ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE
“G.GALILEI”
Biologia Chimica Elettronica Elettrotecnica Informatica Meccanica
Via G.Galilei 66 57122 Livorno Tel: 0586 447111 Fax: 0586 447148
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INDAGINE SUL FABBISOGNO FORMATIVO
IN RELAZIONE ALL’OCCUPABILITA’ NEI
DIVERSI SETTORI PRODUTTIVI DELLA
PROVINCIA DI LIVORNO
ANALISI SVOLTA DA I.T.I.S. “G. GALILEI” DI
LIVORNO, IN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO
STUDI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI
LIVORNO
AUTORI:
Pietro Fontana
Alessandro Ciucci
Livorno – 20/07/2014
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Premessa
La formazione è sempre più intesa come uno strumento da adattare alle esigenze di un territorio
in relazione all’evoluzione del sistema socio economico e produttivo piuttosto che un prerequisito
che i giovani devono avere per accedere al così detto “modo del lavoro”. La crisi economica
globale che stiamo attraversando si innesta su un territorio già in sofferenza. Interi settori
economici tradizionali come il metal-meccanico, la logistica, il commercio transfrontaliero, il
petrochimico, il siderurgico risentono della globalizzazione dell’economia e del riposizionamento
dei maggiori player su scala mondiale. La riduzione degli investimenti in certe zone del mondo (il
vecchio mondo) ha rallentato il processo di rinnovamento del tessuto economico livornese su cui
si è innestata la presente crisi.
Pertanto margini economici sempre più ridotti portano gli operatori economici a cercare personale
già formato per minimizzare i tempi di inserimento.
Un secondo aspetto della formazione è legato alla sua collocazione temporale nella vita
professionale. Si è passati da un modello formativo in cui la formazione era legata all’età giovanile
ad una formazione permanente, sia per esigenze di ricollocamento sia perché alcune
abilità/competenze necessitano aggiornamenti continui, si pensi alle ICT, alla sicurezza, alla
qualità, alla normativa ambientale, alla conoscenza delle lingue, all’evoluzione dei modelli
aziendali e della produzione (lean production, etc).
Pertanto il presente studio si pone l’obiettivo di sostenere la capacità progettuale dell’agenzia
formativa in relazione all’evolversi del contesto socio economico.
Introduzione
Lo studio e l’analisi del fabbisogno formativo, definito generalmente come esigenza di
superamento del gap esistente tra le competenze che bisogna possedere per svolgere una
determinata attività e quelle che effettivamente un soggetto possiede in un dato momento,
rappresenta una vera e propria attività di ricerca finalizzata alla conoscenza:
delle caratteristiche strutturali e dinamiche di un’organizzazione e dei relativi processi
produttivi;
dei bisogni individuali espressi in termini di competenze e motivazioni, il più delle volte
derivanti dalle reciproche attese tra organizzazione e soggetti che ne fanno parte;
dalle aspettative dei vertici (proprietà) dell’organizzazione.
Non sempre i fabbisogni formativi sono evidenti o espressi in modo chiaro dai vari attori, e non è
raro il caso in cui si noti una carenza di consapevolezza dell’esigenza stessa. E’ necessario,
pertanto, procedere al loro rilevamento attraverso forme di indagine e analisi documentali
condotte sulle realtà economiche e imprenditoriali di un determinato territorio oggetto
dell’indagine.
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Il fabbisogno formativo esprime l’esigenza di una struttura organizzativa di rispondere ad una
carenza di competenza e l’individuazione e la progettazione di un percorso formativo ha come
obiettivo quello colmare tale gap e di dare risposta alle reciproche aspettative degli individui e
delle aziende.
E’, quindi, fondamentale che in un’analisi dei fabbisogni formativi finalizzata all’inserimento nel
mondo del lavoro (placement) vengano indicati e descritti chiaramente:
i fabbisogni formativi;
i soggetti che li esprimono;
le modalità di rilevazione;
l’intensità del gap di competenza in termini di determinati standard e/o aspettative.
Le analisi sono state svolte dall’Istituto Tecnico Industriale Statale “G. Galilei” di Livorno, in
collaborazione con il centro studi della Camera di Commercio di Livorno.
Il contesto della provincia di Livorno
Un bilancio complessivo del mercato vede che nei primi mesi del 2014 le entrate previste nelle
imprese provinciali erano 5.800 a fronte di un monte uscite programmate pari a 6.550 da
realizzarsi nell’arco dell’anno con un saldo finale annuo di meno 750 unità. Una situazione di
contrazione importante che spinge gli operatori della formazione a far sfruttare a pieno e nel
miglior modo possibile le occasioni di incontro con il mercato del lavoro A beneficio tanto delle
aziende che dei giovani in cerca di lavoro.
Nonostante gli elevati tassi di disoccupazione generale e giovanile le imprese vedono crescere nel
biennio 2013 – 2014 le difficoltà di reperimento dei candidati ideali. Tali difficoltà interessano il
13% delle assunzioni previste in provincia (circa tre punti percentuali in più della media nazionale)
prima del 2013 tale quota era al 5%. Le difficoltà sono attribuite più spesso a una inadeguata
preparazione di candidati (10%) e in misura minore ad una scarsa disponibilità personale (3%).
Tra i principali settori dell'economia provinciale, le difficoltà di reperimento sono più frequenti
nelle costruzioni, nelle quali oltre il 42% dei profili ricercati risulta difficile da trovare. Difficoltà
superiori alla media sono attese anche nelle industrie metalmeccaniche ed elettroniche (20%).
Le imprese tendono a cercare prevalentemente candidati in possesso di un esperienza specifica.
Nel 2014 è stata richiesta un'esperienza specifica nella professione al 29% dei nuovi assunti
(contro il 21% della media Italia) e ad un ulteriore 39% è stata chiesta almeno un'esperienza nel
settore in cui opera l'azienda (37%in Italia).
Quasi i tre quarti delle assunzioni programmate è concentrata sui profili intermedi tipici del
turismo e della ristorazione, ossia cuochi, camerieri e baristi Grande interesse anche verso le
professioni non qualificate nel commercio e nei servizi conduttori e i di veicoli e di macchinari
mobili Si tratta di professioni caratterizzate da un'elevata rotazione del personale, che in
prevalenza viene assunto con un contratto a termine. Esistono problemi di reperimento
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soprattutto per le professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione ma anche per
gli operai specializzati dell'industria estrattiva e dell'edilizia
Competenze trasversali
La capacità di lavorare in gruppo e capacità di lavorare in autonomia sono indicate come “molto
importanti” per il 56-57% circa delle assunzioni programmate. Tra le altre competenze trasversali
segnalate vi sono, in ordine di importanza segnalata dalle imprese: capacità di risolvere problemi,
la capacità comunicativa, flessibilità, capacità di adattamento, l'attitudine al risparmio energetico,
la capacità di analizzare e sintetizzare le informazioni e la capacità di pianificare e coordinare. Le
abilità creative e d'ideazione infine sono indicate come molto importanti solo in un caso su cinque.
Diplomi più richiesti e caratteristiche generali della domanda
In generale, prevalgono le assunzioni di personale con indirizzo di studio non specificato o nessuna
formazione specifica indicata dalle imprese. Queste previsioni di assunzione sono indicative di una
domanda riferita a competenze professionali non formate dal sistema scolastico tradizionale (es.
operai specializzati) o comunque di carattere generico (agenti di commercio, venditori, commesse,
rappresentanti, promoter etc.). In questi casi la necessità di una formazione aggiuntiva è forte ma
meno rilevante rispetto ad altri contesti, segno evidente che in questi candidati le aziende sono
alla ricerca principalmente di capacità trasversali insite nell’indole del candidato stesso (capacità di
lavorare in autonomia, capacità comunicative, disponibilità agli spostamenti, flessibilità
organizzativa etc.) o nel suo curriculum vitae (conoscenza delle lingue, capacità informatiche,
esperienza diretta nel settore etc.).
INDIRIZZI PIU’ RICHIESTI
Amministrativo - commerciale
Turistico - alberghiero
meccanico
Informatico - telecomunicazioni
Termoidraulico
Elettronico
Elettrotecnico
Edile
INDIRIZZI MENO RICHIESTI
Chimico
Agrario - alimentare
Linguistico
Classico, scientifico, socio-psico-pedagogico
Socio- sanitario
Biologico
Biotecnologico
(Indirizzi di diploma a domanda tendenzialmente nulla: Nautico e grafico pubblicitario)
INDIRIZZI DOVE L’ESPERIENZA E’ PIU’ RICHIESTA
INDIRIZZI DOVE L’ESPERIENZA E’ MENO RICHIESTA
Informatico - telecomunicazioni
Elettronico
Socio - sanitario
Meccanico
Amministrativo - commerciale
Turistico - alberghiero
Elettrotecnico
Edile
Chimico
Termoidraulico
Agrario – alimentare
Linguistico
Classico, scientifico, socio e psico-pedagogico
Biologico
Biotecnologico
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L’ esperienza richiesta indica dove concentrare gli sforzi per le iniziative di incontro con il mondo del
lavoro
Risultati del confronto tra le previsioni di assunzioni di diplomati delle imprese livornesi
(domanda di lavoro) con l'offerta identificata nei neodiplomati - dettaglio per indirizzo di
studio e per rapporto tra domanda e offerta
Indirizzo turistico-alberghiero
Indirizzo amministrativo-commerciale
Domanda > Offerta
Indirizzo edile
Indirizzo meccanico
Indirizzo socio-sanitario
Indirizzo generale (licei)
Indirizzo linguistico
Domanda < Offerta
Indirizzo elettronico
Indirizzo agrario-alimentare
Indirizzo termoidraulico
Indirizzo elettrotecnico
Fonte: Elaborazione dati Centro studi CCIAA Livorno
Diplomi di laurea più richiesti e caratteristiche generali della domanda
Il “mercato” per i possessori di una titolo universitario è diverso rispetto a quello dei diplomati e il
bacino si amplia passando alla regione se non oltre (nazione/europa). I dati presentati fanno
comunque riferimento al contesto provinciale.
I più richiesti
Indirizzi generali
INGEGNERIA
PSICOLOGIA
ECONOMIA
ARCHITETTURA
SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI
SCIENZA DELLA FORMAZIONE
MEDICINA
Indirizzi specifici
Ingegneria elettronica e dell’informazione
Ingegneria industriale,
Indirizzo chimico - farmaceutico
Altri indirizzi di ingegneria
Sanitario e paramedico
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I meno richiesti
Indirizzi generali
SCIENZE POLITICHE E SOCIALI
LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
LETTERE E FILOSOFIA
ARTE, AGRARIA
VETERINARIA
GIURISPRUDENZA
Indirizzi specifici
Ingegneria civile ed ambientale
Medico chirurgico e odontoiatrico
Scienze motorie
Scientifico, matematico e fisico
Geo-biologico e biotecnologie
Statisitica non economica
Si mantiene significativa la domanda di laureati in Economia, Ingegneria e Chimico-farmaceutico. In
ripresa la domanda per Psicologia ed Architettura Per i laureati è richiesta l’esperienza ad un neo
assunto su due.
Previsioni
Nel medio periodo potrebbe delinearsi il seguente scenario:
Eccesso di offerta: Si prevede un numero insufficiente di entrate nell’attività lavorativa (domanda)
rispetto all’ offerta di neo laureati per gli indirizzi agrario, giuridico, e soprattutto politico-sociale,
architettura e geo-biologico.
Eccesso di domanda: I nuovi ingressi di laureati nel mercato del lavoro saranno inferiori alle
necessità del mercato e quindi alla domanda di lavoro che si prevede esprimeranno gli operatori,
per gli indirizzi di laurea dei gruppi economico- statistico, ingegneria e insegnamento.
I settori trainanti per chi cerca un occupazione stagionale sono Turismo e ristorazione, Commercio,
Tempo libero, Altri servizi alle persone e Servizi operativi.
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Del settore Tempo libero fanno parte le attività artistiche, di intrattenimento e divertimento (es.
Attività dei giornalisti indipendenti, Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche,
Attività di conservazione e restauro di opere d'arte, Attività di biblioteche, musei, orti botanici e
simili, attività riguardanti le lotterie, le scommesse e le case da gioco, gestione di impianti e
strutture sportive di vario genere).
Sono considerati Altri Servizi alle persone le attività di lavanderia, parrucchieri, centri estetici ed
attività connesse (stabilimenti termali), servizi di pompe funebri, Attività di sgombero di cantine,
solai e garage, Servizi di cura degli animali da compagnia (esclusi i servizi veterinari), nonché altri
servizi di cura della persona non espressamente o diversamente classificati.
Quanto ai Servizi operativi includono le attività immobiliari, attività di noleggio, agenzie di viaggio
e supporto alle imprese, servizi di vigilanza e investigazione, attività di servizi per edifici e paesaggi
(giardinaggio, pulizie etc.), attività di supporto alle funzioni d’ufficio ed in generale alle attività
d’impresa.
I settori trainanti per chi cerca un’occupazione non stagionale sono servizi operativi ed altri servizi
diversi da quelli specificati
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Nella categoria Altri Servizi troviamo le attività editoriali, Attività di produzione cinematografica, di
video e di programmi televisivi, registrazioni musicali e sonore, trasmissioni radiofoniche e
televisive, produzione di software, consulenza informatica e attività connesse, elaborazione
elettronica di dati contabili e di altro genere, servizi informatici vari, attività finanziarie e
assicurative, attività professionali, scientifiche e tecniche (studi legali, notarili, contabili, etc… studi
fotografici, attività di interpretariato), pubblicità e ricerche di mercato, attività legate
all’istruzione, sanità e assistenza sociale.
Le professioni più richieste ….
Si tratta nel 53% dei casi di Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi. ….
Nello specifico le assunzioni previste riguarderanno:
•Addetti nelle attività di ristorazione (cuochi, camerieri e baristi)
•Addetti alle vendite (compresi addetti ai distributori di carburanti)
Ma anche in buona parte di Operatori qualificati nell’ambito dei servizi di sicurezza e vigilanza (es.
bagnini, guardie private di sicurezza etc.), addetti alle pulizie, operai non specializzati e
magazzinieri, nonché personale generico, non qualificato, da inserire all’interno di servizi ricreativi
e culturali.
Le 20 professioni con i maggiori tassi di crescita previsti tra il 2013 ed il 2017 come entrate nel
mondo del lavoro.
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Settori in futuro potenzialmente più dinamici sul mercato del lavoro
Per il Turismo si profilano interessanti sviluppi sul fronte del turismo della terza età, turismo
congressuale e d’affari, turismo legato alle crociere ed alla nautica da diporto e sportiva, turismo
religioso e basato su target specifici.
Quanto alla Nautica vi sono interessanti opportunità per chi volesse sviluppare i mestieri
artigianali in modo più attinente al settore, dal falegname all’elettricista, dal rettificatore motori al
fabbro, dal saldatore all’idraulico, dal tubista allo chef, dal meccanico all’informatico,
dall’installatore di impianti elettronici e di domotica al verniciatore per giungere fino al personale
di bordo come lo steward, il capo barca, o il personale di servizio nei porti turistici.
pubblic utilities – Stanno emergendo nuove fonti di energia rinnovabile, non più legata solo al
fotovoltaico o all’eolico, ma anche al geotermico ed ai motori marini. Si tratta di fonti la cui
possibilità di sviluppo resta fortemente legata alla disponibilità di manodopera specializzata,
attualmente scarsa per mancanza di percorsi formativi adeguati.
Sul fronte della Comunicazione emerge come ormai indispensabile, anche per le piccole imprese,
dotarsi di strumenti e di personale esperto in web marketing ed e-commerce, con ampia
conoscenza del territorio e buone capacità di creare network. Sul fronte dei Servizi alla persona
sembrano sempre più richieste figure di assistenza ad anziani, portatori di handicap e ammalati
con formazione specifica in base alla problematica sanitaria.
Alcune riflessioni sulle figure professionali più ricercate
Nessuna delle figure professionali individuate può essere definita semplicemente “tradizionale” o
appartenente alla categoria “personale generico”. Ogni figura professionale individuata presenta
un profilo di alta specializzazione essendo richieste conoscenze ed esperienze molto specifiche .
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Anche alle figure più comuni ed artigianali è richiesto di acquisire competenze NON tradizionali ma
specifiche di comparti innovativi o comunque caratterizzanti il territorio ma mai completamente
sviluppati sotto il profilo delle competenze professionali richieste.
Oltre alle competenze tecniche specifiche viene spesso richiesta ai lavoratori :
•
•
•
•
Una conoscenza approfondita della terminologia tecnica di settore in almeno due lingue
che devono essere parlate e scritte in modo fluido, inutile il livello scolastico;
Una buona conoscenza del territorio di riferimento ai più diversi fini, dal favorire la
possibilità di fare network con altri operatori del settore, alla promozione del territorio
stesso e dei prodotti e servizi da esso generati;
Conoscenze di base delle potenzialità e degli strumenti del web in termini sia commerciali
che comunicativi;
Buone conoscenze normative ed ampia disponibilità all’autoaggiornamento in tal senso.
Centralità dell’individuo
Da quanto sin ora esposto sembra delinearsi una nuova centralità dell’individuo, frutto non tanto
di una maturazione sociale e del sistema ma come risposta indispensabile ad un mercato sempre
meno definito, dove le tendenze sono deboli, dove la professionalità specifiche non sono
indispensabili, ma le abilità/competenze che permettono un successo professionale (inteso come
capacità di ottenere un lavoro, capacità di far profitto nel lavoro, capacità di ricollocamento) sono
un mix di conoscenza e aspetti caratteriali. Il singolo individuo deve adeguarsi alle nuove tendenze
di mercato (non più politica del posto fisso). Il decrescere della possibilità per gli individui di fare
un riferimento stabile a specifiche realtà organizzative e professionali, porta ad aumentare, anche
drammaticamente, la necessità di elaborare continuamente proprie forme di crescita personale e
di adattamento a una realtà lavorativa in continuo cambiamento. Questo avviene in un costante
confronto (diretto o indiretto) degli individui con una pluralità di attori che comprende, ad
esempio, non solo le organizzazioni ove si lavora in un periodo dato, ma anche gli enti preposti alle
politiche pubbliche, le agenzie del lavoro, le agenzie e i professionisti della formazione e altri
ancora.
In questo modo si va a definire l’attività formativa come uno specifico modo (certo non l’unico, ma
con una sua particolare rilevanza) di controllare i “pericoli” di esclusione sociale che gli individui
affrontano, trasformandoli in “rischi” noti e gestibili, in chiave di fabbisogni formativi che possono
essere identificati all’interno di alcune aree.
Aree di intervento dell’Agenzia Formativa
La centralità dell’individuo sopra esposta è possibile se l’individuo è attrezzato culturalmente per
una formazione continua (possibile solo per alti livelli di formazioni di base e con importanti settori
non coperti come le lingue, la sicurezza, etc) oppure se sul territorio è possibile accedere a sevizi
qualificati per colmare eventuali gap formativi necessari per una proficua attività professionale o
per il ricollocamento (ICT, sicurezza, normativa, lingue, etc).
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Si profilano quindi alcune aree di intervento su cui agire per rendere adeguata ed efficace l’azione
dell’agenzia:
-
Non diplomati: partecipazione a bandi IeFP su settori affini a quelli dell’Istituto Tecnico
(elettrici ed elettronici, meccanici, termoidraulici) potenziamento offerta formativa
(chimica, energia, ambiente)
-
Diplomati: partecipazione a bandi IFTS a alle azioni proposte dalla Regione Toscana
(creazione di impresa, Istituti Tecnici Superiori) per il sostegno all’orientamento e
all’imprenditorialità giovanile
-
Laureati: erogazione di specifiche conoscenze/competenze per l’aggiornamento e il
ricollocamento (CAD3D, lingue, sicurezza)
-
Azioni trasversali: in tutte le attività saranno inserite azioni di empowerment, project
management, lingua base e tecnica, informatica.
L’azione dell’agenzia dovrebbe avere quindi almeno due assi da sviluppare, uno legato alle
esigenze contingenti dei corsi svolti in collaborazione con altri soggetti, l’altro legato al sostegno
all’offerta formativa della scuola stessa.
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