Umberto Eco Numero Zero Romanzo Bompiani, Milano, 2015 Storia

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Umberto Eco Numero Zero Romanzo Bompiani, Milano, 2015 Storia delle terre e dei luoghi leggendari Bompiani, Milano, 2013 Due i libri del mese presentati a maggio, entrambi titoli di Umberto Eco disponibili da poco nella nostra biblioteca: Numero Zero, 2015 e Storia delle terre e dei luoghi leggendari, 2013, pubblicati da Bompiani, Milano. Numero Zero e’ un romanzo satirico che ha luogo a Milano nel 1992 e narra la storia di un ghost‐writer in difficoltà. Il ghostwriter nonché narratore si chiama Colonna e viene assunto per scrivere le memorie di un giornalista che lavora per una losca pubblicazione chiamata “Domani” che è finanziata da un barone che somiglia a Silvio Berlusconi. Colonna si ritrova così coinvolto in un mondo di corruzione e teorie di cospirazione, che trova coinvolta anche la CIA e un sosia di Mussolini. Colonna è uno scrittore fallito che non è nemmeno riuscito a finire l’università. Così lavora per giornali e legge manoscritti. La sua esperienza aiuta Colonna (non sapremo mai il suo nome) ad ottenere un lavoro ben pagato ma altrettanto strano che sconvolgerà la sua vita. Siamo nell’aprile del 1992 e il giornalista arriva a Milano all’età di 50 anni per conoscere un certo Simei che lo vuole come scrittore‐ombra per un libro intitolato “Domani: Ieri” per essere pubblicato a nome di Simei. Il libro in questione vorrebbe essere il racconto di un anno di lavoro in un quotidiano chiamato “Domani” che non sarà mai pubblicato. Lo sponsor del progetto destinato al fallimento è Vimercate, un ricco proprietario di hotel, ospedali, canali televisivi e riviste. Per un intero anno, l’eccentrico magnate vuole creare e mantenere un simulacro dello staff editoriale che produce dozzine di “numero zero” del giornale, che non sono numeri reali, ma solo bozze che non verranno divulgate. Solo Simei, capo redazione e Colonna, suo assistente sono al corrente del fatto che il quotidiano non verrà mai avviato. Secondo Simei, l’obiettivo di Vimercate è quello di infiltrarsi nel così detto salotto buono, una piccola cerchia di industriali, politici e banchieri che controllano l’economia italiana. Vimercate si assicura che gli articoli fasulli che pretendono di smascherare i componenti di questa cerchia, siano letti da alcuni di loro per permettere la sua entrata nel club esclusivo, lui in cambio farà finire nel dimenticatoio il giornale compromettente. Senza esitare, Colonna accetta la proposta di Simei. Da questo momento in poi, seguiamo tre filoni principali: il lavoro quotidiano dello staff del giornale (che consente ad Eco di ridicolizzare il giornalismo contemporaneo), la storia d’amore tra Colonna e la sola donna che lavora per il giornale, Maia, e le teorie complottiste sostenute da Braggadoccio, un personaggio tragicomico e collega di Colonna. La descrizione delle accese discussioni durante le riunioni di redazione ridicolizzano e deridono il modo in cui i giornali e le riviste distorcono i fatti e creano scalpore dal niente. Nei briefing tenuti per i suoi dipendenti sul modus operandi per le notizie dell’ultima ora, Simei spiega le regole su come manipolare una notizia per ottenere l’effetto desiderato sul pubblico. L’amore tra Colonna e Maia, anche se utile per lo sviluppo della trama non è di primaria importanza. La vera essenza di Eco viene fuori quando rivista eventi storici, disegnando connessioni inaspettate e cospirazioni nascoste. Questo è il motivo per cui gli episodi più affascinanti del romanzo sono gli incontri tra Colonna e Braggadoccio. Mitomane e paranoico, Braggadocio si inventa una teoria riguardante il leader fascista Benito Mussolini. Il giornalista è convinto che nel 1945 è stato giustiziato il sosia del dittatore, mentre il vero Mussolini è scappato in Argentina una destinazione popolare per molti criminali della seconda guerra mondiale. Storia delle terre e dei luoghi leggendari è un viaggio illustrato e una guida dinamica per l’immaginazione umana nei migliori luoghi immaginari della storia. L’autore esplora questo bisogno umano di creare determinati luoghi e ci porta verso terre di miti e di invenzione, mostrandoci i loro abitanti, le passioni che li governano, i loro eroi e antagonisti e soprattutto l’importanza che essi hanno per noi. Corredato da oltre 300 immagini a colori dai continenti più vasti e mitici come Atlantide al piccolo appartamento di Sherlock Holmes, questo libro ci regala un viaggio affascinante attraverso tutti i luoghi fiabeschi della letteratura e del folklore che ci hanno accompagnato durante gli anni.: dai poeti epici dell’antichità agli scrittori contemporanei di fantascienza, dagli autori delle sacre scritture ai moderni scrittori di fiabe che nel corso della storia hanno inventato per noi territori mitici, proiettandovi dentro tutti i sogni, gli ideali e le paure dell’essere umano. Il libro di Umberto Eco si limita alle terre immaginarie che sono significative perché le persone pensano che questi siano veramente esistiti in qualche angolo remoto. Durante i 15 capitoli di cui si compone il libro, l’autore invita i lettori ad accompagnarlo attraverso un itinerario dall’ Atlantide all’Eden che esiste dall’alba dei tempi e dei miti e include anche alcune escursioni per varie Utopie, che hanno evocato sentimenti talmente forti che per qualcuno sono diventati più reali della realtà stessa. Ogni capitolo è una sorta di saggio seguito da un’antologia di estratti. Eco si rivela un’eccellente guida turistica, fermandosi in aree di interesse locale e e incoraggiandoci ad esplorare diversi sentieri durante la lettura. L’opera è erudita ma al tempo stesso leggera, e collega diversi elementi del nostro bagaglio letterario in un modo che solo Eco può fare. I poemi di Omero e altri testi medioevali sono presentati accanto ai viaggi di Gulliver e a quelli di Alice nel Paese delle meraviglie, Tolkien condivide alcune pagine con Marco Polo. Queste storie unite hanno influenzato indubbiamente la sensibilità e percezione del mondo di tutti noi. 
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