O R GA N O U F FIC IA L E D E L L A CA S A ED ITR I CE S TU D IO M U S I CA L I CATA IL PEGASO DIRETTORE RESPONSABILE: GAETANO ALICATA NOTO, 15 OTTOBRE 2016 - 3° TRIMESTRE - REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI SIRACUSA N°16 DEL 23.12.2008 SOMMARIO Pag. 1 La Riforma di GLuck G. Alicata Pag. 11 Ballet of Moscow, programma, F. Lo savio Pag. 2 Giancarlo Aleppo Redazione Pag. 12 ISSMA di Siracusa Pag. 3 La musica nelle scuole superiori L. Fiorentini Pag. 13 Il Corvo e l’allodola Pag. 4 Sera di Gallipoli di P. Bertoli E. Tricarico Pag. 14 Giuseppe Baldari Pag. 5 Compositori diplomati in… P. Suriano Redazione S. Grasso Pag. 15 Il cinema psicopedagogico… Pag. 6 Banda Musicale Scopello-Pila Pag. 7 Banda Città di Bernalda R. Campisi F. D’Isa C. Spadola Pag. 16 Matrix, matricis... F. D’Isa C. Guastelluccia Pag. 17 Turista per caso… Q. Abati Pag. 8 Banda “Boleto” e Banda di Oriolo Gakimas Pag. 18 Esami di Stato… C. Spadola - M.R. Di Noto Pag. 9 Cantori Materani Redazione Pag. 19 L’orco delle fiabe… Pag. 10 Ballet of Moscow F. Lo Savio Pag. 20 Cav. Francesco Zaccà L. Franzò R. Campisi HANNO COLLABORATO Adalberto Protopapa Giancarlo Aleppo Pino Suriano Costanza Guastelluccia Lucia Franzò Sebastiano Grasso Dario Colombo Luigi Fiorentini Stefania Leone Enrico Tricarico Marilena De Pietro Gakimas Marzia Martino Edizioni Musicali di Alicata Gaetano Via A. Brancati,106 - 96018 Pachino (Sr) Tel: 328.4650606 Fax: 0931.1846143 E-Mail: [email protected] Web Site: www.studiomusicalicata.it PAGINA 1 IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 LA RIFORMA DI GLUCK Colui che si contrappose agli eccessi dell’opera napoletana fu Cristoforo Willibaldo Gluck. Egli, col suo stile, semplificò i libretti e l’azione, eliminò la virtuosità e creò una perfetta simbiosi tra canto e dramma e tra recitativi e arie. L’ouverture (sinfonia introduttiva all’opera) veniva eseguita prima dell’opera e la strumentazione delineò ancor di più i personaggi e le scene. Nacque a Erasbach, Alto Palatinato in Germania, nel 1714 da una famiglia di origine Boema. Allievo a Milano di Sammartini, dall’illustre maestro fu influenzato nello stile di comporre col gusto italiano. Dopo aver rappresentato in Italia opere che riscossero favorevoli consensi, di pubblico e critica, si trasferì a Londra per osservare e studiare la musica di Haendel. Nel 1775, grazie al conte Durazzo, fu nominato direttore musicale della corte di Vienna. È in questo contesto che conobbe Ranieri, poeta italiano, con il quale pose le basi per la realizzazione della riforma del melodramma. La prima opera, che segnò l’inizio della riforma e che divise sia la critica sia il pubblico per l’entusiasmo e per le polemiche, fu l’”Orfeo ed Euridice”, rappresentato nel 1762. Seguirono, sempre su libretto di Calzabigi, “Alceste” e “Paride ed Elena”. Nel 1773, si reca alla corte di Parigi su invito della regina Maria Antonietta, sua grande fan e protettrice. Qui fece rappresentare “Ifigenia in Aludide” e “Orfeo” (opere per l’occasione tradotte in francese). In questo contesto, Gluck, oltre a lottare con i sostenitori del vecchio melodramma, doveva fare i conti anche con i nemici di Maria Antonietta, prima fra tutte la contessa Du Barry, che per contrastarlo chiamarono a corte il maestro Niccolò Piccinni. Lo stile di Piccinni era troppo basato sulla lirica italianizzantetradizionale o meglio sull’opera comico –sentimentale che solo in Italia dettava legge, di conseguenza non resse il confronto con il temperamento della musica di Gluck che, in una Francia di grandi capovolgimenti musicali, ne uscì vincitore. In questo contesto Gluck scrisse le sue ultime opere, che lo consacrarono come uno dei miglio compositori del 1700, “Armida” e “Ifigenia in Tauride”. Nella sua vita di compositore gli unici insuccessi furono “Paride ed Elena”, insuccesso che lo costrinse ad andare in Francia, e “Eco e Narciso”, insuccesso che lo costrinse a ritirarsi a Vienna fino alla morte nel 1787. Chi era Gluck? Gluck era un riformatore che chiuse l’epopea di Lully e Rameau e diede origine ad un nuovo corso che coinvolse i più grandi compositori del periodo romantico. Burney, grande storico, lo definì il Michelangelo della Musica. In Italia, più che una riforma, emerse un rinnovamento grazie al librettista Metastasio e ai maestri Benedetto Marcello e Francesco Algarotti. a cura di Gaetano Alicata PAGINA 2 IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 GIANCARLO ALEPPO docente di numerosi Corsi per Maestri Direttori svolti su tutto il territorio nazionale; conferenziere: partecipa a molteplici seminari di studio su direzione, composizione e strumentazione; compositore: vincitore di concorsi nazionali ed internazionali. I Milanese di nascita, ha studiato pianoforte, canto corale, strumentazione per banda, composizione e direzione d’orchestra diplomandosi: al Conservatorio di Milano in Musica Corale e direzione di Coro; al Conservatorio d’Alessandria in Strumentazione per Banda; al Conservatorio di Torino in Composizione. Direttore di importanti complessi cameristici, orchestrali e bandistici, nazionali ed esteri, si è particolarmente distinto nella direzione di opere liriche e concerti, con particolare riguardo nella preparazione e accompagnamento di solisti, cantanti e strumentisti di fama internazionale. Esperienza pluridecennale in qualità di Commissario o Presidente in Concorsi Nazionali ed Internazionali di composizione, esecuzione e direzione. Svolge un’intensa attività di didatta: suoi lavori, editi dalle migliori case editrici italiane ed estere, pur manifestando spiccate tendenze al superamento della tonalità e della forma, rimangono inequivocabilmente ancorate alla memoria della cultura musicale italiana. Tra i suoi lavori più rappresentativi, oltre a composizioni originali per banda sinfonica, ensemble e quintetti; arrangiamenti di musica leggera, classica e operistica; marciabili per svariati complessi strumentali; spiccano: LA MUSICA NEI SECOLI, 1° e 2° volume, trattato di storia della musica; ALEPPO, manuale per lo studio della teoria e solfeggio; TUTTO BANDAORCHESTRA, trattato teorico e pratico di strumentazione e direzione; a cura della redazione PAGINA 3 IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 LA MUSICA NELLE SCUOLE SUPERIORI È talmente complesso e variegato il mondo della scuola da indurre gli addetti ai lavori ad effettuare continui aggiornamenti e altrettante sperimentazioni. Recentemente stanno avendo una certa eco i licei musicali e coreutici, istituiti grazie alla volontà dal precedente Ministro dell’Istruzione Gelmini che ha intuito che era arrivato finalmente il momento in cui la scuola italiana si allineasse a quelle europee e americane e che – nel bene e nel male – si desse una rispolverata al vecchio e ormai decrepito ordinamento scolastico. Se da una parte ha voluto massacrare le istituzioni pubbliche, tagliando i fondi ad esse destinate per favorire ingiustamente le scuole paritarie che già di per sé vivono nel benessere e nell’agiatezza, grazie agli incessanti foraggiamenti di privati, dall’altra, invece, ha avuto la lungimiranza nell’intendere che la musica è una delle fondamentali discipline atte a sviluppare nell’alunno una maggior consapevolezza del proprio essere e della realtà socio-ambientale in cui vive. Oggi, più che mai, la nostra società si trova inaspettatamente immersa in un contesto eterogeneo senza precedenti: etnie, culture e religioni diverse si sono incuneate tra le popolazioni occidentali, estendendo la loro influenza in senso tentacolare; ciò ci permetterebbe di superare ogni tipo di barriera grazie all’utilizzo di uno dei mezzi più efficaci: la musica! Essa è un linguaggio trasversale che unisce, anziché dividere; consente ai giovani di diverse provenienze geografiche e linguistiche di comunicare meglio tra loro; offre la possibilità di ampliare le proprie conoscenze, di affinare il gusto estetico e di avere la consapevolezza che al di là della nostra dimensione vi è qualcosa che aspetta di essere scoperta. Che senso aveva, fino ad alcuni anni fa, che tutte le discipline scolastiche potessero concorrere a formare la personalità del futuro cittadino, con la riproposta dei medesimi argomenti – anche se in forma diversa – prima alle elementari e successivamente alle medie e alle superiori, mentre la musica rimaneva solo un flebile ricordo incamerato tra una fittizia animazione sonora alle elementari e una totale assenza alle superiori? Analizzando dettagliatamente il corso della nostra storia, possiamo comprendere come il buonsenso abbia sempre ceduto il passo alle varie ed improvvisate tendenze stilistiche del momento o il presunto desiderio della scoperta e del “tutto e subito” abbia soppiantato la regolare evoluzione dei tempi; solo in Italia, forse, si è sempre fatto il “passo più lungo della gamba”, e cioè si è passati immediatamente da una situazione ad un’altra diametralmente opposta: dal fascismo all’anarchia; dalla tunica alla minigonna; dalle libertà ristrette e vigilate alla totale mancanza di legalità! A proposito della musica nelle scuole, ho notato che in questi ultimi periodi si sta proprio esagerando: se fino a qualche decennio fa non la si considerava affatto, adesso è quasi onnipresente nei progetti scolastici, volendo far di tutto pur di trasformarla da disciplina artistica a “ruota di scorta”, visto che i laboratori inclusivi per ragazzi in difficoltà, sorti da poco, vertono quasi esclusivamente sullo sviluppo di attività attinenti al suono e al rumore. A questo punto, però, la domanda nasce spontanea: “La musica è diventata improvvisamente la pietra angolare della cultura o è solo un pretesto per delegare i docenti di musica a farsi carico di cose che gli altri non vogliono minimamente fare? ”Vorrei tanto sperare, a questo punto, che i nuovi licei musicali e coreutici non siano nati solo grazie ad un’astuta manovra politica, e al solo scopo di favorire un qualsivoglia progetto privato o qualche personalità influente che abbia altri obiettivi, ma preferirei che essa diventasse motivo di crescita culturale per ogni singolo individuo. Il fatto che prima si accedeva ai Conservatori dopo aver conseguito la sola licenza media, quindi senza una solida preparazione di base, aveva creato grosse difficoltà tra gli studenti di musica. Ora possiamo affermare che è arrivato davvero il momento di ridare dignità alla musica: a chi studia musica deve essere offerta la medesima possibilità di sviluppo tecnico, culturale e linguistico che fino a qualche anno fa era solo prerogativa degli studenti di altri istituti secondari di secondo grado cioè delle vecchie scuole superiori. Non è ammissibile che uno studente di flauto o di pianoforte sia un eccellente concertista ma poi non sia in grado di formulare una semplice frase sintatticamente corretta! Il problema più grave stava nel fatto che tali situazioni lacunose si ripercuotevano spesso nella loro vita professionale, in quanto questi elementi sono successivamente divenuti insegnanti e, messi a confronto con i loro colleghi di altre discipline, hanno spesso evidenziato le loro carenze di cultura generale, venendo talvolta considerati anche motivo di ridicolizzazione della nobile arte della musica. a cura di Luigi Fiorentini PAGINA 4 IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 “SERA DI GALLIPOLI” DI PIERANGELO BERTOLI Il cantautore sassolese Pierangelo Bertoli (1942-2002) sul disco “Eppure soffia” pubblica la canzone “Sera di Gallipoli”, una vibrante melodia che immortala la vita gallipolina di quegli anni, una vita tranquilla e modesta, molto diversa quindi da quella attuale. La canzone è musicata da Alfonso Borghi mentre di Mauro Degola sono le parole, ispirate dalla sua permanenza nella città jonica in quanto in servizio militare presso il corpo della Capitaneria di porto della cittadina. Il testo riverbera l’animo antico della città, dei pescatori e della sua gente, ed esalta il valore indissolubile dell’amicizia, come quella dei tre ragazzini citati nella canzone che liberamente giocano tra i vicoli del borgo antico di Gallipoli. Per Pierangelo Bertoli, “Eppure soffia”, uscito nel 1976, è il primo album pubblicato per una grossa casa discografica: il contratto con la CGD era stato procurato a Bertoli da Caterina Caselli, sua compaesana, moglie del titolare della casa discografica, che conosceva il fratello del cantautore, Gianni, batterista nel suo gruppo. Gli arrangiamenti sono opera di Gianfranco Monaldi. Come raccontò il cantautore, le registrazioni iniziarono il 4 ottobre del 1976, ed il 5 novembre, giorno del suo compleanno, Bertoli si recò a rinnovare la carta d'identità, che venne inserita sulla copertina del disco. Così è passata la domenica sul mare, sugli scogli, fino a che il sole non si è deciso ad andar giù, sulla pelle ci rimane il sale del mare. Giriamo le vie di Gallipoli Rolando, Sandro ed io in libertà, liberamente qui possiamo stare noi, soli tra le vecchie mura bianche di calce. Porto di pescatori e gente povera che invecchia sull'uscio di una sola stanza, che mai sarà di questo nostro restare insieme? Sandro, quando finirà la nostra attesa? Quando, chetato il mare, senza più una parola, le spalle curve, andremo in cerca della luna. Scalzi giocano a calcio sulla strada bambini che crescono solo per andarsene, che mai sarà di questo nostro restare insieme? Rolando, quando ce ne andremo tutti via di qua? Quando, chetato il mare, senza più una parola, le spalle curve, andremo in cerca della luna. Un volto appare ad una finestra, ed è un volto senza sesso e senza età; amici, amici miei, dev'essere così scorderemo il nostro stare insieme di adesso. a cura di Enrico Tricarico PAGINA 5 IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 COMPOSITORI E DIPLOMATI IN COMPOSIZIONE: si possono dare regole ai sentimenti? Si possono dare regole ai sentimenti? Si possono dettare leggi alla fantasia? In ambito musicale si va facendo sempre più attuale il dibattito sulle regole nell’ambito della composizione. Dopo un cinquantennio vissuto facendo musica, come strumentista e come compositore, mi sono quindi chiesto se sia non solo corretto, ma veramente realizzabile, pensare di disciplinare l’arte creativa che sta alla base della composizione come una qualsiasi altra disciplina tecnica. A mio avviso la risposta è no. Le regole devono esistere nella scrittura (grafia) in modo da rendere la musica leggibile a tutti gli addetti ai lavori, per poter essere eseguita con la giusta andatura, espressione, intensità. L’autore deve guidare il più possibile l’esecutore, affinché questi possa interpretarne nel modo più fedele possibile il “sentimento musicale”, ovvero riuscire a rendere esperibile per chi ascolta quello che l’autore vuole esprimere con le sue note. Detto questo, ogni compositore ha il proprio stile, il proprio modo di esprimere i sentimenti, le emozioni che prova nel musicare un dramma, un racconto: l’Otello di Verdi è diverso da quello di Rossini, come il Barbiere di Siviglia di Paisiello è diverso dal Barbiere di Rossini. Eppure derivano dalle stesse storie. La stessa melodia, cioè, può essere orchestrata in mille modi da mille com- positori diversi: davvero possiamo distinguere tra questi mille modi quelli giusti da quelli sbagliati? E tantomeno, possiamo utilizzare come elemento di valutazione il titolo di studio di un compositore? La musica è emozione, arte, sentimento. La musica è bellezza, e come tale risponde solo ai criteri del sentire di ciascuno di noi, del proprio gusto, della propria percezione di una melodia, di un suono, di una voce. Certificare la bellezza è impossibile. Pensiamo a godercela piuttosto, ogni volta che, ciascuno con la propria sensibilità, la incontra. Lasciamo che sia il pubblico a scegliere cosa vale la pena ascoltare e cosa no. Le regole, quelle rigide e intoccabili, lasciamole agli scienziati. Dopo tutto è la prima cosa che insegnano nelle scuole musicali: “la musica è l’arte bella con la quale per mezzo dei suoni si esprimono i sentimenti dell’animo nostro“. a cura di Sebastiano Grasso PAGINA 6 IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 BANDA MUSICALE SCOPELLO - PILA (Vercelli) Il complesso strumentale nacque ufficialmente il 24 novembre 1906 con la denominazione di Unione Musicale di Scopello per mezzo dei soci fondatori: Cattarelli Giuseppe capo-musica, Anderi Giovanni cassiere, Novarina Adolfo segretario e dai membri effettivi Viotti Antonio, Gianotti Adolfo, Duberti Fortunato, Pareti Emilio e Novarina Giovanni. L’attività si è protratta quasi ininterrottamente fino ai giorni nostri prima sotto la direzione dei signori Pareti Emilio e Novarina Martino, nel periodo interposto alle due guerre mondiali, e successivamente del signor Antonini Valentino. Nel 1976, dopo circa quindici anni in cui si alternarono scioglimenti e ricostituzioni, si riunì un considerevole numero di amanti della musica che, assistiti dal signor Antonini Valentino e coadiuvati da alcuni musici della banda precedente, riportarono in auge l’antico corpo bandistico sotto la denominazione di BANDA MUSICALE SCOPELLO – PILA. Grazie al sostegno finanziario dell’Amministrazione Comunale e di diverse persone tra cui in particolare il signor Cottura Dino, fu possibile l’acquisto di nuove partiture musicali, il riassetto di alcuni strumenti musicali e l’acquisto della prima divisa. Nel 1986 al maestro Antonini subentrò l’attuale direttore, il maestro Dario Colombo di Varallo, che già dirigeva e dirige le bande musicali di Varallo e di Alagna. Nei primi anni ‘90 per mezzo dei corsi finanziati dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Vercelli e grazie alla preparazione musicale e alla grande passione per la banda del nuovo maestro, una dozzina di giovani ragazzi rafforzarono l’organico e rivitalizzarono il corpo musicale. La “nuova” banda ha così potuto intraprendere un cammino di crescita musicale molto importante, che ha permesso di formare un vasto repertorio sia di musica prettamente bandistica che da concerto. Attualmente la Banda Musicale Scopello Pila è composta da circa 35 elementi, di cui molti under 18, con una strumentazione pressoché completa nell’ambito dei brani proposti, e può vantare un’attività continuativa e costante che le permette di essere presente non solo ai concerti, ma soprattutto alle feste locali e alle ricorrenze civili e religiose nell’ ambito della vita del paese e dei comuni dell’ Alta Valsesia. a cura di Cinzia Spadola PAGINA IL 7 PEGASO-3TRIMESTRE 2016 BANDA MUSICALE CITTA’ DI BERNALDA (MT) Il La Banda Musicale Città di Bernalda è nata nel settembre del 2013 da una un'idea della prof.ssa Maria Concetta Epifani. Il progetto è stato sviluppato grazie alla collaborazione e partecipazione attiva del M°Angelo Violante già direttore artistico della Banda di Nova Siri. Il complesso strumentale costituito da diplomati, studenti di conservatorio e amatori, al fine di promuovere l'interesse per la musica soprattutto tra i giovani, svolge attività didattica per mantenere viva la tradizione musicale locale. Il 26 settembre 2014, in occasione della festa dei SS. Medici, si è presentata per la prima volta alla cittadinanza esibendosi con un ricco repertorio musicale di diverso genere e difficoltà. Il 19 dicembre 2014, si è esibita nella chiesa del Convento in un "Concerto di Natale" organizzato dalla F.I.D.A.P.A. Il 09 febbraio 2015, si è costituita l’associazione culturale -musicale "Amici della Musica" che ha istituito la banda musicale denominata Città di Bernalda. All’atto della costituzione il primo consiglio direttivo è così formato: presidente, Maria Concetta Epifani; vice presidente, Anna Maria Scarnato; segretario, Katia Denittis che ha in seguito sostituito Antonietta Corvaglio; cassiere, Giulio Pascucci. Il 6 maggio 2015, ha partecipato alla trasmissione "Mezzogiorno Italiano" . Il 20 maggio 2015, in occasione della festa patro nale di San Bernardino si è esibita per le vie del paese. Il 5 giugno 2015, ha accolto a Bernalda la cavalcata dei diversamente abili provenienti da Venosa. 21 agosto 2015 in occasione della festa patronale di san Bernardino si è esibita in mattinata per le vie del paese. Il 27 settembre 2015 in occasione della Festa dei SS. Medici a Bernalda si è esibitala nel giro mattutino e la sera in processione. Il 19 dicembre 2015 in occasione delle feste natalizie è uscita per le vie del paese e ha inaugurato la mostra dei presepi con la presenza di S.E. Salvatore Ligorio. Il 28 dicembre 2015, ha tenuto il Concerto di Natale in collaborazione con il Coro “Alleluia” e il coro di voci bianche “Mater Ecclesiae” nella Chiesa SS. Medici. Il 30 dicembre 2015, si è esibita in occasione di un consiglio comunale con la cittadinanza , dove è intervenuto il noto cantautore Antonello Venditti che si è improvvisato direttore della nostra banda. Il 3 gennaio 2016, è stata invitata dalla pro loco di Metaponto per ripetere il concerto del 28 dicembre 2015. Il 5 giugno 2016, è stata invitata a suonare all'inaugurazione della sede cittadina dell'Associazione dei Reduci e Combattenti, a cui l'Amministrazione Comunale ha assegnato un locale del Convento di Sant'Antonio, attuale sede municipale. Il 10 luglio 2016, ha accolto la Cavalcata (Venosa- Bernalda) dei diversamente abili Cavalieri dell'Opera dei Padri Trinitari, che è giunta all''8° anno sfilando in corteo per le strade. Il 03 agosto 2016, il Comune di Bernalda con la Banda ha concesso, tramite convenzione con l’associazione , una sede per le prove. Il 21 agosto 2016, in concomitanza con la festa di San Bernardino da Siena e del compatrono San Rocco si è esibita nel giro cittadino mattutino e alla processione della sera. Il 25 settembre 2016, ha partecipato alla processione dell'effige dei Ss Medici per le vie di Bernalda. Il 26 settembre 2016 ha partecipato alla processione dell'effige dei Ss Medici nei quartieri nuovi della parrocchia. a cura di Costanza Guastelluccia PAGINA 8 IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 Il Gran Concerto Bandistico, BOLETO Città di Nova Siri, è diretto dal giovanissimo M° Vincenzo Guida. Composto da circa 40 musicisti coinvolge in entusiasmo i cittadini ravvivando le antiche tradizioni lu- cane. Nella stagione artistica 2016, oltre alle numerose partecipazioni a manifestazioni civili e religiose, spicca il concerto, tenuto il 4 agosto a Nova Siri Scalo, che ha visto la partecipazione del M° Santino Torre. Il Presidente dello Storico Concerto Bandistico Città di Oriolo, Vincenzo Cuccaro, affida anche per la stagione artistica 2017 la direzione della banda al M° Vincenzo Guida. Nel contempo conferma: Nicola Toscano capobanda artistico, Vincenzo Belvedere responsabile artistico e Giorgio San- tagata collaboratore. a cura di Gakimas PAGINA IL 9 PEGASO-3TRIMESTRE 2016 CANTORI MATERANI (MT) L'Associazione Cantori Materani nasce, in ambito liturgico, negli anni cinquanta quando Eustachio Barbaro, guidato da una grande passione verso la musica sacra, comincia un percorso nella chiesa di San Pietro Caveoso nei rioni Sassi a Matera. Qui, con la collaborazione di alcuni simpatizzanti, costituisce un piccolo coro denominato Schola Cantorum S. Cecilia che anima l'attività liturgica della chiesa. Nel 1975, Mons. Michele Giordano, Arcivescovo di Matera, lo ascolta durante una visita pastorale, presso il Santuario di S. Francesco, e lo invita a prestare un concerto nella Basilica Cattedrale. Successivamente lo nomina Coro di Cappella della Basilica. Nello stesso periodo, presso il Conservatorio di Musica E.R. Duni, insegnava il M° Enrico Capaccioli, valente compositore e direttore di coro, che aveva individuato nella Schola Cantorum S. Cecilia una valida fucina, ove poter forgiare un coro polifonico, che avesse come obiettivi non solo l'aspetto liturgico ma anche quello concertistico. La proposta di Capaccioli fu concretizzata nel 1976, per cui si venne nella determinazione di continuare con la Schola cantorum S. Cecilia l'attività liturgica e affidare alla nuova formazione l'attività concertistica diretta dal M° Capaccioli. Nasceva così il Gruppo Corale Cantori Materani che eseguì il suo primo concerto il 21 maggio del 1977. Nel 1981 la direzione della corale fu affidata a Eustachio Barbaro poiché Capaccioli fu trasferito a Brescia. Ebbe così inizio un periodo fecondo di studi, di approfondimento e di attività. Sempre nel 1981 e precisamente il 12 marzo il Coro si costituisce in forma scritta dando vita all'Associazione Corale "Cantori Materani". Nel 1989 il M° Eustachio Barbaro viene a mancare, lasciando un grande vuoto nell'animo di tutti i cantori, ma la direzione del coro era già stata affidata, per volontà del compianto, alla figlia Alessandra Barbaro che ancora oggi lo dirige. La corale non ha mai interrotto la sua attività concertistica ed è considerata uno dei migliori cori italiani. Il repertorio spazia dal gregoriano, al moderno attraverso la musica rinascimentale, barocca, romantica e contemporanea, senza dimenticare la tradizione popolare italiana e negro-spirituals. Ha partecipato a diversi concorsi nazionali ed internazionali conseguendo i seguenti successi: 1° premio, al III° Concorso Nazionale di Canto sacro di Porto Empedocle (AG), nel 2002; 1° Premio al Concorso Nazionale di Canto Sacro a Vallecorsa (FR); 1° Premio di Canto Gregoriano al Concorso Internazionale di Karditsa (Grecia); 3° Premio al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto (TV). Ha tenuto numerosi concerti: a livello nazionale: Ascoli Piceno, Bari, Bergamo, Lodi, Pescara, Pesaro, Potenza, Roma; a livello internazionale: Argostoli in Grecia, Manresa Vic e Igualada in Catalogna (Spagna), Cegled e Kesckemet in Ungheria, Kromeritz e Velehrad nella Repubblica Ceca, Mirepoix e Lourdes in Francia). Nel 2005 ha effettuato concerti in Inghilterra (Newbury e Reading) ed ha partecipato: al 12° Festival Coral International a Marsiglia in Francia; alla 23a e 51a Rassegna Internazionale delle Cappelle Musicali "Virgo lauretana" di Loreto; alla Xa Rassegna Internazionale di Cori Polifonici di Nuoro; È stato chiamato a prestare la propria opera a Montecchia di Crosara (VR), Tolentino (MC), Repubblica di San Marino (RSM), Montefiore dell'Aso (AP), Giarre (CT), Marcellina (RM), Senigallia (AN), Zafferana Etnea (CT). Ha eseguito, insieme alla Fondazione Orchestra Lucana, l'oratorio "Beata Virgo Maria" e il poema sinfonico corale "Nadal" del M° Valentino Miserachs e l'oratorio "La Passione di Cristo secondo Marco" di Lorenzo Perosi. Ha partecipato ai Gran Galà Città dei Sassi organizzati dalla stessa Fondazione diretti dai Maestri: Daniele Agiman, Nicola Samale Elisabetta , Maschio e Vito Clemente, dove hanno partecipato anche i soprani: Katia Ricciarelli, Francesca Patanè, Cecilia Gasdia, Denia Mazzola Gavazzeni e Raina Kabaiwanska. Nel Dicembre 2003 ha effettuato una tournèe in alcune Città di Puglia e Basilicata, con programma natalizio, in collaborazione con l'Orchestra I.C.O della Magna Grecia. Organizza gli "Incontri polifonici internazionali "E. Barbaro". a cura della redazione PAGINA 10 Ballet of Moscow è una giovane Compagnia privata di balletto, fondata da Timur Gareev col duplice scopo di sviluppare la grande tradizione del balletto classico russo e di ricercare nuove forme coreografiche. Il Corpo di ballo è formato da ballerini provenienti dalle migliore accademie di danza di Mosca, San Pietroburgo, Ufa, Perm, nonché vincitori di numerosi concorsi internazionali di balletto. La Compagnia si avvale di prestigiose collaborazioni con etoile provenienti dei migliori Teatri Stabili di Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg. Il repertorio della compagnia include rappresentazioni come “Lo Schiaccianoci”, “Il Lago dei Cigni”, “La Bella Addormentata”, “Giselle”, “ Don Chisciotte”, “Cenerentola” e ”Romeo e Giulietta”. Sin dalla sua formazione il Balletto di Mosca è stato ospite in numerosi paesi europei ed extraeuropei: Francia, Spagna, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Israele, Cina, riscuotendo sempre grande apprezzamento sia dal pubblico che dalla critica. L’attuale direttore artistico della Compagnia e’ Timur Gareev, ex solista del Teatro dell’Opera e Balletto di Kharkov, Vincitore di numerosi concorsi internazionali di balletto, che ha collaborato a lungo come solista anche con molte Compa- IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 gnie di balletto di Mosca. Come ballerino solista è stato partner di famose ballerine russe come Nadezhda Pavlova, Marina Bogdanova, Ludmila Semenova. L'arte del balletto è molto popolare in tutto il mondo, come si può comprendere molto facilmente dai popoli, nonostante la loro differenza culturale. Esso diffonde il vero senso di umanesimo e di bellezza e mostra nobili azioni morali che arricchiscono spiritualmente le persone. L'arte della danza è parte integrante della cultura, della morale e dei costumi di tutte le nazioni del mondo. Unisce la composizione drammatica, che mostra i veri personaggi umani e la loro relazione con la musica, nelle sue forme migliori e l'arte stessa. Caratteristica fondamentale della danza, in cui sono presentate diverse arti come unità, è di dare fascino speciale e unico caratterizzando il mondo interiore delle persone. La Coreografia mantiene il ruolo di primo piano in questa unità in quanto mostra la verità. Aiuta a imparare le leggi della vita sociale in modo artistico. Ecco perché l'obiettivo del Ballet of Moscow è quello di mantenere il patrimonio tradizionale del balletto classico riunendo i più alti elementi classici della scuola di balletto. a cura di Francesca Lo savio PAGINA 11 IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 DATE TOUR 2016-2017 DATA 26 NOVEMBRE 2016 27 NOVEMBRE 2016 28 NOVEMBRE 2016 29 NOVEMBRE 2016 30 NOVEMBRE 2016 02 DICEMBRE 2016 03 DICEMBRE 2016 04 DICEMBRE 2016 05 DICEMBRE 2016 06 DICEMBRE 2016 08 DICEMBRE 2016 09 DICEMBRE 2016 10 DICEMBRE 2016 11 DICEMBRE 2016 12 DICEMBRE 2016 13 DICEMBRE 2016 14 DICEMBRE 2016 15 DICEMBRE 2016 17 DICEMBRE 2016 18 DICEMBRE 2016 19 DICEMBRE 2016 20 DICEMBRE 2016 21 DICEMBRE 2016 22 DICEMBRE 2016 23 DICEMBRE 2016 25 DICEMBRE 2016 26 DICEMBRE 2016 27 DICEMBRE 2016 28 DICEMBRE 2016 29 DICEMBRE 2016 30 DICEMBRE 2016 01 GENNAIO 2017 02 GENNAIO 2017 04 GENNAIO 2017 05 GENNAIO 2017 06 GENNAIO 2017 07 GENNAIO 2017 08 GENNAIO 2017 09 GENNAIO 2017 10 GENNAIO 2017 12 GENNAIO 2017 13 GENNAIO 2017 14 GENNAIO 2017 15 GENNAIO 2017 CITTA’ CONEGLIANO FERRARA MODENA PRATO BOLOGNA AREZZO AREZZO FERRARA SIENA LUCCA CATANIA BARCELLONA REGGIO CALABRIA APRILIA SPOLETO ASCOLI PESCARA SENIGALLIA CUNEO ALESSANDRIA PINEROLO ASTI BERGAMO TORINO FIRENZE VERONA VENEZIA CESENA CESENA MODENA MANTOVA VERONA JESI SONDRIO CUNEO TORINO MONZA BERGAMO VERCELLI FIDENZA GALLIPOLI COSENZA CATANIA REGGIO CALABRIA RAPPRESENTAZIONE IL LAGO DEI CIGNI IL LAGO DEI CIGNI IL LAGO DEI CIGNI CENERENTOLA CENERENTOLA IL LAGO DEI CIGNI LO SCHIACCIANOCI CENERENTOLA IL LAGO DEI CIGNI LO SCHIACCIANOCI CENERENTOLA IL LAGO DEI CIGNI IL LAGO DEI CIGNI IL LAGO DEI CIGNI LO SCHIACCIANOCI LO SCHIACCIANOCI LO SCHIACCIANOCI CENERENTOLA CENERENTOLA CENERENTOLA CENERENTOLA CENERENTOLA LO SCHIACCIANOCI CENERENTOLA LO SCHIACCIANOCI IL LAGO DEI CIGNI IL LAGO DEI CIGNI LO SCHIACCIANOCI CENERENTOLA CENERENTOLA CENERENTOLA IL LAGO DEI CIGNI IL LAGO DEII CIGNI LO SCHIACCIANOCI IL LAGO DEI CIGNI IL LAGO DEI CIGNI CENERENTOLA CENERENTOLA IL LAGO DEI CIGNI IL LAGO DEI CIGNI IL LAGO DEI CIGNI IL LAGO DEI CIGNI IL LAGO DEI CIGNI CENERENTOLA a cura di Francesca Lo Savio PAGINA 12 IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 ISSMA- SCUOLA DI MUSICA In regime di convenzione con l'Istituto Superiore di Studi Musicali TCHAIKOVSKY di Nocera Terinese (Cz) M° Piero Monaco, direttore della scuola All'interno del nostro Istituto si respira quell'atmosfera che solo la musica, col suo dinamismo e interazione tra i musicisti, è in grado di creare. Non solo studiare, ma suonare, conoscere, crescere, confrontarsi e progettare insieme è quanto di più consueto accade nelle nostre scuole. In questi anni abbiamo lavorato per mettere a punto un progetto musicale che porterà i nostri studenti ad ottenere riconoscimenti e certificazioni ma soprattutto a realizzare i loro obiettivi, i loro sogni e le loro aspirazioni...perché farlo è più facile che sognarlo! La missione dell’istituto ISSMA è quella di avviare ogni studente verso un percorso didattico musicale di comprovata efficacia: l'attenzione viene posta sulla pratica musicale, accompagnata da una solida base teorica e tecnica; ogni studente è inoltre messo nelle condizioni di ampliare veramente le proprie attitudini e interessi personali.L’ISSMA vuole anzitutto fornire le basi per far diventare un artista tecnicamente competente, ma l'interesse formativo è rivolto alla persona "nella sua totalità”. Le attività didattiche dei vari percorsi di studio mirano a rafforzare nello studente la fiducia in sé stesso, creando così le premesse per lo sviluppo di un pensiero creativo che renda consapevoli delle proprie potenzialità, dei propri limiti e delle possibilità personali; il tutto è in funzione di uno sbocco occupazionale nei vari settori dell'industria dello spettacolo.I corsi PRE ACCADEMICI rappresentano i programmi didattici musicali più innovativi sulla scena internazionale. Basati su percorsi di studi provenienti dai conservatori. L’ISSMA, Grazie alla sua solidità di organico e culturale è riuscita ad ottenere una convenzione con il Conservatorio “TCHAIKOUSKY” di Nocera Terinese. Il nostro principale obiettivo è quello di realizzare i sogni e le aspirazioni di tantissimi nostri studenti, alfine di poter svolgere attività musicale come lavoro primario e ricco di grandi soddisfazioni nel campo nazionale.Il conseguimento di una certificazione riconosciuta dallo stato ora è possibile grazie a ISSMA in collaborazione con il Conservatorio “TCHAIKOUSKY” di Nocera Terinese.L’istituto ISSMA permette ai propri studenti di far conseguire loro un importante traguardo nel percorso formativo musicale, e consente a tutta la Musica di essere interpretata non solo come meravigliosa Arte, ma anche con la titolarità e il riconoscimento che merita.Siamo fermamente convinti che il possesso di una certificazione offra una opportunità in più nella ricerca di un posto di lavoro qualificato nell’ambito di un mercato sempre più competitivo, anche nel campo artistico. Inoltre, una certificazione potrà essere utile non solo durante la carriera universitaria, grazie all’assegnazione dei crediti formativi, ma anche per proseguire il proprio percorso di studio in Italia e all’estero. Esami di alta qualità producono anche un impatto positivo sull’insegnamento e sullo studio della materia poiché i sistemi di valutazione impiegati tengono conto costantemente degli sviluppi della didattica. ISSMA Via ragusa,14— 96100 siracusa tel: 0931.64314—Cel: 335.6601720 E-Mail : [email protected] a cura di Rossana Campisi PAGINA IL 13 PEGASO-3TRIMESTRE 2016 IL CORVO E L’ALLODOLA Un seminario del prof. Roberto Filippetti all’Istituto Fermi di Policoro Pascoli e Van Gogh: due geni del Simbolismo Europeo Ci sono i corvi, ma c’è anche l’allodola. C’è il male, nero, oscuro, ma nello stesso istante, nello stesso quadro (non prima e non dopo) c’è qualcosa che annuncia un bene, che lo canta: l’allodola, appunto, l’uccello che canta le lodi. Tutto questo, in Van Gogh e Pascoli, convive. E’ la chiave di lettura con cui il professor Roberto Filippetti, docente di Iconologia presso l’Università Europea di Roma e noto divulgatore di arte e letteratura, ha proposto agli allievi dell’Istituto Fermi di Policoro uno sguardo sintetico ma intenso sull’opera dei due grandi geni del Simbolismo europeo. E di simboli (dal greco, “legami”) ha parlato Filippetti: dei legami, appunto, tra le immagini di Van Gogh e la sua vita, le sue esperienze e la profondità del suo animo. E’ stato un racconto fatto di profondità ma anche di verità, se così si può chiamare (ed è difficile trovare una parola diversa) l’esperienza di un professore che non ha paura, parlando di Van Gogh, di richiamare le vicende esistenziali della propria famiglia, la drammaticità del proprio rapporFoto di Nino Oriolo e Jonica Tv to con i figli. E così l’incontro con l’autore diventa provocazione personale, vita reale, carne. Tutto questo ha toccato le corde dei ragazzi, che hanno potuto scoprire (o riscoprire) una possibilità: fare scuola, indagare l’animo e l’arte di un autore può essere l’occasione per far venire a galla sé, le proprie domande, le proprie tensioni, i propri personali drammi. La pittura di Van Gogh, la poesia di Pascoli, del resto da cosa nascono, se non dall’urgenza espressiva di tirare fuori il proprio umano, senza schemi e senza filtri? Le grandi opere nasconi così: mettendo in gioco sé, rischiando sé. Lo hanno fatto Pascoli e Van Gogh, lo ha fatto Filippetti nel raccontarli. E’ chiamato a farlo ciascuno. a cura di Pino Suriano PAGINA 14 IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 La genesi del fluido: 45 film sulla deriva dei fondamenti Padre e figlio sono per Amelio “due sconosciuti, in una Berlino di cui entrambi non conoscono la lingua, costretti a fare vicendevolmente i conti”, su una sceneggiatura di Rulli, Petraglia e Amelio, libero spunto dal libro Nati due volte di G. Pontiggia. La scoperta dell’altro e del sé torna nel film, del quale Almodòvar è anche lo sceneggiatore, attraversando la disidentità sessuale in una Madrid disincantata del 1980: la Spagna della movida. Allen anche sceneggiatore racconta il bel mondo londinese e l’incontro tra un parvenu irlandese e una bella americana difficilmente controllabile, nel suo unico film girato integralmente in Inghilterra. Bellocchio è anche sceneggiatore di un film dove “solo l’immaginazione di una donna sembra essere in grado di aprire un varco in un contesto che ha perso la capacità di immaginazione”, come i “sognatori” di Bertolucci, adattati dal romanzo omonimo di Gilbert Adair, scoprono la vita attraverso tre amori: l’amore per il cinema, per il sesso e per la politica (“rimane un curioso confronto tra americani ingenui e puri ed europei parolai e decadenti”). Buscemi, su sceneggiatura di James Strouse, racconta la depressione della provincia americana, partendo da una N. Y. disadattata e disadattate. Il documentario di Calopresti traccia una mappa della memoria tra Auschwitz e Mauthausen, attraverso la rievocazione di 9 italiani sopravvissuti allo sterminio nazista. Una Marie Antoinette, pop e quasi quindicenne, è quella che la figlia di F. F. Coppola, Sofia, adatta da una biografia della Fraser, girando realmente a Versailles. Dall’emarginazione dorata di una regina a quella di due reali outsider posti dai fratelli Dardenne (autori anche della sceneggiatura) a confronto “con i disvalori che la società sembra privilegiare, a cominciare dai soldi”. L’impalpabile cinepresa di Jonathan Demme riprende, con sguardo partecipe e commosso, il volto “espressivo e dolente” di Neil Young, nel bellissimo film-concerto. Le “lettere dal Sahara” di De Seta, ottantenne maestro del documentario, qui anche sceneggiatore, raccontano in digitale “l’Italia di oggi vista da un africano”. Abel Ferrara mette in scena “lo scandalo del messaggio evangelico nella contemporaneità sconvolta da nuove violenze”, sulla scorta dei vangeli apocrifi e sulla sceneggiatura, oltre che sua, di Simone Lageoles e Mario Isabella. Ferrario e il co- sceneggiatore Belpoliti ripercorrono con una piccola troupe il medesimo e tortuoso percorso compiuto nel 1945 da Primo Levi e poi descritto nel romanzo La tregua: da Auschwitz alla sua Torino, attraverso mezza Europa. Herzog “riesce a trasmettere allo spettatore tutto l’orrore e l’angoscia di una Natura indifferente” in uno sconvolgente documentario estremo. “Il ritratto disperante e sconsolato di un perdente fuori tempo massimo” nella sua Helsinki “ridipinta” da Timo Salminen per Aki Kaurismäki (che firma anche la scenegbrano può contenere 100giatura), ritrovandosi laQuesto lezione dei registi più 150 parole. amati dal finlandese: Hawks, Bresson, Buñuel. Gli articoli di un notiziariosull’aspossoL’ungherese Koltai trae la sua “riflessione no essere di qualsiasi tipo, ad suefazione all’orrore e sulla fatica di sopravvivere” esempio articoli sulle nuove tecdal romanzo di Imre Kertész, Essere senza destino. nologie. “Loach ci mostra l’altra faccia della liberalizzazioÈ inoltre possibile descrivere tenne dei mercati e dell’apertura delle frontiere racdenze economico-finanziarie o contando gli inganni con previsioni cui vengono attirati i lache possono risultare voratori in Gran Bretagna”, sulla sceneggiatura di utili ai lettori. Paul Laverty. “Lynch, autore anche della scenegSe il notiziario viene distribuito giatura, mette in scena internamente, una delle è idee portanti possibile inserire della sua visione d’artista, secondo la quale il cinema può costituire un’esperienza palpabile nella vita delle persone” e “il film finisce per creare un’atmosfera onirica e psicanalitica”. In un piccolo paese alle foci del Po, si disegna l’incontro tra Hassan e Mara, nel film di Mazzacurati, “un affresco poderoso e avvincente”. Questo Per Moore, che raccoglie brano può contenere 75storie agghiaccianti di malati, “il nemico non è 125 parole. una sola persona ma un intero sistema”, mostranLa selezione di immagini ed eledo, comunque, che “c’è qualcosa che resta incommenti grafici è un passaggio imporpiuto nel suo modo di trattare il dolore” come antante in quanto questi elementi che nel film di Moretti, da lui stesso sceneggiato consentono di aggiungere impatto insieme a Linda Ferri e a alla Schleef. Sulla scorta di un pubblicazione. romanzo di Jhumpa Lahiri (adattato da Sooni TaAnalizzare l'articolo e valutare se raporevala), la registale immagini indiana Nair inseriteMira sono coerenti “racconta due generazioni di emigrati”. Nolan, con il messaggio che si desidera anche sceneggiatore (il soggetto un racconto di trasmettere.èEvitare immagini che risultino fuori“sul contesto. suo fratello Jonathan) ci interroga labile senso della nostra identità”. a cura di Francesco D’Isa PAGINA 15 IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 La genesi del fluido: 45 film sulla deriva dei fondamenti ricerca di un’armonia tra uomo e natura” è Olmi, autore “Alla anche della sceneggiatura, che assume il cinema come emozione più che come comunicazione. “Abbas Kiarostami è autore della sceneggiatura, ispirata a un fatto di cronaca, e fornisce a Panahi la chiave per rappresentare l’Iran contemporaneo”. Pawlikowski scrive con Rowan Joffe un film che “racconta la nuova Europa delle frontiere e dei senza-patria con uno sguardo empatico, al tempo stesso realistico e visionario”. “Nell’America dei grandi spazi, dall’Arizona al Pacifico, dal Grand Canyon all’Alaska”, Sean Penn gira la storia di un giovane che sceglie di vivere un’esistenza on the road, traendola dal best-seller di Jon Krakauer, Nelle terre estreme. “Il pioniere del direct cinema Pennebaker gira il “primo documentario musicale della storia del cinema”, seguendo Bob Dylan soprattutto dietro le quinte, mentre Piccioni, che firma la sceneggiatura con Linda Ferri e Gualtiero Rosella, “è a suo agio nell’usare il cine- ma nel cinema per sottolineare le coincidenze tra finzione e realtà”. Per il suo documentario, commissionatogli dal Comité d’histoire della seconda guerra mondiale, Alain Resnais “unisce spezzoni tratti dagli archivi delle Forze alleate a sequenze a colori girate sui luoghi della deportazione” e svela al mondo l’orrore “per non dimenticare”. AtQuesto brano può contenere 100traverso varie generazioni e due Italie che si con150 parole. frontano sullo schermo, per Salvatores “a fare da Gli articoli un notiziarioSoderpossotrait d’union sono il cinema e ladimusica”. no essere di qualsiasi tipo, ad bergh, sulla sceneggiatura di Coleman Hough, giesempio articoli sulle nuove tecra in digitale con attori dilettanti e racconta l’ordinologie. naria follia e lo squallore della provincia americaÈ inoltre possibile descrivere tenna “con uno stile catatonico, a metà strada tra la denze economico-finanziarie o sit-com, il finto documentario e la videoinstallaprevisioni che possono risultare zione”. Aleksandr Sokurov (su sceneggiatura di utili ai lettori. Jurij Arabov) sa coniugare la Storia al presente e Se il notiziario viene distribuito completa la sua trilogia sul potere - che compreninternamente, è possibile inserire de Moloch, su Hitler, e Taurus, su Lenin - elaborando la figura dell’imperatore giapponese Hirohito che, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, rinuncia al suo statuto divino di discendente del Sole, invitando il Giappone alla resa. Sorin (anche sceneggiatore, con Santiago Calori e Salvador Roselli) tratta “ottimismo, umiltà e Questo brano può contenere 75amicizia in frangenti estremi”, ricordando la lezio125 parole. ne neorealista. “Storia di una ribellione al potere La selezione di immagini ed eleche diventa riscatto morale” è quella di Sorrentino menti grafici è un passaggio impor(autore anche della sceneggiatura). “Spielberg tante in quanto questi elementi risale al passato per parlare del presente”, sceconsentono di aggiungeresu impatto neggiatura di Tony Kushner ed Eric Roth, dal libro alla pubblicazione. -verità Vendetta di George Jonas. Dramma clauAnalizzare l'articolo e valutare se strofobico per Oliver Stone (sceneggiatura di Anle immagini inserite sono coerenti drea Berloff) che “affronta tragedia conla il messaggio cheraccontansi desidera do una storia realmente trasmettere. accaduta… quasi sempre Evitare immagini che sotto terra, incollato airisultino volti fuori deicontesto. protagonisti”, mentre Tarantino (anche sceneggiatore) “ricrea con interventi digitali il look” dei film e delle sale di ultima visione, che negli anni Settanta spesso proponevano due spettacoli al prezzo di uno soltanto (infatti anche questo film vive in coabitazione con Planet Terror di Robert Rodriguez e con intermezzi di vari trailer). a cura di Francesco D’Isa PAGINA IL 16 PEGASO-3TRIMESTRE 2016 La genesi del fluido: 45 film sulla deriva dei fondamenti In un prologo e nove capitoli, Lars von Trier (autore anche della sceneggiatura) apre una trilogia, un trittico sull’America, abbandonando “il realismo teorizzato nel suo cinema come Dogma per un’astrazione che sembra coniugare teatro e cinema”. La von Trotta (con la co-sceneggiatrice Pamela Katz) racconta “un episodio dimenticato per celebrare il coraggio delle donne”. Gus Van Sant (anche sceneggiatore) “si ispira alla fine di Kurt Cobain (1967-1994), leader dei Nirvana, ma non cerca la precisione biografica”. Fra Buñuel e Strindberg, Vinterberg gira “con la macchina da presa volutamente traballante e in luce naturale, in omaggio all’estetica di Dogma 95 (sottoscritto da Vinterberg e von Trier)”. “La storia realmente accaduta dei Tipton Three è raccontata in forma di intervista\documentario” ai veri protagonisti, da Winterbottom e Whitecross (anche sceneggiatori), “e alternata a una ricostruzione realistica”. Zhang (anche sceneggiatore, con Wu Nan e Bian Zhohong) si ispira a Leiyu, un’opera teatrale degli anni Trenta del Novecento di Cao Yu, “che mescolava Shakespeare, Ibsen e la tragedia greca per descrivere la Cina del suo tempo”, trasposta in un mitico passato imperiale del decimo secolo. Il polacco Zanussi, Cardillo e Familiari adattano un dramma di quest’ultimo: il film che ne deriva presenta personaggi “fatti di idee e non di carne (anche quando vanno in giro nudi)”. col. 78’ Lajos Koltai *Senza destino-Fateless (Sorstalansàg) 2005, Ung\Ger\Gb col. 133’ Ken Loach *In questo mondo libero... (It's a Free World...) 2006, Gb\Ita\Ger\Spa\Pol col. 96’ David Lynch *Inland Empire 2006, Usa col. 179’ Carlo Mazzacurati *La giusta distanza 2006, Ita col. 105’ Michael Moore *Sicko 2006, Usa col. 123’ Nanni Moretti *La stanza del figlio 2001, Ita\Fra col. 99’ Mira Nair *Il destino nel nome (The Namesake) 2006, Usa col. 123’ Christopher Nolan Questo *Memento 2000, Usa col. e b\n 113’ brano può contenere 100- Ermanno Olmi 150 parole. Jafar Panahi Gli articoli di un notiziario posso- *Centochiodi 2006, Ita col. 92’ *Oro rosso (Talaye Sorgh) 2004, Ira di col.qualsiasi 96’ tipo, ad no essere Pawel Pawlikowski *Last Resort 2000, Gb col. 75’esempio articoli sulle nuove tec- Sean Penn nologie. D. A. Pennebaker È inoltre possibile descrivere ten- *Into the Wild 2006, Usa col. 139’ *Dont Look Back 1967, Usa b\n 97’ economico-finanziarie o denze Giuseppe Piccioni *La vita che vorrei 2005, Itaprevisioni col. 125’ che possono risultare Alain Resnais utili ai lettori. *Notte e nebbia (Nuit et brouillard) 1956, Fra b\n e col. 32’ Se il notiziario viene distribuito Gabriele Salvatores è possibile inserire *Quo vadis, Baby? 2005, Itainternamente, col 102’ Steven Soderbergh *Bubble 2005, Usa col. 75’ Aleksandr Sokurov *Il sole (Solnze - The Sun) 2005, Rus\Fra\Ita\Svi col. 105’ Carlos Sorin *Bombòn el perro 2004, Arg col. 97’ Paolo Sorrentino *Le conseguenze dell'amore 2004, Ita col. 100’ Steven Spielberg *Munich 2005, Usa\Can col. 164’ Oliver Stone Questo brano può contenere 75- Lars von Trier menti grafici è un passaggio impor- *World Trade Center 2006, 125 Usa parole. col. 130’ Quentin Tarantino *Grindhouse-A prova di morte (DeathdiProof ) 2006, La selezione immagini ed eleUsa col. e b\n 127’ Gianni Amelio *Dogville 2004, Dan\Sve\Fra\Nor\Ola\Fin\Ger\Ita 135’ tante in quanto questi col. elementi Pedro Almodovar di aggiungere impatto *Rosenstrasse 2004, Ger\Ola consentono col. 135’ Gus Van Sant *Last Days 2005, Usa col. 97’ alla pubblicazione. Woody Allen Thomas Vinterberg Analizzare l'articolo e valutare se Marco Bellocchio Bernardo Bertolucci *Festen 1998, Dan col. 105’ le immagini inserite sono coerenti Michael Winterbottom, Mat Whitecross il messaggio che si desidera *The Road to Guantanamo con 2006, Gb col. 94’ Zhang Yimou trasmettere. Evitare immagini che Steve Buscemi *La città proibita (Man cheng jin dai huang jin jia) risultino fuori contesto. 2006, HK\Cin col. 113’ *Le chiavi di casa 2004, Ita\Fra\Ger col. 105’ *La mala educaciòn 2004, Spa col. 105’ *Match Point 2006, Gb\Usa\Lus col. 124’ *Buongiorno, notte 2003, Ita col. 105’ *The Dreamers 2003, Gb\Fra\Ita col. 130’ *Lonesome Jim 2005, Usa col. 91’ Mimmo Calopresti *Volevo solo vivere 2006, Ita col. 75’ Margarethe von Trotta Krzysztof Zanussi *Il sole nero 2006, Ita\Fra col. 105’ Sofia Coppola *Marie Antoinette 2006, Usa\Fra\Gia col. 123’ Luc - Jean-Pierre Dardenne *L'enfant 2005, Bel\Fra col. 95’ Jonathan Demme *N. Y.: Heart of Gold 2005, Usa col. 103’ Vittorio De Seta *Lettere dal Sahara 2004, Ita col. 125’ Abel Ferrara *Mary 2005, Ita\Fra\Usa col. 83’ Davide Ferrario *La strada di Levi 2006, Ita col. 92’ Werner Herzog *Grizzly Man 2005, Usa col. 103’ Aki Kaurismäki *Le luci della sera (Laitakaupungin valot) 2006, Fin a cura di Francesco D’Isa PAGINA 17 IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 I.I.S.S. “E. GIANNELLI” DI PARABITA (LE) PARABITA - CASARANO - ALEZIO - GALLIPOLI CON ERICA PER DARE SENSO ALLA VITA L’IISS “E. Giannelli” ricorda la giovane scomparsa nel 2015 in un incidente in motocicletta PARABITA - Si svolgerà giovedì 20 ottobre p.v., presso la sede dell’IISS “E. Giannelli” di Parabita, la giornata in memoria di Erica Casto, la giovane studentessa deceduta a causa di un incidente stradale nell’agosto 2015. A mantenere vivo e costante il ricordo, da quel giorno, continua ad essere il Dirigente Scolastico prof. Cosimo Preite che, con sensibilità e prontezza d’animo, ha saputo accogliere i suggerimenti di allievi e docenti, appoggiando particolarmente il desiderio della fam. Casto di istituire una borsa di studio annuale dedicata alla memoria della figlia Erica, ex studentessa dell’Istituto, prematuramente scomparsa, poco prima di essere iscritta alla classe V B. Da quel giorno, studenti ed insegnanti del “Giannelli” si sono stretti intorno ai genitori di Erica ed agli ex compagni di classe, collaborando a perpetuare il ricordo della ragazza. È per questo motivo che sarà intitolato a lei l’Anfiteatro antistante l’Edificio scolastico, all’interno del cortile, a perenne ricordo del valore che la vita umana merita. Grande l’emozione suscitata dal Dirigente Scolastico nelle Autorità, che hanno accolto tutte con immenso piacere l’invito, elogiando l’iniziativa, assicurando la partecipazione e congratulandosi con gli organizzatori. Alla cerimonia prenderanno parte esponenti del mondo politico, civile, militare e religioso. E sarà proprio il Vescovo di Nardò-Gallipoli , Mons. Fernando Filograna, dimostrando elevata sensibilità verso il mondo dei giovani e della Scuola, ad officiare il rito di benedizione del luogo, alla presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni locali, fra i quali il Sen. Giorgio Costa, l’Ass. Regionale Istruzione, Formazione e lavoro Dott. Sebastiano Leo, il Presidente della Provincia Dott. Antonio Maria Gabellone, il Sindaco di Parabita Avv. Alfredo Cacciapaglia ed altri Sindaci dei paesi limitrofi con i Rappresentanti di numerose Associazioni socio-culturali-ricreative del Territorio. Interverranno, inoltre, gli amici dell’Associazione Familiari e vittime della strada, per offrire all’intera Comunità civile e scolastica una riflessione sull’urgenza di mantenere viva la sensibilità delle Istituzioni sul mondo giovanile, spesso coinvolto in drammi di alta portata. I dati non lasciano alcun dubbio sull’urgenza di agire in tal senso. Ogni giorno, solo in Italia, tredici persone muoiono a causa di incidenti stradali. La Scuola resta il luogo di elezione per i programmi di prevenzione e sicurezza attraverso i quali apprendere la “cura di sé”. Nell’ottica della corresponsabilità e della collaborazione tra istituzioni e società civile, il Dirigente Scolastico, prof. Cosimo Preite, ritiene che manifestazioni di tale portata e profondità siano di sostegno e di speranza; restino uno strumento luminoso non solo per ricordare le persone care ma soprattutto per sensibilizzare le nuove generazioni sulla necessità di tutelare in ogni modo la gioia della vita. a cura di Marilena De Pietro È ONLINE IL NUOVO SITO DELLA CASA EDITRICE STUDIOMUSICALICATA EDIZIONI MUSICALI www.studiomusicalicata.it Studiomusicalicata è orgoglioso di presentare il nuovo sito web, rinnovato nella grafica e nei colori confortevoli, caratterizzato da una navigazione semplice ed immediata. Nella schermata principale sono presenti le finestre, home, notiziario il pegaso, chi siamo, contatti, produzioni musicali, carrello servizi tipografici, dalle quali si può accedere alle informazioni e ai contenuti. Per quanto riguarda le produzioni musicali, tutti i marciabili, possono essere scaricati gratuitamente, mentre, tutti gli altri prodotti possono essere acquistati online. 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È stato aperto un fascicolo contro quattro uomini, con l’accusa di istigazione al suicidio. “Era un cuore buono ed è stata tradita dal male”, così ha detto il Parroco Don Giuseppe Rovo che ne ha celebrato il rito funebre. Carolina Picchio. Aveva 14 anni. Si è suicidata nel Gennaio 2013, dopo aver subito violenza di gruppo, le cui immagini erano state poi condivise in rete. Tante le offese, gli insulti avuti. Scrisse su Facebook: “Con la gente ho avuto già troppa pazienza, non voglio più perdere tempo. Non posso sopportare tutto questo”. I 5 ragazzi bulli, compreso il fidanzatino, sono stati accusati di istigazione al suicidio, stalking, creazione di materiale pedopornografico, violenza sessuale e morte. Andrea, un ragazzo di Roma. Aveva 15 anni. Era preso in giro perché rivelava una tendenza all’omosessualità e perché indossava pantaloni rosa. Si è ucciso anche lui. Cosa lega queste storie e tante altre che presentano le medesime caratteristiche e il medesimo orrore: con troppa leggerezza si condividono in rete immagini di sé anche private. Si diventa vittime della vergogna mediatica e spesso non si regge al peso dell’onta, dello stigma, della persecuzione. Ecco il cyberbullismo. Storie così simili tra di loro che vengono i brividi a leggerle. Stupisce la raccapricciante cattiveria degli adolescenti. Internet ha aperto nuove possibilità per tutti noi, anche se altra faccia della medaglia sono i rischi legati ad un uso improprio di questo strumento. Una cosa è certa: per i giovani che stanno crescendo a contatto con le nuove tecnologie, la distinzione tra vita online e vita offline è minima. Pettegolezzi diffusi attraverso sms, mail, social network, postando immagini o video imbarazzanti, rubando identità e profili di altri, insultando e deridendo le vittime. Succede che la vittima si sente investita da qualcosa che appare più grande di lui; la vittima sperimenta spesso sensi di colpa, un sentimento di autosvalutazione personale, un senso di impotenza e inadeguatezza. La vittima finisce per andare in corto circuito, che lo porterà a vedere il suicidio, molte volte, come l’unica via d’uscita. Bisogna affrontare la questione morale del problema. E sulla moralità ce ne sarebbero di cose da dire: il tema delle donne oggetto, schiave ancora del proprio corpo, vittime consapevoli di uomini retrocessi allo stato di animali da cui discendiamo, piuttosto che evoluti allo stato di persone a cui aspiriamo. Il tema del bullismo, della non accettazione delle differenze e delle debolezze altrui e nostre, dell’obbligo morale di prestare soccorso a chi è in difficoltà. Il tema della sessualità, che è stata resa molto più simile ad un oggetto materiale da consumarsi facilmente, facendo del sesso un fattore che fa curriculum tra gli adolescenti, anziché rimanere una cosa da scoprire, da costruire, da sognare, da gustare e da aspettare. Il tema della nostra privacy, visto che non ci sono confini tra pubblico e privato. Non ci possiamo esimere dal riconoscere che la responsabilità è anche un po’ nostra. Nostra di noi donne. Riflettiamo: se vogliamo noi donne fare carriera, ci chiedono di rinunciare a diventare madri per poi fare il fertilitydayper ricordaci che non si è fertili per sempre. Quanti controsensi!!! La società siamo anche noi donne che siamo le prime additare come una poco di buono una single che preferisce il divertimento ai doveri di coppia. Ci hanno cresciute in questo modo perché abbiamo respirato troppo a lungo una forte aria di maschilismo in questo nostra società. In questo momento siamo tutti colpevoli di questo orrore: la famiglia, la scuola, la società. “...La vita è tremendamente deficiente nella forma… si è sempre feriti quando ci avviciniamo alla vita…”. Oscar Wilde 1889. a cura di Lucia Franzò PAGINA 20 IL PEGASO-3TRIMESTRE 2016 GIORNATA DELLO SPORT AL “CANNIZZARO” DI CATANIA Il 07 ottobre, presso l’Unità Spinale Unipo- operato, organizzato e promosso l’evento: lare dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, si “...La Dott.ssa Onesta, validamente sup- è svolta La Giornata dello Sport che ha portata da tutte le associazioni che hanno visto presenti diverse discipline sportive con contribuito alla riuscita della manifestazioprove pratiche, tornei e gare. Alla manife- ne, ha aggiunto al binomio sport e solidastazione sono intervenuti: il Presidente Re- rietà la terza “S” quella appunto della sagionale degli Armieri Confcommercio, Cav. nità. Ci auguriamo che questa formula Francesco Zaccà, e il Presidente della As- possa essere ripresa in altre occasioni alle sociazione “Come le Ginestre” Salvo Mira- quali saremo ben lieti di dare il nostro supbella. Come le Ginestre annovera tra gli iscritti atleti paraolimpici e l’istruttore del Tiro a Segno Nazionale, Felice Liziocheha presentato la disciplina del tiro sportivo. Il Cav. Zaccà ha avuto parole di elogio per la Direttrice dell’Unità Spinale Unipolare, porto e la nostra partecipazione”. Lo scopo della manifestazione è stato quello di promuovere lo sport paraolimpico, quale mezzo d’integrazione delle persone con disabilità, in condizioni di uguaglianza e pari opportunità. Dott.ssa Maria Pia Onesta, per come ha a cura di Rossana Campisi STUDIOMUSICALICATA Edizioni Musicali · · · · · · · · · · Ristrutturazione e rinnovo parti e partiture musicali manoscritte o antiche. Arrangiamenti personalizzati per qualsiasi gruppo strumentale e corale. 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RECONDITA MELODIA CIRCUS LOTARIANA RAQUEL EL MATADOR GAETANO PIANO CANNE I TUOI OCCHI BLU TETE’ VENT’ANNI DOPO NENA LA BANDA IN PARATA SECOLO STEVEN MARINA MIGUEL FORZA ALFIO BARBERA IN GIUBILO AL BUON VINO PARATA DEI PUPI RICCARDO CAFFE’ DELLA PLAZA STEFANIA SUPERGA MARCIA MILITARE N°1 INNO DI SAN CORRADO PEPPE GLORIA IL PRESIDENTE FESTA CARINESE Gakimas Mario Gagliani Mario Gagliani Giuseppe Lotario Giuseppe Lotario Giancarlo Aleppo Michele B. Finocchiaro Michele B. Finocchiaro Giovanni Barone Giovanni Barone Vito Giammarinaro Vito Giammarinaro Dario Colombo Gioacchino Ciavarello Gioacchino Ciavarello Francesco Dipietro Matteo Finocchiaro Matteo Finocchiaro Luigi Fiorentini Luigi Fiorentini Sebastiano Grasso Sebastiano Grasso Nino Ippolito Nino Ippolito Francesco Mulè Francesco Mulè Michele Pupillo Michele Netti Alessandro Sapienza Roberto Basile AMORE PER LA MUSICA LA FRIULANA TERRA DI SICILIA PERLA IBLEA CORLEONE IN FESTA FASCINO LATINO BRONTOLANDO AMICI DELL’ARTE FLORIDIA IN FIORE PATERNO’ IN FESTA ISNELLESE SUONI DI SICILIA VESANIA Sebastiano Grasso Michele B. Finocchiaro Michele B. Finocchiaro Francesco Fatuzzo Gioacchino Ciavarello Giovanni Barone Nino Ippolito Nino Ippolito Matteo Finocchiaro Matteo Finocchiaro Giuseppe Lotario Giuseppe Lotario Giancarlo Aleppo LAMPEDUSA ALLA MEMORIA DEL ... I.N.R.I. FRUSTA E CHIODI WOJTYLA AI CADUTI DEL ‘43 ETERNA LUCE ADDIO CARO FRATELLO OMBRA LACRIMOSA Gioacchino Ciavarello Gioacchino Ciavarello Giovanni Barone Gakimas Gaetano Alicata Michele B. Finocchiaro Michele Netti Michele Netti Sebastiano Grasso Francesco Dipietro ALEPPO, metodo per il solfeggio LA MUSICA NEI SECOLI, 1-2 vol. MEDIOEVALEGGIANTE IL CINEMA E LA SHOAH 1812, analisi formale DANZE ARMENE,analisi formale… PALCOSCENICO, trattato… APPUNTI DI TEORIA MUSICALE Giancarlo Aleppo Giancarlo Aleppo Francesco D’Isa Francesco D’Isa Michele Netti Michele Netti Gianni Venuti Adalberto Protopapa NOVECENTO (1^ e 2^ serie) SUITE MEDITERRANEA TERRAVECCHIA MUSIQUE POUR UN... MARIACHIARA GIOCHI IN BAND 180mo GLI EROI D’ABRUZZO IMPRESSIONI MOMENTANE SOSPIRI INTROFANFARA SANTA MARIA DEL SOCCORSO ESCAMILLO SYMBIOSIS FESTIVE MARCH Giancarlo Aleppo Giancarlo Aleppo Francesco Fatuzzo Silvio Franchino Gaetano Alicata Giuseppe Lotario Dario Colombo Vincenzo Trovisi Francesco Dipietro Michele Netti Michele Netti Raffaele D’Amico Sebastiano Grasso Mario Gagliani Francesco Netti IL RE PASTORE ouverture LA SERVA PADRONA ouverture OH HAPPY DAY (per quintetto) MARCIA TURCA (per quintetto) Mozart-Aleppo Paisiello-Aleppo arr. Giovanni Nicosia Mozart-Nicosia AMALGAMA VOCUM SUAVITAS IMPROVVISO per 4tto d’archi WITTY RAG QUINTETTO HELIOS IO SONO LA VIA ARCHIMISTICI ADAGIO E SCHERZO CHILDREN FOLKLORE... Giancarlo Aleppo Giancarlo Aleppo Gaetano Alicata Concezio Leonzi Rosario Fronte Maria Sicari Matteo Finocchiaro Francesco Dipietro Michele Pupillo Francesco Netti MOMENT’S IMPRESSION’S QUINTETTO ... PREGHIERA PER TROMBA VOCALIZZI DA CONCERTO PALCOSCENICO TRE PEZZI 3 PICCOLI PEZZI … ELEGIA PARA FRANCISCA 15 STUDI PER FAGOTTO 6 STUDI PER FL E PF STUDI GIORNALIERI ESERCIZI SUGLI… per corno SAMBA QUARTET TIKA FOUR DRUMS percuss... Francesco Dipietro Rosario Fronte Michele Pupillo Giovanni Venuti Giovanni Venuti Fabrizio Puglisi Antonio Casagrande Sergio Carrubba Vincenzo Trovisi Antonino Cicero Carlo Cattano Antonio Coschina Rocco Mario Vitaliano Francesco Netti Francesco Netti Permette l’invio gratuito di materiale e gadget della casa editrice; sconto del 25% su tutti i prodotti “studiomusicalicata”; pubblicazione di saggi o articoli; pubblicità del proprio complesso strumentale, del singolo solista o degli interessati in genere. VERSA . 22,00 QUALE QUOTA ABBONAMENTO ANNO 2017 · · · online sul sito con carta di credito o paypal -procedura automatica e sicurabonifico alle seguenti coordinate Iban: IT65 S030 3284 7400 1000 0001 842 ricarica postapay: contattare la redazione