Lo sviluppo del comportamento A cura della Dott.ssa Caterina Rossi I pionieri dello studio dello sviluppo del comportamento del cane furono Scott e Fuller, che tra gli anni ’40 e gli anni ’50 condussero in un laboratorio a Bar Harbour, nel Maine, una serie di esperimenti su un gruppo di cani. Dal loro studio emerse l’esistenza di una correlazione tra ereditarietà e comportamento sociale; furono fatte anche molte ricerche sullo sviluppo ontogenetico del comportamento e da queste emerse la necessità di un’esposizione molto precoce a diversi stimoli. Le esperienze a cui un animale è sottoposto nelle prime settimane di vita sono quindi di fondamentale importanza per un corretto sviluppo dell’individuo. Vengono generalmente identificati 4 periodi: •Periodo prenatale •Periodo neonatale •Periodo di transizione •Periodo di socializzazione e sono definiti “periodi sensibili”, in quanto l’animale è particolarmente sensibile all’apprendimento di associazioni relativamente stabili e durature nel tempo. Periodo prenatale: Benché il feto non sia ancora in grado apprendere è tuttavia in grado di reagire attivamente agli stimoli sensoriali ed emozionali trasmessi dalla madre. Esiste una sorta di scambio di informazioni tra madre e feto in grado di provocare stati di stress o di benessere tali da influenzare lo sviluppo dei futuri comportamenti. Sono stati condotti numerosi esperimenti sia di stimolazione tattile, che di risposta dei feti a reazioni emozionali della madre, sia di induzione di preferenze alimentari (Pageat, 1999). Dehasse (1994) verificò che femmine accarezzate durante la gravidanza, hanno dato alla luce cuccioli più docili e che ben tolleravano il contatto. Periodo neonatale: Questo periodo va dalla nascita alla seconda settimana di vita. La sopravvivenza dei cuccioli dipende completamente dalla madre. Il cucciolo è ancora immaturo dal punto di vista neurosensoriale (Markwell e Thorne, 1987). Alla nascita i cuccioli sono ciechi e sordi ed il loro orientamento è influenzato solo da fattori tattili. Durante questa fase si compie lo sviluppo neurologico e la produzione di connessioni interneurali è estremamente importante perché solo quelle stimolate sopravvivranno (Pageat, 1999). Per questo è necessario che il cucciolo riceva il maggiore numero possibile di stimoli dall’ambiente esterno. L’attività principale, che ricopre il 90% del ciclo nictemerale, è costituita dal sonno e di questo il 95% è costituito da sonno paradosso, durante il quale si possono osservare movimenti di palpebre, orecchie, labbra, zampe e corpo (Pageat, 1999). Il restante tempo è occupato principalmente dall’assunzione del latte. I cuccioli dormono insieme, ammassati gli uni agli altri, provocandosi così delle stimolazioni tattili che probabilmente giocano un ruolo importante nello sviluppo sensoriale. Durante questo periodo c’è la comparsa di alcuni riflessi tra cui ilriflesso di ricerca del capezzolo, il riflesso labiale che provoca la suzione e il riflesso perianale che provoca l’emissione di feci e urine (Pageat, 1999). Per i primi 3 giorni i cuccioli manifestano una dominanza flessoria, cioè flettono gli arti quando vengono sollevati, mentre dal quarto giorno fino alle quattro settimane manifestano una dominanza estensoria, cioè estendono gli arti quando vengono sollevati (Houpt, 2000). Questo periodo di vita del cucciolo è dominato dall’acquisizione progressiva di nuove capacità sensorie e motorie, e la maturazione della vita di relazione è espressione dello sviluppo neurologico. La relazione tra i cuccioli e la madre si svilupperà completamente durante il periodo di transizione, quando i cuccioli avranno ben sviluppato i loro strumenti sensoriali (Pageat 1999). Periodo di transizione: Questo periodo va dall’apertura degli occhi fino alla comparsa dell’udito che si manifesta tramite il riflesso di trasalimento visibile tramite la produzione di un forte rumore a 10 cm sopra la testa del cane (tipo un battito di mani); questo rumore farà si che il cucciolo si sollevi sugli arti anteriori per poi lasciarsi cadere. Le orecchie si aprono e incominciano a rispondere a stimoli uditivi a 14 – 20 giorni, mentre a 16 giorni circa riescono a localizzare un suono (Ashmead et al., 1986). È un periodo di sviluppo rapido sia fisico che nervoso per quanto riguarda gli organi di senso (Fox, 1971; Nott, 1992). Gli occhi si aprono tra il decimo e il sedicesimo giorno e il riflesso pupillare è ancora lento anche se diventa perfettamente funzionante nel giro di qualche giorno (Pageat 1999). Grazie al miglioramento della capacità visiva i cuccioli non dondolano più la testa quando si muovono; questo periodo si evidenzia come l’ultima tappa dello sviluppo della corteccia cerebrale e con l’acquisizione degli ultimi elementi sensoriali necessari ad una ottimale vita di relazione (Pageat 1999). Durante questo periodo il ritmo sonno-veglia cambia rispetto alle settimane precedenti. Il sonno ora occupa circa il 65–70 % del tempo ed il sonno paradosso si limita al 50% di quello totale. Durante questo periodo si verifica anche l’attaccamento alla madre che diventerà un importante riferimento per i cuccioli che inizieranno così ad attuare il comportamento esplorativo dell’ambiente. Qualsiasi tentativo di allontanamento della madre dai cuccioli scatena uno stato di disagio che si esprime con agitazione ed emissione di vocalizzi sia da parte della madre che dei cuccioli; se la fase di separazione perdura, non tardano a sopraggiungere disturbi del sonno ed anoressia (Pageat, 1999). Periodo di socializzazione: Periodo compreso tra la quarta e la dodicesima settimana di vita. Le esperienze che il cucciolo affronta in questo periodo sono molto importanti perché ne influenzeranno sia il comportamento sia la capacità di adattarsi in maniera positiva alla convivenza con l’uomo e con gli altri animali. Il periodo di socializzazione permette al cucciolo di creare legami sociali sia nei confronti di conspecifici, si parla di socializzazione intraspecifica o primaria, sia nei confronti di altre specie, chiamata socializzazione interspecifica o secondaria. L’identificazione di specie viene acquisita a partire dalle 3 settimane fino alle 8 – 9 settimane grazie al contatto con la madre ed i fratelli, ma può essere recuperata fino alle 16 – 17 settimane. L’identificazione di altre specie avviene tra le 5 – 7 settimane fino alle 12 settimane di vita. Scott e Fuller (1965) trovarono un rapido aumento nella tendenza ad avvicinare persone sconosciute fino all’età di 5 settimane; dopo i cuccioli diventavano sempre più prudenti, anche se la motivazione sociale all’avvicinamento e all’interazione superava la paura fino all’età di 8 settimane. È stato inoltre identificato un periodo intorno alle 8 settimane in cui i cuccioli sono particolarmente sensibili a stimoli psicologicamente e fisicamente angoscianti (Fox e Stelzner, 1966). Il periodo di socializzazione è caratterizzato da 4 elementi importanti (Pageat, 1999) : •Acquisizione degli autocontrolli: prima di questo momento il cucciolo sarà portato a rispondere a qualsiasi stimolo con azioni indotte dal tipo di reazione emozionale. Grazie all’acquisizione degli autocontrolli sarà invece in grado di organizzare ed elaborare le informazioni sensoriali e di conseguenza regolare la sequenza delle sue azioni. Questa riorganizzazione implica l’introduzione di una fase molto importante che è quella di arresto dell’azione. Un esempio molto saliente è rappresentato dall’inibizione al morso, grazie al quale il cane acquisisce la capacità di interrompere la sequenza della lotta in seguito a segnali esterni quali il pianto dei fratelli o il ringhio della madre. •Le regole della vita di gruppo, gerarchizzazione: grazie all’acquisizione di questi schemi comportamentali i cuccioli imparano a relazionarsi in modo corretto con gli altri membri del branco. Tra le 5 e le 15 settimane si parla di gerarchizzazione alimentare; il cucciolo ormai svezzato viene messo di fronte a nuove fonti di cibo davanti alle quali deve imparare ad avere un atteggiamento deferente nei confronti degli altri membri adulti del branco. All’inizio di questo periodo, i cuccioli presentano un notevole aumento della frequenza e dell’intensità dei loro comportamenti aggressivi che tornano normali grazie all’apprendimento delle regole di accesso al cibo (Pageat, 1999). Alla pubertà si parla di gerarchizzazione sessuale, sociale e spaziale; tale momento è caratterizzato dall’interruzione del legame di attaccamento, dall’acquisizione del controllo dei comportamenti sessuali e dell’utilizzo dello spazio (Pageat, 1999). •Il distacco:il legame con la madre è massimo intorno alle tre settimane poi inizia progressivamente a calare. Molte sono le cause che entrano in gioco in questo meccanismo, ma le più accreditate sono l’eruzione dei primi denti da latte, che provocano dolore alla cagna durante la poppata e modificazioni ormonali, morfologiche e cognitive dei cuccioli, che alterano i comportamenti materni. Il primo distacco avviene in maniera differente a seconda del sesso dei cuccioli; sembrerebbe che la cagna cominci a rifiutare più precocemente i maschi piuttosto che la femmine (Fox M. V., 1978). •La comunicazione: proprio durante il periodo di socializzazione il cucciolo impara a comunicare, sia con gli intraspecifici che con gli interspecifici, utilizzando i diversi canali a sua disposizione: tatto, udito, vista, olfatto.