CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE ANNO ACCADEMICO 2010-2011 CORSO DI GENETICA Corso di Laurea in SCIENZE BIOLOGICHE a.a. 2010 – 2011 I ANNO I SEMESTRE Dal 18 ottobre 2010 al 28 gennaio 2011 compresi (interruzione dal 22 dicembre 2010 al 7 gennaio 2011 compresi per vacanze di Natale) Canale A-L Aula T4 LUNEDI’ Genetica (18 ottobre-28 gennaio) (Cesareni) MARTEDI’ Matematica (19 ottobre-11 gennaio) (Nicolò ) MERCOLEDI’ Genetica (18 ottobre-28 gennaio) (Cesareni) 10.00 Genetica (18 ottobre-28 gennaio) (Cesareni) Matematica (19 ottobre-11 gennaio) (Nicolò ) Genetica (18 ottobre-28 gennaio) (Cesareni) 11.00 Chimica generale (18 ottobre-21 gennaio) (da definire) Chimica generale (18 ottobre-21 gennaio) (da definire) Citologia e Istologia (19 ottobre – 11 gennaio) (Beninati) Citologia e Istologia (19 ottobre – 11 gennaio) (Beninati) Chimica generale (18 ottobre-21 gennaio) (da definire) 9.00 12.00 13.00 Chimica generale (18 ottobre-21 gennaio) (da definire) GIOVEDI’ Matematica Esercitazioni (25 ottobre-21 gennaio) (Nicolò) Matematica Esercitazioni (25 ottobre-21 gennaio) (Nicolò) Citologia e Istologia (19 ottobre – 11 gennaio) (Beninati) Citologia e Istologia (19 ottobre – 11 gennaio) (Beninati) VENERDI’ Chimica generale (18 ottobre-21 gennaio) (da definire) Chimica generale (18 ottobre-21 gennaio) (da definire) Matematica (19 ottobre-11 gennaio) (Nicolò ) Matematica (19 ottobre-11 gennaio) (Nicolò ) 14.00 15.00 16.00 17.00 Matematica Esercitazioni (25 ottobre-28 gennaio) (Nicolò) Genetica Esercitazioni (2 novembre-28 gennaio) (Cesareni) Matematica Esercitazioni (25 ottobre-28 gennaio) (Nicolò) Genetica esercitazioni (2 novembre-28 gennaio) (Cesareni) Citologia e Istologia Esercitazioni (3 novembre-19 gennaio) Laboratorio didattico I turno Citologia e Istologia Esercitazioni (3 novembre-19 gennaio) Laboratorio didattico II turno Citologia e Istologia Esercitazioni (3 novembre-19 gennaio) Laboratorio didattico III turno Citologia e Istologia Esercitazioni (3 novembre-19 gennaio) Laboratorio didattico IV turno Citologia e Istologia Esercitazioni (3 novembre-19 gennaio) Laboratorio didattico I turno Citologia e Istologia Esercitazioni (3 novembre-19 gennaio) Laboratorio didattico II turno Citologia e Istologia Esercitazioni (3 novembre-19 gennaio) Laboratorio didattico III turno Citologia e Istologia Esercitazioni (3 novembre-19 gennaio) Laboratorio didattico IV turno Genetic a Esercitazioni (2 novembre-28 gennaio) (Cesareni) Genetica esercitazioni (2 novembre-28 gennaio) (Cesareni) Gianni Cesareni [email protected] Orario ricevimento: Lunedì ore 14-15 Stanza 315 http://mint.bio.uniroma2.it/genetica/ http://www.whfreeman.com/iga/ Rettore Prof Renato Lauro Facoltà Scienze Ingegneria Medicina Preside Prof Mauizio Paci Dipartimenti Biologia Fisica Matematica Chimica Direttore Prof P. Aducci CCS Biologia CCS Biotecnologie Presidente Olga Rickards Presidente Mauro Piacentini Corso di laurea Scienze Biologiche Corso di laurea Biotecnologie Lettere CALENDARIO DEL CORSO DI GENETICA CFU 8 ore di lezione frontale 12 ore di esercitazione 4 Prove di verifica Ottobre Dicembre Novembre 18-10 22-12 ESAMI 31 gennaio 07-01 28-01 8 marzo http://mint.bio.uniroma2.it/genetica/ La genetica e l' organismo. -L'obbiettivo della genetica -Genotipo e fenotipo Gli esperimenti di Mendel. -Il metodo -Incroci tra piante che differiscono per uno o due caratteri -Genetica mendeliana negli altri organismi e nell'uomo PROGRAMMA DEL CORSO DI GENETICA Teoria cromosomica dell' eredità. -Mitosi e Meiosi -L' eredità legata al sesso -La determinazione del sesso -Prove della teoria cromosomica Segregazioni anomale dei fenotipi. Allelia multipla Definizione operativa di allelismo Interazione genica Geni letali Compito di verifica Associazione. -Associazione e ricombinazione -Mappe di associazione -Interferenza -Il crossing over -Funzione di mappa -Analisi delle tetradi -Ricombinazione mitotica Mutazioni Geniche. -Mutazioni somatiche e germinali -Sistemi di selezione -Le mutazioni avvengono in assenza di selezione Alterazioni della struttura dei cromosomi. -Delezioni -Duplicazioni -Inversioni -Traslocazioni Alterazioni del numero dei cromosomi. -Euploidia -Aneuploidia Compito di verifica La struttura del DNA -I geni risiedono sul DNA -La doppia elica -La replicazione del DNA Come funzionano i geni -Il prodotto di un gene -Struttura fine del gene -Colinearità gene proteina -Complementarità -Trascrizione -Traduzione -Il codice genetico Genetica batterica -Coniugazione -Trasduzione -Trasformazione -Lisogenia Compito di verifica Ricombinazione del DNA in vitro -Gli enzimi di restrizione -Plasmidi -Vettori -Clonaggio -Librerie geniche -Metodi per determinare la sequenza del DNA Il controllo dell' espressione genica nei procarioti -Controllo positivo e negativo -Dominanza e recessività in cis ed in trans -L'operone per l'utilizzo del lattosio Compito di verifica http://mint.bio.uniroma2.it/GENtest/ studente iscrizione Niente apostrofi niente accenti in nome e cognome LE DOMANDE A CUI VOGLIAMO RISPONDERE • Come sono determinati i caratteri di un organismo? • Quali sono le regole di trasmissione dei caratteri alla progenie? • Quali sono i meccanismi che permettono l’espressione dei caratteri? DAL GENOTIPO AL FENOTIPO. DALLE OSSERVAZIONI MACROSCOPICHE AI MECCANISMI MOLECOLARI genotipo replicazione trascrizione maturazione mRNA traduzione maturazione proteine fenotipo L’analisi genetica si basa su • L’esistenza di varianti fenotipiche tra gli individui della stessa specie • La possibilità di studiare in maniera quantitativa come queste varianti si propagano alla progenie IL DALTONISMO: una variante fenotipica frequente nella specie umana IL PROBLEMA DA RISOLVERE Alcuni dei caratteri della progenie • Sono intermedi rispetto a quelli dei genitori • Sono simili a quelli di uno dei genitori • Non sembrano essere ereditati dai genitori MENDEL 1822-1884 Pubblicò i suoi risultati nel 1866 “Saggio sugli ibridi vegetali” Giardino del monastero agostiniana di Brno dove Mendel fece I suoi esperimenti UN SISTEMA SPERIMENTALE CONTROLLATO E FACILE DA MANIPOLARE GENETICAMENTE ISOLAMENTO DI LINEE PURE STRUTTURA DEL FIORE MANIPOLAZIONE DEI FIORI PER EVITARE L’AUTOFECONDAZIONE RISULTATI DEGLI ESPERIMENTI DI MENDEL OTTENUTI INCROCIANDO PIANTE CHE DIFFERISCONO IN UN SOLO CARATTERE Linee pure 1. semi lisci F1 F2 X rugosi Tutti lisci 5474 lisci; 1850 rugosi 2. semi gialli X verdi Tutti gialli 6022 gialli; 2001 verdi Tutti rossi 705 rossi; 224 bianchi Tutti assiali 651 assiali;207 terminali 3. petali rossi X bianchi 4. fiori terminali X assiali 5. baccelli sempl. X concamer. Tutti semplici 882 semplici; 299 concamerati 6. baccelli verdi X gialli Tutti verdi 428 verdi; 152 gialli 7. steli lunghi Tutti lunghi 787 lunghi; 277 corti X corti STRATEGIA DELL’ESPERIMENTO DI MENDEL • Scelta di linee pure che mostrino una differenza per un solo carattere • Incrocio delle linee pure per ottenere la F1. • Autofecondazione della progenie per ottenere la F2. Diemnsioni del genoma di diversi organismo modello Specie Dimensioni genoma (nucleotidi) Numero di geni Densità dei geni Homo sapiens 3*109 23000 1.3*105 Drosophila melanogaster 1.2*108 13601 =0.88* 104 Saccharomices cerevisiae 1,,21*107 5616 =2.16*103 Escherichia coli 4.6*106 4606 1*103 LE OSSERVAZIONI DI MENDEL A) GLI IBRIDI F1 ESPRIMONO SOLO UN CARATTERE (DOMINANTE) B) NELLA GENERAZIONE F2 COMPAIONO PIANTE SIA CON IL CARATTERE RECESSIVO CHE CON IL CARATTERE DOMINANTE C) NELLA GENERAZIONE F2 LE PIANTE CON CARATTERE DOMINANTE SONO IL TRIPLO DI QUELLE CON CARATTERE RECESSIVO IL MODELLO DI MENDEL 1) PER CIASCUN CARATTERE UN ORGANISMO POSSIEDE DUE DETERMINANTI CHE POSSONO ESSERE NELLA FORMA DOMINANTE O RECESSIVA 2) NELLA FORMAZIONE DEI GAMETI UNO SOLTANTO DEI DUE DETERMINANTI VIENE SEGREGATO CON UGUALE PROBABILTA’ 3) IL GAMETE MASCHILE FECONDA IL GAMETE FEMMINILE FORMANDO UNO ZIGOTE CON DUE DETERMINANTI PER CIASCUN CARATTERE TERMINOLOGIA E SIMBOLOGIA Carattere dominante Carattere recessivo Omozigote Eterozigote AA(dominante) aa (recessivo) Aa A a IL MODELLO SPIEGA I RISULTATI SPERIMENTALI IL MODELLO PREDICE CHE INCROCIANDO UN IBRIDO DI PRIMA GENERAZIONE CON UN OMOZIGOTE RECESSIVO SI DEVE OTTENERE PER IL 50% UN FENOTIPO DOMINANTE E PER IL RIMANENTE 50% UN FENOTIPO RECESSIVO PRIMA LEGGE DI MENDEL I DUE MEMBRI DI UNA COPPIA DI DETERMINANTI (GENI) SI SEPARANO L’UNO DALL’ALTRO DURANTE LA FORMAZIONE DEI GAMETI SEGREGAZIONE DI PIU’ CARATTERI Linee pure AABB ab AB gameti aabb F1 AaBb Modello 2 modello1 gameti AB ab AB ab Ab aB Segregazione 9:3:3:1 La segregazione indipendente dei determinanti nella formazione dei gameti spiega la segregazione 9:3:3:1. SECONDA LEGGE DI MENDEL DURANTE LA FORMAZIONE DEI GAMETI LA SEGREGAZIONE DI UNA COPPIA DI ALLELI DI UN GENE È INDIPENDENTE DALLA SEGREGAZIONE DI ALLELI DI UN ALTRO GENE Le leggi di Mendel possono essere estese anche agli organismi più complessi IL COLORE DELL’OCCHIO DI DROSOPHILA: UNO DEI FENOTIPI PIU’ STUDIATI JN QUESTO ORGANISMO MODELLO LA PRIMA LEGGE DI MENDEL È RISPETTATA ANCHE NEGLI ORGANISMI SUPERIORI LA GENETICA UMANA SI AVVALE DELLO STUDIO DEGLI ALBERI GENEALOGICI LA FENILCHETONURIA: una malattia causata da un allele recessivo L’ACONDROPLASIA: UN CARATTERE DOMINANTE POLIDATTILIA LA GENETICA MODERNA SI AVVALE DI FENOTIPI CHE SI POSSONO ANALIZZARE A LIVELLO MOLECOLARE: POLIMORFISMI DI SEQUENZA Premio Nobel 2009 per la chimica La struttura del ribosoma Premio Nobel 2009 per la Medicina