Cer Magazine ITALIA 37 - Confindustria Ceramica

annuncio pubblicitario
cer
INTERIORS La villa trasparente
TREND Il bagno, lo stile di chi abita la casa
MERCATO Gli anni della seconda crisi
Cer Magazine Italia n. 37 (aprile 2013) • ISSN 1828-1060 • Ann0 XVI
magazine
GUEST Philippe Starck
37
italia
architettura
dama design per l’outlet “Porcaro..In”
RAW collection
unicom
unicom
TM
TM
cer.start
1
L’innata vocazione
dell’architettura italiana
Andrea Serri
direttore editoriale
di Cer Magazine
“Dove c’è architettura c’è Italia. Essere conservatori italiani in
architettura significa solo conservare l’antica energia italiana
di trasformarsi continuamente”. Con queste parole, di una
straordinaria attualità sebbene risalgano al secolo scorso,
Gio Ponti sottolinea lo stretto e profondo legame che unisce la
disciplina dell’organizzazione dello spazio al servizio degli esseri
umani, il senso di appartenenza alla nazione e la tensione al
cambiamento. Fattori che tuttora caratterizzano molti dei settori
che compongono la filiera e l’industria delle costruzioni, tra cui
l’industria italiana della ceramica, soprattutto in quella ‘naturale
vocazione’ alla incessante trasformazione che è,
al tempo stesso, costante tensione all’innovazione,
passione nelle cose da fare, qualità della manifattura
e del progetto architettonico realizzato.
Le moderne collezioni ceramiche italiane, siano esse
piastrelle o lastre come anche ceramiche sanitarie,
lo dimostrano quotidianamente con i propri
materiali, tanto all’uscita dagli stabilimenti, quanto negli show room
dove questi vengono esposti, o nei diversi progetti – residenziali e di
altra natura – che li vedono protagonisti in Italia e nel mondo.
La capacità di interpretare al meglio i ‘moods’ del mercato
generano prodotti ceramici che, esposti in anteprima al Cersaie di
Bologna, diventano le tendenze estetiche a livello internazionale;
ma sono anche i ‘tools’ necessari per dar vita alle soluzioni
architettoniche più performanti e soddisfacenti. Una simbiosi
forte, come ricorda ancora Gio Ponti: “Amate l’architettura perché
siete italiani, o perché siete in Italia; essa non è una vocazione dei soli
italiani, ma è una vocazione degli italiani”.
«l’Italia
Secondo Gio Ponti,
si caratterizza da
sempre per l’energia
di trasformare gli spazi
del costruito
»
LE PROPRIETÀ ANTIBATTERICHE DEI PAVIMENTI
FINCIBEC PER L’IGIENE DEI TUOI SPAZI.
La tecnica Antibact, sviluppata da Fincibec SpA, consiste
nel sottoporre i materiali ceramici ad un trattamento
che rilascia progressivamente principi attivi in grado
di sviluppare una funzione antibatterica durevole nel
tempo. L’efficacia antibatterica della piastrella non ha
bisogno della luce solare per essere attivata e si esalta
in presenza di umidità moltiplicando esponenzialmente
gli effetti sanificanti delle normali operazioni di lavaggio.
Gli effetti antibatterici di Antibact sono stati testati
dal Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università
degli studi di Modena e Reggio Emilia.
The Antibact technique developed by Fincibec SpA
consists in subjecting ceramic materials to a
treatment that gradually releases active principles
capable performing a long-lasting antibacterial
function. The tile’s antibacterical power doesn’t need
to be activated by sunlight and it increases in damp
environments, multiplying the sanitizing effects of
the usual cleaning processes in an exponential way.
The antibacterical effects of Antibact have been
tested by the Department of Biomedical Sciences of
the University of Modena and Reggio Emilia.
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è scaricabile
gratuitamente
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per iPad
EditoriaLI
01 Start L'innata vocazione dell'architettura italiana
di Andrea Serri
80 Exit Una nuova cultura progettuale del colore
di Massimo Caiazzo
14
newS
20
interVISTA
Magazine di Simona Malagoli
06 Aziende
08 Web
10Award
12 Cersaie 2013 Cultura e commercio in fiera
a Bologna di Maria Teresa Rubbiani
14 Guest Philippe Starck
Un sognatore professionista di Alessandra Coppa
progetti
30
Interiors
20 La villa trasparente di Riccardo Bianchi
26 Intorno al patio di Katrin Cosseta
30 Sfumature di grigio di Benedetto Marzullo
26
44
in copertina
Outlet “Porcaro...In”
Aversa (CE), 2010
Superfici ceramiche:
Monocibec
Foto: Luciano Busani
cer.contenuti
50
cer
trend
34 / 48 Virtual Style by Imagem
40 Il bagno: lo stile di chi abita la casa
di Laura Franceschi
78 Prodotti: voglia di natura
56
magazine
italia
Numero 37
Rivista semestrale, aprile 2013
Promossa da
mercato
Direttore Responsabile
Franco Manfredini
62 2012-2013, gli anni della seconda crisi italiana
di Sara Seghedoni
64 “Gli show room devono creare emozioni”
di Barbara Benini
progetti
Architettura
68
72
40 Ceramica, charme e prospettiva di Santino Limonta
44 Una piscina sul mare di Laura Maggi
50 A Venezia s’incontrano tradizione e modernità
di Laura Ragazzola
56 Bruno Service Station, per una sosta di qualità
di Livio Salvadori
68 L’orgoglio di Soweto di Virginio Briatore
72 Forma e prestazioni di Alfredo Zappa
DOC
Redazione
Valentina Candini ([email protected])
Simona Malagoli ([email protected])
Valentina Pellati ([email protected])
Segreteria di redazione
Barbara Maffei ([email protected])
Patrizia Gilioli ([email protected])
Collaboratori
Barbara Benini, Riccardo Bianchi (AD), Virginio Briatore
(Interni), Alessandra Coppa, Katrin Cosseta (Interni),
Alessandra Ferretti, Laura Franceschi, Santino Limonta,
Laura Maggi (Elle Decor Italia), Benedetto Marzullo
(Casamica), Laura Ragazzola (Casaviva), Maria Teresa
Rubbiani, Livio Salvadori (Casabella), Sara Seghedoni,
Alfredo Zappa.
Progetto grafico
Fabio Berrettini, Cristina Menotti
Pubblicità
Pool Magazine di Mariarosa Morselli
Via Giardini 466 - 41124 Modena
tel. 059 344 455 - Fax 059 344 544
[email protected]
Stampa
Arbe Industrie Grafiche - Modena
Edizioni
Edi.Cer. SpA
Cer Magazine Italia:
pubblicazione registrata presso il Tribunale di Modena
al n. 1454 in data 17-12-1998 - ISSN 1828-1060
Direzione, redazione e amministrazione
Edi.Cer. SpA Società Unipersonale
Viale Monte Santo, 40 - 41049 Sassuolo (Mo)
tel. 0536 804585- fax 0536 806510
[email protected]
cod. fisc. 00853700367
78 Cataloghi dalle aziende
Chiuso in tipografia il 22 marzo 2013.
76
La ceramica italiana
è in esposizione a
Direttore Editoriale
Andrea Serri ([email protected])
L’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato, oltre che per
l’invio della rivista, anche per la spedizione di altre riviste e/o
per l’inoltro di proposte di abbonamento. Ai sensi dell’articolo 7
del D.Lgs. 196/2003 è nel suo diritto richiedere la cessazione
dell’invio e/o l’aggiornamento o la cancellazione dei dati in
nostro possesso, che sono comunque trattati in conformità al
“testo unico sulla privacy”.
da 23 al 27 settembre 2013
www.cersaie.it
www.laceramicaitaliana.it
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aziende
eventi
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design
LEA CERAMICHE
partenership tra Lea Ceramiche e Lago
Imm Cologne, il primo
salone dell’anno dedicato
all’arredamento, si è rivelato la
cornice ideale per presentare
tre nuovi prodotti nati dalla
partnership tra Lea Ceramiche
e Lago. Le nuove collezioni
N.O.W. Line, Drunk e 36e8,
firmate da Daniele Lago,
si sposano con un’estetica
dell’abitare, da sempre
perseguita anche da Lea,
introducendo un uso non
convenzionale del materiale
ceramico e portandolo
ad impreziosire spazi come
un vero complemento
d’arredo. A partire dalla lastra
sottile Slimtech RE-Evolution
in grès laminato di soli
3 mm di spessore e dai formati
oversize, Daniele Lago ha
arricchito la collezione di
numerosi tagli per adattare i
rivestimenti agli iconici sistemi
di contenimento di Lago.
La gamma cromatica dei tre
nuovi prodotti prevede colori
neutri che si combinano
facilmente con le tonalità
fango e mandorla degli arredi
di Lago, consentendo di
ottenere un effetto cromatico
dello spazio armonioso ed
equilibrato.
à www.ceramichelea.it
Drunk: il decoro crea l’effetto ottico di
un dislivello, in realtà inesistente.
COEM
Riciclo e risparmio energetico con Eco++
Dall’idea dei ricercatori Coem di usare il
vetro di recupero non solo per diminuire
l’utilizzo delle pure materie prime di origine naturale, ma anche per sfruttarne appieno le potenziali caratteristiche energetiche intrinseche, è nato Eco++, un
grès porcellanato cotto a 100°C in meno rispetto al tradizionale grès certificato dal Centro Ceramico di Bologna. Per le buone caratteristiche tecniche e
chimico fisiche, che permettono di lavorare con elevati standard ambientali
di qualità e sicurezza, è stato scelto, tra i possibili vetri di recupero, il vetro
pannello del tubo catodico, un vetro omogeneo di elevato spessore (1-2 cm)
e privo di impurità, la cui composizione non cambia con il tempo. Il materiale, ottenuto mediante un processo di pressatura standard, viene poi cotto
all’interno dei forni con un trattamento termico notevolmente inferiore, frutto
di un accurato bilanciamento della frazione argillosa e fondente vetrosa,
comportando un consumo specifico inferiore del 30% a un grès porcellanato conforme alle caratteristiche Ecolabel. Eco++ è dotato inoltre di una
elevata qualità estetica, in quanto la miscela studiata, generando impasti
molto chiari, esalta lo sviluppo dei colori e la definizione del prodotto finito.
à www.coem.it
CERAMICA SANT’AGOSTINO
CERAMICHE KEOPE
Riparte la produzione del grès
Riqualifica nel rispetto dell’ambiente
Dopo la ripresa della bicottura, avvenuta già lo scorso
luglio, a gennaio è ripartita anche la produzione interna
del grès porcellanato per pavimenti e rivestimenti. Sono
state infatti ultimate le opere di manutenzione straordinaria
sulle linee più avanzate - tutte caratterizzate da tecnologia
digitale - impiegate per la produzione dei prodotti di maggior
successo dell’azienda. Al pari della produzione, riprendono
ad essere seguite e realizzate internamente alcune
delle attività prima affidate in outsourcing a fornitori esterni,
per consentire il maggior ritorno occupazionale possibile utilizzando
le migliori professionalità interne all’azienda.
Procede, inoltre, anche la ricostruzione degli stabili danneggiati,
con un buon stato di avanzamento delle parti comunicanti
tra i diversi settori produttivi e le aree di stoccaggio merci.
Nell’ottica di garantire le migliori condizioni di lavoro possibili e
nel rispetto dell’habitat in cui opera, Ceramiche Keope ha investito in un’importante operazione di riqualifica dei suoi stabilimenti. L’azienda ha provveduto infatti alla rimozione totale delle
coperture in eternit - su una superficie di 6.000 Mq - con cui
originariamente erano stati realizzati i capannoni, sostituendoli
con moderni ed ecologici pannelli di copertura. Si tratta di una
scelta concreta che sottolinea nuovamente la grande sensibilità di Keope per le tematiche ecologiche a tutela dell’ambiente,
contribuendo così a diffondere un nuovo modo di fare
impresa, più green, sostenibile e a vantaggio dell’habitat circostante.
à www.ceramicasantagostino.it
à www.keope.com
.
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CERAMICA
DEL CONCA
10611
7
Investimento da 50 milioni
di dollari in Tennessee
Dal gennaio scorso è operativa, presso lo stabilimento 7 di Maranello di Ricchetti Group, la nuova
pressa Sacmi PH7500: un investimento che consente di raggiungere elevate performance produttive
senza sprechi di energia, gestendo velocemente e in maniera precisa il caricamento dei grandi
formati con la stessa qualità e ripetitibilità dei piccoli. Continua in questo modo il processo di
ammodernamento che il Gruppo sta compiendo dei propri impianti produttivi, volto alla realizzazione
di prodotti con caratteristiche capaci di attrarre una clientela differenziata,
affrontando le nuove sfide e richieste del mercato. “Questo è solo il primo
di una serie di investimenti tecnologici che intendiamo compiere nei
prossimi anni - afferma Alfonso Panzani, presidente di Ricchetti Group
- per essere sempre più competitivi e offrire prodotti non solo di grande
qualità, ma che sappiano anche essere innovativi nelle caratteristiche e
nei formati”.
Con un programma d’internazionalizzazione, volto ad
ampliare le importanti quote di mercato già possedute negli
Stati Uniti, il Gruppo Del Conca annuncia la costruzione di
uno stabilimento in Tennessee per la produzione di grès
porcellanato. Il complesso industriale, che sorgerà nella
Contea di Loudon su una superficie di oltre 30.000 mq,
comprenderà la parte produttiva, i laboratori di ricerca, lo
showroom e gli uffici amministrativi. Il piano prevede un
investimento iniziale di 50 milioni di dollari che si completerà
nel 2013 con l’assunzione di circa 100 dipendenti, ma
seguirà una fase successiva entro 4 o 6 anni - condizionata
anche dal livello di business raggiunto
- con un ulteriore investimento di
20 milioni e l’assunzione di altre 78
figure professionali.
L’avvio della produzione di Del Conca
USA - così si chiama la controllata
americana titolare dell’iniziativa - è
previsto per l’inizio del 2014, dettato
dalla necessità di creare un presidio
ravvicinato di mercati già importantissimi, consentendo di rispondere in Enzo Donald Mularoni,
maniera veloce e flessibile agli ordini CEO di Ceramica
dei clienti statunitensi.
Del Conca
à www.ricchetti.it
à www.delconca.com
GRUPPO CERAMICHE RICCHETTI
Nuove tecnologie per migliorare
l’efficienza produttiva
CERAMICA GALASSIA
Apre il primo showroom in Vietnam
Realtà in forte espansione che negli ultimi anni si è affacciata in molti nuovi mercati esteri, Galassia è
recentemente approdata anche in Vietnam, attraverso l’apertura del nuovo showroom Eurostyle di Hanoi.
Lo spazio si trova all’interno di una moderna struttura ed è caratterizzato da un percorso tematico che
racconta il mondo del settore bagno attraverso stili diversi: uno scenario elegante emblema dell’immagine
del marchio Galassia, la cui tradizione attraversa la passione per la lavorazione della ceramica, il design
e l’artigianalità. L’inaugurazione dello showroom si è svolta all’insegna della creatività e dell’estro:
intrattenimento musicale, body painting, giochi di luce e allestimenti floreali hanno fatto da contorno alle
suggestive ambientazioni ceramiche, creando uno spettacolo affascinante e ricco di magia.
à www.ceramicagalassia.it
SICIS
Partnership per la prima collezione di mobili HBA
Dalla stretta collaborazione fra Sicis
e il leader mondiale in hospitality
design Hirsch Bedner Associates
è nata la prima collezione di mobili
HBA, rivolta ai mercati del residenziale e dell’hospitality. Insieme a
Sicis, un team di progettisti di HBA
di Atlanta ha intravisto, in un design
d’avanguardia, versatile, caratterizzato da un mix eclettico di estetiche, distinte dai tradizionali modelli
stilistici, una strategica, multi-sfaccettata opportunità di sviluppo,
pur mantenendo quegli standard
di qualità ed abilità nel soddisfare
le esigenze della clientela che en-
trambe le aziende condividono.
Amy Tanenbaum, vice presidente
esecutivo di Sicis Nord America,
ha commentato: “Cinque anni fa,
abbiamo iniziato ad inserire la produzione di mobili nella nostra collezione di prodotti, rispondendo alla
domanda dei nostri clienti”.
Si tratta di un rischio al quale l’azienda si è esposta nell’intraprendere
questa nuova area di business, ma
che oggi ne mostra gli iniziali risultati presentando la prima collezione
di mobili, frutto della partnership con
HBA, al Salone Internazionale del
Mobile 2013 di Milano.
Sketch di
una serie
di lampade,
design concept
di HBA
per Sicis.
à www.sicis.com
.
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aziende
eventi
award
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design
LEONARDO CERAMICA
Le nuove collezioni sposano
il sistema cromatico NCS
MARAZZI
Projecta Engineering
per gli stabilimenti in Russia
Quattro nuove linee di smaltatura realizzate con tecnologia Projecta Engineering affiancheranno le altre tredici
già esistenti negli stabilimenti OAO KM Group di Marazzi
in Russia, situati a Orel e Malino. Due linee saranno destinate alla produzione di piastrelle in bicottura, mentre
le altre serviranno per la realizzazione di porcellanato
smaltato. Entro l’anno, inoltre, verranno consegnate due
nuove macchine per la decorazione digitale della famiglia
Evolve per la produzione di grès porcellanato smaltato.
LeonardoCeramica ha adottato lo standard cromatico NCS - Natural Colour System - per la classificazione delle nuove collezioni Core, Icon e Colour.
NCS è un sistema logico di ordinamento dei
colori che si basa sul modo in cui questi vengono
percepiti dall‘uomo: frutto di 70 anni di ricerca è
lo standard cromatico più utilizzato nel mondo a
livello professionale.
Il sistema NCS consentirà all‘azienda di analizzare,
scegliere, comunicare, produrre e controllare i
colori, per garantire risultati cromatici ancora più
sorprendenti e in grado di soddisfare le esigenze
dell‘architettura presenti e future.
à www.marazzi.it
à www.leonardoceramica.com
@
Collezioni Icon
web
FINCIBEC GROUP On line i nuovi siti web di Monocibec, Century e Naxos
Nel percorso intrapreso di ampliare sempre più il dialogo con clienti e professionisti, sfruttando le potenzialità delle
nuove tecnologie, Fincibec Group rinnova i siti web dei propri brand. La grafica accattivante, l’intuitività della navigazione
e l’ampio spazio lasciato alle immagini di ambientazioni sono le caratteristiche più evidenti. Il cuore del progetto,
però, risiede nei motori di ricerca interni: strumenti semplici, che consentono una vera e propria “ricerca ragionata”,
interessante per chi desidera informazioni precise, ma ancora di più per i visitatori che si accostano per la prima volta
ai prodotti Monocibec (www.monocibec.it), Century (www.century-ceramica.it) o Naxos (www.naxos-ceramica.it). I vasti
cataloghi dei tre brand sono, infatti, navigabili incrociando diversi parametri per giungere rapidamente a un risultato utile.
Oltre a parametri indispensabili per gli addetti ai lavori, come formati, superfici e destinazioni d’impiego, ce ne sono altri
fondamentali per chi è alla ricerca di un’ispirazione, come il richiamo estetico e i colori. Anche l’area dedicata alle news è
stata ampliata e incrementata, per aggiornare puntualmente tutti i visitatori sulle ultime novità di prodotto, sulla partecipazione
alle principali fiere di settore e, soprattutto, sugli eventi e le iniziative di Fincibec Group. Nella sezione Projetc and Design,
infine, una carrellata dei progetti più interessanti realizzati nel mondo con i prodotti Monocibec, Century e Naxos.
à www.fincibec.it
FLORIM
Progettazioni all’avanguardia con Slim4+
Dal marzo scorso, anche in Italia è disponibile presso i rivenditori e via web sul nuovo sito e-commerce
www.slim4plus.it l’innovativa soluzione ad alte prestazioni di Florim, slim/4+, già distribuita ed affermata
a livello internazionale. Si tratta di un nuovo “multistrato” a finitura in ceramica, con uno spessore di soli
4,5 mm, ad altissima resistenza agli urti, ottenuto grazie ad un processo di stratificazione brevettato.
Ideale per qualsiasi ristrutturazione, slim/4+ è molto apprezzato per le sue capacità di rispondere alle
moderne esigenze di progettazione dell’edilizia “leggera” e sostenibile. Può essere utilizzato in ambienti
interni, applicato a colla per rivestire pareti e pavimenti, oppure installato in pavimentazione con
l’originale soluzione flottante studiata e proposta da Florim: il sistema slim/4+, che prevede una guaina
di soli 2,5 mm di spessore sulla quale “agganciare” il multistrato grazie al sistema Hook & Loop.
à www.florim.it
CretaD Wall + ListoneD Floor
ITALGRANITI GROUP SPA Via Radici in Piano, 355 - Casinalbo di Formigine - 41043 Modena - Italy - Tel 0039 059 888411 - Fax 0039 059 848808 - www.italgranitigroup.com - [email protected]
.
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La Porta Del Parco, Bagnoli (NA), progetto di
Silvio D’Ascia Atelier D’Architecture/Ati Servizi
Integrati, 3° premio categoria rivestimenti di
facciata e pavimentazioni esterne
CASALGRANDE PADANA
Nominati i vincitorI
del Grand Prix 2010-2012
Fra gli oltre 250 progettisti provenienti da tutto il mondo, con
proposte di elevato livello qualitativo a testimonianza della
crescente diffusione e valoriz-
award
zazione del materiale ceramico
nell’ambito delle costruzioni,
la nona edizione del concorso
internazionale di architettura
Grand Prix, promosso e orga-
nizzato da Casalgrande Padana, ha selezionato, il novembre
scorso, i vincitori dell’edizione
2010-2012. La giuria, presieduta dal presidente Franco Manfredini, dopo un’attenta analisi delle opere, ha individuato
quelle più meritevoli a cui assegnare i tre premi per ogni categoria e le menzioni speciali.
Le premiazioni si svolgerannno
nel corso di una cerimonia d’onore che avrà luogo a City Life a
Milano, nell’ambito della quale
verrà anche lanciata ufficialmente la decima edizione del
Grand Prix.
Tutte le opere selezionate saranno poi pubblicate nel volume Creative Book, veicolato
con alcune delle più prestigiose
riviste di architettura.
à www.casalgrandepadana.it
FILA INDUSTRIA CHIMICA
CERAMICHE REFIN
Prestigioso intervento ad Abu Dhabi
All’Imm nel concept di Luca Nichetto
E‘ firmato Fila il trattamento
del nuovo Palazzo Presidenziale di Abu Dhabi, la capitale
degli Emirati Arabi. Il complesso, destinato ad ospitare
gli uffici di presidente, vice
presidente, crown prince e ministri e ad accogliere i dignitari in visita, sorgerà sulla penisola di Ras al Akhdar, vicino all’Emirates
Palace Hotel, e coprirà circa 150 ettari di superficie: oltre 160.000
mq per il Palazzo e altri 5.614 per gli edifici ausiliari.
L’intervento di Fila, i cui lavori procederanno per i prossimi tre
anni, consiste nel trattamento in verticale di circa 450.000 mq di
limestone Turca beige chiaro Chauvigny. Il team Fila ha affrontato con grande entusiasmo questo prestigioso progetto, lavorando
da subito in stretta collaborazione con il personale del fornitore di
pietre Mosart Marble. L’unione delle competenze specifiche delle
due aziende ha portato prima di tutto all’individuazione del miglior
sistema di trattamento delle superfici, dopodichè alle modalità applicative più idonee, ed infine è stato organizzato un piano formativo per il personale della Mosart Marble allo scopo di garantire la
massima efficacia dei trattamenti previsti.
Das Haus - Interiors on Stage è il progetto d’allestimento presentato da
Luca Nichetto all’Imm di Colonia: un ambiente completamente eco-friendly,
che intende rappresentare un esempio di come sia possibile creare
un proprio mondo, espressione della propria personalità. Nel concept
trovano ampio spazio i prodotti ceramici che lo stesso designer italiano ha
realizzato per Ceramiche Refin: Kaos è infatti la collezione inserita nell’allestimento, che Luca Nichetto ha progettato per interpretare la cultura e la
tecnologia produttiva del grès porcellanato. Pensata per l’abitazione privata
e per il mondo del progetto, Kaos è stata sviluppata ponendo particolare
attenzione alla ricerca tecnologica, al design, alla qualità e all’eco-sostenibilità, caratterizzandosi per originalità ed innovatività. Ponendo massima
attenzione ai trend più attuali nell’ambito del design - al quale è dedicato,
in particolare, il laboratorio creativo di
Refin DesignTaleStudio - dal 2005 l’azienda raccoglie l’esperienza di designer,
architetti, appassionati d’arte, professionisti nel campo del marketing e della
comunicazione, per esplorare soluzioni
tecniche ed estetiche alternative ed ottenere, così, “l’eccellenza” nell’innovazione
e nel design italiano.
à www.filachim.com
à www.refin.it
MAPEI
Fornitura a Milano per la Linea 5 della Metropolitana
Dopo la Linea 1 Rossa, la Linea 2 Verde e la Linea 3 Gialla
della Metropolitana milanese, Mapei è presente con i propri
prodotti anche per l‘esecuzione della Linea 5 Lilla, aperta al
pubblico lo scorso 10 febbraio 2013 con la piena entrata in
funzione della prima tratta che garantisce l’interscambio con
la Linea 3 e permette ai cittadini di utilizzare l’intero network
cittadino, da Bignami a Zara.
I prodotti forniti da Mapei, nel periodo 2008-2011, per la
produzione del calcestruzzo nel tratto Garibaldi-Bignami
sono stati Dynamon SX 32 e Dynamon SX 34. Ora, in fase di
realizzazione, è il tratto Garibaldi-San Siro.
à www.mapei.com
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© Luciano Busani
web
© Effedueotto
CERSAIE
CULTURA E
COMMERCIO
IN FIERA A BOLOGNA
Il Salone internazionale della
ceramica per l’architettura
e dell’arredobagno, che ha
anticipato al lunedì l’apertura,
conferma un ricco calendario
di eventi
di Maria Teresa Rubbiani
La festa mondiale della ceramica,
ovvero CERSAIE, Salone
Internazionale della Ceramica per
l’Architettura e dell’Arredobagno,
è già in pista. Una fiera, sì, dove
l’obiettivo principale, come in ogni
mercato, è favorire l’incontro
fra la domanda e l’offerta,
ma anche una festa.
Una festa per gli occhi perché
aggirandosi fra gli stand centinaia
di stimoli estetici sono offerti ai
nostri sensi dalla varietà dei colori,
dalla varietà delle forme. Si prova
stupore nel visitare questa fiera.
Come può la creatività umana
riuscire ogni anno a trovare nuove
design
© Luciano Busani
gradazioni, nuovi accostamenti, nuovi
disegni, nuove trame?
E come riesce la tecnologia ceramica
ogni anno a dare corpo alle immagini,
alle suggestioni che nascono nelle
menti dei creativi?
Eppure è così e chi ha avuto modo
di visitare Cersaie, già lo sa.
Migliaia di persone che visitano
la fiera di Bologna (lo scorso anno
i visitatori sono stati più di 75.000)
non solo soddisfano la vista
ma allungano le proprie mani,
e qualcuno spoglia dalle scarpe
anche i propri piedi, per sentire
col tatto la bellezza dei prodotti
esposti. Così i preparativi per la
“festa” già fervono e come negli anni
passati, sono in cantiere diverse
novità anche dal punto di vista degli
eventi che saranno organizzati a
Cersaie, così come dai miglioramenti
per l’accesso alla fiera. Anche a
Cersaie 2013 sarà indispensabile
munirsi del biglietto elettronico
accedendo al sito www.cersaie.it,
evitando le file alle biglietterie.
Verrà riproposta anche quest’anno
l’iniziativa “Cersaie disegna la tua
casa” che, analogamente a quanto
avviene già su riviste e siti web
specializzati, metterà a disposizione
.
12 13
© Luciano Busani
la consulenza in Fiera di architetti,
ai quali le persone che intendono
acquistare una casa o rinnovare la
propria, possono chiedere consigli
sulle soluzioni da adottare.
Il programma culturale “costruire
abitare pensare”, giunto alle sua
quinta edizione, ha in serbo anche
quest’anno conferenze di grande
interesse nell’ambito dell’Architettura
e del Design. Anche se non sono
ancora noti i nomi di chi saranno i
protagonisti di Cersaie 2013, non
saranno da meno di quelli degli anni
precedenti. Basta dare un’occhiata
all’elenco di chi è già stato ospite per
rendersene conto: numerosi i premi
Pritzker come per esempio Renzo
Piano, Kazuyo Sejima, Eduardo Souto
de Moura, ma anche Mario Botta,
Kengo Kuma, Shigeru Ban e designer
come Enzo Mari, Alessandro Mendini,
Karim Rashid e molti altri ancora.
Fra i concorsi si segnala la seconda
edizione de “La ceramica e il
progetto”, che premierà i migliori
progetti italiani di architettura con
l’impiego e applicazioni di ceramica
e “Beautiful Ideas”, il concorso per
l’ideazione del visual della pagina
pubblicitaria di Cersaie, giunto alla
quarta edizione, rivolto alle scuole
© Effedueotto
© Luciano Busani
e agli studenti di design italiani.
La migliore idea verrà usata per la
pagina pubblicitaria di Cersaie 2014,
così come è avvenuto nel 2013 con
l’immagine denominata “piastrelle
stese” ideata dallo studente dell’ISIA
di Faenza Luigi Capraro, che con
questa immagine ha inteso evocare
la ‘normalità’ della ceramica
rappresentato appunto dal gesto
semplice di stendere il bucato.
Infine già dallo scorso anno Cersaie
non è solo esposizione dei prodotti e
cultura ma è anche “città della posa”,
un’occasione per approfondire tutte
le tematiche legate ai metodi di posa
ad arte delle piastrelle di ceramica.
La varietà dei nuovi prodotti
pretendono infatti la conoscenza
tecnica affinchè il materiale possa
dare il massimo risultato una volta
posato. Così anche a Cersaie 2013
sarà allestito uno spazio dedicato
alla posa, la “Città della Posa”,
nel quale verranno mostrate le
tecniche di posa e che verrà visitata
e frequentata, come nel 2012, da
studenti di scuole edili provenienti da
tutta Italia, da posatori professionisti
e nell’ambito della quale
verranno organizzate perfomance
sull’argomento.
© Luciano Busani
© Luciano Busani
à www.cersaie.it
cer. intervista
Un sognatore
professionista
Guest Philippe Starck
Philippe Starck crede nel potere poetico, politico,
ribelle e benevolo, pragmatico, sovversivo e soprattutto “ecologico” del design.
Designer geniale, colto, autodidatta dalla formidabile duttilità creativa. Con Starck dagli anni ottanta il design diventa griffe.
La multiforme attività di Philippe Starck si colloca
tra la creazione poetica libera da conformismi e
la professionalità rigorosa, tra il gioco e l’ironia.
Sempre capace di stupire e di meravigliarsi è tuttavia convinto che il design sia soprattutto “servizio”, un concetto “democratico” nel senso che fare
design significa realizzare un maggior numero di
oggetti accessibili e di qualità in modo che più persone possano avere il meglio.
Il suo lavoro - dagli oggetti d’uso quotidiano, come
mobili e il celebre spremiagrumi, Juicy Salif (Alessi, 1990) agli avveniristici megayacht, alberghi che
stimolano i sensi, alle pale eoliche personali e invisibili, e recentemente anche alla ceramica - si concretizza in un’opera politica e civica che si attua
però con amore, poesia e umorismo.
Starck ha infatti presentato allo scorso Cersaie, per
Ceramica Sant’Agostino, il suo primo prodotto
ceramico, la collezione Flexible Architecture che
reinventa ed esprime nuove potenzialità della fuga
trasformando il prodotto da rivestimento in un
nuovo sistema architettonico.
Thomas Bilanges ©
di Alessandra Coppa
14 15
La poliedrica creatività
di Philippe Starck,
dove il design riesce
a coniugare funzionalità,
economicità e simbolismo,
si estende oggi anche
al settore ceramico
Come preferisce definirsi: architetto giapponese, scenografo americano, designer industriale
tedesco, direttore artistico francese, progettista
di mobili italiano, uomo semplice che si concede il lusso di lavorare soltanto per le persone a
cui tiene, sognatore, umanista, pop star o inventore pazzo? E come definirebbe il design?
Sono un sognatore professionista, un esploratore
che cerca di giustificare la propria esistenza proponendo diverse soluzioni per la sua tribù culturale.
E’ evidente che lei ama aprire porte, fare domande, stupire e farsi stupire. Quale leggenda
è la metafora migliore per il suo lavoro: Faust, il
Vaso di Pandora o l’Apprendista Stregone?
Faust. Ho venduto la mia vita al diavolo per questa
malattia mentale che si chiama creatività.
Lei ha spesso detto che voleva creare oggetti
“giusti”, come li ha definiti Munari: oggetti buoni
che possono permettere ad altre persone - alla
sua “tribù del cuore” - di sentirsi a proprio agio;
oggetti che esprimono più di una semplice funzione; il design “come mezzo di giustizia, onestà
e validità”. Cos’è che rende un oggetto “giusto”?
Un buon oggetto è quello che raggiunge un buon
equilibrio tra diversi parametri, quali funzionalità,
economicità e simbolismo.
Alcuni parametri sono razionali mentre altri sono
immateriali. Un prodotto buono, un prodotto giusto offre dei benefici all’utente finale.
In alto: “stanze” ambientate
con il rivestimento Flexible
Architecture di Ceramica
Sant’Agostino e oggetti disegnati
da Philippe Starck come la
poltrona Lou Read, Driade 2011
e la seduta Fauteuil Blanc,
collezione Privé, Cassina 2007.
In basso: rubinetto della
collezione Axor Starck
Organic, 2012.
Lei ha spesso sottolineato il fatto che “questo
lavoro, se fatto per motivi puramente estetici o
culturali, è privo di significato… deve avere una
specie di urgenza politica”.
Cosa intende dire con questo?
Potrebbe farmi un esempio di un oggetto che lei
ha progettato e che mette in evidenza il modo
in cui lei ha ridefinito la produzione e il rapporto
tra l’uomo e la materia?
Non sono mai stato interessato al design o all’architettura. In qualche modo è stato il design a scegliere me. La creazione è una malattia mentale ed
è l’unica cosa che io sono capace di fare. Utilizzo il
design come arma politica. Però è uno strumento
è una malattia mentale ed è l’unica cosa
«cheLaiocreazione
sono capace di fare. Utilizzo il design
come arma politica. Ho sempre usato la mia creatività
per diffondere idee come il Design Democratico…
ora proseguo con l’Ecologia Democratica
»
.
In alto da sinistra:
Sedia Zartan, Magis
2011, lampada da tavolo
Gun Lamp, Flos, 2005
e Louis Ghost disegnata
per Kartell nel 2002
in occasione del suo
decimo anniversario.
Sotto: un dettaglio che
mette in evidenza la
particolare texture di
Flexible Archietcture
molto debole per esprimere le idee. Un giornalista può cambiare il mondo con un solo articolo,
un politico con una sola legge e un cantante con
una sola canzone, ma per me ogni creazione è soltanto una singola lettera di una parola, per cui ci
vuole molto tempo per esprimere le proprie idee.
Ho sempre usato la mia creatività per diffondere
idee come il Design Democratico, che ha l’obiettivo di migliorare la qualità per il numero massimo
di persone al minor prezzo.
Era un’idea molto nuova più di trent’anni fa quando il design era dedicato solo a una elite. Proseguo con l’Ecologia Democratica, creando prodotti
ecologici che siano facilmente reperibili e facili
da usare a prezzi accessibili, come le pale eoliche
personali o più recentemente l’automobile elettrica. Fra pochi mesi sarà pronta la prima parte della casa PATH, un acronimo per Prefab Accessible
Technological Homes (Case Tecnologiche Prefabbricate Accessibili).
Lei ha collaborato con l’azienda Ceramica
Sant’Agostino per realizzare il suo primo prodotto ceramico: Flexible Architecture, dove la
ceramica non è più un semplice rivestimento
decorativo ma una parte integrante dell’architettura che fa parte di un approccio architettonico nuovo. Le fughe assumono una nuova
connotazione: come ha fatto a trasformare una
debolezza in un punto di forza?
Il punto di partenza è stato l’incredibile maestria
e capacità di Ceramica Sant’Agostino. Poi, che
si crei uno spazzolino, una sedia, un edificio, un
mega yacht o una collezione in ceramica, ci vuole esattamente la stessa energia, la stessa concentrazione e processo creativo: si comincia con una
«maiNonallapenso
ceramica,
alla pietra, al cemento
o alla plastica ma sempre
all’umanità, all’utilità,
all’umorismo e
alla poesia. Soltanto
parametri umani
»
16 17
A sinistra: pala eolica
personale e invisibile,
Pranac, 2010
(progetto 2004)
Sotto: Abbracciaio,
Kartell, 2012
visione, questa necessariamente è guidata da un’etica che a sua volta genera i progetti.
Ogni progetto deve meritare di esistere. Io penso
soltanto all’effetto che la mia creazione avrà sulle
persone. Non penso mai alla ceramica, alla pietra,
al cemento o alla plastica ma sempre all’umanità,
all’utilità, all’umorismo e alla poesia. Soltanto parametri umani. In questo caso ho pensato di offrire alcune opzioni infinite per la creazione del
proprio ambiente.
Lei ha parlato della ceramica e della sua qualità “antica ma moderna”: quale potenzialità
espressive possiede che il design non ha ancora sfruttato?
Credo che le possibilità siano infinite. Per esempio, a Cersaie abbiamo presentato la collezione in
altri ambienti al di fuori della stanza da bagno.
Lei ha progettato una serie di vasche eleganti
per Duravit ispirate dalla semplicità della forma
del catino, nonché la Shower Collection con
motivo quadrato per Axor. Come sarà il bagno
del futuro?
In passato non esisteva una stanza da bagno, poi è
diventata una specie di “macchina per lavarsi”. Era
stato fatto un passo avanti, tuttavia l’ambiente era
funzionale ma non dava nessun piacere.
Ora non abbiamo bisogno di scegliere, possiamo
avere tutto. Possiamo avere maggiore efficienza e
un “salon d’eau”, che diventa una stanza dove vivere. Non esistono più regole: la vasca, i lavabi e così
via, diventano mobili come gli altri, possono essere
sparsi per la stanza, mescolati con qualsiasi oggetto
o materiale.
E possono diventare coerenti con l’unico stile di
domani: la libertà.
> biografia
Da oltre trent’anni,
Philippe Starck (nato
a Parigi il 18 gennaio 1949)
designer e architetto
dalle molteplici capacità
creative, con i suoi insoliti
oggetti, che vogliono
essere utili, prima
che belli, fa parte
della nostra vita quotidiana.
Starck ha ricevuto
l’incarico di lavorare
per il Presidente François
Mitterand. È stato allora
che ha iniziato a disegnare
mobili per le principali ditte
italiane e internazionali.
Sono poche le aree
del design che non
ha esplorato: dai
mobili, alle vendite per
corrispondenza, dalle moto
ai mega-yacht, e persino
la direzione artistica per
progetti di viaggi spaziali,
solo per citarne alcuni.
Philippe Starck ha creduto
nella tutela dell’ambiente
già molto prima che
l’ecologia diventasse una
moda. Appartiene agli inizi
la creazione del catalogo
Good Goods, non prodotti
per non consumatori nel
mercato etico di domani,
e la fondazione di una sua
società di cibi biologici.
Più recentemente, ha
sviluppato il concetto
rivoluzionario di ecologia
democratica, creando
turbine a vento di prezzo
accessibile, per uso
domestico, seguite da
barche ad alimentazione
solare e auto a idrogeno.
Foto: Vincenzo Conelli
cer
.
magazine
cer.progetto
18 19
7
2
1
6
5
3
9
4
Interiors
1
2
3
Villa privata
Mezzegra (Como), Italia - 2011
Studio Marco Piva
Mirage, Pavullo nel Frignano (Mo)
Sicis, Ravenna
Villa privata
Le Rheu, Francia- 2007
Jean-Pierre Meignan
Casalgrande Padana, Casalgrande (Re)
Complesso residenziale
Mötteliweg Zurigo, Svizzera - 2011
KSA - Kyncl Schaller Architekten
Ergon, Fiorano Modenese (Mo)
8
Architettura
Outlet “Porcaro..In”
4 Aversa (Caserta), Italia
Marco Ruggiero e Davide Gallo
DAMA design - 2010
Monocibec, Sassuolo (Mo)
Altamarea Beach Village
5 Cattolica, Rimini, Italia - 2012
Tagina Ceramiche d’Arte, Gualdo Tadino (Pg)
Carnival Palace
6 Venezia, Italia - 2012
Laura Scrivere e Chiara Grimana
H.C.E. & Partners
Rex Ceramiche Artistiche, Fiorano Modenese (Mo)
Bruno Service Station
7 Bilzen, Belgio - 2011
Studio5802
Gardenia Orchidea, Spezzano di Fiorano (Mo)
Teatro di Soweto
8 Soweto, Johannesburg, Sudafrica - 2012
Afritects
Ceramica Vogue, Vergnasco di Cerrione (Bi)
Protoshop Lamborghini
9 Sant’Agata Bolognese, Italia - 2012
Archilinea
Lea Ceramiche, Fiorano Modenese (Mo)
1
Interiors Mezzegra, Lago di Como
La villa TRASPARENTE
.
20 21
A sinistra: veduta d’insieme del corpo
invetriato aggiunto all’edificio originario nel
corso della ristrutturazione. L’ambiente, che
si incunea nel giardino, è destinato a studio,
luogo di relax e di conversazione. A destra:
due scorci dell’edificio: il corpo invetriato e
la facciata verso il lago. In basso a sinistra:
dettaglio della terrazza coperta del soggiorno.
In basso a destra: la zona musica nel living.
A Mezzegra, sul Lago di Como, l’architetto Marco Piva
ha realizzato una residenza tuttavetro che sembra
smaterializzarsi nel verde di un magnifico giardino
di Riccardo Bianchi, AD
Il lago di Como a settentrione, oltre la penisola di Lavedo e di villa del Balbianello, è un altro lago.
Guarda le montagne a tu per tu, è terso dal vortice dei venti Breva e Tivano, dall’acqua sale come una
lente che rende il paesaggio di cristallo. C’è silenzio, c’è un senso di pace sospesa. È qui, a Mezzegra,
che Marco Piva, architetto e industrial designer di rinomata professionalità, ha trovato l’ideale location
per realizzare la villa di un suo committente, un uomo d’affari russo. Dice: “Per lui e la sua famiglia
– ha moglie e due figli – il Lario è un mito, una passione. Voleva assolutamente abitarci, però il luogo
prescelto non doveva essere troppo distante da Milano, sede del suo business, e soprattutto doveva
essere lontano dalle rotte del turismo. Così dopo molte peregrinazioni abbiamo trovato questo edificio:
una villa degli anni ‘80, con le forme curvilinee tipiche di quei tempi. La sostanza architettonica era
buona, i particolari costruttivi realizzati, in genere, con cura. Ciò che, tuttavia, più piacque a me e al
cliente fu il giardino digradante, davvero bellissimo. E poi c’era, a fianco del corpo della casa, una
costruzione di servizio, mezzo deposito mezzo tavernetta, che suggeriva soluzioni inedite…”. Quel
volume anodino e in parte diroccato è in effetti divenuto la chiave di volta dell’intervento di Piva, una
sorta di avanguardia estetica e funzionale. “Aveva un tetto a falde e pareti cieche: gli spioventi li si
è tenuti perché fan parte della tradizione edilizia locale, anzi se ne sono enfatizzate lo dimensioni
aumentando lo sbalzo di gronda; le pareti invece le abbiamo sostituite con pannelli di cristallo a tutta
altezza”. Ne è scaturita una spece di prua trasparente che da un lato si salda al corpo della villa e
Villa privata
progettista
Studio Marco Piva
www.studiomarcopiva.com
foto
Andrea Martiradonna
www.martiradonna.it
superfici ceramiche
Mirage
www.mirage.it
Sicis
www.sicis.it
anno di realizzazione
2011
.
La cucina con bancone
snack è in continuità con
lo spazio del pranzo. Una
continuità sottolineata dal
pavimento ceramico ad
alta resistenza della stessa
collezione. In basso: la
scala e la camera da letto
padronale. Da notare l’uso
equilibrato di toni scuri e
tinte chiare, un modo per
richiamare i colori del lago.
ambienti
abitazione privata
applicazioni
pavimentazioni interne ed esterne
(soggiorno, cucina, terrazza)
pavimenti e rivestimenti bagni
superfici ceramiche
Mirage
grès porcellanato
Workshop
Coffee 60x60
Almond 30x60 e 30x60
Exit Noix
certificazioni
Ecolabel, LEED
caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): 0,04% - 0,08%
Resistenza all’attacco chimico
(ISO 10545-13): UA ULA UHA
Resistenza all’usura e all’abrasione
(ISO 10545-6): 133 mm3 / 135 mm3
Resistenza alle macchie
(ISO 10545-14): classe 5
Resistenza al gelo
(ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione
(ISO 10545-4): 49,7 N/mm2 /
51,8 N/mm2
Resistenza alla scivolosità
(DIN 51130): R9 - R11
Resistenza agli sbalzi termici
(ISO 10545-9): conforme
Resistenza alla dilatazione termica
lineare (ISO 10545-8): 6,3x10-6°C-1
Workshop
Coffee
Exit
Noix
Workshop
Almond
22 23
dall’altro si insinua nel verde del giardino, ricavandosi un passaggio tra le piante secolari, creando
una “vetrina” a tutta vista che spazia sullo scintillante panorama lacustre. “Considerata l’importanza
acquistata da questa appendice architettonica si è deciso di farne il punto forte dello sviluppo
planimetrico della casa: un ambiente per lo studio, il relax, la conversazione e la conoscenza. Un luogo
dove essere al riparo, ma dove si ha l’impressione di stare ‘dentro’ al giardino”, non di guardarlo”.
La forza espressiva e concettuale di tale soluzione ha contagiato la ristrutturazione del resto del
complesso. Piva ha fatto della luce e della trasparenza, dell’osmosi tra interno ed esterno gli elementi
primari del linguaggio progettuale. In tal senso, le finestre sono state ingrandite: trasformate in ampie
vetrate panoramiche che sfociano su vaste terrazze tondeggianti protette da ringhiere metalliche
che ricordano quelle degli edifici razionalisti lombardi degli anni ‘30, alleggeriscono il peso percettivo
dell’involucro, lo rendono simile a uno scheletrato. Ora sono gli occhi degli spazi interni, ne annunciano
la ridistribuzione operata dall’architetto per venire incontro alle esigenze del committente che voleva
ambienti ariosi ma dall’atmosfera intima, dove stare bene insieme in famiglia, magari ospitando qualche
amico, ma senza velleità di rappresentanza. “L’interno”, spiega Piva, “è anch’esso pensato in funzione
In alto: il soggiorno a
doppia altezza su cui
si affaccia il soppalco
della zona notte.
In basso: un altro
scorcio del corpo
invetriato e, a destra,
la camera-gioco della
figlia dei proprietari,
una coppia di russi
appassionati del
Lago di Como.
.
24 25
applicazioni
rivestimenti bagni
superfici in mosaico
Sicis
Neoglass
mosaico in vetro trasparente
ed iridescente “Domes”
colore Satin 210,5
Colibrì
pannello in mosaico artistico Zaira
colori Gray Flannel, Violet, Golden Tide
Neoglass
Domes, Satin
Colibrì
Zaira
del contorno paesaggistico, tutto pare calamitato da ciò che sta al di là delle finestre, tutto risponde ai
criteri di trasparenza, luminosità e leggerezza”. Spia di questa impostazione sono il soppalco che ospita
la zona notte sospeso a sbalzo sul living e irraggiato su due fronti, la scala tuttavetro che collega i livelli
dell’edificio, i colori mai invandenti ma connotanti, la presenza di punti d’attenzione come il brunito
camino metallico a colonna nel soggiorno, la fluidità, infine, dei percorsi. “Lo spazio è trattato come
un continuum, un contenitore più che un ripartitore di funzioni e situazioni. Una piattaforma dove, a
dividere le aree funzionali, non sono le porte, ma sono i dislivelli e gli stessi mobili. Ecco i mobili: con
il proprietario ci siamo divertiti a sceglierli tra i classici moderni e contemporanei del furniture, talché
l’insieme assume un po’ l’aspetto di una ‘promenade’ nella storia del design”. Non manca l’attenzione
ai dettagli, un tratto tipico del lavoro di Marco Piva. Sono così ben integrati nel contesto che quasi non
ce ne si accorge. Accade, per esempio, con i magistrali accoppiamenti di texture (legno, vetro, metallo),
accade con i raffinati pavimenti e rivestimenti ceramici delle collezioni di Mirage Workshop, nel living, in
cucina e nei bagni (dove pure ci sono strepitosi mosaici firmati Sicis alle pareti), ed Exit sulle terrazze,
che, dice Piva, “ho voluto perché da una vita collaboro con Mirage e conosco l’eccellente qualità dei loro
prodotti”: elementi strutturali che danno un forte contributo alla indubbia riuscita estetica di questa villa
trasparente studiata per vedere “da dentro” e per svanire “da fuori” nella verde natura leggermente
acclive verso l’armonico incanto del lago.
In alto: due viste della
zona pranzo. In basso:
le sale da bagno, le cui
pareti sono impreziosite
da eleganti mosaici.
2
Interiors Le Rheu, Francia
INTORNO
AL PATIO
di Katrin Cosseta, Interni
Una villa unifamiliare
a Le Rheu, in Francia,
stempera il rigore
geometrico nel
dialogo tra gli spazi
interni ed esterni
e nell’espressività
dei materiali
.
26 27
Villa privata
progettista
Jean-Pierre Meignan
www.jpmeignan-architecte.fr
foto
Benoît Gilbert
www.benoitgilbert-architecture.book.fr
superfici ceramiche
Casalgrande Padana
www.casalgrandepadana.it
distributore
Bretagne Matériaux – Rennes (F)
www.bretagne-materiaux.fr
anno di realizzazione
2007
Opera dell’architetto Jean-Pierre Meignan, l’edificio reinterpreta i caratteri delle grandi case
private moderniste, trionfo di ortogonalità e di pulizia formale, all’insegna di una spazialità fluida e
aperta, calibratissime nell’equilibrio di pieni e vuoti, e dove luce e natura sono trattate come temi
fondamentali della narrazione progettuale. La villa, estesa su un unico livello per una superficie di
179 mq, si compone di tre corpi disposti a U attorno a un patio centrale. Il volume che determina la
base della U ospita le funzioni diurne (soggiorno, cucina, studio). L’ala sinistra demarca l’accesso
e integra un piccolo ambiente ufficio, garage e un deposito; l’ala destra è riservata alla zona notte
(camera padronale, camera per gli ospiti, due stanze per i figli e relative stanze da bagno).
L’andamento prettamente orizzontale dell’edificio è vivacizzato da un’altezza lievemente superiore
del volume centrale che consente agli altri due corpi di slittare sotto di esso, con un interessante
effetto di sovrapposizione-incastro delle coperture a terrazzo. Gli importanti aggetti di queste ultime
In alto, disegno del
prospetto Sud. Sopra,
da sinistra, l’affaccio
della zona notte sul
patio e due viste
del living con, sullo
sfondo, l’accesso
alla cucina. Sotto, da
sinistra, il patio visto dal
soggiorno, due scorci,
dall’esterno, della zona
pranzo, e l’angolocamino nel living.
.
prospetto sud
Natural Slate
Black
Meteor
Brown
permettono non solo di ombreggiare il perimetro del patio, ma anche di disegnare forti ombre sulle
facciate, volutamente dure e opache grazie all’uso del béton brut quelle esterne, più articolate e
trasparenti quelle interne che alternano vetro, ceramica e cemento. Cuore della villa è certamente il
parallelepipedo che ospita l’area giorno, totalmente vetrato verso il patio a dissolvere la percezione
del dentro e del fuori. All’interno, bianco e luminoso, le funzioni scivolano fluidamente l’una nell’altra,
grazie all’assenza di porte e a un arredamento essenziale e lineare, composto da mobili bassi che non
intaccano la pulizia delle pareti. Una struttura a ponte (una sorta di stanza nella stanza, aperta) immette
dal soggiorno alla cucina, una quinta che incornicia il camino separa invece il living dallo studio,
illuminato da una vetrata laterale. La cucina, a isola, si prolunga su una terrazza in legno, completa di
piccolo giardino di erbe aromatiche, o carré des senteurs, e delimitata da bambù. Quanto l’area giorno
è estroversa, aperta e luminosa, tanto la zona notte è introversa, affacciandosi sul patio tramite strette
finestre verticali, quasi feritoie di luce che paiono proteggere l’intimità della famiglia. Il prospetto
interno della villa, intorno alla corte, risulta pertanto accuratamente scandito da ritmi grafici ed effetti
ambienti
abitazione privata
certificazioni
Leed, Emas, ISO 14001, NF Upec
applicazioni
pavimentazioni interne ed esterne
rivestimento esterno
caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): < 0,1%
Resistenza
all’attacco chimico
(ISO 10545-13): nessuna alterazione
Resistenza
all’usura e all’abrasione
(ISO 10545-6): garantita
Resistenza alle macchie
(ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo
(ISO 10545-12): conforme
superfici ceramiche
Casalgrande Padana
grès porcellanato
Granitogres Rusticato
Natural Slate Black
grès porcellanato
Pietre Native
Meteor Brown
cm 15x30, 15x45, 30x45, 60x60
Resistenza alla flessione
(ISO 10545-4): 45÷60 N/mm2
Resistenza alla scivolosità
(DIN 51130): R10 (A+B), R10
Resistenza agli sbalzi termici
(ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo
(ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione
termica lineare
(ISO 10545-8): conforme
28 29
prospetto nord
materici differenti, vari gradi di permeabilità che lasciano leggere con immediatezza le diverse funzioni
della casa. Un forte ruolo comunicativo è svolto anche dalla ceramica, posata sia indoor che outdoor
senza soluzione di continuità. Il progetto si può considerare una moderna e raffinata interpretazione del
grès porcellanato, fornito da Casalgrande Padana, utilizzato come elemento compositivo e funzionale
di coerenza tra spazio abitativo interno e soggiorno en plein air. Il pavimento in ceramica (collezione
Pietre Native, serie Meteor), con le venature e i cromatismi caratteristici dei materiali lapidei, infonde
personalità e profondità materica all’interno dell’ambiente domestico. Ma è anche il tramite visivo
e fisico dell’unione tra interno ed esterno. Oltrepassata la soglia trasparente e scorrevole del living,
la stessa pavimentazione in grès si trasforma in camminamento perimetrale (segnato da punti luce
incastonati) del patio che abbraccia l’area centrale in legno, arredata con un conviviale tavolo outdoor.
Le lastre ceramiche salgono poi a parete differenziandosi nello strato di finitura con una texture
stonalizzata (Granitogres Natural Slate) che al variare della luce fa vibrare la superficie della materia.
Una materia, frutto di avanzati processi industriali, che ancora una volta si esprime come sintesi di
qualità strutturale ed estetica, versatile risposta alle diverse esigenze di progetto.
Pagina accanto:
a sinistra, vista del
living con, sullo sfondo,
la zona camino che
confina con lo studio.
Sopra, scorcio del patio
dal soggiorno, verso la
parete esterna rivestita
in ceramica.
3
Interiors Zurigo, Svizzera
SFUMATURE
DI GRIGIO
.
Un insediamento residenziale a Zurigo, dove
l’architettura dialoga con il verde senza scimmiottare
esempi del passato. Un linguaggio contemporaneo
per un centinaio di appartamenti a tutto comfort
30 31
Le ampie fasce
terrazzate unificano
il disegno delle facciate
dei sette edifici
di Benedetto Marzullo, Casamica
Dicono che Zurigo sia la città dove si vive meglio al mondo. Divisa per rioni, è legata alle tradizioni
ma allo steso tempo aperta alle innovazioni. Anche in architettura e urbanistica. Affoltern è uno dei
distretti più grandi della città svizzera. Qui, negli Anni ’50, si concentrò una notevole urbanizzazione,
complice anche l’intensa edificazione delle cooperative, fino a raggiungere gli attuali 25mila abitanti.
E sempre in questa zona, gli architetti dello studio KSA - Kyncl Schaller Architekten di Zurigo hanno
di recente progettato un insediamento residenziale di notevoli dimensioni. Sette gli edifici pluripiano
che insistono sull’area denominata Mötteliweg per un centinaio di nuovi appartamenti.
Ma, andiamo con ordine. La zona è molto ben servita e ci sono tutti i servizi essenziali per un’elevata
qualità della vita, dalle scuole (anche asili e asili nido) ai negozi, ai trasporti. L’uscita dell’autostrada
A1 Ginevra San Gallo è nelle vicinanze. Le costruzioni sono inserite in un terreno a verde, in modo
da creare, pure nella separazione, un’unità di vicinato, anche stilistica. L’architettura tende a
unificare i prospetti, grazie a fasce orizzontali terrazzate e ad ampie superfici vetrate.
Le sette palazzine di quattro piani fuori terra contano 98 appartamenti, tutti molto spaziosi, con
altrettanti posti auto a livello interrato. Tutti gli alloggi sono disposti su un solo livello. Non sono
previsti duplex. I tagli sono vari. La maggior parte sono alloggi di tre e quattro locali più servizi,
rispettivamente 50 e 25, compresi tra i 110 e i 140 metri quadrati, i rimanenti sono bilocali più
servizi, da 63,5 a 92 mq, e si contano anche cinque alloggi da cinque locali più servizi da 154,5 metri
quadrati per i nuclei famigliari più numerosi. All’ultimo piano troviamo gli attici con ampie terrazze.
La disposizione interna è alquanto razionale e schematica, nonostante le dimensioni generose dei
tagli disponibili. Si sono privilegiati il massimo spazio libero e la massima luminosità.
Nella progettazione e realizzazione degli alloggi, emergono alcune caratteristiche comuni, al di là
della superficie. La prima, che balza agli occhi, è quella di avere la cucina a vista, già attrezzata,
Complesso residenziale
Mötteliweg
progettista
KSA - Kyncl Schaller
Architekten
www.ksa-architekten.ch
superfici ceramiche
Ergon
www.ergontile.it
distributore
Fliesen Expò KG
www.expokg.com
impresa di costruzioni
Pro Domo Architekten
www.pro-domo.ch
anno di realizzazione
2011
.
Il colore grigio antracite
della ceramica a
pavimento unifica
gli spazi tra
“dentro” e fuori”.
ritagliata nella zona soggiorno pranzo. Le zone living sono molto ampie e luminose.
Le pavimentazioni degli interni, dei terrazzi e delle logge sono continue, rivestite della
medesima ceramica. Le piastrelle utilizzate sono della Collezione Alabastro Ultimate di Ergon,
un marchio di Emilceramica, colore Antracite Urban Charcoal nel formato 30x60 cm (posati
complessivamente 18.500 mq). Come accennato all’inizio, le partizioni esterne vetrate sono
parte integrante e caratterizzante del progetto. In pratica, il soggiorno ha sempre una cortina
trasparente continua che si affaccia sul verde.
Altra dotazione standard: un’armadiatura a muro è già presente in tutti gli alloggi. I bagni
sono attrezzati nella dotazione “hardware” (arredo con piano-lavabo e zona sottostante per
gli elettrodomestici, in Classe A+ come per la cucina, docce in muratura) e sono previsti
sempre tutti ciechi, con aerazione forzata centralizzata. Non solo. Un sistema automatizzato
governa il ricambio dell’aria anche a finestre chiuse. Gli edifici del complesso sono tutti a basso
consumo di energia. Oltre al sistema di gestione del ricambio dell’aria, la temperatura può
essere programmata. L’energia per il riscaldamento e per l’acqua calda sanitaria è fornita dal
teleriscaldamento della Città di Zurigo. Notevole anche la dotazione domotica diffusa.
Tutte le chiusure sono elettrificate e le finestre hanno le veneziane integrate nei vetri.
In soggiorno, un telecomando permette di azionare le tende in remoto. Gli alloggi sono cablati
e predisposti per Internet e tv via cavo (fibra) e in ogni camera ci sono più punti luce e prese
multimediali. Un progetto moderno, che ha fatto di spazio, luce, arredi fissi e attrezzature la
chiave per un’alta qualità dell’abitare. Affacciati sul verde.
.
32 33
ambienti
residenziale urbano
applicazioni
pavimentazioni interne
ed esterne
superfici ceramiche
Ergon
Alabastro Ultimate
Urban charcoal
certificazioni
NF, UPEC
caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): < 0,5%
Resistenza
all’attacco chimico
(ISO 10545-13): ULA UHA UA
Resistenza
all’usura e all’abrasione
(ISO 10545-6): conforme
Resistenza alle macchie
(ISO 10545-14): classe 5
Resistenza al gelo
(ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione
(ISO 10545-4): 50 N/mm2
Resistenza alla scivolosità
(DIN 51130): R9
Resistenza
agli sbalzi termici
(ISO 10545-9): conforme
Alabastro
Ultimate
Urban charcoal
cer. trend
VirtualStyle: La cucina
a cura di IMAGEM www.imagem.it
Italgraniti
grès porcellanato
tutta massa
ListoneD
Tundra Shabby
Verde 1999
grès porcellanato
smaltato
Stark
grigio
34 35
ListoneD
Tundra Shabby
Stark
grigio
Amarcord
Gradisca
Faetano
monoporosa rossa
Amarcord
Gradisca
(decori assortiti)
Raw
Sugar
Degradé
Lavabo DE 10
Unicom Starker
grès porcellanato
Raw
Sugar
Simas
lavabo
Degradè
DE 10
cer.trend
il BAGNO
lo stile di chi abita la casa
Il vaso Degradè
Renovate 55 di
Simas, grazie al
tubo di carico acqua
regolabile, è ideale
nell’adattarsi a
impianti esistenti
à www.simas.it
La crescente importanza
della stanza da bagno
ha fatto da trampolino
per le attività legate
alla ricerca dell’utilizzo
di materiali innovativi
e nuove soluzioni
d’arredo. Che
sia oggetto di un
intervento radicale,
di semplici modifiche o
della creazione di un
nuovo ambiente, il bagno
di oggi non segue più
schemi obbligati
ma lascia spazio
a disposizioni inusuali
di referenze
caratterizzate da
forme sinuose e nuovi
colori, assicurando il
benessere e riducendo
i consumi
di Laura Franceschi
36 37
Vasomulti e Bidetmulti
di Globo possono essere
installati su vecchi
impianti mediante
l’utilizzo delle curve
tecniche di scarico
à www.ceramicaglobo.it
Le nuove produzioni presentano collezioni
in cui innovazione e design non contraddistinguono solamente lavabi, docce, vasche ma
anche elementi considerati esclusivamente
per la loro funzionalità come wc e bidet. Le
attuali sperimentazioni hanno infatti permesso la realizzazione di sanitari “ecosostenibili” sospesi da terra, appoggiati o incassati in
apposite strutture, che consentono un minor consumo di acqua riducendo l’impatto
ambientale. Inoltre, particolare attenzione è
rivolta alla scelta dei complementi d’arredo:
sempre più ricercati ed essenziali, possono
essere completamente personalizzati per conferire alla stanza da bagno un aspetto più spazioso ed accogliente. Il bagno 2013 esprime
così lo stile dell’intera casa e di chi la abita.
CAMBIARE STILE, VELOCEMENTE
Le nuove soluzioni permettono una rapida
sostituzione dei vecchi impianti tramite sistemi innovativi di installazione, evitando costi
aggiuntivi derivanti da opere idrauliche e di
muratura. Proposte attente alle esigenze di
coloro che desiderano ristrutturare il proprio
bagno. Il vaso Degradè Renovate by Simas
(design Terri Pecora), dalla linea trapezoidale, offre la possibilità di posizionare lo scarico
entro una tolleranza dai 60 ai 200 mm, ideale
quindi nell’adattarsi a impianti preesistenti.
La versione a terra di Vasomulti e Bidetmulti
di Globo (design Creative Lab+) è stata concepita per essere adattata a vecchi impianti
mediante l’utilizzo delle curve tecniche di
scarico e di un raccordo eccentrico per il carico acqua. La linea Meg 11 firmata Galassia
(design Antonio Pascale) si arricchisce di una
nuova caratteristica tecnica: il vaso da 55 cm
con lo scarico traslato, disponibile con due
curve e quindi adattabile a tutte le condizioni,
Il vaso Meg 11 di
Galassia, con lo
scarico traslato,
permette soluzioni
a filo parete senza
ripristinare impianti
preesistenti
à www.ceramica
galassia.it
.
IL BAGNO
lo stile di chi abita la casa
Grazie a micro-profili,
le cabine doccia Slim di
Ideagroup possono essere
posizionate sui bordi
esterni dei piatti doccia a
filo pavimento
à www.ideagroup.it
permette soluzioni a filo parete senza ripristinare impianti di scarico già esistenti.
Sono di Ideagroup le soluzioni doccia Slim by
Disenia che uniscono praticità a linee di forte
impatto estetico e alla facilità di installazione.
Cabine doccia pivotanti con vetro di spessore
6mm non intelaiate, 30mm di regolazione per
lato e possibilità di essere posizionate sui bordi
esterni dei piatti doccia a filo pavimento.
IL COMFORT, SU MISURA
La finitura antiscivolo
Madame Dai della
Collezione Cinquanta di
Cielo è realizzata con una
texture ispirata agli antichi
tessuti cinesi
à www.ceramicacielo.it
I sanitari Connect di Ideal
Standard, disponibili in
diverse forme e misure,
sono completi di una
linea di mobili ideali per
arredare il bagno
à www.idealstandard.it
Le ultime collezioni offrono versioni standard, a cui si aggiungono le infinite personalizzazioni su misura e la stanza da bagno
diventa un progetto da ideare senza limiti di
creatività. Cielo propone infatti la Collezione Cinquanta, piatti doccia con un altezza di
soli 5 cm perfettamente adattabili alla conformazione della stanza e sfruttare al meglio
lo spazio. Pur mantenendo intatte le caratteristiche igieniche e tecniche della ceramica,
oltre ad avere un’estetica inusuale, incorporano un naturale effetto antiscivolo.
Connect di Ideal Standard è una linea costruita attorno alle esigenze di chi desidera
rinnovare completamente il bagno o migliorarne solo una parte. La collezione comprende lavabi - sospesi, top, incasso o semincasso
- combinabili a vasche, box doccia, rubinetti
oltre ad accessori e mobili.
Olympia ha ideato Ukiyo-e, sistema innovativo e funzionale capace di soddisfare interamente le esigenze di un piccolo bagno in un
piccolo spazio. Il lavabo in ceramica si presenta con una forma pulita e semplice che si integra perfettamente con il vassoio sottostante,
che rappresenta lo snodo tra mobile e lavabo.
E’ di Branchetti f.lli la linea Tanteante Ceramica che consente di fornire il materiale ceramico da riprodurre, in qualsiasi formato,
per ricreare sulle ante del mobile da bagno
il decoro preferito. La parete 1000 di Box
Docce 2B coniuga aspetto estetico minimale ad un’importante qualità funzionale ed
e’ sempre realizzata su misura. Il concetto
moderno di bagno si è poi trasformato in
un luogo della rigenerazione psico-fisica e
del benessere. La serie One di Isa Bagno appartiene a questa generazione: led integrati
nello specchio creano l’atmosfera di una spa
con effetto cromoterapico.
.
38 39
Con Tanteante Ceramica di
Branchetti f.lli la bellezza della
ceramica è riprodotta sugli elementi
d’arredo, creando accostamenti
materici inusuali
Il concept Ukiyo-e di Olympia
integra lavabo al vassoio.
Lo specchio è provvisto di un
supporto a cui poter appendere
gli accessori
à www.fbranchetti.com
à www.olympiaceramica.it
Il box angolare 1000 di Box Docce
2B con porta a battente, apertura
esterna e fisso in linea, è sempre
realizzato su misura
One è il progetto Isa Bagno composto da
elementi a spessori ridotti e maniglie che
seguono la composizione donando un
senso di continuità
à www.boxdocce2b.com
à www.isabagno.it
GALLERIA PRODOTTI
LA collezione primavera/estate 2013 della
ceramica sanitaria italianA è visibile su:
www.laceramicaitaliana.it/prodotti
4
Architettura Aversa, Caserta
Le immagini
evidenziano
il contributo decisivo
della ceramica
al risultato estetico
complessivo
del progetto
ceramica, charme
e prospettiva
40 41
di Xxxxx Bianchi
La pavimentazione in grès porcellanato
rappresenta il filo conduttore
di uno spazio commerciale
per l’abbigliamento
Outlet “Porcaro..In”
di Santino Limonta
foto
Luciano Busani
www.myspace.com/
busaniluciano
I settecento metri quadri del nuovo showroom “Porcaro..In”, outlet di abbigliamento uomo aperto
recentemente ad Aversa, sono stati ricavati in un basso corpo di fabbrica a forma di parallelepipedo,
all’atto dell’acquisto fortemente compromesso per assenza di manutenzione.
Il tetto, allo stato di fatto costituito solo da sandwich d’isolante sostenuti da una leggera intelaiatura
in ferro, è stato demolito e ricostruito tenendo presente che sopra sarebbero stati appoggiati gli
impianti di climatizzazione. Contemporaneamente l’intera struttura, messa a nudo, è stata risanata con
tamponamenti, contropareti e con iniezioni di cemento in una trave di sostegno lesionata. La facciata del
volume (nel passato adibito a palestra) compresi i due finti “pilastri” che ai lati chiudono esteticamente lo
spazio di proprietà, è stata interamente rivestita con lamiera in ferro zincato pressopiegata e pre-verniciata
in bianco. Due grandi luci a tutta altezza consentono un’ampia visione del locale e contemporaneamente
fungono da insegna con le scritte “Porcaro..In” campeggianti sui vetri a lettere cubitali. Piccole pedane
in legno e proiettori di luce teatrali definiscono otticamente il ristretto spazio vetrina. Quadrotti di legno
di rovere e di lamiera bianca alternati a “scacchiera” (una sorta di firma di “DA.MA. design”, lo studio dei
progettisti) alleggeriscono la porta d’ingresso in acciaio. Gli interni, contraddistinti da razionalità, forme
elementari e colori dai toni tenui, si sviluppano su due livelli: uno sopraelevato rispetto al piano strada
e l’altro seminterrato, in origine raggiungibile solo con una scala che partiva quasi a metà del livello
superiore. La prima idea degli architetti Davide Gallo e Marco Ruggiero è stata quella di girare la scala
e creare all’ingresso un punto di osservazione sia del piano rialzato sia (parzialmente) del seminterrato,
lasciando all’utenza la facoltà di scegliere, entrando, se salire o scendere.
progettista
Marco Ruggiero
e Davide Gallo
DA.MA. design
www.dama-design.com
superfici ceramiche
Monocibec
www.monocibec.it
distributore
Centro Ceramiche Di Tella
anno di realizzazione
2010
ambienti
spazi commerciali
certificazioni
LEED
applicazioni
pavimentazioni interne ed esterne
rivestimento esterno
caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): < 0,5%
Resistenza all’attacco chimico
(ISO 10545-13): conforme
Resistenza all’usura
e all’abrasione
(ISO 10545-6): conforme
Resistenza alle macchie
(ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo
(ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione
(ISO 10545-4): 35 N/mm2
Resistenza agli sbalzi termici
(ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo
(ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione
termica lineare
(ISO 10545-8): conforme
superfici ceramiche
Monocibec
grès porcellanato
PrimoPiano
Bone, cm 50x100
Cerulean, cm 50x50
PrimoPiano
Bone
PrimoPiano
Cerulean
42 43
Nell’assetto attuale al livello superiore, duecento metri quadri in un salone unico di larghezza pari a
quella della facciata, si accede salendo a destra una breve rampa di gradini in cemento rivestiti con
lastre di marmo peperino grigio. Una balaustra in vetro impedisce a sinistra l’accidentale caduta
nell’apertura (prodotta dal parziale arretramento della soletta) nella quale è stata installata la
nuova aerea scala di ferro autoportante per il seminterrato.
La superficie di quest’ultimo risulta più che doppia rispetto al livello superiore per l’acquisizione del
solo scantinato di un volume di terzi che sorge a fianco di quello di Porcaro.
Fulcro di questo progetto è indubbiamente la ceramica, come gli stessi architetti sottolineano:
“La scelta dei materiali più rilevante è individuata nella pavimentazione, nella quale si è cercato un
prodotto d’impatto semplice ma al contempo che ne caratterizzasse la superficie e la prospettiva.
La serie PrimoPiano di Monocibec ha risposto in pieno alle nostre esigenze con un prodotto di
grande formato (50x100 nel colore Bone) che presenta una finitura superficiale grezza. Da qui la
scelta dello stesso prodotto come rivestimento di alcune pareti con formato modulare nel colore
Cerulean.”
Gli arredi sono stati tutti disegnati appositamente e fatti realizzare da artigiani locali.
Intrigante la scenografia ottenuta montando in verticale su una parete un parquet di legno d’esterni.
Su esplicita richiesta del committente, oltre a quella di rigore sui banchi vendita e sui percorsi è
stata prevista anche luce diretta “sparata” sui capi di abbigliamento, con corpi illuminanti forse
in a sottolineare con forza singoli particolari. Va però detto che nel locale, vetrine a parte, la luce
naturale entra solo da bocche di lupo e da qualche piccola apertura.
L’illuminazione d’accento esterna è fornita da due apparecchi bidirezionali fissati ai “pilastri” e da
faretti incassati sotto il tetto a sbalzo.
Qui sopra, la nuova
scala in ferro per il
seminterrato e la parete
rivestita con parquet di
legno d’esterni
5
Architettura Cattolica, Rimini
Una piscina
sul mare
Scorci della
pavimentazione in
piastelle di ceramica
della piscina posata
direttamente sulla
sabbia e utilizzata anche
nella zona palestra.
.
44 45
All’Altamarea Beach
Village di Cattolica,
una pavimentazione in
ceramica realizzata
direttamente sulla sabbia
di Laura Maggi, Elle Decor Italia
A Cattolica, l’Altamarea Beach Village è nato dalla volontà di undici operatori balneari, attivi nel
settore da generazioni, di aprire sulla spiaggia di una delle località più gettonate della riviera
romagnola, sulla riva del mare Adriatico, il più grande villaggio turistico della Riviera. Un progetto
ambizioso, che risale al 2002, e articolato in zone, contraddistinte da colori diversi, mirato a offrire
servizi esclusivi e specifici per le diverse esigenze della clientela: Gialla, per le famiglie con bambini
(con miniclub, nursery, box giochi ombreggiato e recintato con baby sitter, laboratorio creativo
e internet point); Arancione, per chi cerca il benessere e il relax (con vasche idromassaggio,
cromoterapia, ma anche pista da ballo e animazione); Rossa per i giovani e per chi ama lo sport (con
palestra, piscina, beach volley, basket, calcetto, campi da bocce, sala e parco giochi).
Si tratta, infatti, di un vasto piano omnicomprensivo, una sorta di cittadella del benessere, del
divertimento e dello sport che offre spazi multifunzionali ma strutturati in maniera tale da rispettare
i ritmi e le aspettative dei clienti, compresa un’Oasi per la lettura in un rilassante e accogliente
ambiente in stile etnico. Tra le new entry, un’oasi fitness e swimming con una piscina con lama
d’acqua, un’altra riservata ai bambini con giochi acquatici, entrambe con acqua salata e riscaldata
oltre alla proposta di corsi tematici di idrobike e aquagym.
È proprio l’area distinta dal colore Rosso a vantare la piscina all’aperto più grande “on the Cattolica
beach”, oggetto di un recente restyling, esteso alla zona della palestra, grazie al rifacimento della
pavimentazione realizzata posando le piastrelle in ceramica direttamente a contatto con la sabbia.
Altamarea Beach Village
superfici ceramiche
Tagina Ceramiche d’Arte
www.tagina.it
anno di realizzazione
2012
.
ambienti
stabilimento balneare
applicazioni
pavimento esterno e bordo piscina
superfici ceramiche
Tagina Ceramiche d’Arte
grès porcellanato
Woodays
Rovere decapato
Listellato compact
cm 61x61 cm (spessore 20 mm)
Fondo classic
cm 15x92 cm (spessore 12 mm)
caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): ≤ 0,2%
Resistenza
all’attacco chimico
(ISO 10545-13): GA - GLA GHA
Resistenza
all’usura e all’abrasione
(ISO 10545-6): PEI IV
Resistenza alle macchie
(ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo
(ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione
(ISO 10545-4): 56.7 N/mm2
Resistenza alla scivolosità
DIN 51130: R9 (Woodays IN)
R11 (Woodays OUT)
DIN 51097: Classe A+B+C
Woodays
Rovere decapato
Close up sul
rivestimento in
ceramica della zona
piscina con una texture
simile a quella
del legno di rovere.
L’innovativo intervento è stato reso possibile dall’utilizzo della collezione Woodays, messa a punto
e prodotta da Tagina Ceramiche d’Arte. Nello specifico, per questo progetto, è stato impiegato il
formato Compact 2 cm, 61x61 cm, ideato dall’azienda per consentire di posare le piastrelle anche
senza l’utilizzo di colle e in situazioni di difficile gestione come la sabbia o la ghiaia o l’erba. Anche
il bordo perimetrale di contenimento della pavimentazione della piscina è stato rivestito con il
formato da 12 mm dello stesso colore 15x92 cm. Il risultato finale crea un effetto senza soluzione
di continuità, dove le qualità di resistenza della ceramica si incontrano con la naturalezza del
legno valorizzando l’impatto estetico del progetto. Si ha l’impressione di camminare su una grande
piattaforma naturale, negli stessi toni della sabbia del mare, per arrivare a immergersi nelle acque
della piscina.
Woodays è infatti in grado di fondere la bellezza e il calore del legno con la praticità e la resistenza
della ceramica.
Il rivestimento ceramico, con la sua estetica naturale, la sua palette in armonia con quella del luogo,
diventa parte integrante di un progetto virtuoso che guarda al rispetto dell’ambiente: Altamarea
Beach Village, certificata UNITER ISO 14001, ha vinto nel 2007 la Bandiera Blu a Cattolica della
F.E.E., fondazione per l’educazione all’ambiente, come stabilimento balneare ecosostenibile con i
migliori servizi della Riviera adriatica. È anche membro di Ecospiagge italiane: promuove infatti la
raccolta differenziata dei rifiuti, l’impiego pannelli fotovoltaici, il solare termico come il recupero
acque delle docce per irrigare e coinvolge gli ospiti in iniziative ecologiche come l’ECOBEACHDAY,
evento patrocinato anche da ARPA Emilia Romagna.
L’industria ceramica italiana e
Cersaie (Salone Internazionale
della ceramica per l’architettura e
dell’arredobagno – Bologna, 2327 settembre 2013) sono liete di
presentare la seconda edizione
di La Ceramica e il Progetto,
il concorso di architettura che
premia le migliori realizzazioni
architettoniche con piastrelle di
ceramica italiane.
Regolamento
Il concorso è aperto ad architetti
e interior designers residenti
in Italia che hanno realizzato
progetti con uso di piastrelle
di ceramica italiane completati
tra gennaio 2011 e gennaio
2013 sul territorio italiano. Per
piastrelle di ceramica italiane
si intendono i prodotti delle
aziende che aderiscono al
marchio di settore Ceramics
of Italy. Tre le categorie
architettoniche realizzate sul
territorio nazionale che potranno
concorrere al premio: edifici
residenziali, commerciali/
hospitality, istituzionali/arredo
urbano. Sono ammesse al
concorso realizzazioni ex-
La Ceramica
e il Progetto
Il concorso di
architettura
dell’industria
ceramica
italiana
2013
novo, ristrutturazioni, recuperi
architettonici.
Criteri di aggiudicazione
Una giuria di esperti esaminerà
i progetti pervenuti, tenendo
in considerazione creatività,
funzionalità ed il gusto estetico
della realizzazione. I criteri
di selezione valuteranno
la progettazione nel suo
complesso, l’impiego e la
progettazione con le piastrelle di
ceramica, la qualità della posa,
la valorizzazione dell’ambiente
grazie alle piastrelle ed alle loro
caratteristiche di sostenibilità.
Il vincitore di ogni categoria
si aggiudicherà un premio di
a5.000 e viaggio+soggiorno di 4
giorni a Bologna in occasione di
Cersaie 2013.
Termine per la presentazione
delle domande
Le domande di partecipazione
dovranno pervenire entro il 27
aprile 2013.
Collegati al sito, scarica il bando
di concorso ed iscriviti online:
www.laceramicaeilprogetto.it
Ceramics of Italy, promosso da Confindustria Ceramica - l’Associazione
dell’industria ceramica italiana - è il marchio settoriale di Edi.Cer S.p.A. società
organizzatrice di Cersaie (Salone internazionale della ceramica per l’architettura
e dell’arredobagno - Bologna, 23-27 settembre 2013 - www.cersaie.it).
Categorie
!"#$%&'$()&*+$
2-%3&4*+&45
!",-..$/0&*+$1
//$'-"7/9*(18
+$
(*
!"6%4&47)&Termine ultimo:
:;"83/&+$":<=>
getto.it
laceramicaeilpro
cer. trend
VirtualStyle:
una finestra sul cortile
Sistema di
impermeabilizzazione
Infinity Stone
Noce
a cura di IMAGEM www.imagem.it
Mapei
sistema di impermeabilizzazione e posa
di ceramica su terrazze con sistema di
isolamento acustico contro i rumori da
calpestio
sigillante: Mapesil AC
fugatura: Keracolor GG
adesivo: Keraflex Maxi S1
nastro gommato: Mapeband
TNT in polipropilene: Mapetex Sel
impermeabilizzante: Mapelastic Smart
massetto: Topcem Pronto
pannello insonorizzante: Mapesilent Panel
Gardenia Orchidea
grès porcellanato smaltato
Infinity Stone
Noce
Century
grès fine porcellanato
Two.0
Terra
Two.0
Terra
48 49
Hard Rock Beton
Grey
Newood
Brown
Naturalia
Nut
Zodiac Tipo 2
Bianco
Tagina
grès porcellanato
ad alto spessore
Hard Rock Beton
Grey
Eco Design
tavolo da lavoro
con cassettiere
e portacataloghi
Zodiac tipo 2
bianco
Casalgrande Padana
grès porcellanato smaltato
Granitoker, Newood
Brown
Rondine
grès porcellanato smaltato
Naturalia
Nut
6
Architettura Venezia
Un hotel
a quattro stelle
svela i segreti
di una raffinata
ristrutturazione
che valorizza
il passato
ma non rinuncia
alla funzionalità
di soluzioni
contemporanee
A Venezia
s’incontrano
tradizione
e modernità
.
50 51
L’affaccio dell’hotel sul canale di
Cannaregio dove si apre anche
l’ingresso principale (nella pagina
a fianco). La hall è sopraelevata
di qualche gradino rispetto alla
soglia per metterla al riparo dai
frequenti episodi di acqua alta che
colpiscono Venezia.
di Laura Ragazzola, Casaviva
Il canale di Cannaregio occhieggia dalle finestre di alcune camere, mentre un piccolo ma rigoglioso
giardino regala quiete alle stanze dell’ala più interna. Ci troviamo a Venezia, nel nuovo Carnival Palace,
un elegante e sofisticato hotel a quattro stelle nato dalla ristrutturazione di un edificio per uffici degli
Anni Cinquanta.
Un progetto complesso, considerato lo stato di abbandono in cui versava l’immobile da alcuni anni,
ma che poteva contare sulla strategica ubicazione del lotto: la vicinanza con la Stazione ferroviaria e
la celebratissima Piazza San Marco, l’affaccio sul canale con il via-vai dei vaporetti e la presenza, alle
spalle, dei bellissimi “campi” del quartiere ebraico, uno dei pochi luoghi ancora intatti, dove si respira
l’atmosfera della Venezia di una volta.
E proprio la volontà di recuperare al meglio la magia (e la storia) dell’antica città marinara che ha
guidato questo intervento. «Abbiamo voluto creare un hotel delicato e armonioso, che sapesse dialogare
con la tradizione veneziana», ci spiega Laura Scrivere che insieme a Chiara Grimana di H.C.E. &
Partners, firma il progetto di ristrutturazione dell’hotel. «A cominciare dal nome, Carnival appunto, che
Carnival Palace
progettista
Laura Scrivere e
Chiara Grimana
H.C.E. & Partners
www.hceandpartners.it
foto
Mirco Toffolo R.
www.photoinvenice.it
superfici ceramiche
Rex Ceramiche Artistiche
www.rex-cerart.it
distributore
Finalmenteacasa
www.finalmenteacasa.com
anno di realizzazione
2012
Il salotto relax giocato
sui toni del bianco e
nero. Scenografiche le
nicchie di foggia bizantina,
impreziosite da un
rivestimento in foglia d’oro.
.
ambienti
ambienti pubblici dell’ospitalità
applicazioni
pavimentazioni interne
zone comuni (hall, bar,
sala da pranzo)
pavimenti e rivestimenti bagni
superfici ceramiche
Rex Ceramiche Artistiche
I Bianchi di Rex
Calacatta e Sorrento
Pietra del Nord
Bianco
Extra Light
Zinc
certificazioni
LEED
caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): < 0,1%
Resistenza
all’attacco chimico
(ISO 10545-13): GLA
Resistenza
all’usura e all’abrasione
(ISO 10545-6): classe IV
Resistenza alle macchie
(ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo
(ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione
(ISO 10545-4): > 40 N/mm2
Resistenza alla scivolosità
(DIN 51130): R9
Resistenza
agli sbalzi termici
(ISO 10545-9): conforme
Resistenza alla dilatazione
termica lineare
(ISO 10545-8): conforme
Resistenza al cavillo
(ISO 10545-11): conforme
I Bianchi di Rex
Calacatta
I Bianchi di Rex
Sorrento
Pietra del Nord
Bianco
Extra Light
Zinc
In basso: l’area
self-service dedicata
alla prima colazione.
La pavimentazione
è realizzata in grès
porcellanato con piastrelle
di grande formato e
tozzetti neri come
inserto decorativo.
celebra una delle più famose manifestazioni veneziane, e dal logo a forma di maschera, la “bautta”.
Per continuare con un restauro preciso e accurato, che preservasse la continuità architettonica degli
edifici confinanti: la facciata sul canale, ma anche gli altri due prospetti minori che guardano su
un giardino interno e su un bellissimo campo, hanno voluto conservare per scelte volumetriche e
cromatiche tutta la complessità e la bellezza della Serenissima».
«Stesso obiettivo per il progetto d’arredo», fa notare Chiara Grimana, «gli interni mirano a
recupare quello stile ricco e sontuoso che ha reso famosi in tutto il mondo i palazzi veneziani».
Così le due progettiste, con gusto femminile e ricercato, hanno abbinato tessuti e finiture preziose
a pennellate di colore intenso, prese in prestito dalle tele del Tiziano e del Canaletto. Le 56 stanze
e le 11 suite giocano, infatti, sui rossi e sui blu di cangianati carte da parati, sul bianco e sul nero
della morbida pelle capitonnée che riveste le testate dei letti, sull’oro e sull’argento di specchi e
lampadari preziosi.
Ma la sofistica eleganza degli interni non dimentica le esigenze di moderna funzionalità proprie
di un hotel. Per questo soluzioni contemporanee hanno caratterizzato la scelta dei materiali di
rivestimento soprattutto negli ambienti dove si richiedono elevate caratteristiche di resistenza e di
bassa manutenzione, come i locali di servizio o le aree di grande passaggio.
52 53
In alto, il bar, raffinato
ed elegante affiancato
da un salotto-relax.
A fianco, la sala
destinata a meeting e
incontri che completa
l’offerta dell’hotel.
ARMANDO TESTA
Luigi Capraro per Cersaie 2013
ISIA Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Faenza
23-27 Settembre 2013
www.cersaie.it
Organizzato da EDI.CER. spa
Promosso da ConfInDustRIa CERamICa
In collaborazione con
segreteria operativa: PROMOS srl - P.O. Box 37 - 40050 CENTERGROSS BOLOGNA - Tel. 051.6646000 - Fax 051.862514
ufficio stampa: EDI.CER. spa - Viale Monte Santo 40 - 41049 SASSUOLO (Modena) - Tel. 0536.804585 - Fax 0536.806510
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Due dei bagni dell’hotel:
stesso rivestimento in
gres porcellanato, che
riprende la variegata
venatura del marmo di
Calacatta, completato da una
fascia in mosaico nero.
Cambia il layout nella
disposizione di vasca e box
doccia e anche il piano che
accoglie i lavabo (è in vetro
con inserto in foglia d’oro
o d’argento) alterna forme
minimal a una morbida
foggia rococò. In basso tre
delle 67 camere da letto
dell’hotel, tutte caratterizzate
da arredi e colori diversi.
Nei bagni di tutto l’hotel la scelta è caduta sul gres porcellanato per rivestire pavimenti e pareti.
Le piastrelle (collezione “I Bianchi” di Rex) riprendono la venatura del marmo Calacatta, creando
superfici neutre che si sposano perfettamente con lo stile di ciascuna stanza. Ma non manca la
personalizzazione: luci led colorate illuminano il piatto doccia rivestite da minuscole tessere di mosaico
mentre il lavabo alterna la foglia d’oro o d’argento protetta dal vetro a seconda delle finiture della
camera. Unica anche la scelta di posizionare la vasca sul piccolo terrazzino che caratterizza tutte le
suite di 40 metri quadri.
Nella hall ancora gres porcellanato ma in formato extra large: piastrelle di cm 80x80 sono posate in
diagonale per dilatare lo spazio (“Pietra del Nord” sempre di Rex), mentre l’inserto di un tozzetto nero
(cm 8x8) rompe l’uniformità della superficie tutta bianca, creando un motivo a scacchiera. La raffinata
scelta del pavimento è in piena sintonia con il prezioso bancone in foglia d’oro con vetro di protezione
e con il mobile di fattura artigianale decorato a motivi geomerici, che cela computer e documenti di
registrazione dell’hotel.
Infine, un piccolo giardino crea un angolo verde di pura quiete: il posto ideale per rilassarsi e ritrovarsi.
Forse aveva ragione Ernest Hemingway, uno dei più grandi scrittori del Nocevento che, parlando di
Venezia, affermava: “Quando sono qui mi sento come se fossi finalmente arrivato nel mio luogo giusto”.
7
Architettura Bilzen, Belgio
per una sosta
di qualità
Una stazione di servizio in grado di offrire
all’automobilista tutto quello di cui può avere necessità.
Un luogo di sosta confortevole e rilassante per i viaggiatori,
qualificato da dotazioni funzionali di alto livello
.
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Lo studio cromatico e
l’accurata selezione dei
materiali definiscono un
ambiente accogliente
e confortevole, che
si caratterizza per gli
arredi esclusivi.
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xxxxxxxxxxxxxxxx
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di Livio Salvadori, Casabella
Fermarsi a una stazione di servizio per una sosta durante un viaggio in auto può sembrare una
scelta in apparenza banale: una vale l’altra. In realtà non è così. Soprattutto se si conoscono le
opportunità offerte dal percorso, si cercano le situazioni più accreditate, che danno maggiori
garanzie di efficienza, comfort, convenienza, cordialità, professionalità...
Piuttosto è meglio fare qualche chilometro in più, carburante permettendo, ma fermarsi dove si ha
la certezza della qualità del servizio che solo una catena affermata è in grado di assicurare.
Questo è il significato dell’operazione di restyling fortemente voluta dal Gruppo Bruno, un’impresa
a conduzione familiare, con sede in Belgio ma di origini italiane, che opera con successo nel settore
delle stazioni di servizio. Ponendosi l’obiettivo di espandere la propria attività e rafforzare un
marchio commerciale già consolidato, i proprietari hanno studiato e messo a punto una strategia
d’intervento indirizzata alla riorganizzazione del sistema attraverso la riqualificazione delle stazioni
esistenti e la creazione di nuovi impianti realizzati secondo aggiornati modelli prestazionali e con un
approccio progettuale coordinato e decisamente orientato a un design contemporaneo.
Bruno Service Station
L’intento è stato raggiunto grazie allo studio di un nuovo concept, sviluppato in collaborazione con
i progettisti di Studio5802, che definisce una stazione di servizio all’avanguardia, completamente
attrezzata sul piano delle dotazioni funzionali, molto curata negli arredi e nelle finiture e dove tutti,
automobilisti e clienti, sono i benvenuti per una sosta piacevole e rilassante.
La stazione di servizio è ospitata in un edificio realizzato secondo collaudati standard costruttivi e
con un’identità architettonica ben riconoscibile. Lo stile formale, sobrio e razionale dell’esterno, si
riflette nelle soluzioni adottate all’interno, dove la visione globale degli spazi si caratterizza per gli
arredi raffinati. Lo studio cromatico e l’accurata selezione dei materiali definiscono un ambiente
accogliente, ma con decisi contrasti visivi. Tutto contribuisce a ricreare una calda atmosfera
mediterranea. Per valorizzare lo stile architettonico degli interni sono stati scelti materiali ricercati
e di gusto contemporaneo: il Corian® per le superfici del ristorante; il metallo per i controsoffitti
che integrano i sistemi di illuminazione e l’impianto di climatizzazione; il grès porcellanato per
la pavimentazione interamente rivestita con lastre di grande formato della serie Infinity Stone di
Gardenia Orchidea, elegantemente accostate nelle tonalità del grigio e del nero.
distributore
Verbeemen Tegelambacht Nv
progettista
Studio5802
www.studio5802.nl
foto
Luciano Busani
www.myspace.com/
busaniluciano
superfici ceramiche
Gardenia Orchidea
www.gardenia.it
impresa di costruzioni
D&V workmanship bvba
www.workmanship.be
anno di realizzazione
2011
.
Infinity Stone
nero
Infinity Stone
grigio
Le lastre in grès
porcellanato
che rivestono
completamente il piano
pavimentale
contribuiscono a dare
una visione d’insieme
coerente.
ambienti
spazi espositivi, di sosta e
di ristoro
applicazioni
pavimentazioni interne
superfici ceramiche
Gardenia Orchidea
grès porcellanato
Infinity Stone
nero e grigio
cm 60x60, 30x120, 120x120
caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): ≤ 0,5%
Resistenza
all’attacco chimico
(ISO 10545-13): conforme
Resistenza
all’usura e all’abrasione
(ISO 10545-6): classe 5
Resistenza alle macchie
(ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo
(ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione
(ISO 10545-4): ≤ 35 N/mm2
Resistenza alla scivolosità
(DIN 51130): Gruppo B
Resistenza
agli sbalzi termici
(ISO 10545-9): conforme
Resistenza alla dilatazione
termica lineare
(ISO 10545-8): conforme
Resistenza al cavillo
(ISO 10545-11): conforme
Il design è stato sapientemente utilizzato per creare un’immagine d’insieme coerente, nella
quale alcuni dei marchi più importanti sono messi in evidenza attraverso il disegno di isole e
punti vendita specifici, che, pur essendo ben distinti, rimangono perfettamente integrati nel
layout complessivo, in modo tale da diventare parte sostanziale dell’esperienza globale e della
qualità offerta. Come nel caso del lounge bar personalizzato Lavazza, o del lussuoso forno
pasticceria con la più vasta gamma di sandwich, pizze e altre specialità mediterranee sfornate di
fresco reperibili in Belgio o nei Paesi Bassi. Tutto questo è garantito 24 ore su 24 e sette giorni
su sette. Il progetto prevede, inoltre, la messa a punto di una nuova tipologia di stazione per i siti
di maggiori dimensioni, strutturata su un layout esaustivo: un centro integrato multiservizio, in
grado di offrire all’automobilista tutto quello di cui può avere necessità. Questa nuova stazione
di sosta e servizio comprende un forno pasticceria, uno shop, un ristorante di alto livello, un
autonoleggio, un autolavaggio e un parcheggio custodito, tutti rigorosamente ideati, realizzati,
gestiti e garantiti dal marchio Gruppo Bruno.
58 59
La pavimentazione
monocromatica nera,
solo a tratti interrotta da
variazioni geometriche
in tonalità grigia,
fa da contrappunto
alla controsoffittatura
metallica.
cer. intervista
Giacobazzi:
“Nuovi prodotti
per stimolare il
mercato”
La miglior risposta alla crisi
passa attraverso il lancio
di un’ampia gamma di nuovi
prodotti, in grado di coprire
ogni segmento di mercato
con soluzioni innovative.
Questa, sulla falsariga
di quanto sta facendo
Volkswagen, è l’approccio
che Ceramica Rondine sta
attuando sui diversi mercati,
come ci spiega il suo Presidente
ed Amministratore Delegato
Lauro Giacobazzi.
Mettere sul mercato 23 nuove collezioni in pochi
mesi non è cosa da poco.
“L’idea guida è stata quella di completare i diversi
ambiti nei quali operiamo. In questo senso, abbiamo sviluppato una gamma sugli ‘esterni’, con piccoli formati. Sui listoni in legno ceramico siamo arrivati ai 100 cm. di lunghezza - misura di grande appeal
in questo segmento di mercato - ottenuti tramite la
tecnologia della pressatura e non attraverso il taglio
di formati più grandi. Nel formato quadrato siamo
fermi al 60x60, grazie ad una naturale lievitazioni
dal classico ‘cavallo di battaglia’ 30x30 o 33,3x33,3
- oggi sempre più ad appannaggio delle produzioni
estere -. Personalmente credo che il 90x90 sia più
una soluzione mediatica che di reale penetrazione
di mercato, come peraltro dimostrano i volumi di
vendite complessivi. Un ulteriore percorso va nella
direzione di una maggior attenzione al contract, sia
leggero che pesante, segmento in grado di dare ottime soddisfazioni”.
Durante l’ultimo Cersaie vi siete fortemente caratterizzati con la ‘La Foresta di Gres’, un marchio che
sottolinea le vostre peculiarità ambientali.
“Il progetto ‘La Foresta di Gres’ è lo scrigno in cui
.
vengono racchiusi tutta una serie di prodotti caratterizzati dagli effetti “legno”, leit motiv delle ultime
ricerche in campo ceramico. Nonostante negli ultimi tempi siano stati immessi sul mercato della ceramica diversi effetti legno, c’è ancora molto da fare
e da scoprire, magari abbinandolo ad altre materie
e ricercando un design più moderno ed attuale.
Questo marchio sottolinea poi la vocazione green
dell’azienda, come testimonia la storica certificazione dello stabilimento a norma ISO 14001, a cui nel
corso del tempo abbiamo affiancato le certificazioni Emas per i siti produttivi e quelle Ecolabel per i
prodotti. L’adesione del GBC Italia è stata la naturale evoluzione di questo percorso.
‘La Foresta di Gres’ è un marchio che serve a Ceramica Rondine per darsi un’identità più incisiva,
operazione necessaria perché lo scorso anno tutti
i marchi del gruppo sono confluiti nello storico
marchio Ceramica Rondine. Operazione che ha
portato ad un restyling del marchio, aggiungendo
il prefisso ‘ceramica’ per essere più riconoscibili
al grande pubblico, a favore del quale sono state
fatte campagne pubblicitarie sviluppate in questi
mesi. ‘La Foresta di Gres’ è dunque non solo un
marchio, ma un insieme di valori che caratterizzano la nostra azienda”.
Molti prodotti nuovi richiedono anche molti investimenti.
“Attualmente stiamo investendo nello stabilimento
di Vetto per potenziare la tecnologia produttiva dei
listoni in ceramica, mentre alla fine del mese di gennaio abbiamo acquistato due nuovissime macchine
per la decorazione digitale da System. Questi investimenti rientrano all’interno di una precisa strategia
che vede Ceramica Rondine perseguire come modello di approccio al mercato quello di Ikea o Zara.
Questo vuol dire avere un prodotto con un gusto
e un design alto ma ad un prezzo medio. Non vogliamo rinunciare ad un ‘gusto accessibile’ e vedo
che, anche se con un po’ di fatica, i clienti lo stanno
cominciando a capire. Questo non significa diventare ‘low cost’, perché sarebbe un errore sia per le
qualità di prodotto che l’azienda offre che per il posizionamento competitivo rispetto ad altri Paesi esteri, ma presidiare quella fascia del ‘lusso accessibile’
che già molti show room cominciano ad apprezzare
e a riconoscerci. Il tutto, senza dimenticare che un
rapido servizio di consegna, sia sul mercato nazionale che su quello estero, è una formidabile arma per
essere scelti dalla clientela”.
60 61
nuove decoratrici digitali ed una linea
«di Due
produzione per grandi formati rettangolari
ottenuti alla pressa rappresentano gli
investimenti fatti per supportare la strategia
A fianco e sotto:
l’esterno e
l’interno
(zona forni)
dello stabilimento
di Rubiera.
In basso:
lo spazio
espositivo di
Ceramica Rondine
a Cersaie,
caratterizzato
dal marchio “La
Foresta di Gres”.
»
cer.mercato
MERCATI Tutti gli elementi di incertezza e difficoltà che si erano registrati nel settore delle costruzioni in
Italia nella seconda parte del 2011 si sono riconfermati e amplificati nel 2012, allontanando
qualsiasi speranza in una nuova fase di ripresa nel 2013 . Il “colpo” ricevuto dal settore nel 2012
è un vero e proprio “knockout” e si può definire, nelle dimensioni, un colpo a sorpresa.
2012-2013,gli anni
della seconda crisi italiana
di Sara Seghedoni
Se il 2011 è considerato come l’anno
del ritorno della crisi in Italia, il 2012
è, secondo gli esperti, “l’anno della
certezza della nuova crisi”. In questo
biennio l’Italia vive una seconda
recessione dopo quella del 2008-2009 e
anche se la contrazione del PIL è meno
evidente di quella del 2009 (-5,5%
rispetto all’anno precedente), in ogni
caso si attesta a -2,4%.
In questo scenario anche il comparto
delle costruzioni evidenzia forti segnali
di debolezza, soprattutto sul fronte delle
nuove costruzioni.
Il valore della produzione nel 2012 si
attesta, secondo le stime del Cresme, a
185,6 miliardi di euro: 19 miliardi di euro
in meno rispetto al 2011. La flessione del
2012 interessa tutti i comparti produttivi - compresa anche la manutenzione
straordinaria - mentre rimane esclusa
la manutenzione ordinaria (interventi di
riparazione, rinnovamento e sostituzione
delle finiture degli edifici senza alterare i
caratteri originari). L’attività di ristrutturazione complessiva è il driver principale
del mercato, passando dal 56,5% del
mercato del 2011 al 62,4% del 2012.
L’elemento più evidente delle crisi è
la riduzione degli investimenti negli
impianti per le energie rinnovabili (FER),
che passano dai 26,5 miliardi di euro del
2011 ai 12,5 miliardi di euro nel 2012. Gli
investimenti in costruzioni, considerando
le energie rinnovabili, si sono ridotti del
14,9% nel 2012. Escludendo le energie
rinnovabili – che assorbono nel 2012 il
53% del mercato della nuova produzione
residenziale – il settore delle costruzioni
“tradizionale” registra una contrazione
del 7,4%, la seconda flessione dopo il
-9,3% del 2009.
Nel periodo dal 2006 al 2012 il mercato
delle costruzioni si è ridotto di un terzo
(-28%).
Per le nuove costruzioni la crisi ha inizio
nel 2007 e proseguirà fino al 2014. Dal
2007 al 2012 la contrazione di mercato
è pari a 43,7% e la produzione di nuove
abitazioni tra il 2006 e il 2012 si è
ridotta del 53,3% e nel 2013, secondo
le previsioni, perderà un altro 7,5% del
mercato.
La produzione di nuova edilizia non
residenziale privata, la cui crisi è
iniziata nel 2004, ha perso dal 2006
al 2012 il 41,8% degli investimenti.
Ma rispetto al 2002/2003 la flessione
è ben più pesante e comunque oggi
siamo ai minimi della produzione non
.
residenziale della storia del nostro
Paese.
Le opere pubbliche rispetto al 2006
si sono ridotte del 30%. Su questo
dato incide la progressiva riduzione
delle risorse dello Stato disponibili
per nuove infrastrutture ed il patto di
stabilità interno che limita la capacità di
investimento degli enti locali.
Per il mercato totale del rinnovo gli anni
di crisi sono sei e la contrazione del
mercato è stata dell’11%; per il mercato
del rinnovo residenziale rispetto al 2006
la contrazione è del 2,5%.
In questo contesto il Cresme mostra
come il 2012 si sia chiuso con una nuova
pesante contrazione del mercato: il
settore delle costruzioni vedrà ridurre gli
investimenti del 7,4% (- 11,1% in nuove
costruzioni, - 4,5% in rinnovo) e il valore
della produzione, grazie alla tenuta
della manutenzione ordinaria, segnerà
un - 5,8%. Il settore delle costruzioni
integrato degli impianti per le energie
rinnovabili si ridurrà del 14,9%, a causa
della drastica riduzione degli investimenti
nel fotovoltaico degli anni 2010-2011. La
contrazione degli investimenti in energie
rinnovabili è del 42,6%.
Va detto che il 2012 è in assoluto l’anno
più difficile per il mercato immobiliare
negli ultimi 60 anni, perché unisce un
profondo calo delle transazioni e dei
prezzi e perché segna l’ingresso nel
settimo anno di smaltimento della
così detta “sbornia immobiliare”.
Le compravendite di abitazioni
nel 2012 proiettano il crollo delle
compravendite del primo semestre
2011 (-24,3%) sull’intero anno. E anche
i prezzi delle abitazioni, secondo i dati
Cresme, scenderebbero al di sotto del
picco massimo del 1992. Se il dato
relativo al primo semestre venisse
confermato, il calo delle compravendite
si attesterebbe a -48% rispetto al
62 63
picco massimo del 2006 e il livello
dei prezzi, in valori reali, arriverebbe
al -28% nella media nazionale. Tali
valori, riallineando i prezzi delle
abitazioni alle capacità di reddito delle
famiglie italiane, potrebbero avviare
una ripartenza del ciclo immobiliare,
a condizione che la leva finanziaria
fornita dall’indebitamento supporti tale
dinamica.
Per il 2013 si attende ancora un anno
di recessione, ma se nella seconda
parte del 2013 si dovessero confermare
i segnali di ripresa dell’economia ci si
può attendere per il 2014 l’avvio di una
debole fase di ripresa. Questo possibile
recupero sarà tutto da imputare alla
riqualificazione edilizia residenziale
e alla possibilità che torni a crescere
il comparto non residenziale, che ha
toccato livelli di produzione bassissimi.
Il comparto della nuova produzione
residenziale è destinato a proseguire
anche nel 2014 con una fase di crisi;
incidono su questo mercato l’invenduto
e la forte crisi di reddito delle famiglie,
oltre ai problemi di liquidità e di
restrizione del credito.
Il mercato immobiliare sia in termini di
riduzione delle compravendite che di
riduzione del prezzo si sta avvicinando
alla correzione necessaria a rendere
possibile la ripartenza di un nuovo ciclo.
Perché questo avvenga è necessario che
l’economia torni in un clima positivo.
Nel comparto delle opere pubbliche,
le previsioni sono quelle tracciate
lo scorso anno, con una tendenza al
peggioramento. La previsione è che
questo comparto sarà negativo, anche
se in misura più contenuta, anche nel
triennio 2013-2015. Qualche segnale
dovrà arrivare dai programmi di
riqualificazione urbana e dallo sviluppo
di programmi per la manutenzione del
territorio.
Abitazioni:
pochi i permessi di costruire
La contrazione dei permessi di costruire su
abitazioni rilasciati dai Comuni, in atto ormai dal
2006, continua a caratterizzare il mercato delle
costruzioni italiano.
I dati Istat, relativi al numero di permessi
per la nuova costruzione di abitazioni e
relativi ampliamenti, evidenziano un ulteriore
e significativo calo nel 2010 che porta,
considerando il periodo 2006-2010, ad una
flessione complessiva dei permessi al 57,9%.
Le abitazioni concesse sono infatti passate dalle
305.706 del 2005 alle 128.707 di cinque anni
dopo. Negli ultimi 3 anni l’intensità delle riduzioni
è aumentata: -22,3% nel 2008; -25,4 nel 2009
e -19,8% nel 2010.
Anche per il 2011 le indicazioni segnalano
un’ulteriore flessione: i dati diffusi dal’Istat
relativi alle nuove abitazioni concesse - che
pesano sul totale dei permessi su abitazioni per
circa il 90% - segnalano una flessione del 5,7%
su base annua.
La contrazione di permessi su abitazioni in Italia
riguarda sia le abitazioni di nuova costruzione
che gli ampliamenti. Le nuove abitazioni
concesse, in particolare, che rappresentano gran
parte del totale dei permessi rilasciati (92,8% nel
2010) hanno registrato una flessione del 57,1%
tra il 2005 e il 2010. Per gli ampliamenti, per
il periodo considerato il calo è stato del 65,7%
(largamente concentrato nell’ultimo anno, in calo
del 50,7 rispetto al 2009).
à www.cresme.it
cer.mercato
“gli show room devono
creare Emozioni”
claudio Eustacchi,
titolare di ediLcasa caccamo,
spiega la scelta di vendere
solo prodotti italiani
di Barbara Benini
Claudio Eustacchi, lei è il presidente dell’azienda
Edilcasa Caccamo, un’attività che ha le sue radici
alla fine degli anni Cinquanta. Come è nata e si è
evoluta la sua azienda?
“La nostra impresa è nata nel 1957. Inizialmente si
dedicava alla produzione di gesso nero e calce idraulica, materiali molto usati in quegli anni. Nel 1963,
ai fondatori Ernesto Francesconi e Mario Sambuco
si associò mio padre Giuseppe e iniziò a collaborarvi
mia zia Rita Sambuco. Tutti insieme svilupparono la
struttura commerciale, ampliando l’attività verso il
commercio e la distribuzione di materiali da costruzione e, nel contempo, aprirono la nostra attuale
sede centrale a Caccamo di Serrapetrona, aumentando sia i prodotti commercializzati che i servizi
64 65
La nostra azienda è un po’ una famiglia allargata: non solo i soci, ma
«anche
parte dei collaboratori e delle collaboratrici sono legati da stretti legami
di parentela; in generale i nostri dipendenti sono e si sentono di famiglia.»
offerti. Nel 1982 fu inaugurata la nostra filiale di
Cascia e, nel 1991, completarono l’attuale struttura
attraverso l’apertura della filiale di Civitanova Marche. Tutto ciò è stato reso possibile sicuramente grazie alla determinazione di noi soci, tra cui le attuali
Giuliana Eustacchi e Maurizia Sambuco, ma anche
dalla passione e dalla professionalità dei nostri dipendenti e collaboratori. La nostra azienda è un po’
una famiglia allargata: non solo i soci, ma anche parte dei collaboratori e delle collaboratrici sono legati
da stretti legami di parentela. In generale i nostri
dipendenti sono e si sentono di famiglia”.
Quali articoli proponete nelle vostre sale espositive?
“La nostra rete di vendita si estende a livello interregionale fra Marche ed Umbria e rivolge particolare attenzione al settore delle finiture per gli interni
proponendo materiali di pregio, in grado di soddisfare anche le richieste della clientela più esigente.
Edilcasa offre rivestimenti per interni di ogni genere, sanitari e arredobagno, pavimentazioni classiche
e moderne sia per interni che per esterni, che rap-
presentano complessivamente il 30% del nostro fatturato globale. Il 70% è rappresentato invece da prodotti quali infissi, caminetti, attrezzature e materiali
da costruzione per la cantieristica edile in generale”.
Chi sono i vostri clienti e qual è la destinazione d’uso prevalente di quanto commercializzate?
“Siamo specializzati per servire clienti privati, che
rappresentano il 66% circa del nostro target di
riferimento, mentre il resto è costituito da imprese ed artigiani. I nostri prodotti sono utilizzati in
parte per realizzare nuove abitazioni, anche se il
nostro mercato di maggior volume è quello delle
ristrutturazioni. Ci troviamo in una zona d’Italia
che, nell’arco di vent’anni ha subito due forti terremoti, quello del 1979 e quello del 1997, ed è stato proprio dopo quest’ultimo che il mercato delle
ristrutturazioni è diventato prevalente. Il settore
della ristrutturazione edilizia, anche grazie ai bonus
fiscali e alle agevolazioni che i clienti possono avere
per gli adeguamenti per il risparmio energetico, in
questo momento di crisi della costruzione del nuo-
I numeri
di EDILCASA
CACCAMO
35 addetti
6 agenti
7,7 milioni di fatturato
nel 2012
3 show room,
per un totale
di 2mila metri quadrati
Nella pagina a fianco: Claudio
e Giuliana Eustacchi, titolari di
Edilcasa Caccamo.
In alto: lo staff delle tre sedi,
rispettivamente a Civitanova
Marche, Serrapetrona e Cascia.
L’esterno e alcune
ambientazioni interne delle tre
show room.
Noi tentiamo di sedurre il cliente ascoltandolo, capendo le sue esigenze
«e poi
proponendogli una soluzione creata su misura.»
vo sta rappresentando una nicchia di mercato per
noi molto significativa e importante. Naturalmente
PIASTRELLE DI CERAMICA continuiamo a lavorare anche con alcuni costrutto-Appiani
ri fidelizzati nel tempo, ma in questa zona non ci
-Bardelli
sono grandi imprese edili, perché siamo in un’area
-Bisazza
poco popolosa: basti pensare che la provincia di
- Casalgrande Padana
Macerata conta solo 300mila abitanti”.
-Castelvetro
Elenco
dei marchi proposti
-Century
-Cir
- Etruria design
-Lea
-Monocibec
-Naxos
-Provenza
-Refin
-Tagina
- Viva Ceramiche
- Vogue
Quale evoluzione hanno avuto i vostri show room?
“I nostri servizi negli show room sono cambiati nel
tempo. Nel 2003, per esempio, abbiamo ampliato
quello di Serrapetrona e abbiamo realizzato una
struttura molto particolare, mirata per approcciare
il mercato degli architetti e della clientela più esigente. Cerchiamo di rinnovare continuamente le
proposte delle nostre sale espositive ampliando la
gamma dei prodotti offerti. Ora ci stiamo specializSANITARI/ARREDOBAGNO zando sugli esterni, sia con le piastrelle che con altre soluzioni, oltre che su infissi e porte da interno”.
- Antonio Lupi
- Berloni Bagno
- Box Docce 2B
-Catalano
- Devon & Devon
-Flaminia
- F.lli Frattini
- Gessi
- Gruppo Sanitari Italia
-Inda
- Pozzi Ginori
-Teuco
Come è cambiata la richiesta dei clienti rispetto al
prodotto ceramico nel corso del tempo?
“Direi che le richieste per quanto riguarda i prodotti ceramici non sono molto cambiate; può esserci il
cliente che preferisce prodotti classici, come quello
che predilige lo stile moderno, ma il denominatore
comune è sempre la soluzione personalizzata.
Mentre se parliamo della richiesta dal punto di vista
economico, vorrei sottolineare che il potere d’acquisto in Italia è molto diminuito negli ultimi anni,
e ciò ha colpito un’ampia fascia di popolazione, che
se in tempi non remoti poteva guardare con interesse anche il prodotto di alta gamma e griffato, ora, a
causa del clima di incertezza, è molto più razionale
e riflessiva. Ma questo non deve distrarci dal nostro
vero obiettivo, che è farci scegliere sia per i servizi
offerti che per la capacità di capire le esigenze di
chi abbiamo di fronte”.
Come cercate di andare incontro a queste esigenze?
“Ascoltando molto attentamente le richieste del
cliente, cercando di capire le sue esigenze per poi
proporgli soluzioni ideate e create appositamente
per lui. In questo meccanismo ricoprono un ruolo
fondamentale anche i nostri show room, che devono
essere in grado di generare emozioni. Questi fattori, uniti alla nostra competenza e disponibilità, sono
volti a instaurare col cliente un rapporto di fiducia”.
Che posto hanno i marchi italiani nella vostra offerta?
“Vendiamo esclusivamente prodotti made in Italy.
Come ci deve essere un rapporto di fiducia e collaborazione tra noi e i nostri clienti, così deve esserci anche
tra noi e i nostri fornitori. È per questo che abbiamo
scelto di trattare con selezionati produttori, costruendo con questi un rapporto privilegiato e molto stretto”.
.
Perché solo prodotti italiani?
“Innanzitutto per la qualità. Il prodotto ceramico
italiano è uno dei nostri fiori all’occhiello, proprio
come la moda. Noi siamo conosciuti in tutto il mondo come produttori di bellezza e la nostra ceramica
è una delle maggiori espressioni di questa caratteristica italiana; inoltre riusciamo a mantenere standard innovativi molto elevati, coniugando estetica e
alte prestazioni dei prodotti ceramici. Nessun marchio straniero è paragonabile ai nostri”.
I marchi italiani si stanno mostrando capaci di andare incontro alle esigenze di una clientela in evoluzione, anche in virtù delle esigenze di risparmio
imposte dalla crisi?
“Negli ultimi anni sono cambiate le proposte, soprattutto per l’ambiente bagno, in particolare nei
rivestimenti. Molti, per esempio, hanno portato i
materiali che di solito si usano per i pavimenti anche sulle pareti. Ciò ha determinato un’imposizione dei grandi formati anche in verticale, col risultato di ottenere un alto grado estetico e funzionale,
ma allo stesso tempo abbinato ad un significativo risparmio sia in acquisto, grazie alla quasi totale sparizione dei listelli, che sulla posa. I produttori stanno
poi puntando molto sulle tecniche di produzione
digitale, che consentono di realizzare in ceramica
la simulazione di qualunque materiale, permettendo anche in questo modo di risparmiare molto: se,
ad esempio, si può rivestire un bagno con ceramica che sembra marmo in tutto e per tutto, si potrà
avere una soluzione di grandissimo effetto a costi
inferiori rispetto a quello di marmi originali con, in
più, il vantaggio di un materiale che non richiede
manutenzioni particolarmente delicate e che mantiene il suo splendore inalterato nel tempo”.
66 67
8
Architettura Soweto, Johannesburg, Sudafrica
L’orgoglio
di Soweto
Voluto dalla municipalità di Johannesburg
il Teatro di Soweto, progettato dai giovani
di Afritects, raccoglie e rinnova la grande tradizione
teatrale e musicale del popolo sudafricano
.
di Virginio Briatore, Interni
Il termine Jabulani è diventato familiare alla platea internazionale perché così è stato chiamato
l’apposito pallone con cui si sono giocati gli ultimi mondiali di calcio, tenutisi in Sudafrica nel 2010.
Questa parola data a un pallone, che disegnava traiettorie irregolari, ritorna oggi all’attenzione dei
media mondiali grazie ad un coraggioso esempio di architettura culturale e sociale. Inaugurato il
15 maggio 2012, il Teatro di Soweto progettato dallo studio Afritects sorge proprio nel quartiere
Jabulani a Soweto, in Sud Africa. Tristemente nota ai tempi dell’aparteid, la città di Soweto,
acronimo di South Western Townships, è la parte più popolosa della municipalità di Johannesburg,
che a sua volta è l’area metropolitana più importante del grande Paese africano.
Realizzato come parte di una vasta trasformazione urbana del quartiere, costato circa
13 milioni di euro, il Soweto Theatre è il nuovo land mark urbano ed il polo culturale della vasta area
che 19 anni dopo le prime elezioni libere e multietniche del 1994 sta lentamente uscendo dal disagio
socio- economico. Nella progettazione di questo teatro, la volontà del committente, la società
municipalizzata The City of Johannesburg Property Company, è stata quella di coinvolgere i cittadini
e di sviluppare il loro senso di appartenenza enfatizzando, già a partire dal disegno dell’involucro
esterno, che l’edificio è stato costruito per la comunità.
Il teatro infatti svela all’osservatore, attraverso la composizione dei volumi esterni, la diversa
destinazione d’uso di ciascuno spazio.
68 69
Teatro di Soweto
progettista
Afritects
www.afritects.com
foto
Elske Photography
www.elske-photography.
co.uk
superfici ceramiche
Ceramica Vogue
www.ceramicavogue.it
distributore
Hitek Ceramics
anno di realizzazione
2012
.
Trasparenze
Cobalto
ambienti
luoghi della cultura e dello spettacolo
applicazioni
facciata esterna
e rivestimenti interni
superfici ceramiche
Ceramica Vogue
grès porcellanato
Trasparenze
colori vari
certificazioni
LEED
caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): 2,5%
Resistenza
all’attacco chimico
(ISO 10545-13): GB min
Resistenza
all’usura e all’abrasione
(ISO 10545-6): in base ai colori
Resistenza alle macchie
(ISO 10545-14): conforme
Resistenza al gelo
(ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione
(ISO 10545-4): 40 N/mm2
Resistenza agli sbalzi termici
(ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo
(ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione
termica lineare
ISO 10545-8): conforme
Trasparenze
Oltremare
Trasparenze
Cedro
Trasparenze
Pompelmo
Trasparenze
Rosso
Trasparenze
Corallo
.
Le forme curvilinee, i colori vivaci, ottenuti con perfetti ma semplici rivestimenti in grès
porcellanato 10x10 policromi (serie Trasparenze di Ceramica Vogue, nei colori cobalto, oltremare,
cedro, pompelmo, rosso, corallo) e le differenti dimensioni di ciascun blocco incuriosiscono ed
invitano ad entrare. Nell’assemblare volumi, colori e forme i giovani e multietnici architetti di
Afritects si sono ispirati ai giocattoli costruiti dai bambini anche se in realtà - come spiega Steven
Sack, direttore artistico e culturale della Città Johannesburg - il teatro è stato disegnato con la
forma delle ‘scatole da scarpe’ perché le più avanzate ricerche compiute in Canada e Regno Unito
hanno dimostrato che questa forma è perfetta per l’acustica e l’isolamento sonoro. Ricordando che
a Soweto vive il 40% della popolazione di Johannesburg, Steven Sack ha altresì reso evidente come
sia più ragionevole portare il teatro a un milione di persone che un milione di persone a teatro!
Nella fase progettuale, durata 4 anni, sono stati studiati diversi teatri nazionali e internazionali al
fine di convogliare tutte le migliori pratiche nel progetto del Soweto Theatre. Uno specialista di fama
internazionale ha gestito tutte le tecnologie necessarie per assicurare le migliori prestazioni acustiche
ed illuminotecniche. Destinato a spettacoli di teatro, ma anche di musica, di danza e ai celebri canti
corali per cui Soweto è conosciuta, l’edificio si sviluppa su due livelli e tre blocchi principali.
Il volume più grande ospita un palco fisso e 420 posti a sedere. È dotato di una torre scenica e di
uno spazio dedicato all’orchestra. Gli altri due volumi prevedono rispettivamente 180 e 90 posti
a sedere e sono caratterizzati da una maggiore flessibilità nella disposizione della scena e delle
sedute. Esternamente al teatro lo spazio pubblico, dotato di un’ampia tensostruttura che protegge
dalla pioggia e dal sole, può essere utilizzato come area aggiuntiva per performance, luogo di
incontro durante le pause degli spettacoli o semplicemente come area di sosta.
L’aspetto più sorprendente, e contemporaneamente più difficile da risolvere dal punto di vista
strutturale, è stata la forma parabolica di ciascun volume. Una sfida di ingegneria che lo rende
un edificio simbolo della nuova architettura africana, mentre il suo posizionamento nel centro di
Soweto testimonia la vitale energia economica e culturale che sta attraversando il Sudafrica.
70 71
Il teatro di Soweto nel 2012
è stato premiato dalla South
African Property Owners
Association (Sapoa)
quale miglior progetto di
sviluppo socio-ambientale.
9
Architettura Sant’Agata Bolognese
Forma e
PRESTAZIONI
.
Icona nel mondo delle
granturismo, Lamborghini
ha inaugurato il suo
Protoshop. Primo edificio
industriale multipiano in
Italia a essere certificato
in classe energetica A
72 73
di Alfredo Zappa
Un’auto, come un edificio, viene valutata in funzione non
solo del suo aspetto, ma anche e soprattutto delle sue
prestazioni. Tra queste ultime, per ogni auto, così come per
ogni edificio stanno balzando in primo piano quelle relative
all’efficienza energetica, alla parsimonia dei consumi, alle
ridotte emissioni, alla sicurezza. Non a caso, la recente
produzione architettonica di edifici destinati a ospitare le
factory delle più importanti case automobilistiche mondiali
è ricca di esempi riconducibili alla volontà di rappresentare
nei fatti il binomio tra immagine e contenuto green, forma
e prestazioni ecoefficienti.
In questo senso, il Protoshop di Lamborghini scrive però
una pagina del tutto nuova, nel solco dell’innovazione e
dell’intraprendenza che caratterizzano sin dai primi passi
l’azienda di Sant’Agata Bolognese. Si tratta infatti del
primo edificio industriale multipiano certificato in Classe
A in Italia.
Una volontà di primeggiare che sarebbe stata
sicuramente apprezzata dallo storico fondatore
Ferruccio Lamborghini il quale, prima di cimentarsi con
le granturismo, produceva trattori agricoli. I biografi
raccontano che, a seguito di un’animata discussione
con Enzo Ferrari, al quale lamentava qualche lacuna
della vettura del Cavallino da lui posseduta, ricevette
Protoshop Lamborghini
progetto
Archilinea
www.archilinea.it
engineering
Prospazio
www.prospazio.com
foto
Matteo Serri
www.matteoserri.com
superfici ceramiche
Lea Ceramiche
www.ceramichelea.it
anno di realizzazione
2012
.
ambienti
edificio industriale multipiano
applicazioni
rivestimento esterno
(facciata ventilata)
superfici ceramiche
Lea Ceramiche
lastre in grès laminato
ultrasottile
Slimtech
nero Lamborghini
cm 300x100
spessore 3,5 mm
certificazioni
LEED, Emas, ISO 14001
caratteristiche tecniche
Assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): < 0,1%
Resistenza all’attacco
chimico (ISO 10545-13):
UA ULA UHA (resistente)
Resistenza
all’usura e all’abrasione
(ISO 10545-6): conforme
Resistenza alle macchie
(ISO 10545-14): classe 5
Resistenza al gelo
(ISO 10545-12): conforme
Resistenza alla flessione
(ISO 10545-4): > 35 N/mm2
Resistenza alla scivolosità
(DIN 51130): R10 (A+B), R10
Resistenza agli sbalzi termici
(ISO 10545-9): conforme
Resistenza al cavillo
(ISO 10545-11): conforme
Resistenza alla dilatazione
termica lineare
(ISO 10545-8): 7x10-6 °-1
Slimtech
Nero
Lamborghini
L’immagine architettonica
del Protoshop è
stata sviluppata con
l’obiettivo di sintetizzare
lo stile estremo e
senza compromessi di
Lamborghini, facendo
leva su forme nette e
linee a spigolo vivo, per
trasformare un semplice
volume industriale in un
manufatto di forte identità.
74 75
un tagliente giudizio: “La macchina va benissimo. Il
problema è che tu sei capace di guidare solo i trattori”.
La risposta di Ferruccio non si fece attendere e avvenne
nei fatti, realizzando ex novo un’auto sportiva secondo
le sue idee. Nacque così Automobili Lamborghini e in
soli sei mesi, il primo modello fu esposto al Salone di
Torino del 1963. Per entrare definitivamente nella storia,
Lamborghini dovrà attendere semplicemente altri tre
anni, grazie alla presentazione della leggendaria Miura.
Il nuovo complesso Lamborghini, destinato a ospitare
il reparto prototipi e preserie, è stato progettato
dallo studio di architettura Prospazio di Modena e si
sviluppa su una superficie in pianta di circa 5.000 metri
quadrati, distribuiti su due piani. Le scelte del team di
progettazione sono state orientate a soddisfare non solo
i requisiti di rappresentatività, ma anche di funzionalità
tecnica e rispondenza spaziale ai cicli produttivi, così
come all’ottenimento della massima efficienza energetica
dell’edificio, per conseguire elevati risultati in termini di
tutela ambientale e contenimento dei costi di gestione.
Dal punto di vista costruttivo, la struttura multipiano
è realizzata in conformità alla normativa antisismica
e prevede un telaio, pilastri, travi, in cemento armato
prefabbricato, controventato da tre nuclei rigidi (sempre
in cemento armato), che ospitano i corpi scale, gli
ascensori e i monta auto.
Tra i principali protagonisti a livello architettonico e di
risparmio energetico, l’involucro coibentato e ventilato
che avvolge l’intero edificio. Il pacchetto di stratificazione
ha previsto la messa in opera di pannelli isolanti in lana
di roccia per uno spessore totale di 14 centimetri e una
pelle di finitura e protezione esterna in lastre ultra sottili
di grès laminato Lea Slimtech. Particolarità di questo
prodotto innovativo, ottenuto attraverso un sofisticato
ciclo industriale, è il formato oversize di 3 metri per 1
metro, con uno spessore di soli 3 millimetri. Le lastre Lea
Slimtech, nella finitura cromatica “Nero Lamborghini”,
creata appositamente da Lea Ceramiche per questo
progetto, sono state posate a secco in orizzontale,
con sistema di ancoraggio a vista, fissandole a una
sottostruttura dimensionata per creare un’intercapedine
ventilata tra rivestimento e isolante. La ventilazione
naturale ottimizza la prestazione della facciata in ciclo
estivo, elevando il comfort interno e garantisce il corretto
bilancio igrotermico del pacchetto parete-isolante.
Grazie alle soluzioni adottate per la realizzazione
degli involucri, concepite in sinergia con un impianto
di climatizzazione a pompa di calore e alla gestione
domotica del sistema di illuminazione, gestibile anche
da remoto, l’edificio è in grado di abbattere le emissioni
di CO2 nell’aria di quasi 33mila kilogrammi all’anno e di
assicurare un risparmio energetico di oltre 53mila kWh
anno, in linea con il percorso che Lamborghini e Audi
hanno intrapreso per diventare aziende a impatto zero.
cer.trend
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04
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03
05
voglia di
natura
Colori naturali, superfici morbide, textures effetto
legno o pietra, forme arrotondate: la ceramica
richiama negli interni la natura che ci circonda
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10 11
09 10
08
10
01. sabbia
Industrie Ceramiche Piemme
à www.ceramichepiemme.it
02. Urban Concrete
Flaviker - Pi.sa
à www.flavikerpisa.it
03. concrete
A.R.P.A.
à www.arpaceramiche.it
04. Aquatech
Kerasan
à www.kerasan.it
11 12
13
05. montenapoleone
La Fabbrica
à www.lafabbrica.it
06. citterio
Pozzi-Ginori
à www.pozzi-ginori.it
07. magic
Abitare La Ceramica
à www.abitarelaceramica.it
11
12
08. base
Fap
à www.fapceramiche.com
09. Excellence
Cerim
à www.cerim.it
10. metropolis
Trend Group
à www.trend-group.com
14
11. Ubahn
Ceramiche CCV Castelvetro
à www.castelvetro.it
12. Valmalenco
Alfa Lux
à www.alfaceramiche.com
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L’intera collezione primavera/estate 2013
dellA ceramica italianA è visibile su:
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13. Stone Box
Emilceramica
à www.emilceramica.it
14. Pietre d’Italia
Sadon
à www.sadon.it
cer.doc
01. TWO.0
CENTURY
Formato: 23x29,7 cm
Pagine: 40 - Foto: 5
à www.century-ceramica.it
02. catalogo generale 2013
Del Conca
Formato: 17x22,5 cm
Pagine: 528
à www.delconca.com
03. catalogo 2013
Ecodesign
Formato:
21x29,7 cm
à www.ecodesignsrl.it
05. catalogo generale 2013
MAPEI
Formato: 21x29,6 cm
Pagine: 259 - Foto: 564
à www.mapei.com
06. Hard Rock beton
TAGINA
Formato: 23x23 cm
Pagine: 73 - Foto: 39
à www.tagina.it
07. catalogo generale 2013
UNICOM STARKER
Formato: 25x24 cm
Pagine: 286 - Foto: 200
à www.unicomstarker.it
04. CRETA D WALL
IMPRONTA
Formato: 24x33 cm
Pagine: 60 - Foto: 21
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informazione pubbliredazionale
The Quinquennial Tile Award / Third Edition
FINCIBEC, Un premio per i migliori
interpreti della ceramica
Le potenzialità creative dei materiali ceramici all’interno dei progetti
di architettura e di interior design rappresentano un mondo da indagare,
un codice espressivo materico che non ha “esaurito gli argomenti”,
ma ha ancora molto da raccontare e offrire all’evoluzione estetica
e funzionale della progettazione degli ambienti di vita.
Un obiettivo che conta, soprattutto
per chi della ceramica ha fatto la
propria mission, come Fincibec
Group, il produttore con
sede a Sassuolo che da oltre
50 anni esporta in tutto
il mondo pavimenti
e rivestimenti attraverso
i brand Century, Monocibec
e Naxos. Per questo è nato
il Quinquennial Tile Award, premio
internazionale dedicato ai progettisti che
meglio riescono a interpretare la versatilià e le potenzialità
creative di un materiale duttile ed evocativo come la
ceramica. Organizzato con cadenza biennale e basato su
una formula che considera le opere realizzate nell’arco di
un quinquennio, l’Award ideato da Fincibec Group
si è rivelato un interessante strumento di dialogo con
i professionisti del mondo dell’architettura e dell’edilizia.
I prodotti ceramici sono utilizzati quotidianamente
per connotare opere complesse o anche singoli ambienti,
ma per capire e interpretare correttamente le tendenze
progettuali e decorative diffuse è necessario considerare
quanto realizzato nell’arco di un adeguato lasso di tempo.
Questa la peculiarità del Quinquennial Tile Award,
il “premio che cresce con la forza delle vostre idee”,
ovvero saper cogliere le tendenze in atto e quelle in arrivo.
Una risorsa preziosa che guida lo sviluppo di prodotti
nuovi e sempre in linea con le esigenze progettuali,
oltre che un’occasione per individuare e valorizzare
le opere più interessanti degli ultimi anni.
The Quinquennial Tile Award, Third Edition
Fino al 25 aprile 2014 possono essere iscritte al premio
tutte le opere realizzate con materiali ceramici Century,
Monocibec e Naxos, nei cinque anni compresi
tra il 1 gennaio 2009 e il 31 dicembre 2013, in tutti
gli ambiti di intervento edilizio (residenziale, pubblico,
industria e commercio).
Una giuria di qualità delibererà i cinque vincitori
che saranno ufficialmente premiati durante una serata
d’eccezione organizzata in concomitanza con l’edizione
2014 del Cersaie, a Bologna.
I premi
L’attenzione che Fincibec riserva da sempre ai dettagli
e al mondo del design caratterizza anche i premi destinati
ai vincitori. Il primo classificato riceverà un orologio Rolex
modello Oyster Perpetual Submariner.
Gli altri quattro vincitori saranno premiati con un soggiorno
di due notti per due persone presso il prestigioso
Hotel Danieli di Venezia, con ingresso alla Biennale
di Architettura. Tutti gli ammessi al premio riceveranno
un abbonamento annuale alla rivista di architettura
Ottagono, partner dell’iniziativa.
Iscrizioni on line,
regolamento completo
e informazioni: www.tileaward.org
cer.exit
80
UNA NUOVA CULTURA
PROGETTUALE DEL COLORE
Massimo Caiazzo
Vice-President for Italy of
Executive Committee IACC
International Association of
Colour Consultants
Il crescente interesse per l’argomento colore, può considerarsi la diretta conseguenza della
“negazione del colore” che ha dominato la nostra recente cultura. Infatti a partire dagli anni
novanta, si diffonde un fenomeno di costume legato all’utilizzo totalizzante del bianco, del
nero e del grigio. Si afferma cioè quella che possiamo definire “cultura acromatica”. Più
semplicemente è facile osservare come negli ultimi vent’anni, molti di noi abbiano abitato
case tutte bianche, vestendosi quasi esclusivamente di nero e vivendo in contesti urbani
sempre più grigi. Oggi si sta diffondendo una “voglia di colore” che deve sviluppare una
rinnovata consapevolezza del “fare paesaggio” e del rispetto della sensibilità umana, la sua
unicità e diversità. L’uso cosciente e accurato del colore e della luce artificiale è un indice di
qualità della vita, un’espressione di armonia. Questo ci deve far riflettere sulla necessità di
progettare ambienti equilibrati, sereni e meglio finalizzati al loro uso.
Luce e colore sono determinanti per ottenere un rapporto bilanciato tra contenuto e forma:
la loro combinazione deve rendere armonici gli ambienti, facilitando le azioni quotidiane.
In condizioni di luce ottimali il colore agevola la percezione dello spazio migliorando anche
il nostro senso dell’orientamento. In genere il clima cromatico di un ambiente risulta più
equilibrato se il colore del pavimento (che ci sostiene) è più scuro di quello delle pareti
(che ci limitano). Il piano orizzontale del soffitto deve essere sempre luminosissimo, (anche
bianco) salvo casi in cui si intende correggere l’eccessivo
sviluppo in altezza di un ambiente. Il colore è strettamente
legato alle funzioni e alle dimensioni degli spazi: la stessa
combinazione produce effetti diversi se usata in soggiorno, in
cucina, nel corridoio, in camera da letto o in bagno. Anche il
tempo di permanenza in ciascun ambiente, la sua temperatura
e il suo grado di rumorosità incidono sull’ efficacia del contesto
cromatico. La luminosità degli ambienti è fondamentale per
un utilizzo armonioso del colore: una favorevole esposizione alla luce naturale garantisce
un clima cromatico ideale. Per ottenere spazi luminosi e rilassanti è necessario bilanciare
accuratamente toni caldi e freddi applicando i principi fondamentali della teoria del colore.
La rifrazione della luce è direttamente proporzionale al grado di opacità o lucidità delle
superfici: la scelta dei materiali e della loro finitura è determinante per calibrare il contrasto
di superficie che, interagendo con la sorgente luminosa esalta i diversi gradi di matericità
del colore. L’intensità dell’illuminazione è fondamentale nella percezione del volume di
un ambiente: luci diffuse lo ampliano, mentre luci fioche lo riducono. Gli ambienti in cui
dominano i toni scuri sono generalmente sfavorevoli. Infatti, oltre a determinare un clima
cromatico “ipostimolante” e quindi pesante, per ottenere un’illuminazione sufficiente sarebbe
necessario utilizzare una maggiore quantità di energia elettrica, poiché più i colori sono scuri
e più assorbono luce.
L’ergonomia degli
«ambienti
è funzionale ad
una corretta applicazione
delle regole cromatiche»
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