UNIVERSO HARDWARE HARDWARE a cura di Simone Gianolio (email: [email protected]) PROCESSORI INTEL Il 9 gennaio l’azienda di Santa Clara ha presentato la nuova serie di processori x86 di decima generazione: si tratta dell’architettura Sandy Bridge, evoluzione di Westmere, prodotta a 32nm e che costituisce la fase tock nell’evoluzione delle CPU. I nuovi processori mantengono il nome del brand con Intel Core, classi i3-i5- i7, 2x00 identifica generazione di architettura e SKU, eventuali suffissi come il K identificano il moltiplicatore sbloccato verso l’alto (da non confondere con processori di tipologia Extreme Edition). Ogni core presenta 55 milioni di transistor Hi-K metal gate di seconda generazione, che abbinati ai 114 della GPU integrata raggiungono la cifra di 1 miliardo nella declinazione quad core. Il die presenta un’integrazione diretta tra CPU e GPU, che condividono anche la cache di terzo livello prevista fino a 8MB. TDP massimo attuale di 95W, in attesa delle versioni a 8 core. L’implementazione grafica è di due tipologie: HD Graphics 2000 e HD Graphics 3000. Le ver- sioni per notebook, identificate al solito dalla lettera M, hanno declinazioni diverse nel nome: qui troviamo anche la versione Extreme Edition, riconoscibile dalla lettera X. Nelle tabelle a corredo dell’articolo il riepilogo generale delle principali caratteristiche previste da tutte le CPU Sandy Bridge. Occorre aggiungere che Intel ha cambiato chipset: siamo ora al P67 a singolo chip con socket LGA 1155. Si tratta dunque di CPU meccanicamente incompatibili con il precedente socket LGA 1156: la differenza di 1 solo pin rende abbastanza evidente la scelta meramente commerciale di Intel. Come al solito, il memory controller compatibile con RAM di tipo DDR3 è integrato nella CPU. Il Turbo Boost di seconda generazione (tecnologia che consente l’aumento automatico della frequenza di clock in base al carico di lavoro ed altri parametri) si aggiorna e funziona sia per il processore che per il comparto video integrato. Le nuove istruzioni AVX (Advanced Vector Extension) con vettori a 256bit, evoluzione delle SSE4, vanno a potenziare notevolmente il calcolo in virgola mobile e migliorare l’organizzazione dei dati. La declinazione a 8 core di Sandy Bridge è prevista per la fine del 2011. Prossime novità anche nel comparto server enterprise: sarebbe previsto per questa primavera il debutto dei processori Intel Xeon EX basati su Westmere. CPU da 6 a 10 core con HyperThreading, da 95W a 130W come TDP, cache L3 condivisa da 18MB a 30MB. Destinati a piattaforme multiprocessore da 4 o più socket, è possibile costruire computer dalla potenza di almeno 80 thread gestibili contemporaneamente, a fronte di un prezzo tuttavia (come al solito) decisamente alla portata di pochi. Ma per Intel anche una cattiva notizia: le nuove schede madri dotate di chipset P67 o H67 (le uniche compatibili come detto con i nuovi processori Sandy Bridge) presentano un difetto di fabbrica sulle porte SATA II: un transistor del Phase-Locked Loop non riesce a gestire correttamente la tensione, che arrivando troppo alta al gate può generare malfunzionamenti ed errori vari, oltre ad una perdita in termini prestazionali che l’azienda quantifica al 5% in 3 anni. Intel ha già provveduto al blocco della distribuzione ed al richiamo dell’invenduto: chi fosse già entrato in possesso delle nuove schede madri può attivare una procedura RMA con i produttori e/o i distributori, ma i prodotti esenti da tali malfunzionamenti arriveranno soltanto ad aprile/maggio. PROCESSORI AMD AMD ha presentato due nuovi processori di classe Phenom II: si tratta dell’X6 1065T a 2,9 GHz (Turbo Core, 6MB di cache L3 e TDP di 95W) e dell’X4 975BE (Black Edition, 6MB di cache L3 e TDP di 125W), quest’ultimo proposto al prezzo di 195$. Le due nuove soluzioni dovrebbero già essere disponibili presso i distributori. Durante il CES 2011 è invece ufficial- Fig. 1. Il die del nuovo processore Intel Sandy Bridge, da hwupgrade.it. Fig. 2. Specifiche tecniche dei nuovi processori Intel Sandy Bridge, da hwupgrade.it. Fig. 3. Tabella con le specifiche tecniche dei nuovi Intel Xeon Westmere EX al debutto in primavera secondo le indiscrezioni fornite da donanimhaber.com. 58&A CGT Fig. 4 (a sinistra). abella riepilogativa delle nuove AMD-ATI Radeon HD6 a confronto con le precedenti HD5, da hwupgrade.it Fig. 5 (sotto). Tabella con le specifiche tecniche dei nuovi Intel Xeon Westmere EX al debutto in primavera secondo le indiscrezioni fornite da donanimhaber.com mente iniziata l’era Fusion: diventa realtà il progetto al quale AMD stava lavorando da diversi anni di integrare all’interno del processore l’unità di calcolo e l’unità grafica. Grandi benefici potrebbero aversi nel sempre attivo mercato netbook e nell’emergente mercato tablet (per ora ad appannaggio di Intel con Atom in eventuale abbinamento ad nVidia ION), ma anche nel mercato desktop tradizionale, dove l’APU (Accelerated Processing Unit) di serie A Llano (affiancata dalla serie E Zacate per i notebook mainstream e dalla serie C Ontario per i netbook e form factor emergenti) può garantire una potenza di calcolo superiore a 500 GFLOP per la GPU integrata. Maggiori informazioni su Fusion si possono trovare sulla pagina ufficiale del prodotto all’indirizzo: http://sites.amd.com/us/fusion/apu/Pages/fusion.aspx. PROCESSORI NVIDIA Sempre il CES 2011 è stato il teatro dell’annuncio dell’apertura di un nuovo futuro nel campo dell’elaborazione in parallelo. NVidia ha infatti stretto accordi per costruire CPU ad alte prestazioni basate su ARM e destinate a coprire tutto il mercato, dai PC fino ai supercomputer. Denominato Project Denver, l’iniziativa prevede di integrare in futuro CPU e GPU in modo da creare una nuova classe di processori per l’elaborazione in parallelo. Warren East, CEO di ARM ha dichiarato: - NVidia è un partner chiave per ARM e questo annuncio dimostra il potenziale della nostra partnership. Con questa licenza, NVidia si trova all’avanguardia della progettazione di SoC di nuova generazione, che darà finalmente inizio all’era Internet Everywhere. - In particolare nVidia ha acquistato la licenza dell’attuale processore ARM Cortex-A15 per la sua generazione futura di processori mobili Tegra (per intenderci, quelli montati ad esempio sui Tablet Galaxy di Samsung). Verrà prodotto tra il 2012 ed il 2013 a 32 o 28 nanometri e tra le specifiche tecniche vanta un’architettura multi-core in grado di lavorare fino a 2,5 GHz, il supporto fino a 1TB di memoria fisica, ma con il limite di essere un’architettura a 32bit anziché 64bit. Ma la sfida al settore degli home server è lanciata (oltreché quella per smartphone ad alte prestazioni) e non resta che attendere e vedere con quali risultati per gli utenti finali. Data la compatibilità con sistemi Linux, renderizzeremo un giorno anche con l’aiuto di un semplice cellulare? SCHEDE VIDEO AMD-ATI Come annunciato nel precedente numero di CGT&A, ecco disponibili le specifiche tecniche della seconda generazione di architetture video compatibili con DirectX 11. Parliamo delle soluzioni HD6850 e HD6870 (famiglia Bart), che contrariamente a quanto si possa pensare vanno a piazzarsi (quindi a sostituire) nel settore di mercato delle precedenti HD5770 e HD5850, e delle recentissime HD6950 e HD6970 (famiglia Cayman). Qualche modifica nell’architettura del chip: la quantità massima di stream processor nella versione top di gamma è ora di 1536, divisi in SIMD engine di massimo 24 blocchi con 64 stream processor per ogni SIMD, a loro volta raggruppati in 4 unità per costituire un Thread Processor. L’approccio è dunque di tipo VLIW4 anziché VLIW5. Viene introdotto il Morphological Anti-Aliasing, che permette di applicare l’anti-aliasing a tutta la scena senza eccessivi decadimenti prestazionali: il filtro viene applicato prima che il frame (renderizzato in maniera tradizionale) venga inviato al display; introdotta la nuova tecnica Enhanced Quality Anti-Aliasing (EQAA) che permette di aumentare la qualità complessiva dell’immagine mantenendo invariata la quantità di memoria utilizzata. Occorre in ogni caso segnalare che anche AMD è caduta nel non certo buon costume di rebrandizzare le schede: una valutazione attenta delle specifiche tecniche delle nuove Radeon HD 6770 e Radeon HD 6750, le fa apparire niente altro che delle Radeon HD 5770 e Radeon HD 5750 alle quali è stato aggiunto il supporto HDMI 1.4. Si invitano i lettori dunque a fare attenzione nella scelta dei componenti. Mentre per quanto riguarda il canale OEM, da registrare il debutto delle schede Radeon HD 6670, HD 6570 e HD 6450: qui si nota il cambio di architettura, che passa da quella codename Redwoods della serie 5000 alla nuova codename Turks, che può vantare un maggior numero di stream processor a frequenze più alte. Particolarmente appetibile per l’acquisto di sistemi entry-level già pronti risulta la soluzione HD 6670, che può vantare 480sp a 800Mhz e 1GB di memoria GDDR5 a 128bit (badnwidth di 64GB/s). Processo co59&A CGT struttivo sempre a 40nm. Nei prossimi mesi dovrebbe essere la volta di HD6990, versione con dual GPU Cayman. I driver Catalyst di gennaio, release 11.1, che affiancano le nuove schede, introducono il nuovo Catalyst Control Center, apportano secondo AMD molti miglioramenti prestazionali nelle schede di ultima generazione, oltre a correggere molti bug e introdurre il supporto per OpenGL 4.1. Nel comparto professionale, il 31 gennaio AMD ha annunciato la disponibilità di due nuove schede: AMD FirePro 2270 & ATI FireProV5800 DVI. Come riportato dalla stessa azienda, si tratta di prodotti specificamente disegnati per interagire con più applicazioni simultanee, come frequente capita nel comparto medico, ingegneristico, finanziario e del design. La prima scheda è una soluzione fanless dal consumo di appena 15W; la seconda soluzione potenzia il supporto dual-display, offrendo una pipeline pienamente 30-bit per una fedelissima riproduzione dei colori. SCHEDE VIDEO NVIDIA Arriva una nuova scheda di fascia media da parte di NVidia: si tratta della GeForce GTX 560 Ti, una scheda che ripristina un suffisso noto già agli utilizzatori di schede NVidia degli albori della casa (parliamo di GeForce 3 e 4). La scheda è equipaggiata con chip Fermi GF114: 384 stream processor a 1644 Mhz, con 1GB di GDDR5 ed interfaccia a 256bit/s. Rispetto al modello GTX 460 (chip GF104) presentato in luglio 2010, la 560Ti utilizza la stessa architettura con 48 CUDA core, quattro dispatch unit e otto texture unit per SM, aggiungendone un gruppo in più (da 336 a 384): ciò consente di avere una scheda con prestazioni superiori del >30%, a cui si abbina un grande lavoro sul versante performance/watt, che segna un +>20%. Si tratta per altro delle stesse migliorie che coinvolgono il passaggio da GF100 a GF110. Intanto prime indiscrezioni per GTX590: i rumor la vorrebbero sugli scaffali per febbraio 2011. Si tratta della versione dual GPU, composta cioè da due chip GF110 affiancati: una scheda con un totale di 1024 CUDA core, 3GB di memoria e bus 2 x 384bit. NOTEBOOK Sempre al CES 2011 Sony ha presentato la nuova linea Sony Vaio L Touch HD PC/TV All-In-One, soluzione perfetta sia Fig. 7. II nuovi Toshiba GL1, televisori 3D glasses-free, non hanno riscosso l’apprezzamento preventivato. Fig. 6. Il nuovo EIZO FlexScan SX2762W. per l’home enterteinment che per gli ambienti d’ufficio: si tratta di una soluzione che nella versione top di gamma presenta una CPU Intel Q8400S, 6GB di RAM, 1TB di hard disk da 7200rpm, scheda video NVidia GeForce GT 240M con 1GB di memoria, monitor 24 pollici a 1.920x1.080 FullHD, masterizzatore Blu-Ray, sintonizzatore TV, ed un completo sistema di connettività (Bluetooth, WiFi, LAN), HDMI, 5 porte USB 2.0, sistema operativo Windows 7 Home Premium ottimizzato per touchscreen. La staffa VESA ne consente l’applicazione a parete. MONITOR EIZO ha recentemente annunciato la messa in produzione del nuovo FlexScan SX2762W, monitor professionale dedicato ai professionisti della grafica, del CAD/CAM, della fotografia. Dotato di pannello LCD di tipo IPS a 27” con risoluzione di 2.560 x 1.440 (widescreen), presenta connessioni DVI-D, DisplayPort, Mini DisplayPort; il color gamut copre il 97% dello standard Adobe RGB con display 10-bit; un sensore integrato si occupa di calibrare i toni dello schermo in funzione della temperatura ambientale. Inoltre è il primo modello della serie con il nuovo design ad essere fornito con il nuovo FlexStand 2. È anche compatibile con EIZO EasyPIX Ver. 2, la versione aggiornata del calibratore hardware interno annunFig. 8. ILa nuova serie di PSU non modulari di Gigabyte: i GreenMax. ciata in concomitanza. L’inizio della produzione è previsto per febbraio, maggiori informazioni su disponibilità e costi nel prossimo futuro. TELEVISORI Toshiba ha reso noti i volumi di vendita legati alle prime di soluzioni di televisori 3D serie GL1 che non necessitano dell’uso di occhiali presentati al Ceatec di Tokyo svoltosi ad ottobre 2010. Previsti solo per il mercato giapponese, la soluzione da 20 pollici al prezzo di 3.500$ ha registrato appena 500 vendite nel corso della stagione natalizia, ben al di sotto di quanto l’azienda avesse previsto. Il prezzo elevato a fronte di una diagonale piccola e la scarsa maturità di questa tecnologia sono alla base della scarsa ricezione avuta in Giappone, Paese pur sempre molto attento alle novità tecnologiche, da questi televisori 3D. A questo ovviamente si aggiunge ancora la scarsa offerta di contenuti 3D prodotti per la TV: si tratta di una tecnologia accessibile per qualche anno ancora soltanto nei cinema, mentre per prodotti domestici in grado di solleticare l’attenzione di una massa critica sarà necessario attendere qualche anno. SSD ALIMENTATORI Gigabyte Technology ha annunciato la nuova serie di alimentatori GreenMax. Certificati 80Plus Bronze, hanno una efficienza massima pari all’87% e saranno prodotti in tagli da 350W a 850W. A quanto è dato sapere, si tratta di PSU non modulari, conformi allo standard ATX 12V v2.3; varie le funzioni di protezione (OVP / OCP / OPP / OTP / SCP); la componentistica di base prevede cavi sleeve e condensatori giapponesi a lunga durata. MTBF dichiarato di 120.000 ore. I prezzi non sono stati ancora resi pubblici. FOTOGRAFIA E VIDEO Il 7 febbraio Canon ha presentato la nuova offerta di fotocamere reflex del settore entrylevel: si tratta delle soluzioni EOS 1100D e 600D. Novità tecniche interessanti soprattutto per quest’ultima: sensore APS-C CMOS da 18 megapixel, processore DIGIC IV, modulo autofocus a 9 punti, sistema di misurazione della luce iFCL a 63 zone, registrazione video FullHD, display snodato da 3” e 1.040k punti, i filtri creativi, il controllo wireless del flash off-camera, compatibilità con schede SD/SDHC/SDXC, autonomia dichiarata di oltre 400 scatti. Per il mercato italiano, il prezzo della nuova 600D si attesta a quota 800 euro solo corpo; disponibilità da marzo 2011. CGT& &A Ancora dal CES 2011 arriva un nuovo drive a stato solido dedicato al mondo enterprise: si tratta della soluzione OCZ Z-Drive R3 P84. Supporta le tec- Fig. 9. La nuova Canon EOS 600D equipaggiata in bundle con il nuovo obiettivo Canon EF-S 18-55mm nologie TRIM, SMART monito- F3.5-5.6 IS II. ring, NCQ, TCQ e vanta prestazioni in lettura e scrittura pari rispettivamente a 1000MB/s e 970MB/s. Sono presenti due controller SandForce SF-1565 in modalità raid a gestire moduli di tipo NAND MLC. OCZ indica il 135.000 i valori IOPS nel benchmark 4KB, quasi triplicati rispetto ai valori del precedente SSD di classe simile, il Vertex 2 EX. Tale livello di prestazione viene garantito dal connettore PCI-Express 8x, che supera i limiti delle connessioni SATA e SAS. I tagli arrivano fino a 1,2TB. Prezzi attualmente non disponibili ma prevedibilmente decisamente elevati. 60&A CGT