Lockwood, il violinista d`oltralpe innamorato della musica jazz

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VENERDÌ 27 FEBBRAIO 2009
CULTURA
il Domani
ISKRA DA FELTRINELLI
SAN MARTINO
CONCERTI D’ORGANO
Dalla coreografia di “Attenti al lupo” al Festival di Sanremo, Iskra
Menarini calca il palco da 40 anni.
Vocalist talentuosa vanta collaborazioni con Morandi, Zucchero,
Patty Pravo, Stadio. Ma il sodalizio
più importante è quello con Lucio
Dalla. Iskra è alle 18 alla Feltrinelli
di piazza Ravegnana per l’uscita
del suo album “Quasi amore”.
Oggi e domani alle 21 al
Teatro San Martino (via Oberdan, 25) Daniele Timpano/amnesia Vivace presenta
lo spettacolo “Dux in Scatola”, autobiografia d’oltretomba di Mussolini Benito, di
e con Timpano. Spettacolo
finalista Premio scenario
2005. Info: 051.7459360.
Alle 21 si conclude la rassegna
di concerti d’organo “Musica
all’Annunziata” (via S. Mamolo, 2), organizzata dall’associazione Fabio da Bologna: alle tastiere Francesco e Piergino Maurelli, due gemelli di
Pontremoli con brani del Sette-Ottocento scritti per duo organistico. Ingresso libero.
n Stasera all’auditorium Manzoni il musicista omaggia il suo maestro Stéphane Grappelli
Lockwood, il violinista d’oltralpe
innamorato della musica jazz
Il ciclo di concerti dell’Auditorium Manzoni dedicati ai
grandi violinisti jazz, rock e
pop giunge al suo ultimo appuntamento con un artista, anch’egli già apprezzato nel mondo della classica come esecutore e compositore, ma noto a
livello internazionale per il suo
raffinato talento da improvvisatore jazz e non solo: Didier
Lockwood. Il violinista francese, in Trio con Jean-Marie
Ecay alla chitarra e Marc-Michel le Bevillon al basso, presenterà alle 21 al teatro di via
de’ Monari il suo “Omaggio a
Stéphane Grappelli”.
Didier Lockwood, che dopo i
successi giovanili nell’ambito
della musica classica si è rivolto ad altri generi musicali,
traendo ispirazione dal jazz,
blues, dalla tradizione orale e
dalle musiche etniche, ricono-
sce in Stéphane Grappelli il suo
padre spirituale. Lockwood si
sente legato a lui da grande ammirazione da quando, alla fine
degli anni Settanta, l’anziano
maestro francese, dopo averlo
ascoltato in un concerto in suo
onore, gli aveva chiesto di accompagnarlo nelle sue future
tournée. Didier a vent’anni si
ritrova catapultato sui più importanti palchi di tutto il mondo e inizia la sua brillante carriera di solista, forte del gesto
simbolico di Grappelli che durante un concerto al Théâtre de
la Ville di Parigi gli consegna il
violino di Michel Warlop, allungando così la catena dei violinisti jazz francesi. Anche se
Didier non è né il primo né
l’unico violinista di rilievo a
suonare il jazz moderno, tuttavia il suo successo è riconosciuto. Senza dubbio perché la
IL VIOLINISTA FRANCESE DIDIER LOCKWOOD
sua musica non può più essere
associata solo al mondo del
jazz. Dopo aver girato il mondo con diversi musicisti più o
meno legati al jazz, al rock o al
varietà, sembra aver trovato la
vera felicità con questo trio,
all’interno del quale continua a
esercitare il suo energico talento di improvvisatore sia come
compositore di liriche dai volumi sonori equilibrati che come esecutore esperto nella
grande arte del palco. Didier
Lockwood pone una grande
attenzione alla ricerca del suono con il suo strumento, che
egli conosce alla perfezione e le
cui possibilità sembrano infinite quando è nelle sue mani.
Ma non sottovaluta nemmeno
la fonte di ricchezza data
dall’incontro con artisti di tutti
i generi.
Info: 051.261303.
n Studenti e carcerati nell’opera in scena oggi a Reggio. In aprile al Comunale
La Scuola debutta col Fidelio
UN MOMENTO DELLE PROVE DEL “FIDELIO” CON GLI ALLIEVI DELLA SCUOLA DELL’OPERA
Quattro teatri emiliani (i Comunali di Reggio Emilia, Bologna, Modena e Ferrara) e la
neonata Scuola dell’Opera Italiana di Bologna hanno
dato vita a un’opera lirica
rivolta agli studenti, Fidelio
Off, quaderni dal carcere, che
debutta alle 11 al Valli di
Reggio Emilia. Si tratta di un
progetto sperimentale, nuovo
a livello regionale ma collaudato a Reggio Emilia dove
da cinque anni Francesco
Micheli, regista e attore, or-
ganizza “Off Opera” con la
Fondazione I Teatri e col
contributo della Fondazione
Manodori. Dalla dimensione
locale a quella regionale l’iniziativa si è trasformata in
“Opera Futura”. Nel suo ambito Micheli ha realizzato
Fidelio Off che, oltre agli
studenti, coinvolge i detenuti
del carcere reggiano della
Pulce. I carcerati sono protagonisti del lavoro col loro
coro e con le riprese di vita
carceraria effettuate da una
n All’Europauditorium la versione teatrale della pellicola che negli Stati Uniti ha sbancato tutti i botteghini
“High School Musical” con le canzoni originali del film
Dopo il successo della scorsa stagione torna a Bologna High
School Musical da stasera a domenica all’EuropAuditorium di
piazza Costituzione, prodotto
dalla Compagnia della Rancia,
con la storia, le canzoni e le scene
del famoso Disney Channel Original Movie per continuare a
conquistare migliaia di spettatori.
Prima produzione ufficiale di musical Disney, High School Musical
rappresenta un’occasione da non
perdere per tutti i fan del film e per
tutti coloro che amano l’entusiasmo di uno spettacolo live. Il musical, diretto da Saverio Marconi
con la regia associata di Federico
Bellone, è la completa trasposizione teatrale del film che, negli
Stati Uniti, ha sbancato i botteghini. Nello spettacolo, in italiano
e cantato dal vivo, si ritrovano le
canzoni originali del film, più due
brani composti ad hoc per il teatro. Il fenomeno High School Musicalè planetario: nella versione tv
è stato seguito da 250 milioni di
spettatori; 6 canzoni su 12 hanno
ottenuto il disco d’oro, e l’uscita,
per la prima volta nelle sale cinematografiche, di High School
Musical 3 – Senior Year, è stata
accolta da un entusiasmo senza
precedenti. Ben 22 giovanissimi
interpreti, già entrati nel cuore di
bambini e ragazzi italiani, danno
vita alla storia irresistibile di High
School Musical, che vede al centro
della vicenda il personaggio di
Troy Bolton (Jacopo Sarno), popolare capitano della squadra di
basket scolastica, e quello di Gabriella Montez (Denise Faro),
studentessa genio nelle materie
scientifiche. Info: 051.372540.
“HIGH SCHOOL MUSICAL” AL TEATRO EUROPAUDITORIUM
troupe di Sky Classica, che
faranno da sfondo allo spettacolo. Fidelio Off sarà replicato il 3 marzo alle 20,30 al
Comunale di Modena, il 27
marzo alle 11 al Comunale di
Ferrara, il 6 aprile alle 20,30
al Comunale di Bologna. Il
progetto prova a raccogliere
il testimone lasciato da Beethoven con quest’opera-testamento e, in particolare,
dalla memorabile edizione del
Fidelio diretta da Claudio
Abbado, andata in scena
n Con “Rosvita”
Le Albe
al Testoni
Il Teatro delle albe arriva
al Testoni di Casalecchio
con Rosvita, una lettura
concerto di Ermanna
Montanari. Di Rosvita,
drammaturga ante litteram del X secolo, si sa
poco: canonichessa del
monastero di Gandersheim, scrisse una serie di
opere in latino tra cui alcuni drammi teatrali. Info: 051.573040.
l’anno scorso a Reggio, Modena, Ferrara. Micheli immagina che, dal carcere, la
storia di Fidelio venga raccontata anni dopo da un
protagonista, Pizarro, un
tempo feroce e ora innocuo
anziano. I cantanti sono giovani allievi della Scuola
dell’Opera Italiana, nuovo
centro di alta formazione del
Comunale nato da una idea
del sovrintendente Marco
Tutino. L’Ensemble Icarus
esegue le musiche originali e
su trascrizione di Mauro
Montalbetti, diretto dal giovanissimo Salvatore Percacciolo, allievo della Scuola
dell’Opera Italiana. Partecipa
inoltre l’attore Michele De
Marchi.
“BECKETT BOX”
A TEATRI DI VITA
n Estragone e Vladimiro
sono finiti in soffitta ad
aspettare un Godot che
non arriva. I personaggi di
Beckett, le loro attese e i
loro gesti entrano in uno
spettacolo sottile e visionario, un universo magico
da guardare con lo stupore di cui sono capaci i
bambini. Questo “Beckett
Box”, uno spettacolo che mescola attori, oggetti e marionette, vincitore del premio internazionale “Beckett and
Puppet”, che è in scena oggi e domani alle 21.15 a Teatri di
Vita (via Emilia Ponente 485, info: 051.566330) all’interno
della stagione “Parole in emergenza”. I giovani artisti di
Teatropersona, nel ventennale dalla morte di Beckett, hanno
spogliato i drammi dell’autore irlandese delle parole. Ne è
rimasta una specie di danza, un mondo sospeso e misterioso
chiuso in una scatola. In una sorta di carillon polveroso si
muovono infatti i personaggi e gli oggetti dei drammi di
Beckett, immagine stessa dell’umanità sempre in bilico tra
speranza e smarrimento.