UNO SU UN MILIONE 24 Aprile 1965 Caffetteria di Clifton Los Angeles, California, U.S.A. 1. Grazie, fratello Shakarian. Buon giorno, amici. Sono certamente lieto d’essere di nuovo qui a Los Angeles stamane prima di quest’importante convegno e della prossima riunione della settimana ventura all’Hotel Embassy. Mi aspetto di vedervi tutti laggiù, e siamo tutti in grande attesa per incontrare il nostro Signore Gesù e vederLo laggiù. Egli promise che ci sarebbe: “Ovunque due o tre si riuniscono”, Lui ci sarebbe. 2. Sono sicuro d’averLo incontrato stamane mentre salivo i gradini di questa sala, quando tutti con grande attesa aspettavano la colazione e il discorso. È un’ottima cosa stare in vostra compagnia e assieme all’uditorio collegato per radio. Molti qui, dovevano andare al piano successivo per parlare ad alcuni. Ho notato tante richieste, malattie cardiache e le diverse indisposizioni corporali, e siamo qui ora per pregare per i malati e per i sofferenti. 3. Mentre salivo le scale, quella gentile persona che adesso sto fissando, venne a dirmi: “Fratello Branham, anni fa…” e mi raccontò d’aver avuto un attacco di cuore così grave che ritenne di dover morire. Dovemmo pregare per lui, e la grazia di Dio lo guarì. E stamane si trova qui ottantenne, e si rallegra. Perciò questo ci fa acquistare nuova forza. 4. Ed ora sollecito senz’altro le preghiere di coloro che ascoltano per radio come pure di quelli presenti. Dopo aver lasciato questo convegno, andrò in Europa, poi in Africa e dintorni, per tenere delle riunioni. Questo avviene per una visione, quindi ci sarà un grande convegno, ne sono convito. Per anni ho sentito che il Signore volesse che io facessi ritorno. L’umile ministerio che Egli mi ha dato, non credo che sia ancora compiuto. Sembrerebbe che possa esserci un’anima da qualche parte che io possa prendere nella rete del Vangelo, colui che Egli mi ha dato affinché io lo pescassi, attraverso la guarigione divina, pregando per i malati. Sollecito ovviamente le vostre preghiere, sia di voi che siete qui che di quelli che ascoltano per radio. 5. Non dispongo di tempo per trattare un testo e predicarvi, perché ritengo di dover stare per poco nella sala, ma vorrei giusto parlarvi brevemente per comunicarvi delle conoscenze. Chiedo di pregare a coloro che ascoltano in collegamento come pure a quelli presenti. Senza dubbio sono felice d’incontrare tutti questi ottimi nuovi amici che non avevo mai incontrato in precedenza e con cui sono venuto a contatto stamane. 6. Abbiamo trascorso periodi di tempo meravigliosi nelle riunioni degli altri posti. Non esco più per molto, talmente sono occupato. Cerchiamo di mantenere il collegamento tra Jeffersonville nell’Indiana e Tucson dell’Arizona, da dove effettuavamo i nostri spostamenti alcuni anni fa, in seguito ad una visione del Signore che ci ha mandati laggiù, pur non sapendo dove sarei andato. A molti di voi qui a Clifton, vi parlai in breve prima di lasciarvi per la riunione di Phoenix, a proposito della visione che era avvenuta. Vidi sette Angeli in gruppo. 7. So che a parecchi di voi collegati per radio che forse non siete del Pieno Vangelo, ciò può sembrare un po’ misterioso; ma se qualcuno potesse spiegarvelo, non dovreste accettarlo più per fede. Sono cose che non possono essere spiegate, che dobbiamo accettare per fede. Non possiamo spiegare Dio; nessun uomo può spiegare Dio. Egli è sovrano, ed è grande e potente. Noi Lo accettiamo solo perché sappiamo che Lui c’è. E in seguito, attraverso la nostra fede nell’accettarLo, Egli ci restituisce la risposta: il battesimo dello Spirito Santo. 8. Vi parlerò fra breve sul solo luogo d’adorazione di Dio. L’unico modo per cui potete adorarLo, il solo posto in cui vi incontrerà… Vi è una chiesa, un luogo, un tempo, un popolo, in tutto quel che Dio incontra. Spero che Dio benedica il Messaggio per i vostri cuori. 9. Ritornando a Tucson, è stato strano che quelle visioni vi parlassero nel Nome del Signore. Non una di esse per quanto io possa rammentare e chiedo a qualcun altro se riesce a ricordarsi, che Egli non ha mai detto nient’altro che la Verità. Avviene sempre nella maniera in cui Lui dice che avverrà. 10. Ed Egli deve, in accordo alle Scritture, ritornare a noi in questi ultimi giorni, in questo tipo di ministerio. Questo avverrà dopo il battesimo dello Spirito, il parlare in lingue, la guarigione divina e così via; dopo queste cose. Ciò di cui parliamo oggi è il ricoprimento (o copertura) del messaggio pentecostale. Questo ministerio del Cristo stesso rappresentato in mezzo al popolo, con le stesse cose che Lui compiva quand’era sulla terra; nel Suo Corpo, la Sposa, che è parte di Lui; compie le medesime cose, così come Marito e Moglie o Re e Regina, proprio prima della cerimonia delle Nozze. 11. Questa settimana, se il Signore vuole, vorrei parlare un po’ su questo, nelle nostre riunioni qui all’Hotel Embassy, per farvi conoscere qualcosa nel mio umile modo di fare. Il tempo e l’ora in cui viviamo, e una persona non sa per quale via procedere, ciò che fare o a chi rivolgersi, non camminate più per fede, state solo tirando a indovinare, vi state avventurando. Avventurarsi significa “andare avanti senza l’autorizzazione ufficiale”. Così se non abbiamo la vera autorizzazione ufficiale per sapere ciò che Dio disse che avrebbe luogo in quest’ora, come affronteremo quest’ora? Dobbiamo fronteggiarla conoscendo per fede nella Sua Parola le cose destinate ad avvenire ora; la condizione delle nazioni; lo stato della gente, la situazione della chiesa, e altro. 12. Dobbiamo sapere questo ed essere al corrente di come poi andare ad affrontarlo. Se non sapete come farlo, andate come di solito diciamo “alla ventura”, vi “saltiamo dentro”, sperando che sia in questo o in quel modo e “lo sarà?” Ma Dio non vuole che facciamo così, Egli vuole che noi facciamo ciò che Lui ha detto riguardo a questo tempo, e allora lo compiremo per fede, dato che Egli afferma che sarebbe in quel modo. Noi sappiamo di essere nella Verità allora, perché voi non avete la parola di qualche persona, avete la Sua Parola su ciò che dobbiamo fare. Confidiamo che il nostro Padre Celeste ce lo accordi in questa settimana. 13. Mi dispiace aver interrotto quel che stavo dicendo pochi istanti fa in merito alla venuta a Tucson. Io stesso pensai che si trattasse della fine della mia vita. Credetti che nessuno avesse mai potuto sopportare lo choc di quella condizione che si verificò nella visione di quel mattino, verso le dieci, e che non si potesse restare in vita in seguito a quello. Andai a Tucson, e presi degli accordi con mio figlio, perché mia moglie e i ragazzi lo seguissero dopo la mia dipartita giacché ritenevo che fosse la mia fine. In Phoenix, agli uomini presenti alle riunioni prima che avvenisse, riferii come sarebbe avvenuto. 14. Alcuni mesi dopo, un mattino risalii il Canyon Sabino, che si trova a nord di Tucson. Ero salito lassù per pregare e mentre stavo in preghiera, tenevo le mie mani alzate e dicevo: “Padre, Ti prego affinché Tu mi sia in qualche modo d’aiuto, dammi forza per l’ora che sto per affrontare. Se la mia opera è compiuta qui sulla terra, allora devo venire a Te; non è che io rimpianga di venire, ma so che Ti prenderai cura della mia famiglia; Ti chiedo solo di fortificarmi per quest’ora”. E qualcosa toccò la mia mano. 15. A voi che ascoltate collegati per radio e queste cose che ho detto possono sembrarvi strane, ma è la Verità e Dio è il mio Giudice. 16. Guardai nella mia mano e c’era una spada, aveva una guaina sulla parte del manico, e l’impugnatura stessa era fatta di perle, mentre la custodia sulla parte del manico sembrava d’oro. La lama stessa era come rilucente, oh, qualcosa come cromo o altra cosa che brillasse alla luce del sole. 17. Erano all’incirca le dieci o le undici del mattino, lassù in cima al monte. Potete immaginare (perché ritengo d’essere nel mio giusto senno) come ci si senta a trovarsi là con una spada che viene dal nulla, gente che per miglia e miglia la tengono in mano. Ne avevo la sensazione tattile, la impugnai agitai la lama avanti e indietro: era proprio una spada! 18. Mi guardai intorno. Mi dissi: “Ma com’è possibile che sia mai accaduto? Mi trovo qui, e non c’è nessuno per miglia e miglia; da dove è venuta?” e riflettei: “Bene, suppongo che probabilmente è il Signore che mi avverte dell’ora della mia fine!” Ed una Voce parlò e disse: “Questa è la Spada del Signore”. 19. Pensai: “Bene, con la spada un tempo il re conferiva l’ordinazione a cavaliere”. Voi sapete come si usava fare in Inghilterra e in altri luoghi. Meditai: “Ecco a cosa serve, a ordinare cavaliere. Può darsi che io debba imporre le mani sulle persone, oppure…” La mente umana può esserne del tutto sconvolta, sapete. Dovete riconoscerlo, la nostra mente è limitata, Lui invece è infinito. Così col braccio sollevato senza sapere dove andare, essa scomparve. Se una persona non si intende almeno in minima parte di cose spirituali, diverrebbe matta! Vi sareste trovati laggiù a chiedervi cosa fosse capitato. 20. Egli mi disse: “La visione non riguarda la tua fine, essa è per il tuo ministerio. Quella Spada è la Parola. I Sette Suggelli verranno aperti, i misteri…” 21. Poi due settimane più tardi, o per meglio dire, due mesi dopo, mi trovai sul monte con un gruppo di amici quando si verificò un avvenimento: sette Angeli, così reali come voi che siete qui, vennero scendendo dal cielo. Le rocce dei monti ruzzolarono via e giù dalle alture, la gente che vi si trovava fuggì gridando, sapete, e la polvere volò dappertutto. Quando avvenne, Lui disse: “Ritornatene a casa tua. Ciascun Angelo costituirà ognuno dei Sette Suggelli”. 22. È inciso su nastro magnetico; e il libro sarà presto stampato dato che al presente ne viene corretta la parte grammaticale. Come sapete, la mia espressione grammaticale non è affatto ottima; dovete solo amarmi e sapere come comprendere il mio linguaggio. Un certo teologo sta curando la correzione di errori grammaticali… Forse ho pronunciato una parola errata; nemmeno lo so; infatti ho sentito ridere qualcuno presumo che il vocabolo che ho usato: “grammarize” non sia corretto. Ma così come l’olandese, consideratemi per quel che voglio dire e non per quel che realmente dico. 23. Mancano ora tre minuti, mi è stato riferito, alla chiusura del collegamento radiofonico. 24. Voi cari che siete in ascolto collegati e voi malati e sofferenti presenti qui nell’assemblea, imponetevi le mani l’un l’altro mentre preghiamo brevemente per gli infermi. Gesù, per il Suo ultimo incarico alla Chiesa, disse: “Questi segni accom pagneranno coloro che avranno creduto”. Coloro che credono! “Se im porranno le m ani sui m alati, essi saranno sanati”. 25. Caro Padre Celeste, siamo oggi come figliuoli che obbediscono a quel che hai detto di fare. Poniamo le mani su tutte queste richieste telefoniche. Tu vedi coloro che hanno di bisogno e che soffrono. Tu vedi qui quelli che necessitano guarigioni; li affidiamo a Te, caro Iddio, avendo fede nella Tua Parola che hai detto: “Questi segni accom pagneranno coloro che avranno creduto; se im porranno le m ani sui m alati, questi guariranno”. Accordalo, Signore, nel Nome di Gesù Cristo. Amen. (Spazio vuoto sul nastro. - Ed.) (Il Fr. Branham termina la sua prima trasmissione radiofonica. - Ed.) 26. Grazie, fratello Shakarian; è certamente un grande privilegio ritornare qui per la comunicazione radiofonica, per parlare ai nostri amici collegati per radio, come del resto coi presenti. 27. Vi estendiamo naturalmente l’invito a venire per pregare all’Hotel Embassy domani pomeriggio. E non solo questo, ma portate con voi i peccatori e i credenti che si sono allontanati. Se preghiamo per i malati vedremo Dio costantemente all’opera per compiere grandi miracoli, ma questo ha un’importanza secondaria, l’essenziale è di essere salvati, riempiti con lo Spirito di Dio, sto per parlarvi in proposito fra qualche momento qui, riguardo a come dobbiamo essere sufficientemente ricolmi dello Spirito di Dio. 28. La guarigione divina di solito attira l’attenzione della gente e la introduce nella Presenza di Dio. Quando Dio compie qualcosa, ebbene essa non è compresa; non riusciamo a spiegare la meccanica con cui è eseguita. Dio agisce nel Suo proprio grandioso modo. Allora questo attrae l’attenzione delle persone, affinché sappiamo che da qualche parte è presente una Potenza, la quale può compiere qualcosa che va oltre la comprensione umana, e questo fa in modo che pongano attenzione all’Agnello di Dio. In quanto alla guarigione divina, come già dissi e come io stesso credo, almeno il 60 - 70 per cento del ministerio del nostro Signore, comprendeva la guarigione divina. Egli la metteva in atto col proposito di attirare il popolo. Quando poi essi si trovavano là, Lui dichiarava: “Se non credete che Io sono, perirete nei vostri peccati”. 29. Ora, la guarigione divina è un grandioso disegno per spingere la gente a volgere lo sguardo verso il Signore Gesù. Il dottor F.F. Bosworth, amico di molti di voi, che conoscete, il suo ministerio significava tanto per me che ero un giovane ministro. Nelle mie prime riunioni, mi imbattei nel fratello Bosworth. Egli era solito dire: “La guarigione divina è l’esca che si mette sull’amo da pesca!” È un’affermazione un po’ dura, quella che lui esprimeva. Diceva pure: “Non mostrare mai al pesce l’amo; fagli l’esca e si abboccherà all’amo”. Questo è infatti quel che cerchiamo di fare. Il nostro obiettivo è di condurre la gente al Signore Gesù Cristo. Ed Egli è il medesimo ieri, oggi e in eterno. Di conseguenza se Egli era guaritore nei tempi passati, lo è ancor oggi. 30. Una testimonianza personale prima di pregare per i malati collegati per via radiofonica. È accaduto pochi giorni fa, io stavo lassù sui monti e aveva avuto luogo qualcosa di grandioso davanti a 15 - 20 fratelli, dove l’Angelo del Signore scese, e una grande Luce volò come una cometa e facendo scuotere le alture mentre le rocce svolazzavano a 200 piedi o ancor di più dalla terra, recideva le cime degli alberi. Io me ne stavo proprio al di sotto. L’avevo riferito, alcuni momenti prima che succedesse, ciò che sarebbe capitato; in realtà, mi era stato detto il giorno prima. Tutti questi uomini si precipitarono sotto gli autocarri cercando di fuggire; non sapevano quel che avevano avuto luogo. Egli aveva parlato e aveva detto che sarebbe accaduto nell’immediato futuro. 31. Egli mi era apparso tenendoSi su una roccia; c’era con noi un amico, che era venuto dal Minnesota; la sua gente è qui stamane, e non sono sicuro ma forse lui si trova qui in uno degli altri piani. Si tratta di Donovan Weerts, un bravissimo ragazzo; un luterano che aveva appena dato la sua vita a Cristo ed era stato riempito con lo Spirito. Un giovane tedesco molto umile, sulla trentina, padre di famiglia con due o tre figliuoli piccoli. Egli si era trasferito in Tucson solo per starmi vicino, quando tre o quattrocento persone avevano traslocato per alloggiare nelle vicinanze. 32. Sono lieto d’avere simili uomini. Essi mi hanno accompagnato nel mio viaggio nel Sud Africa e ovunque in altri luoghi, proprio per starmi accanto e rallegrarsi delle gioie del Signore. Di persone così umili, non ne avevo mai viste davvero molte. 33. Naturalmente, le persone che conosco e che frequento sono come i miei fratelli stessi e le mie sorelle. Ho cura di loro, e se sento o credo che stiano uscendo dalla retta via, li conduco a parte e ne parlo loro, perché li amo. Desideriamo vivere assieme nella gloria. E talvolta probabilmente, nelle riunioni, penserete che vi parlo severamente. Non è così; non è per il fatto che non vi amo, ma è che mi viene dal cuore, in quanto che deve esserci una sola via. C’è unicamente una via per servire Dio, e dobbiamo stare nella Sua direzione, senza riguardo a quali siano le nostre riflessioni. La Sua via! 34. E notai Donovan che aveva l’estremità del suo orecchio destro gonfio forse per tre volte il suo spessore e appariva molto arrossata. Pensai che probabilmente dal momento che lui era stato nel deserto per qualche giorno, fosse stato punto da un cactus; ma stringendogli la mano scoprii che era un cancro. Gli dissi allora: “Donovan, da quanto tempo hai l’orecchio così?” Per cercare di farlo parlare facendo finta di non saperlo. Gli chiesi: “Da quanto tempo ce l’hai, Donovan? Egli rispose: “Ce l’ho da almeno 6 mesi, fratello Branham”. Ribattei: “Come mai non me l’hai detto?” 35. “Oh, vedevo che eri così occupato”, esclamò: “non ho voluto farlo”, aggiunse: “pensavo che probabilmente una volta o l’altra il Signore potesse dirtelo”. Allora gli domandai: “Ti rendi conto di quello che hai!” “Ne ho un’idea ben chiara”. “È così”; conclusi. 36. Il mattino seguente, tenendo la mano del ragazzo era non più di così, il giorno appresso non vi era neppure la benché minima traccia sul suo orecchio. Il male era completamente scomparso! 37. Effettivamente tante volte esercitiamo pressione cercando di ottenere questo o quello. Vedete, “Questi segni accom pagneranno coloro che avranno creduto”. Non dice: “se pregheranno per i malati”, (ma) “se essi im porranno le m ani sui m alati, questi saranno sanati!” Dobbiamo avere fede, noi stessi, in quello che stiamo facendo. Benissimo. 38. Ora Donovan è probabilmente qui presente. Lo incontrerete visto che si troverà qui. Sarà qui stamane, su qualche altro piano. Lo incontrerete e ve ne renderà testimonianza. 39. E che altro potrei dire? Mi pare che Giovanni, uno dei due, che il mondo non potrebbero essere scritti su quanto Egli ha giorni; quanti malati sono stati guariti, quanti ogni sorta di infermità e afflizioni, a migliaia. si potrebbe dire come Luca, oppure avrebbe potuto contenere i libri che compiuto tra il popolo in questi ultimi alcolizzati sono stati liberati così come 40. Ora, voi che siete in ascolto per radio, come pure voi qui presenti, ho qui una grande quantità di richieste presentate stamane per telefono, che suona costantemente da quando siamo qui. Da quando ci troviamo qui, stamane, sono state fatte 196 richieste. Perciò uniamoci in preghiera, ciascuno, ovunque siate in ascolto, imponete le mani l’un l’altro, se siete credenti. Altrimenti, mettete la mano sulla Bibbia mentre preghiamo. 41. Caro Padre Celeste, la breve testimonianza di Donovan Weerts è solo una delle migliaia, Signore, che Tu hai (compiuto) con tanta grazia… Ti prego affinché Tu scruti nei cuori delle persone presenti e in ascolto radiofonico. Possa ciascun di loro essere sanato. Possa il male lasciarli e loro essere liberati da ogni afflizione. Accordalo, Padre. Te lo chiedo nel Nome di Gesù Cristo, Tuo Figliuolo. Amen. “Grazie, Signore…” (Parte non registrata. - Ed.) (Il Fr. Branham termina la seconda trasmissione radiofonica. - Ed.). 42. Bene, questa è la terza volta per me stamane. Oh! Sapete, ci è stato detto che dobbiamo sgombrare l’edificio fra circa 12, 14 minuti o qualcosa così. La direzione, che sta sull’altro piano, ci ha informati che non potrebbero servire i loro pasti. I nostri pasti si dilungano, noi abbiamo molte “portate”, sapete. Così siamo molto, molto lieti d’aver avuto questo grande giubileo gastronomico spirituale, come potrei definirlo stamane qui per questo pregevole gruppo di uomini. 43. Vorrei menzionare nuovamente i culti di domani pomeriggio all’Embassy. Pregheremo per i malati e ci aspettiamo che Dio ci incontri. Sono venuto a presentare la mia partecipazione e il mio ministerio, nell’esporre (come possiamo) affinché questa riunione abbia successo; non successo a causa delle nostre riunioni ma un successo per la gente che trova Gesù Cristo. È questo il successo. In qualsiasi riunione, non importa quanto si lodi Iddio, quante grandi cose vediamo che Lui compie, quante volte Lui ci parli nello Spirito, e così via, a meno che qualcosa non sia portata a termine e delle anime vengono introdotte nel Regno! 44. Il fratello Shakarian ha appena fatto un’autentica dichiarazione su quanto lui pensava a proposito di questi giorni in cui viviamo. Credo davvero con tutto il cuore che viviamo nel tempo della conclusione; proprio nelle ombre della sera. Il sole è molto inoltrato e quando notiamo cose che hanno luogo nella maniera in cui avvengono oggi, è difficile dire ciò che un’altra generazione porterebbe. 45. Lasciate che vi dica qualcosa di riservato. Si sono effettuate delle analisi in tutta l’Arizona, dove io vivo, che riguardavano tutte le scuole. Hanno svolto sui ragazzi, a loro insaputa, un esame mentale. Indovinereste l’esito? Incluse le scuole superiori e quelle elementari, l’80% dei ragazzi soffre di carenze mentali. Il 70% di essi vedevano la televisione. Vedete, il male si insinua, e ci chiediamo come venga. Potete sentire la Voce di Dio che grida contro, eppure ci troviamo avviluppati. 46. Permettete che vi dia qualcosa di sconvolgente: “Non tutti quelli che Mi dicono ‘Signore, Signore’ entreranno, m a coloro che faranno la volontà del Padre Mio”. La Suala Sua Parola. Possiamo essere sempre molto religiosi, passare periodi di tempo grandiosi, giubilare, saltare, in queste riunioni, che pure non intendo criticare. Ma ho un compito da svolgere da parte di Dio, e questo compito è di essere sincero e dire ciò che Lui vuole che io dica. Sono sicuramente riconoscente al consiglio dell’assemblea della California che mi ha sostenuto nelle mie convinzioni. Se non esprimessi le mie convinzioni, sarei un ipocrita e quindi non sarei neppure onesto verso di voi. Se non so essere onesto con voi, come lo sarò con Dio? Perché a voi posso vedervi e parlarvi. È ovvio che pure con Dio lo facciamo, ma l’un con l’altro dobbiamo essere davvero sinceri e onesti. Ci troviamo indubbiamente in un’epoca terribile! volontà è 47. Lasciate che vi sottoponga a una breve analisi: “Non tutti quelli che Mi dicono: ‘Signore, Signore’ entreranno, m a coloro che fanno la volontà del Padre Mio”. Gesù disse sulla terra: “L’uom o non vivrà di pane soltanto, m a d’ogni Parola”. Ogni Parola! Non dunque d’una Parola bensì di ogni Parola. 48. Fu il non credere una Parola dei Comandamenti di Dio, che causò morte, patimento ed ogni infermità e angoscia! L’omissione di una Parola di Dio, una Parola! L’aver omesso e il non aver creduto una Parola condusse la razza umana indubbiamente alla morte. Benché Egli avesse detto che sarebbe accaduto, satana aveva replicato: “Sicuramente non avverrà”. Ma avvenne. 49. Perciò, dobbiamo osservare ogni Parola di Dio. E se tutte queste sofferenze ed altre cose hanno coinvolto la razza umana per non avere creduto una Parola, come faremo a tralasciarne una, se è costata a quel prezzo come pure la vita del Suo Figliuolo? … molti sono chiamati… pochi eletti. … molti sono chiamati… pochi eletti. 50. Non posso trarne un testo, dato che non abbiamo tempo, ma è solo per lasciarvi qualcosa. Riflettiamoci... 51. Un giorno andai col fratello Shakarian dove si ibridava il bestiame. Vi assistetti nel laboratorio dove il fratello Shakarian mi aveva introdotto. Immersero nello sperma del toro un piccolo strumento, un’asticina, e raccolsero una quantità di tale liquido seminale, poi lo posero sotto una lente e lo ingrandirono centinaia di volte. Vi si trovavano dei minuscoli germi in movimento, in quel liquido spermatico. Sappiamo che il germe proviene dal maschio e l’ovulo dalla femmina. Domandai al chimico: “Che cosa provoca quei piccoli tremolii?” “Sono tori e vitelli allo stato embrionale”. “In quella gocciolina?” esclamai. “Sì”; rispose. 52. Gli chiesi: “Allora può darsi che in tutto lo sperma ce ne siano un milione?” “Oh, certo!” ammise. Vedete? Osservavo con attenzione. 53. Quando questo avvenimento ha luogo, c’è un ovulo che attende un germe da quel milione. Nessuno può dire quale germe sia né di quale ovulo si tratti. Se faceste attenzione alla nascita naturale, essa è più misteriosa della nascita verginale; perché in questo sperma, ce n’è uno predestinato a vivere, e il resto morirà. Non è il primo che incontra ma il primo che si unirà all’ovulo. Forse l’ovulo può unirsi alla parte finale dello sperma, oppure verso il centro; il germe può fare lo stesso con l’ovulo. Il germe si introduce lentamente nell’ovulo, la parte terminale che ne risulta sarà la colonna vertebrale. Ce n’è solo uno in tutta quella massa di almeno un milione, che vi riuscirà; e ciò è stabilito da qualche Forza sconosciuta all’uomo. Eppure tutti i germi sono identici. La stessa cosa che c’è fra gli animali, è pure per l’uomo. Si stabilisce se è un ragazzo o una ragazza, se si hanno i capelli rossi, neri o altro. Ciò è stabilito da Dio. Tutti sembrano identici, per natura, ma è solo uno che è scelto per la vita: uno su un milione, benché tutti siano eguali. 54. Quando Israele lasciò l’Egitto, furono approssimativamente due milioni di persone che partirono nello stesso tempo. Ognuna di esse aveva udito il messaggio del profeta. Ciascuna di esse vide la Colonna di Fuoco. Tutti furono battezzati per Mosè, nel Mar Rosso. Tutti giubilarono nello Spirito, suonarono i tamburelli e corsero su e giù per la riva, con Miriam, quando Mosè cantò nello Spirito. Ciascuno aveva bevuto della medesima Roccia spirituale. Tutti loro mangiarono la manna fresca, ogni sera. Ognuno di essi! Ma furono due che raggiunsero la terra, uno per milione! 55. Quale fu l’esame? Tutti bevettero alla stessa Roccia, tutti mangiarono la stessa manna spirituale così come la mangiamo tutti noi stamattina, ma il test della Parola li provò. Quando giunse il tempo di Kadesh - Barnea, quando cominciarono ad entrare nella terra promessa non poterono però passare finché non fossero esaminati dalla Parola. Quei dieci ritornarono e dissero: “Non possiamo farlo! Siamo come cavallette nei loro confronti, per quelle grandi città cinte da mura. L’opposizione è troppo forte”. 56. Ma Giosuè e Caleb calmarono il popolo. Dissero: “Siamo più che capaci di farlo”. Perché? Dio aveva detto prima che partissero per la terra promessa: “Io vi ho dato la terra; Io ve l’ho data; è vostra”. Ma ce ne fu uno per ogni milione. 57. Ci sono approssimativamente 500 milioni di cosiddetti Cristiani nel mondo oggi, e ogni giorno ha fine una generazione. Se il Rapimento avviene oggi e 500 persone, universalmente, sarebbero prese per il Rapimento? Non lo sapreste né leggereste sul giornale la loro sparizione. La Venuta del Signore è una Venuta segreta. Egli verrà e la sottrarrà. Si tratterà solo d’una minoranza… 58. Proprio come avvenne ai giorni in cui i discepoli chiesero a Gesù: “Perché gli scribi dicono che Elia deve prim a venire?” 59. Avete mai riflettuto su quel che faceva il popolo? Essi continuavano a credere che Elia dovesse venire; ma lui stava proprio tra loro e non se ne accorgevano. 60. Così sarà alla Venuta del Figliuol dell’uomo! Essi agiscono con Lui proprio nella stessa maniera. Lo Spirito di Dio è qui. Bene, che faremo con Lui? Mangeremo la manna e il resto e non ci muoveremo continuamente mentre cresciamo? 61. Avete mai osservato un seme, così come il reverendo Pitts ne parlava pochi momenti fa, riguardo al modo in cui il seme si addentra nella terra? Molti semi stanno nel terreno. Quando Dio Si muoveva nell’acqua, venne prodotta la Luce. Nella prima presenza di Dio, dalla Parola parlata venne la Luce. E la Parola di Dio è l’unica cosa che ancora produce Luce. Quando le acque si ritirarono, il seme era già sulla terra, e la Luce fece solo sbocciare i semi che erano rimasti col germe in sé; essi vennero alla Luce. Dio formò la Sua creazione. 62. Il mattino di Pasqua ci fu un’altra Luce che colpì la terra, quando lo Spirito Santo fu dato. Esso fu dato per portare Luce a quei Semi di cui Dio, tramite la SuaLa Sua preconoscenza glielo dice. Se non fosse così, allora Lui non sarebbe Dio. Egli non può essere Dio senza essere infinito; e se è infinito, conosce ogni cosa. preconoscenza, sapeva che sarebbero stati qui sulla terra. Così come lui conosceva il primo seme naturale, Egli conosce dove si trova il Seme spirituale. Il vostro corpo giaceva proprio allora sulla terra, quando Dio portò la terra all’esistenza. Noi siamo una parte della terra. Giacevamo là; e per mezzo della Sua preconoscenza Egli sapeva esattamente che Lo avrebbe amato e chi L’avrebbe servito e chi no. 63. Perciò, vedete come le persone commettono degli errori. Essi si intoppano su questo. Vi si dirigono, e pensano questo e quello, ma ciò non va bene, ce ne accorgiamo. Tuttavia c’è un giusto modo d’operare ed è di trovare la perfetta volontà di Dio e dimorarvi, per la qual cosa Dio vi ha chiamati. 64. Come il fratello Jack disse pochi momenti fa a proposito della confusione di Persian Square. Uno va in questa direzione e uno in un’altra, per quanto riguarda i teologi e così via, se volete conoscere certa teologia, andate laggiù. 65. Immagino che sia pressappoco così nell’Hide Park di Londra. Ci sono stato, ognuno ha la sua propria idea. È un ammasso di Babilonia mondiale del tempo moderno. 66. Ma avete fatto attenzione all’apprezzabile messaggio che ci ha dato stamane? Mentre egli aveva incominciato ad allontanarsi dal palco, trovò un piccolo giglio pasquale. “Nel mezzo di tutta la confusione”; come ce lo spiegò: “non c’era modo di dire ‘sì’ o ‘no’. Vi era una vita di Dio che risplendeva in esso; al centro di tutta la confusione”. Esso stava là nel suo splendore, perché Dio l’aveva ordinato perché ci stesse. Nel mezzo di tutta la contesa, nessuno lo notava. Non ci si accorse dell’applicazione spirituale di questo. 67. Così avviene oggi in mezzo a tutte le nostre grandi riunioni, fra i gruppi, le chiese e le denominazioni e via dicendo. Uno si spinge in questa direzione: “Dobbiamo essere battisti, oppure presbiteriani; dobbiamo essere questo, quello o quell’altro”. In mezzo a tutto questo, c’è un fiore che cresce. Vi è la potenza di Dio, che viene suscitata, in mezzo a tutti noi. Fermiamoci ed esaminiamolo per pochi minuti, osserviamolo in questa settimana, e vediamolo svelato davanti a noi. Crediamo che Dio lo farà, vero? (L’assemblea dice: “Amen”. - Ed.) 68. Mi accorgo che adesso dovremmo gli essere al piano di sopra. Perciò ognuno preghi. 69. Dio caro, quando chiniamo i nostri capi nella Tua Presenza, sentiamo di essere così insufficienti per chiedere. Ma Tu ci hai promesso che se venissimo, non ci rifiuteresti. Queste dure dichiarazioni che sono state rese, non sono affatto dottrine: “Uno su un milione”; ma è solo per ricordarcene, poiché Tu dicesti: “Stretta è la porta, e angusta è la via, che conduce alla Vita, e pochi saranno coloro che la troveranno”. “Perché m olti sono chiam ati, m a pochi sono eletti”. 70. O Eterno Padre, invia la Luce del Vangelo su questa città, nel corso di questa prossima settimana di riunioni. E se c’è un Seme, come in qualche modo, tramite la Tua saggia provvidenza, si è provato a illustrare tramite lo sperma del maschio e della femmina, possa addentrarsi nella riunione. Possa lo Spirito Santo accordare loro Luce. Ci rendiamo conto che l’ora è forse più tarda di quanto crediamo che sia. Ti preghiamo, Dio, che poiché veniamo qui, crediamo che forse c’è qualcosa che potrebbe esser fatta la quale sia d’aiuto alla gente, o che afferri quell’ultima pecora. Sappiamo che quando l’ovile è pieno, allora il Pastore chiuderà la porta. 71. Così come avvenne ai giorni di Noè, quando l’ultimo membro della famiglia fu introdotto, Dio chiuse la porta. Ed essi bussarono e batterono, ma era troppo tardi. Amato Iddio, essi ebbero l’opportunità. Tu dicesti: “Io sono la Porta dell’ovile”. 72. Com’è sorprendente il cantico del corista: “Non Ti sono sufficienti 99? Ma no! Ce n’è ancora una”. Potrebbe essere una pecorella scura, oppure potrebbe essere di nessun valore, potrebbe essere una piccola lei o un piccolo lui. Noi non sappiamo dove siano, quell’ultima deve entrare e allora la porta sarà chiusa. O Dio che conosci ogni cosa, investiga le nostre vite stamane. Inviaci là dove potremmo andare, in modo da poter trovare quell’ultima, affinché la porta verrebbe chiusa col Pastore all’interno assieme alle pecore. Accordalo, Signore. Se c’è qualcuno qui oggi, se colui che è destinato ad entrare… 73. “Tutti quelli che il Padre Mi ha dato verranno a Me. E nessuno può venire se il Padre Mio non l’attira”. 74. Se c’è una spinta o un lieve sentimento, che questo possa essere l’ora di qualcuno qui in quest’assemblea, qui o ai piani superiori ovunque possano trovarsi, possano essi rispondere: “Sì, Signore, sono quel piccolo vagabondo che ha girovagato e che Ti ha ostacolato per tutta la vita. Ho sentito di dover venire, ma oggi sono sospeso dalla parte dei perduti. Non riesco ad andare né su e né giù; non posso andarmene”. Oh, possa il grande Pastore venire, raggiungerla con le sue tenere mani e condurla al sicuro, porla sulle Sue spalle e riportarla in salvo. 75. Può darsi che ci sia uno qui, Signore, ammalato, in una simile condizione, che il dottore ha detto: “Non c’è niente che può esser fatto”. Questi ha provato a soccorrerlo, ma non ha potuto riuscirvi; ciò va oltre la sua portata; non c’è niente che lui possa fare. La sua medicina o il suo bisturi non possono riuscirvi; però, o Signore, non c’è nulla di troppo lontano per il Tuo grande braccio, e la Tua Parola è il Tuo braccio. Perciò preghiamo, Dio caro, affinché stamane mentre Ti parliamo, Tu raggiunga e prenda quell’infermo che non può soccorrersi da sé, che è al di fuori della portata d’ogni affare scientifico, lontano dal medico, possano loro essere sanati. Concedilo, Signore. 76. Ci viene in mente Davide, quando aveva posto un cura su alcune pecore, proprio poche. Un giorno però sopraggiunse un orso e si portò via una pecorella, e l’avrebbe divorata (così come il cancro divora un corpo) oppure era un enorme leone. Ma Davide, non troppo ben equipaggiato con un fucile né con una spada, bensì con solo una fionda, difese quella pecora. Quando trovò la bestia che stava per uccidere la pecorella, la trucidò con la fionda; una semplice arma costituita da un prezzo di pelle e da una cordicella, però in essa poneva la sua fiducia. 77. Non ci sono grandi geni tra noi, Signore. Siamo gente semplice con una semplice umile preghiera, ma siamo andati stamane dietro il Padre delle pecore. Quella donna che percorreva le strade, squallidamente, fumando sigarette, cercando in esse di trovar pace; quell’uomo che ha fiutato il bicchiere e che ha tentato di evitarlo, ma il nemico lo tiene saldamente; quel ragazzo o quella ragazza che hanno cercato di comportarsi rettamente, che non riescono a trovare la forza di allontanarsi dalle cose errate; noi veniamo nel Nome del Signore Gesù, per reclamare quella pecorella, stamane. Sconfiggiamo il nemico per ricondurla nell’ovile del Padre, sì che potessimo rendere conto di quelle cose che sono state commesse alla tua mano. Possa la potenza di Dio ora produrre fede, in fondo al cuore delle persone, e possa quell’anima perduta ritornare stamane. Possano le tentazioni di questa vita allontanarsi, e lasciarla stare. E possa essa ritrovarsi al sicuro sulle spalle del Maestro, ed essere trasportata nuovamente in salvo. Lo chiediamo nel Nome di Gesù. Amen. 78. Dio vi benedica tutti. Finché vi rivedrò domani, girerò il servizio al fratello Shakarian. (Parte non registrata. - Ed.) (Il Fr. Branham termina la terza parte. - Ed.) 79. Così, spero d’avere trovato più grazia nel cospetto di Dio e davanti a voi, per credere di starmene qui e dirvi qualcosa di errato. L’altro giorno ho passato il mio 56 compleanno; questo non è il Messaggio d’un uomo anziano; l’ho creduto da quand’ero un ragazzetto; e se non è vero, io sono stato la persona più stolta che Dio abbia sulla terra. Ho dato tutta la mia intera vita per questa Causa. Posso dirlo con sincerità: se vivessi diecimila vite, non cambierei mai la mia opinione. 80. Ora, la guarigione è alla portata di ogni persona. Ricordate: la guarigione è in voi. Dio ha messo in ogni albero di pesco ogni pesca che mai si trovi in esso, quando lo piantò nel Giardino. Vedete, l’albero di pesche, il melo o l’albero da frutta, devono solo crescere, dopo che la terra ha assorbito l’acqua. Ora ciascuno di voi ha quelle potenziali in sé, per liberarvi, perché si tratta di Dio, quando siete stati piantati in Cristo col battesimo, non il battesimo in acqua, il Battesimo spirituale. Voi non entrate in Cristo tramite il battesimo in acqua ma tramite il Battesimo spirituale. 81. Domani pomeriggio, se il Signore vuole, parlerò su questo, sul “come” e su “quale” è la vera applicazione di questo. Lo tratteremo nel pomeriggio così non sarà un ostacolo a nessuno dei vostri servizi. 82. Ora fate attenzione, ciascuno di voi si trova qui come credente, vedete, in questo caso la Vita che era in Cristo è in voi. È possibile, se solo potreste vederlo! 83. Il compito del diavolo è di tenervi bloccati su Questo, e di mantenervi ciechi. Egli può solo lasciare che siate accecati, così, vedete, voi non saprete allora dove andrete. Un uomo che è cieco non può dire dove si dirige, egli deve trovare la comprensione da qualcuno che può vedere. Finché possiamo comprendere, qualcuno deve dirci qual è la Verità. 84. Cristo morì per voi, e voi siete trapiantati dal mondo in Cristo. Tutto quello di cui avete bisogno è proprio in voi, tramite il battesimo dello Spirito Santo. Non è esatto? La sola cosa dunque che dovete fare è solo di cominciare a bere da Lui. 85. E come l’albero assorbe, comincia a far crescere le foglie, i boccioli, e il suo frutto in ogni anno. Il frutto non si trova nel terreno, il frutto è nella pianta. Quanti lo capiscono dicano: “amen”. (La congregazione dice: “Amen”. - Ed.) Perciò, vedete, il frutto è nella pianta, ed ogni pianta deve abbeverarsi alla sua fonte. Così come la pioggia scende e la pianta ottiene la vita col bere. Mentre beve, essa cresce. 86. Essa cresce finché il germoglio matura, così come la Chiesa, che sboccia in quest’epoca. 87. E poiché noi assorbiamo o ci abbeveriamo, cresciamo. Se invece la pianta rifiuta di bere, allora non potrà crescere. Se volete credetelo ora individualmente! 88. Naturalmente, sapete come agisce il Signore, mostra diverse cose, di ciò che avete fatto e ciò che non avreste dovuto fare, e così via, nelle riunioni. Noi abbiamo sperato che lo Spirito Santo sarebbe sceso su noi stamane e avrebbe agito così, mentre ci troviamo qui. Ma ho continuato ad aspettare. 89. Credo che sia un periodo nervoso, dato che pensiamo che al piano superiore vogliono che ce ne andiamo da qui, vedete. Ma ci stanno aspettando; siamo in ritardo ora. 90. Ma credetelo con tutto il vostro cuore; vi prego di farlo. Se ho trovato grazia al vostro cospetto come persona sincera, credetelo. Imponetevi ora le mani l’uno sull’altro. 91. Ora badate, la Bibbia non dice: “Questi segni accompagneranno William Branham”. Non dice: “Seguiranno Oral Roberts soltanto”. Non dice: “Accompagneranno il fratello Kopp”, o qualche altro. 92. “Questi segni accom pagneranno”, al plurale: “coloro che avranno creduto. Se essi im porranno le m ani sui m alati, essi saranno sanati”. È la Potenza di Dio che è in voi, che reca la Vita alla persona su cui avete la mano, la sorgente donatrice di Vita dello Spirito Santo. 93. Dio caro, nel Nome di Gesù Cristo, in questo momento cruciale in cui la chiesa… possano essi stare in quest’istante, senza nervosismo, e possa la Potenza che risuscitò Cristo dal sepolcro, vivificarli ora nella Verità del Vangelo, perché il mandato di Gesù fu, se essi “im porranno le m ani sui m alati, essi saranno sanati”. Possa ogni potenza demoniaca, ogni malattia, ogni infermità, ogni afflizione, ogni avvenimento tormentoso avvenuto al popolo, possano lasciarli ora per fede. Mentre il popolo crede, Te lo chiediamo nel Nome di Gesù Cristo. Amen. 94. Alzate ora le vostre mani e dateGli lode, se credete che Lui lo compia. 95. Amato Iddio, questo bambino morirà, Signore, a meno che non avvenga. Io condanno questo legame, nel Nome di Gesù Cristo; possa esso lasciare il piccolo innocente. Amen. Ora, i medici hanno provato, ed hanno fallito… Ristampato Gennaio 2001