Cineforum G. Verdi www.cineverdi.it La teoria del tutto (The theory of everything) CAST TECNICO ARTISTICO Regia James Marsh Sceneggiatura Anthony McCarten Scenografia John Paul Kelly Fotografia Benoît Delhomme Montaggio Jinx Godfrey Musiche Jóhann Jóhannsson Distribuzione Universal Pictures Paese Regno Unito 2014 Durata 123’ INTERPRETI E PERSONAGGI Eddie Redmayne Stephen Hawking Felicity Jones Jane Hawking Emily Watson Beryl Wilde Charlie Cox Jonathan Hellyer Jones David Thewlis Dennis William Sciama Harry Lloyd Brian 41°° anno 2°° film l’infinito (la biografia grafia scritta da Jane Wilde, l’ex moglie di Hawking) - la trama del film orbita prevalentemente attorno al rapporto sentimentale che ha legato Stephen a Jane. In questo modo l’oper l’opera acquisisce una maggiore universalità e riesce a trasmet trasmettere emozioni anche a chi non ha familiarità con il mondo dell’astrofisica. Quella di Stephen e Jane, infatti, è una storia capace di appassionare chiunque perché descrive un amore puro e incon incondizionato, più forte anche della malattia neurologica che ha colpito lo studioso quando era poco più che ventenne. La vera cifra della pellicola risiede quindi nella capacità di raccontare in maniera coinvolgente e accattivante la problematica esistenza d di un uomo certamente fuori dal comune, ma non per questo tanto diverso da tutti gli altri. Per quanto grave e limitante, la sua malattia non gli ha infatti impedito di avere ben tre figli e due divorzi! “Finché c’è vita, c’è speranza.” Marco Tullio Cicerone Iniziamo dal titolo. Semplificando un po’ la definizione, con la locuzione “teoria del tutto” si intende una singola teoria in grado di spiegare la totalità dei fenomeni che si verificano nell’universo. La ricerca di una “teoria del tutto” confermabile sperimentalmente impegna tuttora i migliori fisici e cosmologi della nostra epoca. Uno di loro è Stephen Hawking. Considerando il contesto e l’ambiente nei quali lo scienziato ha vissuto, sarebbe lecito aspettarsi che La teoria del tutto parli prevalentemente di equazioni e istituti accademici. In realtà - complice il fatto che la sceneggiatura è basata sul libro Verso Dal punto di vista narrativo, La teoria del tutto è un film dall’impianto molto classico, la cui missione principale è quella di trasmettere al grande pubblico la straordinaria vivacità intellettuale e l’inguaribile ottimismo che da sempre caratterizzano l’immagine di Hawking. Poiché gli eventi della vit vita dello La teoria del tutto scienziato non vengono riportati con pedissequa accuratezza, noi spettatori non abbiamo modo di osservare il suo metodo di lavoro e nemmeno la maniera in cui egli è pervenuto alle sue più felici intuizioni, rappresentate solamente attraverso delle semplici associazioni metaforiche. Tuttavia, grazie all’elegante regia di James Marsh, riusciamo a percepire la passione di Hawking per la musica classica, la sua inclinazione a mettere in discussione i dogmi della religione e la sua spiccata tendenza a fare dell’autoironia riguardo ai due grandi enigmi che lo hanno assillato per tutta la vita: il tempo e le donne. Alla luce di queste considerazioni, la pellicola va apprezzata soprattutto per come tratteggia la dimensione umana di Hawking e le sfumature del suo complicato rapporto con Jane Wilde. Un altro punto di forza del film risiede anche nell’encomiabile performance di Eddie Redmayne, davvero superbo nel riprodurre la posizione del corpo, la conformazione delle dita e la mimica facciale dello studioso. Oltre che per il contributo portato alla comunità scientifica, Hawking è infatti entrato nell’immaginario collettivo principalmente a causa delle condizioni fisiche in cui versa ormai da parecchi anni. La sua inconfondibile figura adagiata su una sedia a rotelle ipertecnologica è da molto tempo una delle icone sia della scienza moderna che della capacità degli esseri umani di superare i propri limiti. Nonostante la quasi totale impossibilità a compiere il benché minimo movimento muscolare, l’accademico non ha mai rinunciato all’opportunità di girare il mondo per 7 - 8 - 9 - 10 ottobre 2015 comunicare il suo pensiero. Il bisogno di trasmettere le proprie idee a qualcun altro è stato, ed è tuttora, talmente potente in lui da fargli superare qualsiasi ostacolo, sia fisico che psicologico. Questa sua forza interiore mi ha riportato alla mente una clip pubblicitaria che la British Telecom mandava in onda nel 1994. Nello spot si può sentire la voce sintetizzata di Hawking mentre racconta l’evoluzione della parola all’interno della civiltà umana. Una tra le frasi più evocative - impiegata anche dai Pink Floyd in due delle loro canzoni (Keep Talking e Talkin’ Hawkin’) - è traducibile nel seguente modo: “Tutto ciò che dobbiamo fare è assicurarci di continuare a parlare”. Proprio per questo motivo, a mio avviso, il lavoro di Marsh è interpretabile anche come un’apologia del bisogno di comunicare che è insito in ognuno di noi. Una necessità che ci ha portati a superare i confini dello spazio e del tempo; quello stesso tempo che Hawking ha saputo comprendere e ingannare meglio di chiunque altro. Matteo Chemello [email protected] Cineforum G. Verdi www.cineverdi.it 41°° anno 2°° film Il regista L’attore James Marsh nato il 30 aprile 1963 a Truro (Gran Bretagna) Eddie Redmayne nato il 6 gennaio 1982 a Londra (Gran Bretagna) alcuni tra i film più importanti alcuni tra i film più importanti (2012) Doppio gioco (2011) Project Nim (2008) The King (2005) Man on fire (2015) Jupiter – il destino dell’universo (2012) Les miserables (2011) Marylin (2007) Savage grace La teoria del tutto La locandina Premi e riconoscimenti di Sergio Castellitto Miglior attore protagonista + 4 nomination (tra cui miglior film) Golden Globes Miglior attore film drammatico Miglior colonna sonora + 2 nomination un centinaio di altri premi vinti Colonna sonora Voti film rassegna Grazie alla sua interpretazione Eddie Redmayne ha vinto sia il premio Oscar sia il Golden Globe come miglior attore protagonista. Per prepararsi al ruolo, l’attore londinese ha conosciuto una quarantina di pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica e perso circa quindici chili. La raffinata colonna sonora sonora, curata dal compositore islandese Jóhann Jóhannsson, ha vinto il Golden Globe 2015 e ricevuto una candidatura agli ultimi premi Oscar. All’interno del film si possono inoltre sentire un paio di frammenti provenienti da L’anello del Nibelungo di Richard Wag Wagner, uno dei compositori preferiti di Hawking. In chiusura della pellicola troviamo anche due brani della Cinematic Orchestra: Arrival of the Birds e Transformation. L’emozionante brano che viene eseguito nei titoli di coda è invece Poison Love dei Claseria. • La pellicola è costata 15 milioni di dollari, equivalenti a circa 13.7 milioni di euro. Il prossimo film Premi Oscar 2015 Curiosità I produttori del film hanno impiegato quasi tre anni per far accettare a Jane Wilde la possibilità di adattare per il grande schermo il suo memoir. 7 - 8 - 9 - 10 ottobre 2015 La famiglia Belier Italia – drammatico – 100’ Delia e Gaetano sono stati sposati e hanno due figli piccoli. Da poco tempi vivono separati. Delia, che in passato che avuto problemi di anoressia, è una biologa nutrizionista, Gaetano scrive sceneggiature per la tv. La cena per organizzare le vacanze dei bimbi sarà l’occasione per ripercorrere la loro intensa storia d’amore e scoprire le ragioni della sua fine. La parola al pubblico 4,41 Inviate i vostri commenti al 348 - 5603580 LA FAMIGLIA BELIER “Che dire!! Un inizio di stagione meraviglioso nella sua semplicità che mi ha fatto uscire le lacrime dal cuore…. Continuate così e buon lavoro!” “Sono molte le cose da osservare per valutare un film: la storia, i paesaggi, i dialoghi, la musica, i costumi …. Stavolta però ha prevalso l’emozione. Quando una storia riesce a far venire i brividi oppure a bagnare le gote con le lacrime scaturite dalla commozione, allora è una bella storia. Bravi! Un inizio di rassegna con il botto!”. G.