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Rassegna Stampa del 21/07/2009 08:28
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INDICE
AESVI
21/07/2009 Finanza e Mercati
Tolleranza zero per i pirati del Web
4
VIDEOGIOCHI
16/07/2009 Chip
MONITOR TFT 22 POLLICI FUJITSU SIEMENS AMILO XL3220T
7
16/07/2009 Chip
Sterlina debole: in Inghilterra lo shopping conviene
8
16/07/2009 Chip
ONLIVE Cloud Gaming: giocare spendendo poco
9
20/07/2009 PC Magazine
ATI RADEON HD 4770 E RADEON HD 4890
10
20/07/2009 PC Magazine
Nettop, la carica dei desktop compatti
19
20/07/2009 PC Magazine
I pirati senza baia
28
21/07/2009 Virgilio.it 05:01
Carlos Santana sarà protagonista del videogioco 'Guitar Hero 5'
30
20/07/2009 VNUNet
Mercato videogame , mai così giù dal 2000
31
21/07/2009 Pubblicita Today
Activision arriva su YouTube con Carousel
32
AESVI
1 articolo
21/07/2009
Finanza e Mercati
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Tolleranza zero per i pirati del Web
Il timore è che venga importata dalla Francia la «dottrina Sarkozy», peraltro già bocciata dal Consiglio
Nazionale Oltralpe nelle prima stesura
FEDERICA BOCEDI*
Secondo i dati Eurispes del Rapporto Italia 2008, i fenomeni di pirateria informatica sono saliti dal 49% del
2003 al 51% del 2006, sottraendo all'industria nazionale ed alle casse dello Stato circa 5 miliardi di euro, di
cui 2 per violazione dei diritti d'autore. Ciò ha comportato l'inclusione dell'Italia nella watch list dei Paesi che,
secondo l'amministrazione Usa, non garantiscono adeguata tutela contro la pirateria multimediale. Al fine di
porre rimedio a questa situazione, con decreto del Presidente del Consiglio del 15 settembre 2008, è stato
istituito il Comitato Tecnico contro la pirateria digitale e multimediale con i compiti, tra l'altro, di coordinamento
delle azioni per il contrasto del fenomeno, di studio e predisposizione di proposte normative e di analisi e
individuazione di iniziative non normative, ivi compresa l'eventuale stipula di appositi codici di condotta e di
autoregolamentazione (art. 1). Tale organismo, istituito d'intesa con il ministro per i Beni e le Attività Culturali,
è coordinato dal segretario generale alla Presidenza del Consiglio. Ancora in discussione la linea d'azione del
Comitato. Da un lato, infatti, è stato affermato che non verranno assunte posizioni repressive e che si terrà
conto del progresso tecnologico per trovare soluzioni equilibrate tra le libertà individuali, interesse pubblico ed
esigenze del Paese, tutelando al contempo il diritto d'autore. In questo senso, due sono le direttrici
individuate per la linea d'azione del Comitato: l'avvio di campagne di sensibilizzazione sull'argomento, e la
collaborazione tra tutti i soggetti interessati. A tal proposito l'art. 3 del decreto prevede lo svolgimento di
audizioni di esponenti delle categorie, associazioni, enti dei settori interessati. Inoltre, tale organismo si
avvale di un proprio specifico indirizzo Internet per avviare una consultazione pubblica con le categorie
interessate, con gli utenti del settore e con i cittadini. La maggiore novità è rappresentata dalla
comunicazione delle attività della commissione che lo stesso coordinatore pare volere aperta ai contributi di
tutti, attraverso un forum via Internet e la pubblicazione del calendario degli incontri e degli eventi relativi. Lo
stesso Comitato rende noto che, in marzo, sono state audite le associazioni Anica, Frt, Fimi, Afi, Fapav e
Aesvi, nonché Confindustria Servizi Innovativi, Bsa (Business Software Alliance) e Intesa Consumatori e
Beuc. Si tratta sia di associazioni dell'industria musicale, cinematografica e audiovisiva, sia di associazioni
che riuniscono providers, operatori web e società produttrici di software, sia di associazioni dei consumatori.
La preoccupazione degli addetti ai lavori resta però alta. In particolare temono che il comitato sia orientato
soprattutto a un'azione repressiva, sul modello della «dottrina Sarkozy» all'esame in Francia. La prima
stesura della legge francese relativa alla protezione del diritto d'autore (Hadopi) che prevedeva l'istituzione di
un'Alta autorità di vigilanza è stata bocciata dal Consiglio Nazionale per incostituzionalità. Il Consiglio infatti
ha ritenuto che l'attribuzione a un'autorità amministrativa del potere di irrogare sanzioni violasse il diritto
dell'utente a essere sottoposto a eque indagini nonché a difendersi in un processo. Recependo tale
indicazione, la Hadopi II prevede che sia l'autorità giudiziaria a stabilire la pena per gli utenti colti nell'attività
di peer to peer pirata. Tuttavia si è mantienuta ferma la previsione dell'invio di avvertimenti all'utente trovato a
scaricare materiale tutelato da copyright. In base alla prima Hadopi, al terzo avvertimento scattava la
sanzione. La nuova Hadopi, invece, stabilisce che al terzo avvertimento si dia avvio al procedimento
giudiziario a carico dell'utente. La nuova legge, inoltre, disciplina l'ipotesi in cui l'abbonato a Internet non
coincide con l'autore dell'illecito. È prevista una sanzione a carico dell'abbonato che, essendo venuto meno al
proprio dovere di vigilanza, deve essere considerato responsabile in concorso dell'illecito. Il testo di legge è
passato il 9 luglio scorso al Senato francese, il 21 sarà al vaglio e successivamente sarà esaminato
dall'Assemblea. Non mancano contestazioni, anche a livello Ue. È stato infatti sostenuto che, in assenza di
questioni che riguardano la sicurezza nazionale, non è possibile fare ricorso a un'autorità indipendente per
AESVI
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21/07/2009
Finanza e Mercati
Pag. 9
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bloccare la connessione degli utenti. Questo sulla base del fatto che nessuna restrizione potrebbe essere
imposta sui diritti fondamentali e sulle libertà degli utenti senza una decisione dell'autorità giudiziaria. Tale
principio di tutela trae origine dall'art. 11 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea sulla libertà
di espressione e di informazione. Come si è detto, le riserve espresse in seno all'Europa sono state recepite
dal Consiglio Nazionale che ha bocciato la prima versione dell'Hadopi. Tuttavia, anche la nuova stesura
suscita perplessità. In particolare, mentre il conferimento di poteri a un'autorità amministrativa consentiva di
veicolare tutte le controversie a un unico soggetto ad hoc, ora c'è il rischio che l'autorità giudiziaria ordinaria
si trovi a dover fare fronte a un enorme carico di lavoro. Considerata la condizione della giustizia italiana in
tema di durata dei processi, è evidente che un'importazione della disciplina francese nel nostro Paese sia
sconsigliata. Da questa breve panoramica, appare evidente che la questione è estremamente delicata e di
difficile soluzione. Probabilmente non sarà sufficiente, né adeguata, un'azione che operi sul solo piano
normativo, in quanto la complessità del fenomeno, la sussistenza dei numerosi e contrastanti interessi,
nonché il diretto coinvolgimento di milioni di cittadini rendono necessario che la soluzione non sia
esclusivamente imposta a livello legislativo, onde evitare crisi di rigetto da parte dello stesso sistema.
Un'eventualità potrebbe essere rappresentata dalle norme di autoregolamentazione menzionate anche nel
decreto istitutivo del Comitato, o, in ogni caso, da regole proposte e condivise dai vari soggetti operanti nei
settori coinvolti. L'unica certezza, al momento, sembra essere la pressante necessità di conciliare la tutela dei
titolari dei diritti d'autore con le libertà individuali dei singoli utenti. *Trevisan & Cuonzo Avvocati
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VIDEOGIOCHI
9 articoli
16/07/2009
Chip
Pag. 385
N.6 - GIUGNO 2009
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MONITOR TFT 22 POLLICI FUJITSU SIEMENS AMILO XL3220T
UNO PER TUTTI: l'approccio ecologico dell'Amilo XL3220T è evidente. È sufficiente la pressione di un
pulsante sulla parte frontale dello schermo per attivare la modalità stand-by che assorbe solamente 0,3 watt,
un valore ineguagliato da altri monitor della stessa categoria. Anche quando è in funzione l'assorbimento è
davvero contenuto: solo 35 watt. Nonostante i bassi consumi, i valori di luminosità sono in linea con quelli dei
prodotti concorrenti, con 271 cd/m2. Le immagini risultano brillanti e ben contrastate, e la distribuzione di
luminosità è uniforme; i colori risultano naturali e fedeli. Il pannello è di tipo Tn ed è caratterizzato da un
tempo di risposta pari a solo 4 millisecondi, valore più che adatto anche per i videogiochi. Il monitor incorpora
un sistema audio stereo con ingresso line-in e, per quanto riguarda le connessioni video, sono presenti una
porta Vga e due porte Hdmi. La risoluzione è Full-Hd a 1.920 x 1.080 pixel, quindi idonea per supportare
dispositivi multimediali di ogni tipo, comprese le console per videogiochi e i lettori Blu-ray. Si tratta di un
monitor adatto a ogni tipo di impiego, anche se l'assenza della possibilità di regolarlo in altezza ne limita
l'impiego in ambito professionale. D.Z. COMMENTO • Il Fujitsu Siemens XL322OT è un monitor Tft
economico e caratterizzato da un basso assorbimento di corrente. È adatto a ogni tipo di impiego.
VIDEOGIOCHI
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16/07/2009
Chip
Pag. 338
N.6 - GIUGNO 2009
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Sterlina debole: in Inghilterra lo shopping conviene
Di questi tempi è economicamente conveniente acquistare nel Regno Unito: LA QUOTAZIONE DELLA
STERLINA È FAVOREVOLE e l'acquisto oniine decisamente comodo; inoltre non ci sono tasse doganali
L^ Inghilterra, e in modo particolare la sua capitale Lon- I dra, per molto tempo sono state considerate dagli
italiani come luoghi estremamente cari. La crisi economica però ha indebolito la sterlina permettendo all'euro
di acquistare nel frattempo molto valore. Visto che dispositivi come Blu-ray, dvd e videogiochi costano meno
che in Italia è giunto il momento di sfruttare le occasioni offerte dallo shopping oniine. Illimitato: molti film e
giochi persino in italiano Lo shopping oniine inglese in linea di massima funziona come quello italiano.
Amazon in Italia, però, non è disponibile pertanto è necessario registrarsi su Amazon.co.uk ed è obbligatorio
per gli acquisti Oltremanica l'utilizzo della carta di credito. In Inghilterra l'acquisto dell'elettronica risulta
semplicissimo e molto vantaggioso: su film e videogiochi si può risparmiare fino al 50%. E il più delle volte
sono disponibili anche in italiano 0 almeno con sottotitoli nella nostra lingua. Su Amazon i prodotti di
elettronica hanno un prezzo vantaggioso, spesso addirittura irrisorio, e non è necessario sostenere spese
extra per la spedizione, come le tasse doganali. Non tutti i prodotti però sono spediti all'estero e nel caso di
un acquisto di un dispositivo elettronico è necessario richiedere la garanzia europea di due anni.
Ecco cosa considerare prima dell'acquisto SEMPRE PIÙ FILM, soprattutto videogiochi provenienti
dall'Inghilterra, vengono distribuiti con audio 0 sottotitoli in italiano. Prima di portare a terminare l'acquisto
verificare nella scheda del prodotto che si intende acquistare il doppiaggio nella nostra lingua. CARTA DI
CREDITO RICARICABILE: Amazon.uk accetta tutte le principali carte di credito. Oggigiorno le transizioni per
i pagamenti oniine sono piuttosto sicure ma per i più timorosi è possibile richiedere presso la propria banca 0
le Poste una carta di credito ricaricabile da utilizzare per postepay gli acquisti oniine. LA SPEDIZIONE della
mercé dalla Gran Bretagna non prevede tasse doganali. Tuttavia in Italia l'Iva è del 20% mentre in Inghilterra
è del 15%. In negozio solitamente i prezzi hanno una maggiorazione del 3,5%. NORME TV e leggi regionali
su videogiochi e film sono identiche in Inghilterra e Italia. Differente è la forma del connettore dei dispositivi
elettronici. Ma poiché il voltaggio è lo stesso per usarlo qui da noi è sufficiente munirsi di un semplice
adattatore al costo di pochi euro.
VIDEOGIOCHI
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16/07/2009
Chip
Pag. 336
N.6 - GIUGNO 2009
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ONLIVE Cloud Gaming: giocare spendendo poco
Un nuovo sistema streaming dovrebbe rivoluzionare il mondo dei videogame. Nel servizio OnLive di Rearden
Studios, i calcoli necessari per i giochi non vengono più eseguiti su pc o su console, ma nella cloud, o meglio
nella server farm di Rearden. I dati delle immagini arrivano in streaming via internet sugli schermi dei pc o sui
televisori di casa. Il vantaggio è evidente: anche i giochi più esosi di risorse possono funzionare in linea di
principio persino sui netbook, rendendo inutile il continuo potenziamento dei computer. Inoltre, i giochi con
OnLive girano su Mac e Windows e sulle MicroConsole progettate dalla stessa Rearden. Ciò significa che si
può iniziare una partita sul televisore di casa e continuarla la sera sul laptop in una stanza d'albergo. Code
davanti ai negozi ed estenuanti download rappresentano ormai il passato, visto che le ultime versioni dei
videogame più amati del momento si potranno lanciare con un clic. L'aspetto incredibile è che il requisito
minimo per il servizio è una buona connessione a internet: 1,5 Mbit al secondo sono più che sufficienti per la
Standard Def inition. Una presentazione di OnLive alla Game Developers Conference (Gdc) di San Francisco
ha dimostrato che il sistema funziona senza intoppi. Sempre durante lo stesso evento il gioco high end Crysis
ha girato su un MacBook con livelli di dettaglio elevatissimi e senza interruzioni. T u t t o ciò è possibile grazie
a tre centri di calcolo dislocati nella parte occidentale, orientale e centrale degli Stati Uniti: se il gamer è
distante da un centro meno di 1.000 chilometri non si dovrebbero avvertire latenze. Soddisfatte anche le case
di produzione come Ubisoft, Warner Bros o Electronic Arts che ormai offrono quasi tutti i loro giochi con
OnLive e per il futuro si aspettano un aumento dei guadagni, in quanto non solo scompariranno le copie
pirata e il mercato dell'usato, ma anche le lunghe e costose operazioni di porting saranno un ricordo. Solo per
quanto riguarda la scalabilità di OnLive vi sono degli aspetti che lasciano ancora un po' scettici. Per esempio,
come reagisce il sistema a un improvviso aumento del numero dei giocatori nel caso di un gioco di
inseguimenti come il nuovo Grand Theft Auto? Rearden promette comunque di aggiornare i suoi server ogni
sei mesi. In estate dovrebbe arrivare la fase beta del servizio aperta al pubblico e già alla fine del 2009 quella
definitiva. Attualmente è prevista una quota fissa mensile, ma in futuro i giochi potranno essere acquistati o
noleggiati singolarmente con carta di credito. INFO: www.onlive.com
VIDEOGIOCHI
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20/07/2009
PC Magazine
Pag. 82
N.271 - GIUGNO 2009
ATI RADEON HD 4770 E RADEON HD 4890
Ecco le nuove protagoniste nel mercato delle schede grafiche: tecnologia e prestazioni a confronto con le
rivali di nVidia
Roberto Buffa - test di Stefano Ronco
Continua incessante la lotta tra AMD e nVidia per accaparrarsi il favore degli utenti nel mercato delle schede
grafiche. Al momento la leadership prestazionale è saldamente nelle mani di nVidia, che propone sulla fascia
a "GPU singola" il modello GeForce GTX285 e su quella a "GPU doppia" il modello GeForce GTX295,
entrambe al top nel proprio segmento e basate su G200b, evoluzione a 55nm della GPU G200 che ha
debuttato a cavallo della scorsa estate sui modelli GeForce GTX260 e GTX280. AMD dal canto suo ha
rilanciato la sfida innanzitutto sulla fascia media, con ATI Radeon HD 4770 che coniuga elevate prestazioni e
un prezzo contenuto (nell'intorno dei 100 euro circa). Questa fascia di prezzo, definita "mainstream
performance", è la più gettonata nel mercato delle schede grafiche e non è un caso che AMD abbia deciso di
far debuttare il primo della nuova generazione di prodotti proprio in questo segmento. Alla base di ATI
Radeon HD 4770 c'è infatti un chip completamente ridisegnato, chiamato RV740, che offre pieno supporto
DirectX 10.1 (Pixel Shader 4.1) e OpenGL 3.0. Si tratta inoltre della prima GPU in commercio realizzata con
un processo di fabbricazione a 40 nm, il più avanzato processo di miniaturizzazione dei transistor esistente al
mondo. Nella fascia altissima, delle schede a doppia GPU, il cavallo di battaglia per ATI resta il Radeon HD
4870X2, basata su due processori grafici RV770, che ha tenuto banco fino al debutto a gennaio della
GTX295 di nVidia e che resta comunque non molto distante da quest'ultima in termini di prestazioni assolute.
La seconda novità di AMD (Radeon HD 4890) si posiziona un gradino sotto sia in termini di prezzo sia,
ovviamente, anche di prestazioni, pur restando l'indiscussa top di gamma tra le schede a singola GPU di
AMD. Il target di prezzo del modello 4890 è la fascia sotto i 250 euro di costo. Un'indagine tra i negozi online
ci ha permesso di verificare che questo modello viene commercializzato a prezzi che oscillano tra i 210 e i
230 euro a seconda delle versioni (e delle promozioni in atto). Per rispondere al lancio di questo prodotto
anche nVidia ha presentato una nuova scheda serie GeForce. Si tratta del modello GeForce GTX275, che
come è facile intuire dal nome si colloca a metà strada tra i modelli GTX260 core 216 (posizionata da nVidia
come concorrente delle Radeon HD 4870) e GTX285. Radeon HD 4770 Poiché si tratta di una scheda dal
costo nell'intorno dei 100 euro, si potrebbe essere indotti a credere che questo prodotto offra tutto sommato
prestazioni modeste. In realtà non è così. Le prestazioni sono sufficienti per giocare al massimo dettaglio con
i migliori titoli DirectX 10/10.1 oggi in commercio, senza rinunciare ad alcun "fronzolo", inclusi filtro
anisotropico e antialiasing. Con alcuni giochi ci si può addirittura spingere fino alla risoluzione FullHD senza
dar segni di cedimento nei frame rate. Poi c'è una qualità impareggiabile nella riproduzione di film e filmati da sempre una prerogativa dei chip grafici ATI - grazie al motore UVD (Unified Video Decoder) di seconda
generazione, che offre decodifica assistita in hardware ai formati MPEG2, H.264/MPEG4 AVC e VC-1, con
supporto dual stream e c a p a c i t à di DVD upscaling. Infine l'accelerazione delle applicazioni via GPU
computing attraverso TAPI Stream. Sono già diversi i software che supportano questa funzionalità, tra cui
PowerDirector 7 e Mediashow Expresso di Cyberlink. Insomma una soluzione completa per l'intrattenimento
digitale, il gaming e il multimedia. Radeon HD 4770 è una scheda che vanta numerosi primati, che la
distinguono per tecnologia e livello di sofisticazione dalle altre soluzioni nella stessa fascia di prezzo. Come
detto è la prima in commercio con una GPU a 40 nm, che rappresenta lo stato dell'arte nell'integrazione dei
transistor su silicio. È tra le poche a disporre di memoria GDDR5, caratteristica che peraltro condivide solo
con i modelli di punta serie 4800, sempre di AMD, visto che nessuna scheda della concorrente nVidia utilizza
RAM GDDR5. Poi supporta DirectX 10.1, estensione più recente dell'API DirectX, che ha debut tato circa un
anno fa sulle schede Radeon HD serie 3800 e che è tutt'ora assente sulle schede di nVidia. DirectXlO.l offre
una miglior programmabilità della pipeline grafica, precisione superiore, illuminazione HDR e antialias
VIDEOGIOCHI
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
HARDWARE SCHEDE GRAFICHE
20/07/2009
PC Magazine
Pag. 82
N.271 - GIUGNO 2009
VIDEOGIOCHI
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
migliorati, ombre più realistiche. Il tutto si traduce - con i titoli ottimizzati - in una qualità grafica superiore e
prestazioni migliori. Tra i titoli DirectX 10.1 ricordiamo Assassin's Creed, S.T.A.L.K.E.R: Clear Sky e il recente
Toni Clancy's H.A.W.X. Per stessa ammissione di AMD la nuova ATI Radeon HD 4770 è una scheda che
potrebbe rientrare a pieno diritto nella famiglia 4800 in termini di prestazioni, ma che è stata inserita in una
nuova serie (la 4700 appunto) per necessità di distinguere la tecnologia che vi sta alla base (diversa e più
recente) e poi anche perché la serie 4800 conta già numerosi modelli, con cui questo nuovo prodotto avrebbe
rischiato di "confondersi". Qualche sovrapposizione comunque c'è, e allora ecco che ATI Radeon HD 4770
prende il posto della Radeon HD 4830, che verrà ritirata dal mercato. A ridosso del modello 4850 ATI Radeon
HD 4770 fa quindi da "ponte" tra i prodotti mainstream della serie 4600 e l'entry level della serie 4800 ossia
4850. Ma in realtà è più vicina a quest'ultima in termini di prestazioni. Rispetto al modello 4850 troviamo una
frequenza di GPU più elevata, ossia 750 MHz contro 625 MHz, resa possibile dalla riprogettazione del chip e
dal nuovo e più sofisticato processo produttivo. Il numero di stream processors è inferiore (640 contro 800),
così come il numero di texture unit (32 contro 40). Identico invece il numero di unità di render output (ROP),
pari a 16. Queste differenze hanno ridotto la complessità del chip, che ha 826 milioni di transistor contro i 956
milioni del modello 4850. La frequenza di circa il 20% più elevata compensa buona parte del divario in termini
di stream processor e texture unit, tant'è che il chip è accreditato di una capacità di computing pari a 960
GFLOPs contro 1 TFLOP del modello 4850. Quasi coincidenti. Addirittura i valori di fili rate premiano la
soluzione 4770, che ha sì un texture fili rate di 24 Gtexel/sec contro i 25 Gtexel/sec del modello 4850, ma un
pixel fili rate di ben 12 Gpixel/sec contro i lOGpixel/sec del modello 4850. Migliorata anche l'efficienza
termica, sempre grazie al nuovo processo produttivo. Radeon HD 4770 è infatti accreditata di un consumo
massimo di 80W contro i 110W di Radeon HD 4850, pur a fronte di prestazioni quasi allineate. La banda
passante sulla memoria è di 51.2 GB/sec ed è ottenuta attraverso un bus a soli 128 bit, grazie all'uso di RAM
del tipo GDDR5 (come sui modelli di punta 4870 e 4890) a 800 MHz di frequenza, che garantisce un
throughput circa doppio rispetto alla GDDR3 permettendo allo stesso tempo di ridurre la complessità del chip
e del PCB, dunque i costi di implementazione della scheda. Il modello 4850 invece offre una banda di 64
GB/sec, ossia il 25% superiore, ottenuti però attraverso memoria GDDR3 ad alta frequenza (1 GHz)
interfacciata con un bus a 256 bit. L'unico limite di ATI Radeon HD 4770 riguarda il quantitativo di memoria
installato pari a 512 MB. Al momento non sono previste versioni con 1 GB di RAM; una scelta precisa di AMD
per differenziare questa scheda dal modello 4850, che ha prestazioni molto simili ma è offerto anche in
versione da 1 GB. I rivali naturali dell'ATI Radeon HD 4770 sono la GeForce 9800GT e GTS250 di nVidia,
che abbracciano la stessa fascia di prezzo pur avendo capacità computazionali inferiori: 500/600 GFLOP per
la 9800GT (che ha clock di 600 MHz, 112 Shader Processors funzionanti a 1500 MHz, un bus di memoria
256 bit e RAM funzionante a 900 MHz). Nel corso di questo articolo vedremo come questi aspetti "teorici"
vadano poi a tradursi o meno in un reale vantaggio prestazionale. Uno sguardo alla scheda La scheda da noi
testata è un modello reference di AMD. Si tratta di una soluzione PCI Express 2.0, dall'ingombro di due slot
per via della nuova soluzione di raffreddamento adottata da AMD. Il dissipatore ha una forma rastremata che
rende il design della scheda particolarmente aggressivo e diverso da quello più squadrato dei modelli di
punta serie 4800. Sul dissipatore sono installati due heatpipe in rame per il trasferimento del calore dal chip e
dalle memorie fino alla superficie radiante in alluminio, mentre una ventola si occupa di estrarre l'aria calda
dalla piattina sul retro della scheda. Considerato il processo produttivo a 40 nm, sarebbe lecito attendersi una
soluzione single slot con un dissipatore più "modesto". La scelta di andare sui due slot deriva sicuramente
dall'elevata frequenza di funzionamento del chip da una parte e dal voler concedere agli utenti di questo
prodotto un maggior potenziale di overclocking dall'altra. Nel complesso la scheda è più corta rispetto ai
modelli di fascia più alta della serie 4800. All'alimentazione provvede un singolo connettore a 6 pin per
schede PCI Express. Sul retro sono presenti due slot DVI-I dual link e un'uscita TV HD. Supportato, tramite
apposito adattatore anche l'HDMI. I risultati Iniziamo con il test sintetico 3DMarkVantage. L'indice di GPU
attribuisce al chip RV740 della nuova Radeon HD 4770 prestazioni superiori del 18% rispetto a G92 che
20/07/2009
PC Magazine
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N.271 - GIUGNO 2009
VIDEOGIOCHI
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
equipaggia la 9800GT di nVidia. La GPU di Radeon HD 4850 invece risulta più veloce, ma di meno del 3%.
Nel risultato complessivo invece il divario tra Radeon HD 4770 e 9800GT è più contenuto (poco più del 3% a
favore della prima) in quanto la scheda nVidia si avvantaggia dell'accelerazione hardware della fisica via
Physx, che praticamente triplica l'indice di CPU (ovvero il secondo valore che contribuisce al risultato di
3DMark). Con Lost Planet il vantaggio di Radeon HD 4770 rispetto alla rivale nVidia sale fin oltre il 31%. La
scheda AMD permette di giocare fluidamente a questo titolo anche in risoluzione FullHD. Il vantaggio del
modello 4850 rispetto al 4770 è del 4% e corrisponde a una sola frame per secondo di differenza. In
Left4Dead la nuova Radeon HD 4770 ha un vantaggio di circa il 13% sulla 9800GT di nVidia. A risoluzione
FullHD e con antialias 4x attivato è in grado di garantire oltre 53 fps in media su questo titolo. Radeon HD
4850 a sua volta è più veloce di circa il 13% rispetto al modello 4770. Salendo di risoluzione e abilitando
l'antialias emerge infatti il vantaggio derivante dalla maggior banda passante sulla RAM di cui è dotata la
4850. Cali of Duty World at War premia invece la soluzione nVidia, che risulta più veloce di quasi il 27%,
probabilmente grazie al superiore quantitativo di RAM installato a bordo. Le due schede ATI fanno registrare
in questo test prestazioni coincidenti, garantendo comunque un buon livello di giocabilità. Anche in Crysis
Warhead troviamo prestazioni coincidenti sia per la 4770 che per la 4850. La 9800GT è di circa il 10% più
veloce, in un titolo chiaramente ottimizzato per le GPU nVidia. A questa risoluzione siamo però ai limiti della
giocabilità ottimale con tutte e tre le schede prese in esame. Crysis Warhead è il videogame più esigente in
circolazione dal punta di vista della scheda grafica, e con questo tipo di hardware risulta meglio fruibile a
risoluzioni leggermente inferiori (ad esempio 1366x768). In Far Cry 2 la più veloce ancora una volta è la
9800GT, che ha un vantaggio di circa il 22% sul modello ATI Radeon HD 4770. Questo titolo, così come il
precedente non favorisce l'hardware AMD e non solo per via dell'inferiore quantitativo di memoria a bordo,
ma anche perché è stato sviluppato su GPU nVidia. Ad essere particolarmente penalizzato è il modello
Radeon HD 4850, che ha un pixel fili rate inferiore rispetto alla 4770, risultando di quasi il 28% più lento
rispetto a quest'ultima. AMD si rifa su Tom Clancy H.A.W.X. In modalità DirectX 10 la nuova Radeon HD
4770 risulta più veloce del 10% rispetto alla 9800GT. Utilizzando DirectX 10.1 il vantaggio sale a ben il 37% e
la qualità grafica è perfino superiore. Insomma alla luce di questo (un vantaggio di oltre il 25% solo abilitando
l'estensione 10.1) c'è da sperare che il supporto a DirectX 10.1 venga esteso in futuro a un numero sempre
maggiore di titoli in circolazione! Oltre i benchmark impressioni d'uso I test da noi condotti privilegiano a
seconda dei casi l'hardware AMD o quello nVidia, ma bisogna considerare che alcuni titoli si avvantaggiano
del superiore quantitativo di memoria installato sulle 9800GT da noi utilizzata per questo test (scheda che, sul
mercato, ha un prezzo di almeno 30 euro superiore rispetto alla nuova Radeon HD 4770). Fatta questa
premessa ammettiamo di essere rimasti più che favorevolmente colpiti dall'ultima nata della serie ATI
Radeon, il cui unico limite sembra appunto essere la disponibilità della sola versione da 512 MB di RAM on
board. È sorprendente come una scheda così economica possa essere così efficace nell'eseguire i
videogame più recenti e impegnativi. Crysis Warhead, probabilmente il più pesante tra i giochi oggi in
commercio, è perfettamente giocabile a una risoluzione di 1.366x768. E oltre ai titoli inseriti nella batteria di
test abbiamo provato Bioshock, che gira al massimo del dettaglio in risoluzione FullHD, così come World of
Warcraft e Fear 2, altre due indiscusse "killer application" nei rispettivi segmenti. II chip RV740 che
equipaggia ATI Radeon HD 4770 lavora - all'interno di un case ben aerato - a circa y 45° di temperatura a fref, -, quenza standard e a riposo £, (usando il desktop divista, applicazioni office e navigazione su Internet),
mentre sotto carico la temperatura arriva a 55/60". La scheda dispone di una regolazione automatica della
velocità di rotazione della ventola a seconda della temperatura d'esercizio della GPU. Normalmente la
ventola funziona al 30/35% della velocità massima, ma quando il chip tocca e supera i 60° automaticamente
viene alzata la velocità di rotazione. A velocità standard, fino circa al 50%, la ventola è quasi impercettibile,
mentre diventa rumorosa oltre il 60% e al 100% è molto rumorosa. La frequenza della GPU si adatta al carico
di lavoro: a riposo scende fino a 250 MHz. Attraverso l'utility di overclocking ATI Overdrive, integrata nei
driver ATI Catalyst il clock di GPU può essere impostato fino a 830 MHz e quello della memoria fino a 850
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MHz. Valori che la scheda in nostro possesso ha raggiunto senza difficoltà, a dimostrazione dell'ottimo
potenziale di overclocking del nuovo chip a 40 nm. AMD in questo senso pare aver adottato un approccio
conservativo nei confronti delle frequenze impostabili dal pannello ATI Catalyst, forse per impedire che le
prestazioni della scheda, spingendo troppo in là il chip, finissero per essere più appetibili di quelle di una
4850. È presente anche una funzione di autoregolazione della frequenza, sempre dal centro di controllo ATI
Catalyst, che verifica la stabilità della GPU e della memoria in modo automatico a frequenze crescenti, fino a
trovare la frequenza ideale che garantisca - su uno specifico sample - un incremento di prestazioni senza
sacrificare l'affidabilità. Si tratta inoltre una soluzione di scalabile. Grazie alla tecnologia ATI Crossfire l'utente
di Radeon HD 4770 potrà in un secondo tempo aggiungere altre schede ATI Radeon, facendole lavorare in
parallelo con quella già esistente e incrementando proporzionalmente le prestazioni. Uscendo dall'ambito
game si confermano le qualità storiche dei chip grafici ATI con una qualità eccellente anche nella
riproduzione di film e filmati, dove si riscontra un impegno minimo da parte della CPU e un'ottima definizione
e fedeltà cromatica grazie alle doti dell'engine UVD 2 (Unified Video Decoder di seconda generazione). Infine
per la parte di GPU computing segnaliamo l'encoder ATI Avivo, integrato nei driver Catalyst e ora disponibile
anche per Vista64. ATI Avivo Encode permette, tanto per dare un'idea, di comprimere un film da 75 minuti di
durata in un formato portatile (video per iPod o Sony PSP) in circa 6 minuti, utilizzando questa scheda in
abbinamento a una CPU quad core come un AMD Phenom II come il Phenom II X4 940BE usato per questa
prova. Undici volte più veloce del real time, per passare da 1 GB di dimensione del filmato originario ai circa
80 MB della versione "compatta". ATI Radeon HD 4890 Innanzitutto siamo di fronte a una soluzione PCI
Express 2.0, compatibile DirectX 10.1 (Shader Model 4.1) e OpenGL 3.0. Diversamente dal modello
mainstream 4770, la GPU che equipaggia Radeon HD 4890 non è costruita con il processo a 40 nm, bensì
con quello a 55 nm (di seconda generazione) della precedente Radeon HD 4870. Ma rispetto a quest'ultima
sono stati apportati cambiamenti radicali al design del chip, al contrario di quanto si potrebbe desumere dalle
specifiche (numero di transistor e quantità di shader, texture units e ROP sono rimaste invariate e potrebbero
far pensare a un semplice "step up" in termini di frequenza). La disposizione delle unità funzionali è stata
completamente ridisegnata. In particolare è stato aggiunto uno strato di condensatori di bypass intorno al
chip, per ridurre le interferenze. Poi sono stati ottimizzati i timing e alterata la distribuzione della corrente
all'interno del chip. Tutto questo ha permesso di raggiungere frequenze di funzionamento più elevate. Nello
specifico il chip funziona a 850 MHz di serie, ben 100 MHz in più della GPU che equipaggia le 4870, e sono
già disponibili modelli overcloccati di serie con chip funzionante a 900 o più MHz. AMD sostiene che il chip
così "rivisto" è in grado di superare il muro del GigaHz di frequenza, un traguardo impensabile per la GPU
utilizzata sul modello 4870 e un risultato straordinario se rapportato alla complessità di questa GPU, che ha
quasi un miliardo di transistor (956 milioni a voler essere precisi). L'aumento di frequenza ha incrementato la
capacità di elaborazione dell'engine grafico Terascale fino a 1.36 TFLOP, rispetto ai precedenti 1.2 TFLOP.
Gli stream processor sono sempre 800 e sono organizzati in 160 Shader Core, ognuno contenente 5 Stream
Processor e un piccolo quantitativo di memoria locale. A loro volta gli Shader Core sono raggnippati in 10
gruppi chiamati SIMD Core, ognuno dei quali è composto da 16 Shader Core (ovvero 80 Stream Processor),
una cache da 16 KB e 4 unità di texture filtering e texture addressing (che insieme formano una Texture Unit
e sono dotate di una texture cache dedicata). Le unità di Render Output (ROP) sono invece 16, organizzate
in 4 cluster da 4 unità ciascuna. I valori di fili rate sono di 13.6 GPixel/sec per il pixel fili rate e di 34
Gtexel/sec per il texture fili rate, da confrontare con i 12 GPixel/sec e 30 GTexel/sec del modello 4870. La
memoria, come sugli altri modelli serie 4800 (nonché sulla recente 4770) è di tipo GDDR5, quindi in grado di
offrire una banda passante praticamente doppia rispetto alla GDDR3 utilizzata sulle schede di nVidia. Questo
ha permesso di risparmiare sulla complessità del chip, perché è sufficiente utilizzare un bus di memoria a 256
bit per raggiungere una bandwidth di 124.8 GB/sec, in abbinamento a RAM da 975 MHz di frequenza (con
resa equivalente a 3.9 Gbps effettivi). Il quantitativo di memoria installato è pari a 1 GB. Rispetto al
precedente modello 4870 dunque abbiamo lo stesso numero di transistor sulla GPU ma una frequenza del
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13% superiore sul chip grafica e dell'8% superiore sulla RAM, insieme a margini più ampi di overclock. Sono
stati ottimizzati infine i consumi in condizioni di "riposo". La scheda infatti è accreditata di 60W in modalità
"idle", rispetto ai 90W della 4870. Sotto carico invece, per via della maggior frequenza, i consumi dichiarati
sono più elevati e toccano i 190W per la 4890 rispetto ai 160W del modello 4870. La GPU grazie alla
tecnologia ATI Powerplay è in grado di variare dinamicamente la propria frequenza in funzione del carico. Il
minimo è rappresentato dai 240 MHz in condizioni di riposo; c'è poi uno step intermedio di 500 MHz, che si
attiva nella riproduzione dei filmati o anche con i videogame che non esasperano il funzionamento della
scheda grafica; infine, la modalità di funzionamento a piena frequenza in condizioni di carico elevato. Viene
gestita dinamicamente anche la velocità di rotazione della ventola integrata nel dissipatore della scheda. Con
la ventola al 23% della velocità di rotazione la scheda è silenziosissima e il chip si assesta sui 65° di
temperatura all'interno di un case ben aerato. All'aumentare della temperatura del chip cresce anche la
velocità della ventola, che oltre il 50% della velocità massima comincia a diventare ru Sapphire Radeon HD
4890 1GB Il concorrente: nVidia GeForce GTX275 La ATI Radeon HD 4890 da noi utilizzata per questa prova
è un modello di Sapphire, storicamente il primo partner di ATI (e oggi di AMD) nella produzione di schede
grafiche. Il design di questo sample si rifa alla scheda reference sviluppata da AMD, con l'unico tratto
distintivo rappresentato dalla serigrafia a brand Sapphire. Anche le frequenze di funzionamento sono quelle
standard, ovvero 850 MHz per la GPU e 975 MHz per il GB di RAM GDDR5. Si tratta di una soluzione
dall'ingombro di due slot per via del dissipatore che raffredda chip e memorie, dotato di una ventola a velocità
variabile che estrae l'aria calda dalla piattina sul retro della scheda. All'alimentazione provvedono due
connettori a 6 pin per schede PCI Express, collocati sul profilo interno. Sulla parte superiore sono invece
posizionati i connettori per le modalità ATI CrossFire e CrossFireX. Infine sul retro della scheda trovano posto
due output DVI-I dual link e un'uscita TVHD (component). Tramite degli adattatori forniti a corredo la scheda
offre anche l'output analogico VGA D-Sub e quello digitale HDMI (con supporto alla protezione dei contenuti
via HDCP e all'audio a 7.1 canali). Per il funzionamento della scheda morosa, diventare molto rumorosa al
100% del carico. Anche la nuova Radeon HD 4890 è dotata dell'engine video IJVD (Unified Video Decoder)
di seconda generazione, e supporta ATI Stream, due tecnologie a di cui abbiamo già parlato poco sopra. Il
target di prezzo del modello 4890 è la fascia sotto i 250 euro di costo. Un'indagine tra i negozi online ci ha
permesso di verificare che questo modello viene commercializzato a prezzi che oscillano tra i 210 e i 230
euro a seconda delle versioni (e delle promozioni in atto). La scheda è disponibile in una sola configurazione,
con 1 GB di memoria GDDR5, anche se i singoli vendor propongono versioni con sistemi di raffreddamento
"personalizzati" e frequenze di clock differenti rispetto ai valori standard comunicati da AMD. AMD consiglia
un alimentatore da almeno 500 W di potenza. La scheda esiste anche in una speciale versione "OC", ovvero
overcloccata di serie e garantita per il funzionamento del chip a 901 MHz e della RAM a 1 GHz. La nuova
GeForce GTX275 di è una soluzione PCI Express 2.0, compatibile DirectX 10 (Shader Model 4.0) e OpenGL
3.0, sempre basata sulla GPU G200b a 55nm. La scheda si può a ragione definire come la "metà" di una
GeForce GTX295, soluzione a doppio chip caratterizzata da scelte p a r t i c o l a r i per quel che j , riguarda
la configurazione delle GPU. Il core grafico, che presenta un'architettura a shader unificati di terza
generazione, dispone di 240 thread processor, che sono raggnippati in 30 Thread Processing Arrays, ognuno
dei quali contiene 8 Thread Processor e un piccolo quantitativo di memoria locale per gestire i dati. A loro
volta i Thread Processing Arrays sono raggruppati in 10 Thread Processing Cluster, ognuno contenente 3
Thread Processing Array (24 Thread Processor), 16 KB di cache e 8 unità di texture filtering e texture
addressing, che sono "disaccoppiate" dalle unità di shading. In totale quindi il chip G200b nella versione
usata su GTX275 contiene 10 Thread Processing Cluster insieme a 7 partizioni ROP (Render Output unit o
Raster Operation Pipeline), ciascuna contenente 4 unità, per un totale di 80 unità di texture mapping e 28
ROR che offrono le stesse caratteristiche di quelle presenti sui precedenti chip G8x/9x, ossia il supporto
all'antialias fino a 16x con algoritmi di supersampling e multisampling. Sono quindi le stesse caratteristiche
dei chip della GTX295, rispetto ai quali però la GPU a b o r d o di GTX275 presenta frequenze di
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funzionamento più elevate del 10/12%. Rispetto al modello GTX285 troviamo invece una frequenza di
funzionamento leggermente più bassa (633 MHz invece di 648 MHz sul chip e 1404 MHz invece di 1476 MHz
sugli shader) e 4 unità ROP in meno. La RAM è di tipo GDDR3, interfacciata attraverso un bus a 448 bit
invece che a 512 bit come sul modello GTX285. Per questo motivo GeForce GTX275 utilizza 896 MB di
memoria, mentre GTX285 è configurata con 1GB. Il bus ampio e le complessità intrinseca di questa GPU
nVidia portano il numero di transistor complessivi a ben 1 miliardo e 400 milioni. Si tratta del chip più
complesso mai fabbricato con processo CMOS. La RAM di GTX275 funziona a 1134 MHz (2268 MHz
effettivi) e offre una banda passante di 127 GB/sec, contro i 159 GB/sec del modello GTX285 che utilizza
RAM sempre GDDR3 ma funzionante a 1242 MHz (2484 MHz effettivi) e interfacciata su un bus più ampio. I
valori di fili rate di questa scheda sono di circa 18 GPixel/sec per il pixel fili rate e di 50.6 GTexel/sec per il
texture fili rate, contro i 20.7 GPixel/sec e 51.84 GTexel/sec rispettivamente del modello GTX285. Sulla carta
sensibilmente più elevati rispetto a quanto dichiarato da AMD per la sua ATI Radeon HD 4890. La capacità
dichiarata di computing degli shader è pari invece a poco più di 1TFLOP, circa il 35% in meno rispetto ai
valori della 4890. Nel corso di questo articolo verificheremo quanto tutto questo si traduca poi in un'effettiva
differenza sul piano prestazionale con applicazioni reali. II consumo sotto carico dichiarato per questa scheda
è pari a 216W, quindi il circa il 13% superiore ai valori forniti da AMD per la 4890. Come per la soluzione
AMD, anche qui t r o v i a m o una serie di tecnologie che vanno oltre l'accelerazione della grafica 3D.
Innanzitutto il supporto PhysX, ovvero l'accelerazione delle interazioni fisiche via GPU Computing. La
funzionalità è integrata nei driver nVidia Forceware e si attiva solo con i titoli abilitati (ad esempio Mirror's
Edge di Electronic Arts). La presenza di PhysX in un certo senso fa da contraltare all'assenza di supporto a
DirectX 10.1, offerto invece dall'hardware AMD. L'accelerazione video è garantita dall'engine PureVideo HD,
che offre una decodifica accelerata, a carico della scheda video, dei formati H.264, VCC-1, MPEG2 e WMV9,
anche ad alta definizione e in modalità "dual stream" (per il picture-in-picture dei contenuti extra sui dischi
Blu-ray). In aggiunta a tutto troviamo poi le tecnologie nVidia CUDA per il GPU Computing e 3D Vision per il
3D immersivo attraverso degli speciali occhialini 3D stereoscopici ad otturature, che lavorano in congiunzione
con la GPU e con i driver grafici Forceware. Il parco applicazioni CUDA è più ampio di quello Stream, perché
questa tecnologia è sul mercato da più tempo. Troviamo quindi, oltre ai software Cyberlink già citati in prec e
d e n z a (PowerDirector 7.0 e M e d i a S h o w Espresso) anche la nuova suite Nero Move IT di Ahead, i
software di compressione TMPGEnc 4.0 Xpress e Badaboom Encoder, il software di editing video Super
LoiLo Scope e l'applicazione di ottimizzazione dei video vReveal Video Enhancement. A s u s ENGTX275
896MB II modello di GeForce GTX275 da noi utilizzato per questo test è l'Asus ENGTX275. Si tratta di una
soluzione PCI Express 2.0 dall'ingombro di due slot, il cui design si rifa ai canoni della reference board di
nVidia. La scheda ad uno sguardo poco attento è praticamente indistinguibile dai modelli serie GT200 che
l'hanno preceduta. Il sistema di dissipazione è quello standard, contraddistinto unicamente dalla serigrafia
Asus e si occupa di raffreddare GPU e memorie, con la ventola integrata preposta ad estrarre l'aria calda
attraverso la piattina collocata sul retro della scheda. Standard sono anche le frequenze di funzionamento di
chip e memoria, pari rispettivamente a 633 MHz per la GPU e a 1404 MHz per gli 896 MB di memoria
GDDR3. Non tutto però è di "serie". Questo modello Asus in particolare si distingue per l'alta qualità dei
componenti impiegati. Condensatori allo stato solido per una superiore affidabilità. Circuiti MOSFET di tipo
low RDS on, ovvero con bassa resistenza al passaggio di corrente, che offrono temperature d'esercizio più
basse. Maggiore efficienza con le bobine ricoperte. E infine migliore qualità delle immagini grazie alla
schermatura EMI che previene le interferenze. La cura del dettaglio del resto traspare fin dallo
"spacchettamento". Asus ENGTX275 trova infatti posto all'inter no di un elegante box in cartoncino nero con il
logo Asus dorato in bella evidenza, che prende le distanze dalla classica scatola in cartone bianco. La
scheda presenta sulla parte superiore un doppio connettore SU, mentre sul retro sono collocati i due output
DVI-I e l'uscita TV di tipo HD. All'alimentazione provvedono due connettori da 6 pin per schede PCI Express.
Nella confezione vengono poi forniti due adattatori da DVI a D-Sub (VGA) e da DVI a HDMI (conforme con la
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protezione dei contenuti HDCP e con supporto all'audio a 7.1 canali), insieme a un cavo video component per
l'uscita TV HD e a un adattatore da Molex a PCI Express 6 pin per l'alimentazione della scheda. Oltre ai
driver ci sono poi le utility Asus Splendid, Asus Gamers OSD e Asus SmartDoctor. La prima ottimizza la resa
delle immagini a schermo, soprattutto nella riproduzione di film e filmati. Gamers OSD permette invece di
regolare le impostazioni della scheda anche mentre si sta giocando, senza dover tornare al sistema
operativo. Infine Smart Doctor permette di gestire l'overclock di chip e shader senza dover modificare il BIOS
o riavviare il sistema. I risultati Iniziamo il confronto dal test sintetico 3DMarkVantage, dove la scheda nVidia
fa registrare nell'indice di prestazioni della GPU un risultato superiore dell'11% al prodotto AMD/ATI.
Nell'indice complessivo invece il vantaggio sale a quasi il 34%, sempre a favore del prodotto nVidia, grazie
all'accelerazione hardware della fìsica via PhysX. A dimostrare che i test sintetici - soprattutto in presenza di
tecnologie "proprietarie" - vanno presi con le pinze ci pensano i risultati ottenuti con il primo dei videogiochi
da noi considerati, ossia Crysis Warhead. Si tratta del titolo forse più pesante per l'hardware grafico tra quelli
oggi in commercio, tant'è che a risoluzione Full HD, con dettaglio massimo e antialias 4x attivo non raggiunge
una perfetta giocabilità nemmeno su due schede di questo calibro. La scheda ATI Radeon HD 4890 risulta
comunque più veloce di circa il 5%, corrispondente di fatto ad appena una frame per secondo in più sulla
media totale. La scheda nVidia tocca picchi minimi di appena 6 fps su questo test, mentre quella AMD/ATI
non scende sotto i 12fps. Da test successivamente svolti alla stessa risoluzione e sempre con antialias 4x
abbiamo verificato che la soglia perfetta di giocabilità di questo titolo la si ottiene, con schede a singola GPU,
impostando il dettaglio globale un gradino sotto il livello massimo. Passando a Lost Planet è ancora una volta
la scheda AMD/ATI ad essere in vantaggio, in misura anche abbastanza significativa: oltre il 26%. Questo
titolo sembra prediligere decisamente l'hardware AMD. L'esatto opposto accade con Cali of Duty World at
War, dove è invece la scheda nVidia ad avere un vantaggio superiore al 33% su quella AMD/ATI. ATI
Radeon HD 4890 t o r n a d a v a n t i su LefMDead, con un margine di circa il 6%, mentre GeForce GTX275
si rifa su Far Cry 2, imponendosi con un vantaggio di circa il 9%. Infine con Toni Clancy H.A.W.X. è la
GeForce GTX275 ad avere un vantaggio del 4% su Radeon HD 4890, ma solo usando la modalità DirectX
10. Abilitando sulla scheda AMD/ATI il supporto DirectX 10.1 invece la situazione si ribalta e la 4890 balza in
avanti con un vantaggio di ben il 23% su GTX275. Conclusioni La ATI Radeon HD 4770 è un must per tutti
quegli utenti che cercano oggi un prodotto con tecnologia al top, un design raffinato, prestazioni al vertice e
ampi margini di overclocking ad un prezzo budget. Si tratta di una delle migliori schede grafiche in commercio
nella sua fascia di prezzo. Allineata come costo a una GeForce 9800GT, offre rispetto a quest'ultima
performance tendenzialmente superiori o comunque confrontabili, anche se come termine di paragone si
utilizza la più costosa versione da 1 GB dell'hardware nVidia. In quanto a funzionalità le due soluzioni si
bilanciano: AMD propone il supporto DirectX 10.1, nVidia risponde con l'accelerazione della fisica tramite
PhysX. Entrambe le tecnologie sulla carta sono in grado di garantire vantaggi interessanti, ma sono per ora
supportate da un numero ristretto di titoli sul mercato. Ma per via della tecnologia più moderna, dell'ampio
potenziale di overclocking e delle temperature d'esercizio contenute, la nostra preferenza va comunque alla
nuova ATI Radeon HD 4770 di AMD, che rappresenta la perfetta declinazione del concetto di scheda grafica
mainstream ad alte prestazioni. Passando alla fascia superiore, dobbiamo osservare come, nel complesso,
due schede abbiano prestazioni molto simili, anche se dai nostri test quella AMD/ATI è risultata più veloce in
un numero maggiore di situazioni. Ad incidere è più che altro il livello di ottimizzazione dei titoli per l'una o
l'altra architettura. Ad uscire vincitrice da questo confronto è comunque, a nostro avviso, ancora la scheda
AMD/ATI, che è più conveniente in termini di prezzo d'acquisto e offre inoltre un superiore quantitativo di
RAM a bordo, che torna senz'altro utile con quei giochi che utilizzano al massimo del dettaglio texture di
dimensioni generose. Siamo comunque rimasti piacevolmente colpiti anche dalla nuova GeForce GTX275,
che garantisce in numerosi contesti performance molto simili al modello GTX285, con un gap contenuto
mediamente entro il 10% ma con una soglia di prezzo sensibilmente più bassa. Come detto, la speranza è
che il supporto DirectX 10.1 - capace di garantire un incremento prestazionale così sensibile sulle schede
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
AMD/ATI - venga esteso ad un range più ampio di titoli, in questi mesi che ci separano dall'arrivo di DirectX
11. Naturalmente lo stesso auspicio è rivolto a PhysX, visto che un vantaggio di uguale portata verrebbe
garantito all'hardware nVidia (al momento l'unico titolo ottimizzato è infatti Mirror's Edge di Electronic Arts).
Nel prossimo numero parleremo delle diverse "interpretazioni" di ATI Radeon HD 4890, proponendo una
comparativa di schede basate su questa architettura grafica, inclusi dei modelli dotati di soluzioni particolari o
votati all'overclocking. •
Radeon HD 4770 Nonostante si tratti di una scheda economica, la 4770 adotta un sistema di dissipazione a
due slot, come i modelli di punta.
40 nm! Le caratteristiche principali del chip, tra le quali spicca il processo produttivo da 40 nm,
particolarmente sofisticato.
nVidia 9800GT Le caratteristiche salienti del 9800GT di nVidia, il principale rivale del Radeon HD 4770.
Prestazioni nella fascia mainstream 3DMark Vantage GPU Score 3DMark Vantage Performance Lost
Planet 'Snow' 1920x1080 noAA 4xAF dettaglio massimo Far Cry 2 'Ranch' 1680x1050 4xAA dettaglio
massimo Crysis Warhead 'Airfield* 1680x1050 noAA 4xAF dettaglio "giocatore" (high) Left 4 Dead 1920x1080
4xAA 16xAF dettaglio massimo Tom Clancy H.A.W.X. 1680x1050 4xAA dettaglio massimo DX10 Tom Clancy
H.A.W.X. 1680x1050 4xAA dettaglio massimo DX10.1 Cali of Duty World at War 'Inesorabili' 1680x1050
4xAA dettaglio massimo
Radeon HD 4890 La reference board AMD per la GPU Radeon HD 4890.
Può arrivare al GHz Nonostante il processo produttivo a 55 nm, la 4890 ha dimostrato una buona
propensione a salire in frequenza; secondo AMD stessa, sarebbe possibile superare il GHz!
Temperature sotto controllo Durante il normale utilizzo 2D in ambiente Windows, la scheda non scalda
eccessivamente e il rumore si mantiene contenuto (si noti la ventola di raffreddamento al 20% della velocità
massima).
Sapphire Radeon HD 4890 La scheda utilizzata per i test è un modello Sapphire, basata sul design
reference.
nVidia GTX 275 Le caratteristiche salienti del GeForce 275GTX, diretto concorrente del Radeon HD 4890.
Asus ENGTX275 Per valutare le prestazioni del GTX 275 ci siamo serviti di una scheda di riferimento
prodotta da Asus.AMD sta spingendo al massimo sulla tecnologia delle proprie GPU a shader unificati, che
con questi nuovi chip approda alla terza generazione, diversamente da nVidia che, per la stessa fascia di
mercato, propone invece varianti di schede sempre derivate dalla stessa GPU (G92), realizzata a 65 nm e
risalente all'ottobre del 2007. Le GeForce GTS25O utilizzano lo stesso chip delle GeForce 9800, che poi è lo
stesso già usato in passato sulla serie GeForce 8800... Un'architettura DirectX 10 vecchia di 1 anno e mezzo
insomma, che si difende ancora bene dal lato delle performance ma che da un punto di vista puramente
tecnologico cede il passo alla rivale AMD/ATI.
EVOLUZIONE E INNOVAZIONEPer mettere alla prova queste schede abbiamo utilizzato la nostra
piattaforma di riferimento AMD Dragon in versione AM2+, composta da un processore quad core AMD
Phenom II X4 940 Black Edition a 3 GHz con package AM2+ e da una scheda madre Gigabyte MA790GPDS4H con chipset AMD 790GX. In abbinamento a 4 GB di RAM DDR2 modello Corsair DominatorTwin2x
PC2-8500, funzionanti a 1066 MHz con latenze 5-5-515 e impostate in modalità "unganged", ovvero con due
canali indipendenti a 64 bit. Per quanto riguarda lo Storage abbiamo utilizzato un'unità SSD PB22-J di
Samsung da 256 GB, su cui abbiamo provveduto ad installare il sistema operativo Windows Vista Ultimate
SP1 a 64 bit con gli ultimi driver grafici disponibili al momento della prova. Nello specifico per le schede AMD
abbiamo utilizzato i driver ATI Catalyst 9.4 WHQL 64 bit, mentre per quella nVidia i driver nVidia Forceware
182.50 WHQL 64 bit. Infine come alimentatore abbiamo utilizzato una PSU Real Power 1000 di Cooler
Master, capace di fornire un o u t p u t fino a 1000W. Abbiamo deciso di confrontare la nuova ATI Radeon HD
4770 con il modello ATI Radeon HD 4850 da 512 MB, che rappresenta una concorrente in "casa" come
abbiamo spiegato nell'analisi dell'architettura, e poi con la GeForce 9800GT di nVidia in versione da 1 GB.
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Quest'ultima, per via del quantitativo di memoria installato a bordo, ha un costo leggermente più elevato
rispetto alla soluzione AMD, ma è di f a t t o una delle schede di nVidia più popolari oggi sul mercato, grazie
all'ottimo rapporto prezzo/prestazioni. La Radeon HD 4890 è stata invece confrontata con la rivale "naturale"
GTX 275. I test svolti si sono fecalizzati come al solito su situazioni "reali". Un solo benchmark sintetico
quindi, 3DMark Vantage (eseguito con profilo Performance) e il resto affidato a un mix di titoli DirectX 10 di
ultima generazione, tutti provati a risoluzione FuIlHD con antialias 4x attivato. All'elenco si è poi aggiunto il
recente Tom Clancy H.A.W.X., simulazione di volo arcade dotata di supporto DirectX 10.1. Si tratta di uno dei
pochi titoli oggi in commercio (insieme ad A s s a s s i n i Creed e a S.T.A.L.K.E.R. Clear Sky) ad essere
ottimizzati per l'estensione più recente dell'API DirectX, grazie alla quale riesce a fornire migliori prestazioni
complessive e un superiore livello di dettaglio su ombreggiature e riflessi. Sulla scheda AMD questo titolo è
stato testato in entrambe le modalità: DirectX 10 e DirectX 10.1.
CONFIGURAZIONE DI PROVA E METODOLOGIA DI TEST
Prestazioni nella fascia "premium" 3DMark Vantage GPU Score 3DMark Vantage Performance Far Cry 2
'Ranch' 1920x1080 4xAA dettaglio massimo Cali of Duty World at War "Inesorabili' 1920x1080 4xAA dettaglio
massimo Lost Planet 'Snow' 1920x1080 noAA 8xAF dettaglio massimo Left 4 Dead 1920x1080 4xAA 16xAF
dettaglio massimo Tom Clancy H.A.W.X. 1680x1050 4xAA dettaglio massimo DX10.1 Crysis Warhead 'Airf
ield' 1920x1080 4xAA 16xAF dettaglio "entusiasta" (very high) Tom Clancy H.A.W.X. 1680x1050 4xAA
dettaglio massimo DX10
Overclock di serie Sapphire dispone anche di modelli overcloccati di serie, come questa "Toxic".
Una vista frontale della 4770 La 4770 ne cessita di un solo connettore di alimentazione ausiliario PCI-E, a
differenza del model lo superiore.
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N.271 - GIUGNO 2009
Nettop, la carica dei desktop compatti
... ed economici, tanto in termini di euro quanto in termini di Watt. Uno sguardo a prestazioni e consumi della
nuova frontiera dei PC desktop
Roberto Buffa, test di Stefano Ronco
Nel corso degli ultimi 20 anni i PC desktop sono rimasti pressoché immutati nell'aspetto e negli ingombri. È
cambiata la sostanza, sono aumentate le prestazioni, ma la forma non ha subito cambiamenti significativi. È
anche questo uno dei motivi che sta dietro alla sempre maggior diffusione dei notebook, che ridefiniscono il
concetto di personal computer offrendo maggiore versatilità e praticità d'uso anche in un contesto home, pur
se con soglie di prezzo mediamente più elevate e con livelli di prestazioni ed espandibilità inferiori. Non
sempre però l'utente ha necessità di investire su un notebook, quando tutto ciò che serve è una postazione
fissa in ambito domestico che sia poco ingombrante e soprattutto economica. La risposta a questa esigenza
è il nettop, una delle possibili evoluzioni del tradizionale desktop PC. Come concetto è stato lanciato da Intel
nel 2008. Si tratta di un sistema desktop estremamente compatto, poco ingombrante e quindi facile da
collocare, ma dotato comunque delle funzionalità di computing di un PC classico. È rivolto a quella categoria
di utenti che dispongono di poco spazio nella propria abitazione, che non hanno esigenze particolari in termini
di prestazioni e dunque non richiedono PC con processori veloci e schede grafiche iperperformanti. Il nettop
è ideale per la navigazione su Internet e il download di contenuti, per le applicazioni da ufficio, le chiamate
VoIP o la riproduzione di file multimediali. Non è invece adatto per giocare né si presta alla creazione di
contenuti digitali, ovvero fotoritocco e videoediting. Questo perché alla base del concetto di nettop sta una
piattaforma che privilegia i bassi consumi rispetto alle prestazioni. In questo articolo metteremo alla prova
alcune soluzioni nell'ambito dei nettop e dei PC desktop compatti, confrontandole su tre livelli. Quello delle
funzionalità, quello delle prestazioni e infine quello dei consumi. Protagonisti un Asus Eee Box B202 e un
Wind Nettop 120, due esponenti classici del genere nettop a basso costo, insieme a un HP Compaq DC7900
EU Extra Slim, che rappresenta invece una reinterpre tazione del classico PC in chiave compatta. Siamo
infine riusciti a inserire "in extremis" l'anteprima del test dell'Acer Aspire Revo, un nettop di nuova
generazione, sempre a basso costo, basato su piattaforma nVidia ION, che sposa prezzo contenuto con
capacità multimediali solitamente appannaggio dei PC desktop tradizionali. Intel Atom, la CPU per MID,
smartphone e PC ultraportatili II processore Intel Atom è alla base delle proposte nettop oggi in circolazione.
Introdotto da Intel nel 2008 si rivolge ai dispositivi MID (Mobile Internet Devices), agli smartphone e ai PC
ultraportatili. Ha appena 47 milioni di transistor distribuiti su una superficie di soli 25 mm , grazie alla
tecnologia di processo a 45 nm. Questo lo rende estremamente economico da produrre perché da un singolo
wafer da 300 mm si possono ricavare circa 2500 chip. La frequenza di funzionamento arriva a 2 GHz, mentre
come cache troviamo 32 KB per le istruzioni e 24 KB per i dati al primo livello, insieme a 512 KB al secondo
livello. Il bus di comunicazione ha frequenza di 533 MHz. L'architettura di questa CPU è single core e
superscalare. Può eseguire fino a due istruzioni per ciclo di clock grazie anche alla tecnologia
Hyperthreading. La sua struttura come è facile intuire dal ridotto numero di transistor - è estremamente
semplice in quanto basata su una pipeline a 16 stadi di tipo "in order", ovvero priva di unità funzionali per il
riordino delle istruzioni, l'esecuzione speculativa o la ridenominazione dei registri. In questo senso il design
riporta alle caratteristiche dei 486 e dei Pentium. Tuttavia, pur con queste limitazioni, Atom è ugualmente in
grado di fornire prestazioni decorose in rapporto alla sua frequenza, grazie a una tecnologia chiamata Microop Fusion, che è l'evoluzione di un concetto applicato per la prima volta ai Pentium M. Per capirne il
funzionamento è necessario un inciso. I moderni processori x86, a partire da Pentium Pro nei primi anni '90
sono basati su un nucleo RISC (reduced Instruction Set Computer), ovvero a set di istruzioni ridotte. Le
istruzioni x86, sono istruzioni complesse di tipo CISC (Complex Instruction Set Computer), ma vengono
decodificate a bordo della CPU da un'apposita unità funzionale (decoder) che le scompone in istruzioni più
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semplici chiamate micro operazioni o micro-ops, che vengono eseguite dal nucleo RISC. Tuttavia in alcuni
casi la decodifica di un'istruzione x86 potrebbe risultare non efficiente, dando origine a troppe micro-ops. E
qui interviene Micro-op fusion che fa in modo che buona parte delle istruzioni x86 vengono tradotte o "fuse" in
una singola micro-op ed eseguite in un solo ciclo di clock, massimizzando quindi l'efficienza del design
superscalare di Atom. In termini di prestazioni un processore Intel Atom è veloce circa la metà di una CPU
Pentium M di pari frequenza. Atom dunque è distante non solo dalle prestazioni dei prodotti della serie Core,
ma anche dagli economici Pentium e Celeron. Dalla sua però ha i consumi contenuti. Questa CPU infatti
arriva a dissipare meno di 10 Watt, contro i 50/60 Watt almeno di un processore desktop tradizionale a più
core. Il processore Intel Atom esiste in due versioni: Atom Z e Atom N. Atom serie Z (nome in codice
Silverthorne) è utilizzato nei dispositivi MID e offre lo stesso insieme di caratteristiche della versione N ma
con livelli di consumo inferiori ai 3 Watt. Il TDP varia da 0.65 a 2.4 W e in modalità idle scende ad appena
0.01 W! Atom serie N (nome in codice Diamondville) è destinato prevalentemente ai netbook o classmate PC
(PC a basso costo per mercati emergenti). Ha un TDP che oscilla tra i 2.5 e i 4 W. Di Atom N esiste anche
una versione dual core per PC desktop, funzionante a 1.6 GHz e con un TDP di 8 W. Il limite più grande dei
sistemi Atom sul fronte dei consumi era però rappresentato dai chipset. Inizialmente infatti il processore
veniva abbinato a piattaforme Intel 945GC, con il solo northbridge che consumava circa 22 W. Mentre da
inizio 2009 si è passati al Mobile 945GSE (che supporta un singolo canale DDR2-533 invece di un doppio
canale DDR2-667) che ha livelli di consumo inferiori. Ad esempio un piattaforma Atom su Intel 945GSE
dissipa 11.8W, di cui 2.5 W per un tipico Atom N270 a 1.6GHz, 6 W per il northbridge con grafica integrata e
3.3 W per il southbridge 82801GBM. Il chipset 945GC resta popolare su alcune proposte nettop, dove il delta
di consumo di circa 10 W non è così significativo, grazie alle migliori prestazioni offerte dal doppio canale di
memoria DDR2-667. La sezione grafica integrata in questi chipset è la Intel GMA 950. Una componente
ormai datata, compatibile DirectX 9.Oc e conforme con le specifiche Shader Model 3.0, equipaggiata con 4
pixel pipeline ma priva di qualsiasi gestione della geometria 3D (quindi niente geometry processing, vertex
shader hardware e perfino transform and lighting). Oggi, grazie ad nVidia, esiste una nuova opzione ad alte
prestazioni e basso consumo per integrare Atom su sistemi compatti. Una piattaforma chipset sempre con
grafica integrata (nVidia la definisce "motherboard GPU") chiamata ION. nVidia ION: II visual computing
sposa Atom e i nettop II mercato dei nettop è in forte crescita ed è normale che nVidia, forte della propria
esperienza nello sviluppo di soluzioni "core logic", tenti ovviamente di accaparrarsene una fetta per quanto
possibile significativa. Abbiamo detto che i PC ultracompatti piacciono perché sono facili da collocare
nell'abitazione e poi per via del prezzo ridotto, che ha naturalmente un appeal molto forte sul consumatore. Il
punto debole di queste soluzioni è rappresentato dalle performance modeste, in particolare dal punto di vista
grafico. Con i design che ci sono oggi in circolazione è impossibile anche solo pensare di giocare. Ma ora le
cose sono destinate a cambiare grazie al lancio della piattaforma nVidia ION. ION unisce il processore Intel
Atom con il chipset nVidia MCP79 (alla base della soluzione motherboard GPU Geforce 9400) e permette di
costruire quello che nVidia definisce il PC per il Visual Computing più compatto al mondo, ribaltando
l'equazione che vuole "piccolo" come "poco potente". Al contrario ION offre dimensioni contenute e grandi
prestazioni e facendo leva sulla tecnologia delle GPU nVidia GeForce. Innanzitutto - cosa davvero
sorprendente per un PC compatto basato su Intel Atom - nVidia ION ha la certificazione "Microsoft Vista
Premium". Un PC Vista Premium Ready differisce da uno che è semplicemente Vista 1% Capable in modo
sostanziale, perché permette un'esperienza ottimale con Windows Vista e supporta tutte le funzionalità
grafiche dell'interfaccia 3D Aero. Un PC Vista Capable invece è solo in grado di far girare il sistema operativo,
senza garanzie particolari sul livello di prestazioni offerto. Al confronto le soluzioni nettop tradizionali basate
su Intel Atom e chipset Intel utilizzano normalmente Windows XP come sistema operativo, in quanto non in
grado di gestire il "peso" di un OS come Vista. Insomma gli utenti non dovranno più accontentarsi scegliendo un prodotto economico basato su Atom - di un'esperienza di computing limitata o compromessa.
La piattaforma ION dispone di grafica integrata DirectX 10 e Shader Model 4.0, con architettura a shader
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unificati e 16 shader processor. Si tratta della più veloce soluzione integrata sul mercato, con connettori di
uscita digitali e visualizzazione di video HD 1080p (con tecnologia nVidia PureVideo HD). Inoltre grazie al
supporto CUDA e PhysX il sistema è in grado di accelerare compiti come la codifica e decodifica dei filmati
oppure la fisica e l'intelligenza artificiale nei videogame di ultima generazione. Aspetto non trascurabile:
nVidia ION è una piattaforma già pronta per Windows 7. Il chipset GeForce 9400 che la equipaggia svolge da
solo le funzioni di controller di memoria, scheda grafica e gestore delle periferiche. Il core grafico funziona a
450 MHz, t mentre gli shader "viaggiano" a f ' 1100 MHz. ION supporta i processori Intel Atom a singolo e
doppio core, insieme a un doppio canale di memoria DDR2 o DDR3 (con frequenza fino a 1066 MHz). Le
pres t a z i o n i della RAM e la presenza di un doppio canale sono fond a m e n t a l i , in quanto la sezione
video integrata utilizza una porzione di quest'ultima come frame buffer e non è presenta memoria dedicata.
L'output a schermo propone una combinazione tra connessioni analogiche e digitali, con opzioni quali D-Sub
(VGA standard), dual-link DVI, HDMI o DisplayPort. Presente anche la connettività LAN Gigabit Ethernet,
l'audio a 7.1 canali, una porta USB e una porta SATA. La piattaforma nVidia ION grazie al design "monolitico"
di GeForce 9400 è così compatta da stare nel palmo di una mano. La board è di tipo Pico ITX a i o strati ed
occupa circa la metà dello spazio rispetto alle attuali soluzioni core logic di Intel per Atom, nonostante le
prestazioni sensibilmente più elevate. I consumi invece restano molto bassi: appena 18W. ION apre le porte
ad una nuova generazione di nettop, adatti come media center PC per la riproduzione di contenuti
multimediali HD in ambito domestico, oppure come sistemi da gioco entry level o ancora come stazioni
"desktop" per il multimedia leggero, grazie alle performance grafiche di Geforce 9400 e al supporto CUDA
offerto da applicazioni professionali come Adobe CS4, dove parte dei calcoli legati all'elaborazione delle
immagini viene demandato alla GPU. Usando l'applicazione Badaboom Media Converter di Elemental
Technologies è possibile ad esempio convenire filmati ad una velocità dieci volte maggiore rispetto
all'esecuzione a carico del solo processore Atom. Ma ION non è solo per nettop. Questa piattaforma può
trovare posto anche sui netbook, sui PC "all-in-one" e addirittura sui notebook, per quegli utenti che
desiderano diagonali superiori ai 10" e performance bilanciate, con un costo di CPU dell'80% inferiore. A tal
proposito va segnalato l'interesse manifestato da Asus, Gigabyte e MSI nei confronti di questo nuovo
reference design di nVidia. ION insomma porta i nettop e i netbook a livelli fino ad oggi riservati solo ai
desktop e ai notebook, ad una frazione però del costo. Nonostante Intel abbia cercato di ostacolarne il
cammino la piattaforma nVidia ION ha comunque trovato dei sostenitori. 11 primo prodotto basato su di essa
e da noi inserito in questa rassegna è il nettop AspireRevo di Acer. Ma altri marchi importanti sono pronti a
seguire la stessa strada. ASUS Eee Box B202 Eee Box è il nettop Asus della famiglia della tripla E. Come
tutti i prodotti a marchio "Eee" fa leva su tre concetti fondamentali: semplicità, eccellenza tecnologica e costo
conveniente. Eee Box incarna alla perfezione il concetto che sta alla base di un nettop. Innanzitutto è
compattissimo, perché occupa lo spazio di un libro (è spesso meno di 3 cm) e pesa appena 1 chilogrammo.
Poi ha un design elegante, che gli permette di integrarsi bene in qualsiasi ambiente, quasi fosse un oggetto di
arredamento. È facile da collocare, grazie al supporto fornito in dotazione, ma può anche essere installato sul
retro di un qualsiasi monitor LCD usando un supporto VESA standard. È essenziale, perché non dispone di
un'unità ottica integrata. In compenso ha il wireless onboard, che riduce al minimo indispensabile la quantità
di cavi che è necessario collegare. Infine è efficiente perché consuma fino al 90% in meno rispetto a un PC
tradizionale (Asus dichiara una media di circa 20 W) ed è silenziosissimo, in quanto non eccede i 26dB di
rumorosità. Eee Box B202 è uno dei PC desktop più piccoli al mondo. È semplice da installare perché basta
collegarlo ed è subito pronto all'uso. È semplice da utilizzare grazie ad alcuni software specifici sviluppati da
Asus. Ed è adatto sia al lavoro che al tempo libero. Al suo interno troviamo una CPU Intel Atom N270 a 1.6
GHz, su piattaforma Intel 945GSE con grafica integrata Intel GMA950, insieme a 1 GB di RAM DDR2 e a un
disco rigido da 2.5" e 80 GB di capacità. La scelta del chipset e la presenza di un disco da 2.5" sono indicativi
dell'attenzione posta da Asus nel realizzare una soluzione estremamente compatta e al tempo stesso
efficiente. La sezione audio è affidata a un codec HD Audio Realtek ALC662 conforme con le specifiche Intel
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Azalia. Il sistema operativo installato è Windows XP Home. La parte frontale presenta uno sportello dietro il
quale si celano un lettore di schede di memoria per fotocamere e videocamere digitali, insieme a 2 porte USB
2.0 ad alta velocità e ai jack per microfono e cuffie. Sul retro invece trovano posto l'uscita digitale DVI per
monitor, il connettore per l'antenna wireless esterna, altre 2 porte USB 2.0, porta Gigabit LAN e jack di
ingresso audio. La connettività wireless è in standard 802.1 In, il più veloce oggi disponibile, che permette il
trasferimento di un video di 30 minuti in alta definizione in meno di 45 secondi. In più c'è Express Gate, una
tecnologia Asus basata sul software Splashtop, che rende immediatamente utilizzabile Eee Box. Express
Gate è un vero e proprio sistema operativo basato su Linux e pronto ad avviarsi all'occorrenza in pochi
secondi. Permette di accedere ad Internet, gestire le mail, mandare messaggi istantanei, riprodurre musica e
video, visualizzare fotografie o chiamare in VoIP via Skype, senza necessità di avviare il sistema operativo
principale. Asus Eee Box B202 è disponibile in varie colorazioni ad un prezzo inferiore ai 300 euro. Il prezzo
più basso disponibile in Rete al momento in cui scriviamo è di 235 euro iva inclusa. Oltre al modello B202
Asus distribuisce in Italia :? anche il modello B204 che rientra l sotto la denominazione di Eee Box HD e
dispone di grafica dedicata ATI Radeon HD 3450 e di uscita digitale HDMI in alta definizione, oltre ad un hard
disk più capiente (fino a 160 GB). HP Compaq DC7900 EU Ultra Slim Desktop DC7900 di HP Compaq non è
un nettop ma un PC ultra slim, ossia un PC desktop in un formato ultracompatto. A distinguerlo dai nettop di
questa rassegna c'è innanzitutto una dotazione di serie più "corposa", con una CPU dual core Intel Core 2
Duo e di conseguenza un prezzo più elevato, che supera i 1000 euro di listino. Più del doppio rispetto agli
altri sistemi presi in esame. Abbiamo voluto però inserirlo ugualmente in questo articolo perché innanzitutto
rappresenta un'interpretazione diversa dal solito del concetto di PC desktop e poi perché ci permette di
esaminare - a confronto con le altre proposte di classe "nettop" - prestazioni e consumi ottenibili da un PC
compatto non basato su piattaforma Intel Atom. Innanzitutto uno sguardo alle dimensioni. DC7900 Ultra Slim
misura 25,1 x 25,4 cm, con uno spessore di 6,6 cm e un peso nell'intorno dei 3Kg. Valori contenutissimi se
rapportati a un PC desktop tradizionale, mentre rispetto all'Eee Box di Asus stiamo parlando di un volume
circa quadruplo e di un peso che è il triplo. 11 cuore del sistema da noi testato è una CPU dual core Intel
Core 2 Duo E8500, realizzata a 45nm (core Penryn), con frequenza di 3.16 GHz, bus a 1333 MHz, 6 MB di
cache L2 e tecnologia Intel Advanced Digital Media Boost (nuove i s t r u z i o n i SSE4) che migliora le
performance con applicazioni multimediali e di grafica 3D. Ma come opzione è possibile scegliere CPU
sempre dual core a partire dal Pentium Dual Core E2200 a 2.2 GHz fino al Core 2 DuoE8600a3.33GHz. La
piattaforma chipset è Intel Q45 Express in abbinamento a RAM DDR2 800 configurata in modalità doppio
canale. Di serie sono installati 2 GB espandibili fino a 8 GB attraverso moduli SODIMM standard. La seziona
grafica Intel GMA X4500 è integrata nel chipset Q45 ed è conforme con le specifiche Shader Model 4.
Supporta DirectX 10 e OpenGL 2.1. Dispone di un'architettura a shader unificati con 10 shader processor e
utilizza come frame buffer una porzione (fino a 512 MB) della RAM di sistema. Le sue prestazioni sono
paragonabili ad una GPU dedicata di fascia entry level di almeno un anno fa, adatta per eseguire videogame
non troppo complessi ma certamente non in grado di far girare titoli come Crysis. Proseguendo con le
caratteristiche di questo sistema compatto troviamo una sezione audio ad alta definizione pilotata da un
codec ADI 1884, un disco rigido SAIA II da 250GB e 7200rpm e un'unità slim SuperMulti che è lettore e
masterizzatore di CD e DVD, dotata di tecnologia Lightscribe. II sistema operativo installato è Windows Vista.
Sulla parte frontale del sistema sono collocate due porte USB 2.0 ad alta velocità, insieme a ingressi e uscite
audio per microfono e cuffie. Sul retro invece trovano posto un'uscita VGA D-SUB, un connettore digitale
DisplayPort, prese PS/2 per tastiera e mouse, porta Gigabit LAN, ingressi e uscite audio e 6 porte USB 2.0.
HP dichiara per questo sistema un consumo massimo di 135 W. Il sistema è conforme con gli standard più
rigorosi in materia di consumi ed è certificato Energy Star e EPEAT Gold. MSI Wind Nettop 120 MSI
interpreta il desktop compatto in una maniera che si colloca a metà strada tra le proposte Asus e HP Compaq
fin qui esaminate. Le dimensioni di Wind Nettop 120 sono perfino maggiori rispetto a quelle del DC7900 di
HP Compaq, con 30x24 cm e uno spessore di 6 centimetri e mezzo. Ingombri dunque nettamente superiori
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all'Eee Box di Asus. Rispetto a quest'ultimo è in compenso presente u n ' u n i t à ottica DVD Super Multi che
è lettore e masterizzatore di CD e DVD, che comunque non giustifica da sola un peso di quasi 5 Kg per
l'intero chassis. Per il resto le specifiche sono quelle di un nettop, con processore Intel Atom 230 a 1.6 GHz,
in abbin a m e n t o a un c h i p s e t I n t e l 945GC con sottosistema grafico integ r a t o I n t e l GMA950. La
RAM è di 1 GB del tipo DDR2 a 533MHz su modulo SODIMM, mentre il disco rigido SATA è da 3.5" e 160
GB di capacità. II sistema operativo installato è Windows XP Home. Wind Nettop 120 si presenta con uno
chassis di colore nero piuttosto squadrato e comunque distante dall'eleganza delle proposte nettop firmate
Asus o Acer. Sulla parte frontale sono collocati un lettore 4-in-l di schede di memoria per
fotocamere/videocamere digitali con supporto SD/MMC/XD e Memory Stick, insieme a due porte USB 2.0 ad
alta velocità, a ingressi e uscite audio per microfono e cuffie, al pulsante d'accensione e all'unità ottica. Sul
retro invece trovano posto l'uscita VGA D-SUB per monitor, 4 porte USB, porta Gigabit LAN, porta di
alimentazione e ingressi/uscite audio analogici e S/PDIK Wind Nettop 120 supporta un audio ad alta
definizione a 7.1 canali. È presente connettività wireless LAN ma solo di tipo "b" e "g", diversamente dal
prodotto Asus che supporta il più recente standard "n". Wind Nettop 120 dì MSI è nel complesso un prodotto
piuttosto silenzioso, con una rumorosità nell'intorno dei 30dB, mentre i consumi della CPU sono circa 9 volte
inferiori rispetto a quelli di un processore per notebook e 16 volte inferiori rispetto ad un tipico processore per
desktop. MSI stima a pieno carico un consumo di sistema non superiore ai 35 W. Nella confezione viene
fornito anche un supporto che stabilizza l'unità in posizione verticale. Il prezzo dì Wind Nettop PC 120 è
allineato a quello dell'Eee Box di Asus ed è compreso tra i 250 e i 300 euro IVA compresa al pubblico. Di
questo prodotto MSI ha realizzato una versione leggermente rinnovata nel design e chiamata Wind Nettop
CS 120, che ha le stesse dimensioni ma una seziona frontale lucida, con l'unità ottica di tipo Slot-in. ACER
AspireRevo R3600 AspireRevo, per gli amici semplicemente "Revo", è il nuovo netbook firmato Acer che
riscrive sostanzialmente le regole del gioco. È ultracompatto ed elegante ma è soprattutto il primo nettop sul
mercato a utilizzare la nuova piattaforma nVidia ION per CPU Atom. Grazie a ION, i nettop basati su Atom
come questo Revo acquisiscono le funzionalità multimediali di un desktop classico. Possono riprodurre
contenuti video in alta definizione senza rallentamenti, ad esempio video FullHD ad elevato bitrate da dischi
Blu-ray. Nel corso della dimostrazione che ci è stata data abbiamo visto Revo riprodurre fluidamente filmati
HD con bitrate superiore ai 40 Mbps. Allo stesso tempo Revo permette di navigare su siti Internet ricchi di
contenuti grafici e di sfruttare applicazioni web 3D come Google Earth o software multimediali come Cooliris o
vReveal, che consente di migliorare la qualità dei filmati ripresi con videocamere di bassa qualità o cellulari e
ancora Badaboom Encoder, che permette di comprimere filmati sfruttando la potenza della GPU nVidia di
ION attraverso CUDA per poi visualizzarli su dispositivi portatili o condividerli su Internet attraverso Youtube.
Per la prima volta poi un nettop permette perfino di giocare, con titoli come Cali of Duty 4 ModernWarfare,
Spore, Battlefield Heroes e World of Goo. Certo non è possibile giocare a un Crysis, ma rispetto alle soluzioni
con grafica integrata Intel GMA950 siamo avanti anni luce, sia sul piano della funzionalità che delle
prestazioni. AspireRevo fa tutto questo con dimensioni che sono circa un trentesimo di quelle di un desktop
standard e con un consumo che è meno di un terzo (è conforme Energy Star 5.0). Offrendo performance
sensibilmente superiori alle altre soluzioni nettop basate su chipset Intel 945GSE, pur rimanendo un PC alla
portata di tutte le tasche. Al suo interno troviamo un processore Intel Atom 230 per nettop, con frequenza di
1.6 GHz, tecnologia Hyperthreading, 512 KB di cache 12 e un bus a 533 MHz. La RAM di sistema è di 2 GB,
ma può essere espansa fino a 4 GB. Si t r a t t a di m e m o r i a DDR2-800 configurata in modalità doppio
canale. Il disco rigido SATA2 arriva fino a 250 GB ma in opzione ci sono anche unità SSD. E il sistema
operativo installato è Windows Vista in versione Basic o Premium, per cui la piattaforma ION - come
dicevamo in precedenza ha ricevuto una certificazione direttamente da Microsoft. Sulla parte frontale di
AspireRevo trovano posto un lettore 4-in-l di schede di memoria per fotocamere/videocamere digitali che
supporta MMC, SD, xD e Memory Stick, insieme a una porta eSATA e a ingressi e uscite audio per microfono
e cuffie. Sulla parte superiore e in corrispondenza dello spigolo trovano posto il pulsante di alimentazione e
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due porte USB 2.0 ad alta velocità. Sul retro invece sono collocati il connettore di alimentazione, l'uscita
monitor VGA D-SUB, l'uscita digitale HDMI per video FullHD 1080p e audio a 7.1 canali, la porta Gigabit LAN
e 4 porte USB 2.0 aggiuntive. AspireRevo non solo è il più potente dei nettop basati su Atom considerati in
questa rassegna ma è anche il più compatto. Misura infatti appena 18x18 cm, con uno spessore di 3 cm. Le
dimensioni sono quelle di un libro rilegato. Trova facilmente posto su qualsiasi scrivania ma è perfetto anche
da collocare in salotto, come sistema media center oppure in cucina o camera da letto. Inoltre utilizzando un
attacco VESA standard può essere installato, come l'Eee Box di Asus, sul retro di un qualsiasi monitor LCD,
scomparendo del tutto alla vista. Il target di prezzo di questo prodotto è di 299 euro. Il prezzo più basso sul
mercato per un PC con queste caratteristiche. AspireRevo è anche disponibile in bundle con un controller da
gioco wireless dotato di sensore di movimento 3D, che può essere utilizzato come dispositivo di puntamento
o telecomando. Sotto esame prestazioni e consumi Su ciascuno dei sistemi in prova abbiamo provveduto a
misurare il consumo istantaneo in Watt in condizioni di riposo e sotto carico, utilizzando un apparecchio
chiamato Energy Monitor 3000 di Voltcraft Plus, che si inserisce tra la presa di rete e il connettore di
alimentazione. Per condizioni di "riposo" abbiamo considerato lo stato della macchina a sistema operativo
avviato e driver inizializzati, ovvero con desktop utilizzabile ma Storage inattivo. Mentre per mettere sotto
carico i sistemi abbiamo utilizzato lo "stability test" integrato all'interno del software dia gnostico Everest
Ultimate, che sol lecita simultaneamente CPU e FPU, memoria e sottosistema disco. Questo test tuttavia non
è indicativo del consumo massimo di ciascun sistema, in quanto non sollecita né la sezione grafica né
eventuali unità ottiche presenti. Per testare le prestazioni invece ab biamo utilizzato la suite PCMark 05 di
FutureMark. Questo test (diversa mente dalla nuova versione PCMark Vantage) gira indistintamente sia sotto
Windows XP che sotto Vista, dimostrandosi dunque ideale per questa particolare situazione, in cui due dei
sistemi in esame sono equipaggiati con Windows XP e due con Windows Vista. Doverosa una premessa. I
test di consumo sul sistema AspireRevo si riferiscono all'unità finale, quella ormai disponibile in commercio.
Invece i test prestazionali sono stati eseguiti su un cosiddetto "engineering sample" della piattaforma nVidia
ION, con caratteristiche simili ad AspireRevo, eccezion fatta per la configurazione di memoria, che era
singolo canale invece che doppio. In altre parole i risultati dei test sia per quanto riguarda la parte grafica che
la CPU sono influenzati da una minor banda passante sulla RAM. Da una parte questo ci ha consentito di
confrontare ION con le soluzioni nettop basate su chipset Intel, che utilizzano un singolo canale di memoria.
Dall'altra però i risultati sono inferiori rispetto a quanto realmente ottenibile su AspireRevo, in misura anche
abbastanza sensibile. E questo va tenuto in debita considerazione nel leggere la tabella a corredo di questo
articolo. Da considerare infine nel computo totale delle prestazioni anche il fatto che la piattaforma nVidia ION
utilizza come sistema operativo Windows Vista, mentre gli altri due nettop utilizzano XP, che è decisamente
più leggero. Con i nettop risparmi sensibili in termini di consumi Iniziamo l'analisi dei risultati partendo dal
parametro più importante per questo tipo di dispositivi, ovvero i consumi. Un tipico sistema desktop con CPU
multicore e scheda grafica dedicata consuma oltre 100 W a riposo, e oltre 200W sotto carico, quando ad
essere stressata è anche la componente grafica. Nel caso di sistemi con scheda grafica a doppio chip e CPU
top di gamma come i Gore i7 di Intel i consumi sotto stress possono perfino sfiorare i 400 W. Al contrario i
nettop di questa rassegna consumano sotto carico meno di 30 W. Il più parco nei consumi è l'Eee Box B202
di Asus, che consuma a riposo meno di 15 W e sotto carico meno di 20 W. L'Acer AspireRevo con
piattaforma nVidia ION ha consumi leggermente più alti giustificati dalla componente grafica ad alte
prestazioni, ma pur sempre contenutissimi se rapportati ad un PC desktop tradizionale. A riposo AspireRevo
consuma appena 21 W e 26,5 W sotto carico. Sollecitando la seziona grafica nella riproduzione di un filmato
FullHD ad elevato bitrate il consumo raggiunge un picco di soli 28 W. Davvero marginale! La proposta di MSI
tra i tre nettop è quella con i consumi più elevati perché, come spiegavamo nella descrizione del prodotto,
utilizza il chipset Intel 945GC, che è pensato per piattaforme desktop e non mobile come il 945GSE a bordo
di Eee Box. Wind Nettop 120 consuma 26,7 W a riposo e nel computo va considerata anche la presenza
dell'unità ottica, assente invece sulle proposte Asus e Acer. Sotto carico Wind Nettop arriva a consumare
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
29,4 W. Rispetto a un desktop tradizionale, si tratta di valori che possono tradursi in un risparmio di energia
elettrica e quindi anche di denaro generalmente non determinante per un privato, ma potenzialmente
interessanti per grandi aziende e/o in condizioni di utilizzo particolari. Ad esempio, immaginando un uso
medio del PC per 4 ore al giorno si totalizzerebbe nell'arco di un anno e usando uno di questi sistemi un
risparmio di almeno 140/150 kWh di energia rispetto ad un PC desktop classico, quantificabili in circa 30
euro. Mentre chi fosse abituato a tenere il proprio PC costantemente acceso 24 ore su 24 (magari per l'uso di
software peer-to-peer) totalizzerebbe sempre nell'arco di un anno un risparmio di oltre 1000 kWh,
corrispondenti a circa 200 euro in meno di spesa in bolletta. Anche il sistema ultraslim HP Compaq, basato
su una CPU tradizionale Intel Core 2 Duo ad elevata frequenza fa registrare livelli di consumo bassi se
rapportati ad un desktop classico, pur risultando ovviamente più elevati di quelli dei nettop dotati di Atom. Il
consumo a riposo è di pochi Watt superiore a quello del Wind Nettop 120, che ha una dotazione analoga
(disco rigido da 3.5" e unità ottica). Appena 5W in più grazie alle tecnologie di risparmio energetico integrate
nei processori Intel Core 2. Sotto carico invece la CPU dual core ha ben altre esigenze rispetto ad Atom e il
consumo "vola" oltre i 75 W, che non è molto in senso assoluto (anche grazie alla presenza di una sezione
grafica integrata nel chipset) ma risulta comunque il triplo di quanto fatto registrare da un nettop. Guardiamo
ora alle prestazioni. L'indice PCMark 05 complessivo premia (ma non è una sorpresa) tra i tre nettop la
soluzione nVidia ION, grazie alle ottime performance della GPU GeForce 9400M. Il divario tra la piattaforma
ION che equipaggia AspireRevo e il sistema più lento (l'Asus Eee Box) è di circa il 15 %. Il sistema MSI
sempre in base a quest'indice è circa il 4% più veloce di quello Asus, principalmente per via di migliori
prestazioni del disco di sistema, della memoria e della sezione grafica integrata (conseguenza anche della
versione del chipset Intel 945 utilizzata). Su un altro pianeta però rispetto ai nettop Atom le prestazioni del
sistema Ultraslim di HP con epu Core 2 Duo. L'indice PCMark 05 infatti gli attribuisce performance
complessive che sono circa 3 volte e mezza superiori alla piattaforma Nvidia ION. Andando ad analizzare le
singole voci vediamo che ION è circa il 30% più veloce delle soluzioni integrate con Atom più chipset Intel per
quel che riguarda la grafica 2D, mentre risulta il 40% più veloce nella gestione di fisica e 3D (ma su questo
influiscono anche le prestazioni dì Atom, che tendono a livellare verso il basso le performance della sezione
grafica). Nella gestione dei pixel shader la GPU di ION è oltre il doppio più veloce rispetto alla grafica
integrata del nettop MSI e circa 4 volte più veloce rispetto a quella del prodotto Asus. Tuttavia la soluzione
Intel GMA X4500 del desktop ultraslim di HP fa ancora meglio, con prestazioni doppie sul 2D e più che triple
sulla gestione di fisica e 3D, risultato a cui concorrono ovviamente anche le alte performance della CPU Core
2 Duo. Mentre sul fronte dei pixel shader il sistema HP fa meglio di circa il 60% rispetto a ION. Nel rendering
di pagine web le prestazioni di ION son penalizzate dalle pesantezza dell'interfaccia di Vista e risultano la
metà di quelle degli altri due nettop equipaggiati con Windows XP. Infatti perfino il potente sistema HP risulta
in questo test meno del doppio più veloce rispetto ai nettop Atom con Windows XP. Un elemento da tenere in
considerazione perché sostanzialmente significa che l'attuale OS di punta di Microsoft penalizza l'esperienza
di navigazione su web. Nei test di compressione/decompressione e codifica dove ad essere sollecitati
prevalentemente sono CPU e sottosistema di memoria, i 3 nettop mostrano prestazioni non troppo dissimili,
perché tutti si basano sullo stesso tipo di processore, anche se la piattaforma ION su AspireRevo utilizza
RAM più veloce. Nella codifica video ION è più veloce di circa il 6/8% rispetto ai sistemi Asus e MSI. Mentre
nella decompressione di immagini è il 6% più lenta. Nella compressione di file ION risulta circa il 20% più
lenta rispetto alle altre due soluzioni in esame, ma ricordiamo che l'OS utilizzato è differente e che non è
attivo il doppio canale di memoria, trattandosi di una piattaforma test e non dell'AspireRevo in versione
"commerciale". A titolo di confronto il sistema HP ultraslim è circa 7 volte più veloce del più veloce nettop
nella codifica video, quasi 6 volte più veloce nella decompressione di immagini e 4 volte e mezza più veloce
nella compressione di file. Sulle prestazioni grafiche ION vince. Ma Windows Vista è un freno amano... In
linea di massima le performance ottenibili con gli attuali nettop basati su Atom sono commisurate ai livelli di
costo di queste piattaforme. Il sistema ultracompatto HP da noi provato ha prestazioni grafiche doppie e
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prestazioni di CPU che sono dalle 4 alle 7 volte superiori, con una soglia di prezzo però più che doppia.
Rappresenta una soluzione conveniente per il computing domestico o l'uso in ufficio per via dei consumi
ridotti, quando sono necessarie prestazioni superiori rispetto al tipico nettop. Non si tratta però di un sistema
adatto al gaming a causa della sezione grafica integrata. I nettop invece sono perfetti per i compiti che
abbiamo precedentemente indicato, ossia la navigazione su Internet, il download di contenuti e le applicazioni
per ufficio. Se ci si limita a questo sono imbattibile, come rapporto prezzo/prestazioni e poi come ingombri e
consumi. I prodotti Asus e MSI non sono in grado di gestire il multimedia evoluto, mancando di una sezione
grafica evoluta. Al contrario il nuovo AspireRevo di Acer è la scelta di riferimento tra le piattaforme nettop, in
quanto consente di visualizzare filmati perfino in FullHD anche tramite uscita digitale HDMI e inoltre gestisce
bene il 3D e le nuove applicazioni accelerate via GPU nVidia. La sua soglia di costo peraltro è allineata agli
altri due sistemi (Asus e MSI) di questa rassegna. Insomma per chi sceglie un nettop la strada oggi è una
sola ed è quella della piattaforma nVidia ION e quindi di Acer AspireRevo. Ma attenti all'OS! I vantaggi della
piattaforma potrebbero andare sprecati a causa della pesantezza del sistema operativo Windows Vista.
nVidia ION è pronto per Vista. Ce lo dice la certificazione Microsoft. Ma siamo sicuri che anche il processore
Atom, con prestazioni così modeste, lo sia? • Aspiro Revo II Revo è il primo nettop a utilizzare la piattaforma
nVidia ION.
Come un libro Le dimensioni sono eccezionalmente compatte, paragonabili a quelle di un corposo volume.
Montaggio VESA II Revo può essere installato dietro il monitor tramite montaggio VESA standard, e sparire
del tutto dalla scri-Memoria Specifiche Uscite Display Slot PCI Express Connettività Numero di porte USB
Potenza dissipata Intel Atom + GeForce 9400 1 (CPU Atom) + 16 (GPU Nvidia) 2560x1600 pixel HD(1080p)
Componenti piattaforma lon Core di elaborazione Risoluzione massima supportata Decodifica video
accelerata in hardware HDMI, dual-link DVI, DisplayPort, o VGA (una combinazione tra due di questi) Singolo
o doppio canale, DDR2 e DDR3 fino a 1066 MHz un connettore x16, fino a 4 connettori x1 LAN Ethernet
10/100/1000 fino a 12 max18W
Le caratteristiche della piattaforma nVidia ION
Eee Box Dopo aver inaugurato il concetto di netbook , Asus è passata ai dektop-netbook. IL suo Eee Box è
stato uno dei primissimi esemplari di grande interesse.
Eee Top Procede l'evoluzione dei netbook con il touch-PC Eee TOP
La famiglia si espande La famiglia Eee si espande con nuovi membri: un NAS e dei dispositivi di gioco
wireless.
Ampia gamma di colori II design non è stato trascurato, essendo il netbook anche un oggetto di arredamento.
HP Compaq DC7900 II Compaq DC7900, pur essendo compatto, è un PC di impostazione (e prezzo) più
"tradizionale".
Le connessioni posteriori dell'HP IL retro del modello HP mostra le connessioni di cui dispone, leggermente
più ricche della media dei nettop.
Componenti standard L'architettura del DC7900 è la classica intel Core.
MSI Wind Nettop 120 n netto di MSI adotta soluzioni a metà strada tra il superleggero e il PC tradizionale.
Dispone, tra l'altro, di unità ottica tradizionale.
Le connessioni di MSI Anche le connessioni sono sostanzialmente equivalenti a quelle di un desktop
compatto
MSI Nettop CS 120 La versione "elegante" del prodotto in prova è disponibile in due colorazioni.21W 8,6 fps
Duo. Core 33W 75W Atom 299,00 35,2 fps 26.5W 1827 376,6 fps 42,8 fps Atom 299,00 14,6W 19,3W 1586
296,5 fps 30,6 fps 14,6 fps Atom 259,00 26.7W 29,4W 1653 279,6 fps 30,4 fps 55,9 fps 1107,60 6228 692,6
fps 139,9 fps 0,6 Pagine/sec 115,6 KB/sec 6,4 Mpixel/sec 1,3MB/sec 1,2 Pagine/sec 108,2 KB/sec 6,8
Mpixel/sec 1,6MB/sec 1 fi Pagine/sec 106,4 KB/sec 6,6 Mpixel/sec 1,6MB/sec 2,3 Pagine/sec 767,1 KB/sec
38,8 Mpixel/sec 7,3 MB/sec PCMark 05 - 3D Pixel Shader Piattaforma Prezzo Consumo a riposo Consumo a
massimo carico Indice PCMark 05 PCMark 05 - 2D memoria grafica PCMark 05 - Fisica e 3D PCMark 05 -
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Rendering pagine web PCMark 05 - Codifica video PCMark 05 - Decompressione immagini PCMark 05 Compressione file
M S I W i n d N e t t o p 1 2 0 H P C o m p a C I D C 7 9 0 0 Le prestazioni e i consumi delle tre piattaforme
nettop basate su CPU Atom a confronto con un PC "tradizionale" basato su CPU Core 2 (*) Prestazioni
misurate su engeineering sample, memoria a singolo canale. Il prodotto finale offrirà prestazioni superiori
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I pirati senza baia
La severa sentenza nei confronti dei giovani titolari del sito è arrivata inaspettata. Approfondiamo le
motivazioni
Francesca Vitale avvocato in Milano
Ne avevamo parlato qualche numero fa, ma vale la pena approfondire l'argomento. Dopo le polemiche
inarrestabili sul ruolo e le responsabilità dei quattro giovani titolari di Pirate Bay per le presunte attività illegali
che il sito favorisce, il Tribunale di Stoccolma ha detto la sua. E non è stato di certo morbido. I quattro
intrepidi sono stati condannati a un anno di carcere e a un risarcimento di oltre 2,7 milioni di euro. Nessuno,
per la verità, se l'aspettava. Facciamo però alcune osservazioni, lontano dalla "banda larga" delle emozioni:
la sentenza ha rilevato che i link contenuti nel sito portano a contenuti coperti dal diritto d'autore e che i
gestori del sito erano a conoscenza (per loro stessa ammissione) del fatto che il materiale che veniva
condiviso era materiale coperto da copyright. Sono un paio di fatti semplici, ma inattaccabili. Sicché la
condanna dei gestori di un tale sistema non poteva in qualche modo non avvenire.... Ci lascia invece
perplessi la pena carceraria, che sembrerebbe dare ragione a chi avanza illazioni sui presunti contenuti
politici della sentenza - in quanto una sanzione come la restrizione della libertà personale non è di certo
giustificabile. Certo, gli interessi in gioco sono molti e importanti. L'industria discografica, cinematografica e
dei videogiochi ha lamentato di averci rimesso 117 milioni di corone (circa 9 milioni di euro) quali mancati
guadagni e nonostante i legali dei quattro ragazzi abbiano sostenuto fini argomentazioni per dire, alla fine,
che il sito non è che un qualsiasi motore di ricerca, ciò non è servito ad arginare la consapevolezza che si
tratti comunque di un sito che favorisce la diffusione di materiale coperto dal diritto d'autore. In effetti, se
provate a fare una passeggiata su Google, You Tube, eBay, vi accorgerete che questi siti sono
estremamente attenti a tutto quanto possa essere contrastante con le leggi vigenti, e sono infatti solleciti a
rimuovere eventuali contenuti illeciti, sicché essi si tengono ben lontani dall'incentivare abusi da parte degli
utenti. L'atteggiamento dei responsabili di TPB, dobbiamo dire, è sempre stato esattamente l'opposto.
Vedremo quale sarà l'evoluzione dei fatti in Corte d'Appello. E nel frattempo, speriamo si giunga a posizioni
più sensate, ma soprattutto a equilibrate soluzioni a livello mondiale. Sarkozy e Bondi, la strana coppia Dalla
Francia arrivano notizie abbastanza allarmanti, in quanto la popolarità mediatica di Sarko rischia di
"contagiare" paesi sostanzialmente contagiabili come il nostro. Una proposta di legge, infatti, prevede,
attribuendo discutibilissimi poteri agli ISP, che gli utenti che violino il diritto d'autore scaricando on line
debbano venire intercettati da questi e assoggettati ad una sorta di "richiamo". Al terzo richiamo, scatterebbe
la sospensione dei servizi ADSL più una possibile irrogazione di multe. Naturalmente, facciamo notare che
chi dovesse essere coattivamente disconnesso non sarebbe necessariamente l'autore della violazione,
ancorché titolare dell'abbonamento. Ci siamo già pronunciati sui profili di tali invasivi provvedimenti, ma il fatto
è che la proposta di legge rischia di divenire realtà in quanto è già stata approvata dal Senato. La Danimarca
lo ha detto a chiare lettere: non è questo il modo per combattere il peer to peer e nemmeno la pirateria.
Invece Bondi, il nostro Ministro della Cultura, che con tutto il rispetto appare come colui che, in materia, non
ha le idee chiarissime, ha inneggiato alla soluzione francese. Peccato che a spegnere i suoi entusiasmi di
gloria ci ha pensato la commissione UÈ per la tecnologia, che ha ribadito che la limitazione dei diritti
fondamentali e delle libertà degli utenti può essere attuata esclusivamente su decisione dell'autorità
giudiziaria. E così Bondi dovrà cercare qualche altro modello da emulare ! Comunque, proprio il Ministro
Bondi e il prof. Mauro Masi hanno da poco istituito un "Comitato tecnico contro la pirateria digitale e
musicale". L'iniziativa è molto interessante, si avvale anche dell'ausilio di un sito ove ogni cittadino può
registrarsi e fornire il suo apporto o dare la sua opinione. Il tempo ci dirà se il Comitato riuscirà a trovare
soluzioni originali o si lascerà andare ai sensazionalismi alla Sarko. E l'Europa? Il primo di Aprile - tutti
pensavano che fosse uno scherzo - il Parlamento Europeo ha approvato una raccomandazione sul
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PC LEGALE PIRATE BAY
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"rafforzamento della sicurezza e delle libertà fondamentali su Internet". 10 vi consiglio di leggere la
raccomandazione. È un ottimo esempio di equilibrio e ragionevolezza per un tema che porta molti a strafare o
a reagire sull'onda mediatico-emotiva. 11 Parlamento Europeo comincia ricordando che Internet ha dato
pieno significato al supremo valore della libertà di espressione, "senza limiti di frontiera". Aggiunge che la
trasparenza, il rispetto per la vita privata e un clima di fiducia tra gli utilizzatori della Rete sono elementi impre
scindibili. E a un certo punto invita gli operatori a considerare che "in una società democratica i cittadini
hanno il diritto di osservare e giudicare quotidianamente le azioni e le convinzioni dei propri governi e delle
società private che forniscono loro servizi e le tecniche di sorveglianza tecnologicamente avanzate
minacciano sempre più questo principio". Precisa che i progressi tecnologici consentono sempre più di
sorvegliare le attività dei cittadini su Internet in modo segreto e inintelligibile per il singolo, ma che su Internet
esiste indubbiamente un divario di potere tra entità aziendali e governative da un lato e singoli utenti dall'altro.
Guardate cosa raccomanda al Consiglio il Parlamento Europeo: "la libertà e la vita privata di cui godono gli
utilizzatori su Internet dovrebbero essere reali e non illusone". Gli eventuali meccanismi sanzionatori delle
violazioni dei diritto d'autore vanno adottati dopo aver valutato fino a che punto sia necessario e
proporzionato e vietando nel contempo il controllo e la sorveglianza sistematici di tutte le attività degli
utilizzatori di Internet e garantendo che le sanzioni siano proporzionate alle infrazioni commesse". La
raccomandazione si commenta da sé. Ma l'avete fatta leggere a Sarko? Un bollino, quanti danni! Bollino o
non bollino, mi chiedono molti lettori? Quale è oggi la situazione relativa all'obbligo della bollinatura SIAE?
Dovendo cercare di mantenere una posizione neutrale verso un'istituzione come la SIAE - e ve lo confesso,
la cosa mi rimane molto diffìcile - tento di ricostruire i fatti. Bisogna partire dall'8 novembre del 2007, data
fatidica in cui la Corte di Giustizia della Comunità Europea, su domanda presentata dal Tribunale di Forlì,
emetteva una storica quanto imbarazzante sentenza. La Corte partiva da una definizione del tanto idolatrato
bollino SIAE, che Governo e SIAE stessa enfatizzavano quale elemento che "identifica le caratteristiche
dell'opera intellettuale riprodotta". La Corte di Giustizia non la pensava così: il contrassegno SIAE - essa
sosteneva altro non è che una specificazione tecnica, atteso che rientra nelle prescrizioni su marchiatura ed
etichettatura. E poiché secondo quanto previsto da una direttiva europea gli stati membri sono tenuti a
comunicare alla Commissione ogni progetto di regola tecnica e lo Stato italiano si era ben guardato di
notificare la normativa relativa all'obbligo di applicazione del contrassegno, ecco che la Corte ha sancito la
non operatività della normativa italiana e di conseguenza l'inopponibilità della regola tecnica ai privati.
Naturalmente, per effetto di quella pronuncia i Giudici italiani hanno in questi due anni ritenuto non applicabile
ai singoli casi sottoposti alla loro attenzione quanto stabilito dalla normativa italiana, o hanno proceduto alla
sua disapplicazione, se avvenuta in precedenza. Che dolor !!! Fin qui, abbiamo ancora una volta assistito
all'imprecisione, per dirla benevolmente, del legislatore del mondo della tutela del diritto d'autore; il quale,
però non si è affatto perso di coraggio. Tant'è che lo scorso 6 aprile è stato pubblicato un Decreto firmato dal
Presidente del Consiglio dei Ministri - plaudito dal Presidente della SIAE avvocato Assumma e, a quanto
leggiamo in giro, da altre sei persone in tutta Italia - che è stato definito "legge salva-SIAE". Perché? Facile. Il
provvedimento reintroduce l'obbligo di apposizione dei bollini su CD, software e DVD. E fin qui, pazienza. Ma
non si era detto che era una disposizione obsoleta e andava eliminata? Va bene, ritrattare o ignorare è
legittimo. Ma la cosa sconvolgente è un'altra. Questo provvedimento si autodichiara munito di poteri di
retroattività al 2001 (data di entrata in vigore del precedente DPCM, sostituito da quest'ultimo). Questo non
può legittimamente avvenire nel rispetto delle regole e dei principi del nostro diritto. Ma allora perché questa
patente, grossolana, vistosa violazione dei principi essenziali del diritto? Non poteva il legislatore
risparmiarsela? No, e il perché è semplice. Dopo la sentenza della Corte di Giustizia, tutti coloro che si erano
visti - ingiustamente - condannare per la mancanza di utilizzo dei bollini, avevano chiesto ai Giudici italiani la
ripetizione delle somme ingiustamente versate. Milioni di euro da restituire ai contribuenti italiani dalla pingue,
molossoide SIAE. Che dirvi? È un'epoca di leggi salvatutto, salvare la SIAE era proprio il meno.... •
21/07/2009
05:01
Virgilio.it
Sito Web
Le movenze e il groove di Carlos Santana saranno protagoniste del prossimo videogioco musicale di
Activision Publishing Inc. 'Guitar Hero 5'. Tra i successi musicali della star, cha scalano le classifiche da oltre
40 anni attraverso 40 album, in 'Guitar Hero 5' Santana si esibirà su un palco...
Le movenze e il groove di Carlos Santana saranno protagoniste del prossimo videogioco musicale di
Activision Publishing Inc. 'Guitar Hero 5'. Tra i successi musicali della star, cha scalano le classifiche da oltre
40 anni attraverso 40 album, in 'Guitar Hero 5' Santana si esibirà su un palco virtuale come protagonista del
videogioco con la versione live di 'No One to Depend On'. "Siamo molto contenti di annoverare uno dei
migliori chitarristi di tutti i tempi in 'Guitar Hero 5' e di offrire ai fan l'opportunità di sperimentare i suoni e le
sembianze di Carlos Santana in prima persona - ha dichiarato Tim Riley, Vice President of Music Affairs per
Guitar Hero - la sua straordinaria carriera e il suo stile musicale unico sono un grande esempio della varietà
delle esperienze rock che abbiamo incluso nel gioco e siamo estremamente contenti di annunciare lui per
primo tra i cinque grandi artisti giocabili inclusi nel gioco". Tra le altre leggende del rock, nel videogioco
compariranno The Rolling Stones, The White Stripes, Kings of Leon, Tom Petty, Bob Dylan e Vampire
Weekend.
VIDEOGIOCHI
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Carlos Santana sarà protagonista del videogioco 'Guitar Hero 5'
20/07/2009
VNUNet
Sito Web
A giugno Npd fotografa un crollo del 31% a quota 1,17 miliardi di dollari negli Usa. Nintendo Wii mantiene lo
scettro; Nintendo Ds straccia Sony Psp
ITespresso.it
Il mercato videogame, che in una prima fase sembrava immune dalla recessione, sta mostrando tutte le sue
fragilità: a giugno Npd registra un calo in verticale del 31% a quota 1,17 miliardi di dollari negli Usa, mai visto
dal 2000.
Le vendite di software sono crollate del 29% a 625,8 milioni di dollari, mentre quelle dell'hardware sono
arretrate del 38% a 382,6 milioni; quelle degli accessori sono calate del 22%.
Nintendo Wii è la console più venduta negli Stati Uniti per 21 mesi consecutivi: pur fotografando una
riduzione del 45%, la console di Nintendo mantiene lo scettro con 362.000 unità vendute a giugno. Seguono
Microsoft Xbox 360, Sony Ps3 e Ps2.
Nintendo Ds con 767.000 unità vendute, surclassa la Psp di Sony "ferma" a 164.000 unità vendute.
Prototype di Activision Blizzard è il titolo più venduto con 600.000 copie.
VIDEOGIOCHI
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Mercato videogame , mai così giù dal 2000
21/07/2009
Pubblicita Today
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Activision arriva su YouTube con Carousel
Activision , uno dei più importanti sviluppatori, publisher e distributori di videogiochi a livello mondiale, sceglie
YouTube , il più importante sito di video sharing, per promuovere l'uscita sul mercato italiano dei suoi nuovi
videogiochi. Per l'occasione Egolab New Media Company ha customizzato per Activision il Brand Channel su
YouTube con gadget Carousel . Con il Brand Channel Carousel, Activision porta online, per la prima volta in
Italia, uno dei nuovi formati di canale brand proposti da YouTube arricchito da gift interattivi. La scelta specifi
ca del gadget Carousel per la realizzazione del Brand Channel Activision o re, oltre all'utilizzo di tutte le
funzioni base di un canale brand su YouTube, la possibilità di inserire in testata un player evoluto in grado di
mostrare, direttamente sulla homepage del canale, fi no a 6 playlist di video. L'utente fi nale ha così modo di
guardare i video direttamente sulla pagina Activision che presenta, in esclusiva, anteprime dei nuovi
videogiochi, video inediti tratti dal backstage e trailer. Questo senza richiedere ogni volta l'accesso alla
pagina di dettaglio.
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