3 Indice Saluto del Presidente della Provincia Sergio Reolon Cartina dei rifugi aderenti Le alte vie del gusto Pastin alla Bellunese CIRCUITO “A” - Dai Cadini di Misurina al Col Quaternà CIRCUITO “B” - Da Sappada a Pieve di Cadore CIRCUITO “C” - Giro del Monte Pelmo CIRCUITO “D” - Dal Col di Lana alle Vette Feltrine CIRCUITO “E” - Dal S.Sebastiano alla Schiara CIRCUITO “F” - Nevegal - Pranolz Rifugio Col de Varda Rifugio Auronzo Rifugio Antonio Berti Rifugio Italo Lunelli Rifugio Rinfreddo Rifugio Piani del Cristo Rifugio Sorgenti del Piave Rifugio 2000 Rifugio Ten. Giuseppe Fabbro Rifugio Padova Rifugio Ciaréido Rifugio Dino e Giovanni Chiggiato Rifugio Galassi Rifugio Antelao Rifugio Aquileia Rifugio Città di Fiume Rifugio Venezia - A. De Luca Rifugio Passo Staulanza Rifugio Incisa Rifugio Flora Alpina Rifugio E. Scarpa - O. Gurekian Rifugio Casera Ere Rifugio P.sso Duràn “Cesare Tomè” Rifugio S. Sebastiano al Passo Duran Rifugio Casèl Sora ‘l Sass - G. Angelini Rifugio Sommariva al Pramperèt Rifugio Pian de Fontana Rifugio 7° Alpini Rifugio Angelo Bristot Rifugio 5° Artiglieria Alpina Rifugio Pranòlz Elenco uffici informazioni turistiche 3 4 6-7 6-7 8 10 12 14 16 18 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 Le cime spettacolari delle Dolomiti e i sapori della nostra terra. Vuole essere un concentrato di emozioni, visive e del palato, il progetto “Alte Vie del Gusto” sviluppato da Dolomiti Turismo partendo da una felice intuizione del giornalista Giovanni Chiades. Coniugare i percorsi di alta montagna con la cucina tipica del territorio bellunese significa offrire un motivo in più di visita alle migliaia di turisti che ogni estate si inerpicano sulle Dolomiti. Significa anche valorizzare le risorse locali, in particolare l’agricoltura. Ecco allora un ghiotto invito a conoscere e apprezzare prodotti genuini, lavorati con cura maniacale dai contadini e da decine di artigiani secondo le antiche tradizioni dei nostri avi per trasformarli in piatti da gustare in quota, al culmine di un’escursione impegnativa o di una passeggiata rilassante. Montagna e cultura enogastronomica bel Bellunese sono un tutt’uno. Perché la potente bellezza delle Dolomiti è frutto anche della conservazione del territorio i cui primi custodi sono proprio i nostri agricoltori. Sergio Reolon Presidente della Provincia. 4 5 SORGENTI DEL PIAVE Rinfreddo LUNELLI 2000 BERTI AURONZO COL DE VARDA Ciaréido CHIGGIATO GALASSI Incisa PIANI DEL CRISTO Ten. G. Fabbro Antelao CITTÀ DI FIUME PADOVA STAULANZA AQUILEIA Le alte vie del gusto cartina dei rifugi aderenti VENEZIA S. Sebastiano FLORA ALPINA P.sso Duràn Casèl Sora ‘l Sass PRAMPERET PIAN DE FONTANA SCARPA 7° ALPINI CASERA ERE BRISTOT 5° ARTIGLIERIA ALPINA ro Timb o gi Rifu ro Timb o gi Rifu ro Timb o gi Rifu ro Timb o gi Rifu ro Timb o gi Rifu ro Timb o gi Rifu PRANOLZ 6 7 Le alte vie del gusto I rifugi L’edizione 2009/2010 delle Alte Vie del Gusto raccoglie 31 Rifugi Alpini ed escursionistici della provincia i cui gestori hanno sottoscritto “ La carta di assicurazione della Qualità.” La Carta rappresenta un impegno del gestore del rifugio ad assicurare al proprio ospite che: 1) nel periodo di apertura del rifugio sarà disponibile tutti i giorni il Pastin ed altri piatti della cucina tipica bellunese preparati secondo la tradizione; 2) nella preparazione dei piatti di cui sopra si è cercato il più possibile di utilizzare come ingredienti prodotti provenienti dalle aziende agricole, dagli allevamenti e dai caseifici locali e che essi verranno opportunamente segnalati; 3) nella scelta degli ingredienti così come nella preparazione dei piatti si è il più possibile seguita la stagionalità e la tradizione della cucina della montagna bellunese; 4) ogni struttura aderente ha suggerito un itinerario, un percorso coinvolgente in un ambiente di fascino delle montagne bellunesi, delle Dolomiti; 5) in zone adiacenti, i rifugi aderenti propongono degli itinerari di collegamento , anche di più giorni che uniti alle proposte gastronomiche danno vita alle “Alte Vie del Gusto”. Alte Vie del Gusto premia i frequentatori dei rifugi con un gustoso cestino di prodotti tipici bellunesi. Ai “fedelissimi” che dimostreranno il pernottamento o la degustazione dei piatti tipici proposti, in almeno cinque rifugi diversi, comprovati dal timbro del rifugio, apposto sull’opuscolo, verrà consegnato un cesto di prodotti tipici. Per i fedelissimi residenti fuori provincia, un interessante seguito: saranno nostri ospiti all’evento Dolomiti in Festa 2010 o 2011 In particolare verrà organizzata per loro una visita guidata agli stands della manifestazione con degustazione di piatti tipici bellunesi. L’opuscolo timbrato, va recapitato presso gli uffici di Dolomiti Turismo in via Psaro 21 a Belluno, corredato di recapiti telefonici e mail, entro il 30 settembre 2009 e 30 settembre 2010. La consegna dei cesti avverrà in autunno in un incontro comune presso i locali della Provincia. I rifugi alpini, nati per lo più tra la fine dell’Ottocento ed i primi trent’anni del Novecento, sono stati costruiti in luoghi allora solitari ma strategici per dare ospitalità e ristoro a turisti ed alpinisti che d’estate frequentavano le montagne come attività sportiva. Il servizio era sostanzialmente di giaciglio e cena serale calda. La cucina praticata era quella possibile in luoghi con difficoltà di approvvigionamento e con domanda quantitativamente imprevedibile. Necessità quindi di alimenti facilmente trasportabili, conservati e conservabili (salumi, formaggi, pane secco), di cotture semplici su fuochi modesti per cibi da potersi utilizzare per più giorni (minestroni e stufati), con l’obbligo di nessun spreco. La grande trasformazione avviene negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. La costruzione di nuove strade, nuovi mezzi meccanici di risalita, automezzi a quattro ruote motrici, nonché la diffusione degli sport invernali, hanno portato e continuano a portare nei rifugi una nuova e crescente clientela, costituita non solo da sportivi, ma soprattutto da gitanti giornalieri che desiderano godere comodamente il paesaggio e l’ambiente in tutte le sue manifestazioni, compreso un pasto di mezzogiorno il più possibile tipicizzato, comunque in sintonia con la montagna e le locali tradizioni culinarie. Pastin alla Bellunese: Ingredienti P r o ce d i m e nt o • Kg. 1 Spalla di maiale senza sugo • Kg. 1 Pancetta di maiale senza cotica • Kg. 0,70 carne di manzo di prima scelta • Gr. 50 sale • Gr. 5 pepe appena macinato • Nr. 20 grani di finocchio o scarier pestato • Lt. 0,300 vino bianco Corrado Bosco Macinare al tritacarne con una piastra del nr. 10 il maiale, la pancetta, il manzo, aggiungere sale, pepe, finocchio e il vino. Mescolare bene con le mani finchè si attacca alle dita. Conservare in frigo avvolto nella pellicola. Si consuma a crudo sui crostini di pane, lo si cuoce nel burro a forma di polpette (arrostito) e anche sfumato con l’aceto La speziatura è soggettiva e personalizzata. Servire con polenta. Enzo De Pra 8 9 CIRCUITO “A” Dai Cadini di Misurina al Col Quaternà Ardito percorso che unisce i Cadini al gruppo del Popera attraverso passaggi spettacolari. Le proposte culinarie tipiche dei 5 rifugi aderenti al progetto che si incontrano lungo il percorso sapranno appagare il palato degli escursionisti al pari della calorosa accoglienza a loro riservata. 1ª Tappa: Si parte dal rifugio Col de Varda, raggiungibile da Misurina per sentiero o sfruttando la seggiovia. Si imbocca verso Nord il sentiero attrezzato Bonacossa nr.117 che scavalca prima Forcella Misurina e a seguire la Forcella del Diavolo per giungere poi al rifugio Fonda Savio al Passo dei Tocci. Ancora un avvallamento per scollinare Forcella Rinbianco dove ha inizio il tratto attrezzato: la via ferrata Bonacossa, costruita dagli Alpini nel corso della Grande Guerra, da percorrere con l’attrezzatura da ferrata (per esperti). Si passa lungo il bordo del crinale del monte Ciampedele e poi in breve al Rfugio Auronzo, meta di giornata. (h.5.00) 2ª Tappa: Da qui in direzione Nord-Est si procede sul segnavia (segnavia 101 104) alla volta dei rifugi Lavaredo, Pian di Cengia, Comici, con possibilità di sosta e pernottamento anche al Carducci posto poco sotto la Forcella Giralba, (h.3.00). Si inizia da qui il volo sulla spettacolare via attrezzata “Strada degli Alpini”,(per esperti – da percorrere con attrezzatura da ferratA), ove saranno ancora visibili numerose opere belliche. Passando accanto alla Torre Undici e valicata l’omonima forcella si piega ad Est e con tratto attrezzato si scollina il “Passo della Sentinella”. Una ripida discesa per il Vallon di Popera condurrà alla meta di tappa: il Rifugio Berti.(h.4.00 da forcella Giralba – h.7.00 dall’Auronzo). 3ª Tappa: Si percorre il sentiero verso Sud-Est (Segnavia 153), direzione forcella dei Camosci. Dopo l’avvallamento del Cadin dei Bagni, prima di raggiungere il Bivacco Piovan si piega verso Nord e con ripida discesa (Segnavia 123) eccoci nei pressi del lago Ciadin. Ora il Rifugio Lunelli non è lontano e vi si arriva senza eccessivi dislivelli (Segnavia 164),(h 3.00 dal Berti). 4ªTappa: Si percorre l’ex strada militare che in un’ora conduce attraverso i pascoli del Colesei alla forcella Pian de la Biscia. Si scende su segnavia 124 verso il passo di Monte Croce Comelico a quota 1636. Attraversata la rotabile lungo la stradina verso il Col della Croce si prosegue su sentiero Cai 149 che raggiunge i 1887 metri del Rifugio Rinfreddo, (h.2.30 da Pian de la BisciA), nel magnifico bosco di Rinfreddo, meta finale di questa via del Gusto. 5ª Tappa: Dopo aver gustato le proposte culinarie del rifugio, si rientra alla statale in zona Valgrande attraverso la Val di San Valentino (h.3.00 dal rifugio Rinfreddo). info utili in f o u t ili Tappe 5 Itinerario per escursionisti esperti che richiede attrezzatura da via ferrata. Cartografia Euroedit scala 1:30000c/o uffici iat Cartografia Tabacco scala 1:25000 fogli 010 - 017 Info pernottamenti e trasporto pubblico: iat Auronzo Tel.04359359 - iat Santo Stefano Tel. 043562230 10 11 CIRCUITO “B” Superbo percorso che unisce la zona di Sappada al Centro Cadore attraverso il valico di Sella Campigotto. L’itinerario proposto ricalca, nella prima parte, alcuni tratti o varianti dell’ “Alta Via nr. 6”, per infilarsi nel cuore del Cadore appoggiandosi ai rifugi aderenti al progetto. 1ª Tappa: Si parte da Sappada, dalla strada principale nella zona della borgata Puiche, sulla sinistra ha inizio il sentiero CAI nr. 139. Lo si segue guadagnando rapidamente quota sino al Rifugio Piani del Cristo, (h.1.00) prima stazione del percorso che ci attende con le prelibatezze della sua cucina. Si prosegue risalendo la Val Sesis lungo il Sentiero Naturalistico del Piave piegando più avanti a est, nei pressi di un tornante, seguendo la direzione del Rifugio “Sorgenti del Piave” per il meritato ristoro (h.2,30 da Sappada). Si continua dal rifugio ritornando brevemente sui propri passi fin verso il parcheggio per imboccare i segnavia CAI 136, 129 e 135 lungo i pascoli alti sul percorso della Alta Via nr.6. Lo si segue attraversando la sella del Monte Franza e il passo del Mulo per scendere nella meravigliosa conca dei laghetti d’Olbe (h.2.30 dal Sorgenti del Piave). Si piega ora verso Est per il segnavia 138 per raggiungere senza eccessive difficoltà altimetriche il nostro terzo punto di sosta: Il Rifugio 2000, che offrirà vitto ed eventuale alloggio ai precorritori, h ( 0.45 dai laghi d’Olbe). La discesa su Sappada è vertiginosa ed in breve riporta in paese in borgata Mühlbach.(h.0.50 dal Rifugio 2000). 2ª Tappa: Tappa lunga che conduce al Rifugio Tenente Fabbro, per percorrerla si rivelerà particolarmente utile avere al seguito la guida dell’alta via nr. 6. Da Sappada in zona Camper Park si attraversa il Piave e si segue il segnavia 314 con salita piacevole fino ad intersecare il nr 315 che ci condurrà ora con ascesa più decisa al passo Elbel, (m.1963).Con breve discesa si raggiunge il sentiero 201 che permette una sosta nel vicino rifugio De Gasperi, oppure per i più allenati di proseguire direttamente sempre sul percorso dell’alta via sino al Rifugio Tenente Fabbro, guadagnando Sella Campigotto, ottimo per il pernottamento, (h.8.00 da Sappada). 3ª Tappa: Si lascia il Tenente Fabbro alla volta del rifugio Padova. Si seguono i sentieri dell’alta via 6 con un’altra escursione in Friuli per un’altra lunga cavalcata verso il Centro Cadore. Si raggiunge il passo della Mauria e a metà via, come utile punto d’appoggio, si trova il rifugio Giaf, (h. 6.30). Dal Giaf valicando Forcella Scodavacca si plana nella incantata Val di Toro. Qui si trova il Rifugio Padova, (h.3.00 dal Giaf e 9.30 dal Tenente Fabbro). 4ª Tappa: Dal Padova si scende per sentiero in direzione del camping Cologna e si attraversa il vicino ponte sul lago,(h.1.30). Saliti in paese ci si dirige alla frazione di Grea per iniziare il segnavia 264. Lasciata sulla sinistra la Croda della Madonna si transita vicino al Baion per proseguire lungo il nuovo segnavia 262 alla meta di giornata: il Rifugio Ciaréido a quota m.1969 (h.5.00 da Vallesella - h.6.30 dal Padova). 5ª Tappa: Si volge alla via del rifugio Chiggiato sul segnavia 272 e quindi 262 che si raggiunge in circa 90 min.La discesa dal Chiggiato avviene alla volta della Val D’Oten lungo il segnavia 260, si scende brevemente la valle fino alla località “Praciadelan”, dove di prosegue su ampia sterrata in direzione della cascata delle Pile. Qui la strada si impenna per condurci ai 2018 m. del Rifugio Galassi meta della quinta tappa. (h.6.30 dal rifugio Ciaréido) 6ª Tappa: Meraviglioso tratto che percorre la morena del ghiacciaio inferiore dell’Antelao. Il segnavia da seguire sarà il nr.250. Si raccomanda di avere al seguito imbrago e ramponi. il Rifugio Antelao a m. 1796 si raggiungerà dopo circa 5 ore. Dopo il meritato riposo sarà facile raggiungere il fondovalle con la comoda e panoramica sterrata che plana su Pozzale di Pieve di Cadore(h.4.30). (h.9.30 dal Galassi) info utili in f o u t ili Da Sappada a Pieve di Cadore Cartografia Euroedit scala 1:30000 c/o Uffici Iat Cartografia Tabacco scala 1:25000 fogli 01 - 02 - 016 Guida Alta Via nr. 5 e nr. 6 c/o Uffici Iat Info pernottamenti e trasporti: Ufficio Iat di Sappada Tel. 0435469131, Iat di Calalzo Tel. 0435 32348, Iat di Pieve di Cadore Tel. 0435 31644 12 13 CIRCUITO “C” Giro del Monte Pelmo Sono quattro i rifugi delle Alte Vie del Gusto che danno vita a questo percorso circolare attorno al massiccio dolomitico del Monte Pelmo. Il percorso si può svolgere assumendo come punto di partenza qualsiasi dei quattro rifugi e le soste in ognuno di essi consentiranno, oltre al possibile pernottamento, di degustare le migliori proposte culinarie tipiche delle Dolomiti. Suggeriamo di partire dal Rifugio Aquileia in comune di Selva di Cadore raggiungibile comodamente in auto dal versante agordino del passo Staulanza, ove in inverno si trova un centro di sci nordico. Con partenza dal piazzale del rifugio ci si dirige per mulattiera in direzione Nord Est, per distese prative si guadagna quota giungendo alla Malga Fiorentina. Qui si interseca la stradina sterrata che in breve permette di raggiungere il Rifugio Città di Fiume, dove sostare per il ristoro,(h.1.00). Dal Città di Fiume verso Est per mulattiera (segnavia Cai 480) ci si porta ai 1977m. di Forcella Forada. Scollinata la forcella si continua sul sentiero Flaibani (Cai 480) che risalito un canalone transita sotto le cime di Val d’Arcia per scavalcare info utili Durata h.7.00 Dislivello: ascesa m. 1300, discesa m. 1300 Cartografia Euroedit scala 1:30000 c/o Uffici Iat Cartografia Tabacco scala 1:25000 foglio 015 - 025 successivamente l’omonima forcella, (m.2476). Nella seguente discesa alla volta del Rifugio Venezia alcune corde fisse agevolano i passaggi più stretti e attraversato il ghiaione in poco più di un’ora si raggiunge il rifugio per una nuova sosta all’insegna della gastronomia tipica. Dal Venezia al Rifugio Staulanza si segue il segnavia 472 con piacevole traversata sotto le rocce del Pelmetto. Vi è qui la possibilità di effettuare una digressione per ammirare le preistoriche orme dei dinosauri impresse su un masso, staccatosi dalla montagna. Il Rifugio Staulanza che sorge a lato del valico si raggiunge in due ore. Per chiudere il cerchio non resta che avviarsi nuovamente in direzione di malga Fiorentina coi segnavia 472 e 462 per ridiscendere infine al rifugio Aquileia. in f o u t ili Info pernottamenti e trasporti: Iat Alleghe 0437 523333 Iat San Vito di Cadore Tel.0436 9119, Iat Zoldo Alto Tel. 0437 789145 Da Vedere: Orme dei Dinosauri con digressione segnalata 14 15 CIRCUITO “D” Sono 4 i rifugi dell’alta via del Gusto inseriti nel seguente itinerario. L’esteso sviluppo longitudinale del tracciato consente di attraversare la provincia nella zona Ovest, un ideale tred-union tra il Col di Lana e il massiccio del Sella con le Vette Feltrine. Oltre alle soste nei rifugi aderenti sarà necessario utilizzare anche altre soluzioni per il pernottamento. 1ª Tappa: La via inizia con il Rifugio Incisa in comune di Livinallongo del Col di Lana, si raggiunge il rifugio dalla Strada delle Dolomiti, salendo dalle frazioni di Corte oppure Cherz. Dal rifugio si attraversa l’altopiano del Cherz e giunti a passo Campolongo si scende su Arabba lungo il sentiero CAI 638. Poco a sinistra della funivia di Portavescovo si prosegue per il sentiero 669 che avvicinata la cima del Pizzac continua per il Rifugio Padon sull’omonimo passo, con possibilità di pernottamento, (h.5.00 dal Rifugio Incisa; dislivello tot. in ascesa m.920). 2ª Tappa: Dal Padon discesa al lago Fedaia e per prati accanto alla rotabile si raggiunge Malga Ciapela. Si risale il torrente Pettorina sulle tracce dell’Alta Via n. 2 per scavalcare il valico di Forca Rossa. Per la meravigliosa Valfredda si divalla lungo la via dei Pastori, 694, che con evidenti indicazioni consente di raggiungere il nostro secondo rifugio il “Flora Alpina”, (h.7.00; dislivello in salita m.1100 - in discesa m.1470). 3ª Tappa: Si scende dal Flora Alpina verso la frazione di Somor lungo il sentiero 694. Con scorciatoie si giunge a Falcade e ci si porta nella zona del Camping Eden; qui ha inizio la Via Tilman (tabella) che seguiremo alla volta di Gares attraverso, inizialmente, la valle di Focobon, quindi piegando a sinistra per valicare la forcella della Stia. Scesi all’omonima Malga si raggiunge l’abitato di Gares con possibilità di pernottamento, (Albergo Nevada) (h.6.30; dislivello in ascesa m.1100 in discesa m.1500). 4ª Tappa: Ci si porta al Pian delle Giare ove sorge la Capanna Cima Comelle e di qui si inizia un’ascesa verso forcella Campigat alla quale segue su ottimo tratturo una piacevole discesa sino all’abitato di Taibon Agordino con numerose possibilità di sosta (anche per l’eventuale pernottamento). Raggiunta la frazione di Soccol si imbocca la stradina sterrata che prende avvio in corrispondenza del parcheggio del paesino; la si segue finché diviene un sentiero con indicazioni, per il Rifugio Scarpa-Guerekian. Sotto le cime del maestoso Agner si raggiunge il rifugio, meta privilegiata di appassionati alpinisti e buongustai (h.6.30 da Gares h.3.00 da Taibon; dislivello in ascesa da Gares m.1500 da Taibon 1130). 5ª Tappa: Dallo Scarpa-Gurekian ci si avvia sul segnavia 773 che, attraversando il Col di Luna immette su una ripida discesa che raggiunge la rotabile a Forcella Aurine. Da qui per carrareccia in direzione Sud transitando sotto gli impianti di risalita, ci si dirige per sentieri verso la frazione di Gosaldo: “Le Feste” (possibilità di pernottamento a Gosaldo in B&B info iat: 0437 62105; h.3.00). Da “Le Feste” si scende ancora in Val del Mis (ex borgata di California), dove in località Pattine si imbocca il sentiero 802 che, risalito il lungo Vallone di Camporotondo e scollinata la forcella Pelse, raggiunge il bivacco di Casera Erera Brendol, (h.4.30 da Gosaldo - h.7.00 dal Rifugio Scarpa-Gurekian; dislivello in salita m.1400 dal rifugio) (Il Bivacco Erera Brendol non custodito senza letti sempre aperto – per accedere alla zona con letti e stufa: info Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi tel. 0439 3328). 6ª tappa: Breve tratto a ritroso e poi verso Sud sul sentiero 851 che seguiremo sul versante Nord del Pizzocco, dopo il Passo Cimìa e Forcella Intrigos ci si innesta sul 853 e aggirando il monte Piz si giunge alla meta: il Rifugio Casera Ere (h.4.30; dislivello in salita m.800). Si scende dal rifugio a San Gregorio nelle Alpi in un’ora circa. info utili in f o u t ili Dal Col di Lana alle Vette Feltrine Cartografia Euroedit c/o uffici iat:1:30000 Cartografia Tabacco.1:25000 fogli 07 - 015 - 022 - 023 Tappe 6 - Guida Alta Via nr.2 c/o Uffici Iat Info, pernottamenti e orari trasporto pubblico o taxi: iat Arabba 0436 79130, iat Falcade 0437 599241, iat Agordo 0437 62105, iat Belluno 0437 940083 16 17 CIRCUITO “E” Dal Passo Duran alla Schiara Superbo itinerario che traversa il gruppo del San Sebastiano ripercorrendo tratti o varianti dell’alta via delle Dolomiti nr.1 di cui consigliamo di ritirare la guida presso gli uffici turistici. 1ª Tappa: La partenza avviene nei pressi dei Rifugi Passo Duran Cesare Tomè e San Sebastiano al Passo Duran, scendendo la rotabile in direzione della val di Zoldo si incontra una mulattiera sulla destra. E’ il sentiero 536 dell’anello Zoldano che attraverso la Forcella della Val Barance e la seguente Forcella “De le Caure” permette di raggiungere in circa due ore e trenta la Baita Angelini, si prosegue a Est segnavia 536 sino al Col de Méchiel, sempre sul percorso dell’anello Zoldano la meta di giornata e rappresentata dal Rifugio “Casel Sora l’Sass” a quota 1588 che si raggiunge dopo 5 ore dalla partenza 2ª Tappa: ancora l’Anello Zoldano è il leit motiv che ci conduce; segnavia 532 e poi 531 per attraversare la Val Venier e puntare ai 1943 m. della Forcella Piccola e da qui scendere nel Pra della Vedova ove sorge il Rifugio Pramperet, meta della seconda tappa, (h. 7.00) dal Rifugio Casel Sora l’Sass. 3ª Tappa: Dal Pramperet si ritorna verso sud ovest sul sentiero 514 costeggiando le pendici della cima Est delle Balanzòle, la traccia del sentiero diviene più impegnativa e risaliti alcuni pendii ghiaiosi si perviene alle forcelle delle cime di Zita, da dove ha inizio una discesa esposta a Sud lungo il “Van de la Zita”. Notevole il dislivello di questo tratto che in breve conduce al Rifugio Pian de Fontana a quota 1632, arrivo della terza tappa che si percorre in circa 3 ore di cammino. 4ª Tappa: Sempre sullo stesso itinerario del percorso della Alta via nr 1 si raggiunge il rifugio VII Alpini scavalcando il massiccio della Schiara. La traversata presenta in discesa un impegnativo, ma ben assicurato, tratto in via ferrata per il quale occorre esperienza e l’equipaggiamento adeguato. Si segue il segnavia 514 per tutto il percorso che conduce alla forcella del Marmol. Ha qui inizio il sentiero attrezzato del Marmol che con delicata discesa tra le grandiose rocce della Schiara porta al Rifugio VII Alpini, (h.7.00 dal Pian de Fontana). 5ª Tappa: Ancora 2 ore di cammino consentiranno di arrivare alla rotabile in località case Bortot, per poi raggiungere la frazione di Bolzano Bellunese. info utili in f o u t ili Tappe 5 - Guida Alta Via nr.1 c/o Uffici Iat Cartografia Euroedit scala 1:30000 c/o uffici Iat Cartografia Tabacco scala 1:25000 fogli 025 - 024 Info pernottamenti e trasporto pubblico: Iat Zoldo Alto 0437 789145, Iat Forno di Zoldo 0437 787349, Iat Belluno 0437 940083 Itinerario per esperti. Nella quarta tappa richiede attrezzatura da via ferrata. 18 19 CIRCUITO “F” Nevegal - Pranolz Sono tre i rifugi aderenti alle “Alte Vie del Gusto” che compongono questo spettacolare itinerario. Il tracciato percorre la dorsale del Nevegal e la cresta di confine che separa le province di Belluno e Treviso. Dal piazzale del Ne- appoggio che consente ristoro godendo di vasti panorami su entrambe le province. L’alta via del gusto prosegue ora su ampia strada sterrata che scende dal Visentin. La si segue per km 2,65 per abbandonarla a Forcella Zoppel (m.1420). Inizia da qui una parte molto spettacolare lungo la cresta che di vetta in vetta ripercorre alcuni tratti della celeberrima Via Monaco – Venezia. La traccia di cresta è sempre ben visibile e contraddistinta da segnalazioni bianche rosse. Lungo il percorso si incontrano oltre alle indicazioni per la Monaco - Venezia anche quelle del sentiero naturalistico del Grappa e del Cansiglio. Si transita sul “Monte Agnelezze”, sul “Pezza”, in discesa verso le “Casere Cor”, superate le quali il sentiero continua evidente a destra sempre contraddistinto dai segnali bianco rossi e dalla muraglia che indica il confine. Ancora per cresta fino a sfiorare la cima del “Cor” e poi di nuovo in discesa verso “Casere Frascon”. Si attraversa una carrozzabile per continuare verso Ovest a mezza costa, sul sentiero di confine (aiutano le segnalazioni TV1 e vegal, facilmente raggiungibile anche con mezzi pubblici dal capoluogo, si percorre in auto tutta la rotabile che sale sulla destra del complesso “Le Torri”, si giunge presso la fine della stessa ove è disponibile un ampio parcheggio (km. 4,8); oppure ci si incammina subito dalla fermata del Bus per il sentiero “Faverghera 18” sino al ristoro “La Casera”. Di qui lungo l’evidente tratturo e superando 220 metri di dislivello, seguendo le indicazioni del sentiero delle creste e del Rifugio Bristot, inizia la salita. Subito sulla sinistra sarà visibile il lago di Santa Croce e prima della cresta sommitale si piega a destra per raggiungere il Rifugio Bristot, pronto ad accogliere l’escursionista con le proposte della cucina tipica,(h.0.45 dal termine dalla Casera del Nevegal, Alt. m.1616). Dal Bristot si guadagna la Cresta di confine con la provincia di Treviso con doppio spettacolare panorama: sulla Valbelluna e sul Lago Morto. Per cresta con evidente sentiero si raggiunge il Rifugio Quinto Artiglieria Alpina sul Col Visentin (h.1.30 alt. m.1763). Questo è il secondo punto di MTB 9, i segni bianco rossi e la muraglia di confine). Il sentiero ora scende bruscamente in località “Pian de le Femene”. Per imboccare il Canale di Limana si percorre la sterrata di sinistra per 150m e al bivio si piega a destra in discesa (cartello mtb 9 e poco più avanti cartello“Canal di Limana”). Nella lunga discesa verso il rifugio Pranolz ci si mantiene sulla sterrata che corre sotto la “Costa del Sol” mantenendo la sx ad un bivio, si raggiunge la strada asfaltata. Il Rifugio Pranolz, meta di arrivo del percorso si raggiunge dalla rotabile a sinistra, in circa 10 minuti. info utili in f o u t ili Tempo di percorrenza soste escluse: h. 6.30 dalla Casera Dislivello: ascesa m.610 discesa m.1165 Cartografia Euroedit scala 1:30000 c/o Uffici Iat Cartografia Tabacco scala 1:25000 foglio 024 Scarsi i punti per il rifornimento idrico Da Vedere: Giardino botanico del monte Faverghera. Info: orari trasporto pubblico o taxi: iat Belluno 0437 940083 20 Circuito A Cadini di Misurina Rifugio Col de Varda prioli, camosci, cervi e galli forcelli. E’ possibile scendere a valle attraversando la forcella Misurina, proseguendo quindi lungo la pista Torre del Diavolo, per costeggiare poi le sponde del lago. Nella stagione invernale il rifugio Col de Varda è raggiungibile da Misurina sia in seggiovia (utilizzabile anche d’estate), sia con le ciaspole o con gli sci da alpinismo, su un sentiero battuto dal gatto delle nevi. Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Gnocchi di patate al burro fuso e ricotta B) Gulasch con polenta e funghi nostrani C) Dolci fatti in casa TRE Cime di Lavaredo Rifugio Auronzo m. 2333 m. 2115 Località Col de Varda - Auronzo di Cadore - Tel.: 0435 39041 www.rifugiocoldevarda.com - [email protected] Apertura: 15/06 - 20/09 e 1/12 - 15/04 - Posti Letto: 24 Il sentiero che conduce al rifugio Col de Varda (2115 m.) parte dalla sponda meridionale del lago di Misurina, accanto alla seggiovia. Si cammina per tre chilometri immersi in una magnifica cornice paesaggistica, seguendo un percorso che ricalca in parte la pista da sci. Salendo verso il rifugio non è raro scorgere splendidi esemplari di fauna selvatica, come ca- Circuito A Località Forcella Longères - Auronzo di Cadore Tel.: 0435 39002 - www.rifugioauronzo.it - [email protected] Apertura: 29/05 - 12/10 - Posti Letto: 104 Il rifugio Auronzo è punto di partenza e di arrivo di una suggestiva e tranquilla passeggiata che ricalca in parte il più ampio “Giro delle Tre Cime di Lavaredo”. L’escursione inizia imboccando il sentiero 101, da percorrere fino a raggiungere prima il rifugio Lavaredo e poi la forcella Lavaredo. Si prosegue quindi verso Capanna Pastori, lungo il panoramico sentiero, (incantevole è la vista sulle pareti nord delle Tre Cime) che attraversa la Grava Longa, sino ad arrivare al congiungimento con il sentiero 105 che conduce alla forcella Col di Mezzo e alla via di ritorno al rifugio Auronzo. L e a lt e v i e d e l g u st o € 7,00 € 12,00 € 3,00 i piatti del rifugio A) Minestrone cadorino B) Pastin con Polenta € 7,00 € 9,50 21 22 Circuito A Popèra Rifugio Antonio Berti Località Selvapiana - Comelico Superiore Tel.: 0435 67171 Apertura: 10/06 - 30/09 - Posti Letto: 12 il Triangolo di Popera. Da qui si prosegue sul Creston Popera, attraverso sentieri e trincee della Prima Guerra Mondiale, fino a Croda Sora i Colesei (2303 m.). Attraversati i ghiaioni sotto il Triangolo, la Pala e il Castello di Popera, e dopo una breve discesa, si giunge al laghetto Popera (2142 m.) e quindi al rifugio Berti. Il dislivello complessivo dell’itinerario è di 300 metri. Il percorso può essere completato in 3 ore. Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Mes con balota e burro fuso B) Mes con pastel al vino rosso C) Fritli e zopi Popèra Rifugio Italo Lunelli m. 1568 m. 1950 Località Vallon Popèra - Comelico Superiore Tel.: 0435 67155 - www.rifugioberti.it - [email protected] Apertura: 20/06 - 30/09 - Posti Letto: 48 L’anello del Vallon Popera è un piacevole itinerario circolare che ha come punto d’arrivo e di partenza il rifugio Berti (1950 m.). Seguendo il sentiero 124 si raggiunge il rifugio Sala (2094 m.), ex comando delle truppe alpine durante la Prima Guerra Mondiale. Tappa successiva il “belvedere”, luogo ideale per ammirare i Campanili di Popera, il Monte Popera, il Passo della Sentinella, la Croda Rossa, la Pala e Circuito A Sono molte le passeggiate che partono dalla pittoresca e verdissima conca di Selvapiana, luogo ove sorge il rifugio Lunelli (1568 m.). Un itinerario facile, ma ricco di fascino, è quello che porta al vicino rifugio Berti (1950 m.). Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio accanto al Lunelli, si comincia a salire lungo l’agevole sentiero 101. Il percorso offre diversi punti d’osservazione dai quali è possibile ammirare le vette del maestoso gruppo del Popera in tutta la loro bellezza. Particolarmente scenografico è il passaggio accanto al torrente Risena, dove si scorge un salto roccioso solcato da una pittoresca cascata. Il dislivello complessivo dell’itinerario è di 382 metri. Dal rifugio Lunelli si arriva al rifugio Berti in un’ora di cammino. L e a lt e v i e d e l g u st o € 8,00 € 11,00 € 4,00 i piatti del rifugio A) Piatto del lunelli B) Zuppa d’orzo e ortiche C) Frico alla comeliana € 12,00 € 5,00 € 6,00 23 24 Cresta Carnica Occidentale Rifugio Rinfreddo Circuito A m. 1887 Località Rinfreddo - Comelico Superiore - Tel.: 328 1141655 www.rifugiorinfreddo.com - [email protected] Apertura: 15/06 - 30/09 e 26/12 - 6/01 - Posti Letto: 14 Se arrivati al rifugio Rinfreddo si vuole godere di uno splendido panorama sulle Dolomiti di Sesto e sulle Alpi austriache, ottima idea è quella di salire al Col Quaternà (2503 m.). Tale luogo fu, per la sua eccezionale posizione, uno dei cardini difensivi del fronte italiano durante la Grande Guerra, come ancora testimoniano reticolati, trincee e piazzole per cannoni. Si tratta di un’escursione di 3 ore non particolarmente impegnativa (il dislivello è di 650 metri), che si snoda su di una comoda carrareccia, tra cuscini di rododendri, ciuffi di anemoni, genziane puntiate e profumate nigritelle. Dal rifugio si calca il sentiero 149 in direzione Coltrondo. Dopo circa 300 mt., in corrispondenza del tornante, si incrocia la deviazione per il sentiero 159 che passando attraverso l’Ex Forte si immette sul 146 e raggiunge il Passo Silvella. Si prosegue quindi lungo il sentiero 148 fino alla Sella del Quaternà da dove si può continuare verso la vetta o iniziare la discesa al rifugio.” Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Casarecce rinfreddo € 7,50 B) Minestra d’orzo € 4,80 C) Piatto contadino: polenta e salsiccia alla griglia, fagioli di lamon con cipolla € 8,00 Circuito B Peralba Rinaldo / Ciadin Rifugio Piani del Cristo m. 1420 Località Val di Sèsis - Piani del Cristo - Sappada Tel.: 333 3687599 - [email protected] Apertura: 15/06 - 30/09 - Posti Letto: 8 Da Sappada si può arrivare al rifugio Piani del Cristo comodamente in auto, oppure a piedi, seguendo un sentiero agevole e divertente che attraversa un bosco di abeti rossi, ricco di ruscelli e caratterizzato dalla presenza di curiose formazioni rocciose di calcari verdi lisci. Da Cima Sappada si prende la strada che passa tra le case della borgata, sino alla deviazione per le sorgenti del Piave e per la Val Sesis. Il percorso è stato di recente attrezzato con dei tronchi, utilizzati per superare i numerosi corsi d’acqua affluenti del Piave. Dopo una breve rampa in salita, fatta di scalini in legno che seguono la naturale pendenza del terreno, si attraversa la strada principale per poi immettersi su un sentiero che sfocia nel bel mezzo di sedimenti glaciali, dove scorre il Piave. Da Cima Sappada sono necessari 50 minuti per raggiungere il rifugio Piani del Cristo. L e a lt e v i e d e l g u st o i piatti del rifugio A) Minestra di orzo e fagioli € 5,90 B) Kanederli al formaggio € 6,90 C) Piatto rifugio: salsiccia, formaggio alla piastra, funghi e polenta€ 12,50 25 26 Circuito B Peralba - Rinaldo Rifugio Sorgenti del Piave m. 1830 Località Val di Sèsis - Sorgenti del Piave - Sappada Tel.: 0435 469260 - [email protected] Apertura: 1/06 - 30/09 - Posti Letto: 14 Il rifugio Sorgenti del Piave (1830 m.) si raggiunge facilmente con l’auto attraversando per 8 chilometri tutta la Val Sesis. Dal rifugio parte l’escursione al Col di Caneva, una passeggiata facile (ha un dislivello di 100 metri e si percorre in 30 minuti) che si sviluppa a fianco di dolci pendii, in uno scenario naturale di grande suggestione. Giunti in cima al Col di Peralba - Rinaldo Rifugio 2000 m. 2020 Località Hobolt - Sappada Tel.: 0435 66231 www.rifugi-dolomiti.com - [email protected] Apertura: 1/07 - 31/08 e 24/12 - 31/03 - Posti Letto: 28 Caneva, splendido è il colpo d’occhio sulla vicina Val Visdende, sul gruppo del monte Lastroni, sul monte Rinaldo e sui massicci del monte Peralba, del Chiadenis e del monte Avanza. Guardando ad est, si scorgono anche il monte Casaro e le vette carniche, come il monte Coglians (2790 m.). La zona è ricca di camminamenti, trincee, reticolati e fortini della Grande Guerra. Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Gnocchi di patate conditi con burro e ricotta B) Frittata allo speck con polenta C) Formaggi alla piastra con polenta Circuito B Parte dal rifugio 2000 l’escursione ai Laghi d’Olbe e al monte Lastroni, gita di notevole interesse paesaggistico. Percorrendo il sentiero 140, superati il bivio con il sentiero 138, i resti della casera d’Olbe e il dosso ove sorge una cappelletta, si raggiunge la piana dei laghetti (2156 m.). Ci si dirige poi verso Forcella Righile, seguendo la strada mulattiera 138, a nord del maggiore dei Laghi d’Olbe. Attraverso alcune feritoie nella roccia, realizzate dai soldati durante la Grande Guerra, si può ammirare il magnifico panorama offerto dalla Val Visdende, dal monte Peralba e dal monte Chiadenis. Nell’ultimo tratto, la salita al Monte Lastroni (2449 m.) si fa più ripida. Raggiunta la vetta si gode di una spettacolare veduta a 360 gradi. Il tempo di percorrenza è di circa 3 ore, il dislivello di 430 metri. L e a lt e v i e d e l g u st o € 6,00 € 6,00 € 8,00 i piatti del rifugio € 7,00 A) Tagliatelle con funghi e speck di Sappada-Plodn B) Polenta con formaggio salato, salsiccia e funghi €10,00 C) Schmoarn (Omelette spezzettate con marmellata di mirtillo rosso) € 5,00 27 28 Circuito B Brentoni Rif. Ten. Giuseppe Fabbro m. 1783 Località Altipiano di Razzo - Vigo di Cadore Tel.: 0435 460357 - [email protected] Apertura: Annuale - Posti Letto: 16 Il Rif. “Tenente Fabbro”, adagiato sull’altopiano di Razzo a 1783 m slm, è una buona base di partenza per passeggiate ed escursioni. Il sentiero sui Tudai di Razzo presenta un interesse particolare, naturalistico, panoramico in cui si può incontrare l’anima più autentica di queste montagne. Dalla rotabile, di fronte all’ingresso del rifugio si inizia il cammino seguendo l’indicazione “Sentiero ai Tudai di Razzo”. Si continua per l’evidente traccia sulla vallata contor- Spalti di Toro - Monfalconi Rifugio Padova m. 1287 Località PrÀ di Toro - Domegge di Cadore Tel.: 0435 72488 - www.rifugiopadova.it - [email protected] Apertura: 25/04 - 1/11 - 25/12 - 6/01 - Posti Letto: 24 nata da immensi boschi di conifere. Più su, da un promontorio in prossimità della meta, in splendida posizione panoramica, si possono ammirare le cime delle più note delle Dolomiti, il Pelmo, l’Antelao, le Marmarole, un panorama mozzafiato. Lungo il crinale si giunge alla “croce” del Tudaio di Razzo, posta a 2182 m slm. La discesa è rapida e al termine è possibile degustare i piatti tipici del Rifugio Tenente Fabbro Dislivello: 300 m - Durata: 1,5 ore Interesse: Naturalistico-Panoramico Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Skiz con polenta B) Casunziei della casa C) Dolci della casa Circuito B Dal rifugio Padova parte un piacevole itinerario di notevole interesse paesaggistico. Prendendo il sentiero 352 si entra in un fitto bosco di mughi, betulle e frassini, per poi risalire la Costa del Col. Dopo aver raggiunto il “Casel de Col” (1451 m.), si procede sino al ponticello di legno che attraversa il rio Talagona. Salendo a sinistra del ponte, si giunge al Casello di Valle (costruito nel 1921). Da lì si prosegue verso la forcella Spe, fino alle pittoresche sorgenti del rio Talagona (1500 m.), proprio sotto le cime dei Cadini degli Elmi, di Toro e di Vedorcia. Ritornando al ponticello, senza attraversarlo, si scende al bivio di Antarigole (1120 m.) lungo il sentiero per Domegge. Questa è l’ultima tappa del percorso che riporta al rifugio, nella radura di Prà di Toro (1287 m.). L’escursione richiede circa 3 ore. L e a lt e v i e d e l g u st o € 8,00 € 6,70 € 2,50 i piatti del rifugio A) Pastin di cervo con polenta € 8,50 B) Kasanzé patate e verdure € 7,00 C) Taié di affettati tradizionali di montagna€ 7,00 29 30 Circuito B Marmarole Circuito B Marmarole Rifugio Ciaréido m. 1969 Rif. Dino e Giovanni Chiggiato Loc. Pian dei Buoi - GRUPPO DELLE MARMAROLE - Lozzo di Cadore Tel.: 0435 76276 - www.rifugiociareido.com - [email protected] Apertura: 1/06 - 30/09 - Posti Letto: 21 Località Monte Pianezze (Col Negro) - Calalzo di Cadore Tel.: 0435 31452 - [email protected] Apertura: 21/06 - 21/09 - Posti Letto: 24 Il Rifugio, ex osservatorio militare costruito nel 1890 è raggiungibile in auto dall’ abitato di Lozzo di Cadore, oppure sempre da Lozzo percorrendo il sentiero 268. Da Auronzo per l’ alta via n°5 segnavia CAI 273-272 oppure per la strada sterrata che sale lungo la Val da Rin percorribile a piedi o in mountain bike. Il rifugio si trova sull’ altopiano di Pian dei Buoi a 1969 metri d’ altitudine, da qui parte il sentiero attrezzato Amalio Da Pra il cui percorso consente di compiere il giro del monte Ciareido attraversando il versante nord partendo dalla forcella S.Lorenzo e arrivando alla forcella S.Pietro, l’ intero giro con partenza ed arrivo al rifugio Ciareido si può compiere in poco più di 2 ore. Altre informazioni si possono avere consultando il ns. sito. Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Tris di canederli (porcini, speck, erbe selvatiche)€ 8,00 B) Pasta fatta in casa al ragu’ di selvaggina € 8,00 C) Pastin con polenta € 8,00 L’itinerario più comodo per raggiungere il rifugio Chiggiato parte da Calalzo di Cadore (806 m.) e attraversa la Val Vedessana. Dal paese si raggiungono i fienili Stua (1125 m.) percorrendo una strada asfaltata transitabile in auto. Da qui si prosegue a piedi (per circa 2 ore) sul sentiero 261 che sale dolcemente nel bosco fino al rifugio (1911 m.), passando per i fienili Costa Piana. Il m. 1911 sentiero 262, che si sviluppa lungo le pendici meridionali delle Marmarole, rappresenta una suggestiva alternativa per il ritorno. Dopo essere giunti in prossimità della casera Bajon (1820 m.), si scende sulla carrareccia 264 fino a Forcella Bassa (1531 m.) e poi, lungo il sentiero 248, si fa ritorno ai fienili Stua. Questo percorso presenta due brevi passaggi esposti, attrezzati con corde metalliche fisse. L e a lt e v i e d e l g u st o i piatti del rifugio A) Canederli della casa B) Formaggi nostrani con polenta C) Dolci della casa € 6,00 € 7,50 € 3,00 31 32 Circuito B Antelao Rifugio Galassi quando volge a sinistra in direzione del Rifugio S. Marco la si abbandona (segnalazione). Risalita la colata di ghiaie che scende dalla base di Cima Bel Fra, (segnavia n. 229), s’incontra il sentiero alto proveniente in traversata dal Rifugio S. Marco (segnavia n. 227). Lo si segue per un valloncello delimitato dai Becchi d’Imposponda,fino ai prati di Forcella Piccola m. 2120 in pochi minuti, scendendo nella Val d’Oten, si giunge al rifugio. Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Minestra d’Orzo B) Piatto Montanaro Galassi C) Dolci fatti in casa Antelao Rifugio Antelao m. 1796 m. 2018 Località Forcella piccola dell’Antelao - Calalzo di Cadore Tel.: 0436 9685 - www.caimestre.it - [email protected] Apertura: 20/06 - 20/09 - Posti Letto: 99 Da S. Vito di Cadore (m. 1010) per Forcella Piccola: Ore 3 (ore 1.30 dal posteggio del Rifugio Scotter-Palatini); strada n. 228 e sentieri n. 229 e 227. Dislivello dal Rifugio Scotter m. 500. Alta Via n. 4-5: da S. Vito si sale per rotabile sterrata (d’estate la strada viene chiusa ed è funzionante una seggiovia) ed a tratti asfaltata sino al Rifugio Scotter m. 1580. Si continua per la strada sino all’ultimo tornante poi, Circuito B Località Sella Pradònego - Pieve di Cadore Tel.: 0435 75333 - [email protected] Apertura: 15/04 - 31/10 - Posti Letto: 24 Il rifugio sorge sul versante sud-est dell’omonimo monte e domina un ampio settore di Dolomiti. Tra le specialità offerte dalla cucina oltre ai classici casonsiei ed al pastin, vi sono i formaggi di capra di propria produzione, l’offerta gastronomica è completata dai dolci caserecci. Per chi percorre la Via Alpina proveniente dalle Dolomiti Friulane, il rifugio merita una sosta di più giorni per straordinarie escursioni: proponiamo un facile sentiero al romantico Col de la lum (45 minuti), o alla chiesetta di S. Dionisio (20 min dal rifugio.) L’impegnativo anello che attraversa tutti i versanti dell’Antelao toccando il Rifugio Galassi (percorribile in due giorni), base di partenza per la vetta principale, oppure la solitaria salita al Pian dei Cavai con la traversata a Forcella Cadin 2120 m. (2 ore), intagliata alla base meridionale del colosso dolomitico dell’Antelao 3240 m. L e a lt e v i e d e l g u st o € 7,00 € 12,00 € 3,00 i piatti del rifugio A) Gnocchetti di grano saraceno con burro fuso, salvia e ricotta affumicata€ 8,00 B) Formaggio misto capra alla piastra con polenta € 8,50 C) Torte fatte in casa (alla fetta) € 3,00 33 34 Circuito C Pelmo Rifugio Aquileia Circuito C Pelmo Rifugio Città di Fiume m. 1917 m. 1583 Località Peronaz, 6 - Selva di Cadore Tel.: 0437 720269 - [email protected] Apertura: 1/01 - 31/12 - Posti Letto: 18 Località MALGA Durona - Borca di Cadore - Tel.: 0437 720268 www.rifugiocittadifiume.it - [email protected] Apertura: Estate - periodo natalizio - week end invernali - Posti Letto: 25 Il rifugio Aquileia sorge proprio sotto le maestose guglie del Pelmo ed è raggiungibile comodamente in automobile. Dal suo parcheggio partono diversi itinerari più o meno impegnativi, e non mancano le agevoli passeggiate che si sviluppano tra i boschi di questo ameno angolo delle Dolomiti. Particolarmente suggestivo è il “giro de la Mònt da ‘l fén”, percorribile in 1 ora e 45 minuti. Dal Il rifugio Città di Fiume è il punto di arrivo di una tranquilla passeggiata che, partendo dalla strada provinciale 251, si sviluppa attraverso un bosco di larici e abeti, dove è frequente l’incontro con gli animali selvatici. L’itinerario comincia in prossimità del terzo tornante che si incontra salendo in macchina da Selva di Cadore verso il passo Staulanza. Percorrendo una comoda carrareccia, chiusa al traffi- rifugio Aquileia (1583 m.) si imbocca la strada mulattiera che conduce al rifugio Città di Fiume, da seguire sino al bivio con il sentiero per il “Ciapél”. Tale sentiero non è censito dal C.A.I., ma nel rifugio si trovano le cartine geografiche con la mappa dell’intero giro de la Mònt da ‘l fén. La tranquilla camminata tocca le località di Val d’Antermont, Le Sale e Ru Avace. Il dislivello complessivo è di 250 metri. Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Pastin con polenta B) Capriolo in salmì con polenta C) Canederli di spinaci co automobilistico, ci si incammina verso Malga Fiorentina. Molti, lungo il percorso, i punti panoramici che offrono un’ampia visuale su Civetta, Marmolada, Sella e Lastoni. Ancora un breve tratto di strada fuori dal bosco ed ecco il rifugio Città di Fiume, dal quale si gode di uno straordinario panorama sulla parete nord del Pelmo. La durata della camminata è di circa un’ora, il dislivello è di 260 metri. L e a lt e v i e d e l g u st o € 8,00 € 13,50 € 5,80 i piatti del rifugio A) Pastin con polenta e funghi € 11,00 B) Zuppa d’orzo € 7,50 C) Affettati misti e formaggio da agricoltura biologica di montagna € 8,50 35 36 Circuito C Pelmo Rif. Venezia - A. De Luca Località Forcella Staulanza - Zoldo Alto Tel.: 0437 788566 - www.staulanza.it - [email protected] Apertura: 10/06 - 30/09 e 23/12 - 18/03 - Posti Letto: 20 so Pelf”, luogo assolato e molto panoramico. La camminata continua quindi verso i Lach e termina ai Campi di Rutorto, altra pittoresca zona di pascolo, ove sorge il rifugio Venezia. Il tempo di percorrenza è di circa 2 ore, il dislivello di 164 metri. Con una breve deviazione, dal sentiero 472 si può raggiungere il masso dove sono impresse le orme di alcuni dinosauri (si veda la scheda del rifugio Staulanza). Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Canederli in brodo B) Canederli con ricotta affumicata C) Penne peperoni e spek Pelmo Rifugio Passo Staulanza m. 1783 m. 1947 Località Campi di Rutorto - Vodo di Cadore Tel.: 0436 9684 - [email protected] Apertura: 15/06 - 24/09 - Posti Letto: 55 Piacevole e rilassante è l’itinerario che dal passo Staulanza (1783 m.) conduce al rifugio Venezia (1947 m.). Il percorso, dopo il breve tratto iniziale in salita, si sviluppa tutto su dolci saliscendi lungo il versante meridionale del Pelmo. Usciti dal bosco, presso lo spigolo occidentale del Pelmetto, si prosegue sul sentiero 472 sotto la verticale della Fisura, fino a raggiungere gli ampi pascoli de “Le Mandre Circuito C Parte dal rifugio Staulanza l’itinerario per le “Orme dei dinosauri”, la facile passeggiata che conduce all’enorme masso franato dal Pelmetto sul quale sono impresse le impronte di alcuni animali preistorici risalenti a 220 milioni di anni fa. Parcheggiata l’auto al passo Staulanza, si sale lungo il sentiero 472, camminando nel bosco sino a raggiungere gli splendidi altopiani del monte Pelmo. In prossimità dello spigolo meridionale del Pelmetto si devia a sinistra, risalendo un ripido terreno ghiaioso e giungendo così al luogo dove si sono fossilizzate nella roccia le impronte di almeno tre dinosauri (2050 m.). L’itinerario presenta un dislivello di 267 metri. Il tempo di percorrenza per l’andata è di 1 ora e 30 minuti. La via del ritorno, in discesa, richiede invece meno tempo: la si completa in 1ora. L e a lt e v i e d e l g u st o € 7,50 € 7,50 € 6,00 i piatti del rifugio A) Casunziei alle rape rosse e semi di papavero € 9,00 B) Formaggio alla piastra con verdure grigliate € 11,50 C) Cestino di pastasfoglia con frutti di bosco e yogurt naturale € 4,00 37 38 Circuito D Col di Lana Rifugio Incisa Località Passo Incisa - Livinallongo del Col di Lana Tel.: 0436 79313 Apertura: 1/01 - 31/12 - Posti Letto: 4 Località Valfréda - Pian de Cros - Falcade Tel.: 0437 599150 - www.floralpina.it - [email protected] Apertura: 1/01 - 31/12 - Posti Letto: 59 dai bikers che trovano qui il terreno e la pendenza ideale per la mountain bike. Salendo da passo Campolongo si ammirano le cime circostanti in particolare verso Ovest il “Piz da Lech”. Dal passo si raggiunge il rifugio in circa un’ora superando un dislivello di un centinaio di metri. Più lunghi ma egualmente piacevoli i sentieri che salgono dalle frazioni di Livinallongo. Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Canederli di porcini al burro fuso B) Casunziei di spinaci e ricotta C) Strudel di riso e pere Marmolada - Sas de Valfréda Rifugio Flora Alpina m. 1818 m. 1925 IL rifugio Incisa è assunto come meta ideale di numerosi percorsi nel verde. Punto di arrivo dello Jägerweg (sentiero del cacciatore) che salendo da Corvara raggiunge dapprima il passo di Campolongo ed il rifugio attraverso il passo Incisa. Straordinari i sentieri che salgono dalle frazioni di Livinallongo, da Cherz, da Corte e Contrin. La zona è anche molto frequentata Circuito D E’ molto panoramico l’itinerario che dal rifugio Flora Alpina, nella soleggiata conca di Pian de Cros e poco lontano dal passo San Pellegrino, conduce in un’ora e 30 minuti alla Malga ai Lach. Dal Flora Alpina ci si immette sul sentiero che porta ai “casoni” di Valfredda, per poi proseguire lungo la mulattiera che si addentra nella valle fino all’attraversamento del rio Valfredda. Si continua quindi sul sentiero 691 verso la Forcella “I Marmoi”, arrivando così alla Malga ai Lach. Questo tragitto, facile (non presenta particolari dislivelli) ma molto scenografico, permette di godere di un ampio panorama sulle vallate della zona, con i casoni adagiati sui verdi prati della Valfredda. Splendido anche il colpo d’occhio sulle Pale di San Martino e sul gruppo della Marmolada. L e a lt e v i e d e l g u st o € 9,50 € 9,50 € 4,00 i piatti del rifugio A) Gnocchi di patate alla ricotta affumicata€ 7,50 B) Schiz con polenta € 12,00 C) Zuppa di fagioli alla falcadina € 6,50 39 40 Pale di San Martino / Agner Circuito D Rif. E. Scarpa - O. Gurekian m. 1735 200 metri), lungo il quale si possono ammirare i colori delle rare specie di piante che crescono nel giardino roccioso e selvaggio delle Pale di San Martino. Il tempo di percorrenza è di 4-6 ore, ma lo si può abbreviare a 2-3 ore scendendo in prossimità del Col Colànder sul sentiero 769 per fare rientro al rifugio. L’itinerario offre diversi ripari naturali, utili per proteggersi in caso di pioggia. Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Gnocchi di zucca B) Minestrone di farro e fagioli C) Formaggio schiz con polenta Pizzocco Rifugio Casera Ere m. 1297 Località Malga Losch - Voltago Agordino - Posti Letto: 38 Tel.: 0437 67010 - www.seggioviafrassene.com - [email protected] Apertura: 20/06 - 20/09 e 23/12 - 8/01 e in quasi tutti i weekend Il rifugio Scarpa Gurekian è raggiungibile dal centro di Frassené Agordino con la seggiovia che dal paese sale sino a malga Losch (1700 m.), oppure a piedi, camminando per una o due ore (la durata varia in base al percorso scelto). Dal rifugio si accede al sentiero naturalistico “Fabio Miniassi”, un itinerario molto panoramico e di facile percorribilità (il dislivello è di Circuito D Località Ere - San Gregorio nelle Alpi Tel.: 0437 800000 - CELL.: 338 7437565 - [email protected] Apertura: 15/06 - 15/09 - Posti Letto: 16 Il rifugio Casera Ere è situato in una panoramica radura ai piedi del Piz, propaggine meridionale del monte Pizzocco. Una piacevole escursione per raggiungere il rifugio si può intraprendere salendo da Roncoi, frazione di San Gregorio nelle Alpi. Il sentiero parte dal parcheggio in località Roer (747 m.), la segnaletica da seguire è quella che indica il bivacco Palia (1577 m.). Si cammina in salita (le pendenze in certi tratti sono piuttosto ripide) tra i boschi della Val Brentass, oltrepassando Forcella Intrigos (1249 m.), fino a raggiungere il bivacco. Da qui, lungo il sentiero 851, si comincia a scendere al rifugio Casera Ere (1297 m.), punto ideale per ammirare dall’alto i paesaggi della Val Belluna. Dopo la sosta per il pranzo, in meno di un’ora si fa ritorno al luogo di partenza. Il dislivello complessivo è di 850 metri. L e a lt e v i e d e l g u st o € 8,00 € 8,00 € 8,00 i piatti del rifugio A) Schiz con polenta B) Patate con capus e formaggio C) Crostata fatta in casa € 7,50 € 6,50 € 3,00 41 42 Circuito E Moiazza Rif. P.sso Duràn “Cesare Tomè” m. 1601 Località Passo Duràn - La Valle Agordina Tel.: 0437 65199 - Cell. 338 7437565 - [email protected] Apertura: dal 21/06 al 21/09 - Posti Letto: 22 Piacevole escursione proposta dal passo Duran al bivacco Grisetti. Per raggiungere la panoramica terrazza del Grisetti si parte dal passo imboccando il sentiero 578. In breve il sentiero penetra nel bosco perdendo quota. In basso a destra sarà visibile il paesino di Chiesa. Si raggiunge un promontorio superando un grande canalone detritico formatosi in località “Livinal del Bus”, di seguito un passaggio più impegnativo richiederà attenzione. Al bivio si svolta a sinistra e Moiazza Rif. S. Sebastiano al Passo Duran m. 1595 Località Passo Duran - Zoldo Alto - Tel.: 0437-62360 www.passoduran.it - [email protected] Apertura: Annuale - Posti Letto: 25 con breve ma ripida salita si raggiunge il bivacco dedicato a Giovanni Grisetti, ricordato all’interno dello stesso da una poesia. Verso Sud notevole il panorama su diversi gruppi dolomitici tra cui Pelmo, Sorapiss, Antelao, Spiz Zuel,Rite, Cridola, Monfalconi etc. Per il ritorno si può seguire in discesa il segnavia CAI 599 passando per Casera Moiazza prima di confluire sul tratto percorso all’andata. Si raccomanda di utilizzare la cartina topografica della zona. Dislivello in salita m. 450; Percorrenza h. 4.30. Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Formaggio fuso con polenta B) Goulasch con polenta C) Zuppa di porri e patate Circuito E Si propone di seguire il sentiero n.578 che a destra del rifugio, dopo circa 450m interseca la strada silvo pastorale di servizio alle casere Duran e al Rif. Carestiato. Da subito un prezioso punto panoramico verso Zoldo, da dove ammirare il Monte Pelmo e l’allineamento: Spiz Agnellesa, Monte Punta, Col Duro e Monte Rite. Il “Crep di casa matta” che ci lasciamo sulla sinistra presenta dei camminamenti e delle gallerie della grande guerra. Giunti nell’ampio pianoro che accoglie,sulla sinistra le casere Duran, si apre in modo molto spettacolare la veduta della catena del S.Sebastiano Tamer. Si prosegue ancora per 15 minuti per imboccare poi un sentiero che porta alla base delle conoidi di detrito della Pala del Bò e Croda Paola dove è facile imbattersi in fossili del triassico. Con il tempo di percorrenza di circa due ore si rientra prima alle casere Duran e poi al Rif. S.Sebastiano. L e a lt e v i e d e l g u st o € 7,00 € 8,00 € 5,00 i piatti del rifugio A) Schiz funghi e polenta B) Pasta e fagioli C) Strudel € 11,00 € 6,00 € 3,00 43 44 Circuito E Mezzodì - Pramper Rif. Casèl Sora ‘l Sass - G. Angelini m. 1588 Località Sora ‘l Sass de Medodì - Forno di Zoldo Tel.: 0437 788597 - www.rifugiosoralsass.it - [email protected] Apertura: 15/06 - 21/09 tutti i gg. 31/05 - 15/06 e 27/09 - 26/10 weekend - Posti Letto: 22 Accesso n 1 da Forno di Zoldo-Castelàz per la casera di Mezzodì. Dislivello: 592 m Difficoltà: E Durata: ore 1,20 1,45 circa - Sentiero: n 534 Castelàz (996 m) inizio della val Prampèr passando per Faìn arrivati a Castelaz dopo poco si parcheggia l’auto e si imbocca a sx il ripido sentiero che attraversa il torrente Prampèr inerpicandosi per un dirupato vallone con salti d’acqua, denominato Triòl del Pissàdol. Più in alto del vallone si risale direttamente seguendo alcuni avvallamenti fino a raggiungere da sud est la casera di Mezzodì (1349 m) da qui il sentiero converge col sentiero che proviene da Forno di Zòldo in un unico tracciato che giunge al prato su cui sorge il rifugio. Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Formaggio alla piastra con polenta € 8,00 B) Gnocchetti de Càdin con burro e ricotta affumicata € 6,00 C) Torta di mele € 3,00 Circuito E Mezzodì Prampèr Rif. Sommariva al Pramperèt m. 1857 Località PrÀ de la Vedova - Longarone Tel.: 337 528403 Apertura: 20/06 - 20/09 - Posti Letto: 30 E’ percorribile in 2 ore e 30 minuti il bell’itinerario che da Forno di Zoldo porta al rifugio Pramperet. Lasciata l’auto a Pian de la Fòpa (1210 m.), si procede a piedi sulla strada che sale lungo il torrente, sotto le frastagliate cime degli Spiz di Mezzodí, arrivando al pianoro erboso di Pian dei Aonìz dentro ai confini del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. La carrareccia affronta poi alcuni tornanti ed esce dal bosco in prossimità del pascolo di Pian dei Palùi (1480 m.). L’escursione continua sulla vecchia mulattiera 540 che taglia le pendici ghiaiose sotto il Castello di Moschesin e risale fino alla testata della Val Balanzòla e a Forcella Moschesin (1940 m.). Da qui, proseguendo sul sentiero 523, si raggiunge il verde pianoro di Prà de la Vedova, dove sorge il Rifugio Pramperét (1857 m.). L e a lt e v i e d e l g u st o i piatti del rifugio A) Pastin con polenta B) Gnocchi con ricotta C) Strudel con more € 6,00 € 6,50 € 3,00 45 46 Circuito E Schiara Rifugio Pian de Fontana m. 1632 Località Pian de Fontana - Longarone - Tel.: 335 6096819 www.goldnet.it/piandefontana - [email protected] Apertura: 20/06 - 20/09 - Posti Letto: 26 Al rifugio Pian de Fontana si arriva da Soffranco, lungo il sentiero 520 che si sviluppa in un ambiente ancora integro e di particolare fascino, ricco di corsi d’acqua, con una flora e una fauna eccezionalmente abbondanti e variegate. Lasciata l’auto nei pressi del Pont de i Ross, poco lontano dal centro del paese, si prosegue sul sentiero che attraversa la Val de i Ross. La salita è costante, almeno fino allo spiano che si incontra in prossimità delle casere dei Ronch. Superato un torrente, bisogna affrontare l’ultimo tratto, particolarmente ripido. Altri 20 minuti di cammino e si esce dal bosco, giungendo così al pascolo dove sorge il rifugio. Il dislivello complessivo è di 737 metri. Dal Pont de i Ross a Pian de Fontana si impiegano circa 2 ore e 30 minuti. Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Pasta mantecata al sugo di salsiccia e ricotta affumicata € 7,00 B) Formaj frit con cipolla erbe aromatiche e polenta € 7,50 C) Schiacciata di nocciole al miele e farina di mais € 3,00 Circuito E Schiara Rifugio 7° Alpini m. 1502 Località Pis Pilòn - Belluno - Tel.: 0437 941631 www.rifugiosettimoalpini.it - [email protected] Apertura: 16/06 - 23/09 - Posti Letto: 58 Servono quasi tre ore di cammino per arrivare da Case Bortot (694 m.), località poco lontana dal centro di Belluno, al rifugio 7° Alpini, nella selvaggia conca del Pis Pilon. Dal parcheggio si imbocca il sentiero 501 che segue la valle del torrente Ardo attraverso un fitto bosco di latifoglie. La vera salita inizia solo dopo il primo tratto pianeggiante che conduce al ponte del Mariano (681 m.). Superati Col de le Ortighe (918 m.) e due ponti sull’Ardo, va affrontato un pendio particolarmente ripido, un tempo spauracchio degli escursionisti perché molto esposto al sole: è ancora noto come il “Calvario”, anche se oggi è riparato dalla vegetazione. Usciti dal bosco si scorge il rifugio (1502 m.), principale punto di partenza per le vie ferrate della Gusela e dello Schiara. Il dislivello complessivo dell’itinerario è di 900 metri. L e a lt e v i e d e l g u st o i piatti del rifugio A) Formaj frit con polenta e funghi B) Pastin con polenta € 8,50 € 6,50 47 48 Circuito F Visentin Rifugio Angelo Bristot m. 1612 Località La Busa - Col Toront - Belluno Tel.: 338 9553434 - [email protected] Apertura: 19/07 - 7/09 e 24/12 - 17/04 - Posti Letto: 6 La seggiovia che sale dal piazzale del Nevegal è il mezzo più comodo per raggiungere il rifugio Bristot, distante solo 10 minuti a piedi dal suo arrivo. Dopo la sosta per il pranzo si può tornare a valle lungo il panoramico itinerario che si sviluppa sul Col Visentin e che termina nei pressi della stazione di partenza della seggiovia (1070 m.), alla fine di una lunga discesa nel bo- sco. Raggiunto il rifugio 5° Artiglieria (1763 m.), si seguono due sentieri: prima il “Costa del Sol” e poi il “Costa dei Pin”. Sono molti i punti panoramici con vista sulla Val Belluna offerti dal percorso. La camminata dura circa 3 ore ed è interessante anche dal punto di vista naturalistico: si possono infatti ammirare diversi tipi di piante, come narcisi, genziane, orchidee, rododendri e stelle alpine. Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Polenta pastin formaggio e contorni€ 13,00 B) Agnello dell’Alpago con patate € 14,00 C) Zuppa d’orzo € 6,00 Circuito F Visentin Rifugio 5° Artiglieria Alpina m. 1763 Località Col Visentin - Belluno Tel. e Fax: 0437 27110 - [email protected] Apertura: 1/04 - 30/10 - apertura invernale solo festiva - Posti Letto: 16 Itinerario ideale per recarsi sulla sommità del Col Visentin, luogo ove sorge il rifugio 5° Artiglieria Alpina, è quello che parte in prossimità del ristorane La Casera, a pochi minuti di macchina dal piazzale del Nevegal. Si sale lungo l’agevole sentiero 13, raggiungendo in 20 minuti il Giardino Botanico delle Alpi Orientali, famoso in tutta Europa per le sue collezioni di piante montane. Ammirando lo splendido panorama sul lago di Santa Croce, sull’ALPAGO e sul Cansiglio, si continua verso il rifugio ex Brigata Cadore, fino a raggiungere le “Creste”. La passeggiata prosegue in quota, senza particolari dislivelli, sulla cima del Col Toront e quindi sul Col Visentin. Dal rifugio 5° Artigliera Alpina si gode di un’ampia veduta a 360° sulle Dolomiti e sulla Val Belluna. Nelle giornate più limpide, guardando a sud, si riescono a scorgere le coste dell’Adriatico i Colli Euganei e persino le coste della Croazia. L e a lt e v i e d e l g u st o i piatti del rifugio € 12,00 A) Grigliata mista con polenta B) Coniglio alla bellunese con polenta € 12,00 C) Pastizada de mus (asino) con patate saltate e polenta € 12,00 49 Circuito F Visentin Via R. Psaro, 21 - 32100 Belluno Tel. 0437 940084 • Fax 0437 940073 E-mail: mail@infodolomiti. it Web: www. infodolomiti. it Rifugio Pranòlz m. 780 Località Pranòlz - Trichiana - Tel. e Fax: 0437 757010 Cell. 347 1092858 - www.rifugiopranolz.com - [email protected] Apertura: 1/01 - 31/12 - Posti Letto: 5 UFFICI INFORMAZIONI TURISTICHE AGORDO: via XXVII Aprile, 5A Tel. 0437 62105 - Fax 0437 65205 [email protected] ALLEGHE: P.zza Kennedy, 17 Tel. 0437 52 33 33 - Fax 0437 723881 [email protected] ARABBA: via Boè Tel. 0436 79130 - Fax 0436 79300 [email protected] AURONZO DI CADORE: via Roma, 10 Tel. 0435 9359 - Fax 0435 400161 [email protected] BELLUNO: P.zza Duomo, 2 Tel. 0437 940083 - Fax 0437 958716 [email protected] CALALZO DI CADORE: via Stazione, 37 Tel. 0435 32348 - Fax 0435 517225 [email protected] CANALE D’AGORDO (proloco): P.zza Papa Luciani, 1 Tel. 0437 590250 - Fax 0437 590250 [email protected] Parte dal rifugio Pranolz l’itinerario ad anello che conduce al Pian de le Femene, colle molto panoramico posto al confine tra le province di Belluno e Treviso. La camminata, percorribile in 4 ore, si sviluppa in quota e presenta un dislivello di 400 metri. Lasciato il rifugio (780 m.) si affronta un primo tratto in salita, poi, attorno agli 800 - 900 metri di altitudine, la strada sterrata (alcuni tratti sono asfalta- ti) prosegue pianeggiante nel bosco fino al Pian de le Femene (1163 m.), il punto più alto della passeggiata. Da qui il panorama si apre su tutta la pianura veneta: sono ben visibili i laghi di Revine, le colline e le città della Marca e, nelle giornate di cielo limpido, anche le coste adriatiche. Si scende quindi sul versante bellunese lungo il Canal di Limana, passando per Melere. Le alte vie del gusto i piatti del rifugio A) Cervo con polenta € 12,00 B) Gallina alla cacciatora con polenta € 10,00 C) Piatto rustico del rifugio con polenta € 10,00 Tel. 0437 770119 - Fax 0437 770177 [email protected] MEL (Comune): P.zza Papa Luciani, 1 Tel. 0437 540321 - Fax 0437 753354 [email protected] MISURINA (Consorzio): Via Monte Piana Tel. 0435 39016 - [email protected] PADOLA DI COMELICO SUP. (Consorzio): c/o Casa della Regola di Padola - P.zza S. Luca, 18 Tel. 0435 67021 - Fax 0435 479091 [email protected] PEDAVENA (proloco): Via Roma, 11 Tel. 0439 301943 - Fax 0439 301943 [email protected] PIEVE DI CADORE: P.zza Municipio, 13 Tel. 0435 31644 - Fax 0435 31645 [email protected] PONTE NELLE ALPI (proloco): Piazzale al Bivio, 14 Tel. 0437 981792 - Fax 0437 981792 [email protected] CORTINA D’AMPEZZO: P.zza S. Francesco, 8 Tel. 0436 3231 - Fax 0436 3235 [email protected] PUOS D’ALPAGO (proloco): Piazza Papa Luciani 7 Tel. 0437 454650 - Fax 0437 454650 [email protected] CROCE D’AUNE (proloco): Passo Croce d’Aune Tel. 338 6828865 - Fax 0439 301943 [email protected] ROCCA PIETORE: Loc. Capoluogo, 15 Tel. 0437 721319 - Fax 0437 721290 [email protected] FALCADE: corso Roma, 1 Tel. 0437 599241 - Fax 0437 599242 [email protected] S. VITO DI CADORE: Corso Italia 92/94 Tel. 0436 9119 - Fax 0436 99345 [email protected] FARRA D’ALPAGO: Viale al Lago Tel. 0437 46448 - Fax 0437 46448 [email protected] SANTO STEFANO DI CAD. : P.zza Roma, 37 Tel. 0435 62230 - Fax 0435 62077 [email protected] FELTRE: P.zza Trento e Trieste, 9 Tel. 0439 2540 - Fax 0439 2839 [email protected] SAPPADA: Borgata Bach, 9 Tel. 0435 469131 - Fax 0435 66233 [email protected] FORNO DI ZOLDO: Via Roma, 10 Tel. 0437 787349 - Fax 0437 787340 [email protected] SELVA DI CAD. (proloco): P.zza S. Lorenzo Tel. 0437 720243 [email protected] LIMANA (Comune): Via Roma, 90 Tel. 0437 966120 - Fax 0437 966166 [email protected] [email protected] TAMBRE: P.zza 11 Gennaio 1945, 1 Tel. 0437 49277 - Fax 0437 49246 [email protected] LONGARONE (proloco): P.zza Gonzaga, 1 c/o Centro Culturale “F. Parri” ZOLDO ALTO: Viale Dolomiti, 4 Tel. 0437 789145 - Fax 0437 788878 [email protected] Grafica e Stampa: Print House Cortina - www.print-house.it - Foto: Print House Cortina e Archivio Dolomiti Turismo - Foto di copertina: Luana De Toni 50 A cura di: Via R. Psaro, 21 - 32100 Belluno Tel. 0437 940084 • Fax 0437 940073 E-mail: mail@infodolomiti. it Web: www. infodolomiti. it