Microinfusione e monitoraggio glicemico: avvicinamento

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Board di progetto
Responsabile di progetto
Massimiliano Telleschi
Responsabili scientifici
Dr.ssa Ilaria Dicembrini
Dott.ssa Caterina Lamanna
Inf. Stefano Pagni
O.S.D.I.
Operatori Sanitari
di Diabetologia Italiani
Sez. Toscana
Organizza un corso dal tema
Equipe di progetto
Alessia Civitelli
Cristiano Beltrami
Annalisa Agostini
Informazioni generali
Sede del Corso
Hotel Rivoli
Via della Scala, 33 - 50123 Firenze
Tel. 055-27861
Come raggiungere la sede
L’albergo è situato nel cuore di Firenze, nei pressi di S. Maria Novella
ECM
È stata inoltrata la richiesta
di accreditamento presso il ministero della salute al fine dell’ottenimento
dei crediti ECM per la categoria infermieristica
Segreteria Organizzativa
Larissa Marzuillo
OSDI srl
Via Guelfa 9 - 40138 Bologna
Tel. 051-300100 - Fax 051-309477
[email protected]
Con il contributo non condizionante di
Microinfusione
e monitoraggio glicemico:
avvicinamento verso
il pancreas artificiale
Firenze
Hotel Rivoli
17 ottobre 2009
Sabato 17 Ottobre 2009
Razionale
Il microinfusore è un erogatore di insulina che può
essere posizionato in qualunque paziente diabetico che
debba usufruire di un apporto di insulina dall’esterno.
I pazienti che maggiormente utilizzano questo tipo di
dispositivo sono i pazienti che presentano un diabete
mellito di tipo 1.
Per capire l’interesse che grava sul microinfusore,
occorre valutare la diffusione del diabete di tipo 1.
Il diabete di tipo 1 rappresenta l’8% dei casi, è una
forma prevalentemente infantile-giovanile e richiede
il trattamento insulinico sin dall’inizio. La prevalenza
del diabete di tipo 1 in Italia risulta essere tra lo 0,4 e
l’1 per mille. L’incidenza è compresa tra i 6 e i 10 casi
per 100.000 per anno nella fascia di età da 0 a 14 anni,
mentre è stimata in 6,72 casi per 100.000 per anno nella
fascia di età da 15 a 29
La terapia con microinfusore permette di raggiungere un
controllo glicemico ottimale con meno insulina. Questo
è dovuto soprattutto al fatto che con microinfusore si
utilizza solo insulina ad azione rapida o ultrarapida
che, rispetto alla insulina ad azione intermedia, ha una
velocità di assorbimento meno variabile. La maggior
parte delle persone in terapia con microinfusore
necessita di meno insulina rispetto alla terapia multiiniettiva (circa il 14% in meno).
I microinfusori sono in grado di somministrare microdosi
di insulina, e questo li rende indicati nei soggetti
pediatrici e in quelli estremamente sensibili all’insulina
che presentano un basso fabbisogno insulinico (con dosi
giornaliere inferiori alle 20 unità). Per le altre persone
con diabete, maggiore precisione nell’infusione di
insulina significa possibilità di una migliore copertura
giornaliera del fabbisogno insulinico. Alla precisione
garantita dalla macchina (che suddivide il fabbisogno
totale giornaliero in centinaia di ‘microdosi’) si
aggiungono la precisione e la riproducibilità garantite
dall’uso di sola insulina ad azione pronta. Negli Stati
Uniti, che sono il Paese che li usa di più, almeno il 20%
dei diabetici di tipo 1 adopera il microinfusore. In Italia,
fino a due anni fa, li impiegavano 4-5mila persone, meno
del 5%. Ma ora anche da noi si registra un aumento
molto rapido. L’indicazione non è più soltanto per il tipo
1. Il microinfusore di insulina è il sistema attualmente
più fisiologico, quello che meglio mima ciò che fa il
pancreas, quindi è chiaramente indicato per il tipo 1,
però lo è anche per diabetici di tipo 2 che col tempo
siano passati alla terapia insulinica intensiva e per i quali
sia problematico ottenere un buon compenso con le
terapie multi-iniettive. Con l’utilizzo del microinfusore
otteniamo: il miglioramento del grado di compenso
glicemico, che verifichiamo con la emoglobina glicata;
una minore variabilità glicemica, maggiore stabilità,
meno oscillazioni tra valori alti e bassi; una riduzione
del rischio di ipoglicemie severe, specie quelle notturne;
una qualità di vita del paziente molto migliore, perché
il microinfusore affranca la persona dagli orari di
iniezione, gli permette una maggiore flessibilità nella
vita di tutti i giorni, nel lavoro e nello sport.
L’utilizzo del microinfusore migliora la qualità di
vita del paziente basta pensare che l’ago sottocutaneo
si cambia ogni tre giorni. Una sola manovra ogni tre
giorni in confronto alle 4 iniezioni quotidiane. Il limite
di impiego di tali apparecchi risulta essere il costo.
Occorre quindi selezionare i pazienti che traggono
maggior beneficio nell’utilizzo di tale dispositivo ed
indirizzarli verso il suo utilizzo.
Destinari
Infermieri con la seguente modalità:
• 40 posti sono destinati ai soci, nel caso rimangono
vuoti possono essere utilizzati per i non iscritti alla
nostra associazione.
N° Partecipanti
50 infermieri
Obiettivo Generale
• Aggiornare gli operatori sanitari che operano
in campo diabetologico sul ruolo della terapia
con microinfusore, al fine di motivare il paziente
all’utilizzo di tale dispositivo.
• Rendere consapevole i partecipanti al corso dei
vantaggi per il paziente diabetico che utilizza il
microinfusore.
Obiettivi specifici teorici
1) Valutare in base alle necessità psico-fisiche del
paziente quali siano i casi in cui sia vantaggioso
consigliare l’utilizzo del microinfusore.
2) Conoscere le strategie educazionali efficaci a
motivare la persona all’utilizzo del microinfusore
3) Conoscere le funzione del microifusore.
4) Far riflettere gli operatori sanitari sul proprio ruolo
all’interno del team multidisciplinare per quanto
riguarda l’educazione al paziente portatore di
microinfusore
Obiettivi specifici pratici
1) Affinare il saper fare tramite lavori di gruppo sulle
tematiche affrontate durante il corso
2) Saper utilizzare un microinfusore
08.45-09.15 Registrazione dei partecipanti
Compilazione questionario
conoscenze
09.15-09.30 Saluto del presidente OSDI
Regionale. Presentazione
degli obiettivi della giornata
Presidente OSDI Toscana
Inf. M. Telleschi
09.30-09.45 Monitoraggio della Glicemia:
l’importanza di sapere
Dr.ssa I. Dicembrini
12.30-13.00 Terapia insulinica intensiva
mediante uso di microinfusore
Dott.ssa I. Dicembrini
13.00-14.00 Lunch
14.00-14.30 Integrazione CSII-CGM:
verso il pancreas artificiale
Dr.ssa I. Dicembrini
14.30-15.00 CGM con dato visualizzabile:
insegnare ad apprendere
Dr.ssa C. Lamanna
09.45-10.00 Gestione ottimale del diabete
tipo 1 e 2
Dr.ssa C. Lamanna
15.00-15.30 Gestione della terapia con
microinfusione in situazioni
particolari
Dr.ssa I. Dicembrini
10.00-10.30 Monitoraggio continuo
del glucosio: un approccio
innovativo
Dr.ssa I. Dicembrini
15.30-16.00 Set infusionali: descrizioni e
indicazioni
Dr.ssa C. Lamanna
10.30-10.45 Monitoraggio continuo del
glucosio: “Blind or real Time”
Dr.ssa C. Lamanna
10.45-11.00 Coffee Break
11.00-11.30 CGM: inserimento del sensore
ed educazione del paziente
Inf. S. Pagni
11.30-12.00 Sessione pratica:
lavori per piccoli gruppi
Applicare il sensore
(simulazione). Calibrazione
(inserimento del valore
glicemico)
Tutor Inf. S. Pagni
Dr.ssa I. Dicembrini
Dr.ssa C. Lamanna
12.00-12.30 Discussione in sala plenaria
del I lavoro di gruppo
Tutor Inf. S. Pagni
Dr.ssa I. Dicembrini
Dr.ssa C. Lamanna
16.00-16.15 Coffee Break
16.15-16.45 Sessione pratica assistita,
lavoro per piccoli gruppi:
applicare i set infusionali
Tutor Dr.ssa I. Dicembrini
Inf. S. Pagni
Dr.ssa C. Lamanna
16.45-17.15 Discussione in plenaria
del II lavoro di gruppo
Tutor Inf. S. Pagni
Dr.ssa I. Dicembrini
Dr.ssa C. Lamanna
17.15-17.30 Chiusura dei lavori
e compilazione
del questionario di valutazione
Inf. S. Pagni
Dr.ssa I. Dicembrini
Dr.ssa C. Lamanna
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