Associazione Italiana Odontoiatri Sezione Provinciale di Bologna www.aiobologna.it TUTTI I RISCHI DEL GROUPON (E AFFINI) Girando su internet vi sarà capitato di vedere pubblicità di carattere medico e odontoiatrico di prestazione ( anche di tipo chirurgico) a prezzi scontatissimi sul sito di groupon, queste al pari di cene e soggiorni vacanzieri potevano esser comprate in anticipo e sfruttate dopo un certo periodo di tempo. Partendo spunto da un articolo apparso su “La Provincia di Varese” online dal titolo: < Igiene dentale a 19 euro: La dentista finisce nei guai> di martedì 17 maggio 2011, abbiamo approfondito la questione e ci siamo documentati. Ora possiamo indicarvi quali sono i rischi nell’attuare un tipo di pubblicità del genere , tutto questo per aiutarvi ad evitare, dopo una corretta informazione, le insidie che si celano dietro il groupon e siti similari. I rischi sono molti ed i vantaggi praticamente nulli. I RISCHI: A Bologna tutti i professionisti che hanno aderito a per questa sono stati richiamati ufficialmente dall'Ordine dei Medici C. ed O. Solo richiami per ora, sanzioni più pesanti in caso di recidiva. Le violazioni delle norme in materia di pubblicità sanitaria sono evidenti: la non conformità al Codice Deontologico e nessuna autorizzazione preventiva da parte dell'Ordine. Groupon, dal canto suo, afferma che non serve autorizzazione, e questo è vero, ma a Bologna necessita un parere preventivo da parte dell’Ordine e, comunque, le violazioni del Codice Deontologico sono eclatanti. Groupon interpreta la norma “pro domo sua”, d'altronde il suo guadagno è circa il 50% sulle prestazione eseguite ed il 100% su quelle non eseguite dal Collega perché il Paziente non si è presentato. Violazione del codice deontologico, lesione del decoro professionale : vengono vendute prestazioni mediche ( anche chirurgiche ) in anticipo senza che ve ne sia l'indicazione e senza che sia stata effettuata alcuna visita specialistica . Il cliente groupon decide di comprarsi qualsiasi tipo di prestazione medica più volte a suo piacimento anche se non ne ha necessità oppure è altamente nociva per la sua personale salute: un'aberrazione etica paurosa e pericolosa per la vita delle persone. Il groupon non è un clinico e non può fare diagnosi se succede qualcosa è la colpa è del professionista. Il groupon chiede il circa il 50% della prestazione e se ad esempio un'igiene dentale viene venduta a 19 € meno 50% cosa vi rimane: riuscite a pagarvi le spese di sterilizzazione e di elettricità ? Il mito dell'acquisizione nuovi pazienti è la più grande bufala che si possa pensare, il cliente groupon viene e si fa la prestazione sottocosto e poi se trovate qualche altro problema si fa fare il preventivo e poi va dal suo dentista e contratta sul prezzo in base al vostro preventivo. Le nostre fonti ci informano che nessuno ha acquisito nuovi pazienti. La figura non certo edificante che si fa nell'ambiente medico, chi aderisce a queste campagne di prestazioni sottocosto, rischiando eticamente e professionalmente, mette in piazza le proprie difficoltà professionali. I VANTAGGI: Nessuno per il professionista Tanti per il groupon sia economici che di immagine: è il professionista che promuove il groupon e non viceversa. Cosa fa la Commissione Albo Odontoiatri di Bologna? Il comportamento della Commissione Albo Odontoiatri di Bologna è stato molto prudente e comprensivo nei confronti dei Colleghi che, il più delle volte, rappresentano le vittime di queste Società pubblicitarie che millantano interpretazioni giuridiche liberiste, del tutto forvianti per il Dentista ignaro e costretto a combattere contro una crisi economica incalzante. Dall’inizio dell’anno sono stati convocati una trentina di Odontoiatri. Ai Colleghi sono state date spiegazioni sulla norma giuridica che regola la pubblicità sanitaria, ribadendo che il Codice Deontologico rimane il riferimento a cui il Collega è sottoposto. Non sono state comminate sanzioni pesanti perché si è preferito fare capire gli errori piuttosto che punire. Ben diverso l’atteggiamento in caso di reiterazione dell’illecito. I membri della commissione da noi contattati ci hanno spiegato tutte le implicazioni legali e deontologiche del caso, affermando che questo tipo di veicolo pubblicitario è assolutamente incompatibile con la professione medica e tale principio dovrà essere chiarito su tutto il territorio nazionale. A questo scopo avrebbero avuto dei contatti con i responsabili del sito stesso . Questo tipo atteggiamento responsabile, informativo e non punitivo dell'attuale Commissione Albo Odontoiatri ci fa sperare che per il futuro prossimo si potrà risolvere questo problema in maniera istituzionale . Per notizie più dettagliate invitiamo a leggere il bollettino dell'Ordine dei Medici C. ed O. di Bologna numero 6 del giugno 2011, l'articolo a pagina 11 a firma Carlo D'Achille. Tre consigli da amico: evitate, evitate, evitate!