IP/11/630 Bruxelles, 24 maggio 2011 Piano d’azione della Commissione per i diritti di proprietà intellettuale a sostegno di creatività e innovazione L’introduzione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI), tra cui rientrano i diritti di proprietà industriale (ad es. brevetti, marchi, disegni e indicazioni geografiche), il copyright (diritti d’autore) e i diritti legati al copyright (per artisti, produttori ed emittenti) risale a centinaia di anni fa. Spesso, anche se non ne siamo consapevoli, ci accompagnano nella nostra vita quotidiana, proteggendo le tecnologie di cui ci serviamo (automobili, telefoni cellulari, treni), gli alimenti di cui ci nutriamo, la musica che ascoltiamo e i film che vediamo. Ma negli ultimi anni le nuove tecnologie e, soprattutto, la forte espansione delle attività online, hanno stravolto il contesto in cui operano i DPI. La combinazione in vigore tra normativa europea e nazionale non risponde più alle esigenze attuali e va modernizzata. Per questo oggi la Commissione ha adottato una strategia globale di innovazione del quadro giuridico dei DPI, con l’obiettivo di consentire ad inventori, autori, utenti e consumatori di adeguarsi alle nuove circostanze e di aumentare le opportunità commerciali. Le nuove disposizioni punteranno al giusto equilibrio tra sostegno della creatività ed innovazione, sia garantendo riconoscimenti e investimenti agli autori, sia promuovendo il più ampio accesso possibile a beni e servizi tutelati dai DPI. La soluzione ideale permetterà di creare un vero e proprio valore aggiunto per gli operatori del settore (dagli artisti indipendenti alle grandi aziende farmaceutiche), favorendo gli investimenti nell’innovazione e di conseguenza la crescita e la competitività dell’UE realizzata nel mercato unico. I consumatori potranno così accedere più facilmente a un maggior numero di informazioni e contenuti culturali, ad esempio la musica online. Al fine di garantire una copertura globale dei DPI, la strategia racchiude diverse tematiche (dal brevetto necessario a un’impresa per tutelare determinate invenzioni, alla lotta contro gli abusi relativi a tali invenzioni) all’interno di una proposta, anch’essa adottata in data odierna, che renderà più stringenti gli interventi contro contraffazione e pirateria. Tra i primi risultati concreti di questa strategia globale per i DPI, figurano le attuali proposte per un sistema di licenze più semplice delle cosiddette “opere orfane”, che renderà accessibile online un ampio numero di opere culturali, e per un nuovo regolamento volto a intensificare le attività doganali nella lotta contro il commercio di beni che violano i DPI. “Per l’economia europea è essenziale che all’interno del mercato unico sia garantito il giusto livello di tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Il progresso ha bisogno di nuove idee e conoscenze”, ha dichiarato il commissario per il mercato interno Michel Barnier, aggiungendo che “non ci sarà nessun investimento nell’innovazione senza tutela dei relativi diritti. D’altra parte la prosperità di nuovi modelli commerciali e della diversità culturale dipendono dall’accesso ai contenuti culturali, ad esempio alla musica online, da parte di consumatori e utenti. Il nostro obiettivo è trovare un equilibrio tra queste esigenze per un rispetto globale dei DPI e per far sì che il quadro europeo della proprietà intellettuale costituisca una risorsa per imprese e cittadini, stando al passo con l’era digitale e con la concorrenza delle idee di un mondo globalizzato.”. Algirdas Šemeta, commissario responsabile per l’unione doganale, ha affermato che “le dogane sono posizionate ai confini del territorio proprio per tutelare i cittadini e il commercio legale. Il loro contributo nella lotta contro la contraffazione e la pirateria è estremamente prezioso”, aggiungendo: “Sono convinto che un solido sistema di diritti di proprietà intellettuale sia essenziale per l’intera economia dell’UE. L’attuale proposta consentirà alle autorità doganali di garantire una maggiore tutela dei DPI e fronteggiare in maniera più incisiva il commercio di beni che violano i DPI.”. La strategia per i DPI prevede una serie di interventi strategici fondamentali, nel breve e nel lungo termine, in diversi ambiti, tra cui i seguenti. Brevetti: già in aprile la Commissione ha lanciato proposte a favore di una protezione unitaria del brevetto nel quadro della cooperazione rafforzata (cfr. IP/11/470). Sono inoltre in fase di preparazione proposte relative all’istituzione di un tribunale dei brevetti unificato e specializzato per brevetti europei attuali e futuri con effetto unitario. In tal modo si ridurrebbero considerevolmente spese e tempi legati a controversie legali sui brevetti, oltre a rafforzare la certezza del diritto per i professionisti del settore. Marchi: la registrazione dei marchi nell’UE negli Stati membri è armonizzata da quasi 20 anni, mentre il marchio comunitario è stato istituito 15 anni fa. Tuttavia c’è una crescente richiesta di sistemi di registrazione più lineari, efficaci e coerenti. Pertanto, nel 2011 la Commissione intende presentare proposte volte a modernizzare il sistema dei marchi sia a livello di UE, sia a livello nazionale, adeguandolo all’era digitale. Indicazioni geografiche (IG): le IG creano un legame tra la qualità di un prodotto e la sua origine geografica. Tuttavia ad oggi nessun sistema garantisce una tutela a livello di UE dei prodotti non agricoli analoga a quella del marmo di Carrara o dei coltelli di Solingen, generando così condizioni di disparità all’interno del mercato unico. Pertanto, nel 2011 e 2012 la Commissione effettuerà un’analisi approfondita del quadro giuridico degli Stati membri e del potenziale impatto economico della tutela delle IG di prodotti non agricoli. Sulla scorta delle conclusioni di una valutazione dell’impatto si valuterà l’eventuale necessità di proposte legislative. 2 Licenze di copyright multiterritoriali: mentre il campo di applicazione del copyright è sostanzialmente armonizzato, le licenze dei diritti si concedono ancora a livello nazionale. Nell’ottica di un mercato unico del digitale, le sfide più importanti sono date dall’uniformazione delle licenze di copyright e dalla distribuzione delle entrate. Nel secondo semestre 2011 la Commissione presenterà una proposta di istituzione di un quadro giuridico per una gestione multiterritoriale collettiva efficiente del copyright, in particolare per il settore musicale, che stabilirà inoltre disposizioni comuni per una maggiore trasparenza in materia di governance e distribuzione delle entrate. Inoltre, sempre nella seconda metà del 2011, la Commissione avvierà una consultazione sui numerosi aspetti legati alla divulgazione online di opere audiovisive. Biblioteche digitali: l’istituzione di biblioteche digitali europee che preservino e divulghino il ricco patrimonio culturale ed intellettuale europeo è fondamentale per lo sviluppo dell’economia della conoscenza. In tale senso, la Commissione in data odierna presenta una proposta legislativa che renderà possibile la digitalizzazione e l’accesso online alle cosiddette “opere orfane” (opere, come libri o articoli di quotidiani e periodici, ancora tutelate dal copyright ma i cui titolari del diritto non sono noti o non possono essere individuati per le relative autorizzazioni di copyright), cfr. MEMO/11/333. Al contempo la Commissione si compiace della conclusione di un protocollo d’intesa tra biblioteche, case editrici, autori e società di gestione collettiva per favorire tipologie di licenze che consentano di digitalizzare e divulgare libri fuori commercio. Violazioni dei DPI: la contraffazione e la pirateria costituiscono una minaccia crescente per l’economia. Tra il 2005 e il 2009, i casi di beni sospetti di violazioni delle DPI registrati dalle dogane UE è aumentato da 26 704 a 43 572. Nel frattempo nell’industria creativa si stima che nel solo 2008 la pirateria sia costata all’industria europea musicale, cinematografica, televisiva e dei software 10 milioni di euro e oltre 185 000 posti di lavoro. La Commissione sta intensificando il proprio impegno in questo settore. In primo luogo oggi ha presentato un regolamento che rafforzerà il ruolo dell’Osservatorio europeo sulla contraffazione e la pirateria, affidandone la gestione all’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (UAMI). Ciò consentirà all’Osservatorio di beneficiare delle competenze dell’UAMI in materia di proprietà intellettuale e della sua comprovata esperienza in ambito di marchi e disegni. Il regolamento è stato trasmesso per esame al Parlamento europeo e al Consiglio. In secondo luogo, nella primavera 2012 la Commissione proporrà di rivedere la direttiva sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale (cfr. IP/04/540). La direttiva dispone misure di diritto civile che assicurano ai titolari dei diritti il rispetto dei loro diritti di proprietà intellettuale, ma che andrebbero adeguate, in particolare alla luce delle sfide specifiche dell’era digitale. Tutela dei DPI da parte delle dogane: le dogane vigilano sugli scambi commerciali che interessano le frontiere esterne dell’UE. Le autorità doganali effettuano controlli di diversa natura e svolgono un ruolo essenziale nella lotta contro il commercio di beni che violano le DPI. Nel solo 2009, gli uffici doganali hanno intercettato oltre 40 000 carichi sospetti per un equivalente di 118 milioni di articoli. La maggior parte dei beni individuati risulta contraffatta o piratata. La posizione privilegiata delle dogane alle frontiere consente di tutelare un elevato numero di diritti di proprietà intellettuale. Nel contesto dell’attuale strategia per i DPI, la Commissione propone inoltre un nuovo regolamento sulla legislazione doganale volto a rafforzare ulteriormente il quadro giuridico per gli interventi doganali. La proposta mira inoltre a fare fronte al fenomeno del commercio di beni contraffatti tramite spedizioni al dettaglio effettuate via posta, visto che la maggioranza assoluta di tali beni è riconducibile ad acquisti via Internet. 3 Contesto I DPI sono un pilastro dell’economia dell’UE e un motore per la sua crescita futura. Nel 2009, il valore dei dieci marchi principali nei paesi dell’UE ammontava quasi al 9% del PIL medio. Le industrie creative basate sul copyright come i software, la carta stampata, la musica e il cinema, nel 2006 hanno generato il 3,3% del PIL dell’UE, mentre sono circa 1,4 milioni le PME che operano nel settore, dando lavoro a 8,5 milioni di persone. Tra il 1996 e il 2006, l’occupazione nelle industrie dell’economia della conoscenza è cresciuta del 24%, a fronte del 6% di altre industrie. Per ulteriori approfondimenti sui diritti di proprietà intellettuale: http://ec.europa.eu/internal_market/top_layer/index_52_en.htm Cfr. MEMO/11/332 e MEMO/333 Per ulteriori informazioni sulla politica doganale: http://ec.europa.eu/taxation_customs/customs/customs_controls/counterfeit_piracy /index_en.htm Per maggiori informazioni sull’azione delle dogane per la tutela dei DPI: Cfr. MEMO/11/327 http://ec.europa.eu/taxation_customs/index_en.htm 4