L’Approssimazione dell’Ottica Geometrica Fisica Generale B •! Abbiamo visto che le componenti dei campi elettrico e magnetico di un’onda elettromagnetica soddisfano l’equazione di d’Alambert: !2" = " = Ex , E y , Ez , Bx , By , Bz •! Una volta che siano noti sia gli indici di rifrazione delle varie sostanze trasparenti che riempiono lo spazio, sia la posizione e le proprietà superficiali dei corpi opachi (assorbenti e riflettenti) presenti, il problema dell’ottica si riduce a trovare la soluzione dell’equazione di d’Alambert che soddisfa tutte le condizioni al contorno. 13. Ottica Geometrica http://campus.cib.unibo.it/2486/ Domenico Galli 1 #2" , v 2 #t 2 April 28, 2011 Digitally signed by Domenico Galli DN: c=IT, o=INFN, ou=Personal Certificate, l=Bologna, cn=Domenico Galli Date: 2011.04.28 17:42:55 +02'00' Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! L’Approssimazione dell’Ottica Geometrica (II) L’Approssimazione dell’Ottica Geometrica (III) •! Il problema è matematicamente estremamente difficile. Conviene quindi sviluppare teorie approssimate dei fenomeni luminosi che abbiano il vantaggio di una maggiore semplicità. •! Questa approssimazione vale quando le dimensioni e i raggi di curvatura delle superfici d’onda e delle superfici di separazione dei mezzi sono grandi rispetto alla lunghezza d’onda. •! L’ottica geometrica è una teoria approssimata. •! Le superfici sono scomposte in elementi infinitesimi piani, ai quali si applicano le leggi della propagazione rettilinea, della riflessione e della rifrazione. •! Una volta ricavate, da modelli ondulatori, le leggi della riflessione e della rifrazione per superfici d’onda piane e illimitate e superfici di separazione dei mezzi pure piane e illimitate, esse si applicano anche nei casi di superfici non piane e limitate. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 2! •! A queste superfici elementari si applica il concetto di raggio luminoso, inteso come asse di un cono di luce di apertura infinitesima e dunque come linea perpendicolare ai fronti d’onda. 3! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 4! L’Approssimazione dell’Ottica Geometrica (IV) Propagazione Rettilinea della Luce •! Ottica geometrica (propagazione rettilinea della luce): lo spazio invaso dalla luce, al di là di uno schermo forato opaco, è limitato al solo cono avente per vertice la sorgente puntiforme S e per base il contorno del foro. •! L’approssimazione dell’ottica geometrica non vale più quando la lunghezza d’onda diviene confrontabile o superiore alle dimensioni delle superfici e ai raggi di curvatura. •! Quando ciò accade, si presentano i fenomeni di diffrazione, non previsti dall’ottica geometrica. •! Diffrazione: deviazione dalla propagazione rettilinea. *-%!/0"!&$12! )&*)'+',$*-! &!##$.$-!' ! "'01$*/%$/&'++$ *4*1!-#&$1* &'++$/.34$-*0$ ! !""!##$ %$""&'##$($ Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 5! Propagazione Rettilinea della Luce (II) !""!##$ %$""&'##$($ Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 6! Diffrazione •! Una lente convergente avente il fuoco in S trasforma le onde sferiche in onde piane. •! Se ! << a le onde passano attraverso la fenditura e lo schermo proietta un’ombra netta (ottica geometrica). La luce viaggia per percorsi rettilinei che possiamo rappresentare come raggi. •! Ottica geometrica (propagazione rettilinea della luce): lo spazio invaso dalla luce, al di là di un diaframma forato opaco, è un cilindro avente per base il contorno del foro. •! Se invece ! diventa confrontabile con a, allora la luce si espande nella regione dell’ombra geometrica (diffrazione). •! Diffrazione: il fascio si allarga. Allargamento del fascio a causa della diffrazione '(!) *$)%"+,) !"#$%#&&# '(!) -"#() ! .)(/) -%'-#1#2"'() %)//"."()# )$$)//" !"$$%#//"0" Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 7! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 8! Diffrazione (II) Diffrazione (III) •! A causa della diffrazione, un fascio di luce tende sempre ad allargarsi. La diffrazione impone perciò un limite inferiore alla larghezza angolare di un fascio. •! L’ottica geometrica non può essere utilizzata quando la dimensione trasversale di un fascio (e dunque la dimensione della fenditura che lo ha generato) è dello stesso ordine di grandezza o più piccola della lunghezza d’onda: •! L’angolo con cui un fascio di luce si allarga è dell’ordine del rapporto tra lunghezza d’onda e dimensione trasversale del fascio: !! a < !" # % Ottica geometrica non può essere utilizzata a ! !$ " a 9! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! Diffrazione (IV) •! Diffrazione di un bordo rettilineo (fenomeni diffrattivi di Fresnel). •! La zona illuminata si estende nell’ombra geometrica fino alla distanza: ! l 2. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 10! Diffrazione (V) •! Non si può utilizzare l’ottica geometrica quando siano presenti sul percorso della luce fenditure di larghezza confrontabile con la lunghezza d’onda. l •! Non si può utilizzare l’ottica geometrica neppure nel caso in cui si sia interessati a un dettaglio su una scala di distanze confrontabili con la lunghezza d’onda. Allargamento del fascio di luce Diffrazione Ottica geometrica d Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 11! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 12! Il Raggio Luminoso Riflessione e Rifrazione •! Il raggio luminoso è una traiettoria perpendicolare al fronte d’onda che indica la direzione in cui si muove l’onda. •! Legge della riflessione: il raggio riflesso giace nel piano di incidenza (cioè il piano definito dal raggio incidente e dalla normale nel punto di incidenza P), inoltre: •! Il raggio è una comoda costruzione geometrica. Non è un’entità fisica. !r = !i !"#$%&' •! Legge della rifrazione o legge di Snell: il raggio rifratto giace nel piano di incidenza (cioè il piano " definito dal raggio incidente e (% )) *"+ dalla normale nel punto di *, * . incidenza P), inoltre: ',/ ' ! '(!) *$)%"+,) !"#$%#&&# '(!) 0"#() ! sin ! i n = 2, sin ! t n1 c n= v " $3 $4 % Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! # 13! Principio di Huygens-Fresnel 14! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! Principio di Huygens-Fresnel (II) •! Christian Huygens (1629-1695), Augustin Jean Fresnel (1788-1827). •! Nell’intervallo di tempo !t le onde secondarie (sferiche) raggiungono tutte il raggio c !t. $ !"#$ %&' –! Dopo un tempo !t la nuova posizione del fronte d’onda sarà la superficie di inviluppo di queste onde secondarie, ovvero la superficie tangente a tutte le onde secondarie. ()# $ '! , !'+ '*' •! L’inviluppo di queste onde (cioè la superficie tangente a tutte le onde secondarie) è la superficie del fronte d’onda al tempo t = t0 + !t . % (* –! Ogni elemento di un fronte d’onda è sorgente di un’onda sferica secondaria, di ampiezza proporzionale all’ampiezza dell’onda incidente nel punto considerato; ! "# ()# $( *' * ! ' ''! , •! Nota la posizione del fronte d’onda al tempo t0, il principio di Huygens-Fresnel consente di determinare la posizione del fronte d’onda al tempo t0 + !t: !"# $%& ' + '!' •! I punti blu sul fronte d’onda al tempo t = t0 sono sorgenti di onde secondarie sferiche (disegnate in blu tratteggiato nella figura). •! Il principio di Huygens-Fresnel è una costruzione geometrica che consente di prevedere la propagazione di un fronte d’onda del quale si conosce la posizione a un dato istante. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 1#",/* .2",.% //" )$$)//" !"$$%#//"." *0#% 1)(/) "+# )$$)//" !"$$%#//"." !"#$%#&&# 0%'0#-#2"'() %)//"1"()# ))* 1)(/) %#--" 0#%#11)1" (% ! 0%'0#-#2"'() %)//"1"()# %#--" !".)%-)(/" "#! !"#$%.'#$(& /&0#$(*".& 15! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 16! Principio di Huygens-Fresnel (III) Principio di Huygens-Fresnel. Formulazione Matematica di Kirchhoff •! Il principio di Huygens-Fresnel produce risultati soddisfacenti anche in caso di diffrazione. •! Gustav Kirchhoff (1824-1887). •! La superficie di inviluppo delle onde secondarie indica infatti una propagazione delle onde anche nella zona di ombra geometrica. •! L’onda secondaria è sfasata di 90º rispetto all’onda incidente. % $ !"#$%&'()#$(*'*'#'+'#,# !"#$%&'()#$(*'*'#'+'#, ! " !" # # •! Somma delle ampiezze in luogo dell’inviluppo. •! L’onda secondaria è attenuata di un fattore K(!) (fattore di inclinazione): ( ) K ! = 1 1 + cos ! 2" ( ) Non si ha quindi propagazione indietro. !"#$%-'#$(& .&/#$(*"-& Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 17! Principio di Huygens-Fresnel e Legge della Riflessione 18! Principio di Huygens-Fresnel e Legge della Riflessione (II) •! Consideriamo, in un certo istante t0, il fronte d’onda AG. Si ha: •! La superficie di inviluppo delle onde secondarie è il piano per FC. GÂC = ! i •! I triangoli rettangoli AFC e AGC sono congruenti: •! Tale fronte d’onda, per procedere fino a C deve percorrere la distanza: AFC ! AGC avendo l’ipotenusa condiviso e i cateti FA = s = GC. GC = s •! Segue che gli angoli corrispondenti dei due triangoli sono congruenti: e impiegando il tempo: !t = Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! s v ! r = FĈA = GÂC = ! i !r = !i •! Nello stesso tempo !t, il fronte dell’onda secondaria in A è divenuto una superficie sferica di raggio s = AF. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 19! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 20! Principio di Huygens-Fresnel e Legge della Rifrazione Principio di Huygens-Fresnel e Legge della Rifrazione (II) •! Consideriamo, in un certo istante t0, il fronte d’onda AE. Si ha: EÂC = ! i •! Tale fronte d’onda, per procedere fino a C deve percorrere la distanza: EC = s1 •! La superficie di inviluppo delle onde secondarie è il piano per FC. •! Si ha pertanto: !"#$%&'#$() *$+*(&$%& s2 v 2 = s1 v1 "),,*# *$+*(&$%& sin ! t s v = AC = 2 = 2 s1 sin ! i s1 v1 s1 v1 AC •! Nello stesso tempo !t, il fronte dell’onda secondaria in A è divenuto una superficie sferica di raggio s2 = AF: s2 = v 2 !t = v 2 "),,*# *$+*(&$%& s2 e impiegando il tempo: !t = !"#$%&'#$() *$+*(&$%& sin ! t !"#$%&'#$()'-&+#$()"*) sin ! i = v2 v1 !"#$%&'#$()'-&+#$()"*) s1 v1 Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 21! Specchio Piano Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 22! Specchio Piano (II) •! La sorgente puntiforme O è denominata oggetto. •! L’immagine dista dallo specchio quanto l’oggetto. Infatti: AÔB = OB̂n (alterni interni) ! # OB̂n = nB̂r (legge riflessione) # " % nB̂r = pB̂I (opposti al vertice) # ˆ (alterni interni) #$ pB̂I = AIB •! I prolungamenti dei raggi riflessi oltre lo specchio si incontrano nel punto I detto immagine. ˆ % AÔB = AIB AOB & AIB •! Dalla congruenza dei due triangoli, segue in particolare che: AI ! OA d I = dO Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 23! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 24! L’Occhio Formazione dell’Immagine nell’Occhio •! L’occhio è schematizzabile mediante un diottro sferico (non una lente). •! Il diottro trasforma un’onda sferica divergente in un’onda sferica convergente. •! L’onda sferica divergente emessa dall’oggetto (sorgente puntiforme) converge nell’immagine sulla retina. !""#$$!! )#$%(' ! *+,#)-%.%/01!(0'/ ! 2'3.%/0%/)'""%/!&!.#($)%.%/ %&&'"%(# ! ! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 25! 26! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! Nomenclatura Formazione dell’Immagine nell’Occhio (II) •! Una sorgente puntiforme di luce O (punto oggetto) emette un’onda luminosa sferica (in un mezzo omogeneo e isotropo). •! Un oggetto esteso può essere pensato come un insieme di sorgenti puntiformi. •! Una porzione di questa sfera si può rappresentare con un fascio di raggi che passano tutti per il medesimo punto O (fascio di raggi omocentrico). •! L’immagine, formata sulla retina, è l’insieme delle immagini di tutte le sorgenti puntiformi. •! L’immagine sulla retina di un oggetto esteso risulta rovesciata e rimpicciolita. •! Se l’onda investe un sistema ottico, l’onda che esce può essere sferica convergente o divergente (sistema ottico stigmatico) o non-sferica (sistema ottico astigmatico: i raggi uscenti non sono omocentrici). %&&'"%(# •! Il punto immagine si dice reale se i raggi passano effettivamente attraverso di esso, si dice virtuale se passano attraverso di esso soltanto i prolungamenti dei raggi. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 27! )#$%(' !""#$$! •! Il punto in cui passano tutti i raggi emergenti da un sistema ottico stigmatico si dice punto immagine. Punto oggetto e punto immagine si dicono anche punti coniugati. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 28! !""#$$! *# $ %( ' !" ./#001%! %&&'"%(# )#'*# )#$%( ' •! L’immagine sulla retina di una sorgente puntiforme riflessa da uno specchio è uguale a quella di una sorgente puntiforme che si trovi nella posizione dell’immagine virtuale. •! L’immagine sulla retina %&&'"%(#)*#'+# di una sorgente estesa riflessa da uno specchio è uguale a quella di una sorgente estesa che si trovi nella posizione dell’immagine $$! virtuale. "# ! %&&'"%(# +%)$,'*# Specchio piano (IV) -.#//0%! Specchio piano (III) Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! %& ,% &' *$ "% -' (# +# 29! L’Immagine Speculare Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 30! L’Immagine Speculare (II) •! L’immagine speculare di una mano sinistra è una mano destra e viceversa. •! Come mai lo specchio scambia la destra e la sinistra ma non l’alto e il basso? •! Come mai lo specchio scambia la destra e la sinistra ma non l’alto e il basso? •! Il concetto di “alto” è un vettore polare: –! Vettore con origine nei piedi e vertice in testa. •! Il concetto di “destra” è un vettore assiale: –! Prodotto vettoriale dell’“avanti” con l’“alto”. mano destra mano sinistra Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 31! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 32! L’Immagine Speculare (III) L’Immagine Speculare (IV) •! L’alto è inteso come la parte del nostro corpo in cui si trova la testa. •! Vediamo come si presenta l’immagine riflessa di un vettore polare e di un vettore assiale. •! Ma la mano destra non è intesa come la mano in cui si trova la fede. Se così fosse non ci sarebbe lo scambio destra-sinistra. •! Consideriamo due vettori polari a e b e il loro prodotto vettoriale c, che è un vettore assiale: ! ! a = a1ı̂ + a2 !ˆ + a3k̂, b = b1ı̂ + b2 !ˆ + b3k̂ ! ! ! c = a ! b = a2 b3 " a3b2 ı̂ + a3b1 " a1b3 !ˆ + a1b2 " a2 b1 k̂ = •! La destra è intesa come prodotto vettoriale dell’“avanti” con l’“alto”. ( •! Perciò il concetto di destra è un vettore assiale. ) ( ) ( ) = c1ı̂ + c2 !ˆ + c3k̂ •! L’immagine speculare di questi vettori è: ! ! a! = a1ı̂ + a2 !ˆ " a3k̂, b! = b1ı̂ + b2 !ˆ " b3k̂ ! ! ! c! = a! # b! = $% a2 "b3 " "a3 b2 &' ı̂ + $% "a3 b1 " a1 "b3 &' !ˆ + $% a1b2 " a2 b1 &' k̂ = = "c1ı̂ " c2 !ˆ + c3k̂ ( ) ( ) Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 33! L’Immagine Speculare (V) ( ) ( ) Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 34! Riflessione Totale •! Vettori polari e vettori assiali si trasformano diversamente per riflessione speculare. •! Quando un raggio di luce incide sulla superficie che separa due mezzi trasparenti con diverso indice di rifrazione n1 e n2 di solito si produce sia un raggio riflesso, sia un raggio rifratto. •! I vettori polari invertono soltanto la componente perpendicolare allo specchio. •! Il flusso di energia del raggio incidente è pertanto suddiviso: parte è nel raggio riflesso, parte nel raggio rifratto. •! I vettori assiali invertono le due componenti parallele allo specchio. ! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 35! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 36! Riflessione Totale (II) Riflessione Totale (III) •! Tuttavia: •! L’angolo critico "c è l’angolo di incidenza "i in corrispondenza del quale l’angolo del raggio rifratto con la normale r è pari a "t = 90°. –! Se n1 > n2, ovvero se la luce passa da un mezzo con indice di rifrazione più elevato n1 a un mezzo con indice di rifrazione minore n2; •! Per la legge di Snell si ha: –! E se l’angolo di incidenza "i è maggiore dell’angolo critico "c; •! Allora la luce non attraversa più la superficie, neanche parzialmente, e il raggio è totalmente riflesso (non c’è raggio rifratto). sin ! t n1 = sin ! i n2 per cui per l’angolo critico si ha: ! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 37! Riflessione Totale (IV) ! c = arcsin Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 38! Riflessione Totale (V) •! Se non si ha riflessione totale, il raggio riflesso è sempre attenuato rispetto al raggio incidente, in quanto parte del flusso di energia si trasferisce al raggio rifratto. n2 n1 •! Si osservi che la funzione arcsin(x) è definita soltanto per x ! #$ "1,1%& , per cui l’angolo "c è definito soltanto se n2 < n1. •! Se invece si ha riflessione totale allora il raggio riflesso non è attenuato rispetto al raggio incidente, in quanto si ritrova nel raggio riflesso tutto il flusso di energia del raggio incidente. •! La riflessione totale si verifica soltanto se: "$ n2 < n1 # %$! i > ! c ! sin 90° n1 = sin ! c n2 n ! c = arcsin 2 n1 •! Pertanto in una fibra ottica, che deve trasferire un flusso di luce a grande distanza, è essenziale non avere perdite dovute a raggi rifratti che escono dalla fibra: ! –! Per eliminare questo tipo di perdite è necessario che le riflessioni del raggio sulla parete della fibra siano sempre riflessioni totali. con '"()!( n ! c = arcsin 2 n1 !"#$%& '"()!( Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 39! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 40! Riflessione Totale (VI) Prisma !"#$%&'(!"# #%)#'*%+," •! Consideriamo un prisma, costituito di materiale trasparente (con indice di rifrazione superiore all’aria), investito da un raggio di luce. •! Chiamiamo n l’indice di rifrazione del materiale di cui è costituito il prisma e consideriamo 1 l’indice di rifrazione dell’aria. •! Il raggio subisce 2 rifrazioni: •! Se la fibra è eccessivamente curvata, può accadere che la riflessione non sia più una riflessione totale e conseguentemente ci sia una perdita nel flusso di energia, dovuta al raggio rifratto che esce dalla fibra. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! –! Entrando nel prisma; –! Uscendo dal prisma. 41! Prisma (II) 42! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! Prisma (III) •! Dalla misura dell’angolo # del prisma e dell’angolo minimo di deviazione del raggio $min si può determinare l’indice di rifrazione del materiale di cui è costituito il prisma. •! Infine, nel triangolo DBC l’angolo esterno " è pari alla somma dei due angoli interni non adiacenti: •! Per la legge di Snell, nelle 2 rifrazioni si ha: •! Differenziando la legge si Snell si ha: ( ) ( sin i = n ! sin i = nsin r sin r sin i =n sin r sin r ! 1 = sin i! n cos i di = n cos r dr ! di = n 1 sin r " 1 = ! sin r " = sin i" n sin i" n 1 cos r " dr " = cos i" di" n 1 cos i" dr " = di" n cos r " •! Inoltre nel triangolo ABC la somma degli angoli è un angolo piatto, per cui: ( ) ( ) ( ) ! + 90° " r + 90° " r # = 180° ! = r + r# Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! ) ! = i " r + i# " r # = i + i# " r + r # = i + i# " $ 43! ! = r + r" cos r dr cos i Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 44! Prisma (IV) Prisma (V) •! Differenziando i precedenti risultati si ha, essendo # costante: •! Otteniamo quindi: cos r cos i" cos r " cos i di" # di" = ! di cos i cos r " cos r cos i" di" cos r " cos i d$ di + di" = = 1+ = 1! di di cos r cos i" di %! = r + r " %r + r " = ! %dr + dr " = 0 ( & ( & & '# = i + i" $ ! ' i + i" = # + ! 'di + di" = d# di = ! •! Riassumendo: $ cos r &di = n cos i dr & 1 cos i! & di! % dr ! = n cos r ! & &dr ! = "dr &di + di! = d# ' di = n •! Quando $ è minimo si ha: $ cos r &di = n cos i dr & 1 cos i! & di! %dr ! = n cos r ! & &dr ! = "dr &di + di! = d# ' $( = r + r ! % '# = i + i! " ( $&i = i# d! cos r # cos i =0 " = 1 " % min min cos r cos i# di # &'rmin = rmin cos r cos r cos r 1 cos i" cos r cos i" dr = !n dr " = !n di" = ! di" cos i cos i cos i n cos r " cos i cos r " Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 45! Prisma (VI) ! $"imin = imin # ! %$rmin = rmin ' rmin = ( = i + i! ) & = 2imin ) & ' imin sin imin sin n= = sin rmin 46! Prisma (VII) •! Quando $ è minimo si ha, di conseguenza: & = rmin + rmin ! = 2rmin Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! ( min + & 2 & sin 2 & 2 ( +& = min 2 $ cos r &di = n cos i dr & 1 cos i! & di! %dr ! = n cos r ! & &dr ! = "dr &di + di! = d# ' $( = r + r ! % '# = i + i! " ( Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 47! •! Abbiamo così trovato l’indice di rifrazione n in funzione dell’angolo # del prisma e dell’angolo minimo di deviazione del raggio $min: n= sin ! min + " 2 " sin 2 Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 48! Il Diottro Sferico Il Diottro Sferico (II) •! Il diottro sferico è una superficie sferica che separa due mezzi trasparenti con diverso indice di rifrazione. •! Per la legge di Snell si ha, per il raggio rifratto nel punto Q: sin i n2 = sin r n1 •! N.B.: Un diottro non è un mezzo materiale, non è costituito di materiale. Un diottro è una superficie geometrica (immateriale) che separa due materiali trasparenti diversi: •! Inoltre, poiché due angoli supplementari hanno lo stesso seno, sin ! " x = sin x , si ha: ( –! P.es.: aria-vetro, aria-acqua, acqua-vetro, ecc. sin i = sin AQ̂C !"#$$%#&'()%"*# sin AĈQ = sin A! ĈQ Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 49! Il Diottro Sferico (III) •! Applicando il teorema dei seni al triangolo AQC si ha: sin AQ̂C AC = sin AĈQ AQ ! sin i sin A" ĈQ = x+ R AQ •! Applicando il teorema dei seni al triangolo A$QC si ha: sin r CA! = sin A! ĈQ A! Q " ) Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 50! Il Diottro Sferico (IV) •! Dalle precedenti uguaglianze otteniamo: sin i n2 = sin r n1 sin i = sin AQ̂C sin AĈQ = sin A! ĈQ sin r sin A! ĈQ = x! # R A! Q sin i sin A! ĈQ # = % x+ R AQ % $ ' sin r sin A! ĈQ % = x! " R A! Q %& AQ A! Q AQ A! Q Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 51! = sin r x + R sin i x ! " R = n1 x + R n2 x ! " R sin i sin r AQ = A! Q x+ R x! " R sin i n2 = sin r n1 sin i = sin AQ̂C sin AĈQ = sin A! ĈQ Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 52! Il Diottro Sferico (V) Il Diottro Sferico (VI) •! Tuttavia, per piccole vergenze " (fasci di raggi parassiali, ovvero fasci di raggi poco inclinati sull’asse), il sistema diventa approssimativamente stigmatico: AQ n x + R •! Il diottro sferico è un sistema non-stigmatico: –! Al variare di Q sulla superficie del diottro x% non rimane costante (infatti il I membro AQ/A$Q varia, mentre nel II membro sono tutte costanti eccetto x$). %' AQ ! AO = x !"0 # & # (' A$ Q ! A$ O = x $ n x+R = 1 A! Q n2 x ! " R AQ Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 53! Il Diottro Sferico (VII) x+R x! " R = n1 x x! $n n ' # n2 " n1 = R & 1 + 2 ) % x x! ( # n2 Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! = 1 n2 x ! " R 54! Il Diottro Sferico (VIII) •! Otteniamo quindi, per fasci di raggi parassiali (piccole vergenze "): n1 x + R x = n2 x ! " R x ! n1 x + R x ! n2 x $ ) R x $ A! Q •! I fuochi sono i punti coniugati dei punti all’infinito. •! La prima e la seconda distanza focale si ottengono perciò, dall’equazione del diottro, come: $ $ R' R' # n2 & 1 " ) = n1 & 1 + ) x( x! ( % % n1 n2 n2 " n1 + = x x! R n2 f 2 = lim x # = R x!" n2 $ n1 •! Ovvero l’equazione del diottro: n1 n2 n2 " n1 + = x x! R f2 = n2 R n2 ! n1 f1 = lim x = x ! "# f1 = Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 55! n1 R n2 $ n1 n1 R n2 ! n1 Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 56! Il Diottro Sferico (IX) Il Diottro Sferico (X) •! Il diottro crea una corrispondenza biunivoca tra punti oggetto A e punti immagine A$. •! Data la definizione dei fuochi: " n2 '" f1 n1 R$ $ = n2 ! n1 $ & (# f 2 n2 # n1 $f ! f = R R$ f1 = 1 )% 2 n2 ! n1 $% n1 n2 " n1 x x! R n2 " n1 f1 n2 " n1 f 2 n2 " n1 + = R x R x! R f2 = + n2 = •! Il diottro crea perciò una corrispondenza biunivoca tra punti alla sinistra del diottro (spazio oggetto) e punti alla destra del diottro (spazio immagine). •! Calotte sferiche di raggio x + R sono trasformate in calotte sferiche di raggio x"#R. L’equazione del diottro si può anche scrivere nella forma: f1 f 2 + =1 x x! •! Se l << x + R le due calotte si approssimano con due piani (piani coniugati). Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! !"#$%& &''())& 57! Il Diottro Sferico (XI) !"#$%& %**#'%+( Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 58! Il Diottro Sferico (XII) •! Approssimazione di Gauss: •! Dall’equazione del diottro: x ! n2 x ! " R = x n1 x + R –! Fasci di raggi parassiali: piccola vergenza ". –! Oggetto di piccole dimensioni trasversali: l << x + R. e dalla similitudine dei triangoli BAC e B$A$C: x! " R l ! = x+R l segue che l’ingrandimento lineare trasversale G è costante per ciascuna coppia di piani coniugati a distanza fissata x e x$: x ! l ! n2 = x l n1 G= Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 59! l ! x ! n1 = x n2 l Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 60! Il Diottro Sferico (XIII) Il Diottro Sferico (XIV) •! Si ha inoltre: •! Per costruire graficamente le immagini è utile considerare raggi particolari: QO # % ! " tan ! " x x % AO = $ ' K= ! ! tan ! x " QO QO % tan ! " ! = x " %& A" O tan ! ! QO = –! Il raggio passante per il centro di curvatura del diottro non viene deviato dal diottro. –! I raggi che incidono sul diottro paralleli all’asse ottico convergono sul secondo fuoco. •! L’ingrandimento angolare (o rapporto di convergenza) K è costante per ciascuna coppia di punti coniugati a distanza fissata x e x$: K= –! I raggi che escono dal primo fuoco vengono deviati dal diottro in modo da risultare paralleli all’asse ottico. "! x = " x! •! Si ha inoltre: G!K = n1 n2 Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 61! Il Diottro Sferico (XV) n1 R > 0, n2 ! n1 x > f1 " 0 < f2 = •! Costruzione dell’immagine: R > 0, n2 > n1, 0 < x < f1: n2 R>0 n2 ! n1 f1 <1 " x f2 x# = 1! •! Immagine reale e capovolta. f1 = f1 > 0 " x# > 0 x Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 62! Il Diottro Sferico (XVI) •! Costruzione dell’immagine: R > 0, n2 > n1, x > f1: f1 = Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! f1 f 2 + =1 x x! 63! n1 R > 0, n2 ! n1 0 < x < f1 " f2 = n2 R>0 n2 ! n1 f1 >1 " x f2 x# = 1! •! Immagine virtuale e diritta. f1 < 0 " x# < 0 x Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! f1 f 2 + =1 x x! 64! Il Diottro Sferico (XVII) Il Diottro Sferico (XVIII) •! Costruzione dell’immagine: R > 0, n2 < n1: f1 = n1 R < 0, n2 ! n1 f1 <0 " x f2 x# f2 = = 1! •! Costruzione dell’immagine: R < 0, n2 > n1: n2 R<0 n2 ! n1 f1 = f1 > 0 " x# < 0 x f1 f 2 + =1 x x! •! Immagine virtuale e diritta. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 0 < x < f1 " f2 = f2 x# = 1! •! Immagine virtuale e diritta. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! f1 > 0 " x# < 0 x f1 f 2 + =1 x x! •! Immagine virtuale e diritta. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! f1 = f1 < 0 " x# < 0 x x# = 1! 66! •! Costruzione dell’immagine: R < 0, n2 < n1, x > f1: n2 R>0 n2 ! n1 f1 >1 " x f2 n2 R<0 n2 ! n1 Il Diottro Sferico (XX) •! Costruzione dell’immagine: R < 0, n2 < n1, 0 < x < f1: n1 R > 0, n2 ! n1 f1 <0 " x f2 = 65! Il Diottro Sferico (XIX) f1 = n1 R < 0, n2 ! n1 f1 f 2 + =1 x x! 67! n1 R > 0, n2 ! n1 x > f1 " 0 < f2 = n2 R>0 n2 ! n1 f1 <1 " x f2 x# = 1! •! Immagine reale e capovolta. f1 > 0 " x# > 0 x Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! f1 f 2 + =1 x x! 68! Lo Specchio Sferico Lo Specchio Sferico (II) •! La riflessione può essere formalmente descritta come una rifrazione tra due mezzi aventi rispettivamente indici di rifrazione n1 = 1 e n2 = "1. •! Dalle proprietà del diottro sferico: " n1 R $ f1 = n2 ! n1 $ # $ f = n2 R $ 2 n !n 2 1 % •! Si tratta, ovviamente, di un artificio formale, in quanto l’indice di rifrazione fisico è sempre positivo: –! È il rapporto tra la velocità della luce nel vuoto e la velocità della luce nel mezzo. " f1 f 2 =1 $ + $ x x& # $G = l & = x & n1 $% x n2 l si trovano le proprietà dello specchio sferico ponendo: $" n1 = 1 # %$ n2 = !1 Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 69! Lo Specchio Sferico (III) •! Ponendo n1 = 1 e n2 = "1, si ottiene: " R $ f1 = ! 2 # R $ f2 = 2 % $1 1 2 & ! =! R & x x" R & &f =± 2 % &G = l " = ! x " & l x & #" x &K = = # x" ' Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 70! Lo Specchio Sferico (IV) " n1 R $ f1 = n2 ! n1 $ # $ f = n2 R $ 2 n !n 2 1 % " f1 f 2 =1 $ + $ x x& l & x & n1 $ #G = = x n2 l $ $ '& x $K = = ' x& % Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 71! •! Specchio convesso (R > 0): $1 1 2 & ! =! x R x " & R & &f =+ 2 % &G = l " = ! x " & l x & #" x &K = = # x" ' Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 72! Lo Specchio Sferico (V) Lo Specchio Sferico (VI) •! Specchio concavo (R < 0), 0 < x < f : •! Specchio concavo (R < 0), x > f : $1 1 2 & ! =! R & x x" R & &f =! 2 % &G = l " = ! x " & l x & #" x &K = = # x" ' $1 1 2 & ! =! R & x x" R & &f =! 2 % &G = l " = ! x " & l x & #" x &K = = # x" ' 73! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! Lo Specchio Sferico (VII) •! Costruzione dell’immagine: R > 0: f = R >0 2 x>0 ! Lo Specchio Sferico (VIII) R 2 1 1 2 ! =! x x" R f = 1 1 2 = + > 0 ! x" > 0 x" x R 74! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! •! Costruzione dell’immagine: R < 0, 0 < x < f : f =! R >0 2 0<x< f =! •! Immagine virtuale e diritta. R 2 " 1 2 >! x R " 1 1 2 = + > 0 " x# > 0 x# x R R 2 1 1 2 ! =! x x" R f = •! Immagine virtuale e diritta. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 75! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 76! Lo Specchio Sferico (IX) •! Costruzione dell’immagine: R < 0, x > f : R >0 2 R " x> f =! 2 f =! 1 2 <! x R " 1 1 2 = + < 0 " x# < 0 x# x R Sistemi Ottici Centrati R 2 1 1 2 ! =! x x" R f = •! Nei ragionamenti eseguiti sul diottro, è importante che l’oggetto puntiforme A sia sorgente di un fascio di raggi omocentrico; non è importante il modo in cui questo fascio è ottenuto. •! Immagine reale e capovolta. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 77! Sistemi Ottici Centrati (II) Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 78! Sistemi Ottici Centrati (III) •! In particolare A può essere una sorgente puntiforme di luce; ma A può essere anche l’immagine stigmatica di una sorgente puntiforme di luce, ottenuta mediante un altro sistema ottico. •! Un fascio omocentrico parassiale resta allora omocentrico per un numero qualsiasi di rifrazioni (e riflessioni) in un sistema ottico centrato. Quindi il punto A produce, nel sistema ottico centrato, un’immagine stigmatica A(N) (reale o virtuale). •! Quindi la legge dei punti coniugati si può applicare successivamente a tutte le superfici rifrangenti di un sistema ottico complicato: l’immagine dell’i-esimo diottro è l’oggetto per il diottro (i + 1)-esimo. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! •! Si chiama sistema ottico centrato un sistema costituito da due o più superfici sferiche, aventi tutte i centri su di una stessa retta, le quali separano mezzi trasparenti di diverso indice di rifrazione (diottri) o costituiscono superfici riflettenti (specchi). 79! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 80! Sistemi Ottici Centrati (IV) Lente Semplice •! Il più semplice sistema ottico centrato è la lente. •! Una piccola porzione di un piano, situato nel primo mezzo, perpendicolarmente all’asse ottico del sistema centrato sarà riprodotto nell’ultimo mezzo rifrangente sul piano coniugato, sempre perpendicolare all’asse ottico. •! La lente è un sistema ottico costituito dalla successione di due diottri semplici, in cui il primo e il terzo indice di rifrazione sono uguali. •! Una lente si dice sottile se il suo spessore è piccolo rispetto ai raggi di curvatura R# e R$ delle due superfici. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 81! Lente Semplice (II) 82! Lente Sottile •! Posto n = n2 n1, si ha, per i due diottri: # n1 n1n n1n " n1 = % + R! % x1 x ! $ % n1n + n1 = n1 " n1n % " x! + d x R!! 2 & Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! # 1 n n "1 % + = R! % x1 x ! $ % n + 1 = 1" n %& " x ! + d x 2 R!! •! Se lo spessore della lente è trascurabile rispetto alle distanze dell’immagine e dell’oggetto, si ha: n1 n2 n2 " n1 + = x x! R $ 1 n n #1 & + = R! & x x! d ! x! " % 1 & n + 1 = 1# n &' # x ! x 2 R!! ( 1 1 1 1 + + = n #1 * # x1 x 2 ) R! R!! -, ( ) )1 1 1 = + + + x1 x 2 F * + 1 = n !1 # 1 ! 1 & %$ R" R"" (' +F , ( Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 83! # 1 n n "1 % + = R! % x1 x ! $ n 1 1" n % + = %& " x ! + d x 2 R!! (Equazione della lente sottile) ) Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 84! Lente Sottile (II) Lente Sottile (III) •! L’inverso della distanza focale, 1/F, è detto convergenza della lente. •! Dalla similitudine dei triangoli OA1B1 e OA2B2 segue che: •! Se F è espresso in metri, 1/F, è espresso in diottrie [m"1]. OA1 B1 ! OA2 B2 •! Per esempio, se la distanza focale di una lente è pari a 25 cm, la sua convergenza è pari a 4 diottrie. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 85! G= l2 x2 = l1 x1 Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 86! Lente Sottile (V) •! Si ha inoltre: ! 2 tan ! 2 QO ! = !1 tan !1 OA2 l2 OA2 x2 = = l1 OA x1 1 •! L’ingrandimento lineare trasversale G è costante per ciascuna coppia di piani coniugati a distanza fissata x e x#. Lente Sottile (IV) K= ! G= •! Tipi di lente convergente: QO OA1 = OA1 OA2 = x1 x2 K= ! 2 x1 ! !1 x2 biconvessa $ 1 1 ' 1 = n #1 & # >0 " F >0 F % R! R!! )( ( R! > 0, R!! < 0 " •! L’ingrandimento angolare (o rapporto di convergenza) K è costante per ciascuna coppia di piani coniugati a distanza fissata x e x#. Infine: K !G = 1 ) piano- convessa R! > 0, R!! " # $ & 1 1 ) 1 = n %1 ( % >0 $ F >0 F ' R! R!! +* ( ) menisco- convergente 0 < R! < R!! " Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 87! $ 1 1 1 ' = n #1 & # >0 " F >0 F % R! R!! )( ( ) Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 88! Lente Sottile (VI) Lente Sottile (VII) •! Tipi di lente divergente: •! Costruzione dell’immagine: 0 < F < x1: 0 < F < x1 ! biconcava $ 1 1 ' 1 = n #1 & # <0 " F <0 F % R! R!! )( ( R! < 0, R!! > 0 " ) 1 1 1 = " > 0 ! x2 > 0 x2 F x1 1 1 1 + = x1 x 2 F •! Immagine reale e capovolta. piano- concava R! " #, R!! > 0 $ & 1 1 ) 1 = n %1 ( % <0 $ F <0 F ' R! R!! +* ( ) menisco- divergente 0 < R!! < R! " $ 1 1 1 ' = n #1 & # <0 " F <0 F % R! R!! )( ( ) Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 89! Lente Sottile (VIII) ! 90! Lente Sottile (IX) •! Costruzione dell’immagine: 0 < x1 < F: 0 < x1 < F Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! •! Costruzione dell’immagine: F < 0 < x1: 1 1 1 = " < 0 ! x2 < 0 x2 F x1 F < 0 < x1 ! •! Immagine virtuale e diritta. 1 1 1 = " < 0 ! x2 < 0 x2 F x1 •! Immagine virtuale e diritta. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 91! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 92! Condizioni per la Formazione di un’Immagine Stigmatica e Indistorta Aberrazione Sferica •! Le costruzioni geometriche esposte sinora sono valide se sono soddisfatte, almeno approssimativamente, le seguenti condizioni: •! Caustica: superficie che inviluppa l’insieme dei raggi di un fascio rifratto. –! Fasci di raggi parassiali: piccola vergenza %. •! In assenza di aberrazione sferica la caustica si riduce a un punto (vertice del fascio omocentrico). –! Oggetto di piccole dimensioni trasversali: l << x + R. –! Indice di rifrazione indipendente dalla lunghezza d’onda. •! In presenza di aberrazione sferica la caustica ha un asse di simmetria ma non un centro di simmetria. •! Queste condizioni non possono essere verificate in alcune condizioni pratiche: –! Grandi aperture di diaframma (grandi %): sono necessarie per avere immagini luminose. –! Obiettivi grandangolari: sono utilizzati per ottenere immagini da oggetti di grandi dimensioni (grandi l). Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 93! Aberrazione Sferica (II) !"#$%&!" Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 94! Correzione dell’Aberrazione Sferica •! A causa dell’aberrazione sferica un oggetto puntiforme produce sullo schermo un’immagine nella forma di un cerchietto (cerchietto di diffusione) illuminato irregolarmente. •! Lamina di correzione asferica. •! Una lente di vetro crown (n = 1.5) con un rapporto 1:6 dei raggi di curvatura il cui lato più convesso è rivolto verso i raggi paralleli ha aberrazione minima. •! L’aberrazione sferica si conserva anche nel caso di un punto luminoso giacente sull’asse del sistema, caso in cui tutte le altre aberrazioni scompaiono (con luce monocromatica). Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! •! Specchio parabolico. 95! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 96! Coma Coma (II) •! Se un oggetto puntiforme si trova fuori dall’asse ottico, la sua immagine ha la forma di una macchia con un pennacchio luminoso, simile alla forma di una cometa (dal greco %&µ', chioma). •! Se l’oggetto si trova fuori dall’asse ottico, i raggi passanti per i bordi della lente convergono — non soltanto a distanza diversa dalla lente rispetto ai raggi passanti per il centro — ma anche a distanza diversa dall’asse ottico. Questa è l’origine dell’aberrazione di coma . 97! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! Astigmatismo dei Fasci Inclinati Astigmatismo dei Fasci Inclinati (II) •! L’oggetto puntiforme L produce due immagini stigmatiche a forma di segmento. •! Il piano meridiano contiene la sorgente e passa per l’asse ottico. •! Il piano sagittale è perpendicolare al piano meridiano. '( & $% !"# –! Sulla prima (di orientamento sagittale) sono a fuoco i raggi giacenti sul piano meridiano. % #$ " )"* 98! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! –! Sulla seconda (di orientamento meridiano) sono a fuoco i raggi giacenti sul piano sagittale. % "#$ "* () •! Su di un piano &' $% intermedio il !"# fascio ha !"#$%&+#,"--#.( sezione circolare (cerchio di minima confusione). !"#$%&+#,"--#.( ! !! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! !!! 99! ! !! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! !!! 100! Curvatura di Campo Distorsione •! La superficie su cui l’immagine è a fuoco non è un piano. •! Si osserva con oggetti estesi, anche utilizzando sistemi di piccola apertura. •! Inoltre raggi giacenti su piani meridiani e sagittali sono a fuoco su superfici diverse. •! Ha origine nella variazione dell’ingrandimento trasversale con la distanza dall’asse. non distorta distorsione a cuscino 101! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! Aberrazione Cromatica distorsione a botte 102! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! Lenti Acromatiche •! Scegliendo in maniera appropriata i parametri si possono fare coincidere i fuochi di 2 (o persino di 3) lunghezze d’onda. !"#$%&&# Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! '#((# 103! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! !"#$%&/01)#&!)*+,2-" •! La struttura più semplice di una lente acromatica è composta da una lente biconvessa di vetro crown (n = 1.52) incollata a una appropriata lente divergente di vetro flint (n = 1.65). !"#$%&'$%()&!)*+,-." •! Poiché l’indice di rifrazione varia con la lunghezza d’onda (dispersione) anche la distanza focale varia con la lunghezza d’onda. 104! L’Occhio L’Occhio (II) •! La curvatura della superficie del cristallino, che è il più rifrangente dei mezzi che compongono l’occhio, può volontariamente modificarsi per mezzo del muscolo ciliare, onde mettere a fuoco oggetti posti a distanze diverse (accomodazione). R% (anteriore) R%% (posteriore) spessore Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 105! L’Occhio (III) vicino lontano 6 mm 10 mm 5.5 mm 6 mm 4 mm 3.6 mm Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 106! L’Occhio (IV) •! Il foro di entrata della luce nell’occhio (pupilla) è limitato dall’iride, un diaframma muscolare pigmentato situato tra la cornea e il cristallino (la quantità di pigmento determina il colore dell’occhio). •! Se si trascura l’accomodazione, l’occhio può essere schematizzato, con buona approssimazione, come un diottro, di raggio pari a circa!6 mm, situato circa 2 mm dietro la cornea, che separa l’aria dall’umor acqueo/corpo vitreo (modello ridotto dell’occhio). •! L’iride, contraendo e dilatando la pupilla, modifica l’apertura relativa dell’occhio per adattarlo a oggetti di diversa luminosità. •! Il diametro della pupilla può variare da 1 mm a 10 mm. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 107! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 108! Alcune Definizioni Fotometriche La Macchina Fotografica •! Intensità del flusso luminoso, !: energia trasportata per unità di tempo da un fascio di luce [ET –1]. •! Un’immagine reale rovesciata dell’oggetto è formata da una lente o una combinazione di lenti (obiettivo) sul piano della pellicola. •! Illuminamento o illuminanza o irradiamento o densità del flusso luminoso E = d! / dS: energia trasportata per unità di tempo e per unità di superficie [ET –1L–2]. •! Se l’oggetto è in movimento è necessario esporre la pellicola per tempi brevi. •! Intensità luminosa di una sorgente puntiforme in una direzione fissata E = d! / d$: energia emessa dalla sorgente, per unità di tempo, in un angolo solido d( attorno alla direzione fissata e riferita all’unità di angolo solido [ET –1]. •! In tal caso l’apertura del diaframma deve essere più ampia possibile per potere raccogliere luce sufficiente a impressionare la pellicola. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 109! L’Otturatore ,)--".'-# '**/%#*'%) •! Splendore o brillanza o luminosità di una sorgente estesa % = d2! / (d$ dS): energia emessa da una parte della sorgente avente superficie dS, per unità di tempo, in un angolo solido d( attorno alla direzione fissata e riferita all’unità di angolo solido e all’unità di superficie della sorgente [ET –1L–2]. !"#$%#&&# '(")**"+' Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! Il Diaframma •! L’otturatore evita che la luce che incide sull’obiettivo raggiunga normalmente la pellicola. •! Il diaframma è un sistema meccanico che varia il foro (pupilla) di entrata della luce nell’obiettivo. •! Si apre per una breve frazione di tempo (da 30 s a 1/4000 s) durante lo scatto. •! L’angolo in cui si propaga la luce nella macchina fotografica è dato da 2", dove: •! La luce che raggiunge la pellicola è proporzionale al tempo di esposizione. ! ! tan ! = ,)--".'-# !"#$%#&&# '**/%#*'%) •! Se il tempo di esposizione è lungo (> 1/60 s) e l’oggetto è in movimento, la foto può risultare “mossa”. 110! a/2 F a è il diametro della pupilla e F è la distanza focale dell’obiettivo. #$!%&!''! ! " '(")**"+' Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 111! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 112! Il Diaframma (II) Il Diaframma (III) •! L’angolo solido corrispondente è: •! L’illuminamento della pellicola si ottiene integrando l’intensità luminosa K dell’oggetto sull’angolo solido $: Ee = K (. 2% & # # ! = ( d" $ sin # d# = 2% *+ ) cos# ,-0 = 2% *+ ) cos# + cos0 ,- = ' 0 # = 2% 1 ) cos# = 4% sin 2 ) •! Risulta: #$!%&!''! 0 ( •! Ee e K hanno le stesse dimensioni [Ee] = [K] = [ET"1L" 2]. Ee = K! = K " 4# sin 2 poiché vale l’identità trigonometrica: 2 ! 2 ! 1 " cos ! = 2sin 2 2 ! % a / 2( # a2 = K = K #$ 2 = K # ' 4 F2 & F *) 2 cos ! = 1 " 2sin 2 $ $ ! K " 4# = 2 4 2 2 ! cos 2! = cos ! " sin ! = 1 " 2sin ! 2 #$!%&!''! 2 •! L’illuminamento della pellicola Ee è proporzionale ad a2/F2, dove a è il diametro della pupilla e F è la distanza focale dell’obiettivo. " Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 113! Il Diaframma (IV) " Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 114! Diaframma e Otturatore •! Il rapporto: •! L’energia elettromagnetica che raggiunge la pellicola è proporzionale all’illuminamento Ee e al tempo di esposizione !t: Ee ! a 2 ! K 4 F2 2 è detto luminosità dell’obiettivo, mentre a/F è detta apertura relativa. •! Negli obiettivi usualmente è indicato il rapporto N = F/a: –! Per esempio, un obiettivo da 50 mm “f/2” ha N = F/a = 2, ovvero a = F/N = 2.5 cm. !t "a# E $ Ee !t $ % & !t = 2 N 'F( #$!%&!''! •! Solitamente le macchine fotografiche hanno una scala di diaframmi con valori N differenti per un fattore &2: –! 1.4, 2, 2.8, 4, 5.6, 8, 11, 16, 22, 32, 45; ! •! e una scala di tempi di esposizione !t differenti per un fattore 2: –! 1, ", #, 1/8, 1/15, 1/30, 1/60, 1/125, 1/250, 1/500, 1/1000, 1/2000; " –! Un obiettivo da 100 mm “f/2” ha N = 2, ovvero a = 5 cm. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 115! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 116! Diaframma e Otturatore (II) Profondità di Campo •! Per quanto concerne l’energia elettromagnetica E che raggiunge la pellicola, e dunque l’esposizione della pellicola, raddoppiare il tempo di esposizione !t equivale a dividere N per &2. (minima profondità di campo) •! Le seguenti coppie di valori (N, !t) sono equivalenti per impressionamento della pellicola: N !t Apertura relativa diaframma Tempo di esposizione 16 1/60 11 1/125 8 1/250 5.6 1/500 Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! (massima profondità di campo) 117! Profondità di Campo (II) Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 118! Profondità di Campo (III) •! Fissata la focale F dell’obiettivo e la distanza x% della pellicola dall’obiettivo, esiste a rigore un solo valore della distanza x, alla quale si può porre un oggetto, in modo che esso risulti nitido sulla pellicola (immagine puntiforme di un oggetto puntiforme). •! Dall’equazione della lente sottile segue, differenziando: 1 1 1 + = x x! F # 1& # 1& dx ! dx " d% ( + d% ( = 0 " =) 2 $ x' $ x! ' x2 x! formula che mette in relazione una variazione della distanza x dell’oggetto con una variazione della distanza x$ dell’immagine. •! Tuttavia avvicinando o allontanando l’oggetto rispetto a tale posizione la nitidezza decresce gradualmente. •! Di fatto, entro un certo intervallo di distanze [x +!x, x &!x] la perdita di nitidezza è trascurabile se comparata ad altri limiti nella risoluzione dell’immagine (diffrazione, aberrazioni, grana della pellicola). •! Un’immagine non proprio puntiforme di un oggetto puntiforme è perciò accettabile, purché il suo diametro !A sia inferiore alla risoluzione. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 119! Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 120! Profondità di Campo (IV) Profondità di Campo (V) •! Dalla similitudine dei 2 triangoli in figura segue inoltre che: dA dx ! dx ! = ! A x ! + dx ! x ! " dx = # x2 x 2 x! x 2 dA d x = # dA = # ! x! A x! 2 x! 2 A 1 1 1 + = x x! F dx dx ! =" 2 x2 x! •! Considerando incrementi finiti e trascurando il segno di !x, si ottiene: !x = •! Osserviamo ora che: !x = ( ) = $ 1 # 1' x > 0 ! ( "A) &% F x )( A ! "x x 2 !A $ 1 1 ' 2 !A = # x A x " A &% F x )( 2 •! La profondità di campo !x, aumenta se aumenta la tolleranza accettabile !A. x 2 !A $ 1 1 ' 2 !A = # x A x " A &% F x )( ( ) = $ 1 # 1 ' x "A $ # ! "x !A &% F x )( 2 &% 1' <0 A2 )( •! La profondità di campo !x, diminuisce aprendo il diaframma. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 121! Profondità di Campo (VI) •! Inoltre: ( ) = $ 2x # 1' "A > 0 ! "x !x &% F )( A x 2 !A $ 1 1 ' 2 !A = # x A x " A &% F x )( ( )=# !F •! Per una data illuminazione dell’oggetto, più coppie (N, !t) corrispondono a una corretta illuminazione della pellicola. •! Chiudendo il diaframma e aumentando il tempo di esposizione: –! Aumenta la profondità di campo; •! La profondità di campo !x aumenta se aumenta la distanza x dell’oggetto. ! "x 122! Diaframma e Otturatore (III) !x = (x > F ) Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! –! Diminuisce la capacità di fermare un oggetto in movimento. 1 2 "A x <0 A F2 •! La profondità di campo !x, diminuisce se aumenta la focale F dell’obbiettivo. Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 123! N !t Apertura relativa diaframma Tempo di esposizione 16 1/60 11 1/125 8 1/250 5.6 1/500 massima profondità di campo; massimo rischio di “mosso” minima profondità di campo; minimo rischio di “mosso” Domenico Galli – Fisica Generale B – 13. Ottica Geometrica! 124! http://campus.cib.unibo.it/2486/ Domenico Galli Dipartimento di Fisica [email protected] http://www.unibo.it/docenti/domenico.galli https://lhcbweb.bo.infn.it/GalliDidattica