ATTUALITÀ^NUOVI ESAMI _ MINUTI DI INDAGINE Oltre alla precisione, questo esame può contare su altre due armi: la velocità e la non invasività. L'indagine, infatti, dura tra i 20 e i 40 minuti a seconda della grandezza della zona da esplorare e della quantità di tessuto da asportare per la biopsia. Prima di iniziare, la persona viene sedata con un leggero anestetico per via endovenosa, così non sente alcun tipo di fastidio provocato dal tubo. L'apparecchiatura, poi, utilizza gli ultrasuoni e non le radiazioni, che a lungo andare potrebbero scatenare una serie di effetti collaterali. Dopo l'esame la persona può ritornare tranquillamente a casa, senza problemi o particolari precauzioni. Soltanto per chi soffre di disturbi cardiaci è meglio un breve day-hospital. ecoendoscopìci ora è veloce e indolore Jora in poi i polmoni non avranno più segreti. Certo, questa può sembrare un'affermazione un po' esagerata, ma il nuovo esame disponibile all'ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì sta davvero raccogliendo i consensi di specialisti e malati. Perché l'innovativo esame, una verrà novità nel nostro Paese, permette di monitorare lo stato di salute di questi organi nel modo più preciso e meno invasivo possibile. E i benefici non si fermano qui. D Rapida, precisa, molto attendibile e poco invasiya, questa tecnica fornisce immagini bidimensionali dei polmoni, "scattando" fotografie perfette e consentendo diagnosi mirate Si usa un piccolissimo tubo II primo ecoendoscopio in Italia ha in realtà un funzionamento molto semplice. • Infatti, si tratta di un piccolissimo tubo (lo spessore è di circa 6-8 millimetri) flessibile, che entra dalla bocca e dall'esofago e che assomiglia, nelle modalità, alla classica endoscopia che si effettua normalmente allo stomaco e al colon. • Sulla sommità del tubo è posizionato un ecografo, miniaturizzato e super-preciso che, in pratica, fa un'eco- grafia del polmone e della zona circostante. Unisce l'ecografia alla biopsia II vero protagonista dell'indagine è il mediastino, ovvero la parte del torace posta tra i due polmoni. • Di forma simile a una clessidra, contiene vasi e linfonodi. Questi ultimi sono davvero fondamentali per intercettare e scoprire alcune malattie che colpiscono l'organismo. Di conseguenza, queste immagini del me- diastino e dei linfonodi situati in zona ("fotografate" con l'ecografia) sono utilissime per verificare lo stato di bronchi e polmoni. • Tuttavia l'esame non finisce qui. In fondo a questo piccolo tubo, infatti, si trovano anche alcuni minuscoli aghi che prelevano i tessuti della zona, che vengono poi utilizzati in laboratorio per fare le biopsie. Insomma, questo nuovo ecoendoscopio unisce l'utilità dell'ecografia alla precisione della biopsia. Non solo per i tumori L'ecoendoscopio è perfetto per valutare la salute dei polmoni e, soprattutto, per verificare lo stadio di eventuali malattie. Ma quali disturbi si possono monitorare? -^ Tutti i tumori dei polmoni, dagli adenocarcinomi (quelli localizzati nei bronchi) fino ai linfomi. ~> Le malattie infettive come la tubercolosi. -* I problemi causati da infiammazioni, come la sarcoidosi, un disturbo di cui non si conosce ancora la causa, ma che è abbastanza diffuso. Si manifesta con l'ingrossamento dei linfonodi e la cicatrizzazione dei polmoni (l'organo diventa più duro) e comporta una fatica maggiore nella respirazione. -> L'attendibilità della diagnosi non è l'unico fattore positivo. Con l'ecoendoscopio, infatti, si può valutare con precisione lo stadio della malattia e, di conseguenza, scegliere la cura più adatta e mirata ed evitare anche interventi inutili. Per esempio, se si vede che un tumore è nella fase iniziale, può bastare una chemioterapia specifica, senza ricorrere a un'operazione, come previsto dalla procedura attuale. ; ESPERTO "Non si usano radiazioni, ma gli innocui ultrasuoni" II professor Venerino Poletti è direttore dell'unità operativa di Pneumologia interventistica all'ospedale Morgagni Pierantoni dì Forlì, insieme a lui cerchiamo di saperne di più su questo esame. L'ecoendoscopio di Forlì è l'unico disponibile in Italia? Per ora sì. Tempo fa abbiamo iniziato a collaborare con l'università di Leiden, in Olanda, che usa da tempo questo apparecchio ed è ancora la sola ad averlo nel resto d'Europa. Con il loro aiuto, la nostra équipe ha familiarizzato con le procedure dell'esame e dopo alcune verifiche abbiamo decìso di comprare tutte le apparecchiature e di offrirle ai malati del nostro reparto. Ora ci piacerebbe mettere la nostra esperienza a disposizione delle altre strutture, perché i benefici di questo test sono tantissimi. Quali sono questi vantaggi? Prima di tutto è un esame indolore e senza effetti collaterali, perché non si è intubati e non usano le radiazioni, ma gli ultrasuoni. Poi è molto attendibile, perché l'ecografo miniaturizzato fornisce l'immagine bidimensionale della zona. Queste "fotografie" sono assolutamente precise: ci stanno addirittura facendo ripensare tutta l'anatomia dei polmoni e ci permettono di capire meglio la loro struttura e il loro funzionamento. Per esempio, l'ecoendoscopio è più veritiero della Pet (la tomografia a emissione di positroni) che finora sembrava l'esame migliore per la diagnosi dei tumori. La precisione dei risultati, poi, porta a una cura migliore, più mirata e specifica. E questo, a sua volta, riduce anche gli interventi inutili. In un anno, abbiamo effettuato 250 esami ed evitato il 60-70% di operazioni invasive, come le toracotomia (ovvero l'apertura della parete toracica), che prima eravamo costretti a fare per analizzare i tessuti polmonari. In più, si riducono anche le spese ospedaliere: tolti i costi iniziali perle apparecchiature, si risparmia perché sul bilancio dei reparti non gravano molte operazioni inutili. Non dimentichiamo, infine, che si tratta di un esame davvero innovativo per i polmoni, che migliora la diagnosi e la cura dei tumori che colpiscono questi organi. E queste neoplasie, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità, rappresentano ancora una delle prime cause di mortalità nei paesi industrializzati. Come si accede a questo esame? L'indagine è gratuita e basta la richiesta del medico di base. Di solito, visto che siamo gli unici in Italia, i medici ci chiamano per segnalarci i casi di persone che, secondo loro, avrebbero bisogno di fare questo esame. Così analizziamo insieme la situazione e prenotiamo test e visita nel nostro reparto. Comunque, per avere tutte le informazioni necessarie, basta cliccare sul sito internet www.asul.fo.it, o telefonare alla segretaria della nostra unità operativa, allo 0543.735042. Servizio di Fiora Casalinuovo. 37