Geografia culturale e globalizzazione Cultura locale (tradizionale

Geografia culturale e globalizzazione
Cultura locale (tradizionale) – cultura popolare (musica sport moda televisione) – paesaggio culturale
(forme architettoniche come il grattacielo p. 106, imprese e prodotti)
Il concetto di cultura: sistemi di credenze, norme e valori che identificano un certo gruppo si persone
Terminologia: cultura tradizionale (rurale) ; popolare (urbana). In geografia si parla di culture locali
(caratterizzate da consuetudini): un gruppo che in un particolare luogo si considera una comunità
affermando la propria unicità. Cultura materiale Oggetti danze cibi, abbigliamento, religione, l’estetica,
sport, attività economica principale; cultura immateriale credenze pratiche condivise. Nella cultura
popolare che riguarda culture eterogenee e cambia rapidamente per diffusione gerachica, giocano un peso
i mass media, la pubblicità, le reti, le fiction, ecc. e la diffusione è gerarchica Milano, Parigi, New York
Grandi Magazzini, è ubiquitaria.
Politiche di assimilazione dell’800 scuole agenti governativi, missionari, chiese. In australia venivano
sottratti fino al 1960 bambini alle famiglie aborigene per mandarli a scuola.
Le culture locali rurali si mantengono mediante consuetudini che investono tutti gli aspetti della vita
(alimentazione danza, sport, religione ecc.). esistono anche culture locali urbane, alcune sono riuscite a
creare un mondo separato nelle città “quartieri etnici”. Ebrei e ispanici a Brooklyn; italiani nel North End di
Boston con negozi di generi alimentari e di abbigliamento tipici. La mercificazione o la commercializzazione
influenza le culture locali ponendo un problema di autenticità (parchi a tema).
La diffusione della cultura popolare Accelerazione dei processi di diffusione della cultura popolare:
Facebook è stato fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg all'epoca studente diciannovenne presso
l'università di Harvard. Per la fine del mese, più della metà della popolazione universitaria di Harvard era
registrata al servizio. Facebook 300 mil di utenti nel 2009 18 dei quali in Italia. Tanti utenti fanno viaggiare
le notizie più velocemente. Un gioco importante è legato alle nuove tecnologie (fax posta elettronica,
wireless, alta velocità ecc.) che sono presenti in modo diverso nei contesti geografici.
Le fucine della cultura popolare (musica , danza e sport) si diffondono per contagio e in modo gerarchico:
gruppi musicali dalle città universitarie, produttori discografici, reti televisive specializzate (MTV), marketing
Anche se la cultura popolare si è diffusa in tutto il pianeta non ha cancellato le culture locali. Anzi elementi
della cultura popolare quando la cultura popolare s’incontra con elementi della cultura locale assume
nuove forme e si parla di “riterritorializzazione” (Hip hop). Altri fenomeni sono la creazione di nuove
fucine che battono le vecchie : es. delle nuove discipline sportive con le loro linee di abbigliamento di
attrezzatura sportiva e videogiochi. Altre conseguenze; Cultura popolare contro le culture locali? Si
sentono minacciate dall’omologazione, perdita di identità.
La tensione tra Cultura popolare e culture locali si può cogliere nel paesaggio culturale modifica
dell’ambiente naturale, edifici strade cartelli recinsioni, statue ecc. il paesaggio della cultura popolare è
dominato da supermercati, stazioni di servizio, ristoranti (Mc Donald’s, applebees). Ciò viene definito
“assenza di luogo placelessness” o perdita di unicità perché 1) alcune forme architettoniche si diffondono in
tutto il pianeta 2) alcune imprese e prodotti sono dappertutto 3) commercializzazione dei paesaggi produce
offuscamento d’identità territoriale.
Globalizzazione
L’ipod: il cervello dell’ipod è un microprocessore che in grado di memorizzare canzoni, film, video,
ecc. è prodotto dalla Portalplayer un’azienda californiana che ha sede in India. I microprocessori
sono prodotti a Taiwan
La G. può essere definita l’aumento degli scambi, contatti e relazioni che prescindono dai confini
politici. La struttura portante è il commercio internazionale, l’innovazione tecnologica,
le reti telematiche e i social network.
Queste ultime in particolare mostrano la tendenza ad una nuova forma di potere orizzontale con
scambi d’informazione continui. Le reti veicolate dal web influiscono sui trasporti, sulla
distribuzione dei prodotti, sulle telecomunicazioni, sull’ informatica, sulla finanza, sulla pubblicità
ecc.
L’accesso alle reti ovviamente non è omogeneo e le disparità telematiche creano nuovi centri e
nuove periferie (digital devide).I paesi ricchi dispongono di 527 linee telefoniche , 849 utenti di
cellulari e 571 abitanti su 1000 che utilizzano internet. I Paesi poveri possono contare su 35 linee
telefoniche78 telefoni cellulari e 43 utenti internet
La misurazione dei livelli di collegamento delle città globali Londra e New York Tokio sono le città
più collegate del pianeta. Queste città sono l’origine delle transazioni finanziarie, di marketing e di
pubblicità
Globalizzazione. Il punto di partenza per un ragionamento sulla Network Society è lo spostamento
verso un assetto orizzontale delle organizzazioni umane (politiche, economiche, culturali e sociali)
Gli eventi che sono alla base del cambiamento, tuttora in atto, sono i seguenti: l’introduzione delle
nuove tecnologie della Network Society (personal computer, il Web, i Social Network per fare solo
alcuni esempi); la riorganizzazione economica seguita alla crisi petrolifera del 1973 che determina o
almeno accelera il processo di globalizzazione delle aziende che elaborano strategie di
decentramento a rete o a stella; le rivolte degli anni ’60 e ’70 che minano sul piano sociale la base
dell’organizzazione verticale della società, il patriarcato.
Nonostante la velocità e la vicinanza delle trasformazioni in corso e nonostante il numero limitato
dei modelli teorici a nostra disposizione sull’argomento, alcune questioni centrali sono entrate in
diversi modi (letteratura, cinema, altri media) anche nella nostra quotidianità, come ad esempio la
domanda riguardante la dimensione del potere. Chi comanda oggi? La potenza democratica della
rete sta riducendo il potere piramidale degli Stati, dei vecchi media come i giornali, la radio, e la
televisione? O stanno emergendo nuovi poteri forti ancor più invasivi che utilizzano la rete per
acquisire informazioni sempre più capillari su ognuno di noi? Chi controlla la rete? Tutti o alcuni?
La risposta o meglio le risposte non sono univoche. La recente Primavera Araba 2011,
l’affermazione di Obama sulla Clinton con la raccolta di fondi più democratica mai fatta negli USA
lanciata su internet, e per contro l’esplosione della bolla speculativa finanziaria del 2008 che ha
messo in crisi l’intero sistema economico e che non sarebbe stata possibile senza le tecnologie
telematiche, la constatazione che il 90-95% degli utenti internet usi Google, o che su Twitter scriva
solo lo 0,05% delle persone che lo utilizzano (pochi scrivono e tutti gli altri leggono), dimostra la
non lineare e agevole possibilità di valutare anche l’aspetto teoricamente più positivo e più
caratterizzante della Network Society che è la transizione verso un modello orizzontale della
società.
Ritengo che a livello individuale e sociale le risposte al quesito iniziale vadano ricercate su due
piani: quello della conoscenza e quello dei diritti.
Sul piano della conoscenza e dei diritti vanno considerati due aspetti: lo spazio dei flussi e lo spazio
dei luoghi evidenziando marcati squilibri in termini di inclusione ed esclusione, tra chi rimane fuori
dalla rete e dalle opportunità della rete, e lo spazio dei flussi e dell’inclusione costituito
specialmente dalle metropoli.
Se sei nel “lato oscuro della rete”, sei svantaggiato economicamente, culturalmente e socialmente.
Tutto ciò, se è probabilmente alla base di alcuni conseguenze osservate in questi anni di
globalizzazione come il ritorno alle identità locali, l’emergere dei fondamentalismi, del terrorismo e
il configurarsi di nuove fratture (ad es. il digital divide), pone anche un problema di conoscenza del
un modello di organizzazione del territorio basato sulle reti.
Arpanet (il primo nome della rete) ha creato una struttura priva di centro? Esiste un problema
tecnico (soglie di saturazione, il modello del sesto grado di separazione, ecc.) che crea
automaticamente una gerarchia imprevista nel cyberspazio, in Google e negli altri elementi cardine
della società dell’informazione?
Tutti noi percepiamo le potenzialità positive prevalenti della macchina universale di Turing e delle
sue successive applicazioni. Lo dimostriamo ogni giorno servendoci e spesso affidandoci alle nuove
tecnologie della nuova società orizzontale per affrontare molte cose. Il nodo da sciogliere è forse
quello che la società della consapevolezza e dei diritti non procede ancora alla stessa velocità della
tecnologia e della società dell’informazione.
The Phone and Internet Map of Global New York (MoMA, New York) mostra l’aggiornamento in tempo
reale della quantità e l’origine dei collegamenti internet a siti newyorkesi. Da questa carta tematica,
con una evidenza disarmante, emergono, da una parte, le vaste aree geografiche da cui non si
originano consistenti flussi internet, la polarizzazione urbana e metropolitana della maggior parte
dei collegamenti
La Medina di Tunisi
Kiev S. Sophia
Canterbury
Pechino Taoismo,Confucianesimo ,Buddismo
© UNESCO
Prambanan Temple Induismo nell'isola di Giava
Meteore in Grecia
Giappone Shintoismo tempio Todai-ji a Nara
Figg geo lingue sulla diffusione delle religioni
La cultura locale (per i freq pp. 105 -109)
Il concetto di cultura: sistemi di credenze , norme e valori che identificano un certo gruppo si persone
Terminologia : cultura tradizionale (rurale) ; popolare (urbana). In geografia si parla di culture locali
(caratterizzate da consuetudini): un gruppo che in un particolare luogo si considera una comunità
affermando la propria unicità. Cultura materiale Oggetti danze cibi, abbigliamento, religione, l’ estetica,
sport, attività economica principale; cultura immateriale credenze pratiche condivise. Nella cultura
popolare che riguarda culture eterogenee e cambia rapidamente per diffusione gerachica, giocano un peso
i mass media, la pubblicità, le reti, le fiction, ecc. e la diffusione è gerarchica Milano, Parigi, New York
Grandi Magazzini, è ubiquitaria.
Politiche di assimilazione dell’800 scuole agenti governativi, missionari, chiese. In australia venivano
sottratti fino al 1960 bambini alle famiglie aborigene per mandarli a scuola.
Le culture locali rurali si mantengono mediante consuetudini che investono tutti gli aspetti della vita
(alimentazione danza, sport, religione ecc.). esistono anche culture locali urbane, alcune sono riuscite a
creare un mondo separato nelle città “quartieri etnici”. Ebrei e ispanici a Brooklyn; italiani nel North End di
Boston con negozi di generi alimentari e di abbigliamento tipici. La mercificazione o la commercializzazione
influenza le culture locali ponendo un problema di autenticità (parchi a tema).
La diffusione della cultura popolare Accelerazione dei processi di diffusione della cultura popolare:
Facebook è stato fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg all'epoca studente diciannovenne presso
l'università di Harvard. Per la fine del mese, più della metà della popolazione universitaria di Harvard era
registrata al servizio. Facebook 300 mil di utenti nel 2009 18 dei quali in Italia. Tanti utenti fanno viaggiare
le notizie più velocemente. Un gioco importante è legato alle nuove tecnologie (fax posta elettronica,
wireless, alta velocità ecc.) che sono presenti in modo diverso nei contesti geografici.
Le fucine della cultura popolare (musica , danza e sport) si diffondono per contagio e in modo gerarchico:
gruppi musicali dalle città universitarie, produttori discografici, reti televisive specializzate (MTV), marketing
Anche se la cultura popolare si è diffusa in tutto il pianeta non ha cancellato le culture locali. Anzi elementi
della cultura popolare quando la cultura popolare s’incontra con elementi della cultura locale assume
nuove forme e si parla di “riterritorializzazione” (Hip hop). Altri fenomeni sono la creazione di nuove
fucine che battono le vecchie : es. delle nuove discipline sportive con le loro linee di abbigliamento di
attrezzatura sportiva e videogiochi. Altre conseguenze; Cultura popolare contro le culture locali? Si
sentono minacciate dall’omologazione, perdita di identità.
La tensione tra Cultura popolare e culture locali si può cogliere nel paesaggio culturale modifica
dell’ambiente naturale, edifici strade cartelli recinsioni, statue ecc. il paesaggio della cultura popolare è
dominato da supermercati, stazioni di servizio, ristoranti (Mc Donald’s, applebees). Ciò viene definito
“assenza di luogo placelessness” o perdita di unicità perché 1) alcune forme architettoniche si diffondono in
tutto il pianeta 2) alcune imprese e prodotti sono dappertutto 3) commercializzazione dei paesaggi produce
offuscamento d’identità territoriale.
1) Es. la diffusione del grattacielo (il I grattacielo 1859 alto 49 m demolito nel 1931). Taiwan, Malesia Dubai
2) la diffusione delle insegne pubblicitarie planetarie;
3) aeroporti internazionali centri commerciali
4) le grandi imprese edili si specializzano nella realizzazione di un solo tipo di spazio: centri sanitari,
università, centri commerciali, aeroporti, ecc
5) paesaggi in prestito Las Vegas ma anche Macao – Continuum globale – locale Glocalizzazione
Naturalmente basta uscire dagli itinerari turistici per trovare segni della cultura locale. Es