A Treatise on electricity § magnetism (1873). - Digilander

(LUCIDI APPROFONDIMENTO)
A Treatise on electricity § magnetism (1873).
OBIETTIVO: Nel presente Trattato io mi propongo di descrivere
i più importanti di questi fenomeni (elettrici e
magnetici), di mostrare come essi possono essere
sottoposti a misurazione e tracciare le connessioni
matematiche delle quantità misurate (01/02/1873).
⇒ volontà di riordinare tutte le conoscenze sperimentali sui
fenomeni elettromagnetici nel tentativo di costruire una
interpretazione, la più organica e coerente possibile, nei termini
di una teoria inquadrabile in seno alla meccanica.
STRUTTURA: 2 volumi (parti I,II nel 1°volume; parti III,IV nel
2°volume),
• parte I: elettrostatica, (fenomeni elettrostatici, teoria
matematica dell’elettricità),
• parte II: elettrocinematica, (corrente elettrica, conduzione,
resistenza, teoria matematica della distribuzione delle correnti
elettriche),
• parte III, magnetismo, (teoria del magnetismo, induzione
magnetica, magnetismo terrestre),
• parte IV, elettromagnetismo, (mutue azioni tra correnti
elettriche, eq. del moto di un sistema, teoria dinamica
dell’elettromagnetismo, equazioni del campo e.m., dimensioni
delle unità di misura elettriche, teoria e.m. della luce).
OSSERVAZIONE: il contenuto del Trattato, pur spaziando su un
vasto complesso di argomenti, non aggiunge elementi nuovi
rispetto a quelli già trattati nelle 3 memorie,
⇒ se l’intento fosse solo quello di presentare le
innovazioni introdotte da Maxwell sarebbe sufficiente
lo studio delle memorie.
PECULIARITÀ:
• non è un trattato sistematico nel vero senso del termine: contiene
idee originali non evidenti che devono essere scovate,
• il contributo di Maxwell passa in secondo piano rispetto alle
teorie degli altri scienziati,
• distacco rispetto alle teorie continentali, legame indissolubile
con la scienza britannica,
miniera di Storia delle Scienza: presenta l’evoluzione storica
delle idee legate all’elettromagnetismo fino al 1870,
• volendo descrivere tutti i contenuti precedentemente esposti
nelle memorie, le varie idee risultano fortemente discrepanti e
inconsistenti tra loro,
• permane la rappresentazione dei fenomeni e.m. tramite linee di
forza,
• notazione vettoriale,
• è confermata la presenza di un etere.
•
⇒ Problemi di organicità.
⇒
MAXWELL E LA CRISI DEL MECCANICISMO
OTTOCENTESCO.
Concezione dinamica
del mondo
dominò tutta la
==> teorizzazione fisica
MECCANICISMO: tutti i fenomeni della natura possono essere
spiegati con le semplici leggi della
meccanica, essa possiede uno status
privilegiato tra le alte scienze in quanto
fornisce a tutte i principi di spiegazione.
⇒ giustificazione dei fenomeni naturali sulla base di
interpretazioni meccaniche, anche quando si tratta di eventi
difficilmente inquadrabili in seno alla meccanica,
⇒ riduzione dell’analisi del mondo fisico alla ricerca di modelli
meccanici che rendano legittimi i fatti.
INTERPRETAZIONI MECCANICISTE UTILIZZATE DAI
FISICI:
1. spiegazione dei fenomeni naturali attraverso la conoscenza
della posizione delle particelle di materia e le forze tra esse
agenti,
2. assunzione di modelli meccanici con ruote e molle,
costruzione di dispositivi meccanici al fine di rappresentare i
fenomeni,
3. negazione di ogni speculazione sulla struttura fisica del
sistema meccanico utilizzato: le eq. del moto venivano
ottenute indipendentemente dalle connessioni del sistema
ipotizzato attraverso il formalismo astratto della dinamica
analitica.
Maxwell fece ampiamente uso di modelli meccanici (con quale
finalità?),
fonti di utili
dotati di valenza
analogie
<=> esplicativa
(posizione non meccanicista)
(posizione meccanicista)
• convinzione che la spiegazione dinamica di un fenomeno fisico
(quando è raggiungibile) è pienamente esauriente
=>
Maxwell aspirava ad una spiegazione
meccanica tutte le volte che gli era possibile
Meccanica classica
(meccanica del discreto)
adattata alla trattazione
del continuo
le equazioni del campo
<=> e.m. sono vere e proprie
eq. del continuo
IL MECCANICISMO ENTRA IN CRISI:
⇒ equazioni del campo elettromagnetico: in ogni istante lo stato
del sistema è espresso da parametri definiti in tutti i punti del
campo,
⇒ concetto di campo: si giunge all’oggettivazione delle onde
elettromagnetiche, entità non descrivibili meccanicamente,
⇒ autonomia e indipendenza del nuovo campo rispetto agli
schemi della meccanica newtoniana.
La meccanica non era più in grado di comprendere
adeguatamente le nuove grandezze: la rinuncia a ricercare modelli
meccanici per il campo non appariva più soltanto una contingenza
storica ma una esigenza concettuale.
Maxwell costruì una scienza tendenzialmente antimeccanicista
pur aderendo ad una filosofia meccanicista della natura.