Indice generale Prefazione all’edizine italiana II PARTE I Fondamenti di biochimica 1 La logica molecolare della vita Le somiglianze chimiche tra i vari organismi viventi 3 La biochimica cerca di spiegare la vita in termini chimici comuni, 4; Tutte le macromolecole sono costituite da pochi composti semplici, 4 Produzione e consumo di energia nel metabolismo 5 La composizione molecolare riflette uno stato stazionario dinamico, 5; Gli organismi scambiano energia e materia con il loro ambiente circostante, 5; Il flusso di elettroni genera l’energia per gli organismi, 6; In biologia le reazioni sono unite dall’accoppiamento energetico, 6; Gli enzimi innescano serie di reazioni chimiche, 7 Il trasferimento dell’informazione biologica 8 La struttura del DNA consente la sua riparazione e replicazione con una fedeltà pressoché assoluta, 8; L’anatomia molecolare rivela le relazioni evoluzionistiche, 9; La sequenza lineare del DNA codifica proteine con struttura tridimensionale, 9; Le interazioni non covalenti stabilizzano le strutture tridimensionali, 10 Le regole fische del mondo biochimico 10 Letture scelte 11 centrali energetiche delle cellule eucariotiche aerobiche, 18; I cloroplasti convertono l’energia solare in energia chimica, 18; Il citoscheletro stabilizza la forma della cellula, organizza il citoplasma e produce il movimento, 18; Il citoplasma è concentrato, ordinato e dinamico, 19 Analisi biochimica dei componenti cellulari 19 È possibile isolare gli organelli per centrifugazione, 19 I virus: i parassiti delle cellule 19 Sommario 21 Struttura ed evoluzione delle cellule procariotiche 12 Escherichia coli è la cellula procariotica meglio studiata, 13 Evoluzione delle cellule eucariotiche 14 Le principali caratteristiche strutturali delle cellule eucariotiche 14 Le membrane plasmatiche contengono trasportatori e recettori, 15; Il reticolo endoplasmatico organizza la sintesi delle proteine dei lipidi, 16; Il complesso di Golgi modifica e indirizza le proteine alla loro sede finale, 16; I lisosomi sono la sede preferenziale per reazioni di degradazione, 16; Le cellule delle piante contengono vacuoli, 17; I perossisomi distruggono il perossido di idrogeno e i gliossisomi convertono i grassi in carboidrati, 17; Il nucleo degli eucarioti contiene il genoma, 17; I mitocondri sono le Problemi 22 3 Le biomolecole Composizione chimica e legami chimici 23 Le biomolecole sono composti organici 23 Struttura tridimensionale: configurazione e conformazione Reattività chimica 26 24 La forza dei legami dipende dalle proprietà degli atomi impegnati nel legame, 26; Nella cellula avvengono cinque tipi di trasformazioni chimiche, 27; In tutte le reazioni di ossido-riduzione si ha un trasferimento di elettroni, 27; I legami carbonio-carbonio si possono rompere e formare, 28; Il trasferimento di elettroni all’interno di una molecola produce un riarrangiamento molecolare, 28; Le reazioni di trasferimento di gruppo attivano gli intermedi metabolici, 28; I biopolimeri si formano per condensazione, 28 Le macromolecole e le loro subunità monomeriche 28 Le macromolecole sono i principali costituenti delle cellule, 28; Le subunità monomeriche hanno strutture semplici, 29 Sommario 29 2 Le cellule Letture scelte 21 Letture scelte 30 Problemi 30 4 L’acqua Le interazioni deboli nei sistemi acquosi 31 I legami idrogeno danno all’acqua proprietà insolite, 31; L’acqua forma legami idrogeno con i soluti polari, 32; L’acqua interagisce elettrostaticamente con i soluti carichi, 32; I composti non polari determinano variazioni energeticamente non favorevoli nella struttura dell’acqua, 33; Le interazioni di van der Waals sono attrazioni interatomiche deboli, 34; I soluti modificano le proprietà colligative delle soluzioni acquose, 34 Ionizzazione dell’acqua, acidi e basi deboli 35 L’acqua è poco ionizzata, 35; La ionizzazione dell’acqua è espressa da una costante di equilibrio, 36; La scala del pH indica le VI Indice generale © 88-08-05279-6 concentrazioni di ioni H+ e OH–, 36; Gli acidi e le basi deboli hanno costanti di dissociazione caratteristiche, 37 I sistemi tampone come difesa dai cambiamenti di pH nei sistemi biologici 37 I tamponi sono miscele di acidi deboli e delle loro basi coniugate, 37 INSERTO 4.1 Sangue, polmoni e tampone: il sistema tampone bicarbonato 38 Sommario 39 PARTE Letture scelte 39 Problemi 40 II Struttura e catalisi 5 Amminoacidi, peptidi e proteine Gli amminoacidi 47 I peptidi sono catene di amminoacidi, 48; I peptidi e i polipeptidi biologicamente attivi hanno dimensioni molto variabili, 48; I polipeptidi hanno una caratteristica composizione in amminoacidi, 49; Alcune proteine contengono gruppi chimici diversi dagli amminoacidi, 49; Le proteine hanno diversi livelli di struttura, 49; Le proteine possono essere separate e purificate, 49; Le proteine possono essere separate e caratterizzate mediante elettroforesi, 50 La struttura covalente delle proteine 51 È stata determinata la sequenza amminoacidica di numerose proteine, 51; Dalla sequenza amminoacidica si possono ricavare importanti informazioni biochimiche, 51 Sommario 52 Letture scelte 52 Problemi 53 6 La struttura tridimensionale delle proteine Uno sguardo alla struttura delle proteine 54 La conformazione di una proteina è stabilizzata da interazioni deboli, 54; Il legame peptidico è rigido e planare, 55 Struttura secondaria delle proteine 56 L’α elica è una struttura secondaria comune a molte proteine, 56; La sequenza amminoacidica modifica la stabilità dell’α elica, 56; La conformazione β organizza le catene polipeptidiche in foglietti, 56; I ripiegamenti β sono comuni nelle proteine, 58 Struttura terziaria e quaternaria delle proteine 58 Le proteine fibrose sono adatte a ruoli strutturali, 59; Nelle proteine globulari una differenza strutturale riflette una diversa funzione, 60; La mioglobina è un esempio della complessità della struttura delle proteine globulari, 60; Le proteine globulari hanno strutture terziarie diverse, 61; La struttura quaternaria delle proteine varia da dimeri a complessi molto più grandi, 62 Denaturazione e ripiegamento delle proteine 63 La perdita della struttura in una proteina determina la perdita della funzione, 63; La sequenza amminoacidica determina la struttura terziaria, 64 Sommario 64 Il legame reversibile di un ligando a una proteina: le proteine che legano l’ossigeno 67 L’ossigeno si lega al gruppo prostetico eme, 68; La mioglobina ha un solo sito di legame per l’ossigeno, 68; L’interazione proteina-ligando può essere descritta in termini quantitativi, 69; L’ossigeno è trasportato nel sangue dall’emoglobina, 70; Le subunità dell’emoglobina sono strutturalmente simili alla mioglobina, 71; Il legame dell’ossigeno provoca una modificazione strutturale nell’emoglobina, 72; L’emoglobina lega l’ossigeno in modo cooperativo, 72; L’emoglobina trasporta anche H+ e CO2, 73; Il legame dell’ossigeno all’emoglobina è regolato dal 2,3-bisfosfoglicerato, 74; L’anemia a cellule falciformi è una malattia molecolare, 75; Le immunoglobuline hanno due siti uguali per il legame dell’antigene, 76; Gli anticorpi si legano saldamente e specificamente a un antigene, 76 L’interazione tra proteine è alla base del movimento 42 Gli amminoacidi hanno proprietà strutturali comuni, 42; Le proteine contengono solo L-amminoacidi, 43; Gli amminoacidi possono essere classificati in base al gruppo R, 43; Gli amminoacidi possono agire da acidi e da basi, 46; È possibile predire la carica elettrica degli amminoacidi, 47 Peptidi e proteine 7 Funzioni delle proteine Letture scelte 65 Problemi 65 76 Le principali proteine del muscolo sono l’actina e la miosina, 77; I filamenti spessi di miosina scorrono sui filamenti sottili di actina, 77 Sommario 78 Letture scelte 78 Problemi 79 8 Gli enzimi Introduzione agli enzimi 80 La maggior parte degli enzimi sono proteine, 80; Gli enzimi sono classificati in base alle reazioni che catalizzano, 81 Come lavorano gli enzimi 81 Gli enzimi modificano le velocità delle reazioni, non gli equilibri, 82; Le velocità e gli equilibri delle reazioni hanno precise definizioni termodinamiche, 83; Il potere catalitico e la specificità degli enzimi dipendono da un piccolo numero di principi, 83; La concentrazione del substrato modifica la velocità delle reazioni catalizzate dagli enzimi, 84; Molti enzimi catalizzano reazioni a due o più substrati, 85; Gli enzimi possono essere inibiti, 86; L’inibizione reversibile può essere competitiva, incompetitiva o mista, 86; L’inibizione irreversibile, 86; L’attività enzimatica viene modificata dal pH, 87 Gli enzimi regolatori 87 Gli enzimi allosterici vanno incontro a modificazioni conformazionali in seguito al legame di modulatori, 87; La tappa di regolazione in molte vie metaboliche è catalizzata da un enzima allosterico, 88; Le proprietà cinetiche degli enzimi allosterici non seguono l’equazione di Michaelis-Menten, 88; Alcuni tipi di regolazione richiedono la proteolisi di un precursore enzimatico, 90 Sommario 91 Letture scelte 91 Problemi 92 9 Carboidrati e glicobiologia Monosaccaridi e disaccaridi 93 Vi sono due famiglie di monosaccaridi: aldosi e chetosi, 93; I monosaccaridi hanno centri asimmetrici, 94; I monosaccaridi comuni assumono forme cicliche, 94; I disaccaridi contengono un legame glicosidico, 97 Polisaccaridi 98 L’amido e il glicogeno sono riserve di sostanze nutrienti, 98; I glicosamminoglicani sono componenti della matrice extracellulare, 98 Glicoconiugati: proteoglicani, glicoproteine e glicolipidi Sommario 100 Letture scelte 101 99 Problemi 101 VII Indice generale © 88-08-05279-6 10 Recettori enzimatici Nucleotidi e acidi nucleici Alcune considerazioni di base 102 I nucleotidi e gli acidi nucleici contengono basi caratteristiche e pentosi, 102; Negli acidi nucleici i nucleotidi sono uniti da legami fosfodiestere, 104; Le proprietà delle basi dei nucleotidi determinano la struttura tridimensionale degli acidi nucleici, 105 Struttura degli acidi nucleici 106 Le molecole di DNA hanno composizioni in basi distinte, 106; Il DNA è una doppia elica, 107; Il DNA può essere presente in forme tridimensionali diverse, 108; Alcune sequenze di DNA adottano strutture insolite, 109; Gli RNA messaggeri codificano le catene polipeptidiche, 109; Altri RNA hanno strutture tridimensionali complesse, 109; Il DNA e l’RNA a doppia elica possono essere denaturati e formare ibridi, 110 Altre funzioni dei nucleotidi 11 Letture scelte 114 Problemi 115 Lipidi strutturali delle membrane 118 I glicerofosfolipidi sono derivati dell’acido fosfatidico, 118; Gli sfingolipidi sono derivati della sfingosina, 119; Gli steroli hanno quattro anelli idrocarburici fusi, 121 12 Letture scelte 121 chinasi Problemi 122 Membrane biologiche e trasporto 123 Ogni tipo di membrana ha una caratteristica composizione in lipidi e proteine, 123 L’architettura sovramolecolare delle membrane 125 Le proteine di membrana diffondono lateralmente nel doppio strato, 125; Le proteine periferiche di membrana sono facilmente solubili in acqua, 126; Le proteine integrali sono unite alle membrane da interazioni idrofobiche con i lipidi, 127 Il trasporto di soluti attraverso le membrane 128 Il trasporto passivo è facilitato da proteine di membrana, 129; Il trasportatore del glucosio degli eritrociti promuove un trasporto passivo, 130; Classificazione dei trasportatori, 131; Il trasporto attivo sposta un soluto contro un gradiente di concentrazione o contro un gradiente elettrochimico, 131; Le pompe ioniche sono esempi di sistemi di trasporto attivo, 132; I canali selettivi per gli ioni permettono un movimento veloce degli ioni attraverso le membrane, 134 Sommario 134 specifica 142 Regolazione della trascrizione da parte degli ormoni steroidei 147 L’apoptosi è un suicidio cellulare programmato comandato da segnali extracellulari, 148 Sommario 149 Letture scelte 149 Problemi 150 PARTE III Bioenergetica e metabolismo Principi di bioenergetica 155 Le trasformazioni biologiche dell’energia seguono le leggi della termodinamica; 156; La variazione di energia libera standard è direttamente correlata alla costante di equilibrio, 156; La variazione di energia libera reale dipende dalle concentrazioni dei reagenti e dei prodotti, 158; Le variazioni di energia libera si possono sommare, 159 Il trasferimento di gruppi fosforici e l’ATP 159 La variazione di energia libera dell’idrolisi dell’ATP ha un valore molto negativo, 160; Altri composti fosforilati e tioesteri hanno un’energia libera di idrolisi molto elevata, 161; L’ATP fornisce energia mediante trasferimenti di gruppi, non per semplice idrolisi, 162 Le reazioni di ossido-riduzione di interesse biologico I costituenti molecolari delle membrane 13 proteina Il recettore β adrenergico agisce attraverso il secondo messaggero cAMP, 143; Dai fosfatidilinositoli si ottengono due secondi messaggeri, 145; Il calcio è il secondo messaggero in molte vie di trasduzione del segnale, 146; I sistemi dei recettori a serpentina accoppiati a proteine G sono molto comuni, 146 Bioenergetica e termodinamica 116 Gli acidi grassi sono derivati degli idrocarburi, 116; I triacilgliceroli sono esteri degli acidi grassi con il glicerolo e servono da riserva energetica, 117 Sommario 121 una Recettori accoppiati alle proteine G e secondi messaggeri 14 I lipidi Lipidi di riserva è 112 I nucleotidi trasportano energia chimica, 112; I nucleotidi adeninici fanno parte di molti cofattori enzimatici, 112; Alcuni nucleotidi sono molecole regolatrici, 113 Sommario 114 141 Il recettore dell’insulina per residui di tirosina, 141 Letture scelte 135 Problemi 136 Meccanismi molecolari di trasduzione del segnale Sommario 170 Letture scelte 171 137 Il recettore nicotinico dell’acetilcolina è un canale ionico controllato da ligandi, 138; I canali ionici controllati dal voltaggio producono potenziali d’azione nei neuroni, 140 Problemi 171 15 Glicolisi e catabolismo degli esosi Glicolisi 173 La glicolisi può essere divisa in due fasi, 173; La fase preparatoria della glicolisi richiede ATP, 175; La fase di recupero della glicolisi produce ATP e NADH, 177; Il bilancio complessivo indica un guadagno netto di ATP, 179; Il piruvato è l’accettore terminale degli elettroni nella fermentazione lattica, 180; L’etanolo è il prodotto ridotto della fermentazione alcolica, 180; Altri monosaccaridi possono entrare nella via glicolitica in diversi punti, 181 Regolazione del catabolismo dei carboidrati Biosegnalazione 164 Il flusso di elettroni può produrre un lavoro biologico, 164; Le ossidoriduzioni possono essere descritte come semi-reazioni, 164; Le ossidazioni biologiche comportano spesso delle deidrogenazioni, 165; I potenziali di riduzione sono una misura dell’affinità per gli elettroni, 166; Un numero molto limitato di coenzimi e di proteine agiscono da trasportatori universali di elettroni, 168; Il NADH e il NADPH agiscono come trasportatori di elettroni solubili, 168; Le flavoproteine contengono saldamente legati nucleotidi flavinici, 169 182 Gli enzimi regolatori si comportano come valvole metaboliche, 182; Glicolisi e gluconeogenesi sono regolate in modo coordinato, 183; La fosfofruttochinasi-1 è modulata da una complicata regolazione allosterica, 184; L’esochinasi e la piruvato chinasi sono altri enzimi regolatori, 185 VIII Indice generale © 88-08-05279-6 L’ossidazione del glucosio e la via del pentosio fosfato Sommario 187 16 Letture scelte 188 185 Problemi 188 Il ciclo dell’acido citrico Produzione di acetato 189 Il flusso elettronico mitocondriale 192 Il ciclo dell’acido citrico è costituito da otto tappe, 194; L’energia liberata dalle ossidazioni viene efficacemente conservata nel ciclo, 197; I componenti del ciclo dell’acido citrico sono importanti intermedi biosintetici, 197 Regolazione del ciclo dell’acido citrico 199 Il ciclo dell’acido citrico è regolato a livello delle sue tre tappe esoergoniche, 200 Il ciclo del gliossilato Sommario 201 17 200 Letture scelte 202 Problemi 202 Ossidazione degli acidi grassi Digestione, mobilizzazione e trasporto degli acidi grassi 204 207 211 I corpi chetonici formati nel fegato sono utilizzati dagli altri organi, 211; I corpi chetonici sono prodotti in eccesso nel diabete o durante il digiuno, 212 Sommario 213 18 Letture scelte 214 Problemi 214 Ossidazione degli amminoacidi e produzione dell’urea Le proteine della dieta sono degradate enzimaticamente ad amminoacidi liberi, 215 Destino metabolico dei gruppi amminici 217 Il piridossal fosfato partecipa al trasferimento dei gruppi amminici α all’α-chetoglutarato, 217; L’ammoniaca si forma dal glutammato nel fegato, 218; L’ammoniaca viene trasportata attraverso il sangue sotto forma di glutammina e di alanina, 218 Escrezione dell’azoto e ciclo dell’urea 219 L’urea viene prodotta dall’ammoniaca in cinque tappe enzimatiche, 220; L’attività del ciclo dell’urea è regolata e poco dispendiosa, 221 Vie di degradazione degli amminoacidi 222 Dieci amminoacidi sono degradati ad acetil-CoA, 223; In alcune persone il catabolismo della fenilalanina è difettoso, 224; Cinque amminoacidi sono convertiti ad α-chetoglutarato, 224; Quattro amminoacidi sono convertiti a succinil-CoA, 225; Gli amminoacidi a catena ramificata non sono degradati nel fegato, 226; Asparagina e aspartato sono degradati a ossalacetato, 226 Sommario 227 La sintesi di ATP 236 L’ATP sintasi possiede due domini funzionali, Fo e F1, 237; ATP sulla superficie di F1 e suo rilascio provocato dal gradiente protonico, 237; Ogni subunità β dell’ATP sintasi può assumere tre diverse conformazioni, 238; La catalisi rotazionale sta alla base del meccanismo di variazione di legame per la sintesi di ATP, 239; L’accoppiamento chemiosmotico permette stechiometrie non intere di consumo di ossigeno e di sintesi di ATP, 239; Per l’ossidazione del NADH citosolico nei mitocondri, sono necessari sistemi navetta, 240 241 La fosforilazione ossidativa è regolata sulle necessità energetiche della cellula, 241; I mitocondri disaccoppiati del tessuto adiposo bruno producono calore, 242 La fotosintesi: la cattura della luce Caratteristiche generali della fotofosforilazione La β ossidazione degli acidi grassi saturi avviene in quattro reazioni fondamentali, 208; Le quattro reazioni sono ripetute per formare acetil-CoA e ATP, 208; Si possono ossidare anche acidi grassi poliinsaturi o a catena dispari, 209; L’ossidazione degli acidi grassi è accuratamente regolata, 211 Corpi chetonici 229 Gli elettroni sono incanalati verso accettori universali di elettroni, 230; Gli elettroni passano attraverso una serie di trasportatori legati alla membrana, 231; I trasportatori di elettroni funzionano in complessi multienzimatici, 232; L’energia rilasciata durante il trasferimento elettronico viene efficientemente conservata in un gradiente protonico, 236 Regolazione della fosforilazione ossidativa I grassi della dieta vengono assorbiti nell’intestino tenue, 204; Gli ormoni innescano il processo di mobilizzazione delle riserve di triacilgliceroli, 206; Gli acidi grassi sono attivati e trasportati nei mitocondri, 206 La β ossidazione Fosforilazione ossidativa e fotofosforilazione La fosforilazione ossidativa Il piruvato viene ossidato ad acetil-CoA e CO2, 190; Il complesso della piruvato deidrogenasi richiede cinque cofattori, 190; Gli intermedi restano legati alla superficie dell’enzima, 191 Reazioni del ciclo dell’acido citrico 19 Letture scelte 227 Problemi 228 243 La fotosintesi delle piante avviene nei cloroplasti, 243; Le clorofille e i pigmenti accessori assorbono l’energia della luce per la fotosintesi, 244; La clorofilla trasferisce l’energia assorbita ai centri di reazione tramite trasferimento per risonanza, 245; Nelle piante superiori due centri di reazione agiscono in coppia, 247; L’acqua viene scissa dal complesso che libera ossigeno, 249 Accoppiamento della sintesi di ATP alla fotofosforilazione 250 Il flusso degli elettroni e la fosforilazione sono accoppiati da un gradiente protonico, 250; Il flusso ciclico di elettroni produce ATP, ma non NADPH o O2, 251; L’ATP sintasi dei cloroplasti è simile a quella dei mitocondri, 251 Sommario 251 20 Letture scelte 252 Problemi 253 Biosintesi dei carboidrati Gluconeogenesi 254 La conversione del piruvato in fosfoenolpiruvato richiede due reazioni esoergoniche, 255; La conversione del fruttosio 1,6-bisfosfato in fruttosio 6-fosfato è la seconda deviazione, 258; La conversione del glucosio 6-fosfato in glucosio libero è la terza deviazione, 258; La gluconeogenesi è energeticamente costosa, 258; Gli intermedi del ciclo dell’acido citrico e molti amminoacidi sono glucogenici, 259; La gluconeogenesi e la glicolisi sono regolate in modo reciproco, 259; Nei semi in germinazione la gluconeogenesi converte grassi e proteine in glucosio, 261 Biosintesi di glicogeno, amido, saccarosio e altri carboidrati 261 L’UDP-glucosio è il substrato della sintesi del glicogeno, 261; La degradazione del glicogeno non è l’inverso della sintesi, 263; Il glicogeno viene degradato per fosforolisi, 263; La glicogeno sintasi e la glicogeno fosforilasi sono regolate in modo complementare, 264; L’UDP-glucosio è il substrato per la sintesi del saccarosio nelle piante e del lattosio negli animali, 265 IX Indice generale © 88-08-05279-6 Sintesi fotosintetica dei carboidrati 266 L’assimilazione dell’anidride carbonica avviene in tre fasi, 267; Ogni triosio fosfato sintetizzato a partire da CO2 costa sei molecole di NADPH e nove di ATP, 269 Regolazione del metabolismo dei carboidrati nelle piante 270 La rubisco è sottoposta a regolazioni di segno positivo e negativo, 270; La fotorespirazione inizia con l’attività ossigenasica della rubisco, 270; Alcuni tipi di piante possiedono un meccanismo che impedisce la fotorespirazione, 270 Sommario 272 21 Letture scelte 273 275 282 I triacilgliceroli e i glicerofosfolipidi sono sintetizzati a partire da precursori comuni, 282 Biosintesi del colesterolo, degli steroidi e degli isoprenoidi 22 Letture scelte 287 Problemi 288 Biosintesi degli amminoacidi, dei nucleotidi e delle molecole correlate Uno sguardo al metabolismo dell’azoto 289 Il ciclo dell’azoto crea una quantità di azoto disponibile per i processi biologici, 289; L’azoto viene fissato da enzimi del complesso della nitrogenasi, 290; L’ammoniaca viene incorporata nelle biomolecole attraverso il glutammato e la glutammina, 291; La glutammina sintetasi è il principale sito di regolazione del metabolismo dell’azoto, 291 Biosintesi degli amminoacidi Integrazione e regolazione ormonale del metabolismo nei mammiferi Regolazione ormonale del metabolismo energetico 307 311 L’adrenalina segnala un’attività imminente, 311; Il glucagone segnala bassi livelli di glucosio nel sangue, 312; L’insulina segnala alti livelli di glucosio nel sangue, 313; Il diabete è provocato da un difetto nella produzione di insulina o nella sua azione, 313; Gli ormoni agiscono attraverso specifici recettori cellulari, 314 Regolazione a lungo termine della massa corporea 315 La leptina regola l’assunzione di cibo, 315; La leptina innesca una cascata regolatrice, 315 Sommario 316 Letture scelte 316 PARTE Problemi 317 IV Le vie dell’informazione 24 Geni e cromosomi Elementi cromosomiali 320 I geni sono segmenti di DNA che codificano RNA e catene polipeptidiche, 320; I cromosomi degli eucarioti sono molto complessi, 321; Molti geni eucariotici contengono sequenze intercalate non trascritte (introni), 321 Le dimensioni e la struttura delle molecole di DNA 295 La sintesi de novo delle purine inizia dal PRPP, 295; La biosintesi dei nucleotidi purinici è regolata mediante inibizione retroattiva, 298; I nucleotidi pirimidinici sono costruiti a partire da aspartato, PRPP e carbamil fosfato, 298; La biosintesi dei nucleotidi pirimidinici è regolata da inibizioni a feedback, 301; I nucleosidi monofosfato sono convertiti in nucleosidi trifosfato, 301; I ribonucleotidi sono i precursori dei deossiribonucleotidi, 301; Il timidilato deriva dal dCDP e dal dUMP, 302; La degradazione delle purine e delle pirimidine produce rispettivamente acido urico e urea, 303; Le basi puriniche e 322 Le cellule eucariotiche contengono più DNA, 322 Il superavvolgimento del DNA 323 Le topoisomerasi catalizzano le variazioni del numero di legame del DNA, 323 La cromatina e la struttura del nucleoide 290 L’α-chetoglutarato è il precursore di glutammato, glutammina, prolina e arginina, 292; Serina, glicina e cisteina derivano dal 3-fosfoglicerato, 293; Tre amminoacidi non essenziali e sei essenziali sono sintetizzati da ossalacetato e piruvato, 293; Il corismato è un intermedio fondamentale nella sintesi di triptofano, fenilalanina e tirosina, 294; La biosintesi dell’istidina utilizza precursori della biosintesi della purina, 294; La biosintesi degli amminoacidi è regolata allostericamente, 294 Biosintesi e degradazione dei nucleotidi Problemi 306 283 Il colesterolo viene prodotto dall’acetil-CoA in quattro tappe, 284; Il colesterolo serve a diversi scopi, 284; Il colesterolo e altri lipidi sono trasportati da lipoproteine plasmatiche, 285 Sommario 287 23 Letture scelte 306 Il fegato modifica e distribuisce le sostanze nutrienti, 307; Il tessuto adiposo immagazzina e conserva gli acidi grassi, 309; Il muscolo usa ATP per produrre lavoro meccanico, 310; Il cervello utilizza energia per trasmettere impulsi elettrici, 311 Il malonil-CoA si forma da acetil-CoA e bicarbonato, 276; Gli acidi grassi vengono sintetizzati mediante una sequenza di reazioni, 276; Il complesso dell’acido grasso sintasi possiede sette siti attivi diversi, 276; L’acido grasso sintasi utilizza gruppi acetilici e malonilici, 277; Le reazioni dell’acido grasso sintasi sono ripetute fino a formare palmitato, 279; L’acetato viene trasportato fuori dai mitocondri sotto forma di citrato, 279; La biosintesi degli acidi grassi è fortemente regolata, 281; Sintesi di acidi grassi a catena lunga e di acidi grassi insaturi, 281 Biosintesi dei triacilgliceroli Sommario 305 Metabolismi tessuto-specifici: la divisione del lavoro Problemi 273 Biosintesi dei lipidi Biosintesi degli acidi grassi pirimidiniche sono riciclate mediante le vie di salvataggio, 303; Molti agenti chemioterapeutici colpiscono enzimi delle vie biosintetiche dei nucleotidi, 304 324 Gli istoni sono piccole proteine basiche, 324; I nucleosomi sono le unità organizzative fondamentali della cromatina, 325 Sommario 327 25 Letture scelte 328 Problemi 328 Metabolismo del DNA La replicazione del DNA 329 La replicazione del DNA è governata da un insieme di regole fondamentali, 329; Il DNA è degradato dalle nucleasi, 330; Il DNA viene sintetizzato dalle DNA polimerasi, 330; Il processo di replicazione è molto accurato, 331; E. coli possiede almeno cinque DNA polimerasi, 332; La replicazione del DNA richiede numerosi enzimi e fattori proteici, 332; La replicazione del cromosoma di E. coli procede in stadi successivi, 333; La replicazione nelle cellule eucariotiche è più complessa, 335 La riparazione del DNA 336 Tutte le cellule possiedono sistemi multipli di riparazione del DNA, 336 X Indice generale © 88-08-05279-6 La ricombinazione del DNA 337 La ricombinazione genetica omologa ha numerose funzioni, 338; La ricombinazione sito-specifica determina riarrangiamenti del DNA in punti precisi, 338; Gli elementi genetici trasponibili si spostano da una posizione all’altra, 339 Sommario 340 26 Letture scelte 340 Problemi 341 343 L’RNA è sintetizzato dalle RNA polimerasi, 343; La sintesi di RNA è guidata da sequenze specifiche sul DNA, 343; Le cellule eucariotiche hanno tre tipi di RNA polimerasi nel nucleo, 345; L’RNA polimerasi II richiede per la sua attività molti altri fattori proteici, 345 Le modificazioni dell’RNA dopo la trascrizione La sintesi RNA-dipendente di RNA e di DNA 349 Sommario 350 Letture scelte 351 Problemi 351 353 Il codice genetico è stato decifrato utilizzando stampi di mRNA artificiali, 353; La possibilità di «oscillare» permette ad alcuni tRNA di riconoscere più di un codone, 354 La sintesi proteica 354 Il ribosoma è una macchina sopramolecolare complessa, 356; Gli RNA transfer hanno caratteristiche strutturali peculiari, 357; Stadio 1: Le amminoacil-tRNA sintetasi attaccano il corretto amminoacido ai tRNA, 358; Stadio 2: Un amminoacido specifico inizia la sintesi proteica, 359; Stadio 3: I legami peptidici si formano durante la fase di allungamento, 361; Stadio 4: La terminazione della sintesi polipeptidica necessita di un segnale peculiare, 362; Stadio 5: Le catene polipeptidiche neosintetizzate vanno incontro a ripiegamenti e modificazioni, 364; Trasporto a destinazione e degradazione delle proteine 365 La glicosilazione svolge un ruolo chiave nel trasporto a destinazione delle proteine, 367 Sommario 368 Letture scelte 369 29 Letture scelte 380 Tecnologia del DNA ricombinante 382 Le endonucleasi di restrizione e la DNA ligasi permettono di ottenere il DNA ricombinante, 383; I vettori di clonaggio amplificano i segmenti di DNA inseriti, 385 L’isolamento di un gene da un cromosoma cellulare Problemi 369 Applicazioni della tecnologia del DNA ricombinante 386 Sommario 393 Appendice A Letture scelte 393 370 Problemi 394 395 Comuni abbreviazioni usate nella letteratura scientifica di tipo biochimico, 395; Abbreviazioni degli amminoacidi, 398; Il codice genetico standard, 398; Abbeviazioni delle unità, 399; Alcuni prefissi usati nel Sistema Internazionale delle unità, 399; Costanti matematiche, 399; Alcuni fattori di conversione, 399; Alcune costanti fisiche con simboli e valori, 399; Tavola periodica, 400 Appendice B 401 Regolazione dell’espressione genica L’inizio della trascrizione è regolato dal legame di proteine vicino o in corrispondenza dei promotori, 371; Molti geni procariotici sono 390 I geni clonati possono essere espressi, 390; I geni clonati possono essere modificati, 390; Il clonaggio nelle cellule vegetali è favorito da un parassita batterico, 391; La tecnologia del DNA ricombinante permette di acquisire nuovi prodotti, 392 Soluzioni abbreviate dei problemi, 401 Principi della regolazione genica Problemi 381 Il clonaggio di un gene spesso richiede una libreria di DNA, 387; Sequenze specifiche di DNA possono essere amplificate, 387; Sequenze specifiche vengono identificate per mezzo dell’ibridazione, 388 Metabolismo delle proteine Il codice genetico 377 La cromatina trascrizionalmente attiva è strutturalmente diversa dalla cromatina inattiva, 378; Molti promotori eucariotici sono regolati positivamente, 378; Il legame del DNA a transattivatori e a coattivatori facilita l’interazione dei fattori di trascrizione generali, 378; Nell’attivazione della trascrizione sono coinvolte tre classi di proteine, 379 Clonaggio del DNA: tecniche di base La trascrittasi inversa produce DNA a partire da RNA virale, 349; Alcuni retrovirus causano il cancro e l’AIDS, 350; La telomerasi è una trascrittasi inversa specializzata, 350 375 L’operone lac è soggetto anche a una regolazione positiva, 376; Molti geni per la biosintesi degli amminoacidi sono regolati per mezzo dell’attenuazione della trascrizione, 377 Sommario 380 346 Gli introni trascritti nell’RNA sono rimossi per mezzo dello splicing, 347; Gli mRNA degli eucarioti subiscono ulteriori modificazioni post-trascrizionali, 348; Anche gli RNA ribosomiali e i tRNA subiscono modificazioni post-trascrizionali, 348 28 Regolazione dell’espressione genica nei procarioti Regolazione dell’espressione genica negli eucarioti Metabolismo dell’RNA Sintesi DNA-dipendente di RNA 27 regolati nell’ambito di unità chiamate operoni, 372; Le proteine regolatrici hanno domini distinti che legano il DNA, 373; Le proteine regolatrici interagiscono anche con altre proteine, 375 Glossario 411 Indice analitico 431