6 www.unionesarda.it - mercoledì 19 ottobre 2011 OLBIA CRONACA REGIONALE Febbre del Nilo L’UNIONE SARDA L’EMERGENZA SI ALLARGA IN TUTTA LA SARDEGNA La West Nile adesso è presente anche nel nord dell’Isola: presto un piano di bonifiche della laguna che circonda la città Il virus killer in Gallura Rianimazione del “San Francesco” dalle lagune e attraversata da numerosi canali, il rischio è massimo. L’attenzione, di conseguenza, altissima. I CONTROLLI. Il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria locale è mobilitato. «La situazione è sotto controllo, insieme all’Assessorato regionale alla Sanità stiamo coordinando tutti gli OLBIA. La febbre del Nilo or- interventi - spiega il direttomaia ha contagiato tutta la re del Dipartimento di preSardegna. È arrivata fino a venzione, Silvio Pettazzi Olbia e ha colpito un pensio- Subito abbiamo avviato il nato che ha passato tutta protocollo per il monitoragl’estate a Pittulongu, la bor- gio e la sorveglianza della gata marina tra la città e malattia, come previsto dalGolfo Aranci. Il settantenne, l’ordinanza dal governatore originario della Lombardia, della Sardegna. I sindaci di ora è in coma, ricoverato nel Olbia e Golfo Aranci sono reparto di rianimazione del- stati allertati e la Provincia ora si occupa degli intervenl’ospedale di Nuoro. L’EMERGENZA. Al pronto ti di bonifica nei siti dove soccorso del Giovanni Paolo abitualmente si riproducono II di Olbia, il settantenne, si le zanzare, l’unico vettore di trasmissione è presentato del virus. La il 12 ottobre: LE ANALISI malattia - rila febbre corda Silvio molto alta ha L’anziano Pettazzi - non fatto sorgere è stato ricoverato si trasmette i primi soda uomo a spetti. Dopo il 12 ottobre uomo, ma è alcuni giorni Due giorni fa comunque trascorsi nel necessario reparto di sono arrivati che i cittadini medicina è gli esiti dei test si proteggano stato trasferidagli insetti e to al San che bonifichiFrancesco con una diagnosi difficile da no tutti i ristagni d’acqua». L’ALLERTA. A Olbia questa interpretare: «meningite da agente eziologico non iden- mattina ci sarà un vertice tificato». Due giorni fa gli per coordinare gli intervenspecialisti del San Giovanni ti da organizzare immediadi Dio di Cagliari, scelto co- tamente. Ma intanto scoppia me laboratorio di riferimen- una polemica tra il presito a livello regionale, hanno dente della Provincia e l’ascomunicato l’esito delle loro sessore regionale alla Sanianalisi: il settantenne che tà. «Il nostro territorio non è passava le vacanze a Pittu- stato interessato da un’adelongu è stato contagiato dal- guata azione di disinfestala temutissima febbre del zione - dice Fedele Sanciu Nilo. Le sue condizioni, spie- La Regione deve mettere in gano dalla Asl 2 di Olbia, so- campo azioni di bonifica in no stazionarie, ma in Gallu- tutti i siti in cui proliferano ra si è scatenato il panico. insetti in grado di trasmetteL’EMERGENZA. A Olbia e in re malattie». Ma l’assessore tutto il territorio della pro- Simona De Francisci risponvincia sono scattate tutte le de subito: «Le misure ecceprocedure sanitarie per evi- zionali invocate dal presitare l’epidemia. Questa noti- dente Sanciu sono già comzia comunque ha permesso prese nell’ordinanza firmata di acquisire una certezza: il dal presidente della Regione virus che nell’Oristanese ha il 9 ottobre. Qualunque terriucciso decine di cavalli e torio, Gallura compresa, viestroncato anche un giovane, ne automaticamente inseriha raggiunto anche il nord to nel provvedimento del dell’Isola. A questo punto presidente non appena si risembra che l’emergenza ceve comunicazione di una non sia più circoscritta. E a persona positiva al virus». Olbia, una città circondata Nicola Pinna Nel secondo piano dell’ospedale “San Francesco” di Nuoro, lo spazio che divide il reparto Rianimazione dal blocco operatorio e dalla sala travaglio è il crocevia di tanti visitatori. I familiari del pensionato lombardo residente in Gallura colpito dalla febbre del Nilo, sono arrivati in città ieri mattina come tutti i giorni da quando l’uomo è stato ricoverato. La moglie e i figli del paziente che riposa in coma farmacologico nel suo lettino, fino a lunedì pomeriggio parlavano coi medici del reparto Malattie infettive dove l’uomo è stato accolto quattro giorni fa, arrivato da Olbia con una diagnosi di meningite da agente eziologico non identificato. Con l’arrivo da Cagliari del referto che non lasciava più spazio ai dubbi, il trasferimento in Rianimazione. Il coma farmacologico permetterà ai medici di tenere sotto controllo le difficoltà respiratorie di un paziente anziano. Ieri pomeriggio, quando la notizia del caso di febbre del Nilo si è diffusa, i parenti del pensionato avevano già lasciato l’ospedale dopo una mattinata passata in reparto. Il personale Un settantenne lombardo è in coma da alcuni giorni a Nuoro: da diversi mesi viveva nella borgata marina di Pittulongu Oggi un vertice in Provincia: pronte misure eccezionali per eliminare le larve delle zanzare, considerate unico vettore del viruskiller. Il reparto di rianimazione dove è ricoverato il pensionato contagiato a Olbia [MASSIMO LOCCI] L’ansia e le preghiere dei familiari in attesa di notizie medico e paramedico mantiene il più stretto riserbo sul caso, ricordando - per non diffondere ingiustificati allarmismi - che il virus del Nilo non si trasmette da uomo a uomo, ma attraverso le punture di zanzare provenienti dal nord Africa (proprio per questo il dipartimento di prevenzione della Asl olbiese ha disposto il protocollo di difesa e monitoraggio della West Nile, con la bonifica delle aree umide, favorevoli alla diffusione del parassita). I campioni di sangue del paziente arrivato da Olbia erano stati inviati dal “San Francesco” di Nuoro ai laboratori di analisi dell’ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari, centro regionale di riferimento per la Febbre del Nilo. L’uomo, come temevano i medici barbaricini, è risultato positivo al virus del Nilo. Oggi i familiari del pensionato torneranno in città, come ogni giorno da quando questo incubo è cominciato. Un incontro coi medici per accertarsi delle condizioni del congiunto, nella speranza che finalmente arrivi la notizia più bella. Maria B. Di Gaetano Decine di casi nell’Oristanese. Vertice in Provincia: bonifiche e campagna informativa Marrubiu, sempre grave il pensionato L’ospedale Santa Barbara di Iglesias Non migliora il pensionato di Marrubiu ricoverato ormai da 20 giorni al Santa Barbara di Iglesias per gli effetti della “Febbre del Nilo”. I CASI. L’anziano respira aiutato artificialmente e dal coma sanitario non è più uscito. Condizioni all’incirca identiche a quelle di un altro pensionato di Oristano che da una settimana si trova ricoverato all’ospedale Santissima Trinità senza che comunque si abbia la certezza assoluta che si tratti di virus “wnd”. I dubbi sono fortissimi, la certezza può darla solo l’Istituto superiore della Sanità come nel caso del pensionato di Marrubiu e di Michele Maggino, l’impresario di 34 anni di San Vero Milis, deceduto la settimana scorsa a Cagliari. Due dunque i casi accertati, a Marrubiu e San Vero, forti sospetti per il pensionato di Oristano e per un altro di Milis deceduto dopo aver presentato i sintomi classici del virus. I COMUNI. Sono invece tanti i casi di positività nell’Oristanese. Persone residenti a Terralba, Solarussa, Fordongianus, San Nicolò Arcidano e Oristano agli esami sono risultati positivi ma per fortuna tutto si è concluso senza conseguenze gravi. IL VERTICE. La preoccupazione resta alta. In Provincia il presidente Massimiliano de Seneen e l’assessore Emanuele Cera hanno incontrato il commissario del Comune Antonello Ghiani, il comandante dei Vigili urbani Rinaldo Dettori, il manager Asl Mariano Meloni e il direttore sanitario Bruno Lacu per «definire -precisa de Seneen- un piano d’azione comune». Le disinfestazioni continuano e presto partirà una campagna di informazione sulle regole da adottare per evitare il diffondersi del virus. È stata anche verificata l’idoneità delle sacche di plasma a disposizione dell’Asl, saranno intensificati i controlli per la bonifica. Dalla Provincia arriva anche la segnalazione che uccelli e altri animali morti potranno essere trasportati alla clinica veterinaria "Duemari" di Oristano, operativa 24 ore su 24. Antonio Masala