La riforma goldoniana del teatro Rivolta contro la commedia dell’arta, in cui gli attori usavano forme di comicità scadenti ed interpretavano ruoli fissi e cristallizzati nel tempo, le maschere, a cui Goldoni sostituì il personaggio, con le sue vicende e situazioni psicologiche. Sostituì alla commedia fondata sull’intreccio romanzesco quella su un carattere, un protagonista; alla commedia a soggetto quella scritta = creazione consapevole e meditata di un poeta. Al “sorprendente” e “meraviglioso” della commedia a soggetto il “semplice” e “naturale”, il “vero” e la “moralità”. Si riallacciava alla reazione condotta dall’Arcadia contro il gusto barocco, ispirandosi alla ricerca di razionalità, di ordine, di disciplina intellettuale e morale nell’arte. Il suo fu un Illuminismo moderato e “popolare” manca di una cultura approfondita, ma aderì alle nuove esigenze della borghesia settecentesca. Aspirazione al progresso civile e al benessere razionale. L’individuo può affermarsi a prescindere dalla classe sociale di appartenenza tramite l’onore la reputazione “Democrazia e Repubblica”. Ruolo pedagogico. Mondo delle commedie goldoniane classi medie di Venezia, soprattutto mercantile = laboriosa onestà e decoro. Borghesia = ruolo centrale, nobiltà = priva di valore. Ispirato al “Teatro” e al “Mondo”, alla tradizione teatrale e alla vita. Amore = componente essenziale del mondo; lieto fine. Della commedia dell’arte rigettava gli elementi volgari e artificiosi, ma conservò le qualità fantastiche, il movimento dell’azione, concretizzandoli nella realtà. Forte tendenza realistica: non portava più in scena maschere, ma uomini; il teatro attinge dal mondo circostante. Influsso di Metastasio per la produzione di melodrammi (1734 – 1747). Impiego del dialetto veneziano, trasformato in lingua d’arte, e il suo italiano vivo, parlato, antiletterario. I FASE fino al 1748 Accettazione della professione teatrale sperimentazione e ricerca, confronto con e tradizioni teatrali e la commedia dell’arte. II FASE 1748 – 1753. Periodo del Teatro Sant’Angelo; affermazione della riforma goldoniana, i cui termini sono elencati nella prefazione all’edizione Bettinelli. Rivendica la dignità dei comici, critica gli schemi fissi e banali della commedia dell’arte. III FASE 1753 – 1759. Al Teatro San Luca. La riforma si è liberata dai modelli della commedia dell’arte. IV FASE 1759 – 1762. Periodo di grande creatività, basato sull’analisi della disarmonia fra il mondo e il teatro. V FASE Esperienza francese, molte difficoltà, nuovi tentativi teatrali.