Omega3 e prevenzione cardiovascolare Gli acidi grassi polinsaturi Omega-3 sono preziosi per la prevenzione cardiovascolare, ma per essere sicuri di una loro reale efficacia bisogna rivolgersi ai farmaci e non ai semplici integratori. In sintesi, ecco quanto è emerso dall'incontro dedicato al tema ?Omega3: alimenti, integratori e farmaci. Le evidenze cliniche? che si è svolto il 22 gennaio a Milano. Gli esperti intervenuti hanno ribadito che i farmaci Omega-3 sono preziosi nel trattamento dell'ipertrigliceridemia e nella prevenzione secondaria dell'infarto, oltre ad essere in grado di ridurre la mortalità e la frequenza di ricovero per cause cardiovascolari in pazienti affetti da scompenso cardiaco. Nel suo intervento il Prof. Alessandro Mugelli (Dipartimento di Neuroscienze, Area del Farmaco e Salute del Bambino, Università degli Studi di Firenze) ha spiegato il meccanismo d'azione degli omega3, mettendo in luce le caratteristiche da un punto di vista clinico dei farmaci, rispetto agli integratori, nonché agli alimenti ricchi di omega3. In tale distinzione, emerge come ?gli integratori alimentari a base di omega3 si propongono come un'alternativa, anche molto costosa, ad una dieta bilanciata, la cui efficacia però non è stata dimostrata?. Nell'intervento della Prof.ssa Paola Minghetti (Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, Università degli Studi di Milano), è stata inoltre illustrata la differenza tra farmaci e integratori omega3 da un punto di vista regolatorio. I farmaci, infatti, devono affrontare un iter molto più complesso, rispetto agli integratori, per dimostrare e garantire efficacia terapeutica e sicurezza. Il Prof. Aldo Pietro Maggioni, Direttore Centro Studi ANMCO, ha poi portato i dati relativi allo studio GISSI-HF che dimostra come l'impiego terapeutico di farmaci Omega-3 potrebbe ridurre del 14% i ricoveri per scompenso cardiaco, con un conseguente risparmio di circa 75 milioni di euro per la spesa pubblica. <- Indietro a: News Copyright © 2017 IBSA Institut Biochimique SA