Alberto e Giovanni Manfredini RECUPERO EX CINEMA BOIARDO A REGGIO EMILIA Alberto e Giovanni Manfredini RECUPERO EX CINEMA BOIARDO A REGGIO EMILIA © copyright Alinea editrice s.r.l. - Firenze 2010 50144 Firenze, via Pierluigi da Palestrina, 17/19 rosso Tel. +39 055/333428 - Fax +39 055/6285887 Tutti i diritti sono riservati: nessuna parte può essere riprodotta in alcun modo (compresi fotocopie e microfilms) senza il permesso scritto della Casa Editrice e-mail: [email protected] http://www.alinea.it ISBN 978-88-6055-582-3 Volume realizzato con il contributo di: www.coopsette.it Finito di stampare nel novembre 2010 — d.t.p.: Alinea editrice srl Stampa: LC Printing - Firenze Indice 5 Recupero ex Cinema Boiardo, Reggio Emilia 7 Planimetria generale 8 Pianta piano secondo 9 Pianta secondo livello attico 10 Prospetto est 11 Prospetto nord sulla galleria 12 Prospetto sud su via San Rocco 13 Dettaglio su via San Rocco 14 Vedute su via San Rocco 15 Gli attici RECUPERO EX CINEMA BOIARDO, REGGIO EMILIA 2008 Alberto e Giovanni Manfredini Il cinema Boiardo appartiene al più ampio complesso dell’isolato San Rocco, del quale è utile ripercorrere le vicende salienti, a partire dal XIX° secolo. Nel 1818, a opera di Domenico Marchelli, si procede alla costruzione del prolungamento del portico della Trinità sul lato nord sino a collegare il centro cittadino con il teatro della cittadella (attuale teatro Ariosto). A metà del XIX° secolo inizia la demolizione delle mura della cittadella e dei principali edifici esistenti al suo interno. Gli edifici con funzione religiosa presenti nell’area subiscono diverse trasformazioni a seguito dei cambiamenti di destinazione relativi al trasferimento della parrocchia presente, sino alla chiusura della chiesa di San Rocco. Nel 1909 nell’edificio confinante con la chiesa viene trasferito il Seminario. Anche l’antico oratorio di S. Onofrio è definitivamente soppresso e al suo posto vengono ricavate delle botteghe. L’intero isolato viene acquistato nel 1950 da una impresa immobiliare che provvede alla totale demolizione degli edifici (compresa la chiesa di S. Rocco e i portici della Trinità) per sostituirli, a metà degli anni ‘50, con il complesso condominiale quale si presenta nella configurazione attuale, secondo le previsioni del PRG del 1940 che individuava, nell’isolato San Rocco, una delle zone da destinare a demolizione e ricostruzione. Il contesto ambientale in cui si inserisce il complesso del cinema Boiardo è ben evidenziato da Alfredo Barbacci, Soprintendente ai Monumenti dell’Emilia Romagna tra la fine degli anni ‘50 e i primi anni ‘60, in un suo saggio del quale di seguito si riporta un passaggio saliente. “Dobbiamo riconoscere ai progettisti che in questi ultimi anni hanno operato a Reggio Emilia, il merito di non essersi abbassati a commettere falsi architettonici, né a tentare compromessi. Ma dobbiamo, in cambio, affermare che l’inserimento di nuove architetture nelle vecchie strade e piazze, effettuato senza alcuna preoccupazione ambientale, ha creato, come era da attendersi, orripilanti stridori; tanto più trattandosi, il più delle volte, di opere mediocri o addirittura grossolane, e non sempre veramente moderne. (…) Il nuovo palazzo, denominato Isolato San Rocco, compiuto qualche anno fa, ha il torto di aver fatto scomparire il pregevole oratorio omonimo; ci ha dato, in cambio, una pretenziosa architettura transizionale: uno sfrondato, stirato, anemico Neoclassico, che vorrebbe accordarsi, anche per il colore, col vicino Teatro munici- pale. Non poche sono, purtroppo, le brutali intrusioni della nuova edilizia negli ambienti antichi ed artistici”. (A Barbacci, Il guasto della città antica e del paesaggio, Le Monnier, Firenze, 1962, pp. 316-317). Il complesso del cinema Boiardo insiste proprio sul sedime della perduta chiesa di San Rocco e si è configurato, fino al recente passato, per la presenza di una serie di esercizi commerciali a piano terreno sia su via San Rocco che lungo la coperta galleria Cavour, da qualche ufficio nei piani superiori, negli spazi di risulta dal volume del cinema vero e proprio, e dalla sala del cinema con i relativi spazi di supporto. La recente crisi e cessazione dell’attività cinematografica, che coinvolge pure il vicinissimo cinema Ambra, conduce alla chiusura delle residue attività commerciali e di pubblico esercizio presenti a piano terra. La nuova proprietà del complesso decide di procedere a una trasformazione dell’immobile volta alla creazione di nuove residenze qualificate, prevedendo attività terziarie al solo livello terreno e prevedendo un sistema di autorimesse interrate private, a servizio della sola residenza, per evitare la presenza delle auto sulle aree pubbliche. Questo intervento, pur precedendolo temporalmente in termini progettuali, si inserisce in coerenza di obiettivi nel Programma di Riqualificazione Urbana predisposto su un intorno più vasto dall’Amministrazione Comunale. 5 L’operazione concettuale che è alla base della soluzione architettonica dell’intervento è molto semplice. La specializzazione tipologica dell’edificio esistente, destinato a cinema, è leggibile dalla prevalenza dei pieni ai livelli superiori dell’involucro murario esterno. La forma della copertura a falde, con zona centrale piana a quota del colmo, deriva dall’andamento delle sottostanti capriate a grande luce per la copertura della sala del cinema. Il valore e il ruolo “urbano” dell’edificio è dato dalla presenza, come quinta continua sulla via San Rocco e sui bracci interni della Galleria Cavour, del volume del corpo principale, per quanto percepibile dal piano stradale, cioè sino alla veletta sagomata. Ciò indipendentemente dallo scarso valore architettonico dell’impaginato di facciata esistente, oscillante in maniera incerta fra andamento verticale e andamento orizzontale, fra presenza di pietra reale e di pietra simulata. La conservazione del muro esterno nella sua entità strutturale, pertanto nella scansione ritmica dei pilastri esistenti come percepiti dalla quota degli spazi pubblici, diventa fondamentale non tanto per rincorrere più vantaggiose modalità di intervento, quanto piuttosto per garantire una continuità percettiva nella fruizione spaziale, ormai storicizzata, della via San Rocco. L’involucro murario, nella sua essenza concettuale (giacitura, scansione 6 verticale, altezza della veletta), diventa l’elemento da conservare. Il volume interno, svuotato dalle funzioni specialistiche obsolete, viene ridisegnato per gli usi e le funzioni dell’oggi, con una nuova struttura portante indipendente che si fa pure carico dell’ancoraggio e del vincolo dell’involucro strutturale esterno conservato e consolidato. Il ridisegno dell’impaginato di facciata, che comporta la creazione di nuove aperture, avviene sempre nell’ovvio, necessario rispetto della posizione degli elementi strutturali verticali esistenti, alla quale pure si conformano, ove previsti, i nuovi elementi strutturali accostati internamente. In una logica di intervento per layer successivi, il ridisegno delle facciate è completato da una loro riqualificazione architettonica ed energetica, grazie alla sostituzione dei degradati rivestimenti con un sistema di facciata ventilata a elevato isolamento, con rivestimento in lastre di pietra naturale, in grado di portare a compimento un intendimento iniziale interrotto. La decisione di conservare l’integrità strutturale dell’involucro murario esterno sino alla veletta di coronamento, non è contraddittoria a quella di modificare la sagoma del sistema di copertura, mediante sostituzione del tetto a falde con due livelli di copertura piana. Mentre il valore e il ruolo della quinta urbana formata dai muri perimetrali sono indifferenti e indipendenti dalle funzioni realmente presenti all’interno, la forma del si- stema di copertura esistente è strettamente legato alla funzione specialistica del cinema, e pertanto cancellabile al momento della scomparsa della funzione che l’ha generata. Angolo su via San Rocco (2006) Angolo su via San Rocco (progetto) Planimetria generale 1 Ex Cinema Boiardo 7 Pianta piano secondo 8 Pianta secondo livello attico 9 Prospetto est 10 Prospetto nord sulla galleria 11 Prospetto sud su via San Rocco 12 Dettaglio su via San Rocco 13 Vedute su via San Rocco 14 Gli attici 15 € 10,00