DE INDUSTRIA
Concorso,
laboratorio,
esposizione.
1° Edizione
Acqua motore
immobile.
Fermignano
22 luglio
19 agosto 2007
DE INDUSTRIA
Concorso,
laboratorio,
esposizione.
1° Edizione
Acqua motore
immobile.
Fermignano
22 luglio
19 agosto 2007
GIORGIO
CANCELLIERI
Sindaco di
Fermignano
Il Ponte Romano
e la Torre Medievale
di Fermignano,
quinta architettonica
al laboratorio aperto
del De Industria.
Personalmente, sono assolutamente orgoglioso ed entusiasta
di questo inedito e particolare evento artistico,
iniziativa peculiare della nostra amministrazione nel
campo dell’arte contemporanea e della cultura in genere,
che ha visto protagonisti dei giovani artisti che,
con degli scarti di materiali industriali di alcune
delle aziende presenti nel nostro territorio operoso
e produttivo, hanno realizzato delle opere originali
ed interessanti. È stato senza dubbio un gran bel modo
di fondere insieme la fantasia e la creatività degli
artisti con l’energia, il pragmatismo e l’organizzazione
del nostro tessuto industriale. Adesso il mio auspicio
è che questo non rimanga un evento isolato
e che si vada avanti nel solco appena segnato.
D’oltremodo non va per esempio dimenticata la giusta
ed “indovinata” locazione di questa iniziativa,
che ha permesso di rivitalizzare e rivalutare in maniera
sicuramente più compiuta l’alveo del nostro fiume Metauro
sotto il Ponte Romano, per l’occasione ripulito ed
illuminato. Infine, mi si dia l’occasione per ringraziare
per primo il mio bravo ed intraprendente Assessore
alla Cultura Maria Giovanna Zaffini, per aver ideato
e ben organizzato l’evento insieme a Daniela Contucci,
nonché ai componenti della giuria ed al suo presidente
la Prof.ssa Teresa Sorgente, intervenuti sapientemente
nel giudicare e premiare le opere prodotte.
ANDREA BUTTARINI
FRANCESCO DE LUCA
SIMONE SACCONI
Assessore
alla Cultura
Ideatori
del progetto
02 03
MARIA GIOVANNA
ZAFFINI
L’Amministrazione Comunale ha accolto e condiviso con
interesse l’idea lanciata da alcuni giovani appassionati
conoscitori della realtà storico-culturale ed industriale
di Fermignano con l’intento di realizzare un evento
artistico legato in modo significativo al territorio.
L’idea si è concretizzata in un progetto di laboratorio
che racconta la creazione di un opera d’arte in divenire
nello spazio e nel tempo, instaurando un rapporto
virtuoso di interazione tra arte, industria e natura.
A questo proposito sono stati selezionati alcuni giovani
artisti che sono stati abbinati ad altrettante imprese
del territorio. Queste ultime hanno quindi messo loro
a disposizione dei materiali di scarto per realizzare
un’opera ispirata al tema “Acqua motore immobile”,
scelto dall’Assessorato alla Cultura come fil rouge
di questa prima edizione dell’evento ”De Industria”.
Il concetto di “motore immobile” si rifà alle teorie
di Aristotele che, come molti altri filosofi, ha indagato
il senso e l’origine della vita, individuando la necessità
di una causa originaria del tutto, un’entità che come
un motore appunto, pur immobile, provoca il movimento
attraverso il concatenamento di eventi, cause ed effetti.
Partendo da queste basi teoriche l’Assessorato
alla Cultura ha voluto stabilire un parallelismo
con il fiume Metauro di Fermignano, anch’esso “motore
immobile” che nel susseguirsi degli anni ha permesso
al paese un fiorente sviluppo economico-commerciale,
andando a creare a ridosso dello stesso alveo fluviale
grandi realtà industriali. Così anche l’evento
si è sviluppato lungo il fiume, in un percorso
naturale di forte impatto e connotazione per il paese
e per i partecipanti, assegnando ad ogni artista
un luogo fisico in cui operare, superando la dicotomia
tra la creazione di un’opera d’arte e la sua fruizione.
Il 22 luglio, a conclusione del Laboratorio, gli artisti
hanno partecipato all’allestimento della mostra collettiva
che è stata inaugurata presso i locali del Museo
dell’Architettura di Fermignano con la premiazione
da parte della Commissione Tecnica delle migliori
tre opere realizzate durante la fase del laboratorio
e la realizzazione di questo catalogo. Lontani dalla pura
e mera esposizione artistica, dalla staticità degli eventi
che non riescono a coinvolgere il pubblico, la volontà
è quella di creare a Fermignano un evento unico
e fortemente marcato dalla scelta della location
e dall’impostazione progettuale, che dovrà così porre
le basi per una manifestazione a cadenza annuale
in grado di attrarre per la sua originalità e per
la sua inusuale visione dell’arte.
Che fine fanno gli scarti delle nostre industrie?
Vengono riutilizzati come base per lavorazioni
di nuovi prodotti, per riprodurre energia come le più
moderne tecniche consentirebbero, oppure diventano
semplicemente rifiuto? Possono essere fonte per nuove
idee e riflessioni? Non siamo andati alla ricerca di una
risposta che potesse abbracciare il largo panorama della
produzione seriale, ma piuttosto la nostra attenzione
si è concentrata nel capire se qualcuno ci potesse
condurre a riflettere sull’essenza del materiale di scarto
più come materia che come oggetto finito, districandolo
dal suo legame apparentemente indissoluto con l’uso
che la società ci ha abituato a farne. Industria
nell’accezione latina indica laboriosità, zelo, lavoro
diligente e sapiente di abili artigiani, di maestri
del mestiere. Il significato odierno dello stesso termine
fa pensare a macchinari, persone organizzate, produzione,
capitali, investimenti, economia e sviluppo.
De Industria significa fatto apposta, di proposito.
Per noi, qui, è un deliberato tentativo di riavvicinare
due modi di fare e di pensare che si sono allontanati
nel tempo, di ricondurre quindi nell’unica terminologia
due concetti opposti dell’intendere comune.
Da una parte abbiamo la consapevolezza del gesto meditato
e irripetibile, in equilibrio tra invenzione e conoscenza,
manualità che segue lo stimolo creativo; dall’altra
troviamo capacità organizzativa, possibilità di mettere
a frutto progetti, strutture per poter individuare
gli sviluppi di nuove idee. De Industria è un’operazione
umanistica che cerca di rimettere in relazione arte
e industria, due realtà che necessitano l’una dell’altra;
è il tentativo concreto di far incontrare sul campo
della pratica, dopo l’elaborazione del concetto,
questi due mondi. Gli artisti escono dai loro spazi
usuali impegnandosi a lavorare in un estemporaneo
laboratorio aperto, non solo, accettano anche la sfida
tecnica di elaborare la propria opera con materiali
di recupero forniti dall’industria. Le industrie a loro
volta sostengono l’evento, di più, affidano, in un vero
concorso, la propria immagine agli artisti che lavoreranno
abbinati al nome dell’azienda e all’interno di questa
collocheranno la loro opera una volta assegnati
i premi. È anche l’innesco di un nuovo mecenatismo,
nel quale il mettersi in gioco delle due parti possa
portare guadagno ad entrambe.
Otre
Alesandra Iudica
nasce a Catania nel
1965. Dopo otto anni
di esperienza come
grafica nel 1995 si
iscrive all’Accademia
di Belle Arti di
Urbino dove si diploma
nel 2000 in Pittura.
In questi anni
partecipa a mostre
collettive e ha modo
di approfondire le
sue conoscenze anche
attraverso altre
esperienze di studio
in Inghilterra e di
lavoro, all’interno
di laboratori
di scenografia.
Nel 2000 vince
il primo premio
per l’elaborazione
di un progetto di
scultura di grande
formato per lo
Stadgarten Dulken
di Viersen (Colonia,
Germania).
PRIMO
CLASSIFICATO
04 05
ALESSANDRA
IUDICA
Scarti di camere d’aria.
Ditta Centrogomme
F.lli Righi.
Otre rappresenta una riflessione sullo sviluppo
urbanistico e industriale e sulla sua incidenza
nei confronti della natura e della nostra stessa vita,
da un punto di vista sociologico e culturale.
Il progresso appare come un fiume che scorre trascinando
con sé germi di vita e di morte, di vita che si genera
dalla morte, in cui gli scarti chimici ed industriali,
i materiali di recupero assumono una forma nuova.
È la materia inerme che, come l’acqua, resta
in silenziosa, paziente e solitudine attesa di un elemento
esterno che gli ridoni la vita per disvelarne la poetica
in essa contenuta e cambiarne la percezione estetica.
Mare
Nostrum
06 07
FRANCO
CENERELLI
litografica di
cui è stato anche
docente. È presidente
dell’Associazione
Regresso Arti.
SECONDO
CLASSIFICATO
Franco Cenerelli
nasce a Fossombrone
nel 1964. Dopo aver
conseguito la Maturità
d’Arte applicata
in Litografia presso
l’Istituto Statale
d’Arte d’Urbino, si
diploma all’Accademia
di Belle Arti di Urbino
nella sezione Pittura.
Dal 1985 partecipa
a numerose mostre
e rassegne d’arte.
La sua ricerca
artistica è volta
soprattutto alla
tecnica xilografica,
calcografica e
Scarti dell’elemento legno.
Ditta Industrie Allegrezza.
MareNostrum celebra l’acqua non solo come fonte
di civiltà e cultura ma anche come energia demiurgica
che ha saputo disegnare la forma stessa dell’Italia,
bagnandone le coste. Un connubio perfetto che invano
si è cercato di ricreare suscitando l’ira degli dèi.
Materia e Forma trovano armonia proprio nell’elemento
liquido, capace di farsi mezzo e messaggio,
soggetto e oggetto.
Totemnaturavita
Mauro Lucarini nasce
nelle Marche nel 1970.
Ha conseguito il
Diploma di Maturità
d’Arte Applicata
in Xilografia e quello
dell’Accademia di Belle
Arti nella sezione
Pittura presso gli
istituti della regione.
A soli 17 anni vince il
“Premio Internazionale
di Cultura città
di Anghiari“, nella
sezione xilografia
e da allora partecipa
a diverse mostre
approfondendo la sua
ricerca nell’ambito
delle tecniche
incisive. Vive e
lavora in provincia
di Pesaro.
TERZO
CLASSIFICATO
08 09
MAURO
LUCARINI
Scarti di piastrelle,
ceramica, elementi di ferro.
Ditta Impresa Edile Essegi.
Nel Totemnaturavita si mescolano alcuni elementi
fondamentali non solo dell’arte ma della vita stessa.
Lo sviluppo verticale suggerisce un anelito al divino
che è al tempo stesso ricerca e compimento,
in cui gli elementi naturali e sovrannaturali
si confondono. L’acqua è l’elemento primario della vita,
in tutta la sua bellezza e fragilità rappresentata
metaforicamente dai fiori di orchidea.
Donna-vitaacqua-società
Valeria Patrizi
nasce a Roma nel 1979.
Dopo il Diploma presso
l’Istituto d’Arte
“I.S.A. Roma 2”,
studia all’Accademia
di Belle Arti di Roma
e frequenta il corso
di pittura alla
“Facultad de Bellas
Artes” di Granada.
Inizia la sua attività
artistica sperimentando
le tecniche del
disegno a china,
dell’acquerello,della
pittura a olio e
dell’incisione per
poi concentrare
la sua energia
espressiva nella
tecnica dell’acrilico.
Dopo le prime
esperienze di pittura
e disegno accademico,
vira decisamente verso
l’informale e la forza
espressiva del colore
controbilanciata da una
spiccata sensibilità
grafica che la riporta
a giocare con le
forme reali della
figura umana, in cui
si mescolano forza
istintiva, capacità
visionaria e creatività
passionale.
10 11
VALERIA
PATRIZI
Scarti di legno,
cartone, tessuto.
Ditta Scatolificio Metauro.
La donna è assimilata all’acqua e intesa come simbolo
ed essenza della vita. Lei con i suoi cicli vitali mette
in moto un percorso affascinante e perpetuo di nascita,
vita e morte, facilmente paragonabili al fluire incessante
della natura: così come il fiume nasce da una fonte,
scorre accogliendo la terra che lo circonda
per poi perdersi e morire in qualche lontano orizzonte.
La metafora diventa realtà nel gesto di una giovane araba
che si posiziona un’oncia sulla testa per trasportare
l’acqua necessaria alla vita domestica.
Vous motore
immobile
Andrea Corradi nasce
a Bologna nel 1978
e vive a Pesaro.
Dopo aver conseguito
il Diploma di Maestro
d’Arte in Oreficeria
presso l’Istituto
Statale d’Arte “F.
Mengaroni” di Pesaro,
nel ‘97-’98 si diploma
all’Accademia di
Belle Arti di Urbino
nella sezione Pittura
nel 2004. Negli anni
successivi lavora per
lo scultore pesarese
Gianni Gentiletti
come collaboratore e
partecipa al T.A.M.
“Trattamento artistico
dei metalli”, corso
diretto da Arnaldo
Pomodoro e Nunzio
a Pietrarubbia (PU).
Disegna e realizza
gioielli con la tecnica
della microsaldatura e
dello sbalzo. Dal 2000
partecipa a numerose
mostre e negli ultimi
anni insegna Tecnica
del Mosaico.
12 13
ANDREA
CORRADI
Scarti di legno, materiale edile.
Ditta Lunghi Costruzioni.
Il dinamismo statico di aristotelica memoria è il soggetto
principale di Vous, cervello del sapere universale
e filtro dell’esperienza sensibile e ultracorporea.
Lo scarto della Materia, che da rifiuto si fa veicolo di
vita, rappresenta l’anelito della Natura verso il Divino.
Senza titolo
Soha Khalil Ibrahim
nasce al Cairo,
in Egitto, nel
1976. Laureata
all’Accademia di Belle
Arti Helwan (Cairo)
indirizzo Grafica con
specializzazione
in Animazione e
Illustrazione, ha
svolto un dottorato
di ricerca focalizzato
sulla Scuola del
Libro di Urbino ed è
attualmente docente
presso l’accademia
The High Institute
of Applied Arts al
Cairo, dove insegna
Grafica Pubblicitaria e
Tecniche di Incisione.
Svolge attività extra
professionali come
Graphic Designer
e Graphic Murales
e ha la passione per
la decorazione, per
i disegni sul legno
(mobili antichi, vasi,
ecc.) e per il trompe
l’oeil. Ha esposto
in diverse mostre in
Egitto e in Italia.
14 15
SOHAKHALI
IBRAHIM
Scarti dell’elemento legno,
tessuto, ghiaia.
Ditta Industrie Allegrezza.
Acqua, forza, energia sono termini femminili.
Donna e Acqua sono sinonimi di vita, simboli di forza
motrice che sprigiona energia rendendo vitale la materia
inerte. Così il gesto della donna che si immerge
nell’acqua diventa rappresentazione di una simbiosi
vitale: l’acqua come la donna genera la vita.
Nascita
16 17
TATIANA
ROSOGA
Tatiana Rosoga nasce
in Romania nel 1970 e
risiede attualmente in
Italia. Accanto ad un
attività di grafica, in
cui impiega le diverse
tecniche di disegno
computerizzato per
realizzare soprattutto
prodotti editoriali e
pubblicitari, si occupa
di plastica e arte
decorativa. Utilizza
indifferentemente
tempera e acquerello,
china e pastelli.
Ha partecipato
a numerose mostre
e concorsi.
Scarti di tessuto, legno.
Ditta Blue Line.
L’acqua è ed è stata un elemento determinante
per la nascita dell’industria a Fermignano.
Acqua che attraversa uno sfondo architettonico tipico
del territorio urbinate. Acqua che viene da lontano,
nel tempo e nello spazio, per arrivare qui ed ora.
Acqua che proviene dal cielo e attraversa la terra.
Acqua matrice di vita.
Anima di
Fermignano
Cristian Ciuchita,
di origine rumena,
nasce nel 1957
e risiede ad Urbino.
Ha partecipato
a diverse mostre
e concorsi prima
nel suo paese di
origine (Bucarest,
Cluj, Rm Valcea,
Sibiu) e poi nella
zona di residenza a
Pescara, Fano, Urbino,
Fermignano. La sua
ricerca artistica è
volta principalmente
verso le tecniche
plastiche con uno stile
accademico e moderno
che usa tutti i diversi
materiali: bronzo,
marmo, legno, vetro,
ceramica e alluminio.
Si occupa inoltre
di pittura e grafica.
18 19
CRISTIAN
CIUCHITA
Materiale edile,
scarti di metallo, gesso.
Ditta Lunghi Costruzioni.
Una forma antropomorfa appena accennata rappresenta
lo spirito dell’acqua come presenza necessaria
ed immutabile. L’acqua accompagna la vita nel corso
del tempo, sia a livello individuale che sociale,
ed è nume tutelare e simbolo di prosperità.
In grembo
Giuseppe Summa
nasce a Latiano (BR)
nel 1977. Dopo la
maturità artistica si
trasferisce a Roma per
proseguire gli studi
presso l’Accademia
di Belle Arti
dipartimento di
scenografia. Inizia
la sua attività
artistica come
scenografo/arredatore
per compagnie teatrali
e produzioni cine/
televisive. Realizza
interni per locali
e case private.
Dal 2003, anno della
sua prima personale
“IN SMALTO” presso
la galleria Mondrian
Suite di Roma, la sua
attività artistica è
rivolta principalmente
all’arte concettuale.
Partecipa a mostre
personali e collettive.
Nel 2006 è selezionato
come uno dei finalisti
del concorso “L’altra
metà del lavoro” a cura
del ANMIL, INAIL,
e con l’alto patronato
del Presidente della
Repubblica. Nel 2007
è uno dei 5 finalisti
per la Puglia
20 21
GIUSEPPE
SUMMA
al concorso SEAT
“Pagine Bianche
d’autore” con l’opera
Natura Morta.
Scarti di tessuto, legno.
Ditta Blue Line.
Il liquido amniotico è il primo elemento con cui l’essere
umano viene in contatto nel grembo materno. Una memoria
ancestrale che porta a riconoscere l’acqua come elemento
vitale. Lo spazio, la forma diventano immagine interiore
dell’io, la materia supporto-contenitore sul quale
stendere il contenuto-pensiero.
L’istante della creazione è l’atto prima dell’esistenza;
la nascita è la fine e l’inizio del ciclo vitale.
L’idea
Michele Amato nasce
a Molfetta (BA)
nel 1975. Avvia
l’attività artistica
nel 1997 sviluppando
una produzione
principalmente
fotografica. Qualche
anno più tardi,
affascinato dallo
studio di alcuni noti
artisti del novecento,
matura una ricerca
estetica rivolta
a nuovi linguaggi,
con cui si confronta
costantemente.
Il suo nominativo
è presente nella
“Banca data artisti”
del G.A.I. (Giovani
Artisti Italiani).
Ha partecipato
a diverse mostre
d’arte, collettive
e personali,
ottenendo numerosi
riconoscimenti.
22 23
MICHELE
AMATO
Scarti di camere d’aria.
Ditta Centrogomme F.lli Righi.
L’Idea rappresenta la sintesi degli elementi
che ne sono all’origine. Acqua come elemento scaturente,
armonia di elementi eterogenei come scarti industriali
e frammenti di paesaggio naturale, moto divino
e perpetuo che tutto muove e crea.
Senza titolo
Roberto Andrulli nasce
a Matera nel 1982.
Dopo il diploma di
Liceo Artistico si
iscrive all’Accademia
di Belle Arti di
Urbino, sezione
decorazione, che
frequenta tuttora.
Nel 2007 riceve
il terzo premio
al concorso “Una
vetrina per l’arte”
a Urbino e partecipa
all’organizzazione
del “Premio Casoli” a
Serra San Quirico (AN).
Durante gli anni di
formazione ha acquisito
esperienza in disegno,
decorazione, tecniche
pittoriche, incisione,
fotografia, scultura.
In passato ha
partecipato alla
realizzazione di
decorazioni presso
una struttura pubblica
e per la scenografia
di uno spettacolo
teatrale a Matera.
24 25
ROBERTO
ANDRULLI
Mattoni, ghiaia,
cemento, tavola, ferro.
Ditta Lunghi Costruzioni.
Partendo dal concetto iniziale di Acqua come motore
immobile e attraverso l’utilizzo dei materiali
di recupero (mattoni, ghiaia, cemento, legno, ferro),
l’opera rappresenta la teoria dei quattro elementi
secondo la filosofia di Aristotele, il quale li immaginava
racchiusi singolarmente in altrettante sfere.
Piccole vasche circolari rappresentano quindi Acqua,
Fuoco, Terra, Aria dalla cui combinazione nasce il tutto.
Alternative drop
Goccia Alternativa
26 27
GIUSEPPE
DE GREGORIO
Giuseppe de Gregorio
nasce a San Severo
(FG). Dopo i primi
studi scientifici,
si avvicina all’arte
iscrivendosi
all’Accademia di
Belle Arti di Foggia.
Da allora partecipa
a numerosi eventi
artistici in tutta
Italia, ponendo sempre
al centro della sua
ricerca artistica
l’effetto emotivo.
Scarti di elementi zincati.
Ditta P.R.B.
Alternative Drop è il risultato di un processo analitico
che procede attraverso l’antitesi degli elementi:
acqua e metallo, fluido e solido, trasparente
e corposo, limpido e sporco, regolare e irregolare.
L’antitesi diventa forza motrice e vitale. La goccia
diventa l’elemento primario e scaturente di una serie
di effetti conseguenti, come la scintilla di avviamento
di un motore immobile che fa muovere il mondo.
Senza titolo
Davide Dall’Osso
si forma alla Civica
Scuola d’Arte
Drammatica Paolo
Grassi del Piccolo
di Milano, lavorando
con diversi registi.
In particolare è stato
il lavoro sulle grandi
installazioni prodotto
in Europa, negli
spettacoli di Vargas,
a stimolare la sua
ricerca alchemica
sulle trasformazioni
e gli accorpamenti dei
materiali. Nel 2004,
con la realizzazione
dell’installazione
“installa AZIONE”,
eseguita in Milano
ed agita da 15
danzatori con la
coreografia di Luciana
Melis, ha iniziato
un percorso di
contaminazione
tra la scultura
ed il teatro danza,
che lo ha portato
alla Biennale Danza
di Venezia con
lo spettacolo
“Millimetri”
del coreuta
Sergio Antonino.
28 29
DAVIDE
DALL’OSSO
Sfridi di alluminio.
Ditta T.V.S.
L’acqua trasforma tutto al suo passaggio. Ridefinisce
immutabile montagne e continenti. Come l’Acqua trasforma,
modella gli elementi al suo passaggio, così tende a fare
l’industria rispetto all’essere umano, trasforma la nostra
vita e la modella, nel vano tentativo di sostituirsi
alla natura. Ma nei pixel di tutti gli elaboratori
di tutte le industrie del mondo c’è il contenuto vitale
di una singola goccia? Un fiume di migliaia di chilometri.
formato da un’infinità di pixel sfocia in una mano
(in onore del primo Creatore) che mostra nel suo dito
medio il suo equivalente in acqua: una singola goccia.
Colophon
Comune
di Fermignano
Provincia
di Pesaro e Urbino
Assessorato
alle Attività
Culturali-Editoria
Iniziativa realizzata
con il contributo
della Provincia
di Pesaro e Urbino ai
sensi della L.R. 75/1997
Aziende coinvolte
nel laboratorio
Blue Line S.p.a.
International
Jeans wear
Lunghi Costruzioni
S.r.l.
Impresa Costruzioni
Edili
Centrogomme F.lli Righi P.R.B.
Commercio pneumatici
Zincatura a caldo
Assistenza
Ringraziamenti:
Comune di Fermignano
per aver accolto
e sviluppato operativamente
questa iniziativa.
Dottoressa Daniela Contucci
dell’Ufficio Informagiovani
per aver curato tutte le parti
organizzative dell’evento.
Finito di stampare:
Gennaio 2008,
1000 copie
Stampa:
Grafiche Tintoretto, TV
T.V.S. S.p.a.
Pentole Antiaderenti
Fotografia:
De Luca & De Luca
Graphic Design:
HEADS Collective
Industrie Allegrezza
S.p.a. Outlet Legno
Scatolificio Metauro
S.r.l. Scatole in cartone
ondulato
Testi:
Giorgio Cancellieri
Maria Giovanna Zaffini
Francesco De Luca
Andrea Buttarini
Simone Sacconi
Essegi di Sacconi
Gilberto & C. S.n.c.
Impresa Edile
ALESSANDRA IUDICA,
FRANCO CENERELLI,
MAURO LUCARINI,
VALERIA PATRIZI,
ANDREA CORRADI,
SOHAKHALI IBRAHIM,
TATIANA ROSOGA,
CRISTIAN CIUCHITA,
GIUSEPPE SUMMA,
MICHELE AMATO,
ROBERTO ANDRULLI,
GIUSEPPE DE GREGORIO,
DAVIDE DALL’OSSO