Raccolti in un volume tutti gli scritti del fondatore della Paletnologia

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COMUNE DI REGGIO EMILIA
Ufficio Stampa
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Venerdì 8 febbraio 2008
Raccolti in un volume tutti gli scritti del fondatore della Paletnologia
italiana Gaetano Chierici
Domani la presentazione ai Musei civici, che il sacerdote reggiano trasformò in
modello europeo per le raccolte archeologiche
Il Portico dei marmi dei Musei civici di Reggio Emilia (ingresso via Spallanzani 1)
sarà la cornice della presentazione del volume ‘Tutti gli scritti di archeologia’ di
Gaetano Chierici (Diabasis), curato da Paolo Magnani e pubblicato con il
finanziamento della Fondazione Manodori.
A presentare il volume, sabato 9 febbraio alle ore 17, si avvicenderanno, insieme al
curatore Magnani, il direttore Elisabetta Farioli e l’ispettore archeologo dei Musei
reggiani Roberto Macellari ed il vice presidente della Fondazione Manodori Massimo
Mussini.
L’incontro, al quale si partecipa liberamente, costituirà un’occasione per celebrare la
figura di Gaetano Chierici, una delle personalità più in vista in ambito culturale, non
solo locale, della seconda metà del 19mo secolo. Sacerdote, ma anche archeologo e
fondatore della paletnologia italiana (lo studio delle più antiche culture umane), seppe
fare del Museo di Reggio un modello da cui trassero ispirazione scienziati di ogni
angolo d’Europa.
Gaetano Chierici (1819-1886)
Fu sacerdote per scelta e vocazione e, pur subendo negli anni ostracismi e punizioni, non
abbandonò mai la Chiesa né la fede. Fu patriota, monarchico, liberale ed antitemporalista. Fu
insegnante di vasta cultura, sia nelle discipline umanistiche sia in quelle matematiche. Fu
impegnato nel sorgere delle prime istituzioni cattoliche a carattere sociale. Fu animatore
dell’associazionismo culturale, come testimoniano gli incarichi ricoperti nella Deputazione di Storia
Patria e nel C.A.I. Fu soprattutto un archeologo, in rapporto con gli ambienti più avanzati di questa
disciplina, che partendo da studi classici approdò alla Paletnologia e contribuì a gettare le basi in
Italia di questa "novissima scienza".
Il Museo Chierici
Nel 1862 don Gaetano Chierici ordina il Gabinetto di Antichità Patrie, ampliato nel 1870 come
Museo di Storia Patria, il cui nucleo fondamentale è la Collezione di Paletnologia.
Conservata negli arredi originari e nell’allestimento immediatamente posteriore alla morte di
Chierici, è stata di recente ricondotta all’assetto concepito dal fondatore. La Collezione rappresenta
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Piazza Prampolini, 1 – 42100 Reggio Emilia – Tel. 0522 456390 / 456840 – Fax 0522 456677
sito Internet www.comune.re.it / e.mail [email protected]
infatti la più immediata espressione del lavoro di un paletnologo nell’età stessa in cui nasce la
"novissima scienza", la Paletnologia, come studio delle più antiche culture umane.
L’esposizione si articola in tre serie. La prima, fulcro dell’intera collezione, riunisce i materiali
archeologici dalla provincia di Reggio Emilia. Rimangono ad essa subordinate le due serie
extraprovinciali, che presentano rispettivamente materiali da altre regioni d’Italia e da altri paesi,
quest’ultima comprendente anche raccolte etnografiche. Queste sono diretta espressione del metodo
comparativo, fra culture della Preistoria e culture dei "selvaggi" contemporanei, in uso nell’ambito
della nascente Paletnologia.
Nella serie locale i materiali sono ordinati entro sequenze cronologiche, e suddivisi per complessi di
provenienza omogenei (topografici e di scavo). Da un’ulteriore distinzione, per materia, si passa ad
isolare le diverse tecnologie. Si giunge infine alla suddivisione fondamentale, per tipologie di
oggetti.
I materiali sono esposti integralmente, senza distinzione fra oggetti di prima e di seconda scelta. La
Paletnologia, secondo Chierici, è infatti scienza "democratica".
Si riconosce in questo metodo di lavoro un’impostazione positivistica, che si avvale di ogni
possibile sussidio offerto dalla Geologia, dalle Scienze Naturali, dall’Antropologia, anche
attraverso l’esposizione di campionature dei terreni di scavo e di raccolte osteologiche, tutte
meticolosamente determinate.
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