ESTETICA A cura di Luca Convertini * Sole e... tumori della pelle orrere su una spiaggia assolata, sdraiarsi su un prato verde in un giorno d’estate, tuffarsi nel mare di Vieste o di Otranto: bellissimo! Il Sole è nostro amico: abbronza, mette di buon umore, aumenta la produzione di vitamine, stimola il metabolismo accelerando l’attività cellulare, rafforza il sistema immunitario. Il sole fa anche altro: determina eritemi e scottature, invecchia la pelle ispessendola e ingiallendola (elastosi), forma rughe per una minore elasticità della pelle e per diminuzione delle fibre collagene, crea macchie scure nelle sedi fotoesposte (lentigo solare). E poi attenzione…! Negli ultimi venti anni si è verificato un aumento significativo delle lesioni precancerose (cheratosi attinica), dei tumori cutanei non melanoma (carcinoma squamocellulare e basocellulare), del melanoma: il sole (inidonea esposizione), senz’altro, è il responsabile principale di questo evento essendo stata dimostrata la correlazione tra frequenza/intensità espositiva e loro insorgenza. Statisticamente infatti i tumori cutanei sono più frequenti a latitudini basse, abitate da popolazioni a pelle chiara con insolazione media-elevata e maggiore esposizione ai raggi ultravioletti. Se, da un lato, la razza bianca caucasica è la più esposta, dall’altro, la reattività cutanea ai raggi ultravioletti è in rapporto al “fototipo”. Si tratta di distinguere tra il fototipo 1 e il fototipo 6 (razza negra) considerando a rischio nei due poli dello spettro i fototipi 1-2-3 con carnagione chiara, occhi verdi o azzurri, capelli rossi o biondi. L’interazione tra radiazione solare e cute è complessa traducendosi da un lato in un danneggiamento del DNA delle cellule cutanee con cheratinizzazione disordinata, e dall’altro in una diminuzione della capacità a riparare tale danno. pugliasalute Bambini e sole · Evitare le ore più calde · Esporre i bambini al sole in modo graduale · Ricordare che il sole si prende anche in acqua · Proteggere i bambini anche sotto l’ombrellone e quando ci sono le nubi · Evitare l’esposizione al sole in corso di terapie con antibiotici, antistaminici, antinfiammatori · Usare schermanti solari · Bere molto Radiazioni solari UVA Ultravioletti ad onda lunga, abbronzatura, stimolazione melanogenesi Invecchiamento cutaneo, rughe, tumori cutanei, sensibilizzazioni UVB Ultravioletti ad onda corta, abbronzatura, sintesi Vitamina D Eritemi, ustioni, insorgenza nevi, tumori cutanei Luce Antidepressiva, regolazione funzione ormonale Invecchiamento cutaneo Visibile Infrarossi Calore, benessere (IR) - trentotto - Disidratazione, insolazioni luglio • agosto 2004 Il carcinoma squamocellulare è il tumore cutaneo che di solito insorge su una cheratosi attinica. Più raro rispetto al carcinoma basocellulare è un tumore a crescita rapida, clinicamente poco caratteristico, infiltrato, ulcerato, sanguinante negli stadi tardivi e con qualche probabilità di dare metastasi. Il carcinoma basocellulare ha una incidenza molto alta nelle aree abitate da caucasici: 100/10.000 in Europa, 400/10.000 negli Stati Uniti, 2.000/10.000 in Australia: è un tumore comune, localmente aggressivo, a lento accrescimento, non metastasizzante. L’esposizione solare è il fattore di rischio più certo per lo sviluppo di questo tumore che a volte può insorgere anche su cute non fotodanneggiata. Lesione sfumata inizialmente, via via si infiltra, presenta squamo-croste sormontanti, sanguina e negli stadi evolutivi il tumore presenta varianti: nodulare, ulcerato, pigmentato, sclerodermiforme, cistico. Fototipi Fototipo 1 2 3 4 5 6 Occhi Capelli Pelle Chiari Chiari Chiari/scuri Scuri Scuri Scuri Rossi Biondi Castani Castano/neri Neri Neri Lattea Chiara Chiara Olivastra Bruno/olivastra Nera Le cheratosi attiniche, lesioni desquamanti più o meno pigmentate, sono in rapporto a una fotoesposizione cronica ai raggi UV e pertanto volto, dorso delle mani ed in particolare, cuoio capelluto (nei calvi), sono le sedi abituali. Il melanoma I l melanoma corrisponde a circa l’ 1% del totale dei tumori maligni (il 5% di tutti i tumori maligni della pelle), con tasso di incidenza molto alto in aree soleggiate abitate da popolazioni originarie del Nord Europa (Australia, Hawaii, Israele). Negli ultimi anni in rapido aumento: 10 nuovi casi per 100.000 abitanti. E’ il tumore cutaneo maligno che proviene dai melanociti, altamente metastasizzante, riconducibile clinicamente a due entità: melanoma superficiale e melanoma nodulare. Melanoma nodulare Interessa pazienti per lo più adulti (quarta, quinta decade di vita) localizzandosi frequentemente al tronco e agli arti inferiori. Il melanoma superficiale inizialmente si presenta con una macula piana o poco Melanoma a diffusione rilevata, pigmentata con irregolare distribuzione del colore, margini netti e irregolari, superficiale forma asimmetrica. Il melanoma nodulare esordisce con una lesione L’ ABCDE del MELANOMA E’ l’autoosservazione della pelle utilizzando uno schema semplice papulo-nodulare, a volte nel contesto di un melanoma Asimmetria Il melanoma è quasi sempre asimmetrico superficiale, regolare nella Bordi I bordi irregolari conformazione, a superficie Colore Scuro, nero, non omogeneo liscia-convessa, bruno nerastro nel colore, con Dimensione Generalmente superiore a 6 mm. di diametro associati, spesso, erosione, Evoluzione Rapido cambiamento ulcerazione, sanguinamento. * Dermatologo Osp. "Perrino" - AUSL BR/1 pugliasalute - trentanove - luglio • agosto 2004