Grandezze scalari e vettoriali Esiste una differenza evidente fra le grandezze fisiche alcune: massa temperatura volume lunghezza ..... altre velocità accelerazione forza ..... sono pienamente caratterizzate da un solo numero sono identiche comunque si girino (invarianza per rotazione) sono grandezze scalari non sono pienamente caratterizzate con un numero, ma possiedono anche una direzione (e un verso) cambiano se vengono ruotate sono grandezze vettoriali (*) sono rappresentate matematicamente mediante vettori In 1D il carattere vettoriale si riduce al segno. In 2D o 3D una trattazione soddisfacente richiede l’uso di vettori. (*) le grandezze che si trasformano a causa di una rotazione si dicono in generale «tensoriali»: il concetto di vettore riguarda, a rigore, quelle grandezze che si trasformano secondo una certa legge, ma ciò esula dal presente corso. Descrizione del moto in un piano (2D). Coordinate cartesiane. E’ possibile descrivere il moto in un piano (e nello spazio) senza utilizzare esplicitamente il formalismo vettoriale, ma solo le coordinate cartesiane. P Posizione. La posizione del punto P è individuata da yP P = ( xP , y P ) O xP yB B A O Spostamento da A a B è individuato da ∆x = xB − xA yA xA coordinate cartesiane xB ∆y = yB − y A Moto in 2D. Trattazione con coordinate cartesiane. Una completa conoscenza del moto equivale a conoscere istante per istante x (t ) y (t ) E’ possibile applicare le definizioni note alle singole coordinate x2 − x1 ∆x = = ∆t ∆t ∆x dx v X = lim = ∆t->0 ∆t dt vX 2 − vX1 ∆vX = aX = ∆t ∆t ∆v X dv X a X = lim = ∆t- > 0 ∆t dt vX e analogamente per la coordinata Y: dy vY (t ) = dt dvY aY (t ) = dt Il moto di P nel piano si riduce al moto delle sue proiezioni sugli assi X e Y (qual è il significato di vX, vY, aX, aY ?) Esempio: moto di un proiettile. 1 y L’osservazione/ipotesi di Galileo: vy - il moto è piano - i moti lungo l’orizzontale (X) e la verticale (Y) sono indipendenti x vx lungo la verticale: moto unif. accelerato verso il basso (g) v X (t ) = v0 X vY (t ) = v0Y − gt lungo l’orizzontale (x) il moto è uniforme Legge oraria: x (t ) = x 0 + v 0 X t g 2 y ( t ) = y + v t − t 0 0Y 2 Questa è la soluzione completa del problema. Si tratta solo di definire di volta in volta i valori iniziali (x0, y0) e (v0X, v0Y) r v0 h Esempio. Noti h e v0, a che distanza cade la palla? Con che velocità? Angolo di impatto? Moto di un proiettile 2. (senza resistenza dell’aria) Legge oraria y hmax x (t ) = x 0 + v 0 X t g 2 y (t ) = y 0 + v 0Y t − 2 t r v0 θ R x t = x v 0 X v 0Y g 2 y ( x ) = x − x v0 X 2 v 02 X x0 = 0 posto y0 = 0 è tutto quello che ci serve vX 0 = v0 cosθ vY 0 = v0 sinθ ⇒ Traiettoria parabolica ⇒ g y ( x ) = tan θ ⋅ x − 2 2 2 v cos θ 0 2 x alcuni parametri della traiettoria Gittata R = 2 0 2 v0 X v 0 Y v = sin( 2θ ) g g Altezza massima hMAX v 02Y (v 0 sin θ ) = = 2g 2g 2 1200 v0=200m/s θ=45° 1000 Effetto della resistenza dell’aria 800 600 vuoto Obice 155/40 FH70 ogiva di calibro 155mm e massa 44 kg 400 aria 200 0 0 1000 2000 3000 4000 5000 18.000 v0=817m/s θ=45° 16.000 14.000 12.000 10.000 8.000 vuoto 6.000 aria 4.000 2.000 0 0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 70.000 80.000 ds = Rdθ s = Rθ R θ>0 dθ E’ naturale individuare la posizione sulla circonferenza mediante un angolo. Fissato un angolo “zero” e un verso di percorrenza l’angolo può essere positivo o negativo θ: φ<0 (v. Cap.11) Moto circolare ∆θ=θ2-θ1: posizione angolare spostamento angolare In analogia con velocità e accelerazione lineari si definiscono le quantità: ω = θ 2 − θ1 t 2 − t1 velocità angolare media α = ω2 − ω 1 t 2 − t1 accelerazione angolare media ∆ θ dθ ω = lim = ∆ t →0 ∆ t dt [ω] = rad = s−1 s velocità angolare istantanea dω d 2θ = α = dt dt 2 accelerazione angolare istantanea [α ] = rad2 s = s −2 Moto circolare uniforme (in coordinate cartesiane) r v ω = cost θ r a θ (t ) = θ0 + ω t P θ T= periodo O frequenza 2π ω 1 ν= T 2πR = v [ν] = 1 = Hz s è una “nu” x (t ) = OP X = R cos θ (t ) y (t ) = OPY = R sin θ (t ) θ (t ) = ω t scegliamo l’origine degli angoli (e dei tempi) in modo che θ0 = 0 Moto circolare uniforme r v θ r a P θ O x (t ) = R cos ω t y (t ) = R sin ω t v X (t ) = − ω R sin ω t v Y (t ) = ω R cos ω t a X (t ) = − ω 2 R cos ω t a Y (t ) = − ω 2 R sin ω t si verifica inoltre che r = x2 + y2 = R v = ωR 2 v a = ω 2R = R • la velocità del punto è tangente alla circonferenza. • l’accelerazione è diretta verso il centro (normale o centripeta) Moto circolare uniformemente accelerato r v 1 2 ( ) θ t = θ0 + ω0 t + αt θ r a poniamo per semplicità θ0=0, ω0=0 2 P ω (t ) = ω0 + αt θ ( ( x (t ) = R cos α t 2 2 y (t ) = R sin α t 2 2 O ) ) ( v X (t ) = −α t R sin α t 2 2 v Y (t ) = α t R cos α t 2 2 ( ( ( ) − (α t ) R cos (α t ) − (at ) R sin (α t a X (t ) = − α R sin α t 2 2 a Y (t ) = α R cos α t 2 2 r aT aT = α R ) r aC 2 2 2 2 ) ) 2) 2 v2 aN = ω R = R 2 v = ωR r v tangente r r r a = aT + a N Descrizione vettoriale del moto in un piano) 123 yP O P r rP Posizione. La posizione del punto P è individuata da 123 xP P = ( xP , y P ) coordinate cartesiane r OP = rP vettore posizione r modulo di un vettore: OP = rP = B A r rB r rA O xP2 + y P2 Spostamento da A a B è individuato da r r AB = OB − OA = rB − rA r r r ∆r = rB − rA vettore spostamento ∆rX = ∆x = xB − x A ∆rY = ∆y = y B − y A Cinematica del punto. 2D / 3D Descrizione del moto: z r r (t ) P(t) Vettore posizione z(t) y O r OP (t ) = r (t ) x(t) y(t) x r r r ∆r = r (t + ∆t ) − r (t ) r r (t ) r r (t + ∆t ) Velocità media: r r r r r (t + ∆t ) − r (t ) ∆r = v = ∆t ∆t vX = x2 − x1 ∆x = ∆t ∆t ecc. Velocità istantanea Velocità (vettoriale) istantanea: r r r ∆ r dr = v = lim ∆t →0 ∆t dt r dr r r (t) le cui componenti cartesiane sono: vX (t ) = dx dt vY (t ) = dy ecc. dt traiettoria r r (t + dt) si vede che per intervalli molto piccoli lo spostamento diventa parallelo alla traiettoria quindi la velocità è tangente alla traiettoria Formalmente r ds r r r r v = τ = v τ dr = ds τ ⇒ dt distanza Si può definire anche una velocità scalare: risulta che r u= v =v ∆s ds u = lim = ∆t → 0 ∆t dt Accelerazione. esempio di moto con Accelerazione media. r r r r v 2 − v1 ∆ v < a >= = ∆t ∆t ∆vX ∆t r v ecc. y aX = r a = cost r r a=g Accelerazione istantanea r r dv a= dt dv X aX = dt ecc. x • In generale, l’accelerazione NON E’ tangente alla traiettoria • il più generale moto uniformemente accelerato in 3D è un moto parabolico • il più generale moto uniforme in 3D è un moto rettilineo Accelerazione. (continua e derivabile q.b.) cerchio osculatore r aN r a R Localmente, un tratto di curva si può approssimare (al 2° ordine) con un arco di cerchio detto “osculatore” r aT r v Come con una circonferenza, in generale l’accelerazione ha una componente tangente e una componente centripeta r r r a = aT + a N con dv aT = dt v2 aN = = ω 2R R derivata del modulo della velocità o della velocità scalare a = a N2 + aT2 Relazione fra grandezze angolari e lineari in un moto circolare s = Rθ arco: R s= Rθ θ>0 velocità: ds dθ v= =R = Rω dt dt v = Rω accelerazione tangente: ma nel caso dell’accelerazione c’è anche una componente centripeta (o “normale”) v2 aC = = ω 2R R l’intensità o modulo dell’accelerazione vale a = aC2 + aT2 aT = Rα Dimostrazione generale che r r v = vτ da si ricava versore tangente r ∆τ τ (t ) r r r r dv dv r dτ = τ +v dt dt dt come si calcola? un breve tratto del percorso, è approssimabile con un arco del cerchio osculatore. Si vede che per ∆θ → 0 R ∆θ e dunque (non richiesta) derivata del modulo della velocità τ (t + ∆t ) d’altronde, r r r a = aT + a N ∆τ → dθ r r dτ dθ r = n =ωn dt dt r r ∆τ diventa ortogonale a τ e diretto verso il centro di curvatura r r si può allora scrivere ∆τ → ∆τ ⋅ n n è un versore diretto verso il centro (centripeto) sostituendo: r dv r v 2 r a= τ + n dt R r aT r aN Domande sui moti in più dimensioni r 1) E’ possibile che in un certo istante sia v = 0 e 1b) E’ possibile che sia r v =0 e r a≠0 ? r a ≠ 0 in un dato intervallo di tempo? 2) In un certo istante, la velocità di un aereo è verso Est. E’ possibile che l’accelerazione sia diretta verso Sud? 3) Il tachimetro di un’automobile segna un valore costante. Si può dire che a=0? 4) Si consideri il moto parabolico di un proiettile. Quanto vale l’accelerazione alla partenza e nel punto più alto della traiettoria? 5) E’ possibile un moto curvilineo con accelerazione nulla? Moti relativi. 1D 2 osservatori descrivono il moto dello stesso punto P. Uno di essi è in moto rispetto all’altro x xo′ O O’ osservatore “fisso” definiamo: P osservatore mobile: sistema di riferimento mobile x x′ xo ' coordinata di P rispetto ad O coordinata di P rispetto ad O’ vale la relazione x = x o ′′ + x ′ coordinata di O’ rispetto ad O e derivando: ⇒ x = x o ′′ + x ′ v = vo′ + v ′ a = a o′ + a ′ Leggi del moto relativo in 1D Moti relativi in 2D O’ r ro′ r r′ r r r r = ro′ + r ′ P r r posizioni relative O Derivando rispetto al tempo si ottiene la velocità istantanea: velocità relative r r r v = vo′ + v ′ v v’ vo’ Derivando ancora rispetto al tempo si ottiene l’accelerazione istantanea: accelerazioni relative r r r a = ao′ + a′