[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ] Diffusori Audiofilia AF-S2 Piccole meraviglie? [English version] Prodotto: diffusori Audiofilia AF-S2 Produttore: Audiofilia - Italia Prezzo: 2.019 euro Recensore: Nick Whetstone - TNT UK Data della recensione: Settembre, 2014 Traduttore: Roberto Felletti Sono un grande appassionato di grossi diffusori. Per esperienza posso dire che rappresentano un carico più facile per gli amplificatori e riempiono una stanza (in special modo quelle molto grandi) con una pressione sonora maggiore incontrando minori difficoltà, esibendo prestazioni che sono, in proporzione, più realistiche. Ma, ovviamente, molti audiofili non dispongono di ampie sale d'ascolto e quindi hanno bisogno di diffusori più piccoli, con i quali bisogna quasi sempre scendere a compromessi; di solito si tratta della quantità (e qualità) dei bassi. Quindi mi interessa sempre provare diffusori di dimensioni ridotte, per vedere fino a che punto arrivi il compromesso. I candidati esaminati in questa recensione provengono dall'Italia e sono prodotti da Audiofilia, un'azienda della quale non avevo mai sentito parlare prima d'ora. Il modello fornito per questa prova è stato l'AF-S2, un diffusore ragionevolmente compatto, dotato di sbocco reflex, che fa uso di tweeter a nastro e di woofer da 15 cm. Il prezzo, oltre 2.000 euro la coppia, non è certo economico e nell'attesa del loro arrivo mi domandavo se questi diffusori valessero una tale cifra. Disimballandoli non ho notato alcunché di particolarmente speciale, esteticamente parlando. Il cabinet ha la consueta forma rettangolare ed è largo 19 cm, profondo 29 cm e alto 30 cm. Sul retro sono presenti uno sbocco reflex, di 5 cm di diametro, e i morsetti per i cavi, placcati oro e predisposti per il bi-wiring. I diffusori sono accuratamente rifiniti con quella che sembra un'impiallacciatura in vero legno; mi sono domandato, visto il prezzo, perché gli altoparlanti non siano stati incassati a filo della facciata del cabinet. Coloro i quali debbano condividere la stanza d'ascolto con una "dolce metà" un po' pedante siano consapevoli che non sono fornite griglie di copertura. Successivamente Audiofilia mi ha inviato un link, al loro sito, nel quale si spiega, in dettaglio, come i diffusori della serie "S" siano stati ideati e costruiti. I progettisti ritengono che tutti gli strumenti musicali in legno utilizzino delle varietà di legname accuratamente selezionate allo scopo di ottenere il miglior suono possibile. Per quanto riguarda i diffusori, essi hanno adottato lo stesso principio, facendo il possibile per non impiegare lacche o colle in grado di modificare le proprietà acustiche dei materiali usati per la costruzione dei cabinet. Pertanto, suppongo che quella che sembra impiallacciatura in vero legno sia realmente vero legno! Audiofilia ha insistito abbastanza sulla corretta sistemazione degli AF-S2. Il progetto prevede che la base, invece di essere a contatto diretto con un ripiano o il piano d'appoggio di uno stand, sia sostenuta da quattro punte coniche metalliche (in dotazione) avvitate, da una parte, nella base stessa di ogni cabinet; lo scopo è disaccoppiare i diffusori dallo stand. Ogni punta va poi inserita in un piccolo disco metallico. Questa soluzione permette a tutto il diffusore di "cantare" invece di rischiare di risuonare; l'azienda sostiene che in questo modo il suono migliori. Ho collocato i diffusori su stand alti, con i tweeter leggermente al di sopra delle mie orecchie, una volta seduto in posizione d'ascolto. Come esperimento, ho iniziato la sessione senza le punte per poi metterle in seguito. Ciò che Audiofilia sostiene è chiaramente percepibile; gli AF-S2 suonano molto meglio con le punte disaccoppianti, permettendo all'intero cabinet di "cantare". Quindi li ho tenuti così per tutta la durata della recensione. Il passo successivo è stato trovare la posizione ottimale per ogni diffusore. Essendo collocati sul lato corto, ho iniziato mettendoli abbastanza vicino al muro posteriore, per enfatizzare la risposta dei bassi. A causa della presenza del reflex posteriore questo è stato un errore, per cui li ho allontanati dal muro. Ciò che mi ha stupito è che i bassi hanno cominciato a suonare bene a 30 cm di distanza dalla parete. Se metto i miei grossi MS Pageants, con i loro woofer da 20 cm, a una distanza simile, perdo un bel po' di bassi. Inoltre i più piccoli AF-S2 non hanno perso nulla sulle basse frequenze, con un miglioramento considerevole della qualità dei bassi e, in più, un conseguente aumento della profondità del palcoscenico. Per trovare il posizionamento ottimale è stato sufficiente spostare i diffusori lateralmente. Il resto dell'impianto, per questa recensione, comprendeva il mio PC, ottimizzato per l'audio, con Audiophile Linux e JPlay (in Windows 8), tre DAC USB, il DAC M2Tech hiFace e il iFI iDAC. Ho iniziato con un chip amp Gainclone, ma ho notato che era talmente rivelatore con i tweeter a nastro al punto da rendere faticoso l'ascolto; quindi l'ho sostituito con l'amplificatore valvolare Yarland FV-34C che con i diffusori ha formato un connubio perfetto. Tra parentesi, gli S2 non sono un carico particolarmente difficile per gli amplificatori; tuttavia non funzioneranno con pochi watt. Li ho provati con il minuscolo Miniwatt N3 da appena 3,5 WPC. È andata bene fin quando il volume era quasi al massimo, dopodiché il clipping era percepibile. Avevo chiesto ad Audiofilia di inviarmi una coppia rodata di AF-S2 in modo da essere pronto per l'ascolto, a collegamenti ultimati. Già da subito sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle prestazioni di questi diffusori, particolarmente per quanto riguarda i bassi e continuavo a domandarmi come potessero diffusori così piccoli riprodurre frequenze così basse. Ma non era solo una questione di profondità del basso, erano la sua musicalità, la velocità e il modo in cui esso si integrava con il resto della musica (quando i diffusori si trovavano nella posizione ottimale). E anche aumentando il volume a livelli che uso solo quando i miei vicini di casa non ci sono, a stento si innescavano le risonanze della stanza. In altri termini, potevo ascoltare a volumi elevati a piacimento senza che ci fosse alcun odioso rimbombo. Nella mia piccola sala d'ascolto, che misura circa 3 m x 3 m, gli AF-S2 non hanno avuto difficoltà di sorta a tirare fuori tutti i bassi che desideravo; una lodevole impresa per diffusori così piccoli, equipaggiati con woofer da 15 cm. I giri di basso sono facili da seguire, come ho avuto modo di ascoltare; ma la caratteristica che causa dipendenza è la velocità. La traccia di prova che uso di solito, tratta dall'album "Graceland" di Paul Simon ne è uscita vittoriosa, ma una che si è distinta in modo particolare è stata "Resistor" degli Yello, tratta dall'album "Pocket Universe". Sembrava di avere una mitragliatrice in casa, nel vero senso della parola! Alcune tracce dell'album "Ha" di Talvin Singh suonavano meglio di quando le ho ascoltate con qualsiasi altro piccolo diffusore e ancora una volta la profondità del basso degli AF-S2 è stata pressoché incredibile. Ovviamente, diffusori così piccoli non possono certo riprodurre l'ultima ottava del basso più profondo, tuttavia riescono a suonare così bene che non me ne preoccupo. Se ne possedessi una coppia, non sentirei il bisogno di aggiungere un subwoofer all'impianto, almeno non per la musica. E che dire del resto delle frequenze? Ebbene, come ci si può aspettare i tweeter a nastro sono estremamente rivelatori e sulle alte frequenze lasciano trasparire pressoché ogni dettaglio. Tuttavia, ho notato che con alcune tracce possono essere un po' troppo "vivaci"; questo potrebbe anche dipendere dalla qualità dell'incisione e comunque non capita così spesso. A parte ciò, gli AF-S2 semplicemente svaniscono dalla stanza lasciando solo una parete di suoni. Il palcoscenico è ampio e si estende oltre i diffusori, quando essi siano posizionati correttamente. Ho già parlato della profondità del palcoscenico quando i diffusori sono lontani dalla parete posteriore. Con un'immagine ben focalizzata, l'insieme contribuisce a delineare un palcoscenico molto preciso e la limpidezza della gamma media spesso dà la sensazione che un musicista possa materializzarsi nella stanza. Ho trascorso molte ore con gli occhi chiusi crogiolandomi nell'illusione che alter ego di Stacey Kent, Diana Krall, Helen Merrill e Natalie Merchant, tanto per citarne alcuni, stessero esibendosi apposta per me, nell'intimità della mia stanza. Inoltre, musicisti e strumenti sono sempre ben distinti gli uni dagli altri. A questo punto ho tolto i ponticelli di ottone dai morsetti degli S2 e ho usato una seconda coppia di cavi per provare il bi-wiring, che si è rivelato un deciso miglioramento. Non è mai una cattiva idea disaccoppiare il tweeter dal woofer, quando possibile. È sempre difficile misurare l'ampiezza dell'area d'ascolto, "sweet spot", in una stanza piccola, ma di sicuro sono riuscito a spostarmi per qualche decina di centimetri, in entrambe le direzioni, dal punto d'ascolto verso il centro del muro posteriore. Vorrei aggiungere che preferisco i diffusori paralleli tra loro anziché convergenti verso l'interno. Se vi domandate il perché, provate ad ascoltare l'album "Amused to Death" di Roger Waters con gli effetti Q-sound, prima in un modo e poi nell'altro. Quando ho fatto la prova di linearità, usando gli effetti Qsound dell'album "Amused to Death" di Roger Waters, ho notato che essi non erano abbastanza proiettati all'esterno rispetto ai miei MS Pageants o ai diffusori Alacrity Audio Caterthun. Non so se ciò fosse dovuto ai piccoli woofer degli AF-S2 o alla progettazione dei crossover, comunque le differenze erano marginali. Talvolta sento questi effetti in altri album, ad esempio quando il suono sembra provenire da un punto ben distante della stanza. L'album "Boheme", dei Deep Forest, è il primo che mi viene in mente. Provando gli S2, stavo ascoltando il brano "Little Lies" dei Fleetwood Mac e per la prima volta sono riuscito a sentire le voci del coro provenire proprio dalla parte della stanza in cui mi trovavo. Non c'è dubbio che la capacità di collocare la sorgente sonora lontano dalla parete posteriore sia il motivo per cui questi diffusori riescano a ricreare un palcoscenico tridimensionale del genere, oltre ad enfatizzare gli effetti Q-sound. Niente male per dei piccoli diffusori in una piccola stanza! Giunto a questo punto ho contattato Audiofilia per un'informazione leggermente più tecnica. A quanto pare, per incomprensioni linguistiche, i diffusori inviatimi non erano rodati, ma solo provati. L'azienda mi ha suggerito di farli suonare per altre 40-50 ore affinché fossero in grado di esprimersi al meglio. E avevano ragione. Col trascorrere del tempo, quella "vivacità" all'estremità in gamma alta sembrava svanita del tutto, il basso era migliorato ulteriormente e, nel complesso, il piacere di ascoltare gli S2 cresceva sempre più. Audiofilia mi aveva anche detto che si usa una specie di trucco per potenziare la risposta sui bassi. Forse "trucco" non è la parola più indicata, ma di sicuro loro adottano qualche stratagemma che permette agli S2 di suonare come se fossero diffusori più grossi, enfatizzando le basse frequenze. Mi hanno ricordato i diffusori Caterthun, che ho recensito l'anno scorso, i quali impiegano lo stesso trucco. La differenza principale tra i due è che gli S2 andrebbero (dovrebbero essere) collocati parecchio distante dal muro posteriore, mentre i Caterthuns richiedono una sistemazione a ridosso della parete per un'adeguata risposta sui bassi. In questo gli S2 sono avvantaggiati, in termini di profondità del palcoscenico. Questi diffusori hanno riprodotto con stile qualsiasi musica abbia loro fornito: pop, rock, jazz e classica. Gli unici casi in cui potrei sinceramente criticarli sono la musica per grandi orchestre o le colonne sonore dei film, generi caratterizzati dalla presenza di molti strumenti che, a causa delle loro ridotte dimensioni, gli S2 non riescono a riprodurre al meglio. Ad esempio, la colonna sonora del film "Il Gladiatore" non ha lo stesso impatto dato da diffusori più grossi. Contrariamente, con esecuzioni soliste (vocali o strumentali) la riproduzione è eccellente e alcuni artisti, nonché strumenti, "sembrano" di dimensioni reali. Se volete assistere a un concerto rock nella vostra piccola stanza, allora gli S2 sono il biglietto, come ho scoperto nel corso dei miei ascolti, per gli alter ego di Rory Gallagher e Carlos Santana. La qualità delle percussioni (con il basso ben definito) è probabilmente un grosso punto a favore. Non ho mai sentito il battito cardiaco all'inizio di "Dark Side of the Moon" suonare in maniera così reale. Con musica acustica, tipo l'album "Solo Acoustic" di Jackson Browne, la delicatezza e la ricchezza armonica delle note della chitarra hanno contribuito ad accrescere la piacevolezza dell'ascolto. Inoltre, ho riscontrato che voci a me familiari, quali quelle di Karen Carpenter, Richard Burton e di un mio amico che ha da poco pubblicato un suo album, venivano riprodotte con estrema accuratezza. Anche i suoni metallici, come i piatti e il triangolo, erano riprodotti in modo molto realistico. Il suono dei violini non è mai stato un problema, non uscendo troppo stridulo dai tweeter a nastro. Nel complesso, ho apprezzato molto gli S2 e li consiglierei senz'altro a tutti coloro che cercano diffusori di dimensioni contenute. Pressoché ogni genere musicale è godibile, con l'unica eccezione delle grandi orchestre, con cui gli S2 non riescono a raggiungere le prestazioni di diffusori più grossi. Essi mantengono le loro qualità a bassi volumi d'ascolto, caratteristica piuttosto importante qualora si ascolti molto a tarda ora. Tuttavia tenete presente che non si tratta di diffusori da mettere sul ripiano di un mobile, hanno bisogno di una coppia di stand decenti e inoltre devono essere sistemati ben lontano dalla parete posteriore, con aria intorno. Durante l'ascolto non potevo fare a meno di pensare che molti diffusori grossi da pavimento, nella mia stanza, non occupano necessariamente uno spazio maggiore degli S2. Detto ciò, questi diffusori sono così validi che meritano considerazione per le loro capacità, pressoché indipendenti dalle dimensioni. In piccoli ambienti d'ascolto, secondo me, è difficile ottenere prestazioni superiori con dimensioni così contenute. Sono diffusori che non solo suonano bene, ma sono tra i più divertenti e godibili che io abbia mai ascoltato in una stanza piccola. Per farla breve, i migliori diffusori di ridotte dimensioni che abbia ascoltato. © Copyright 2014 Nick Whetstone - [email protected] - www.tnt-audio.com [ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]