PAGINA VUOTA PER STAMPA FRONTE-RETRO CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici INDICE 1. GENERALITA' pag. 4 2. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2.1 – Premessa 2.2 – Struttura Impianto 2.3 – Impianto di terra e protezione dalle scariche atmosferiche 2.4 – Quadri Elettrici di Media Tensione 2.5 – Trasformatori 2.6 – Gruppo Elettrogeno 2.7 – Quadri Elettrici di Bassa Tensione 2.8 – Gruppo Soccorritore (CPS) 2.9 – Gruppi di Continuità (UPS) 2.10 – Protezione dai contatti indiretti e dalle sovracorrenti 2.11 – Protezione dai contatti diretti 2.12 – Distribuzione 2.13 – Impianto d’illuminazione normale 2.14 – Impianto d’illuminazione di emergenza/sicurezza 2.15 – Impianto d’illuminazione esterna 2.16 – Impianto di forza motrice 2.17 – Sgancio generale di emergenza 2.18 – Sistema informatico 2.19 – Impianti speciali 2.20 – Superamento barriere architettoniche 2.21 – Impianto Fotovoltaico 2.22 – Luoghi con pericolo di esplosione pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 4 7 8 9 14 19 22 25 26 27 28 29 33 37 38 42 43 43 45 52 52 53 3. CONFORMITA' ALLE NORME pag. 54 IE-80 Fg. 3/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 1 - Generalità La presente relazione si prefigge lo scopo di illustrare i criteri adottati per la progettazione dell’impianto elettrico afferente alla Multisala Cinematografica di Fidenza (PR), e di descriverne la consistenza e tipologia costruttiva. 2 - Descrizione degli impianti 2.1 - Premessa L'intervento consta della costruzione di un fabbricato a funzioni miste composto da un cinema multisala, un ristorante e i volumi tecnici ad essi annessi e come tale è soggetto al rispetto del DM 19/08/96 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo” e del DPR 151/11 “Regolamento recante semplificazione (…) relativi alla prevenzione incendi”. Il complesso si trova in un lotto di terreno di 22000 m2 circa posto alle porte della città di Fidenza, a nord rispetto il centro abitato, in direzione del casello autostradale. Una nuova rotatoria sulla viabilità ordinaria, posta sulla giacitura dell'esistente svincolo, permetterà un più agevole accesso e uscita all'area d'intervento. Il progetto prevede inoltre un parcheggio dedicato, di 505 posti auto, con incluso la piazzola di sosta degli autobus e l'arrivo della pista ciclabile comunale. Attraverso un porticato d'ingresso dove sono collocate alcune casse di tipo automatico si entra nello spazio fruibile vero e proprio, costituito in primis da un grande atrio dove sono ricavate la biglietteria ed una serie di attività di intrattenimento quali bar, caramelleria, gelateria e vari tipi di svaghi, oltre ad una batteria di servizi igienici per il pubblico. Dall’atrio attraverso due scale si perviene al piano superiore in cui si trovano i locali tecnici, gli uffici, la maggior parte dei servizi igienici e gli spogliatoi per i dipendenti. Sempre dall’atrio si accede al corridoio da cui alla multisala, composta da 8 sale di diversa capienza, cinque sale piccole da 120 posti a sedere alte 10,60, due sale medie da 200 posti, della stessa altezza ma più larghe e una sala grande da 298 posti alta 11,60. Tutte le sale hanno un accesso attraverso un filtro, dal suddetto corridoio, che rappresenta anche la via d'uscita a fine proiezioni. A est del multisala è ricavato un ristorante di circa 1100 m2, disposto su due piani, in grado di somministrare circa 330 coperti a pasto. IE-80 Fg. 4/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Stanti tali requisiti, ai fini di stabilire i criteri di esecuzione degli impianti elettrici, il presente progetto sarà elaborato con riferimento in particolare alla norma CEI 64-8 Parte 7 Sez. 752, afferente ai “Luoghi di pubblico spettacolo ed intrattenimento". Per gli ambienti ordinari e per il ristorante valgono le norme generali impianti. In area cortiliva collocata a Sud rispetto all’edificio sopra descritto, è prevista la Cabina Elettrica, sede dei locali, destinati all’alloggiamento degli impianti di consegna e distribuzione dell’energia elettrica, seguenti: - Locale Consegna, riservato all'Ente Distributore; - Locale Misure, con accesso per Ente Distributore e accesso per l'utente; - Locale Utente, con accesso riservato all'utente, approntato per la sezione ricevitrice e di trasformazione dell'impianto utilizzatore. Gli impianti elettrici di cui al presente progetto si possono indicativamente sintetizzare come da elenco seguente: - Impianto di consegna di energia elettrica in Media Tensione da Ente Distributore, con annessa Cabina di Trasformazione, per la Multisala; - Impianto di consegna di energia elettrica in Bassa Tensione da Ente Distributore, per il Ristorante; - Rete di distribuzione principale in Bassa Tensione; - Quadri di distribuzione di Bassa Tensione; - Rete di distribuzione secondaria in Bassa Tensione; - Impianto di illuminazione normale; - Impianto di illuminazione di sicurezza; - Impianto di illuminazione esterna; - Impianto di forza motrice; - Impianto fotovoltaico; - Impianto di rivelazione incendi; - Impianto di diffusione sonora di sicurezza; - Impianto di videosorveglianza, controllo accessi ed antrintusione; - Sistema di supervisione; - Impianto di messa a terra. Gli stessi saranno realizzati a regola d’arte, in conformità sia alle norme di legge che alle disposizioni vigenti in materia, con particolare riguardo a: - norme CEI; - prescrizioni VV.F.; - prescrizioni dell’ente preposto alla distribuzione dell’Energia Elettrica nella zona; - prescrizioni dell’ente preposto alla distribuzione della Telefonia (Telecom). IE-80 Fg. 5/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici In quest’ottica ed in ottemperanza alla legislazione vigente, con particolare riguardo al DM 19/08/96 ed al DPR 151/11, già citati in precedenza in materia di prevenzione incendi, il progetto prevede: - l’ubicazione dei quadri elettrici generali e principali in posizione facilmente raggiungibile dal personale operativo, ma segregata e pertanto inaccessibile al pubblico; - la distribuzione elettrica articolata su più circuiti selettivi sia in senso verticale che orizzontale; - la presenza dell’impianto di rivelazione incendio, corredato da rivelatori ottici e lineari di fumo a protezione dei volumi interni dei locali, e da un sistema di rivelazione ad aspirazione a protezione degli spazi nascosti, con dispositivi di segnalazione ottici ed acustici e pulsanti azionabili manualmente, disposti principalmente lungo le vie di fuga; - la presenza dell’impianto di allarme, costituito da un sistema di diffusione sonora corredato di Centrale multifunzione in grado di ricevere i segnali di ingresso provenienti da postazione microfonica, registratore digitale e sintonizzatore AM/FM, di diffusori di suono a parete o a soffitto, proiettori di suono unidirezionali nei corridoi e nelle aule; - la presenza dell’impianto di illuminazione di emergenza idoneo a garantire un illuminamento non inferiore a 5 lux sulle vie di fuga, ad 1 m dal piano di calpestio, tramite l’installazione di apparecchi illuminanti, sia di tipo ordinario alimentati dalla sezione di sicurezza della distribuzione elettrica che dotati di gruppo di autoalimentazione a batterie, in grado di entrare in funzione automaticamente in un tempo < 0,5 s in caso di mancanza dell’energia di rete e/o di guasto su un circuito di illuminazione ordinaria, e di assicurare un’autonomia non inferiore ad 1 ora. A ciò si aggiunga che il progetto è stato elaborato col fine di perseguire i seguenti obiettivi: - Efficienza energetica - Sfruttamento delle Fonti Energetiche Rinnovabili - Basso impatto ambientale ed architettonico - Facilità e flessibilità di gestione - Comfort e sicurezza nell’utilizzo - Qualità e durabilità dei materiali - Manutenibilità, e resistenza alle sollecitazioni termiche L’altezza massima del piano copertura è ca. 12 m. IE-80 Fg. 6/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.2 - Struttura dell’impianto L'impianto elettrico in oggetto si sviluppa attraverso le seguenti sezioni: - Cabina di ricezione e di trasformazione, ubicata al piano terra in apposito locale esterno al corpo di fabbrica principale, all’interno della quale l'energia in Media Tensione viene ridotta per essere distribuita dal Quadro Generale di Bassa Tensione (sigla d’identificazione QGBT), alimentato direttamente dai trasformatori ed in parte, all’occorrenza, dalla rete preferenziale sottodescritta, tramite sistema di commutazione automatica; - Stazione di energia preferenziale costituita dalla sorgente di energia autonoma, ubicata in locale separato seguente: - Gruppo Elettrogeno, da 450 kVA a 230/400 V, con annesso Quadro Generale di controllo e distribuzione (sigla d’identificazione QGE); - Stazione di energia di sicurezza centralizzata, ubicata in apposito locale ricavato al piano primo, costituita: - dalla sorgente di energia autonoma Gruppo di Soccorritore Continuità, tipo CPS, da 10 kVA a 230/400 V, autonomia di 1 h, dimensionato in modo tale da espletare il servizio per un tempo sufficiente all’evacuazione dei presenti anche in assenza di Gruppo Elettrogeno; - dal Quadro Generale Energia di Sicurezza (sigla d’identificazione QGES), predisposto per doppia alimentazione rete normale – rete preferenziale tramite gruppo di commutazione automatica, riservato all’alimentazione dell’illuminazione di sicurezza e degli eventuali utilizzatori organici alla funzione della sicurezza, dei dispositivi di segnalazione ottico-acustica e degli attuatori afferenti all’impianto rivelazione incendi; - Stazione di energia privilegiata ubicata in apposito locale ricavato al piano primo, costituita: - dalla sorgente di energia autonoma Gruppo di Continuità, da 120 kVA a 230/400 V, autonomia di 15’, dimensionato in modo tale da espletare il servizio per un tempo sufficiente a che il Gruppo Elettrogeno possa entrare a regime; - dal Quadro Energia Preferenziale (sigla d’identificazione QGEP), riservato all’alimentazione di utenze ed apparati che richiedono stabilità e continuità di rete; - Distribuzione principale energia normale/preferenziale dal Quadro Generale di Bassa Tensione, tramite cavi con guaina a bassa emissione di gas tossici; - Distribuzione energia di sicurezza dal Quadro QGES tramite cavi con guaina a bassa emissione di gas tossici e resistenti al fuoco per tre ore; - Distribuzione principale energia privilegiata dal Quadro QGEP, tramite cavi con guaina a bassa emissione di gas tossici; - Distribuzione secondaria energia normale e privilegiata alle utenze finali da Quadri di zona/funzione; - Impianti tecnologici alimentati da Quadri specifici; IE-80 Fg. 7/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici - - Impianto Fotovoltaico costituito da Generatore installato in copertura che sviluppa una potenza totale pari a 86,400 kW per una produzione di energia annua pari a 103.948,48 kWh (equivalente a 1.203,11 kWh/kW), tramite 360 moduli in silicio monocristallino (V. Relazione specifica). Impianto di rifasamento tramite Gruppo trifase automatico a gradini per una Potenza Reattiva massima di 350 kVA, con batterie di condensatori dotati di dispositivo antiscoppio e scarica per una tensione nominale di 440V a 50Hz, dielettrico rinforzato per reti con distorsione armonica fino al 20% 2.3 - Impianto atmosferiche di terra e protezione dalle scariche Alimentazione da ENEL (Sezione energia normale) Il sistema di distribuzione adottato è di tipo TN-S (CEI 64-8/3 art.312.2.1). L'impianto di terra delle masse è collegato al punto di terra del sistema di alimentazione, punto neutro, tramite il conduttore di protezione. Il conduttore di neutro ed il conduttore di protezione sono separati. L'impianto di terra dell’edificio è unico (CEI 64-8/4 art. 413.1.1.2). Esso è costituito da un dispersore in corda di rame da 50 mmq, interrata a circa 0,5 m di profondità, integrato da dispersori costituiti dalle fondazioni interrate della struttura, corredate di armature in tondo massiccio di acciaio di ø > 10 mm annegate in blocchi di calcestruzzo con ricopertura tramite strato > 50 mm, e da alcuni picchetti, in acciaio zincato a croce, dim. 50x50x5 mm, lunghezza infissione 3 m/cad. L’impianto così configurato dovrà comunque offrire un valore totale di Resistenza Rt non superiore a …. Ω, in ottemperanza alla norma CEI 99-3. In caso contrario dovranno essere effettuate le prove di passo e di contatto. Nella Cabina Elettrica dovrà essere installato il collettore generale di terra, realizzato in barra di rame 50x4 mm, a cui si attesteranno, oltre il punto di neutro del Trasformatore, gli estremi dell'anello dell'impianto di terra principale, i collegamenti dei collettori secondari del Quadro di Media Tensione e del Quadro Generale di Bassa Tensione, nonché ogni massa e massa estranea presente (box e carcassa trasformatore, ecc). IE-80 Fg. 8/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Alimentazione da Gruppo Elettrogeno (Sezione energia di preferenziale) Il sistema di distribuzione in cui rientra l'impianto in oggetto è di tipo TN-S (CEI 64-8/3 art.312.2.1). L'impianto di terra delle masse è collegato al punto di terra del sistema di alimentazione, punto neutro, tramite il conduttore di protezione. Il conduttore di neutro ed il conduttore di protezione sono separati. Analogamente all’interno del Quadro Generale Gruppo Elettrogeno sarà installato il collettore generale di terra, afferente al rispettivo sistema elettrico di distribuzione (TN-S), realizzato in barra di rame 30x3, a cui si attesteranno, oltre il punto di neutro dell’alternatore del Gruppo Elettrogeno, le derivazioni dell'anello dell'impianto di terra principale, e i collegamenti equipotenziali principali delle masse e masse estranee presenti nella stazione di autoproduzione. Protezione dalle scariche atmosferiche Ai fini della protezione dalle scariche atmosferiche il volume risulta autoprotetto, come risulta dalla relazione specifica in fase di approntamento, e pertanto non necessita di LPS (Lightning Protection System). 2.4 - Quadri Elettrici di Media Tensione I quadri MT saranno costruiti e collaudati in conformità alla norma EN 62271200. (CEI 17-6, Ed. VI, fasc.7980), afferente a quadri di Media Tensione con involucro in metallo, per corrente alternata, tensione nominale da 1 fino a 52 kV, per installazione all’interno od all’esterno. Con riferimento alla norma sopra citata, si riportano le definizioni utilizzate nel seguito: - unità funzionale: insieme di componenti dei circuiti principali ed ausiliari che concorrono ad espletare una determinata funzione; - compartimento (cella, scomparto): parte di quadro o di unità funzionale totalmente racchiusa in un involucro; - categoria di perdita di servizio (LSC): indice della estensione della parte di quadro da mettere fuori tensione all’apertura di un compartimento; - classe dei diaframmi: sigla che identifica il materiale, metallico o isolante, che costituisce il diaframma, od otturatore, di separazione di un compartimento con quello adiacente. IE-80 Fg. 9/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Ciò premesso, i quadri previsti nel presente impianto dovranno essere di tipo per interno, costituiti da unità funzionali come da relativi schemi elettrici, con compartimenti caratterizzati da categoria di perdita di servizio LSC2A, classe dei diaframmi PM, equipaggiati con interruttori e sezionatori del tipo ad esafluoruro di zolfo e adatti per distribuzione in media tensione fino a 24 kV, installazione per essere addossata a parete, sbarre omnibus in rame predisposte per consentire futuri ampliamenti. Caratteristica peculiare dei quadri MT sarà la sicurezza di esercizio che dovrà essere garantita con: • la messa a terra di tutte le parti metalliche del quadro; • l'impiego di isolanti ad alto grado di autoestinguenza; • la segregazione completa delle sbarre omnibus, a mezzo condotto sbarre; • i sezionatori di messa a terra dei cavi in partenza collegati a valle dei riduttori di corrente in modo da garantire la messa a terra dei cavi anche con avvolgimenti primari dei TA interrotti; • opportuni blocchi meccanici ed a chiave atti a garantire la sicurezza del personale; • gli oblò di ispezione per rendere visibili all'esterno le posizioni di aperto e chiuso dei sezionatori di terra e di linea; • porte frontali incernierate e corredate di maniglia; • pannelli fissati con viti accessibili dall'esterno dello scomparto. La manutenzione sarà resa particolarmente agevole per la possibilità di accedere e di operare in condizioni di sicurezza in un qualsiasi scomparto del quale sia stato preventivamente aperto il sezionatore di linea anche con gli altri scomparti in tensione. Saranno previsti i seguenti blocchi atti ad impedire manovre errate o contatti accidentali con parti in tensione: - blocco meccanico atto ad impedire l'apertura della porta frontale con lame di terra aperte; - blocco meccanico che impedisce la chiusura delle lame di terra con sezionatore di linea chiuso; - serratura a chiave per bloccare il sezionatore di terra nelle posizioni di aperto e di chiuso. Caratteristiche meccaniche Il quadro sarà strutturato in unità funzionali tipo colonna, divise nei sotto elencati compartimenti: * cella sezionatore/interruttore; * cella sbarre; * cella di bassa tensione. IE-80 Fg. 10/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Gli elementi metallici modulari (colonne) saranno ricettati e chiusi con pannelli in lamiera di ferro ribordate, pressopiegate ed opportunamente rinforzate, spessore struttura portante mm 25/10, spessore diaframmi mm 20-15/10. Le colonne avranno le dimensioni riportate sugli elaborati specifici, siano esse in esecuzione normale o compatta, e comunque: * larghezza: ≤ mm. 900 * profondità: ≤ mm. 1150 * altezza: ≤ mm. 1900 Per i pannelli portapparecchi elettrici dei comparti sarà mantenuta una riserva di spazio libero del 10% almeno; le morsettiere avranno una riserva di morsetti liberi montati del 10% almeno. I quadri presenteranno i seguenti gradi di protezione meccanica: * IP H3 sull'involucro esterno * IP H2 sulle parti interne. Ogni linea di arrivo e di uscita sarà dotato di una terna di partitori capacitivi di tensione con relativa terna di segnalazione luminosa presenza tensione posta su fronte quadro. Tutto il complesso delle sbarre, derivazioni e relativi isolatori portanti dovrà resistere, senza subire danni, alla corrente di corto circuito specificata sul foglio dati e la distanza delle sbarre fra loro sarà tale da evitare fenomeni di risonanza. Dati elettrici nominali Caratteristiche principali: Tensione di esercizio Livello di isolamento nominale Tensione di tenuta a 50 Hz (per 1 minuto) Tensione di tenuta ad impulso Frequenza nominale Corrente di breve durata per 1 sec. (simmetrica) Corrente limite dinamica (valore di cresta) Corrente nominale sbarre omnibus Corrente nominale apparecchiature Potere interruzione degli interruttori Tensione ausiliaria continua : 15 kV : 24 kV : : : : : : : : : 50 kV 125 kV 50 Hz 12,5 kA 31.5 kA 400 A 400/630 A 12,5 kA 220 V.a.c. Non sarà ammesso alcun materiale, neppure viti e minuterie varie, soggetto a ferrossidazione (ruggine). IE-80 Fg. 11/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Tutte le minuterie e gli accessori metallici saranno sottoposti ad adeguato trattamento di zincatura a fuoco, finalizzata alla resistenza chimica verso atmosfere corrosive umido-saline. Tutte le parti metalliche saranno sottoposte ad un trattamento antiruggine e successiva verniciatura in modo da renderle idonee alle condizioni ambientali indicate nelle richieste. Collegamenti di Terra Tutti i compartimenti componenti il quadro saranno collegati ad una barra continua di terra in rame di sezione congrua a smaltire la massima corrente di guasto a terra (riportata nello schema elettrico unifilare generale). La sbarra di messa a terra sarà predisposta alle due estremità per essere interconnessa alla rete di terra dell'impianto. I circuiti interni al quadro saranno disposti in modo da rendere agevole il collegamento con gli eventuali conduttori di protezione incorporati nei cavi stessi. La sbarra collettrice di terra sarà fissata in posizione tale da non ostacolare gli allacciamenti dei conduttori attivi dei cavi di potenza ai terminali degli apparecchi e dei cavi ausiliari alle morsettiere. Ad essa saranno collegate direttamente: le strutture metalliche dei singoli scomparti; i secondari a terra dei TA e dei TV gli schermi dei cavi MT. Le porte incernierate dei cubicoli saranno messe stagnato di sezione maggiore/uguale a 16 mm². a terra con trecce di rame Apparecchiature Il quadro ed/QMT sarà equipaggiato con apparecchiature isolate in gas SF6 (esafluoruro di zolfo), come da schema elettrico PEIED41. Tutti gli interruttori di manovra-sezionatore (IMS) saranno provvisti di: sezionatore di messa a terra lato cavi comandi ed interblocchi meccanici blocco porta blocco a chiave sul sezionatore di terra n. 2 contatti NA + n. 2 contatti NC su IMS n. 2 contatti NA + n. 2 contatti NC su sezionatore di terra IE-80 Fg. 12/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici I sezionatori di sbarra saranno meccanicamente interbloccati fra loro e con il relativo equipaggiamento. Sarà possibile ispezionare le apparecchiature a portella chiusa mediante oblò trasparenti opportunamente posizionati. Comandi e segnalazioni saranno tutte riportate sul fronte del pannello. Ove richiesto saranno previsti sezionatori per la messa a terra dei cavi. Per impedire false manovre saranno dotati dei seguenti blocchi meccanici: - il sezionatore potrà essere chiuso solo a sezionatore di sbarra aperto; - il sezionatore potrà essere aperto solo a portelle chiuse; - il sezionatore di terra potrà essere bloccato in posizione di "aperto" o "chiuso" mediante un blocco a chiave. Sul quadro di distribuzione primaria in Media Tensione a protezione della linea di alimentazione afferente al presente impianto, dovrà prevedersi uno scomparto corredato di interruttore automatico in esecuzione estraibile del tipo a montaggio sporgente con morsetti anteriori a vite e calotte di protezione, con relè di protezione di tipo indiretto. Funzioni di protezione: Prevista nei quadri Tipo Corrente nominale In Alimentazione ausiliaria Contatti interventi Contatti segnalazione Errori sulla misura Errori sugli interventi Disturbi Campi di regolazione :rif. CEI 0-16 in ordine alle caratteristiche dell’impianto dell’intero comprensorio : …………….. : elettronico a µprocessore : ……. A : 220 Vac : 1NA + 1NC : 2NA + 2NC : ≤5% : ≤3% : insensibilità ai disturbi :………………………. I quadri saranno forniti di tutti gli accessori per il montaggio e fissaggio a pavimento quali profilati di appoggio, dadi e bulloni, chiavi. Sarà inoltre inclusa nella fornitura una doppia serie completa di attrezzi e/o componenti speciali di manovra necessari per l'esercizio del quadro e per la manutenzione ordinaria (leve, manovelle caricamolle, estrattori per fusibili, estrattori per lampadine, similari). IE-80 Fg. 13/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.5 - Trasformatori Campo di applicazione I trasformatori di cui al presente progetto saranno del tipo inglobato in resina di classe F a raffreddamento naturale in aria tipo AN per installazione all'interno, destinati ad essere utilizzati in reti trifasi di distribuzione MT/bt. Questi trasformatori dovranno essere rispondenti alle prescrizioni stabilite dalle normative nazionali ed internazionali seguenti: CEI 14-8 /1992. CEI 14.12/1993 IEC 76-1 a 76-5 Documento CENELEC HD 538.1.S1/1992 Documento CENELEC HD 464 S1/A3/1993 Questi trasformatori saranno fabbricati seguendo un Sistema di Garanzia di Qualità conforme alle Norme UNI EN 29002 - ISO 9002 con rilascio della relativa documentazione. Campo di applicazione I trasformatori di cui al presente progetto saranno del tipo inglobato in resina di classe F a raffreddamento naturale in aria tipo AN per installazione all'interno, destinati ad essere utilizzati in reti trifasi di distribuzione MT/bt. Questi trasformatori dovranno essere rispondenti alle prescrizioni stabilite dalle normative nazionali ed internazionali seguenti: - IE-80 CEI 14-8 /1992. CEI 14.12/1993 IEC 76-1 a 76-5 Documento CENELEC HD 538.1.S1/1992 Documento CENELEC HD 464 S1/A3/1993 Questi trasformatori saranno fabbricati seguendo un Sistema di Garanzia di Qualità conforme alle Norme UNI EN 29002 - ISO 9002 con rilascio della relativa documentazione. Fg. 14/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Descrizione Circuito magnetico Esso sarà realizzato in lamierino magnetico a cristalli orientati a basse perdite (0,9 W/Kg ad 1,5 Tesla) ed isolati superficialmente in carlite in modo da ridurre le perdite per correnti parassite, e sarà protetto dalla corrosione mediante una speciale vernice isolante. Avvolgimento MT Costruito in filo, piattina o banda di alluminio esso sarà inglobato e colato sotto vuoto con un sistema di inglobamento epossidico ignifugo costituito da: - resina epossidica; - indurente anidro con flessibilizzante; - carica ignifuga. La carica ignifuga sarà intimamente amalgamata alla resina e all'indurente. Essa sarà composta da allumina triidrata sotto forma di polvere o da altri prodotti ignifughi da precisare, mescolati o non con la silice. Il sistema di inglobamento sarà di classe F. Avvolgimento BT Costruito in banda di alluminio isolata con materiali in classe H, esso sarà del tipo impregnato in resina. Collegamenti MT I collegamenti MT dovranno essere previsti dall'alto sulle piastrine terminali delle barre di collegamento dell'avvolgimento MT con un capocorda avente un foro del diametro di 13 mm per permettere un accoppiamento a mezzo di bullone M12. Collegamento BT I collegamenti BT dovranno essere previsti dall'alto su piastre terminali munite di fori elettrici, che si troveranno nella parte alta dell'avvvolgimento sul lato opposto ai collegamenti MT. Le piastre di collegamento BT dovranno essere in rame. IE-80 Fg. 15/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Prese di regolazione MT Le prese di regolazione realizzate sull'avvolgimento primario per adattare il trasformatore al valore reale delle tensione di alimentazione, saranno realizzate con barrette da manovrare a trasformatore disinserito. Accessori Questi trasformatori saranno muniti dei seguenti accessori: - 4 rulli di scorrimento orientabili - 4 golfari di sollevamento - ganci di traino sul carrello - 2 morsetti di messa a terra - targa delle caratteristiche - barre di collegamento MT con piastrine di raccordo - n. 3 isolatori MT tipo normale - n. 3 + 1 piastre di attacco forate lato BT - morsettiera di regolazione del +/- 2x2,5% manovrabile a trasformatore disinserito - certificato di collaudo Protezione Termica Questi trasformatori saranno equipaggiati da un sistema di protezione termica comprendente: n. 3 termoresistenze Pt100 nell'avvolgimento BT + 3 PT100 ohm di riserva. n. 1 cassetta di centralizzazione contenente i morsetti delle suddette termoresistenze, posta sulla parte superiore del nucleo; n. 1 centralina termometrica digitale a 4 sonde prevista con: * visualizzazione della temperatura delle tre fasi e del nucleo; * determinazione del "set point" di allarme a sgancio; * predisposizione per il controllo automatico dei ventilatori di raffreddamento * tensione di alimentazione universale AC/DC. Cella di Protezione I trasformatori saranno alloggiati in idonee celle realizzate con robusta lamiera o rete metallica a maglie di lato non superiore a 2 cm, assemblate, mediante imbullonatura, a piantoni in tubolare metallico verniciato di 10 cm di lato , flangiati e tassellati al pavimento. La porta di accesso sarà provvista di interblocco a chiave con il sezionatore di terra posto nel corrispondente scomparto di alimentazione e protezione. IE-80 Fg. 16/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Prove Elettriche Prove di accettazione Tutte le macchine previste nella presente fornitura dovranno superare con esito positivo le prove di accettazione e di tipo eventualmente previste. Queste prove saranno eseguite in piena conformità alle normative vigenti, e specificatamente CEI 14-8/1992, su tutti i trasformatori alla fine della loro fabbricazione e permetteranno l'emissione del certificato di collaudo per ogni unità. Prove di tipo o speciali Queste prove potranno essere domandate in supplemento e saranno oggetto di un accordo specifico con il costruttore: prova di riscaldamento col metodo del carico simulato in accordo alle Norme IEC 726; prova ad impulso atmosferico; prova di tenuta al corto circuito; misura del livello di rumore secondo le Norme IEC 551. (Tutte queste prove sono definite sul documento di armonizzazione CENELEC HD 464 S1:1988, la Norma IEC 726 e le Norme IEC 76-1 a 76-5). Comportamento al Fuoco Questi trasformatori saranno di classe F1 come definito dall'articolo B3 allegato B del Documento HD 464 S1:1992/ A3. Caratteristiche Costruttive - Avvolgimento MT inglobato e colato sotto vuoto: - Classe di isolamento - Sovratemperatura : : - Avvolgimento BT inglobato in resina alchidica : - Classe di isolamento - Sovratemperatura : : IE-80 tipo a conduttore in alluminio isolato, a strati continui senza interstrato. "F" 100 °C tipo a lastra di alluminio interavvolto con isolanti di classe F "F" 100 °C Fg. 17/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Tabella Dati - Potenza nominale Rapporto di trasformazione a vuoto Collegamenti a gruppo Frequenza Perdite a vuoto a Vn Perdite a vuoto a 1,1 Vn Corrente a vuoto Vn / 1,1 Vn Perdite a carico a 75°C Perdite a carico a 120°C Tensione di c.c. Rendimenti a cosfi 1 a 75°C: 4/4 carico 3/4 carico - Caduta di tensione a pieno carico, cosfi 1 a 75°C - Livello di tensione acustica (a 1 int.) - Temperatura ambiente max - Caratteristiche nominali di isolamento - Tensione di riferimento - Tensione di prova a frequenza industriale - Tensione ad impulso IE-80 : : : : : : : : : : kVA 630 V 15000/400 Dyn 11 Hz 50 W W % 1,2/2,4 W W %6 : %98,94 : %99,09 : : : : : % 1,05 dB (A) °C 40 MT 24 kV : 50 kV : 125 kV BT kV 1,1 kV 3 Fg. 18/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.6 - Gruppo Elettrogeno Il Gruppo in oggetto è finalizzato ad alimentare l’impianto elettrico dell’edificio in caso di mancanza di energia, sia generalizzata (black out ENEL), che localizzata sul Quadro Energia Sicurezza da cui si deriva l’impianto di emergenza/sicurezza. Essenzialmente il gruppo elettrogeno sarà composto da: - un motore a combustione interna del tipo ad accensione spontanea a quattro tempi alimentato con gasolio; - un generatore elettrico sincrono accoppiato al motore a gasolio; - una serie di dissipatori di calore; - quadro generale di distribuzione energia preferenziale/sicurezza e di controllo definito nel seguito ed/QGE. Generalità Essenzialmente il gruppo elettrogeno sarà composto da: - un motore a combustione interna del tipo ad accensione spontanea a quattro tempi alimentato con gasolio; - un generatore elettrico sincrono accoppiato al motore a gasolio; - una serie di dissipatori di calore; - quadro controllo definito nel seguito QGE. Caratteristiche principali: Motore primo - Alimentazione: - Raffreddamento: - Velocità di rotazione: - Ciclo: - Numero cilindri: - Capacità serbatoio incorporato: - Cofanatura: - Consumo specifico 50 % carico Gasolio Acqua 1.500 giri/minuto diesel a 4 tempi 6 400 l insonorizzante < 210 gr/kWh Generatore elettrico - Tipo: - Velocità di rotazione: - Tensione: - Frequenza: - Potenza nominale: - Potenza attiva a cosfì =0,8 - Potenza emergenza - Potenza emergenza attiva a cosfì =0,8 sincrono 1.500 giri/minuto 400 volts 50 Hz 450 kVA 360 kW 500 kVA 400 kW IE-80 Fg. 19/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Dotazioni Il Gruppo sarà corredato da una unità a microprocessore, che consenta di effettuare le misure delle tensioni RMS e un controllo accurato e tempestivo di tutte le funzioni necessarie al funzionamento ottimale del gruppo elettrogeno. Con gli appositi pulsanti di predisposizione si potrà selezionare il tipo di funzionamento, secondo le modalità seguenti: OFF: è esclusa qualsiasi manovra. Sono abilitati i servizi ausiliari e l'alimentazione dalla rete pubblica, se presente. MANUALE: in modalità MAN è possibile avviare o arrestare il gruppo elettrogeno, mediante i tasti START e STOP, che danno inizio rispettivamente al ciclo di avviamento e di arresto senza ciclo di raffreddamento. In presenza delle tensioni di rete e gruppo elettrogeno, mediante i tasti NET e GEN è possibile commutare il carico dalla rete al gruppo elettrogeno e viceversa. Le protezioni del gruppo sono attivate. AUT: in modalità AUTOMATICO, quando la tensione di rete scende al di sotto del 20 % o supera il 15 % del valore nominale, (anche su una sola fase, o la dissimetria fra le fasi supera il 15%, in caso di rete trifase) inizia il ciclo di avviamento automatico, con un breve ritardo, per evitare partenze in caso di microinterruzioni della rete. Saranno previsti cinque tentativi di avviamento, intervallati da pause. In caso di mancato avviamento si attiverà la segnalazione ottica, acustica ed il blocco dell'apparecchiatura. A motore avviato, sarà automaticamente disinserito il motorino di avviamento. Appena il gruppo avrà raggiunto le condizioni nominali ,circa 10 s dalla mancanza della rete, sarà abilitata l'inserzione del gruppo sulla utenza. Durante il servizio saranno abilitate le protezioni del gruppo. Al rientro della tensione di rete nei limiti nominali e dopo un opportuno tempo di verifica della stabilizzazione della stessa, sarà disinserito il gruppo dalla utenza e ripristinata l'alimentazione dalla rete. Dopo un opportuno tempo di raffreddamento del motore sarà comandato l'arresto automatico del gruppo. Dopo l'arresto automatico il gruppo si dovrà predisporre per un nuovo intervento. IE-80 Fg. 20/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici TEST: consentirà di esaminare il funzionamento automatico del gruppo, senza comandare l'inserzione del gruppo sulla utenza. Solamente se si dovesse verificare una mancanza della rete sarà comandata l'inserzione del gruppo sulla utenza. La prova dovrà terminare in ogni caso automaticamente ripristinando il funzionamento Automatico e dopo che sia soddisfatta la condizione di rientro rete ed sia stato effettuato il ciclo di raffreddamento. Protezioni La sorveglianza protezioni, del gruppo dovrà avvenire tramite le seguenti Bassa pressione olio Alta temperatura motore Basso livello combustibile Mancato avviamento Bassa tensione batteria Alta tensione batteria Avaria alternatore caricabatteria Anomala tensione generatore (minima e massima) Massima frequenza generatore e Fuori giri Minima frequenza Sovraccarico gruppo elettrogeno Mancato arresto motore Arresto di emergenza Arresto imprevisto Richiesta manutenzione Orologio programmabile prova gruppo L'intervento di una protezione sarà segnalato sul display dal codice identificativo e da un indicatore acustico. La segnalazione permane fino a quando non viene effettuata l'operazione di ripristino con l'apposito pulsante di RESET. Circuito di Potenza Il quadro di controllo del Gruppo (sigla d’identificazione QGE) dovrà essere corredato di interruttore automatico 3P+N/1250 A con rele magnetotermico di caratteristiche idonee per la protezione del generatore. IE-80 Fg. 21/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.7 - Quadri Elettrici di Bassa Tensione I quadri e le apparecchiature previsti nell'impianto, saranno progettati, costruiti e collaudati in conformità alle norme CEI in vigore. Con riferimento allo schema a blocchi per i parametri elettrici e le sigle d’identificazione, i quadri principali dovranno essere costruiti e collaudati in conformità alle norme CEI 17-113 e 17-114 ed alle prescrizioni antinfortunistiche. In particolare il Quadro Generale di Bassa Tensione dovrà essere strutturato come centro di potenza (power center), ad accesso fronte – retro, con altezza assimilabile a mm 2.200, grado di protezione IP3X, forma 3B, composto da struttura metallica autoportante rigida indeformabile componibile mediante l'impiego di viti e bulloni, pannelli per apparecchi scatolati e modulari con collegamento di terra sul fronte, setti o divisori di zone all'interno, portelle incernierate munite di serrature con chiavi asportabili sul retro, collegamenti di terra ove necessari. I restanti quadri principali e quelli di zona, saranno strutturati come quadri di distribuzione ad accesso frontale addossabili a parete, con altezza assimilabile a mm 2.200, grado di protezione IP4X, forma 2, composti da struttura metallica autoportante rigida indeformabile componibile mediante l'impiego di viti e bulloni, porte trasparenti incernierate munite di serrature con chiavi asportabili, pannelli per apparecchi scatolati e modulari con collegamento di terra, setti o portelle divisori di zone all'interno. I suddetti quadri principali saranno suddivisi in sezione normale e sezione privilegiata, ognuna delle quali sarà alimentata da linea in cavo derivata dalla rispettiva distribuzione. I quadri di zona e/o afferenti ad una specifica attività, dovranno risultare conformi anche alla tipologia ASD (CEI 17-13/3) in quanto destinati ad essere installati in luogo dove personale non addestrato ha accesso al loro utilizzo. I quadri secondari nonché i quadri tecnologici ed i sottoquadri di zona, che presentino le caratteristiche seguenti: - tensione nominale inferiore a 440 V - corrente nominale in entrata non superiore a 125 A - corrente presunta di corto circuito non superiore a 10 kA. dovranno invece risultare conformi alle CEI 23-51. I quadri elettrici sopra citati saranno completi di tutti i componenti ed accessori necessari per renderli funzionali, quali telaio di sostegno e/o sistemi di fissaggio a pavimento o parete, lamiere di chiusura laterali e frontali e morsetti per attestazione cavi sia di energia che di comando e segnalazione. I componenti dovranno presentare al loro interno la caratteristica di "autoestinguenti". IE-80 Fg. 22/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Tutti i quadri elettrici di questo impianto dovranno essere realizzati con carpenteria metallica, salvo eventuali alternative concertate con la DD.LL, relative più che altro ai sottoquadri di piccole dimensioni. Caratteristiche meccaniche I suddetti quadri saranno costruiti con struttura metallica portante e risulteranno suddivisi in sezioni o colonne fra loro componibili con pannelli con feritoia. La chiusura su tutti i lati, la porta ed i sostegni interni saranno realizzati con lamiere di spessore ≥ 2 mm. Le lamiere terminali di chiusura saranno asportabili e munite di idonee patte di sostegno per facilitare il montaggio. Sono previste staffature per il sostegno dei cavi in ingresso al quadro dall’alto. L'accesso al vano sbarre e cavi sarà ottenuto rimuovendo i pannelli di tamponamento. I quadri in oggetto dovranno presentare gradi di protezione meccanica non inferiori ai seguenti: - IP3x sull'involucro esterno in Cabina elettrica - IP44 sull'involucro esterno nei luoghi umidi o classificati - IP4x sull'involucro esterno negli ambienti ordinari - IP20 sulle parti interne. Dati elettrici nominali Caratteristiche principali: Tensione nominale: Tensione di esercizio: Frequenza: Numero fasi: Tensione di prova a frequenza ind.le per circuiti ausiliari: Potere d'interruzione alla tensione di riferimento di 415 V in Ics: Sezione minima sbarra di terra: Sezione conduttori circuiti ausiliari: - IE-80 Alimentazione: Partenze: Installazione: 660 V 400 V 50 Hz 3+N+T 2 kV per 1" rif. schema elettrico relativo 40 mm² 1.5 mm² (comandi e segnal.) 1.5 mm² (volmetriche) 2.5 mm² (amperometriche) dall'alto/basso con cavi dall'alto/basso con cavi all'interno Fg. 23/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Collegamenti di terra Tutte le colonne componenti i quadri saranno collegate ad una barra continua di terra in rame di sezione congrua a smaltire la massima corrente di guasto a terra. La sbarra di messa a terra del QGBT sarà interconnessa alla rete di terra dell'impianto in due punti. La sbarra collettrice di terra è fissata in posizione tale da non ostacolare gli allacciamenti dei conduttori attivi dei cavi di potenza ai terminali degli apparecchi e dei cavi ausiliari alle morsettiere. Ad essa sono collegate direttamente le strutture metalliche dei singoli scomparti. Gli schermi mobili e le porte incernierate dei cubicoli sono messe a terra con trecce di rame isolate con guaina in pvc giallo-verde di sezione maggiore/uguale a 6 mm². Saranno opportunamente non collegate a terra le portelle esterne dei quadri, essendo dotate di guarnizione a tenuta. IE-80 Fg. 24/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.8 - Gruppo Soccorritore di Continuità (CPS) Al fine di ottimizzare la gestione dell’esercizio e della manutenzione, si prevede l’installazione di un sistema centralizzato in continuità assoluta, nel seguito definito Sistema di Sicurezza Centralizzato, finalizzato all’alimentazione delle utenze di sicurezza della Multisala in caso di mancanza rete, completo di: - n.1 Gruppo Soccorritore CPS (Central Power Supply System), Autonomia 1h al 70% del carico, conforme alla norma EN 50171 (Sistemi di alimentazione centralizzati, CEI 34-102), funzionamento tipo On-Line, definito in progetto CPS, caratterizzato da: o Potenza di 10 kVA alla tensione di 400-230 V / 50 Hz, trifase con neutro in ingresso/uscita; o Batterie di Accumulatori al piombo ermetico, esenti da esalazioni e manutenzione atte a conferire l’autonomia richiesta; o un Interfaccia RS 232/485; o un Interfaccia RS 232 / Ethernet per la comunicazione con la rete ethernet presente nell’edificio; - n.n interfacce / moduli di sorveglianza singola associati a moduli d’uscita da installare sui singoli apparecchi delegati alla funzione di illuminazione sicura. In quest’ottica si prevede l’installazione di un sistema centralizzato con soccorritore CPS tipo Schneider Mastersin Duo, funzionamento tipo On-Line a doppia conversione con neutro passante, costituito principalmente da sistema a batterie, associato ai seguenti componenti: - una Centralina di Controllo Schneider Dardo Plus; - un Interfaccia RS 232/485; - un Interfaccia RS 232 / Ethernet per la comunicazione con la rete ethernet presente nell’edificio. Il sistema così configurato è in grado sia di fornire tutte le informazioni relative allo stato di funzionamento rendendole disponibili ad esempio per il Sistema di Supervisione Integrato di cui nel seguito, che di attivare l’Inibizione o il Blocco totale dell’impianto tramite postazioni remote su WEB, in modo da predisporre interventi di manutenzione programmata celeri ed efficienti. Infine, ma non meno importante, la scelta di proporre il sistema centralizzato descritto in alternativa all’impianto con apparecchi autoalimentati, consente di assolvere pienamente alle prescrizioni normative in materia, con particolare riferimento alle norme CEI EN 50171, 50172 ed UNI 11222 relativa alle procedure per la verifica periodica, la manutenzione ed il collaudo. IE-80 Fg. 25/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici I principali vantaggi del suddetto impianto si possono riassumere nei seguenti punti: - Il controllo del funzionamento dei singoli apparecchi automatizzato e programmabile; - una sorgente autonoma unica per Edificio con relativa manutenzione ridotta ad un unico blocco di batterie; - un generatore a batterie certificate Eurobat 10 Anni di vita ( nel periodo di 10 anni le batterie autonome vengono normalmente sostituite 3 volte con relativi costi di materiale e manodopera); - possibilità di controllare in maniera remota l’impianto tramite WEB e quindi pianificare la manutenzione; - possibilità di testare sia il funzionamento che l’autonomia delle batterie, tramite programmazione diretta dal monitor LCD della Centrale; - possibilità di effettuare la lettura dei risultati dei test, che verranno conservati nel diario della Centrale per un periodo maggiore di due anni. La portata di ventilazione (naturale e/o forzata) dei locali (o scomparti) in cui sono alloggiate le batterie, necessaria per ridurre la concentrazione in aria di idrogeno emesso durante la carica, sarà risultare conforme alle norme CEI 2226 (EN 62040-1-1) e CEI 22-27 (EN 62040-1-2). 2.9 - Gruppi di Continuità (UPS) Il progetto di specie prevede l’utilizzo delle seguenti sorgenti di energia in continuità assoluta: - n.1 Gruppo a corredo della sezione privilegiata dell’impianto, da 120 kVA alla tensione di 400 V / 50 Hz, trifase + neutro in ingresso/uscita, autonomia 15’, definito in progetto UPSEP; - n.1 Gruppo con funzione tampone a corredo dei circuiti ausiliari del Quadro QMT dell’impianto in Cabina di Trasformazione, da 800 VA alla tensione di 230 V / 50 Hz, monofase in ingresso/uscita, autonomia 10’, definito in progetto ctr/UPSP. Essi dovranno essere costituiti da: - un raddrizzatore carica-batteria esafase / dodecafase - un inverter completo di trasformatore di separazione galvanica - un commutatore statico con commutazione in tempo “0" - un sezionatore fusibile ingresso rete - un sezionatore fusibile rete di riserva - un sezionatore fusibile batteria - un commutatore rotativo sottocarico costituente il sistema di by-pass manuale IE-80 Fg. 26/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Gli apparati in oggetto dovranno : - garantire l’alimentazione del carico in mancanza rete a “tempo zero”; - conferire un elevato livello qualitativo dell’energia fornita, con tensione e frequenza perfettamente regolate e stabilizzate; - risultare immuni ai disturbi di rete, inclusi quelli ad alta frequenza. Gli UPS saranno corredati di Batterie di Accumulatori al piombo ermetico, esenti da esalazioni e manutenzione atte a conferire l’autonomia richiesta. La portata di ventilazione (naturale e/o forzata) dei locali (o scomparti) in cui sono alloggiate le batterie, necessaria per ridurre la concentrazione in aria di idrogeno emesso durante la carica, dovrà risultare conforme alle norme CEI 22-26 (EN 62040-1-1) e CEI 22-27 (EN 62040-1-2). 2.10 - Protezione contro i contatti indiretti e le sovracorrenti Il sistema di distribuzione adottato è di tipo TN-S con impianto di terra unico, come sopra descritto. Protezione contro i contatti indiretti Al fine di soddisfare le prescrizioni normative CEI 64-8/4 art.413.1.3.3 in materia di caratteristiche d’intervento dei dispositivi di protezione, e CEI 648/7 in ordine a linee destinate a luoghi a “maggior rischio in caso d’incendio”, a livello di distribuzione primaria, cioè sul quadro QGBT, sono previsti dispositivi differenziali, regolabili in tempo ed in corrente e/o in curva fissa, a corredo degli interruttori che ne costituiscono le unità di uscita. A livello di distribuzione secondaria e successiva tutti i circuiti che alimentano, tramite o senza prese a spina, componenti elettrici mobili, portatili o trasportabili, saranno protetti da interruttori magnetotermici associati a relè differenziali con soglia di intervento fissata a 0,03A, in modo da garantire una protezione addizionale contro i contatti diretti (CEI 64-8/4 art. 412.5.1). Protezione contro le sovracorrenti Saranno utilizzati interruttori automatici con sganciatore termico a tempo inverso per sovraccarico e sganciatore a tempo indipendente per massima corrente, a soglia fissa o regolabile a seconda delle caratteristiche della funzione da espletare. In particolare, al fine di soddisfare le prescrizioni normative in materia di selettività d’intervento tra dispositivi di protezione contro le sovracorrenti, con particolare riferimento all’articolo 536.1 della Norma CEI 64-8, il coordinamento tra le protezioni è stato impostato adottando i seguenti criteri progettuali nei riguardi delle sovracorrenti: IE-80 Fg. 27/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici - - selettività amperometrica e cronometrica sia al sovraccarico che alle correnti verso terra tra gli interruttori del QGBT e dei Quadri di Zona e Secondari in genere; selettività amperometrica sia al sovraccarico che alle correnti verso terra tra gli interruttori dei Quadri di Zona e dei Quadri Tecnologici e Sottoquadri; protezioni ad alta selettività sia al sovraccarico che alle correnti verso terra per l’utenza finale. Le caratteristiche tecniche degli interruttori saranno dettagliatamente indicate sugli schemi elettrici. Le caratteristiche d'intervento non regolabili saranno: - curva B - curva C - curva D secondo le norme CEI 23-3. 2.11 - Protezione contro i contatti diretti Tutto l'impianto elettrico sarà realizzato con componentistica per posa da esterno e/o da incasso avente grado di protezione non inferiore a IP4X. Inoltre dovrà essere garantito il grado di accessibilità al dito di prova non inferiore al livello B, che pertanto consenta di classificare gli eventuali interventi sull'impianto in "lavori non elettrici", il tutto secondo la norma CEI 11-27. Tutte le parti attive dei circuiti elettrici saranno pertanto racchiuse in custodia con tale grado di protezione. Nei locali tecnici con presenza di umidità gli impianti dovranno garantire un grado di protezione non inferiore ad IP 55. Per i componenti installati in pozzetti con drenaggio, è richiesto un grado di protezione non inferiore ad IP67 (immersione per 30 minuti). Tutte le parti attive dei circuiti elettrici in transito nei suddetti pozzetti saranno pertanto racchiuse in custodia con almeno tale grado di protezione. IE-80 Fg. 28/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.12 – Distribuzione I criteri d’impostazione progettuale afferenti alla distribuzione degli impianti elettrici viene nel seguito illustrata, riprendendo i concetti espressi nel paragrafo 2.2 Struttura dell’impianto. Distribuzione principale La distribuzione in epigrafe si riferisce alla sezione di impianto configurata dal Quadro Generale di Bassa Tensione, strutturato tramite sistemi di sbarra sottesi ai rispettivi montanti di macchina, collegati tra loro da congiuntori, la cui gestione è finalizzata al funzionamento in parallelo di non più di due trasformatori ovvero al funzionamento in emergenza del Gruppo Elettrogeno con trasformatori disattivati. In quest’ottica il progetto persegue un sostanziale equivalenza della potenza erogata dai singoli trasformatori. Distribuzione secondaria La suddivisione adottata dei circuiti di illuminazione e forza motrice prevede: a) per gli ambienti frequentati dal pubblico: • illuminazione normale alimentata tramite almeno due circuiti indipendenti; • illuminazione di sicurezza centralizzata alimentata tramite almeno due circuiti indipendenti; • prese fisse di forza motrice normale alimentata tramite uno o più circuiti a seconda dello sviluppo dell’impianto. b) • • • per i locali di servizio/tecnici: illuminazione normale derivata da quadro locale o di piano; illuminazione di sicurezza tramite apparecchi autoalimentati; prese fisse di forza motrice con almeno un circuito da quadro di piano/locale. Le alimentazioni ai quadri principali di piano saranno realizzate tramite linee in cavo derivate dalle rispettive sezioni di energia normale/preferenziale/privilegiata. IE-80 Fg. 29/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Criteri di dimensionamento, caratteristiche di cavi e vie-cavi Tutte le linee saranno protette contro le sovracorrenti sia per il sovraccarico e quindi anche per il cortocircuito in fondo alla linea stessa (CEI 64-8/4 art. 435.1 e CEI 64-8/5 sez. 533). Inoltre sarà rispettato quanto raccomandato dalle normative in termini di caduta di tensione, (CEI 64-8/5 art. 525) limitando la caduta di tensione percentuale ∆v% tra l'origine dell'impianto (Cabina Elettrica) e qualunque punto dell'impianto stesso al valore del 4%, secondo la seguente ripartizione: * Trafo – ed/QGBT: ∆V% ≤ 0.1% ∆V% ≤ 0.9% * ed/QGBT - Quadri Principali: * Quadri Principali – Quadri secondari: ∆V% ≤ 1.5% * Quadri Principali – Utenza più sfavorita: ∆V% ≤ 3.0% * Quadri Secondari - Utenza più sfavorita: ∆V% ≤ 2.0% I parametri caratteristici dell’impianto in oggetto sono riportati nell’elaborato specifico “Calcoli dimensionamento cavi e coordinamento delle protezioni” (IE83). Come detto in premessa, la struttura è soggetta a rigorose prescrizioni di prevenzione incendi, e, come tale, richiede che i cavi di energia e segnale non determinino il rischio di emissione di fumi, gas acidi e corrosivi, secondo le vigenti norme di buona tecnica. Pertanto i tipi di condutture adottate saranno: - FG7(O)R 0.6/1 kV: cavo uni/multipolare flessibile isolato in EPR, sotto guaina di PVC NPI (non propagante l'incendio), a norme CEI 20-13 e 20-22 II, CEI 20-37.1 e UNEL 35375 per i circuiti di distribuzione principale e circuiti all’esterno in genere; - FG7OM1 0.6/1 kV: cavo multipolare flessibile senza emissione di gas corrosivi, isolato in EPR qualità G10, sotto guaina speciale elastomero termoplastico qualità M1, NPI (non propagante l'incendio), a norme CEI 20-13 e 20-22 III 20-37.1, 20-38 e UNEL 35375 per i circuiti di distribuzione principale; - FROR 450/750V: cavo multipolare flessibile isolato in PVC di qualità TI2 sotto guaina in pvc NPI (non propagante l'incendio), a norme CEI 20-20, 20-22 II e 20-37, a certificato di sorveglianza IMQ, per le linee di distribuzione secondaria in controsoffitto e/o contropavimento; - N07G9-K: cavo unipolare isolato in pvc, a norme CEI 20-22 II, CEI 20-20, CEI 20-11 ed UNEL 35752 per gli stacchi di collegamento all’utenza finale; IE-80 Fg. 30/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici - FGT10OM1-45 0.6/1 kV: cavo multipolare flessibile resistente al fuoco a bassissimo sviluppo di fumi gas tossici e corrosivi con conduttori in rame isolati in gomma EPR, riempitivo in gomma ad alta autoestinguenza, sotto guaina in PVC di qualità RZ NPI, a norme CEI 20-36, 20-22 II, CEI 20-37.1.2, ed IEC 332.3 per i circuiti di sicurezza nei percorsi in canale metallico. La massima caduta di tensione ammissibile è stata valutata considerando il carico concentrato all'estremità del circuito con una corrente d'impiego pari alla corrente presunta di utilizzo. I colori utilizzati saranno: - GIALLO/VERDE per i conduttori di protezione ed equipotenziali; - BLU per il conduttore di neutro; - GRIGIO/NERO/MARRONE per i conduttori di fase, in conformità alle CEI 64-8/5 art. 514.3. Le vie cavi saranno realizzate nel modo seguente: - passerella con fondo continuo a rete in acciaio zincato elettrolitico, completo di coperchio nei tratti verticali, a marchio CE e conforme alla norma CEI 2376, nelle seguenti formazioni (dimensioni approssimative): *600x100 mm *400x60 mm *300x60 mm *200x60 mm *150x60 mm *100x60 mm - canale / passerella con fondo continuo in acciaio zincato elettrolitico completo di coperchio nei tratti verticali, a marchio CE e conforme alle norme CEI 23-31, nelle seguenti formazioni (dimensioni approssimative): *200x60 mm *150x60 mm *100x60 mm - canale portacavi in materiale plastico ad uso cornice / battiscopa, a tre scomparti, completo di coperchio, a marchio CE e conforme alle norme CEI 23-19, nelle seguenti formazioni (dimensioni massime approssimative): *120x28 mm *80x23 mm *70x23 mm - tubazione in pvc autoestinguente completo di accessori, a marchio CE e conforme alle norme CEI 23-8 e successive varianti, per derivazioni dalla via cavi principale per impianti a vista; - tubazione in pvc pesante autoestinguente flessibile completo di accessori, a marchio CE e conforme alle norme CEI 23-14 e variante V1, per impianti sottotraccia. IE-80 Fg. 31/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici L’indipendenza dei circuiti di sicurezza sarà garantita adottando i requisiti di installazione seguenti: a) luoghi frequentati dal pubblico - i cavi dovranno essere di tipo resistente al fuoco almeno nel tratto dorsale e successivamente anche nei tratti ove sussista promiscuità di posa all’interno della stessa conduttura portacavi (canale e/o tubazione) con in circuiti ordinari. b) ambienti ordinari (locali tecnologici, uffici, spogliatoi) - i cavi dovranno essere di tipo multipolare almeno nel tratto dorsale e successivamente anche nei tratti ove sussista promiscuità di posa all’interno della stessa conduttura portacavi (canale e/o tubazione) con in circuiti ordinari. I cavi la cui posa è prevista in involucri metallici dovranno essere di tipo con guaina con o senza conduttore di protezione (CEI 64-8 art.751.04.1 l2). Per le derivazioni, connessioni e raccordi saranno utilizzate: - cassette in pvc autoestinguente da incasso con coperchio fissato a vite in grado di garantire un grado di protezione IP ≥ 4xB, che, in caso di raccordo con l’impianto in esecuzione a vista dovrà essere di tipo “alto”; - cassette metalliche da parete con guarnizione in gomma antinvecchiamento, grado di protezione IP ≥ 55B (a marchio CE e conformi alle norme CEI EN 60529, installabili anche sul bordo del canale elettrico), complete di coperchio fissato a vite; - cassette in policarbonato da parete IP ≥ 4xB (a marchio CE e conformi alle norme CEI C.431 e IEC 670, installabili anche sul bordo del canale), complete di coperchio fissato a vite; - -morsettiere in tecnopolimero con morsetti in ottone a norme CEI 2320. I cavidotti interrati per energia saranno realizzati tramite tubazione in polietilene, serie pesante, schiacciamento superiore a 450 N, tipo 450 o 750 secondo la Variante V1 della Norma EN 50086-2-4 (CEI 23-46), flessibile a doppia parete, diametro 110,.., 200 mm, fornita e posta in opera su scavo predisposto in parte su terreno vegetale ed in parte su sede stradale, ad una profondità di circa cm 50 dal piano stradale, in letto di sabbia con eventuale nastro di segnalazione. IE-80 Fg. 32/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.13 - Impianto di illuminazione normale Al fine di perseguire gli obiettivi di ottimizzazione dei consumi energetici, il progetto prevede la dotazione di un impianto di illuminazione a regolazione manuale/automatica, in tutti gli ambienti dove ha accesso il pubblico, in grado di adeguare l’intensità dell’illuminazione artificiale in funzione delle configurazioni scenografiche pre-impostate e/o al deficit rispetto a quella naturale negli ambienti di caratteristiche architettoniche e funzionali idonee, per raggiungere i livelli di comfort previsti. L’impianto in specie è costituito da apparecchi illuminanti a basso consumo caratterizzati da tecnologia a LED, garantita per una vita media di 50.000 ore, nel rispetto dei parametri illuminotecnici previsti dalle norme specifiche, e da sottosistema intelligente corredato da sensori di luminosità. In ossequio al DL 9/04/2008 n. 81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, la tipologia dei compiti ed attività visive previsti nei vari ambienti interni esige il rispetto della normativa tecnica vigente in materia di illuminazione artificiale. Con riferimento in particolare alla norma EN 12464-1 (Luce e illuminazione – Illuminazione dei posti di lavoro – Parte 1: Posti di lavoro interni), il progetto prevede, per i vari ambienti, l’installazione di apparecchi illuminanti di nuova fornitura, in grado di realizzare un’illuminazione artificiale tale da garantire il rispetto delle seguenti prescrizioni illuminotecniche per i vari tipi di locale ed attività: - livello ed uniformità di illuminamento; - ripartizione delle luminanze; - limitazione dell’abbagliamento con il rispetto del limite del grado unificato di abbagliamento (UGRL); - direzione della luce; - colore della luce e sua resa; - illuminamento medio; - uniformità (rapporto illuminamento minimo/illuminamento medio) > 0,6 - rapporto illuminamento minimo/illuminamento massimo > 0,4. Gli ambienti, sedi di specifiche attività individuate all’interno della struttura in progetto, vengono di seguito esaminati in ordine alle caratteristiche illuminotecniche adottate: IE-80 Fg. 33/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Atrio Le prescrizioni illuminotecniche specifiche richiedono che il grado unificato di abbagliamento (UGRL) non superi il limite di 22 con illuminamento medio non inferiore a 200 lx (rif. Tabella 5.5 Luoghi Pubblici, pos. 5.1.3 “Saloni di ritrovo”, norma EN 12464-1). I locali afferenti all’area in epigrafe saranno attrezzati con controsoffitto. Ciò premesso, il progetto prevede l'installazione di un impianto in grado di garantire un'illuminazione idonea e confortevole, ottenuta con apparecchi di foggia circolare da incasso, anello di schermatura Φ = 230 mm, diffusore temprato in vetro trasparente, ad illuminazione diretta, costituiti da corpo metallico in pressofusione di alluminio, ottica in alluminio puro, lampade a LED, potenza di lampada 52 W, equivalente ad HID da 70 W, dimmerabili con sistema DALI, installati a soffitto ad interdistanze regolari , il tutto secondo la norma EN 12464-1. Gli apparecchi saranno caratterizzati da: - diametro 198 mm; - anello brillantato per garantire una schermatura UGR 19; - sistema brevettato con sensori per stabilizzazione della temperatura di colore per tutta la durata; - unità elettrica interna compatibile Dali; - flusso luminoso 4000 lm, efficienza apparecchio > 75 lm/W; - Grado di protezione IP65; - Alimentazione con tensione di rete 230 V 50 Hz; - Potenza installata circa 7 W /m2. Sale Proiezione Le prescrizioni illuminotecniche specifiche richiedono che il grado unificato di abbagliamento (UGRL) non superi il limite di 22 con illuminamento medio non inferiore a 200 lx a terra durante le fasi di riordino delle sale (rif. Tabella 5.5 Luoghi Pubblici, pos. 5.3.3 “Poltrone per gli spettatori, manutenzione e pulizia”, norma EN 12464-1). Ciò premesso, il progetto prevede l'installazione di un impianto in grado di garantire un'illuminazione idonea e confortevole, ottenuta con apparecchi di foggia circolare da incasso, sia del tipo descritto in precedenza che del tipo di dimensioni ridotte, con anello di schermatura Φ = 120 mm, diffusore temprato in vetro trasparente, ad illuminazione diretta, costituiti da corpo metallico in pressofusione di alluminio, ottica in alluminio puro, lampade a LED, potenza di lampada 26 W, equivalente a fluorescente da 2x26 W, dimmerabili con sistema DALI, installati a soffitto in posizione centrata rispetto ai singoli pannelli, il tutto secondo la norma EN 12464-1. IE-80 Fg. 34/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Gli apparecchi saranno caratterizzati da: - diametro 118 mm; - anello brillantato per garantire una schermatura UGR 19; - sistema brevettato con sensori per stabilizzazione della temperatura di colore per tutta la durata; - unità elettrica interna compatibile Dali; - flusso luminoso 2360 lm, efficienza apparecchio - > 75 lm/W; Grado di protezione IP54; Alimentazione con tensione di rete 230 V 50 Hz; Potenza installata circa 4 W /m2. Uffici Le prescrizioni illuminotecniche specifiche richiedono che il grado unificato di abbagliamento (UGRL) non superi il limite di 19 con illuminamento medio dei posti di lavoro non inferiore a 500 lx (rif. Tabella 5.3 Uffici, pos. 5.3.2 “Scrittura, lettura, elaborazione dati”, norma EN 12464-1). I locali afferenti all’area in epigrafe saranno attrezzati con controsoffitto a pannelli di forma quadrata e dimensioni 60x60 cm. Le pareti interne e le porte saranno in muratura. Ciò premesso, il progetto prevede l'installazione di apparecchi illuminanti in grado di garantire un'illuminazione idonea e confortevole nella “zona di lavoro” interna ai singoli locali, ottenuta con plafoniere da incasso compatibili con la struttura a pannelli del controsoffitto stesso, ad illuminazione diretta ed indiretta, costituite da struttura metallica in pressofusione di alluminio, diffusore in materiale perlato PMMA, ottica schermata in alluminio puro satinato, in grado di fornire una luminanza inferiore a 1000 cd/m² per angoli superiori a 65° radiali per schermatura di monitor verticali, reattore elettronico, per lampade fluorescenti compatte TC-L con temperatura di calore compresa tra 3300 K e 5300 K (gruppo I), Ra<80, , dimmerabili tramite sistema DALI, il tutto secondo la norma EN 12464-1. IE-80 Fg. 35/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Locali tecnici Le aree in epigrafe sono state assimilate a “Sala macchine” con limite del grado unificato di abbagliamento (UGRL) non superiore a 25 ed illuminamento medio non inferiore a 200 lx (rif. Tabella 2.15 “Centrali elettriche”, pos. 2.15.3, norma EN 12464-1). L'illuminazione sarà realizzata con plafoniere in policarbonato autoestinguente, riflettore e recuperatore di flusso in acciaio zincato a caldo, cablaggio elettronico, scrocchi in acciaio inox, per lampade a LED, classe d'isolamento I, grado di protezione minimo IP65, installate a soffitto e/o a parete, ad una quota non inferiore a 2,5 m circa. IE-80 Fg. 36/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.14 - Impianto di illuminazione di emergenza/sicurezza Con riferimento alla Norma UNI EN 1838, il progetto in esame si propone di realizzare un impianto di illuminazione d’emergenza/sicurezza costituito da apparecchi illuminanti di tipo ordinario alimentati dal Sistema di Sicurezza Centralizzato, integrati da alcuni apparecchi autoalimentati, perlopiù previsti all’interno dei locali tecnici, in modo da perseguire le seguenti finalità: 1) Identificazione delle vie d’esodo: assicurare l’individuazione delle vie d’esodo e il loro sicuro utilizzo per gli spettatori in caso di disservizio sull’impianto ordinario; 2) Funzione anti-panico: fornire l’illuminamento necessario atto ad evitare il panico ed a raggiungere un luogo da cui sia possibile identificare una via d’esodo; 3) Intervento automatico: garantire il valore d’illuminamento senza interruzioni per il tempo sufficiente a permettere l’interruzione delle attività in corso senza compromettere l’incolumità delle persone. Per brevità si è definita illuminazione di sicurezza quella alimentata dal Sistema di Sicurezza Centralizzato dell’impianto, e illuminazione di emergenza quella costituita da apparecchi autoalimentati. Nel presente progetto sono stati perseguiti i seguenti livelli minimi di illuminamento: - vie di esodo (scale, porte, uscite): > 5 lx a 1 m di altezza dal piano di calpestio; - locali generici: > 2 lx a 1 m di altezza dal piano di calpestio. L’illuminazione di sicurezza sarà realizzata con le modalità seguenti: • nelle sale di proiezione e nelle aree frequentate da pubblico i tramite apparecchi illuminanti di tipo ordinario alimentati dalla sezione di sicurezza; • nelle sale di proiezione e nelle aree frequentate da pubblico in prossimità dei varchi di ingresso/uscita il progetto prevede l'installazione di apparecchi illuminanti a LED autoalimentati 1x6..11W/230V, che dovranno garantire un'autonomia di 1 ora; • in corrispondenza dei gradini delle sala di proiezione il progetto prevede un’illuminazione segna-passo in grado di evidenziare i cambi di quota, tramite apparecchi illuminanti a LED lineari incassati nello spigolo del gradino alimentati dalla sezione di sicurezza; IE-80 Fg. 37/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici • nelle scale tramite apparecchi da parete di tipo ordinario alimentati dalla sezione di sicurezza. I rispettivi circuiti di alimentazione saranno attivati: - tramite Sistema di Supervisione, con modalità permanente durante tutto l’orario di lavoro o con trascinamento da parte dell’accensione dei circuiti di illuminazione ordinaria; - automaticamente in caso di interruzione dell’erogazione dell’energia ordinaria, tramite logica di tipo elettromeccanica. E’ inoltre prevista l’illuminazione di corsia costituita da apparecchi illuminanti a LED installati ad incasso nei gradini, alimentata da circuiti di sicurezza. 2.15 - Impianto d’illuminazione esterna Impostazione progettuale Il progetto architettonico prevede alcune pertinenze esterne da illuminare costituite da: • i parcheggi a raso con i relativi percorsi motorizzati, • le aiuole e le zone alberate in prossimità dei confini, • i vialetti pedonali di accesso alla Multisala ed i varchi di uscita verso l’esterno. In questo contesto l’impianto in epigrafe si propone di perseguire i seguenti obiettivi: - garantire buone condizioni di visibilità durante le ore notturne in modo che il conducente di autoveicoli possa percepire distintamente e localizzare con certezza e in tempo utile tutti i dettagli dell’ambiente necessari alla condotta del suo automezzo; - consentire ai fruitori della infrastruttura il riconoscimento degli ostacoli in condizione di ridotta o nulla visibilità locale, sia in rapporto all’orario che alle condizioni meteo-climatiche. - conferire un’illuminazione gradevole ed assicurare il conseguimento di adeguate condizioni di sicurezza ed agibilità in mancanza di luce naturale; - prevenire la formazione di zone d’ombra troppo marcata; - rendere possibile un efficace controllo ai fini della prevenzione dell’intrusione di notte di estranei; - riduzione dell’inquinamento luminoso; - risparmio energetico; - escludere il rischio di fenomeni di abbagliamento; - ottimizzazione dei costi di esercizio e manutenzione. IE-80 Fg. 38/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Nell’elaborazione del presente progetto, si è fatto riferimento: - alla Legge Regionale n.19 del 29 settembre 2003 promulgata dalla Regione Emilia Romagna in ordine alle Norme in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico; - Deliberazione della Giunta Regionale del 18/11/2013 n.1688 afferente alla nuova direttiva per l’applicazione dell’art.2 della Legge Regionale n.19 del 29 settembre 2003 recante “Norme in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico”; - alla norma UNI 10819 (Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso) in ordine alle problematiche inerenti la limitazione dell’inquinamento luminoso; - alla norma UNI 11248 (Selezione delle categorie illuminotecniche) in ordine alle prestazioni illuminotecniche degli impianti di illuminazione atte a contribuire, per quanto di pertinenza, alla sicurezza degli utenti delle strade; - alla norma UNI EN 13201-2, in ordine alle indicazioni relative alle “Prescrizioni prestazionali” (parte 2), ai “Calcoli delle prestazioni” (parte 3), ed ai “Metodi di misurazione della prestazioni fotometriche” (parte 4) afferenti a Strade con traffico motorizzato, catalogate in classe ME3c, S3, S4 secondo il prospetto “Serie ME di classi di illuminazione; - al Capitolato SPACE CINEMA. - alla Guida per il Piano Regolatore Comunale dell’Illuminazione Pubblica edito da AIDI (Associazione Italiana Di Illuminazione) nel gennaio ’98. I relativi principali parametri illuminotecnici a cui si è fatto riferimento per la verifica progettuale sono: - Illuminamento orizzontale medio mantenuto stalli parcheggio: EHM≈30 lx - Illuminamento orizzontale minimo mantenuto: EHmin>4 lx - Luminanza media mantenuta: Lm ≈ 1,0 cd/m2 - Rapporti di uniformità U0 percorsi motorizzati ≥ 0,4 Il progetto illuminotecnico, di cui alla presente relazione, prevede un impianto realizzato tramite punti luce su palo cilindrico di altezza circa 5 m fuori terra, completi di apparecchi illuminanti con ottica CUT-OFF, ad ampia apertura laterale specifica per parcheggi, emissione frontale regolabile, lampada LED, disposti in corrispondenza alle aiuole che delimitano gli stalli, oltre che perimetralmente all’area, con interdistanza sui tratti rettilinei non inferiore a 18,5 m, di caratteristiche seguenti: • corpo in alluminio estruso e pressofuso • diffusore in vetro piano temperato di spessore 5 mm • telaio in pressofusione • classe d’isolamento II • grado di protezione IP65 • attacco testa-palo singolo e/o doppio IE-80 Fg. 39/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici • • • • • • ottica Cut-Off stradale e conseguente rapporto medio di emissione superiore Rn=0,00% e quindi dispersione verso l’alto del flusso luminoso nulla apertura laterale di 60° sorgente luminosa costituita da 36 elementi LED bianco 4200 K, Potenza Totale assorbita 84W/230V • protezione delle parti metalliche tramite processo di pre-trattamento chimico di nanoparticelle ceramiche, strato di polvere epossidica, strato finale in polvere poliestere ad elevata resistenza ai raggi ulrtavioletti ed alla corrosione • Caratteristiche: Marcatura CE Norme di riferimento: CEI EN 60598-1, CEI EN 60598-2-1, CEI EN 60598-2-3, Compatibile con la normativa UNI 10819 (Inquinamento luminoso). I suddetti punti luce dovranno essere corredati di: pali cilindrici diritti di altezza fuori terra 5 m, realizzati in un unico tratto di acciaio zincato e verniciato, ∅(base)=102 mm, ∅(testa)=76 mm, sezione rotonda, tronco di base da incassare nel terreno per mm 500, spessore minimo dell'ordine di mm 3, zincatura a caldo secondo la norma UNI EN ISO 1461, eventuale verniciatura a polveri poliestere previo procedimento di pulitura zinco e fosfosgrassaggio onde garantire la massima resistenza alla corrosione degli agenti atmosferici come da norma ASPM -B-117-61, colore grigio grafite ad effetto satinato, resistenza e deformabilità secondo la norma UNI EN 40, completi di fori per i passaggi delle tubazioni dei cavi e per il portello, con fissaggio al plinto tramite un primo strato di malta cementizia ed un secondo di sabbia bagnata ed un collare di malta cementizia di chisura alto circa 10 cm; portelli da palo in pressofusione di alluminio, di forma e bordi arrotondati, perfettamente complanari al palo e completo di serratura con chiave triangolare grande (lato chiave mm 9), portafusibili e fusibili, da inserire all'interno dell'apposita feritoia a testate semitonde, grado di protezione minimo IP54, morsettiere in materia plastica per entrata-uscita cavi tetrapolari fino a mmq 25 e derivazione alla lampada fino a mmq 2,5, classe d'isolamento II, conformi alla Norma europea EN 40 ed essere dotati di marcatura CE; condutture in tubazioni di polietilene interrate ∅ 90 mm, e cavi unipolari a doppio isolamento tipo FG7R 0,6/1 kV. I risultati del calcolo illuminotecnico sono riportati in figura 1. IE-80 Fg. 40/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Fig.1 – Valori di illuminamento orizzontale sul piano di calpestio IE-80 Fg. 41/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Lungo i marciapiedi perimetrali sono previsti apparecchi di foggia rotonda, con struttura e riflettore in alluminio, vetro antisfondamento, classe III, grado di protezione IP67, lampade a LED, potenza impegnata 9,1 W / 230 V, calpestabili Φ 190. 2.16 - Impianto di forza motrice L'impianto di forza motrice è costituito da prese di tipo civile per quanto riguarda i locali ordinari, e di tipo industriale per quanto riguarda i locali tecnici e le sale di proiezione in corrispondenza dello schermo. I materiali adottati risulteranno conformi alle norme CEI 23-16 (prese a spina per usi domestici e similari) e CEI 23-12 (prese a spina per uso industriale). I circuiti destinati alle utenze informatiche delle postazioni di lavoro fisse, dovranno essere derivati dalla sezione privilegiata del quadro elettrico di competenza. Inoltre i frutti ad esse relativi dovranno essere distinguibili dagli altri sia come tipologia (UNEL) che come colorazione (rossa). IE-80 Fg. 42/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.17 - Sganci generali di emergenza Nel rispetto della Norma CEI 64-8 art.752.46.3, sono previsti i dispositivi di sgancio generale di emergenza, che dovranno interrompere l’erogazione di energia elettrica, in caso di evento critico, dalle seguenti alimentazioni, in ordine di priorità: - Linea di MT, agendo sull’interruttore generale del QMT; - Linea di bt sezione energia privilegiata, agendo sulla apparecchiatura predisposta allo scopo sul sul circuito di arresto del UPSEP; - Linea di bt sezione energia preferenziale/sicurezza, agendo sul circuito di arresto del Gruppo Elettrogeno; - Linea di bt sezione energia sicurezza, agendo sul circuito di arresto del CPS. Detti dispositivi saranno di tipo pulsante a lancio di corrente con segnalazione ottica di circuito attivo, in teca di sicurezza con vetro a rompere. 2.18 – Sistema Informatico Il progetto prevede l’installazione di un Sistema integrato di comunicazione in grado di supportare applicazioni analogiche e digitali, con architettura aperta come definito dagli standard ISO/OSI. Il cablaggio dovrà risultare conforme agli standard internazionali ed alle normative vigenti, garantendo prestazioni di categoria 6A. Gli elementi funzionali del cablaggio strutturato saranno: - Centro Stella di edificio (sigla d’identificazione BD, acronimo di Building Distribuctor) che costituisce il sottosistema di cablaggio per dorsale di edificio; - Centro Stella di corpo di edificio e di piano (sigla d’identificazione FD, acronimo di Floor Distribuctor) che costituisce il sottosistema di cablaggio orizzontale, fino alla presa d’utente. Il progetto prevede la connessione dei suddetti elementi funzionali con topologia di tipo stellare gerarchico con possibilità opzionale di collegamenti tra stessi livelli di gerarchia. Pertanto la rete di distribuzione dorsale si configurerà come interconnessione dei nodi di concentrazione corrispondenti ai centri stella sopra descritti. In particolare la distribuzione dorsale dovrà essere realizzata con cavo in fibra ottica Multimodale loose 50/125 µm in OM2/OM3, e Monomodale 9/125 µm in OS1, a 12 fibre, per interni/esterni, con guaina antiroditori LSZH. Nel rispetto delle norme ISO/IEC IS11801, le distanze di collegamento tra i vari Centri Stella dovranno rispettare i seguenti limiti: - tratta BD – FD < 500 m IE-80 Fg. 43/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici L’infrastruttura da realizzarsi dovrà consentire: - l’utilizzo indifferenziato di tutte le prese distribuite in campo, indipendentemente dal tipo di applicazione o protocollo di rete da supportare; - la possibilità di riconfigurazione, di modalità interna, di utilizzo di nuove applicazioni senza richiedere ulteriori lavori che interferiscano con il normale funzionamento della rete; - un funzionamento sicuro delle applicazioni e del sistema di rete. I componenti essenziali dell’impianto saranno: a) Armadi di Cablaggio Strutturato per Sistema in Categoria 6A costituiti da armadi in lamiera d'acciaio verniciati, equipaggiati di telaio per l'installazione di unità rack 19", completi di apparati attivi 1Gb CISCO (Swicht, Routers, Schede in fibra, Schede di Rete) e passivi (pannelli di permutazione Patch Panel 110 UTP 48 porte Cat. 6A, pannelli passapermute, bretelle, cavi, collegamenti interni), di tipo BD (Centro Stella di Edificio) e FD (Centro Stella di edificio e di piano); b) prese telematiche equipaggiate con connettori RJ45 a 8 pin con connessione IDC (Insulation Displacement Contact) in categoria 6A, per ogni postazione di lavoro o posto operatore (PdL o PO). La rete di distribuzione orizzontale sarà anch’essa configurata con topologia di tipo stellare, con concentrazione delle linee d’utente negli Armadi di tipo BD e FD sopra descritti, e cavi conformi alle ISO/IEC 11801 Class E, IEC 46C/462 PAS 611556-5 ed EN 50173, costituiti da 4 coppie binate (avvolte a spirale) ad anima rigida in rame d’impedenza pari a 100 Ohm, con isolante in polietilene, 23 AWG e prestazioni testate fino a 500 MHz, guaina esterna a bassa emissione di fumi e zero alogeni, (LSZH), conformi alla norma IEC 60332 (Sezione 1), per reti LAN di Categoria 6A (10GBIT Ethernet). La massima distanza del cavo di collegamento tra il Centro Stella BD/FD e la presa utente dovrà essere inferiore a 90 m, mentre i collegamenti interni alla Centrale e tra la presa utente e il terminale dovranno essere inferiori a 5 m. Negli uffici saranno realizzate Postazioni di Lavoro costituite da: gruppi prese fonia-dati alloggiati in torrette a scomparsa per pavimento flottante, in materiale termoplastico, coperchio in acciaio inox antisdrucciolo con cornice in resina, a 10 moduli, tipo TICINO INTERLINK, o in scatola portafrutti su canale a battiscopa, nella composizione seguente: - fonia: n.1 presa RJ45 in cat.6A; - rete dati: n.2 prese RJ45 in cat.6A; gruppi prese fonia-dati alloggiati in scatole portafrutti da incasso e/o a vista a parete, nella composizione seguente: scatola portafrutti a 3 moduli (correnti deboli): - fonia: n.1 presa RJ45 in cat.6A; - rete dati: n.2 prese RJ45 in cat.6A. IE-80 Fg. 44/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.19 - Impianti speciali La struttura in oggetto sarà munita dei seguenti impianti speciali: 2.19.1 – IMPIANTO di DIFFUSIONE SONORA Nel rispetto del DM 19/08/96, il progetto prevede l’installazione di un Impianto di Allarme tramite Diffusione Sonora completo di: - Centrale di diffusione sonora, a norme IEC 297-2 e EN 60849 (CEI 100-55), cablata e precollaudata, completa di: • unità di monitoraggio e alimentazione rack,; • doppio lettore digitale messaggi preregistrati per sistemi di emergenza; • preamplificatore-miscelatore 6 ingressi con priorità scalare per impianti di emergenza ed evacuazione; • n.i unità di potenza da 160 W con uscite a tensione costante per linee di diffusori; • schede master di controllo e schede di sorveglianza per amplificatori e diffusori con relative unità di alimentazione; • pannelli frontali e di chiusura; • ingressi microfonici per il collegamento di consolle annunci; • controllo del percorso critico con segnalazione guasto; il tutto in apposito armadio metallico rack per unità 19" con porta in vetro temperato. - consolle microfonica in Ufficio Segreteria; - diffusori di suono tipo plafoniera da incasso in controsoffitto con fondello antifiamma installati nei corridoi; - proiettori di suono bidirezionale nelle Hall; - trombe in materiale termoplastico, con unità dinamica e trasformatore di linea, per esterno, grado di protezione IP66, installati nel parcheggio. L’impianto si svilupperà dalla suddetta Centrale, da installarsi nel Vano Tecnico del piano primo, tramite linee di collegamento agli apparecchi in campo, in uscita dalle rispettive unità di potenza, in configurazione di n.1 linea a piano. Queste ultime saranno realizzate in cavo resistente al fuoco 3 ore, a norme CEI 20-36, 20-37, 20-38, tipo FT2GOR 450/750 V o equivalente, in formazione 2x1,5 mmq. IE-80 Fg. 45/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.19.2 – IMPIANTO di RIVELAZIONE INCENDI L’impianto in epigrafe sarà di tipo analogico-indirizzabile. Nel seguito si illustrano le specifiche tecniche dei principali componenti. La centrale e i componenti dovranno essere rispondenti alla norma UNI EN 54 mentre per la posa impiantistica si prenderà a riferimento la norma UNI 9795. CENTRALE ANALOGICA di RIVELAZIONE INCENDIO Generalità La centrale di rivelazione incendio sarà di tipo intelligente, sviluppata in conformità con le normative EN54-2 e 4, corredata di unità di gestione a microprocessore, tastiera di comando e programmazione con password di accesso, display alfanumerico retroilluminato, alimentatore e carica batterie incorporati, n.4 uscite a relé, in contenitore metallico, installata nel Vano Tecnico del piano primo. Equipaggiata per la gestione di 4 loops di base espandibili a 16, la centrale dovrà supportare fino a 99 rivelatori di incendio analogici e 99 dispositivi on/off (moduli di ingresso/uscita), singolarmente indirizzati, per linea, per un totale di 792 dispositivi intelligenti, ampliabile a moduli di 4 sino a 16 linee. Il numero massimo di punti in conformità alla normativa EN54-2 dovrà essere di 512 punti per singolo microprocessore, che costituisce pertanto il limite per la centrale in epigrafe, in versione base. Nel caso di specie il totale dei rivelatori è circa 220, mentre quello dei dispositivi on/off è circa 100. Il controllo intelligente di tipo analogico permetterà una costante supervisione dell’impianto relativamente alla manutenzione, agli eventuali allarmi intempestivi, ai test automatici verso il campo, al controllo della sensibilità dei rivelatori ed alla loro necessità di pulizia, ecc. Tutte queste operazioni potranno essere effettuate direttamente sull’installazione e quindi in modo estremamente flessibile. La centrale dovrà inoltre permettere la gestione separata della rivelazione gas con segnalazioni su tre livelli grazie ad apposito modulo di interfaccia, tale visualizzazione dovrà avvenire su di un display remoto dedicato ai soli allarmi gas e/o tecnici. Tutte queste operazioni potranno essere configurate direttamente dalla tastiera della centrale o da pc tramite l’uscita seriale RS 232 che non dovrà avere chiave hardware di protezione. IE-80 Fg. 46/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici RIVELATORI PUNTIFORMI Il rivelatore di fumo dovrà essere puntiforme di tipo analogico a basso profilo, in grado di operare una discriminazione tra fuochi reali ed allarmi intempestivi che possono essere causati da correnti d'aria, polvere, insetti, repentine variazioni di temperatura, corrosione, ecc. La risposta del rivelatore (attivazione) dovrà risultare chiaramente visibile dall’esterno grazie alla luce rossa lampeggiante emessa da due diodi (led), che coprano un angolo di campo visivo di 360 gradi. Nei locali tecnici adibiti ad ospitare apparati elettrici in particolare, sono previsti rivelatori a doppia tecnologia combinata, ottico di fumo e di calore, in grado di reagire a tutti i fumi visibili. Le caratteristiche di discriminazione e di risposta saranno analoghe a quelle del rivelatore ottico. Per quanto riguarda l’installazione, in particolare si dovrà porre attenzione alla presenza di tubazioni dell'aria o travature e murature in quanto i rivelatori vanno posizionati ad almeno 50 cm dalla loro superficie laterale. Qualora la geometria fosse tale da non poter rispettare queste misure si collocheranno alla massima distanza possibile. Il presente progetto ha fatto riferimento ai seguenti Prospetti ripresi dalla Norma UNI9795 per determinare la distribuzione dei rivelatori puntiformi, nei vari ambienti. Prospetto 1 - Distribuzione rivelatori puntiformi di calore Locale sorvegliato Altezza del Superficie S in soffitto (m) pianta (m2) h≤8 h≤8 IE-80 S ≤ 40 S > 40 Area a pavimento Inclinazione α del massima da soffitto rispetto sorvegliata rivelatore all'orizzontale (°) ogni Amax (m2) Qualsiasi 40 0°<α<20° 30 20°<α<45° 40 45°<α 50 Fg. 47/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Prospetto 2 – Distanza dei rivelatori puntiformi di calore Superficie S in Distanza massima in orizzontale del rivelatore dai punti pianta del locale del soffitto (m) Inclinazione α del soffitto (o copertura) rispetto sorvegliato all'orizzontale (m2) α ≤ 20° 20° < α ≤ 45° α > 45° S ≤ 40 5,0 5,5 6,5 S > 40 4,5 5,5 7 Prospetto 3 - Distribuzione rivelatori puntiformi di fumo Locale sorvegliato Altezza del Superficie S soffitto (m) pianta (m2) h ≤ 6m S ≤ 80 S > 80 h > 6m Qualsiasi Area a pavimento in Inclinazione α del massima da soffitto rispetto sorvegliata ogni rivelatore all'orizzontale 2 Amax (m ) Qualsiasi 80 Qualsiasi 60 α ≤ 20° 80 20° < α ≤ 45° 100 α > 45° 120 Prospetto 4 – Distanza dei rivelatori puntiformi di fumo Superficie S in pianta del locale sorvegliato (m2) S ≤ 80 S > 80 Altezza h del Distanza massima in orizzontale del locale rivelatore dai punti del soffitto (m) Inclinazione α del soffitto (o copertura) rispetto sorvegliato all'orizzontale (m) 20° < α ≤ 45° α > 45° α ≤ 20° h ≤ 12 6,5 7 8 h≤6 6 7 9 6 < h ≤ 12 7 8 10 La centrale verificherà ed elaborerà i segnali di uscita dei rivelatori in accordo con i dati predefiniti dall'utente. IE-80 Fg. 48/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici DISPOSITIVI di ALLARME ACUSTICI e LUMINOSI Il progetto prevede la presenza, dei dispositivi di allarme ottico-acustici per segnalazione e allarme incendi costituiti da cassonetti luminosi (nel seguito definiti “targhe”) interamente costruiti con materiali non combustibili (ABS o V0) e non propagatori di fiamma. Le diciture, su sfondo rosso, saranno messe in risalto a cassonetto attivo. Le suddette targhe saranno installate a parete, in corrispondenza delle uscite di sicurezza, e corredate di lampada allo xeno, alla tensione di alimentazione 12 o 24 Vdc, potenza sonora 95 dB a 1 m, con collegamento sia dal loop comune agli altri apparecchi che dalla dorsale di alimentazione a 24 Vdc comune ai vari moduli di interfaccia, realizzata in cavo resistente al fuoco a norme CEI 20-36, 20-37, 20-38, in formazione 2x1,5 mmq. SISTEMA di RIVELAZIONE ad ASPIRAZIONE A protezione degli spazi nascosti quali i volumi sopra i controsoffitti il progetto prevede un sistema di rivelazione ad aspirazione che si basa sull’analisi di un campione d’aria dell’area controllata, tramite l’aspirazione effettuata a mezzo di ventola e di tubazioni provviste di fori disposti lungo la zona sorvegliata. Questi campioni vengono convogliati nella centrale che analizza per mezzo di due rivelatori la concentrazione di fumo in ogni istante. Il sistema in specie si avvale dei seguenti componenti principali: - Unità di rivelazione incendio ad aspirazione a 2 canali, completa di filtro di ingresso aria, di ventilatore radiale con MTBF di 65.000 ore, di regolazione del valore di portata e suo controllo con sensore a principio termico, di moduli di interfaccia per il collegamento alla Centrale, n.2 uscite d’allarme; - Rivelatore di fumo con camera ottica e diodo laser, in materiale termoplastico ritardante la fiamma, temperatura di funzionamento 10° +55°, LED di segnalazione, conforme alla norma EN54; - Condotto di aspirazione in tubo di pvc pesante DN25, spessore 1,9 mm, PN16, colore rosso, ove sono ricavate le bocchette attraverso cui l’atmosfera dei volumi nascosti viene campionata in modo permanente. IE-80 Fg. 49/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.19.3 – SISTEMA di SUPERVISIONE IMPIANTI ELETTRICI L’impianto elettrico è predisposto per un eventuale sistema di supervisione finalizzato all’esercizio delle seguenti funzioni: - gestione e controllo della distribuzione principale di energia normale e privilegiata; - controllo della distribuzione secondaria di energia normale e privilegiata; - gestione e controllo di settori dell’illuminazione ordinaria; - gestione e controllo singoli circuiti d’illuminazione di sicurezza; - interfacciamento con impianti ausiliari di allarme. La predisposizione prevista nel presente progetto, si avvale delle seguenti dotazioni: - analizzatori di rete presenti sui montanti principali del quadro generale di bassa tensione (QGBT) con possibile monitoraggio dei parametri elettrici principali d’impianto; - contatti ausiliari di stato e scattata protezione a corredo di tutti gli interruttori dei quadri di media tensione (QMT) e generale di bassa tensione (QGBT), riportati in morsettiera; - contatti ausiliari di scattata protezione a corredo di tutti gli interruttori automatici presenti sui quadri elettrici, riportati in morsettiera; - possibilità di comando remoto di alcuni circuiti dei quadri secondari, predisposti allo scopo con ingressi in morsettiera, quali illuminazione di settori di uffici opposti rispetto ai corridoi, illuminazione corridoi, illuminazione scale, illuminazione hall, alimentazione fan-coils, alimentazione unità trattamento aria, alimentazione forza motrice ordinaria e forza motrice privilegiata; - possibilità di comando remoto dei circuiti di alimentazione delle utenze degli impianti tecnologici, quali elettropompe e generatori di calore. Gli schemi elettrici prevedono appositi spazi liberi per l’eventuale installazione di schede logiche e/o di interfaccia. IE-80 Fg. 50/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.19.4 – IMPIANTO di VIDEOSORVEGLIANZA E’ previsto un impianto TV a circuito chiuso con la funzione di sorveglianza ingressi all’edificio posti ai piani interrato, terra e area dirigenza piano secondo. L’impianto è costituito da un sistema indipendente, della tipologia dell’impianto esistente a cui sarà interfacciato tramite dorsale in fibra ottica. In sintesi se ne elencano di seguito i componenti principali: a) Sistema Multifunzionale di Televisione a Circuito Chiuso, completo di armadio a rack 19" 42 unità, gruppo alimentazione per telecamere, n.2 media converter, videoregistratore digitale tipo DVR-NVR March Spectiva, matrice video, multiplexer, motion detector, hard disk, n.16 ingressi video, da installarsi nel locale sala controllo ubicato al piano terra; b) Telecamera analogica a colori ad alta risoluzione adatta sia per interni che esterni con sincronismo interno e autoshutter, completa di ottica Day&Night, 36 led IR, circuito di compensazione del controluce (B.L.C.) automatico, grado di protezione IP67, tipo BETTINI mod. T70C-SE; c) Telecamera analogica a colori ad alta risoluzione tipo DOM per esterno 6 pollici con rimozione del filtro IR, completa di ottica Day&Night, rotazione orizzontale continua di 360° e rotazione verticale -92°-+90°, autoritorno programmabile, luminosità 0,7 lux a 1/50 sec e 0,05 lux a 1/3 sec a colori F=1.6, circuito di compensazione del controluce (B.L.C.) automatico, 2 ingressi di allarme ed una uscita di allarme a relè, con unità di alimentazione, tipo Dome camera IP Day & Night 18X; d) Collegamento all’impianto esistente in apposito armadio indicato dalla Committenza con dorsale in cavo in fibra ottica Multimodale loose 50/125 µm in OM2/OM3, e Monomodale 9/125 µm in OS1, a 12 fibre, per interni/esterni, con guaina antiroditori LSZH; e) Collegamento alle telecamere con cavo composito per segnale video analogico, per posa interrata, norme 20-29, 20-52, 20-22 III, isolamento 0,6/1kV, sigla di designazione VDO ….. IE-80 Fg. 51/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 2.19.5 – IMPIANTO CONTROLLO ACCESSI E’ previsto un impianto di Controllo Accessi con la funzione di consentire l’accesso ai locali dell’edificio solo alle persone autorizzate, tramite un sistema che si avvale di lettori badge. L’impianto è costituito da un sistema indipendente, della tipologia dell’impianto esistente, a cui sarà interfacciato tramite rete telematica. 2.20 - Superamento Barriere Architettoniche Nei servizi igienici per disabili è previsto un impianto di chiamata costituito da un pulsante a tirante posizionato nei pressi della tazza WC, e relativo ronzatore fuori porta, con segnale acustico-luminoso remotato nella Sala Controlli del primo piano e pulsante di annullamento del segnale nelle immediate vicinanze del wc. 2.21 – Impianto Fotovoltaico In copertura dell’edificio lato Sud è prevista l’installazione di un impianto di produzione di energia elettrica con l’utilizzo di fonte solare attraverso la conversione fotovoltaica, identificato in progetto con la sigla PV. Il Campo PV sarà strutturato sulla base di n.2 sottocampi costituiti ognuno da n.40 stringhe a loro volta composte da n.9 moduli fotovoltaici in silicio monocristallino da 240 W cadauno, per una potenza di stringa di 2,16 kWp, una potenza di sottocampo pari a 43,2 kWp ed una potenza totale di Campo PV pari a circa 86,4 kW. Le stringhe saranno collegate in parallelo ai relativi quadri di sottocampo, definiti rispettivamente QSC01 e QSC02, da cui all’inverter (sigla d’identificazione pv/INV01), posizionato nel Vano Tecnico al piano primo. Il sito presenta un orientamento di circa ….° rispetto alla direzione sud (angolo γ). La producibilità di energia aumenta con l’inclinazione del modulo rispetto all’orizzontale (angolo β), raggiungendo un massimo, in Italia, in corrispondenza di 30°. In quest’ottica, ai fini della migliore collocazione dei moduli compatibilmente all’esposizione del sito ed allo spazio disponibile, è previsto uno sviluppo delle stringhe nel senso dell’asse maggiore del corpo di fabbrica, con inclinazione dei moduli di 30° e interdistanza d tra le file, per evitare l’ombreggiamento, di 2 m. Per evitare l’ombreggiamento determinato dal parapetto rivolto a sud, la prima fila di stringhe sarà distanziata di almeno 2,5 m dal parapetto stesso. IE-80 Fg. 52/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici Impianto di messa a terra Il presente impianto si avvale di moduli in classe II per cui in teoria un guasto all’isolamento doppio o rinforzato non è ipotizzabile e non sarebbe necessario il collegamento di terra. Tuttavia, al fine di consentire il regolare funzionamento del dispositivo di controllo dell’isolamento dell’inverter, verifica che pertanto si estende anche al Generatore PV, è necessario collegare a terra le cornici e/o strutture di supporto dei moduli di classe II. Il suddetto collegamento dovrà essere realizzato tramite un conduttore dorsale di terra, in cavo N07V-K in formazione 1x6 mmq per ogni sottocampo, in modo tale che le infrastrutture delle relative stringhe risultino allo stesso potenziale di terra. Per gli ulteriori approfondimenti tecnici in materia si rimanda alla specifica relazione di cui sigla IE-81. 2.22 – Luoghi con pericolo di esplosione Sia gli impianti termici di climatizzazione che gli impianti afferenti alla ristorazione non prevedono l’utilizzo di fluidi infiammabili e/o esplosivi, pertanto non sono presenti luoghi con pericolo di esplosione. IE-80 Fg. 53/54 CINEMA MULTISALA di FIDENZA (PR) RELAZIONE TECNICA CONSISTENZA e TIPOLOGIA dell’IMPIANTO ELETTRICO I.F.CO. INGEGNERIA Studio Associato PARMA IE-80 Relaz.Tipol.Imp.Elettrici 3 - Conformità alle Norme Tutta l'impiantistica elettrica inerente l'intervento in oggetto sarà realizzata nel pieno rispetto delle seguenti leggi: - - - Legge 1/3/68 n. 186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature e impianti elettrici. Legge 791/77 in materia di materiali elettrici. D.M. dei Lavori Pubblici n.236 in materia di Barriere Architettoniche D. M. 22/1/08 n. 37 Regolamento (omissis) in materia di installazione degli impianti all’interno degli edifici D.L. 9 Aprile 2008, n. 81 Attuazione dell’art.1 della legge 07/08/07 n.123 in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro. D.L. 626/96 e D.L. 277/97: Direttiva bassa tensione. D.Lgs. 25 Novembre 1996, n. 626: Attuazione delle direttive CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione. D.P.R. 22/10/2001 n°462: Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi Sarà in ogni caso tassativamente rispettata la normativa di buona tecnica in vigore all'atto dell'esecuzione dei lavori, con particolare riferimento alle seguenti: - CEI 64-8. CEI 11-1 CEI 11-20 CEI 11-35 CEI 17-113 CEI 17-114 CEI 17-13/3 CEI 23-51 CEI 81-10 CEI 35026-4/1 UNI EN 12464-1 UNI EN 1838 Tabelle CEI – UNEL CEI 31-30 CEI 31-35 IE-80 Fg. 54/54