DE INDUSTRIA Concorso, laboratorio, esposizione. 1° Edizione Acqua motore immobile. Fermignano 22 luglio 19 agosto 2007 DE INDUSTRIA Concorso, laboratorio, esposizione. 1° Edizione Acqua motore immobile. Fermignano 22 luglio 19 agosto 2007 GIORGIO CANCELLIERI Sindaco di Fermignano Il Ponte Romano e la Torre Medievale di Fermignano, quinta architettonica al laboratorio aperto del De Industria. Personalmente, sono assolutamente orgoglioso ed entusiasta di questo inedito e particolare evento artistico, iniziativa peculiare della nostra amministrazione nel campo dell’arte contemporanea e della cultura in genere, che ha visto protagonisti dei giovani artisti che, con degli scarti di materiali industriali di alcune delle aziende presenti nel nostro territorio operoso e produttivo, hanno realizzato delle opere originali ed interessanti. È stato senza dubbio un gran bel modo di fondere insieme la fantasia e la creatività degli artisti con l’energia, il pragmatismo e l’organizzazione del nostro tessuto industriale. Adesso il mio auspicio è che questo non rimanga un evento isolato e che si vada avanti nel solco appena segnato. D’oltremodo non va per esempio dimenticata la giusta ed “indovinata” locazione di questa iniziativa, che ha permesso di rivitalizzare e rivalutare in maniera sicuramente più compiuta l’alveo del nostro fiume Metauro sotto il Ponte Romano, per l’occasione ripulito ed illuminato. Infine, mi si dia l’occasione per ringraziare per primo il mio bravo ed intraprendente Assessore alla Cultura Maria Giovanna Zaffini, per aver ideato e ben organizzato l’evento insieme a Daniela Contucci, nonché ai componenti della giuria ed al suo presidente la Prof.ssa Teresa Sorgente, intervenuti sapientemente nel giudicare e premiare le opere prodotte. ANDREA BUTTARINI FRANCESCO DE LUCA SIMONE SACCONI Assessore alla Cultura Ideatori del progetto 02 03 MARIA GIOVANNA ZAFFINI L’Amministrazione Comunale ha accolto e condiviso con interesse l’idea lanciata da alcuni giovani appassionati conoscitori della realtà storico-culturale ed industriale di Fermignano con l’intento di realizzare un evento artistico legato in modo significativo al territorio. L’idea si è concretizzata in un progetto di laboratorio che racconta la creazione di un opera d’arte in divenire nello spazio e nel tempo, instaurando un rapporto virtuoso di interazione tra arte, industria e natura. A questo proposito sono stati selezionati alcuni giovani artisti che sono stati abbinati ad altrettante imprese del territorio. Queste ultime hanno quindi messo loro a disposizione dei materiali di scarto per realizzare un’opera ispirata al tema “Acqua motore immobile”, scelto dall’Assessorato alla Cultura come fil rouge di questa prima edizione dell’evento ”De Industria”. Il concetto di “motore immobile” si rifà alle teorie di Aristotele che, come molti altri filosofi, ha indagato il senso e l’origine della vita, individuando la necessità di una causa originaria del tutto, un’entità che come un motore appunto, pur immobile, provoca il movimento attraverso il concatenamento di eventi, cause ed effetti. Partendo da queste basi teoriche l’Assessorato alla Cultura ha voluto stabilire un parallelismo con il fiume Metauro di Fermignano, anch’esso “motore immobile” che nel susseguirsi degli anni ha permesso al paese un fiorente sviluppo economico-commerciale, andando a creare a ridosso dello stesso alveo fluviale grandi realtà industriali. Così anche l’evento si è sviluppato lungo il fiume, in un percorso naturale di forte impatto e connotazione per il paese e per i partecipanti, assegnando ad ogni artista un luogo fisico in cui operare, superando la dicotomia tra la creazione di un’opera d’arte e la sua fruizione. Il 22 luglio, a conclusione del Laboratorio, gli artisti hanno partecipato all’allestimento della mostra collettiva che è stata inaugurata presso i locali del Museo dell’Architettura di Fermignano con la premiazione da parte della Commissione Tecnica delle migliori tre opere realizzate durante la fase del laboratorio e la realizzazione di questo catalogo. Lontani dalla pura e mera esposizione artistica, dalla staticità degli eventi che non riescono a coinvolgere il pubblico, la volontà è quella di creare a Fermignano un evento unico e fortemente marcato dalla scelta della location e dall’impostazione progettuale, che dovrà così porre le basi per una manifestazione a cadenza annuale in grado di attrarre per la sua originalità e per la sua inusuale visione dell’arte. Che fine fanno gli scarti delle nostre industrie? Vengono riutilizzati come base per lavorazioni di nuovi prodotti, per riprodurre energia come le più moderne tecniche consentirebbero, oppure diventano semplicemente rifiuto? Possono essere fonte per nuove idee e riflessioni? Non siamo andati alla ricerca di una risposta che potesse abbracciare il largo panorama della produzione seriale, ma piuttosto la nostra attenzione si è concentrata nel capire se qualcuno ci potesse condurre a riflettere sull’essenza del materiale di scarto più come materia che come oggetto finito, districandolo dal suo legame apparentemente indissoluto con l’uso che la società ci ha abituato a farne. Industria nell’accezione latina indica laboriosità, zelo, lavoro diligente e sapiente di abili artigiani, di maestri del mestiere. Il significato odierno dello stesso termine fa pensare a macchinari, persone organizzate, produzione, capitali, investimenti, economia e sviluppo. De Industria significa fatto apposta, di proposito. Per noi, qui, è un deliberato tentativo di riavvicinare due modi di fare e di pensare che si sono allontanati nel tempo, di ricondurre quindi nell’unica terminologia due concetti opposti dell’intendere comune. Da una parte abbiamo la consapevolezza del gesto meditato e irripetibile, in equilibrio tra invenzione e conoscenza, manualità che segue lo stimolo creativo; dall’altra troviamo capacità organizzativa, possibilità di mettere a frutto progetti, strutture per poter individuare gli sviluppi di nuove idee. De Industria è un’operazione umanistica che cerca di rimettere in relazione arte e industria, due realtà che necessitano l’una dell’altra; è il tentativo concreto di far incontrare sul campo della pratica, dopo l’elaborazione del concetto, questi due mondi. Gli artisti escono dai loro spazi usuali impegnandosi a lavorare in un estemporaneo laboratorio aperto, non solo, accettano anche la sfida tecnica di elaborare la propria opera con materiali di recupero forniti dall’industria. Le industrie a loro volta sostengono l’evento, di più, affidano, in un vero concorso, la propria immagine agli artisti che lavoreranno abbinati al nome dell’azienda e all’interno di questa collocheranno la loro opera una volta assegnati i premi. È anche l’innesco di un nuovo mecenatismo, nel quale il mettersi in gioco delle due parti possa portare guadagno ad entrambe. Otre Alesandra Iudica nasce a Catania nel 1965. Dopo otto anni di esperienza come grafica nel 1995 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Urbino dove si diploma nel 2000 in Pittura. In questi anni partecipa a mostre collettive e ha modo di approfondire le sue conoscenze anche attraverso altre esperienze di studio in Inghilterra e di lavoro, all’interno di laboratori di scenografia. Nel 2000 vince il primo premio per l’elaborazione di un progetto di scultura di grande formato per lo Stadgarten Dulken di Viersen (Colonia, Germania). PRIMO CLASSIFICATO 04 05 ALESSANDRA IUDICA Scarti di camere d’aria. Ditta Centrogomme F.lli Righi. Otre rappresenta una riflessione sullo sviluppo urbanistico e industriale e sulla sua incidenza nei confronti della natura e della nostra stessa vita, da un punto di vista sociologico e culturale. Il progresso appare come un fiume che scorre trascinando con sé germi di vita e di morte, di vita che si genera dalla morte, in cui gli scarti chimici ed industriali, i materiali di recupero assumono una forma nuova. È la materia inerme che, come l’acqua, resta in silenziosa, paziente e solitudine attesa di un elemento esterno che gli ridoni la vita per disvelarne la poetica in essa contenuta e cambiarne la percezione estetica. Mare Nostrum 06 07 FRANCO CENERELLI litografica di cui è stato anche docente. È presidente dell’Associazione Regresso Arti. SECONDO CLASSIFICATO Franco Cenerelli nasce a Fossombrone nel 1964. Dopo aver conseguito la Maturità d’Arte applicata in Litografia presso l’Istituto Statale d’Arte d’Urbino, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Urbino nella sezione Pittura. Dal 1985 partecipa a numerose mostre e rassegne d’arte. La sua ricerca artistica è volta soprattutto alla tecnica xilografica, calcografica e Scarti dell’elemento legno. Ditta Industrie Allegrezza. MareNostrum celebra l’acqua non solo come fonte di civiltà e cultura ma anche come energia demiurgica che ha saputo disegnare la forma stessa dell’Italia, bagnandone le coste. Un connubio perfetto che invano si è cercato di ricreare suscitando l’ira degli dèi. Materia e Forma trovano armonia proprio nell’elemento liquido, capace di farsi mezzo e messaggio, soggetto e oggetto. Totemnaturavita Mauro Lucarini nasce nelle Marche nel 1970. Ha conseguito il Diploma di Maturità d’Arte Applicata in Xilografia e quello dell’Accademia di Belle Arti nella sezione Pittura presso gli istituti della regione. A soli 17 anni vince il “Premio Internazionale di Cultura città di Anghiari“, nella sezione xilografia e da allora partecipa a diverse mostre approfondendo la sua ricerca nell’ambito delle tecniche incisive. Vive e lavora in provincia di Pesaro. TERZO CLASSIFICATO 08 09 MAURO LUCARINI Scarti di piastrelle, ceramica, elementi di ferro. Ditta Impresa Edile Essegi. Nel Totemnaturavita si mescolano alcuni elementi fondamentali non solo dell’arte ma della vita stessa. Lo sviluppo verticale suggerisce un anelito al divino che è al tempo stesso ricerca e compimento, in cui gli elementi naturali e sovrannaturali si confondono. L’acqua è l’elemento primario della vita, in tutta la sua bellezza e fragilità rappresentata metaforicamente dai fiori di orchidea. Donna-vitaacqua-società Valeria Patrizi nasce a Roma nel 1979. Dopo il Diploma presso l’Istituto d’Arte “I.S.A. Roma 2”, studia all’Accademia di Belle Arti di Roma e frequenta il corso di pittura alla “Facultad de Bellas Artes” di Granada. Inizia la sua attività artistica sperimentando le tecniche del disegno a china, dell’acquerello,della pittura a olio e dell’incisione per poi concentrare la sua energia espressiva nella tecnica dell’acrilico. Dopo le prime esperienze di pittura e disegno accademico, vira decisamente verso l’informale e la forza espressiva del colore controbilanciata da una spiccata sensibilità grafica che la riporta a giocare con le forme reali della figura umana, in cui si mescolano forza istintiva, capacità visionaria e creatività passionale. 10 11 VALERIA PATRIZI Scarti di legno, cartone, tessuto. Ditta Scatolificio Metauro. La donna è assimilata all’acqua e intesa come simbolo ed essenza della vita. Lei con i suoi cicli vitali mette in moto un percorso affascinante e perpetuo di nascita, vita e morte, facilmente paragonabili al fluire incessante della natura: così come il fiume nasce da una fonte, scorre accogliendo la terra che lo circonda per poi perdersi e morire in qualche lontano orizzonte. La metafora diventa realtà nel gesto di una giovane araba che si posiziona un’oncia sulla testa per trasportare l’acqua necessaria alla vita domestica. Vous motore immobile Andrea Corradi nasce a Bologna nel 1978 e vive a Pesaro. Dopo aver conseguito il Diploma di Maestro d’Arte in Oreficeria presso l’Istituto Statale d’Arte “F. Mengaroni” di Pesaro, nel ‘97-’98 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Urbino nella sezione Pittura nel 2004. Negli anni successivi lavora per lo scultore pesarese Gianni Gentiletti come collaboratore e partecipa al T.A.M. “Trattamento artistico dei metalli”, corso diretto da Arnaldo Pomodoro e Nunzio a Pietrarubbia (PU). Disegna e realizza gioielli con la tecnica della microsaldatura e dello sbalzo. Dal 2000 partecipa a numerose mostre e negli ultimi anni insegna Tecnica del Mosaico. 12 13 ANDREA CORRADI Scarti di legno, materiale edile. Ditta Lunghi Costruzioni. Il dinamismo statico di aristotelica memoria è il soggetto principale di Vous, cervello del sapere universale e filtro dell’esperienza sensibile e ultracorporea. Lo scarto della Materia, che da rifiuto si fa veicolo di vita, rappresenta l’anelito della Natura verso il Divino. Senza titolo Soha Khalil Ibrahim nasce al Cairo, in Egitto, nel 1976. Laureata all’Accademia di Belle Arti Helwan (Cairo) indirizzo Grafica con specializzazione in Animazione e Illustrazione, ha svolto un dottorato di ricerca focalizzato sulla Scuola del Libro di Urbino ed è attualmente docente presso l’accademia The High Institute of Applied Arts al Cairo, dove insegna Grafica Pubblicitaria e Tecniche di Incisione. Svolge attività extra professionali come Graphic Designer e Graphic Murales e ha la passione per la decorazione, per i disegni sul legno (mobili antichi, vasi, ecc.) e per il trompe l’oeil. Ha esposto in diverse mostre in Egitto e in Italia. 14 15 SOHAKHALI IBRAHIM Scarti dell’elemento legno, tessuto, ghiaia. Ditta Industrie Allegrezza. Acqua, forza, energia sono termini femminili. Donna e Acqua sono sinonimi di vita, simboli di forza motrice che sprigiona energia rendendo vitale la materia inerte. Così il gesto della donna che si immerge nell’acqua diventa rappresentazione di una simbiosi vitale: l’acqua come la donna genera la vita. Nascita 16 17 TATIANA ROSOGA Tatiana Rosoga nasce in Romania nel 1970 e risiede attualmente in Italia. Accanto ad un attività di grafica, in cui impiega le diverse tecniche di disegno computerizzato per realizzare soprattutto prodotti editoriali e pubblicitari, si occupa di plastica e arte decorativa. Utilizza indifferentemente tempera e acquerello, china e pastelli. Ha partecipato a numerose mostre e concorsi. Scarti di tessuto, legno. Ditta Blue Line. L’acqua è ed è stata un elemento determinante per la nascita dell’industria a Fermignano. Acqua che attraversa uno sfondo architettonico tipico del territorio urbinate. Acqua che viene da lontano, nel tempo e nello spazio, per arrivare qui ed ora. Acqua che proviene dal cielo e attraversa la terra. Acqua matrice di vita. Anima di Fermignano Cristian Ciuchita, di origine rumena, nasce nel 1957 e risiede ad Urbino. Ha partecipato a diverse mostre e concorsi prima nel suo paese di origine (Bucarest, Cluj, Rm Valcea, Sibiu) e poi nella zona di residenza a Pescara, Fano, Urbino, Fermignano. La sua ricerca artistica è volta principalmente verso le tecniche plastiche con uno stile accademico e moderno che usa tutti i diversi materiali: bronzo, marmo, legno, vetro, ceramica e alluminio. Si occupa inoltre di pittura e grafica. 18 19 CRISTIAN CIUCHITA Materiale edile, scarti di metallo, gesso. Ditta Lunghi Costruzioni. Una forma antropomorfa appena accennata rappresenta lo spirito dell’acqua come presenza necessaria ed immutabile. L’acqua accompagna la vita nel corso del tempo, sia a livello individuale che sociale, ed è nume tutelare e simbolo di prosperità. In grembo Giuseppe Summa nasce a Latiano (BR) nel 1977. Dopo la maturità artistica si trasferisce a Roma per proseguire gli studi presso l’Accademia di Belle Arti dipartimento di scenografia. Inizia la sua attività artistica come scenografo/arredatore per compagnie teatrali e produzioni cine/ televisive. Realizza interni per locali e case private. Dal 2003, anno della sua prima personale “IN SMALTO” presso la galleria Mondrian Suite di Roma, la sua attività artistica è rivolta principalmente all’arte concettuale. Partecipa a mostre personali e collettive. Nel 2006 è selezionato come uno dei finalisti del concorso “L’altra metà del lavoro” a cura del ANMIL, INAIL, e con l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Nel 2007 è uno dei 5 finalisti per la Puglia 20 21 GIUSEPPE SUMMA al concorso SEAT “Pagine Bianche d’autore” con l’opera Natura Morta. Scarti di tessuto, legno. Ditta Blue Line. Il liquido amniotico è il primo elemento con cui l’essere umano viene in contatto nel grembo materno. Una memoria ancestrale che porta a riconoscere l’acqua come elemento vitale. Lo spazio, la forma diventano immagine interiore dell’io, la materia supporto-contenitore sul quale stendere il contenuto-pensiero. L’istante della creazione è l’atto prima dell’esistenza; la nascita è la fine e l’inizio del ciclo vitale. L’idea Michele Amato nasce a Molfetta (BA) nel 1975. Avvia l’attività artistica nel 1997 sviluppando una produzione principalmente fotografica. Qualche anno più tardi, affascinato dallo studio di alcuni noti artisti del novecento, matura una ricerca estetica rivolta a nuovi linguaggi, con cui si confronta costantemente. Il suo nominativo è presente nella “Banca data artisti” del G.A.I. (Giovani Artisti Italiani). Ha partecipato a diverse mostre d’arte, collettive e personali, ottenendo numerosi riconoscimenti. 22 23 MICHELE AMATO Scarti di camere d’aria. Ditta Centrogomme F.lli Righi. L’Idea rappresenta la sintesi degli elementi che ne sono all’origine. Acqua come elemento scaturente, armonia di elementi eterogenei come scarti industriali e frammenti di paesaggio naturale, moto divino e perpetuo che tutto muove e crea. Senza titolo Roberto Andrulli nasce a Matera nel 1982. Dopo il diploma di Liceo Artistico si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Urbino, sezione decorazione, che frequenta tuttora. Nel 2007 riceve il terzo premio al concorso “Una vetrina per l’arte” a Urbino e partecipa all’organizzazione del “Premio Casoli” a Serra San Quirico (AN). Durante gli anni di formazione ha acquisito esperienza in disegno, decorazione, tecniche pittoriche, incisione, fotografia, scultura. In passato ha partecipato alla realizzazione di decorazioni presso una struttura pubblica e per la scenografia di uno spettacolo teatrale a Matera. 24 25 ROBERTO ANDRULLI Mattoni, ghiaia, cemento, tavola, ferro. Ditta Lunghi Costruzioni. Partendo dal concetto iniziale di Acqua come motore immobile e attraverso l’utilizzo dei materiali di recupero (mattoni, ghiaia, cemento, legno, ferro), l’opera rappresenta la teoria dei quattro elementi secondo la filosofia di Aristotele, il quale li immaginava racchiusi singolarmente in altrettante sfere. Piccole vasche circolari rappresentano quindi Acqua, Fuoco, Terra, Aria dalla cui combinazione nasce il tutto. Alternative drop Goccia Alternativa 26 27 GIUSEPPE DE GREGORIO Giuseppe de Gregorio nasce a San Severo (FG). Dopo i primi studi scientifici, si avvicina all’arte iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di Foggia. Da allora partecipa a numerosi eventi artistici in tutta Italia, ponendo sempre al centro della sua ricerca artistica l’effetto emotivo. Scarti di elementi zincati. Ditta P.R.B. Alternative Drop è il risultato di un processo analitico che procede attraverso l’antitesi degli elementi: acqua e metallo, fluido e solido, trasparente e corposo, limpido e sporco, regolare e irregolare. L’antitesi diventa forza motrice e vitale. La goccia diventa l’elemento primario e scaturente di una serie di effetti conseguenti, come la scintilla di avviamento di un motore immobile che fa muovere il mondo. Senza titolo Davide Dall’Osso si forma alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi del Piccolo di Milano, lavorando con diversi registi. In particolare è stato il lavoro sulle grandi installazioni prodotto in Europa, negli spettacoli di Vargas, a stimolare la sua ricerca alchemica sulle trasformazioni e gli accorpamenti dei materiali. Nel 2004, con la realizzazione dell’installazione “installa AZIONE”, eseguita in Milano ed agita da 15 danzatori con la coreografia di Luciana Melis, ha iniziato un percorso di contaminazione tra la scultura ed il teatro danza, che lo ha portato alla Biennale Danza di Venezia con lo spettacolo “Millimetri” del coreuta Sergio Antonino. 28 29 DAVIDE DALL’OSSO Sfridi di alluminio. Ditta T.V.S. L’acqua trasforma tutto al suo passaggio. Ridefinisce immutabile montagne e continenti. Come l’Acqua trasforma, modella gli elementi al suo passaggio, così tende a fare l’industria rispetto all’essere umano, trasforma la nostra vita e la modella, nel vano tentativo di sostituirsi alla natura. Ma nei pixel di tutti gli elaboratori di tutte le industrie del mondo c’è il contenuto vitale di una singola goccia? Un fiume di migliaia di chilometri. formato da un’infinità di pixel sfocia in una mano (in onore del primo Creatore) che mostra nel suo dito medio il suo equivalente in acqua: una singola goccia. Colophon Comune di Fermignano Provincia di Pesaro e Urbino Assessorato alle Attività Culturali-Editoria Iniziativa realizzata con il contributo della Provincia di Pesaro e Urbino ai sensi della L.R. 75/1997 Aziende coinvolte nel laboratorio Blue Line S.p.a. International Jeans wear Lunghi Costruzioni S.r.l. Impresa Costruzioni Edili Centrogomme F.lli Righi P.R.B. Commercio pneumatici Zincatura a caldo Assistenza Ringraziamenti: Comune di Fermignano per aver accolto e sviluppato operativamente questa iniziativa. Dottoressa Daniela Contucci dell’Ufficio Informagiovani per aver curato tutte le parti organizzative dell’evento. Finito di stampare: Gennaio 2008, 1000 copie Stampa: Grafiche Tintoretto, TV T.V.S. S.p.a. Pentole Antiaderenti Fotografia: De Luca & De Luca Graphic Design: HEADS Collective Industrie Allegrezza S.p.a. Outlet Legno Scatolificio Metauro S.r.l. Scatole in cartone ondulato Testi: Giorgio Cancellieri Maria Giovanna Zaffini Francesco De Luca Andrea Buttarini Simone Sacconi Essegi di Sacconi Gilberto & C. S.n.c. Impresa Edile ALESSANDRA IUDICA, FRANCO CENERELLI, MAURO LUCARINI, VALERIA PATRIZI, ANDREA CORRADI, SOHAKHALI IBRAHIM, TATIANA ROSOGA, CRISTIAN CIUCHITA, GIUSEPPE SUMMA, MICHELE AMATO, ROBERTO ANDRULLI, GIUSEPPE DE GREGORIO, DAVIDE DALL’OSSO