati chiamati:
artista di grandissima esperienza in campo concertistico e operistico, con un’attività svolta con
grande successo nelle sale da concerto e nei teatri di tutto il mondo, il soprano tedesco Ursula
Fiedler ha cantato a Vienna (Musikverein, Konzerthaus, Stephansdom…) Bruxelles,
(Philharmonische Konzerte) Madrid, Barcellona, New York (Avery Fischer Hall) in un repertorio
che va dal barocco al contemporaneo.
Il curriculum del tenore inglese John Mark Ainsley è ricco di collaborazioni con le più importanti
orchestre e i più noti direttori, dalla London Symphony ai Berliner Philharmoniker, da Sir Colin
Davis a Giulini, vantando esperienze anche con gruppi e direttori specializzati nella prassi esecutiva
d’epoca; ricchissima la sua discografia, così come la sua attività in campo operistico.
Giovane ma già affermato in campo internazionale è il basso-baritono statunitense Wayne Tigges,
impostosi recentemente per aver ottenuto un grande successo rimpiazzando Ildebrando
D’Arcangelo nel ruolo protagonistico delle Nozze di Figaro dirette da Sir Andrew Davis alla Lyric
Opera di Chicago. Vincitore di numerosi concorsi internazionali, tra i prossimi impegni figurano le
produzioni di Elijah, Le Nozze di Figaro, Don Giovanni e Il barbiere di Siviglia alla Lyric Opera di
Chicago.
Prima le parole...
Presentazione del concerto
a cura di Franco Serpa
Parma, Auditorium della Casa della Musica mercoledì 2 marzo 2005, ore 18.00
Ingresso libero
Wayne Tigges, indisposto, sostituito da Robert Holzer
ne La creazione di Haydn
Sarà il basso Robert Hozel a sostituire l'indisposto Wayne Tigges nell'interpretazione de La
creazione di Haydn in programma venerdì 4 e sabato 5 marzo alle ore 20.30 all'Auditorium
Paganini di Parma, nell'ambito della Stagione Concertistica del Teatro Regio.
Nato in Austria, Holzer ha studiato al conservatorio di Linz con prof. Gertrud Schulz e al
Mozarteum di Salisburgo con il prof. Rudolf Knoll. Nel 1985 è stato il primo premiato al
“concorso nazionale della gioventù” di Austria. Dopo il suo debutto alla “Kammeroper” di Vienna,
Robert Holzer è stato membro dell’ensemble del teatro comunale di Berna. Si è esibito nei teatri
d’opera di tutta Europa e oltreoceano. Fra i palcoscenici più importanti ricordiamo quelli di
Bruxelles, Madrid, Barcellona, Catania, Lisbona, Wexford nonché Amsterdam e Atene. Nel 1991
ha debuttato all’Opera di stato di Vienna.
Il suo repertorio comprende i ruoli di basso di primo piano in campo tedesco e italiano, da Sarastro
(Zauberfloete), Philippo (Don Carlos), Mephisto (Faust), Kezal (Verkaufte Braut), Landgraf
(Tannhaeuser), Gurnemanz (Parsifal), Rocco (Fidelio), Kaspar (Freischuetz), Figaro (Le nozze di
Figaro) a Baron Ochs (Rosenkavalier), ruoli, che lo hanno portato anche nei teatri dell’ opera di
Buenos Aires, Metropolitan Theatre Sèoul e a Santiago de Chile. Dal 1996 al 2000 Robert Holzer è
stato membro dell’esemble del teatro nazionale di Mannheim. Dato il suo vasto repertorio di
canzoni e concerti, l’artista è ospite in concerti e festival internazionali. Numerose tournèe lo
portano in Europa, U.S.A., Giappone e Korea. Nel 1996 ha debuttato al Lincoln Center in New
York con l’American Symphony Orchestra. Con grande successo ha cantato fra l’altro, Koenig
Heinrich(Lohengrin), sotto la regia di Peter Konwitschny al Gran Teatri Liceu di Barcelona e
Hunding (Walkuere) al teatro Bellini a Catania. Nel 2005 sarà al teatro Massimo di Palermo in
Salome e Ariane a Naxos.
Ha lavorato con direttori quali Fruhbeck de Burgos, Stein, Hager, Latham-Koenig, Adam Fischer,
Cambreling, Steinberg, Welser-Moest, Zagrosek, Maerkl, Hengelbrock, Viotti, Schneider und
Harnoncourt
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