In viaggio
con Gellindo
Ghiandedoro
ITINERARIO E FOTOGRAFIE DI SILVIA VERNACCINI
Val San Nicolò
e i Monzoni
VAL DI FASSA: POZZA DI FASSA
Pozza di Fassa, assieme alla frazione Pera,
è la base di partenza
per escursioni alla
scoperta dello spettacolare gruppo dolomitico del Catinaccio, ma
è anche un altrettanto
“trampolino” per gite
sul versante opposto,
ad esempio in Val San
Nicolò: Pozza si trova
infatti nel punto di
maggiore ampiezza
della Val di Fassa, dove
il Rio San Nicolò va a
confluire nell’Avisio.
Passeggiando per le
vie del paese e osservando sia gli hotel sia
le più semplici abitazioni s’intuisce come
la cultura del legno e il
suo artigianato siano
una risorsa assai importante: qui è attivo
il prestigioso Istituto
La chiesetta a Malga Crocifisso
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Statale d’Arte “G.
Soraperra” sorto nel
1941, ma anche, nella
contigua Vigo, il Museo Ladino di Fassa/
Museo ladin de Fascia,
impegnato dal 1981
nella salvaguardia e
valorizzazione della
In viaggio con Gellindo Ghiandedoro
A sinistra: una delle case affrescate di Pozza di Fassa. A destra: la
Val San Nicolò e, sullo sfondo, il Catinaccio.
cultura ladina.
Da Pozza (1.325 m),
lasciando gli impianti
della Skyarea Buffaure (la pista Aloch
viene illuminata per lo
sci in notturna) sulla
sinistra, prendete la
strada asfaltata che
porta sulla sinistra
orografica del Torrente Avisio ed entrate
nell’alpestre Val San
Nicolò, costellata
nella sua porzione
iniziale da fienili e
baite; parcheggiate
nella conca di Malga
Crocifisso (1.522 m).
Nell’ultimo tratto di
strada vi accompagnano le cappellette
in pietra di una Via
Crucis, che terminano
nella chiesetta appunto del Crocefisso,
custode di un artistico
crocefisso ligneo.
La strada asfaltata
prosegue ancora
un chilometro (poi
parcheggio), mentre
quella sterrata va
verso Malga Monzo-
ni, quest’ultima raggiungibile in estate in
automobile (in estate
servizio navetta,
mentre in inverno
prenotazioni motoslitte presso l’APT).
La nostra tranquilla e
piacevole escursione
inizia poco prima della
chiesetta al Crocefisso: all’ombra del Sas
dal Pief, appartenente
alla Catena dell’Uomo,
imboccate sulla destra
il sentiero Sat nel bosco n. 615 per il Bivac-
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co Zeni. Poi il tracciato
prende un andamento
meno ripido e devia
sul sentiero n. 637
per il Rifugio Baita
Monzoni (1.780 m),
un’autentica e molto
ospitale “casetta nel
bosco” (1.45 ore).
Da qui continuate in
salita attraverso un
paesaggio che dal bosco lascia ora spazio
agli alpeggi e arrivate
(10 min.) alla Malga di
Munciogn/Monzoni
(Monzoni,1.862 m);
In viaggio con Gellindo Ghiandedoro
A sinistra: Val San Nicolò: Cima
11 e Cima 12. A destra: gallo
segnavento sul tetto di Malga
Munciogn/Monzoni.
ad accogliervi è una
grande fontana, il lungo stallone, la casera e
l’edificio per la ristorazione e la vendita
diretta di formaggi,
panna, yogurth. Se
poi, dopo tanta salita girate lo sguardo
verso valle, a riempire
le vostre emozioni è
la panoramica sulle
maestose Dolomiti di
Fassa, in particolare
sul Gruppo del Catinaccio.
Dopo una meritata
sosta e di certo qualche bella fotografia,
l’itinerario prosegue
ora al cospetto delle
severe e scure rocce
del Gruppo dei Monzoni verso il Rifugio
Taramelli (2.046 m;
30 min.). Venne eretto
ancora nel 1904 nella
sua forma a cubo, preservata anche dopo la
recente ristrutturazione, usando la pietra del
posto, la monzonite,
così chiamata dallo
studioso de Lapparent
nel 1864: si tratta di
una roccia intrusiva
formatasi 215 milioni
di anni quando riprese una fase vulcanica
nella “costruzione”
delle Dolomti. In Val
di Fassa (Latemar e
Buffaure) si trovano testimonianze di
questi antichi vulcani
consistenti in depositi
di lave e tufi, ma è solo
in questa zona petro-
Pozza di Fassa, Museo Ladino di Fassa/Museo ladin de Fascia: tel. 0462 760182; www.
istladin.net; chiuso lunedì
Malga Ristorante Crocefisso: tel. 0462
764260; aperta fine maggio-fine settembre;
metà dicembre-inizi aprile; prenotazioni motoslitta
Rifugio Baita Monzoni/Ciasaà da Mont:
tel. 337 452935 (Nello); aperto metà giugnometà settembre; Natale-Pasqua dal giovedì
alla domenica. Possibilità di pernottamento;
prenotazioni motoslitta
Malga di Munciogn/Monzoni (Monzoni): tel.
338 1660720; aperta inizi giugno-fine ottobre; metà dicembre-Pasqua; vendita prodotti
caseari; possibilità di pernottamento
Rifugio T. Taramelli: tel. 360 879719; 348
8995520 (SUSAT), [email protected]; aperto
metà giugno-metà settembre; possibilità di
pernottamento
Prenotazioni per percorso in motoslitta in Val
San Nicolò, APT Val di Fassa, Pozza:
tel. 0462 609670, [email protected]
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In viaggio con Gellindo Ghiandedoro
grafica tra Predazzo e
i Monzoni che vi sono
associate anche rocce
intrusive. Queste non
ebbero la possibilità di
fuoriuscire e perciò si
raffreddarono in profondità: la monzonite
costituisce l’esempio
più evidente. Il rifugio
gestito dalla Sezione
universitaria della
Società degli Alpinisti
Tridentini, la SUSAT,
vi organizza soggiorni
settimanali per studenti. L’intitolazione
a Torquato Taramelli
rende omaggio a questo insigne geologo
di Bergamo (18461922), assistente
dell’abate Antonio
Stoppani che gli infuse
l’amore per la montagna fino a farne
convinto assertore
dell’alpinismo scientifico.
Dal Rifugio Taramelli
il sentiero Sat n. 604,
molto panoramico e
sempre ben segnato
guida, per chi volesse,
alla Valle delle Selle
(1.40 ore), Lago delle
Selle (2.232 m), Passo
delle Selle e Rifugio
Passo Selle (2.531 m).
Per il rientro ricalcate
comunque il sentiero
dell’andata.
Sopra Malga Munciogn, sotto il Buffaure.
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