Università degli Studi Di Milano - Laurea in Scienze Infermieristiche Polo Didattico “Ospedale Civile Legnano” - AA 2010-2011 Corso di Fisiologia Umana SISTEMA ENDOCRINO Dr. ALBERTO VIGNATI Medicina Nucleare Legnano Sistema endocrino - sistema complesso - integrato con sistema nervoso immunitario il ed - controlla numerose funzioni essenziali alla sopravvivenza dell’individuo Principali funzioni - mantenimento dell’omeostasi interna e adattamento all’ambiente - sviluppo somatico e neuropsichico - riproduzione - metabolismo Principali costituenti: ghiandole sono costituite da cellule specializzate che sintetizzano gli ormoni: ipofisi, tiroide, paratiroide, surrene, ovaio, testicoli, pancreas Ormoni: -molecole sintetizzate e secrete da tessuti specializzati - esercitano il loro effetto biologico su cellule bersaglio - interagiscono con recettori specifici Ormoni -endocrino: agisce su cellule bersaglio lontane, grazie al trasporto con il sangue - paracrino: agiscono su cellule bersaglio vicine per diffusione - autocrino: agiscono sulla stessa cellula da cui sono prodotti Ormoni - peptidici - steroidei - derivati da aminoacidi - derivati da acidi grassi polinsaturi SISTEMI DI REGOLAZIONE - meccanismo retroattivo o feedback *negativo (più frequente): la variabile sotto controllo regola la secrezione dell’ormone stesso Es: aumento del cortisolo inibisce ACTH: *positivo: raro (nei sistemi a maggiore complessità): aumento preovulatorio estrogeni stimola secrezione LH - sistemi semplici di regolazione - sistemi di regolazione complessi IPOTALAMO IPOFISI GHIANDOLA PERIFERICA ASSE IPOTALAMO- IPOFISI – GHIANDOLA -feedback negativo “corto” -Feedback negativo “lungo” -Azione ormonale diretta di alcuni ormoni ipofisari CORPO PATOLOGIA ENDOCRINA: -sindromi da eccesso ormonale - sindromi da deficit ormonale - sindromi endocrine multiple - patologia recettoriale SOMATOMEDINA (INSULINE-LIKE GROW FACTOR) IPER-SECREZIONE di GH es. ADENOMA GH-SECERNENTE -bambino: gigantismo: ipersecrezione di GH prima della saldatura delle epifisi delle ossa lunghe - adulto: acromegalia: ipersecrezione di GH dopo la saldatura delle cartilagini epifisarie ACROMEGALIA (ipersecrezione di GH) - accrescimento acrale (mani, piedi) - facies acromegalica: mandibola, arcate,zigomi, piramide nasale - manifestazioni osteoartrosiche - cute ispessita, seborroica, sudata - visceromegalia (macroglossia) - ipertensione arteriosa, ridotta tolleranza al glucosio - disturbi sfera sessuale (oligoamenorrea, riduzione della libido) IPO-SECREZIONE di GH bambino: nanismo ipofisario: nanismo “armonico” (diverso dal nanismo disarmonico: - ipotiroideo (tronco corto) - acondrodisplasico (gene autos.domin.) con arti corti : E N O I FUS N O C A L L A E N O io I r Z a s N i f E o ip A TT H S i t i M c o = i n s i a A l f i e N p I e m P i e O e n d R o T o t m r n o e NO A = m L ) g i a E a p n c i M i = t n e o t t A o in n s IN a l N a e n A i L s (m e r ME A = N ) I a N n i O m T A m la e ME L m ( A N I M A ME L TIROIDE • Due lobi congiunti da un istmo • situata anteriormente e caudalmente rispetto alle cartilagini del laringe Effetti biologici ormoni tiroidei ¾ Crescita e maturazione tissutale ¾ Respirazione cellulare (consumo O2) ¾ 1. 2. 3. Ricambio di tutti i substrati essenziali Sintesi proteica Gluconeogenesi e glicogenolisi Sintesi mobilizz. e catab. colesterolo • Anabolico a concentrazioni fisiologiche • Catabolico a concentrazioni patologiche ormoni tiroidei: effetti - sviluppo neuronale e scheletrico fetale - aumentano il consumo di O2 e la produzione di calore - effetto inotropo positivo sul cuore - stimolo sul turnover osseo SCINTIGRAFIA TIROIDEA IPERTIROIDISMO Feto - Malformazioni, aborto Adulto Accelerazione di tutte le funzioni: - maggior produzione di calore – caldo -fame - aumento MB – calo di peso, diarrea - tachicardia, aritmie, aumento press. - nervosismo, insonnia, tremori, astenia - esoftalmo IPOTIROIDISMO Feto- bambino - Gravi deficit dello sviluppo SNC (cretinismo) e corporeo (nanismo) Adulto Rallentamento di tutte le funzioni: - minor produzione di calore – freddo - riduzione MB – aumento di peso- edemi, stipsi - bradicardia - ipercolesterolemia - sonnolenza - astenia cretinismo Tiroide sublinguale STRUMA o GOZZO - Ingrandimento della tiroide - Quasi sempre multinodulare -Ipotiroideo -Ipertiroideo -eutiroideo •La zona fascicolata (che secerne gluco-corticoidi) e, in minor misura, la zona reticolare (che secerne ormoni sessuali) sono sotto il controllo del sistema ipotalamo-ipofisi. •La zona glomerulare (che secerne mineral-corticoidi) è sotto il controllo del sistema renina-angiotensina II. Male reproductive system: Female reproductive system: FOLLICOLO OVARICO MUCOSA UTERINA FSH Î follicolo Î E Î picco LH Îovulazione LH+FSH+E Îc.luteoÎ P Î prolifer.mucosa utero Ô ÈLH,ÈFSH Î involuz. c.luteo Ó ÈP,ÈE Î mestruazione FSH Î follicolo Î E Î picco LH Îovulazione LH+FSH+E Î c.luteo Î P Î prolifer.mucosa utero Ô ÈLH,ÈFSH Î involuzione c.luteo Ô ÈP,ÈE Î mestruazione Placental hormones: Durante la prima parte della gravidanza il sincizio-trofoblasto placentare secerne l’ HCG (gonadotropina corionica umana) un analogo del LH che mantiene attivo il corpo luteo. Più tardi, la placenta secerne estradiolo, progesterone e relaxina CRF ACTH (surr.feto-f) placentare Î ipof.fetale Î DHEA ÎplacentaÎ E Ï Ô Ó Ð Feedback CORTISOLO recett. Eccitab. positivo Í (surr.feto-a) ossitocina utero Travaglio e parto • Verso la fine della gravidanza l'utero diventa più sensibile alla ossitocina, rilasciata dal feto stesso. • L'ossitocina stimola le contrazioni, che spingono la testa del feto contro la cervice uterina. Questo stimola il rilascio di ossitocina materna che fa aumentare le contrazioni. Nursing (allattamento): • Due ormoni sono coinvolti, PRL e l'ossitocina. • PRL stimola la produzione di latte, mentre ossitocina è necessaria per l'emissione del latte dal seno. Differenziamento sessuale Pubertà IPOTALAMO IPOFI SI TRH TSH TIROIDE T3, T4 metab. cellul. CRH ACTH C. SURREN cortisol o metab. cellul. FSH follic / Sertoli estr/ ? matur. follic/ sper. LH c.luteo / Leydig prog / test FSHRH =LHRH GRH=SRH SIH PIF=dopam GHIANDOLA TESSUTI GH accrescimento cellulare. PRL mammella IPOPARATIROIDISMO Ipocalcemia acuta: ipereccitabilità neuromuscolare - tetania, convulsioni, iperventilazione, irritabilità - ipotensione Ipocalcemia cronica: segni e sintomi - crampi e parestesie, astenia - deposizione di sali di calcio (sottocute) - malassorbimento intestinale - cuore: ridotta contrattilità miocardica, riduzione della gittata cardiaca, ECG: allungamento del tratto Q-T IPERPARATIROIDISMO Segni e sintomi dell’ipercalcemia - SNC: sonnolenza, perdita della memoria, stato confusionale - neuromuscolare: astenia, ipotrofia muscolare, miopatia prossimale - renale: nefrolitiasi, nefrocalcinosi - gastrointestinale: nausea, vomito, stipsi - osso: osteoporosi, dolori ossei, artrite - cardiovascolari: ipertensione arteriosa, tratto Q-T corto, bradicardia Il rachitismo è una malattia tipica dell'età pediatrica ed è causato da un difetto di ossificazione del tessuto osteoide di nuova formazione, soprattutto a livello delle cartilagini di coniugazione e delle zone di calcificazione provvisoria. Al centro dell'eziopatogenesi del rachitismo si trovano alterazioni del metabolismo osseo e della vitamina D. La Vitamina D3 viene prodotta per il 90% a livello cutaneo dal colesterolo attraverso l'azione dei raggi UVA solari e solo per il 10% viene introdotta con la dieta RACHITISMO DIABETE MELLITO Insieme di alterazioni metaboliche differenti per etiopatogenesi caratterizzate da: -Iperglicemia -alterazioni del metabolismo glucidico, lipidico e proteico patogenesi dell’iperglicemia: - deficit assoluto o parziale di secrezione dell’insulina - deficit di azione dell’insulina o resistenza all’insulina Classificazione 1. diabete mellito di Tipo 1 autoimmune (distruzione delle cellule beta) idiopatico 2. diabete mellito di Tipo 2 (resistenza all’insulina + difetto di secrezione) 3. alterata omeostasi glicemica alterata glicemia a digiuno alterata tolleranza al glucosio 4. diabete mellito gestazionale Sindrome metabolica (OMS 1998) Associazione di ridotta tolleranza al glucosio o diabete tipo 2 e insulinoresistenza con almeno altre due alterazioni tra: . ipertensione arteriosa . ipertrigliceridemia e/o ridotto colesterolo HDL . obesità centrale . microalbuminuria Criteri per la diagnosi - devono essere presenti almeno 3 dei seguenti fattori rischio: . circonferenza vita >102 cm (uomo) >88 cm (donna) . glicemia a digiuno >110 mg/dl . ipertensione arteriosa >130/85 mm Hg . trigliceridi >150 mg/dl . HDL <40 mg/dl (uomo) <50 mg/dl (donna) I prostanoidi sono mediatori lipidici autocrini e paracrini con azione intensa ma breve. Attivano 9 diversi tipi di recettori. Agiscono su varie cellule: piastrine, endotelio, mastociti, utero… Modulano: tono vascolare, aggregazione piastrinica, infiammazione, crescita cellulare, nocicezione -Trombossano A2, piastrinoaggregante e vasocostrittore -PGI2 (o prostaciclina) antiaggregante e vasoldilatatore -PGD2, PGE2, PGF2, più stabili: tono e permeab vascol AUTACOIDI: ormoni ad az locale derivati dell’ac.arachidonico (ac.grassi essenziali) -Prostanoidi (Prostaglandine, Prostacicline, Trombossani) -Leucotrieni La sintesi dei prostanoidi avviene nelle membrane cellulari (tranne GB) ed è catalizzata dalla cicloossigenasi (COX) inibita dei farmaci FANS. PGG2 e PGH2 sono intermedi da cui vengono sintetizzati: -Trombossano A2 -PGI2 (o prostaciclina) -PGD2, PGE2, PGF2 leucotrieni