Prof Andrew Millar, University of Edinburgh ‘Plant science leads the way in understanding biological timekeeping’ Gatsby Plant Science Summer School Lecture 2012, http://www.gatsbyplants.leeds.ac.uk/tree/uploads/Lectures/Knight_M_SS11/player.html ITALIAN TRANSLATION Primary Italian translation by Maura Di Martino – University of Warwick Edited and proofread by Prof. Rosario Muleo DAFNE Universita’ della Tuscia (Viterbo, Italy) Web site: http://www.dafne.unitus.it/web/interna.asp?idPag=1312 Slide 2 E' un grande piacere essere di nuovo qui. Abbiamo scoperto che l’ultima volta che sono stato in questa scuola era il 2005, quindi le cose sono cambiate ma 6 diapositive sono rimaste ancora lì. Questo è un filmato che mostra 24 ore della vita di un girasole del giardino posteriore di un biologo delle piante, il Prof Roger Hangarter, nel bel mezzo degli Stati Uniti. Ha lasciato la luce della veranda accesa per tutta la notte, così si può ancora vedere cosa sta facendo il girasole. Si inizia con le foglie orientate ad est. A mezzogiorno con il sole alto, le foglie sono orientate verso l'alto. È possibile vedere le ombre muoversi alla fine della giornata e la pianta seguire il sole. Gli angoli della foglia cambiano per catturare la luce. Le foglie si abbassano durante la notte per poi rialzarsi quando spunta il sole. Si dovrebbe riflettere un po' su questo comportamento su cui torneremo più tardi. Il tema di questa conferenza è la tempistica biologica, ossia le piante hanno un orologio biologico che è prezioso per loro. La tempistica è qualcosa con cui si ha familiarità, è così, alzi la mano chi non indossa un orologio. Oh un bel po'. Ho fatto la stessa domanda nel 2005 e quasi tutti indossavo un orologio, ma forse con i telefoni cellulari non è più necessario. Slide 3 Comincio con la motivazione sul perché lavoriamo sulle piante e il tipo di lavoro che stiamo facendo. Questo è un punto di vista di livello molto alto. Potreste aver sentito prima della sfida sulla sicurezza alimentare. Qui è dove tutte le persone in ogni momento possono accedere realmente al famigerato cibo in maniera sufficiente e ciò è sostenuto dai sistemi alimentari. Questi sono molto complessi, affascinanti e vanno ben oltre le scienze biologiche. Slide 4 Il fondamento dei sistemi alimentari è nella produttività primaria: la fotosintesi. Il fatto è che i nostri sistemi alimentari attualmente sono poco efficienti tale che 1 miliardo di persone sono denutrite o malnutrite, che è più del numero delle persone affette da AIDS, TB e malaria messe insieme. Questa è una sfida che parte dalla scienza delle piante, e sostengo che per ottenere quello che abbiamo oggi, quando il pianeta avrà 9 miliardi di persone nel 2050, sarà richiesta alla scienza delle piante la comprensione della fotosintesi, della biologia dello sviluppo delle piante, dell’orologio circadiano forse, e di nuovi modi di lavorare. Una delle cose di cui voglio parlare è un nuovo approccio, per capire le scienze biologiche, che utilizza i modelli, e forse avrete fatto i sistemi di modellazione L, che potremo affrontare. Al fine di sostenere la popolazione dell'Asia, sull’ asse x, la raccolta del riso in milioni di tonnellate, sull’asse delle y, è dovuta aumentare dal 1961 fino a circa il 2000. Gli autori di questo articolo hanno usato una matematica semplice per fare una estrapolazione lineare per il 2050. Per arrivare al 2050 abbiamo bisogno di un aumento dal 50% al 100% della resa, ma come faremo ad arrivarci? La sfida è maggiore se si conosce qualche anno in più di dati. La linea di tendenza della resa non è una linea retta, piuttosto ha una tendenza al ribasso quindi il rendimento di riso, grano e altre colture non riesce ad aumentare più velocemente della popolazione. La caduta di tendenza determina un lavoro ancora più grande da fare per raggiungere i raccolti necessari entro il 2050, con meno terra, meno acqua e la restrizione sui fertilizzanti come nitrati e fosfati. Slide 5 2 Una cosa interessante della scienza delle piante è che si può osservare che un esperimento che state testando in laboratorio può essere ingrandito fino a raggiungere una scala molto grande. Per questo ho intenzione di parlare di questa pianta Arabidopsis thaliana, di cui probabilmente avrete sentito ben parlare, e con cui siamo impegnati in una serie di diversi progetti che hanno diverse sigle mostrate qui, che stanno studiando Arabidopsis a livello base all'interno delle cellule, ma possiamo osservare che il percorso del nostro esperimento continua fino a raggiungere la scala paesaggistica e la produzione di un aumento delle rese nel raccolto. Slide 6 Il modo in cui ho intenzione di parlare del problema di scala, è quello di passare dalla tempistica quotidiana, fatta dai vostri orologi o dai telefoni cellulari, alla tempistica annuale, quando nel corso dell'anno una pianta fa qualcosa, a un ritmo che può essere stagionale piuttosto che a un ritmo quotidiano, e la scelta chiave che una pianta fa è quando fiorisce. Si tratta di piante di Arabidopsis coltivate in inverno simulato (giorni corti) o coltivate in estate simulata (giorni lunghi). Ciò che viene coltivato in estate fiorisce molto più rapidamente e questa tempistica dipende dall’orologio circadiano. I vostri telefoni hanno calendari e orologi e abbiamo intenzione di parlare di una parte della biologia che ha entrambe queste funzioni. Slide 7 Il problema è che è molto complicato, infatti ci vuole di più a capire come i circuiti genici funzionano rispetto a fare solo esperimenti. Il modo in cui lavoriamo è una disciplina chiamata biologia dei sistemi in cui si raccolgono i dati che potrebbero essere di massa, anche se non dovrebbero. I dati sono poi oggetto di analisi o statistica e il punto importante è che la comprensione che si ottiene da tale analisi viene acquisita in modelli matematici formali. Quando i sistemi si complicano, come quelli che vi mostrerò è molto difficile ragionare su di loro senza l'ausilio di modelli matematici, tuttavia è anche difficile usare i modelli senza alcun software che renda tutto più facile. Non voglio parlare del software ma esso è importante. 3 Dall’analisi dei modelli si generano le previsioni, le previsioni si trasformano in nuovi progetti sperimentali. Quando facciamo questi nuovi esperimenti, otteniamo dati che affinano il modello e questo è quello che vi mostrerò in 2 esempi, ma il punto di questo ciclo non è quello di fare modelli, o di fare software, o di fare previsioni. Il punto è capire come funziona la biologia e la comprensione umana è molto semplice. Non possiamo fornire un modello e dire che non abbiamo capito niente, la sua comprensione avviene solo quando si può parlare di esso e ragionare su di esso. Quindi, questa che stiamo realmente affrontando e che vi mostrerò è una cosa a basso livello dimensionale, che proviene dalla modellazione, usata dalla cognizione umana, ma non è la stessa cosa della modellazione. Slide 8 Lavoriamo in un Istituto chiamato ‘SynthSys’ che è il Centro della sintesi e della biologia dei sistemi di Edimburgo, e ho intenzione di parlare molto brevemente di biologia sintetica, ma non molto. Slide 9 Le persone del mio laboratorio sono indicate sulla colonna di sinistra, questi sono tutti i membri del mio vecchio laboratorio, a partire dal mio primo studente di dottorato, quindi il 2005 è alla fine di quella colonna. Tutti gli sperimentali sono in bianco e tutti i teorici o modellisti sono in blu. Si può vedere che fino al 2005 quasi tutti nel mio laboratorio erano sperimentalisti mentre dal 2005 si ha un quadro molto più misto e recentemente un gran numero di persone del laboratorio sono intermedie tra il nero e il blu. Abbiamo persone con una duplice esperienza che hanno un mix di competenze diverse e questo è anche qualcosa che mi piacerebbe sottolineare. Andare avanti con un mix di competenze diverse è una delle cose fondamentali per la vostra futura carriera. Sarà estremamente utile. Noi lavoriamo con un gran numero di collaboratori e oggi ho intenzione di parlare del lavoro che è stato avviato con David Rand, un matematico a Warwick, e Matthew Turner. Stiamo facendo il lavoro con Mark Stitt in Germania e Paloma Mas a Barcellona. 4 Slide 10 Ho parlato di motivazione prima, ora di orologi circadiani per poi andare sui calendari e finire con una conclusione sui modelli. Slide 11 Sapete degli orologi. Essi controllano il ciclo sonno-veglia, vi danno il Jetlag quando viaggiate attraverso tanti fusi orari e determinano se il 20% della popolazione che lavora turni regolari può facilmente lavorare di sera o fare turni di notte o ha reale difficoltà’ nel farlo. Conosciamo l'orologio circadiano umano perché le persone sono disposte a registrare quello che fanno giorno dopo giorno, come questo tizio. Questo è un registro, chiamato diario del sonno, così ogni volta che questo particolare soggetto va a dormire segna quel momento e quindi questo è un episodio di sonno, che viene contrassegnato da una barra bianca. Si va a dormire qua e si sveglia là e lo stesso giorno è tracciato due volte, e poi giorni successivi vengono tracciati al di sotto di quello prima, nella parte bassa del grafico abbiamo nove mesi di dati. Possiamo vedere che questo ragazzo ha una vita molto normale per un sacco di tempo. Per cinque giorni si alza alla stessa ora e poi due giorni si alza tardi. Questo rappresenta un pezzo di biologia o un pezzo di sociologia. E nel fine settimana che non si può vedere il tempismo biologico negli esseri umani a meno che non li porti fuori dalla società, facendoli uscire dalla loro sveglie, telefonini, caffè del mattino e così via. Slide 12 Per fare questo si porta l'organismo umano o qualsiasi altro organismo, in quello che noi chiamiamo un ambiente costante, ma per l'uomo questo è difficile. Infatti, siamo sensibili a un sacco di input diversi di temporizzazione, quindi abbiamo bisogno di portare le persone in qualche parte piuttosto insolita, e questo è uno di questi luoghi. Questa è l’indagine fatta nella base antartica britannica Hally dove durante l’ inverno antartico tutta la base è nelle tenebre per diversi mesi e nell’ estate antartica è in luce costante. Un ambiente costante si potrebbe pensare, ma in realtà il diario che ho appena mostrato è derivato da un lavoratore 5 su quella base dove il suo ambiente era molto strutturato. Questo perché nell'indagine antartica un ex sergente dell'esercito maggiore ha il compito di suonare una grande campana, in un particolare momento, ogni mattina svegliando l'intera base. Quindi non è un buon posto per studiare i ritmi circadiani o gli orologi biologici. Per fortuna c'era un gruppo di controllo di un'organizzazione dove tipicamente non impiegano ex-sergenti dell’esercito. Questo è Greenpeace. Slide 13 Questi sono i diari del sonno di quattro volontari di Greenpeace su una nave di ricerca al largo della costa antartica, non lontano dalla base, e si possono vedere qui nove mesi di dati. Cominciano nello stesso momento: nella primavera antartica, quando c'è un ciclo di luce-buio, e si può vedere che le registrazioni sonno-veglia sono molto regolari e sono tutte sincronizzate tra di loro. Questo perché ogni persona è sincronizzata al ciclo di luce-buio. Venite in estate antartica e potete vedere che le registrazioni si trovano lungo l’asse di destra ciò significa che ognuno si è alzato ad un'ora o due più tardi ogni giorno, e che sta andando a letto un'ora o due più tardi. L'orologio del corpo umano in queste condizioni scorre lento e non mantiene un tempo di 24 ore. Questa è un'osservazione molto comune nella maggior parte delle persone. Esiste una variazione, ma questa è la media. Quando torna il ciclo luce-buio tutti si sincronizzano, così l'orologio biologico umano non ha un periodo di 24 ore. Il tempo tra ore di veglia e ore di sonno è sincronizzato dal ciclo luce-buio esterno che è ancora vero. Questa quantità di luce potrebbe essere sufficiente, ma la luce del sole è meglio: se avete bisogno di superare il jetlag dovete vedere il sole, tuttavia in Scozia questo non è sempre facile. Coloro che hanno la vista acuta potranno anche vedere che a metà estate si è verificato un evento felice e le prime due registrazioni sono sincronizzate tra di loro quindi questo significa che queste due persone si sono alzate dal letto insieme e sono andate a letto insieme. C'è un’intera storia a riguardo, uno di loro era il capitano. Slide 14 Le semplici ipotesi che si ottengono da questi dati sono di carattere generale e si applicano 6 agli orologi biologici e ai sistemi biologici. Il sistema orologio include un oscillatore che genera un periodo o un ritmo vicino alle 24 ore, ma non esattamente 24 ore. Esso ha un sistema di input che permette cicli di luce e buio per persuadere l'oscillatore per sincronizzarlo con la luce dell'ambiente esterno, ci deve essere qualche sistema di output che controlla tutti i ritmi evidenti: i nostri livelli di ormone, la tolleranza all'alcol, la tolleranza al dolore, le ore di sonno-veglia e così via. Questo è vero nei cianobatteri, in funghi filamentosi, nella Drosophila e nel criceto. C'è un'altra cosa su cui non mi dilungherò. Questo è un oscillatore molto insolito. È un insolito pezzo di biochimica, perché è bilanciato con la temperatura, così l'orologio mantiene la stessa velocità a temperature calde e a temperature fredde mentre la maggior parte delle reazioni biochimiche accelerano all'aumentare della temperatura. Che, naturalmente, potete vedere che si sa adattare. La rotazione del pianeta non rallenta solo perché capita che un giorno fa freddo e così l'orologio permette agli organismi di anticipare il loro ambiente perché è sincronizzato con quello che sta accadendo al di fuori ed è molto robusto. Come si fa a fare un orologio e cosa succede all'interno di questo oscillatore? Io sto mostrando qui alcuni passi con una barra lì che significa un feedback negativo in modo che C attiva la D, D attiva E, E attiva F ma F spegne C. Slide 15 Perché pensiamo che funziona? Questo è un concetto molto semplice. Sto per mostrarvi due concetti in questo discorso, e questo è il primo. E' presente in tantissimi sistemi biologici diversi, con un sacco di diversi oscillatori. In questo caso si tratta di un sistema genetico, così abbiamo bisogno di 2 ingredienti: le risposte negative e il ritardo. Cosa determina un’oscillazione? Abbiamo un gene qui. Esso produrrà un RNA e questo RNA codificherà per un repressore, o qualcosa di questo tipo per fermare la trascrizione. L'RNA aumenta nel tempo e come l’RNA raggiunge un livello alto comincia a produrre le proteine. Quando la proteina raggiunge un livello alto si spegne (la produzione) di RNA. L’ RNA spegne la trascrizione ed infine l’RNA diminuisce. È importante sottolineare che la proteina repressore deve essere degradata. Quando non c'è il repressore si può produrre più RNA e il ciclo ricomincia. Si può vedere davvero chiaramente come questo motivo molto semplice 7 potrebbe produrre oscillazioni e in effetti lo fa. È necessario il ritardo in modo tale che la proteina spenga immediatamente l’RNA, quando il sistema di sintesi della proteina è in corso. Ci deve essere abbastanza tempo per accumulare un elevato livello di proteine che determina lo spegnimento della proteina. Slide 16 Il ritardo può essere creato in qualsiasi modo vi piace. Può essere costituito da un passaggio. Può essere costituito da molti passaggi. In questo caso siamo di fronte a tutta una serie di attivazioni in modo che A attiva B, C, D, E, F, G e H ed eventualmente H torna indietro. Come facciamo a sapere che ha funzionato? E' stato costruito ed è stato testato in biologia sintetica un meccanismo esattamente di questo tipo che ha generato una oscillazione in un organismo che non aveva oscillatore. Slide 17 Questo è un pezzo classico di un capitolo tratto da un lavoro di Michael Elowitz e Stan Leibler. Hanno fatto un circuito costituito da tre repressori quindi in questo caso i passaggi intermedi sono entrambi negativi, ma si tratta della stessa cosa. Qui abbiamo un repressore. Questo è un repressore lac che spegne il repressore tet, il repressore tet spegne il repressore lambda (C1) e il repressore lambda spegne il repressore lac. Sono tutti codificati da un plasmide, si mette il plasmide in E. coli con un reporter GFP, e se si segue la punta della freccia: questa particolare cellula viene ad essere spenta ed accesa, spenta ed accesa, spenta ed accesa, spenta ed accesa. È possibile tracciare la sua oscillazione. Questo è un caso forte che prova ciò che pensiamo: che le risposte negative insieme ad un ritardo producono oscillazioni, perché possiamo vederle e disegnarle. Slide 18 Ok prima sintesi. Gli orologi circadiani guidano ritmi autosufficienti. Non hanno bisogno del ciclo luce-buio. Continuano a funzionare in Antartide. I ritmi possono anticipare i cambiamenti quotidiani, l’orologio solare non lo fa. Vi ricordate la pianta di girasole? 8 Ricordate cosa ha fatto al finire della notte? Tutte le foglie erano appese nel mezzo della notte e alla fine della notte le foglie si sono orientate ad est prima che il sole spuntasse. Questo è l'effetto di temporizzazione biologica. Se si dispone di un orologio l'organismo è in grado di anticipare un cambiamento prevedibile. Se la pianta di girasole fosse riuscita a rispondere solo come un orologio solare, allora, non avrebbe potuto fare quell’anticipazione, quindi loro (i girasoli) hanno gli orologi (endogeni). Che cosa sono questi meccanismi? Come si fa a costruire una risposta negativa e un ritardo dei geni e delle proteine? Slide 19 Questa è la domanda di cosa c’è all’interno di questo meccanismo dell'orologio. Arriveremo a questo successivamente. Slide 20 Ora sto passando da concetti generici a concetti specifici della biologia vegetale, parlando quasi esclusivamente di Arabidopsis. Qui sta crescendo sul marciapiede davanti casa mia a Cheltenham. La dimensione è di un tappo di bottiglia di Coca Cola e si può vedere qui un tipico ritmo circadiano. Questi semi sono in crescita in luce costante e temperatura costante, ma si può vedere che la loro crescita non è costante. Se si guarda man mano che crescono, esse crescono e si fermano. Crescono e si fermano. Crescono e si fermano. Ogni volta che smette di crescere i cotiledoni si aprono in modo che crescano ogni giorno la sera e smettano di crescere ogni giorno al mattino. Questo perché sotto, all'interno di ogni cellula l'orologio circadiano controlla l'espressione di molti geni mostrati qui in un ritratto di un micro-array. Qui ci sono i geni espressi la sera, la notte, la mattina, per tutto il giorno e la sera successiva. Il 30% di tutti i geni delle piante sono controllati dal suo timer e tra quei geni ci sono quelli che controllano la fioritura. Slide 21 Per studiare questo, stiamo cercando di rendere quei ritmi interni e invisibili un po' più 9 visibili. Quindi lo abbiamo fatto utilizzando un gene reporter della lucciola. Probabilmente avete incontrato prima il concetto di gene reporter. Vogliamo vedere ciò che la pianta sta facendo in un processo che altrimenti sarebbe difficile da studiare, quindi abbiamo collegato un gene eterologo, in questo caso dalla lucciola, ad una parte del sistema regolatore della pianta, in questo caso, il promotore del gene che regola l’orologio di Arabidopsis. Abbiamo messo in fusione la pianta transgenica e l'immagine della pianta transgenica sotto una fotocamera estremamente sensibile. Ora la quantità di luce del gene della lucciola riflette la quantità di trascritto del gene della pianta e possiamo vedere i ritmi di luminescenza dalle singole piante. Ora abbiamo un marcatore, possiamo dire ciò che sta facendo il circuito dell’orologio senza dover macinare piante. Siamo in grado di seguire le singole piante e questo trucco, che abbiamo assemblato quando ero uno studente di dottorato, viene ora davvero ampiamente utilizzato. Quindi ad oggi ci sono mosche, topi e cianobatteri ritmicamente luminescenti. Slides 22 Ora possiamo guardare più da vicino ciò che le singole cellule stanno facendo, quindi questa è una delle piante che ha i geni del ritmo collegati alle luciferasi di lucciola e potete vedere in questa foglia sotto il microscopio le oscillazioni di espressione attraverso la foglia. Ogni giorno ce un’oscillazione di espressione che inizia da qualche parte al centro. Non chiedetemi perché questo accade in quanto non abbiamo idea, ma basti dire che si può vedere che ogni cellula è ritmica in quelle situazioni. Ora il 30% di alcuni di quei geni sono in realtà parte del meccanismo dell'orologio. Non sono solo le lancette dell'orologio che vi mostrano la sincronizzazione dall’esterno, come il gene della lucciola. Il gene della lucciola non ha niente a che fare con gli ingranaggi. Alcuni di questi geni costituiscono gli ingranaggi, ma solo 20 e questo è uno di loro. Questo è il gene dell’orologio mattutino chiamato CCA1 (orologio circadiano associato al gene 1) ed ha un partner chiamato LHY1. Slide 23 Basti dire che sono i geni dell’orologio della mattina e usando il gene reporter luciferasi e molti altri metodi, tutta una serie di laboratori di tutto il mondo hanno individuato un intero 10 gruppo di geni ritmici. Non avete bisogno di conoscere i nomi, basta ricordare la risposta negativa e il ritardo. Ho intenzione di parlare di questi tre geni che sono in verde: LHY e CCA1 che lavorano insieme. Essi sono fattori di trascrizione. Si legano ai promotori di tutta una serie di geni dell’orologio e li spengono. Questa è la funzione di arresto in rosso. LHY e CCA1 spengono un gruppo di geni al mattino in modo che questi geni non possono essere espressi fino a sera. Ho intenzione di concentrarmi su uno di quei geni serali chiamati TOC1 che supportano la tempistica di espressione di CAB1. Così TOC1, vi mostrerò che attiva indirettamente LHY1 e CCA1, quindi seguendo le linee verdi, abbiamo la nostra risposta negativa e qui ci sono componenti sufficienti per determinare un ritardo. Quel piccolo circuito di risposte negative non è solo. TOC1 ha una serie di fratelli e sorelle, chiamati regolatori di pseudo-risposta PRRs e fanno il proprio circuito di risposte negative con LHY e CCA1 per cui vi è una risposta negativa, ma è molto più complicata. Ve lo mostrerò esattamente in un minuto. Ci sono altre due informazioni sulla diapositiva: queste proteine non sono conservate, non troverete nessuna di quelle nell'orologio di animale o nell'orologio di funghi o nell'orologio di cianobatteri ma sono importanti in altre piante. Questo PRR7 controlla il tempo di fioritura in orzo. La chinasi che regola CCA/LHY1 controlla il tempo di fioritura in riso. L4 è stata identificata in pisello come uno dei geni serali e L3 è un altro gene dell’orzo quindi l'intero sistema controlla il tempo di fioritura in tutte le specie vegetali. Slide 24 Come facciamo a saperlo? Questi circuiti sono stati collegati con un processo di logica molto semplice, si tratta esclusivamente di genetica convenzionale. In questo caso, possiamo iniziare con i nostri geni mattutini LHY e CCA1 che sono molto simili e possono scambiarsi tra di loro perché sono così vicini che li consideriamo quasi identici. Si parte da una pianta che ha una sovra-espressione di LHY e CCA1. Siamo in grado di monitorare l'espressione di TOC1. Qui nell’asse y c’è il livello dell’RNA di TOC1. C’è un intervallo di buio durante la notte e poi il giorno, in cui le piante si muovono in luce costante, che viene indicata con questa barra bianca. L’espressione di TOC1 scende al 11 mattino, fino alla sera e poi prosegue in luce costante. Se abbiamo troppo LHY in una pianta sovra-espressa, questo è un segnale di stop. Costruiamo loro un segnale di stop per tutto il tempo con un transgene che sovra-esprime LHY, non a caso il suo gene target è spento, così in quella linea mutante il segnale TOC1 viene diminuito ad un livello molto basso e l'orologio della pianta si ferma. Questo ci dice che LHY è un repressore ma cosa fa TOC1 e come si chiude questo ciclo. Se si prende un mutante TOC1 che ha una bassa espressione di questo e poi si monitora l’espressione di LHY o CCA1, che in questo caso è associato, nelle piante wild-type viene espresso al mattino e non la sera, la mattina del giorno successivo. Senza TOC1 il livello di espressione scende ad un livello molto basso e accelera, quindi ha un orologio veloce. TOC1 ha il compito di mantenere l'orologio ad una velocità di andatura normale e particolarmente attiva CCA1, così TOC1 chiude questo ciclo di risposte negative. Questo è già un sistema abbastanza complicato ed è stato a quel punto che il mio allievo James Locke, che era uno studente Gatsby, ha iniziato a costruire un modello matematico per spiegare ciò che quel semplice cartoon ci stava dicendo, in maniera sufficiente, per spiegare i dati. Vi ho raccontato una storia basandomi su una diapositiva di PowerPoint, ma il cervello umano è davvero incapace a dedurre quanto di qualcosa avrà un effetto in un momento particolare, così la comprensione della quantificazione e della dinamica è difficile senza un modello. Slide 25 Ho intenzione di mostrarvi due diapositive con le equazioni. James ha appena riscritto il file powerpoint attraverso equazioni differenziali. Così ho detto LHY è un repressore di TOC1 e TOC1 attiva LHY. Nel mezzo modelliamo un pool di proteine nel citoplasma e un pool di proteine nel nucleo. Ciascuno di questi pool ha un'equazione e questa è l'equazione che descrive LHY. E' abbastanza semplice. Costruiamo l’ mRNA di LHY con un termine di trascrizione e poi degradiamo l’ mRNA di LHY. Il pool nucleare di TOC1 attiva la trascrizione. Ho detto che TOC1 attiva la trascrizione di LHY e questo è solo quello che è scritto nell'equazione. L'unica cosa che non vi ho detto a riguardo sono tutti questi valori V e K, questi sono i tassi: il tasso di trascrizione, il tasso di degradazione e così via. Non li conoscevamo al momento, quindi James ha dovuto fare una ricerca. Questo mi ricorda che 12 dopo aver lasciato il mio laboratorio, James è andato a lavorare con Michael Elliott, il ragazzo che ha fatto il repressore, sta tornando in questo paese per lavorare nel laboratorio di Sainsbury. Slide 26 James annotò un insieme di equazioni, una per ciascuno dei componenti. Slide 27 Ha testato tantissime combinazioni diverse di parametri, per vedere di riuscire a trovare una serie di vs e ks che permettono a questo piccolo circuito di funzionare e riprodurre i dati. In breve, abbiamo provato milioni di queste e, sì, siamo in grado di riprodurre l'orologio wildtype, ma questo non è molto soddisfacente. Come vi ho detto ci aspettavamo che la risposta negativa e il ritardo funzionassero, il repressore successivamente ha funzionato. Questo funziona come modello, ma non abbiamo imparato ancora nulla. Slide 28 Non abbiamo iniziato a imparare cose fino a quando non abbiamo testato il modello confrontando alcuni nuovi dati, quindi, se questo modello è corretto e si rimuovono questi componenti, si dovrebbero togliere una parte di quel ciclo di risposte negative e il tutto dovrebbe fermarsi. Se non è più possibile chiudere il circuito, l'orologio deve fermarsi. Bene questi sono i dati. Questo è un altro gene reporter della luciferasi in una pianta doppio mutante che non ha LHY o CCA1 e che ha un orologio veloce che funziona a 18 ore, ma è ancora chiaramente ritmico, quindi il modello o è errato o è incompleto. Questo singolo ciclo non è sufficiente. Ci deve essere qualcos'altro che tiene il tempo senza LHY / CCA1. Ora abbiamo imparato qualcosa. Questo è la procedura per provare a costruire un modello, mettendo le migliori idee che si ottengono dagli esperimenti per poi testarle confrontandole con ulteriori dati che ci hanno permesso di fare ad oggi un bel po' di progressi. Slide 29 13 Ora stiamo andando avanti velocemente, dal 2005 con i modelli di James al 2010 e 2011. I modelli sono ancora in corso per diventare molto più complicati, ma in un paio di diapositive li semplificherò di nuovo. Il modello del 2010 include ancora lo stesso percorso LHY e CCA1 inibiscono TOC1, TOC1 attiva LHY nel nostro ciclo di risposte negative. E' incluso un set di altri geni che il lavoro sperimentale ci aveva mostrato fossero parte dell'oscillatore, quindi è stato un grande miglioramento. Slide 30 E ancora non si ha la spiegazione di tantissimi dati e, in particolare, c’erano due gruppi di mutanti che controllano TOC1. ztl degrada la proteina TOC1, qui ci sono prr7prr9, i suoi partner. Non siamo riusciti a spiegare con il modello del 2010, i dati pubblicati da questi mutanti. Esso ha spiegato un sacco di altri dati, ma non questi e quindi c'era ancora qualcosa che mancava al nostro modello e dopo un bel po' di ragionamento abbiamo pensato che TOC1 non fosse un attivatore. Doveva essere un repressore e infatti era già noto che questi geni PRR erano repressori. Abbiamo scritto un modello che ha incluso anche questo e siamo in grado di esplorare il modello utilizzando simulazioni. Questo è quello che vi ho mostrato degli output del modello, nella parte inferiore dello schermo. Al centro abbiamo una simulazione wild-type che mostra che l’RNA di LHY presenta un picco all'alba, niente al tramonto, arrivando il giorno dopo. In un mutante TOC1 si assiste ad un aumento in LHY / CCA1 in questo mutante simulato e se TOC1 viene sovra-espresso si ha la repressione di LHY / CCA1. Questa è stata una previsione che ha suggerito che potremmo invertire i dati che vi ho mostrato. Prima vi avevo mostrato che il mutante TOC1 riduce i livelli di questi geni, ma nel modello suggerito avremmo dovuto cambiare le condizioni, avremmo dovuto fare l'esperimento in un modo diverso per vedere questo. Quando abbiamo fatto questi esperimenti abbiamo ottenuto il risultato previsto, così in questi studi, alla fine della notte TOC1 e CCA1 si stanno semplicemente avvicinando da quella parte della curva. Qui c’è il mutante con una maggiore livello di CCA1, non molto più alto di LHY ma la sovra-espressione è minore lì. Questo è un esperimento molto semplice che suggerisce che il nostro modello potrebbe essere giusto. Non siamo riusciti a combinarlo con i dati precedenti. Cambiamo il modello per vedere come avremmo potuto fare meglio. Il nuovo modello contraddice una delle nostre ipotesi precedenti, ma sembra corrispondere meglio 14 ai dati. Slide 31 Insieme ad altre diverse modifiche che ci hanno portato a questo, che è il modello dell’orologio allo stato attuale. E' davvero troppo complicato andare fino in fondo a questo, al momento ha 35 equazioni e include questa previsione: il TOC1 è un repressore. Inizialmente a nostra insaputa altri due laboratori, uno in Spagna e uno negli Stati Uniti, stavano testando la stessa ipotesi. Slide 32 All'inizio di quest'anno, sono uscite due pubblicazioni che dimostravano attraverso diversi esperimenti e diverse metodologie, che in effetti TOC1 non è solo un fattore di trascrizione che si lega al DNA, ma è anche un repressore. La previsione che abbiamo fatto in cui il nostro modello non funzionava è stata convalidata in modo indipendente da noi e da questi altri due laboratori. Questo è il primo di due esempi con cui sto cercando di mostrarvi che quando un sistema biologico diventa abbastanza complicato è utile avere un modello e il modello è utile perché permette di fare previsioni specifiche che sono testabili in esperimenti Slide 33 Mi sembra un po' come questo dipinto. Si inizia nel bel mezzo di uno di questi cicli e come si iniziasse a camminare lontano da dove si è iniziato, si incontrano sempre più cicli di regolazione genica. Se si inizia da questa parte, non si sa neanche dei cicli laggiù, quindi questo è un problema significativo. Quello che i modelli sembrano mostrare è più la complessità e ciò che è altrettanto importante da dire è che i modelli sono utili per rendere le cose semplici. Slide 34 15 Dopo aver scritto il modello, per noi è stato più facile vedere che all'interno di tutta quella rete di geni, c'era un ciclo di tre repressori. LHY / CCA1 stavano reprimendo, come una nuova serie di geni chiamati il ‘complesso della sera’. Il complesso della sera reprime un set di geni chiamati PRRs che includono TOC1 e, questi, a loro volta reprimono LHY / CCA1 per cui vi è una risposta negativa, ma non passa attraverso una componente positiva che ci sembrava TOC1 ma piuttosto attraverso due passaggi negativi. In realtà avete visto questo prima, che è il repressilator Elowitz e Leibler. Questa è un’ ipotesi. Si tratta di una vera e propria semplificazione, ma è lì, e questo è un messaggio semplice, che possiamo capire e che potete utilizzare facilmente per predisporre esperimenti. Solo per dire ancora una volta come questo cambiamento funziona, inizialmente pensavamo che i geni della sera come TOC1 attivassero i geni della mattina come LHY / CCA1 ma di fatto inibiscono gli inibitori di quei geni della mattina in modo che la connessione è ancora lì. Esso ha lo stesso segnale, ma un meccanismo diverso. Slide 35 Secondo riassunto- L'orologio della pianta controlla molti ritmi e queste sono le lancette, così il 30% dei geni controllano la crescita ritmica, il movimento dell’organo come ha mostrato il video. Gli ingranaggi degli orologi circadiani sono i geni ritmici che formano cicli di risposte negative e il circuito è complicato. Risulta che gli stessi geni sono presenti anche negli animali, dove vi è un circuito molto simile. Esso è complicato allo stesso modo, non molto più complicato, è quasi lo stesso. Non capiamo perché. Questa è una delle cose che stavano cercando di capire. I modelli fanno previsioni verificabili e dettagliate che consentono di progettare nuovi esperimenti, ma aiutano anche a rivelare concetti semplici in modo da poter capire come funziona il sistema, nonostante tutti i dettagli molecolari. Quali sono le piante che utilizzano gli orologi? In che modo questi danno un vantaggio alle piante che possiamo utilizzare a nostro vantaggio? Slide 36 Ora sto andando verso l'ultima parte della conferenza dove pensiamo all’ orologio come ad un calendario. La relazione avviene attraverso la lunghezza del giorno, perché la lunghezza 16 del giorno cambia nel corso dell'anno. Se potete utilizzare il vostro orologio per misurare la lunghezza del giorno significa che potete intuire il periodo dell'anno. Questo è il trucco chiave. Slide 37 Questo è ciò che molte colture utilizzano: le informazioni del fotoperiodo, le informazioni sulla lunghezza del giorno determinano il tempo di fioritura. Il tempo di fioritura determina il momento del raccolto. Naturalmente ci sono anche molti altri controlli sul tempo di fioritura e di raccolta. La fioritura delle colture è stata intensamente domesticata e manipolata. Possiamo capire che parte della fisiologia della coltura in Arabidopsis utilizza questo processo. L’inverno simulato rallenta la fioritura mentre l’estate simulata velocizza la fioritura. La nostra sfida è ora quella di capire come funziona questo processo di misurazione. Che cosa è ciò che misura la lunghezza di un giorno e cambia il comportamento della pianta da questo a quello? Slide 38 Il fatto che ciò conta è indicato dalla circostanza che è presente nei modelli scientifici delle colture di maggior successo, quindi vi sto mostrando qui un output molto semplice di un grande modello di crescita del grano. Sull'asse delle x c’è il tempo osservato di fioritura mentre sull'asse delle y c’è il tempo previsto e si può vedere che il modello abbina realmente la previsione in maniera splendida attraverso diversi luoghi in Francia, diverse varietà di frumento e in due diversi anni del raccolto. Questi modelli funzionano egregiamente e permettono agli agricoltori di decidere quali varietà piantare. Slide 39 Il tempo di fioritura in tali modelli è complicato come questo. La linea verde qui è il modello, cosi quando la lunghezza del giorno è breve il fotoperiodo è breve e la velocità dell’induzione fiorale è bassa mentre quando la lunghezza del giorno è lunga, la velocità dell’induzione fiorale nella pianta è alta e fiorisce in fretta. E poi si connettono i due con 17 una linea retta, questo è tutto. Sotto c’è un meccanismo molecolare e ora capiamo quel meccanismo molecolare e possiamo utilizzare ciò che conosciamo da Arabidopsis per informare i modelli scientifici delle colture. Questo è il secondo concetto e questo è uno stadio più complesso di risposta negativa. E’ venuto da un tizio di nome Owen Bunning negli anni '30. Egli ha avuto un sogno riguardante un campo di fagioli e, alla fine del suo sogno gli venne questa idea. E' stata una notte di sonno estremamente produttivo e l'idea è semplice. Dall’ orologio, dopo il tramonto in giorno corto SD, avete un output che chiamiamo CO e questi picchi in uscita per un giorno corto. Tutte le volte che le luci sono accese il vostro CO non è attivo mostrando un basso livello qui. In un giorno lungo, la lunghezza del giorno è estesa, quindi ora abbiamo il tramonto e dopo questo CO ha raggiunto il picco e la pianta deve unire due pezzi di informazione: la tempistica che si ottiene da CO e la luce. Quando si ottiene CO e la luce insieme questo è il segnale che la pianta può utilizzare per indurre un gene trigger per la fioritura chiamato FT (che sta per Flowering Time). In giorno lungo, la luce coincide con il CO e si ottiene la fioritura. In giorno corto, il CO è ancora lì, ma il picco non include nessuna parte della giornata durante l'intervallo di luce del giorno e così l’espressione del tempo di fioritura è bassa e non si ottiene la fioritura per un lungo periodo di tempo. Abbiamo identificato i geni di George Copeland in laboratorio e molti altri gruppi che lavorano in tutto il mondo hanno identificato uno dei geni chiave, quindi qui c’è il mutante in CO. Non può fare il cambiamento. Il tempo di fioritura è sempre lento in questo modo perché ha perso la capacità di fare quella combinazione tra luce e tempo. Slide 40 Siamo passati attraverso lo stesso processo. Questo è il secondo esempio di come utilizzare i dati per costruire un modello e poi affinare il modello. Il modello inizia con un orologio interno che controlla CO in output dall’orologio. Diciamo che la luce si unirà con il nostro output dell’orologio per attivare il gene del tempo di fioritura. Questo è il nostro primo modello. Nella seconda parte colleghiamo questo e tutto ciò che al suo interno abbiamo del circuito del nostro orologio, e utilizzeremo uno dei geni della sera TOC1 come gene delegato, come output dell’orologio per la fioritura. Questo picco al momento giusto e 18 quindi nel modello sarà sostituito con questo e ciò è stato pubblicato nel 2009. Slide 41 In pratica, nelle prossime due slide ho intenzione di mostrare come per i geni fratelli, possiamo costruire un modello allo stesso modo in cui abbiamo costruito l'orologio. Non è necessario ricordare ogni dettaglio di questo. Quando abbiamo accanto un cartoon, tornerò al modo in cui è organizzato il sistema. Qui abbiamo i nostri Constans, il nostro output dell’orologio, l’RNA (CO), e l'output dell’orologio derivato da giorni corti e da giorni lunghi. L’espressione del gene del tempo dell’induzione fiorale è bassa nei dati di giorno corto mentre si ha un alto contenuto di ‘dia’ nei dati a giorno lungo e in realtà possiamo simulare ciò in modo semplice. Ci limitiamo a dire che ci vuole CO e luce per determinare il tempo di fioritura. Quando CO è bassa non si ottiene la fioritura, se l'output dell’orologio è alto durante il giorno si ottiene. Questo modello si adatta meglio ai dataset; i dataset si adattano a vicenda. Non si può fare un modello migliore in quanto è molto semplice e funziona. Slide 42 Abbiamo poi collegato questo all’orologio. È interessante notare che l'ora di punta per l’output dell'orologio cambia dai giorni corti ai giorni lunghi e quindi abbiamo dovuto fare un modello in cui l'orologio si muoverebbe con la lunghezza del giorno crescente. Ok, Ecco una simulazione chiara dell’output dell’orologio che produce un picco al momento giusto, ma nei dati è presente una discontinuità (ginocchio). Non è una curva regolare. La curva ha una modifica dell’andamento (discontinuità o ginocchio), qui alla fine della giornata e questo non è nel modello. Non esiste un meccanismo nel nostro orologio che fa due colpi al giorno, uno qui e uno là. Il nostro CO sembrava più come i dati qui, le stelle, che provengono dal mutante chiamato FKF1 (Filthy Komplicating factor), quindi il nostro modello si adatta meglio ai dati del mutante FKF1 che ai dati del wild-type. Sappiamo che il mutante FKF1 sottovaluta la quantità di CO e fiorisce più lentamente. Abbiamo meno CO che è meno in coincidenza con la luce. Si ottiene meno FT e ci vuole più tempo. 19 Slide 43 Ci aspettavamo di avere un problema con questo, perché ci aspettavamo che il nostro modello avrebbe fatto lo stesso. Qui c’è il nostro modello ora collegato ai giorni corti, ok. C'è il dato per il gene del tempo della fioritura e il modello. In realtà è più basso, un quarto del normale in altezza, nei giorni lunghi. Ecco l'output del modello che vi ho mostrato prima. Usiamo questo per prevedere quanto del nostro FT RNA dovremmo avere e in effetti era meno in wild-type. Ci aspettavamo che sarebbe stato meno ed è stato meno, ma poi abbiamo avuto un problema. Questa differenza non era abbastanza grande. La pianta mutante ha prodotto solo molto RNA di FT così abbiamo avuto una riduzione del 40% e nella pianta vi è stata una riduzione del 95%. Questa quantità di CO nel mutante, nel modello dice che dovrebbe produrre tanto FT e il modello si inserisce in un gran numero di gruppi di dati in piante wild-type. Questa pianta mutante FKF1 non può farlo. Non può andare da nessuna parte li vicino. Ciò ha determinato la previsione che abbiamo fatto rispetto a quella grande diminuzione, ma in realtà otteniamo una grande riduzione del tempo di fioritura nella nuova pianta. Questo mutante FKF1 sta facendo qualcos’altro, non è solo la produzione di quel piccolo margine. Sta facendo qualcosa a valle di CO in modo che il mutante FKF1 ha tutto questo CO alla luce ma ha solo molto FT così FKF1 lo ha contorto. Slide 44 Si è ottenuto un output del gene CO ma deve anche fare qualcosa a valle. Ok, così abbiamo fatto un modello di quello. Questo è il modello in wild-type ora si può vedere che lo abbiniamo al margine e può colpire perfettamente il wild-type a livello di FT. Lo abbiamo fatto dicendo va bene abbiamo il gene che è stato perso nel mutante che è ritmico, sappiamo che è espresso nello stesso periodo del gene CO e sappiamo che funziona solo alla luce. Abbiamo bloccato queste caratteristiche nel modello e questo è ciò che abbiamo ottenuto. Slide 45 20 Possiamo ora abbinare il mutante? Ebbene sì, possiamo. Ecco la simulazione del mutante. Non ha il margine e ora corrisponde ai dati del gene FT nella pianta mutante. Nel cartoon il nostro gene FKF1 sta facendo due cose nel complesso: attiva il margine che è al livello della produzione dell’RNA (CO) dell’orologio e fa anche qualcosa a valle in modo che senza di essa la quantità di RNA (CO) che si ottiene non dà origine a molte proteine. Il nostro problema non è il meccanismo noto. Dalla previsione diciamo che si possono connettere, ma non si ha idea di come funziona. Slide 46 Molto fortunatamente per noi uno dei ricercatori americani di cui abbiamo utilizzato i dati nel primo modello era sufficientemente ispirato a usare il suo primo post-doc e la sua prima borsa di studio nel suo laboratorio per andare e trovare il meccanismo e non ha solo trovato un meccanismo, ne ha trovati due e quindi questo è l’articolo che è il risultato di ciò - il nostro fattore Komplicating FKF stabilizza la proteina CO. Slide 47 Nel dettaglio è risultato essere molto più complicato rispetto a ciò che il modello aveva previsto. C'erano due meccanismi: così FKF1 regola positivamente la proteina e negativamente regola un inibitore che colpisce sia CO RNA sia FT RNA, questa fu una sorpresa. Ci aspettavamo di trovare un effetto, ma ce ne erano due. Non era possibile saperlo prima. Il modello è stato utile perché ha mostrato che entrambi devono funzionare, così abbiamo potuto fare le versioni mutanti del modello in cui abbiamo silenziato solo questo effetto o solo quell’effetto e non è stato possibile farlo con la genetica. Non c'era modo di separare l'effetto perché non lo conoscevamo abbastanza. Questa è la quantità di FT per una previsione wild-type, qui è bassa, un basso livello nel mutante FKF1 e se elimini uno di questi due meccanismi si perde la reattività, si perde FT RNA. Entrambi questi meccanismi devono funzionare nella pianta e noi dimostriamo che è vero per molti scenari diversi. 21 Slide 48 L’ultima sintesi è allora che le piante utilizzano tale meccanismo di coincidenza esterno per misurare la lunghezza del giorno. Il sogno di Bunning è stato una notte utile. Il circuito è di nuovo complicato e in questo caso non capisco perché. Per gli orologi abbiamo alcune idee. In questo caso anche i sistemi animali non sono altrettanto ben caratterizzati. L’allevamento stagionale è molto importante in pecore, polli e salmone d'allevamento ma i meccanismi molecolari alla base di questo non sono così ben capiti come lo sono in questo sistema pianta. Questo suggerisce che la modellazione può essere utile per dirigere alcuni esperimenti anche in quest’ altri sistemi animali. Ora stiamo lavorando con un laboratorio di topi per cercare di capire come la regolazione della tiroxina nella ghiandola pituitaria controlla l’allevamento di questi animali. Concludo semplicemente mostrando una singola diapositiva su come questo possa essere utilizzato. Ora abbiamo la comprensione di quel circuito molecolare che controlla il tempo di fioritura. Slide 49 Ho detto che questo è stato importante nei modelli delle piante colturali. Slide 50 Yin-Hoon, uno studente del laboratorio di Karen Halliday nel progetto ROBUST è stato in grado di comprendere il nostro piccolo orologio e il suo percorso fotoperiodico in un contesto modellistico che comprende altre parti della scienza delle piante. Esso comprende la fotosintesi e include la struttura della foglia in una pianta che cresce. Questo modello quando abbiamo qualche output visivo sarà in grado di crescere una pianta non come in un sistema L che da vita solo a foglie e rami, ma quella in cui ogni pezzo di crescita richiede carbonio e tutto quel carbonio deve essere fissato attraverso la fotosintesi in modo che limiti la crescita della quantità di carbonio disponibile. Lo fa in un modo che possiamo regolare utilizzando l'orologio che fa parte dello stesso modello. Slide 51 Penso che questo è il tipo di modello che ci permetterà di ottenere tra 20 anni, da oggi al 22 2030 utilizzando la variazione naturale e la riduzione dei rifiuti, la migliore agronomia di tutti, sarà molto importante. Per i successivi 20 anni penso che i guadagni di rendimento deriveranno dalla comprensione della pianta e non solo da una piccola parte della pianta come la fotosintesi o lo sviluppo di per sé, ma piuttosto dalla comprensione della pianta con le connessioni tra fotosintesi, sviluppo e sistemi come l'orologio biologico. L'orologio biologico è stato utile per noi perché è un interessante pezzo di biologia e capiamo gli orologi umani un po' meglio in parte grazie alle cose su cui stiamo ragionando. Rappresenta anche un modello molto utile in cui possiamo sviluppare nuovi modi per comprendere la biologia complicata e qui nuovi modi di lavorare dovrebbero essere applicabili a tutti i diversi sistemi che sono necessari per i prossimi 40 anni, validi per aumentare le rese delle colture. Slide 52 Questo è il genere di cose in cui spero anche alcuni di voi possano essere coinvolti e non vedo l'ora per questo. Grazie Acknowledgements This translation is a result of a collaborative project between the Global Plant Council http://globalplantcouncil.org/ and the University of Leeds, Plant Science TREE project http://www.tree.leeds.ac.uk . Special thanks go to Maura Di Martino, University of Warwick, Prof. Rosario Muleo, Universita’ della Tuscia and Michael Wilson, University of Leeds who made this translation possible. 23 24