TORRE PICCOLA DI FALZAREGO, m. 2510

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Torre Piccola di Falzarego – via Comici-Varale-Del Torso
TORRE PICCOLA DI FALZAREGO, m. 2510
via Comici – Varale – Del Torso, 1934 (spigolo S)
Via molto divertente, su roccia stupenda ed in costante esposizione, sempre al sole, tanto che
è frequentabile anche fuori stagione. Completamente attrezzata ad anelli e cementati e chiodi sia
alle soste che lungo i tiri di corda e segnata con bolli rossi nella parte bassa e verdi in quella alta
(i bolli verdi segnano la “via delle Guide” che ha in comune con la nostra i primi due tiri e gli ultimi
quattro, mentre evita la parte centrale della via, quella più impegnativa). Per la salita bastano
rinvii e cordini da passare attorno alle clessidre. Per i più esigenti in sicurezza anche un paio di
friend medi ed un chiodo sottile a lama. Via sempre in vista della sottostante SS del Falzarego.
Per tutti questi pregi, specialmente nella parte superiore, raggiungibile facilmente dal
sentiero che passa accanto alla Torre, d’estate bisogna armarsi anche di pazienza e gomitiere,
per farsi largo tra la folla; meglio salire in inverno o primavera, anche a costo di dover camminare
sulla neve per un bel po’.
Dislivello:
Difficoltà:
Tempo previsto:
cartografia:
250 m.,
Dmax: 5° (evitabile).
3,30 ore.
Tabacco f. 03, Cortina d’Ampezzo (1:25.000).
GUIDE
DOLOMITI ORIENTALI, VOL 1° PARTE 1A, A. Berti, Guida dei Monti d’Italia, CAI-TCI, 1970, pag.
211: relazione estremamente essenziale, che descrive anche il primo tiro della via originale, che si
evita generalmente a destra. Schizzo di poca utilità.
DOLOMITI, ITINERARI DI CRODA, F. Dragosei, Le guide di Alp, ed. 1999, ed. Vivalda, 1999, pag.
45-46. Schizzo buono che riporta la “via delle Guide”, che differisce da questa fra le soste 4 e 7
dello schizzo.
Da Cortina d’Ampezzo si sale la SS 48 del Falzarego fino a circa 1 km sotto il passo, presso il
Rifugio Col Gallina (sulla sinistra della strada salendo); parcheggio. Di fronte al parcheggio, oltre
un cantiere (a. 2001), si segue il sentiero segnato con bolli bianco rossi, che sale fra i radi abeti
verso la base dell’evidente torre Falzarego, della quale è ben visibile l’aereo spigolo. Dopo circa 15
min. si incontra una carrareccia che prosegue in quota lungo le ghiaie basali della montagna; la si
segue verso destra (verso la Tofana di Rozes) per breve fin quando si stacca a sinistra una
traccia che risale ripida verso la base della parete sud della Torre Piccola di Falzarego.
L’attacco originale della via Comici è sulla sinistra della parete, in un camino giallo friabile e
difficile (in alto un bollo rosso). Il nostro attacco si trova più a destra, alla base di una rampa di
rocce grigie con erba molto più facili. Ore 0,25 dalla statale.
1) Si rimonta la facile rampa, di roccia ottima, tendendo leggermente a destra, raggiungendo
dei gradoni con erba (20 m., 2°). Si salgono ora il facili gradoni fino ad un pianerottolo (15
m., 1°). Dal pianerottolo salire ancora 3 m. dritti sulle rocce soprastanti (3 m., 3°) fino al
primo anello di sosta, un po’ nascosto. 40 m., 2°, 1°, 3°, 1AF.
2) Dall’anello si traversa in orizzontale verso sinistra, in esposizione ma su roccia ottima,
assicurandosi a vari spuntoni. (25 m., 3°, pass. 3°+). Si scende per 4 m. verso un evidente
segno rosso (4 m., 3°+), dal quale si traversa ancora a sinistra per breve fino ad un anello
Torre Piccola di Falzarego – via Comici-Varale-Del Torso
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Torre Piccola di Falzarego – via Comici-Varale-Del Torso
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di sosta su un piccolo terrazzino, circa 20 m. più a destra del camino giallo dell’attacco
originale della via Comici (5 m., 2°). 40 m., 3°, 3°+, 2°, 1AF.
Si rimontano facili rocce in diagonale verso sinistra fino alla base di un breve caminetto
dove si rintraccia il primo segno rosso (da ora fino all’inizio del tratto finale dello spigolo i
segni rossi guidano costantemente la salita, 10 m., 2°, 1C). Si risale il caminetto (5 m., 3°+),
portandosi poi su rocce più facili in diagonale verso sinistra (5 m., 2°, 2C; possibile sosta;
qui a destra si diparte il camino più facile della via delle Guide). Si seguono i segni rossi
che conducono su una parete di roccia grigio scuro in diagonale a sinistra raggiungendo il
camino giallo ben oltre la sua metà (8 m., 3°+, 3C). Si rimonta il camino nel suo fondo, fin
sotto ad un masso che lo chiude. Si evita il masso salendo lungo il labbro sinistro del
camino, fino ad uno spiazzo con un chiodo con anello dove conviene sostare (15 m., 4°, 2C,
1CF). 45 m., 2°, 3°+, 4°, 8C, 1CF.
N.B.: qui si può facilmente uscire sulla sinistra (10
m., 2°) sul sentierino che corre sui gradoni erbosi a lato della torre; rimontando il sentiero
per ca. 50 m. si può poi risalire per un facile caminetto sulla destra (15 m., 2°) sul filo dello
spigolo alla sosta del tiro successivo (nascosta subito dietro il filo dello spigolo) evitando
così il tratto più impegnativo.
Si seguono i segni rossi che conducono lungo la prosecuzione del camino fino ad una
soprastante grotta di roccia gialla (8 m., 4°). Si esce a destra della grotta in parete (molto
esposto, 3 m., 4°+, 1C). Si risale la parete soprastante, verticale ma con ottimi appigli di
roccia saldissima verso una profonda breve fessura camino, quasi in cima alla quale vi è
un’ottima clessidra (10 m., 4°+, 1C, 1cless). Quasi in cima alla fessura si traversa verso
destra in grande esposizione (5 m., 4°, 1 pass 5°, 1cless.) fino a dove è possibile risalire in
verticale (roccia ottima) verso il filo dello spigolo che si raggiunge ad un terrazzino (15 m.,
4°, pass 4°+, 1C, 1cless). 40 m., 4°, 4°+, 4°, 5°, 4°+, 3C, 3cless, 1AF.
Dalla sosta si sale il filo dello spigolo (qui terminano i segni rossi, primo passo sulla sinistra
dello spigolo stesso), per roccia ottima ed esposta, ma non verticale, fino al soprastante
comodo pianerottolo roccioso. 15 m., 3°, 2°, 1AF.
Si continua lungo il filo dello spigolo, per rocce articolate e saldissime, in grande
esposizione, ma con arrampicata divertente (25 m., 2°, pass. 3°, 1AF). Conviene continuare
oltre il l’anello di fermata (bollo verde), proseguendo in verticale, tenendosi ora
leggermente a sinistra dello spigolo, per terreno più ripido ma sempre con ottimi appigli,
fin sotto al salto terminale del monte (20 m., 3°, 1AF). 45 m., 2°, 3°, 2AF.
Si sale in verticale per ottima roccia (striscia verde), stando sempre a sinistra dello
spigolo fino ad un chiodo cementato (8 m., 4°, 1C). Si traversa verso destra a raggiungere
il filo dello spigolo (5 m., 4°-, 1C), che poi si rimonta in verticale per roccia stupenda,
passando a destra di un pulpitino staccato e raggiungendo l’ultimo terrazzino sotto la
vetta(25 m., 4°-, 4°, 3C). 40 m., 4°+, 4°, 4C, 1AF.
Dal terrazzino si rimontano senza via obbligata le facili rocce sommitali fino alla vetta del
monte. 20 m., 2°, 1AF.
DISCESA
In estate la discesa migliore si svolge sul versante Nord. Dalla vetta si seguono le evidenti
tracce di sentiero verso la Torre Grande di Falzarego, che portano sul ciglio della parete che dà
sulla stretta forcella fra le due torri. Da qui (anello cementato), con una calata di 20 m. si
raggiunge la forcella. Si scende per il canalone ad ovest e poi per tracce di sentiero sui ripidi
gradoni erbosi si ritorna all’attacco. (45 min.)
In inverno o con neve nel canalone conviene calarsi lungo la via di salita (a piacimento o con 5
calate da 25 m, o con 3 da 50; ancoraggi abbondanti e tutti cementati) fino alla sosta del tiro n°
5, da dove con una calata da 25 m. si raggiunge il sentierino (1,15 ore). O ancora, in pieno inverno,
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Torre Piccola di Falzarego – via Comici-Varale-Del Torso
Torre Piccola di Falzarego – via Comici-Varale-Del Torso
si può proseguire in discesa lungo la via con 1 doppia da 20 m. e 3 da 50 m. (seguendo i bolli rossi
della salita, recupero della prima doppia da 50 m. non semplice) che depositano direttamente sulle
rocce a 50 m. a sinistra (faccia a monte) dell’attacco (ore 1,30-2 dalla cima).
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