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Indice
Saluto del Presidente della Provincia Sergio Reolon
Cartina dei rifugi aderenti
Le alte vie del gusto
Pastin alla Bellunese
CIRCUITO “A” - Dai Cadini di Misurina al Col Quaternà
CIRCUITO “B” - Da Sappada a Pieve di Cadore
CIRCUITO “C” - Giro del Monte Pelmo
CIRCUITO “D” - Dal Col di Lana alle Vette Feltrine
CIRCUITO “E” - Dal S.Sebastiano alla Schiara
CIRCUITO “F” - Nevegal - Pranolz
Rifugio Col de Varda
Rifugio Auronzo
Rifugio Antonio Berti
Rifugio Italo Lunelli
Rifugio Rinfreddo
Rifugio Piani del Cristo
Rifugio Sorgenti del Piave
Rifugio 2000
Rifugio Ten. Giuseppe Fabbro
Rifugio Padova
Rifugio Ciaréido
Rifugio Dino e Giovanni Chiggiato
Rifugio Galassi
Rifugio Antelao
Rifugio Aquileia
Rifugio Città di Fiume
Rifugio Venezia - A. De Luca
Rifugio Passo Staulanza
Rifugio Incisa
Rifugio Flora Alpina
Rifugio E. Scarpa - O. Gurekian
Rifugio Casera Ere
Rifugio P.sso Duràn “Cesare Tomè”
Rifugio S. Sebastiano al Passo Duran
Rifugio Casèl Sora ‘l Sass - G. Angelini
Rifugio Sommariva al Pramperèt
Rifugio Pian de Fontana
Rifugio 7° Alpini
Rifugio Angelo Bristot
Rifugio 5° Artiglieria Alpina
Rifugio Pranòlz
Elenco uffici informazioni turistiche
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Le cime spettacolari delle Dolomiti e i sapori della nostra terra.
Vuole essere un concentrato di emozioni, visive e del palato, il progetto “Alte Vie del Gusto” sviluppato da Dolomiti Turismo partendo
da una felice intuizione del giornalista Giovanni Chiades.
Coniugare i percorsi di alta montagna con la cucina tipica del
territorio bellunese significa offrire un motivo in più di visita alle
migliaia di turisti che ogni estate si inerpicano sulle Dolomiti.
Significa anche valorizzare le risorse locali, in particolare l’agricoltura. Ecco allora un ghiotto invito a conoscere e apprezzare
prodotti genuini, lavorati con cura maniacale dai contadini e da
decine di artigiani secondo le antiche tradizioni dei nostri avi per
trasformarli in piatti da gustare in quota, al culmine di un’escursione
impegnativa o di una passeggiata rilassante.
Montagna e cultura enogastronomica bel Bellunese sono un
tutt’uno. Perché la potente bellezza delle Dolomiti è frutto anche
della conservazione del territorio i cui primi custodi sono proprio
i nostri agricoltori.
Sergio Reolon
Presidente della Provincia.
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SORGENTI DEL PIAVE
Rinfreddo
LUNELLI
2000
BERTI
AURONZO
COL DE VARDA
Ciaréido
CHIGGIATO
GALASSI
Incisa
PIANI DEL CRISTO
Ten. G. Fabbro
Antelao
CITTÀ DI FIUME
PADOVA
STAULANZA
AQUILEIA
Le alte vie del gusto
cartina dei rifugi aderenti
VENEZIA
S. Sebastiano
FLORA ALPINA
P.sso Duràn
Casèl Sora ‘l Sass
PRAMPERET
PIAN DE FONTANA
SCARPA
7° ALPINI
CASERA ERE
BRISTOT
5° ARTIGLIERIA ALPINA
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Timb o
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PRANOLZ
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Le alte vie del gusto
I rifugi
L’edizione 2009/2010 delle Alte Vie del Gusto raccoglie 31 Rifugi Alpini ed escursionistici
della provincia i cui gestori hanno sottoscritto “ La carta di assicurazione della Qualità.” La
Carta rappresenta un impegno del gestore del rifugio ad assicurare al proprio ospite che:
1) nel periodo di apertura del rifugio sarà disponibile tutti i giorni il Pastin ed altri piatti
della cucina tipica bellunese preparati secondo la tradizione; 2) nella preparazione dei
piatti di cui sopra si è cercato il più possibile di utilizzare come ingredienti prodotti provenienti dalle aziende agricole, dagli allevamenti e dai caseifici locali e che essi verranno
opportunamente segnalati; 3) nella scelta degli ingredienti così come nella preparazione
dei piatti si è il più possibile seguita la stagionalità e la tradizione della cucina della
montagna bellunese; 4) ogni struttura aderente ha suggerito un itinerario, un percorso
coinvolgente in un ambiente di fascino delle montagne bellunesi, delle Dolomiti; 5) in
zone adiacenti, i rifugi aderenti propongono degli itinerari di collegamento , anche di
più giorni che uniti alle proposte gastronomiche danno vita alle “Alte Vie del Gusto”.
Alte Vie del Gusto premia i frequentatori dei rifugi con un gustoso cestino di prodotti tipici
bellunesi. Ai “fedelissimi” che dimostreranno il pernottamento o la degustazione dei
piatti tipici proposti, in almeno cinque rifugi diversi, comprovati dal timbro del rifugio,
apposto sull’opuscolo, verrà consegnato un cesto di prodotti tipici.
Per i fedelissimi residenti fuori provincia, un interessante seguito: saranno nostri ospiti
all’evento Dolomiti in Festa 2010 o 2011 In particolare verrà organizzata per loro una visita
guidata agli stands della manifestazione con degustazione di piatti tipici bellunesi.
L’opuscolo timbrato, va recapitato presso gli uffici di Dolomiti Turismo in via Psaro
21 a Belluno, corredato di recapiti telefonici e mail, entro il 30 settembre 2009
e 30 settembre 2010. La consegna dei cesti avverrà in autunno in un incontro
comune presso i locali della Provincia.
I rifugi alpini, nati per lo più tra la fine dell’Ottocento ed i primi trent’anni del
Novecento, sono stati costruiti in luoghi allora solitari ma strategici per dare
ospitalità e ristoro a turisti ed alpinisti che d’estate frequentavano le montagne
come attività sportiva.
Il servizio era sostanzialmente di giaciglio e cena serale calda.
La cucina praticata era quella possibile in luoghi con difficoltà di approvvigionamento e con domanda quantitativamente imprevedibile.
Necessità quindi di alimenti facilmente trasportabili, conservati e conservabili (salumi, formaggi, pane secco), di cotture semplici su fuochi modesti per
cibi da potersi utilizzare per più giorni (minestroni e stufati), con l’obbligo di
nessun spreco.
La grande trasformazione avviene negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento.
La costruzione di nuove strade, nuovi mezzi meccanici di risalita, automezzi a
quattro ruote motrici, nonché la diffusione degli sport invernali, hanno portato
e continuano a portare nei rifugi una nuova e crescente clientela, costituita
non solo da sportivi, ma soprattutto da gitanti giornalieri che desiderano
godere comodamente il paesaggio e l’ambiente in tutte le sue manifestazioni,
compreso un pasto di mezzogiorno il più possibile tipicizzato, comunque in
sintonia con la montagna e le locali tradizioni culinarie.
Pastin alla Bellunese: Ingredienti
P r o ce d i m e nt o
• Kg. 1 Spalla di maiale senza sugo
• Kg. 1 Pancetta di maiale senza cotica
• Kg. 0,70 carne di manzo di prima scelta
• Gr. 50 sale
• Gr. 5 pepe appena macinato
• Nr. 20 grani di finocchio o scarier pestato
• Lt. 0,300 vino bianco
Corrado Bosco
Macinare al tritacarne con una piastra del nr. 10 il maiale,
la pancetta, il manzo, aggiungere sale, pepe, finocchio e il
vino. Mescolare bene con le mani finchè si attacca alle dita.
Conservare in frigo avvolto nella pellicola. Si consuma a
crudo sui crostini di pane, lo si cuoce nel burro a forma di
polpette (arrostito) e anche sfumato con l’aceto
La speziatura è soggettiva e personalizzata.
Servire con polenta.
Enzo De Pra
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CIRCUITO “A”
Dai Cadini di Misurina al Col Quaternà
Ardito percorso che unisce i Cadini al gruppo del Popera attraverso passaggi
spettacolari. Le proposte culinarie tipiche dei 5 rifugi aderenti al progetto che
si incontrano lungo il percorso
sapranno appagare il palato
degli escursionisti al pari della
calorosa accoglienza a loro
riservata.
1ª Tappa: Si parte dal rifugio
Col de Varda, raggiungibile
da Misurina per sentiero o
sfruttando la seggiovia. Si
imbocca verso Nord il sentiero
attrezzato Bonacossa nr.117
che scavalca prima Forcella
Misurina e a seguire la Forcella del Diavolo per giungere poi al rifugio Fonda Savio
al Passo dei Tocci. Ancora un
avvallamento per scollinare
Forcella Rinbianco dove ha
inizio il tratto attrezzato: la
via ferrata Bonacossa, costruita dagli Alpini nel corso della
Grande Guerra, da percorrere con l’attrezzatura da ferrata (per esperti). Si
passa lungo il bordo del crinale del monte Ciampedele e poi in breve al Rfugio
Auronzo, meta di giornata. (h.5.00) 2ª Tappa: Da qui in direzione Nord-Est si
procede sul segnavia (segnavia 101 104) alla volta dei rifugi Lavaredo, Pian
di Cengia, Comici, con possibilità di sosta e pernottamento anche al Carducci posto poco sotto la Forcella Giralba, (h.3.00). Si inizia da qui il volo sulla
spettacolare via attrezzata “Strada degli Alpini”,(per esperti – da percorrere
con attrezzatura da ferratA), ove saranno ancora visibili numerose opere
belliche. Passando accanto alla Torre Undici e valicata l’omonima forcella si
piega ad Est e con tratto attrezzato si scollina il “Passo della Sentinella”. Una
ripida discesa per il Vallon di Popera condurrà alla meta di tappa: il Rifugio
Berti.(h.4.00 da forcella Giralba – h.7.00 dall’Auronzo). 3ª Tappa: Si percorre
il sentiero verso Sud-Est (Segnavia 153), direzione forcella dei Camosci. Dopo
l’avvallamento del Cadin dei Bagni, prima di raggiungere il Bivacco Piovan si
piega verso Nord e con ripida discesa (Segnavia 123) eccoci nei pressi del lago
Ciadin. Ora il Rifugio Lunelli non è lontano e vi si arriva senza eccessivi dislivelli
(Segnavia 164),(h 3.00 dal Berti). 4ªTappa: Si percorre l’ex strada militare che in
un’ora conduce attraverso i pascoli del Colesei alla forcella Pian de la Biscia. Si
scende su segnavia 124 verso il passo di Monte Croce Comelico a quota 1636.
Attraversata la rotabile lungo la stradina verso il Col della Croce si prosegue
su sentiero Cai 149 che raggiunge i 1887 metri del Rifugio Rinfreddo, (h.2.30
da Pian de la BisciA), nel magnifico bosco di Rinfreddo, meta finale di questa
via del Gusto. 5ª Tappa: Dopo aver gustato le proposte culinarie del rifugio,
si rientra alla statale in zona Valgrande attraverso la Val di San Valentino
(h.3.00 dal rifugio Rinfreddo).
info utili
in f o u t ili
Tappe 5
Itinerario per escursionisti esperti
che richiede attrezzatura da via ferrata.
Cartografia Euroedit scala 1:30000c/o uffici iat
Cartografia Tabacco scala 1:25000 fogli 010 - 017
Info pernottamenti e trasporto pubblico:
iat Auronzo Tel.04359359 - iat Santo Stefano Tel. 043562230
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CIRCUITO “B”
Superbo percorso che unisce la zona di Sappada al Centro Cadore attraverso
il valico di Sella Campigotto. L’itinerario proposto ricalca, nella prima parte,
alcuni tratti o varianti dell’ “Alta
Via nr. 6”, per infilarsi nel cuore
del Cadore appoggiandosi ai
rifugi aderenti al progetto.
1ª Tappa: Si parte da Sappada,
dalla strada principale nella
zona della borgata Puiche, sulla
sinistra ha inizio il sentiero CAI nr.
139. Lo si segue guadagnando
rapidamente quota sino al Rifugio Piani del Cristo, (h.1.00) prima stazione del percorso che ci
attende con le prelibatezze della
sua cucina. Si prosegue risalendo la Val Sesis lungo il Sentiero
Naturalistico del Piave piegando
più avanti a est, nei pressi di un
tornante, seguendo la direzione
del Rifugio “Sorgenti del Piave” per il meritato ristoro (h.2,30
da Sappada). Si continua dal rifugio ritornando brevemente sui propri passi fin
verso il parcheggio per imboccare i segnavia CAI 136, 129 e 135 lungo i pascoli
alti sul percorso della Alta Via nr.6. Lo si segue attraversando la sella del Monte
Franza e il passo del Mulo per scendere nella meravigliosa conca dei laghetti
d’Olbe (h.2.30 dal Sorgenti del Piave). Si piega ora verso Est per il segnavia 138
per raggiungere senza eccessive difficoltà altimetriche il nostro terzo punto di
sosta: Il Rifugio 2000, che offrirà vitto ed eventuale alloggio ai precorritori, h (
0.45 dai laghi d’Olbe). La discesa su Sappada è vertiginosa ed in breve riporta
in paese in borgata Mühlbach.(h.0.50 dal Rifugio 2000).
2ª Tappa: Tappa lunga che conduce al Rifugio Tenente Fabbro, per percorrerla
si rivelerà particolarmente utile avere al seguito la guida dell’alta via nr. 6.
Da Sappada in zona Camper Park si attraversa il Piave e si segue il segnavia
314 con salita piacevole fino ad intersecare il nr 315 che ci condurrà ora con
ascesa più decisa al passo Elbel, (m.1963).Con breve discesa si raggiunge il
sentiero 201 che permette una sosta nel vicino rifugio De Gasperi, oppure per
i più allenati di proseguire direttamente sempre sul percorso dell’alta via sino
al Rifugio Tenente Fabbro, guadagnando Sella Campigotto, ottimo per il
pernottamento, (h.8.00 da Sappada).
3ª Tappa: Si lascia il Tenente Fabbro alla volta del rifugio Padova. Si seguono i sentieri dell’alta via 6 con un’altra escursione in Friuli per un’altra lunga
cavalcata verso il Centro Cadore. Si raggiunge il passo della Mauria e a metà
via, come utile punto d’appoggio, si trova il rifugio Giaf, (h. 6.30). Dal Giaf
valicando Forcella Scodavacca si plana nella incantata Val di Toro. Qui si trova
il Rifugio Padova, (h.3.00 dal Giaf e 9.30 dal Tenente Fabbro). 4ª Tappa: Dal
Padova si scende per sentiero in direzione del camping Cologna e si attraversa
il vicino ponte sul lago,(h.1.30). Saliti in paese ci si dirige alla frazione di Grea
per iniziare il segnavia 264. Lasciata sulla sinistra la Croda della Madonna si
transita vicino al Baion per proseguire lungo il nuovo segnavia 262 alla meta
di giornata: il Rifugio Ciaréido a
quota m.1969 (h.5.00 da Vallesella
- h.6.30 dal Padova). 5ª Tappa: Si
volge alla via del rifugio Chiggiato
sul segnavia 272 e quindi 262 che si
raggiunge in circa 90 min.La discesa
dal Chiggiato avviene alla volta della
Val D’Oten lungo il segnavia 260, si
scende brevemente la valle fino alla
località “Praciadelan”, dove di prosegue su ampia sterrata in direzione
della cascata delle Pile. Qui la strada si
impenna per condurci ai 2018 m. del
Rifugio Galassi meta della quinta
tappa. (h.6.30 dal rifugio Ciaréido)
6ª Tappa: Meraviglioso tratto che
percorre la morena del ghiacciaio
inferiore dell’Antelao. Il segnavia da
seguire sarà il nr.250. Si raccomanda di avere al seguito imbrago e ramponi. il
Rifugio Antelao a m. 1796 si raggiungerà dopo circa 5 ore. Dopo il meritato
riposo sarà facile raggiungere il fondovalle con la comoda e panoramica
sterrata che plana su Pozzale di Pieve di Cadore(h.4.30). (h.9.30 dal Galassi)
info utili
in f o u t ili
Da Sappada a Pieve di Cadore
Cartografia Euroedit scala 1:30000 c/o Uffici Iat
Cartografia Tabacco scala 1:25000 fogli 01 - 02 - 016
Guida Alta Via nr. 5 e nr. 6 c/o Uffici Iat
Info pernottamenti e trasporti:
Ufficio Iat di Sappada Tel. 0435469131, Iat di Calalzo Tel. 0435 32348,
Iat di Pieve di Cadore Tel. 0435 31644
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CIRCUITO “C”
Giro del Monte Pelmo
Sono quattro i rifugi delle Alte
Vie del Gusto che danno vita a
questo percorso circolare attorno al massiccio dolomitico
del Monte Pelmo. Il percorso si
può svolgere assumendo come
punto di partenza qualsiasi dei
quattro rifugi e le soste in ognuno di essi consentiranno, oltre
al possibile pernottamento, di
degustare le migliori proposte
culinarie tipiche delle Dolomiti.
Suggeriamo di partire dal Rifugio Aquileia in comune di Selva
di Cadore raggiungibile comodamente in auto dal versante
agordino del passo Staulanza,
ove in inverno si trova un centro
di sci nordico. Con partenza dal piazzale del rifugio ci si dirige per mulattiera in
direzione Nord Est, per distese prative si guadagna quota giungendo alla Malga
Fiorentina. Qui si interseca la stradina sterrata che in breve permette di raggiungere il Rifugio Città di
Fiume, dove sostare per
il ristoro,(h.1.00). Dal
Città di Fiume verso Est
per mulattiera (segnavia Cai 480) ci si porta ai
1977m. di Forcella Forada. Scollinata la forcella
si continua sul sentiero
Flaibani (Cai 480) che risalito un canalone transita sotto le cime di Val
d’Arcia per scavalcare
info utili
Durata h.7.00
Dislivello: ascesa m. 1300, discesa m. 1300
Cartografia Euroedit scala 1:30000 c/o Uffici Iat
Cartografia Tabacco scala 1:25000 foglio 015 - 025
successivamente l’omonima forcella, (m.2476). Nella seguente discesa alla
volta del Rifugio Venezia alcune corde fisse agevolano i passaggi più stretti
e attraversato il ghiaione in poco più
di un’ora si raggiunge il rifugio per
una nuova sosta all’insegna della
gastronomia tipica. Dal Venezia al
Rifugio Staulanza si segue il segnavia
472 con piacevole traversata sotto le
rocce del Pelmetto. Vi è qui la possibilità di effettuare una digressione
per ammirare le preistoriche orme
dei dinosauri impresse su un masso,
staccatosi dalla montagna. Il Rifugio Staulanza che sorge a lato del valico si raggiunge in due ore. Per chiudere
il cerchio non resta che avviarsi nuovamente in direzione di malga Fiorentina
coi segnavia 472 e 462 per ridiscendere infine al rifugio Aquileia.
in f o u t ili
Info pernottamenti e trasporti: Iat Alleghe 0437 523333
Iat San Vito di Cadore Tel.0436 9119, Iat Zoldo Alto Tel. 0437 789145
Da Vedere: Orme dei Dinosauri con digressione segnalata
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CIRCUITO “D”
Sono 4 i rifugi dell’alta via del Gusto inseriti nel seguente itinerario. L’esteso sviluppo
longitudinale del tracciato consente di attraversare la provincia nella zona Ovest, un
ideale tred-union tra il Col di Lana e il massiccio del Sella con le Vette Feltrine. Oltre alle
soste nei rifugi aderenti
sarà necessario utilizzare anche altre soluzioni
per il pernottamento.
1ª Tappa: La via inizia
con il Rifugio Incisa in
comune di Livinallongo
del Col di Lana, si raggiunge il rifugio dalla
Strada delle Dolomiti,
salendo dalle frazioni
di Corte oppure Cherz.
Dal rifugio si attraversa
l’altopiano del Cherz e
giunti a passo Campolongo si scende su Arabba lungo il sentiero CAI 638. Poco a sinistra della funivia
di Portavescovo si prosegue per il sentiero 669 che avvicinata la cima del Pizzac
continua per il Rifugio Padon sull’omonimo passo, con possibilità di pernottamento, (h.5.00 dal Rifugio Incisa; dislivello tot. in ascesa m.920).
2ª Tappa: Dal Padon discesa al lago Fedaia e per prati accanto alla rotabile
si raggiunge Malga Ciapela. Si risale il torrente Pettorina sulle tracce dell’Alta
Via n. 2 per scavalcare il valico di Forca Rossa. Per la meravigliosa Valfredda
si divalla lungo la via dei Pastori, 694, che con evidenti indicazioni consente
di raggiungere il nostro secondo rifugio il “Flora Alpina”, (h.7.00; dislivello
in salita m.1100 - in discesa m.1470).
3ª Tappa: Si scende dal Flora Alpina verso la frazione di Somor lungo il sentiero 694.
Con scorciatoie si giunge a Falcade e ci si porta nella zona del Camping Eden; qui ha
inizio la Via Tilman (tabella) che seguiremo alla volta di Gares attraverso, inizialmente,
la valle di Focobon, quindi piegando a sinistra per valicare la forcella della Stia. Scesi
all’omonima Malga si raggiunge l’abitato di Gares con possibilità di pernottamento,
(Albergo Nevada) (h.6.30; dislivello in ascesa m.1100 in discesa m.1500).
4ª Tappa: Ci si porta al Pian delle Giare ove sorge la Capanna Cima Comelle e di qui si inizia un’ascesa verso forcella Campigat alla quale segue su
ottimo tratturo una piacevole discesa sino all’abitato di Taibon Agordino
con numerose possibilità di sosta (anche per l’eventuale pernottamento).
Raggiunta la frazione di Soccol si imbocca la stradina sterrata che prende
avvio in corrispondenza del parcheggio del paesino; la si segue finché diviene
un sentiero con indicazioni, per il Rifugio Scarpa-Guerekian. Sotto le cime
del maestoso Agner si raggiunge il rifugio, meta privilegiata di appassionati
alpinisti e buongustai (h.6.30 da Gares h.3.00 da Taibon; dislivello in ascesa
da Gares m.1500 da Taibon 1130).
5ª Tappa: Dallo Scarpa-Gurekian ci si avvia sul segnavia 773 che, attraversando il Col di Luna immette su una ripida discesa che raggiunge la rotabile
a Forcella Aurine. Da qui per carrareccia in direzione Sud transitando sotto gli
impianti di risalita, ci si dirige per sentieri verso la frazione di Gosaldo: “Le Feste”
(possibilità di pernottamento a Gosaldo
in B&B info iat: 0437
62105; h.3.00). Da
“Le Feste” si scende
ancora in Val del Mis
(ex borgata di California), dove in località
Pattine si imbocca
il sentiero 802 che,
risalito il lungo Vallone di Camporotondo
e scollinata la forcella
Pelse, raggiunge il bivacco di Casera Erera
Brendol, (h.4.30 da Gosaldo - h.7.00 dal Rifugio Scarpa-Gurekian; dislivello in
salita m.1400 dal rifugio) (Il Bivacco Erera Brendol non custodito senza letti
sempre aperto – per accedere alla zona con letti e stufa: info Parco Nazionale
Dolomiti Bellunesi tel. 0439 3328).
6ª tappa: Breve tratto a ritroso e poi verso Sud sul sentiero 851 che seguiremo
sul versante Nord del Pizzocco, dopo il Passo Cimìa e Forcella Intrigos ci si innesta sul 853 e aggirando il monte Piz si giunge alla meta: il Rifugio Casera
Ere (h.4.30; dislivello in salita m.800). Si scende dal rifugio a San Gregorio nelle
Alpi in un’ora circa.
info utili
in f o u t ili
Dal Col di Lana alle Vette Feltrine
Cartografia Euroedit c/o uffici iat:1:30000
Cartografia Tabacco.1:25000 fogli 07 - 015 - 022 - 023
Tappe 6 - Guida Alta Via nr.2 c/o Uffici Iat
Info, pernottamenti e orari trasporto pubblico o taxi:
iat Arabba 0436 79130, iat Falcade 0437 599241,
iat Agordo 0437 62105, iat Belluno 0437 940083
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CIRCUITO “E”
Dal Passo Duran alla Schiara
Superbo itinerario che
traversa il gruppo del
San Sebastiano ripercorrendo tratti o varianti dell’alta via delle
Dolomiti nr.1 di cui
consigliamo di ritirare
la guida presso gli uffici
turistici.
1ª Tappa: La partenza
avviene nei pressi dei
Rifugi Passo Duran
Cesare Tomè e San Sebastiano al Passo Duran, scendendo la rotabile in direzione della val di Zoldo
si incontra una mulattiera sulla destra. E’ il sentiero 536 dell’anello Zoldano che
attraverso la Forcella della
Val Barance e la seguente Forcella “De le Caure”
permette di raggiungere
in circa due ore e trenta la
Baita Angelini, si prosegue
a Est segnavia 536 sino al
Col de Méchiel, sempre sul
percorso dell’anello Zoldano la meta di giornata e
rappresentata dal Rifugio
“Casel Sora l’Sass” a quota 1588 che si raggiunge
dopo 5 ore dalla partenza
2ª Tappa: ancora l’Anello
Zoldano è il leit motiv che
ci conduce; segnavia 532 e poi 531 per attraversare la Val Venier e puntare ai
1943 m. della Forcella Piccola e da qui scendere nel Pra della Vedova ove sorge
il Rifugio Pramperet, meta della seconda tappa, (h. 7.00) dal Rifugio Casel
Sora l’Sass. 3ª Tappa: Dal Pramperet si ritorna verso sud ovest sul sentiero 514
costeggiando le pendici della cima Est delle Balanzòle, la traccia del sentiero
diviene più impegnativa e risaliti alcuni pendii ghiaiosi si perviene alle forcelle
delle cime di Zita, da dove ha inizio una discesa esposta a Sud lungo il “Van de la
Zita”. Notevole il dislivello di questo tratto che in breve conduce al Rifugio Pian
de Fontana a quota 1632, arrivo della terza tappa che si percorre in circa 3 ore
di cammino. 4ª Tappa: Sempre sullo stesso itinerario del percorso della Alta via
nr 1 si raggiunge il rifugio VII Alpini scavalcando il massiccio della Schiara. La
traversata presenta in discesa un impegnativo, ma ben assicurato, tratto in via
ferrata per il quale occorre esperienza e l’equipaggiamento adeguato. Si segue il
segnavia 514 per tutto il percorso che conduce alla forcella del Marmol. Ha qui
inizio il sentiero attrezzato del Marmol che con delicata discesa tra le grandiose
rocce della Schiara porta al Rifugio VII Alpini, (h.7.00 dal Pian de Fontana).
5ª Tappa: Ancora 2 ore di cammino consentiranno di arrivare alla rotabile in
località case Bortot, per poi raggiungere la frazione di Bolzano Bellunese.
info utili
in f o u t ili
Tappe 5 - Guida Alta Via nr.1 c/o Uffici Iat
Cartografia Euroedit scala 1:30000 c/o uffici Iat
Cartografia Tabacco scala 1:25000 fogli 025 - 024
Info pernottamenti e trasporto pubblico: Iat Zoldo Alto 0437 789145,
Iat Forno di Zoldo 0437 787349, Iat Belluno 0437 940083
Itinerario per esperti. Nella quarta tappa richiede attrezzatura da via ferrata.
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CIRCUITO “F”
Nevegal - Pranolz
Sono tre i rifugi aderenti alle “Alte Vie del Gusto” che compongono questo
spettacolare itinerario. Il tracciato percorre la dorsale del Nevegal e la cresta
di confine che separa le province di Belluno e Treviso. Dal piazzale del Ne-
appoggio che consente ristoro godendo di vasti panorami su entrambe le
province. L’alta via del gusto prosegue ora su ampia strada sterrata che scende
dal Visentin. La si segue per km 2,65 per abbandonarla a Forcella Zoppel
(m.1420). Inizia da qui una parte molto spettacolare lungo la cresta che di
vetta in vetta ripercorre alcuni tratti della celeberrima Via Monaco – Venezia.
La traccia di cresta è sempre ben visibile e contraddistinta da segnalazioni
bianche rosse. Lungo il percorso si incontrano oltre alle indicazioni per la
Monaco - Venezia anche quelle del sentiero naturalistico del Grappa e del
Cansiglio. Si transita sul “Monte Agnelezze”, sul “Pezza”, in discesa verso le
“Casere Cor”, superate le quali il sentiero continua evidente a destra sempre
contraddistinto dai segnali bianco rossi e dalla muraglia che indica il confine.
Ancora per cresta fino a sfiorare la cima del “Cor” e poi di nuovo in discesa
verso “Casere Frascon”. Si attraversa una carrozzabile per continuare verso
Ovest a mezza costa, sul sentiero di confine (aiutano le segnalazioni TV1 e
vegal, facilmente raggiungibile anche con mezzi pubblici dal capoluogo, si
percorre in auto tutta la rotabile che sale sulla destra del complesso “Le Torri”,
si giunge presso la fine della stessa ove è disponibile un ampio parcheggio
(km. 4,8); oppure ci si incammina subito dalla fermata del Bus per il sentiero
“Faverghera 18” sino al ristoro “La Casera”. Di qui lungo l’evidente tratturo e
superando 220 metri di dislivello, seguendo le indicazioni del sentiero delle
creste e del Rifugio Bristot, inizia la salita. Subito sulla sinistra sarà visibile
il lago di Santa Croce e prima della cresta sommitale si piega a destra per
raggiungere il Rifugio Bristot, pronto ad accogliere l’escursionista con le
proposte della cucina tipica,(h.0.45 dal termine dalla Casera del Nevegal,
Alt. m.1616). Dal Bristot si guadagna la Cresta di confine con la provincia di
Treviso con doppio spettacolare panorama: sulla Valbelluna e sul Lago Morto.
Per cresta con evidente sentiero si raggiunge il Rifugio Quinto Artiglieria
Alpina sul Col Visentin (h.1.30 alt. m.1763). Questo è il secondo punto di
MTB 9, i segni bianco rossi e la muraglia di confine). Il sentiero ora scende
bruscamente in località “Pian de le Femene”. Per imboccare il Canale di
Limana si percorre la sterrata di sinistra per 150m e al bivio si piega a destra
in discesa (cartello mtb 9 e poco più avanti cartello“Canal di Limana”). Nella
lunga discesa verso il rifugio Pranolz ci si mantiene sulla sterrata che corre
sotto la “Costa del Sol” mantenendo la sx ad un bivio, si raggiunge la strada
asfaltata. Il Rifugio Pranolz, meta di arrivo del percorso si raggiunge dalla
rotabile a sinistra, in circa 10 minuti.
info utili
in f o u t ili
Tempo di percorrenza soste escluse: h. 6.30 dalla Casera
Dislivello: ascesa m.610 discesa m.1165
Cartografia Euroedit scala 1:30000 c/o Uffici Iat
Cartografia Tabacco scala 1:25000 foglio 024
Scarsi i punti per il rifornimento idrico
Da Vedere: Giardino botanico del monte Faverghera.
Info: orari trasporto pubblico o taxi: iat Belluno 0437 940083
20
Circuito A
Cadini di Misurina
Rifugio Col de Varda
prioli, camosci, cervi e galli forcelli. E’
possibile scendere a valle attraversando la forcella Misurina, proseguendo
quindi lungo la pista Torre del Diavolo, per costeggiare poi le sponde
del lago. Nella stagione invernale il
rifugio Col de Varda è raggiungibile da
Misurina sia in seggiovia (utilizzabile
anche d’estate), sia con le ciaspole o
con gli sci da alpinismo, su un sentiero
battuto dal gatto delle nevi.
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Gnocchi di patate al burro fuso e ricotta B) Gulasch con polenta e funghi nostrani C) Dolci fatti in casa
TRE Cime di Lavaredo
Rifugio Auronzo m. 2333
m. 2115
Località Col de Varda - Auronzo di Cadore - Tel.: 0435 39041
www.rifugiocoldevarda.com - [email protected]
Apertura: 15/06 - 20/09 e 1/12 - 15/04 - Posti Letto: 24
Il sentiero che conduce al
rifugio Col de Varda (2115
m.) parte dalla sponda meridionale del lago di Misurina,
accanto alla seggiovia. Si cammina
per tre chilometri immersi in una
magnifica cornice paesaggistica,
seguendo un percorso che ricalca in
parte la pista da sci. Salendo verso il
rifugio non è raro scorgere splendidi
esemplari di fauna selvatica, come ca-
Circuito A
Località Forcella Longères - Auronzo di Cadore
Tel.: 0435 39002 - www.rifugioauronzo.it - [email protected]
Apertura: 29/05 - 12/10 - Posti Letto: 104
Il rifugio Auronzo è punto di
partenza e di arrivo di una
suggestiva e tranquilla passeggiata che ricalca in parte
il più ampio “Giro delle Tre Cime di
Lavaredo”. L’escursione inizia imboccando il sentiero 101, da percorrere
fino a raggiungere prima il rifugio
Lavaredo e poi la forcella Lavaredo.
Si prosegue quindi verso Capanna
Pastori, lungo il panoramico sentiero, (incantevole è la vista sulle pareti
nord delle Tre Cime) che attraversa
la Grava Longa, sino ad arrivare
al congiungimento con il sentiero
105 che conduce alla forcella Col di
Mezzo e alla via di ritorno al rifugio
Auronzo.
L e a lt e v i e d e l g u st o
€ 7,00
€ 12,00
€ 3,00
i piatti del rifugio
A) Minestrone cadorino
B) Pastin con Polenta
€ 7,00
€ 9,50
21
22
Circuito A
Popèra
Rifugio Antonio Berti
Località Selvapiana - Comelico Superiore
Tel.: 0435 67171
Apertura: 10/06 - 30/09 - Posti Letto: 12
il Triangolo di Popera. Da qui si prosegue sul Creston Popera, attraverso
sentieri e trincee della Prima Guerra
Mondiale, fino a Croda Sora i Colesei
(2303 m.). Attraversati i ghiaioni sotto il Triangolo, la Pala e il Castello di
Popera, e dopo una breve discesa, si
giunge al laghetto Popera (2142 m.)
e quindi al rifugio Berti. Il dislivello
complessivo dell’itinerario è di 300
metri. Il percorso può essere completato in 3 ore.
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Mes con balota e burro fuso
B) Mes con pastel al vino rosso
C) Fritli e zopi
Popèra
Rifugio Italo Lunelli m. 1568
m. 1950
Località Vallon Popèra - Comelico Superiore
Tel.: 0435 67155 - www.rifugioberti.it - [email protected]
Apertura: 20/06 - 30/09 - Posti Letto: 48
L’anello del Vallon Popera è
un piacevole itinerario circolare che ha come punto
d’arrivo e di partenza il rifugio
Berti (1950 m.). Seguendo il sentiero
124 si raggiunge il rifugio Sala (2094
m.), ex comando delle truppe alpine
durante la Prima Guerra Mondiale.
Tappa successiva il “belvedere”, luogo
ideale per ammirare i Campanili di
Popera, il Monte Popera, il Passo della
Sentinella, la Croda Rossa, la Pala e
Circuito A
Sono molte le passeggiate
che partono dalla pittoresca e verdissima conca di
Selvapiana, luogo ove sorge il rifugio Lunelli (1568 m.). Un
itinerario facile, ma ricco di fascino, è quello che porta al vicino rifugio Berti (1950 m.). Lasciata l’auto
nell’ampio parcheggio accanto al
Lunelli, si comincia a salire lungo
l’agevole sentiero 101. Il percorso
offre diversi punti d’osservazione dai
quali è possibile ammirare le vette
del maestoso gruppo del Popera in
tutta la loro bellezza. Particolarmente scenografico è il passaggio
accanto al torrente Risena, dove si
scorge un salto roccioso solcato da
una pittoresca cascata. Il dislivello
complessivo dell’itinerario è di 382
metri. Dal rifugio Lunelli si arriva al
rifugio Berti in un’ora di cammino.
L e a lt e v i e d e l g u st o
€ 8,00
€ 11,00
€ 4,00
i piatti del rifugio
A) Piatto del lunelli
B) Zuppa d’orzo e ortiche
C) Frico alla comeliana
€ 12,00
€ 5,00
€ 6,00
23
24
Cresta Carnica Occidentale
Rifugio Rinfreddo
Circuito A
m. 1887
Località Rinfreddo - Comelico Superiore - Tel.: 328 1141655
www.rifugiorinfreddo.com - [email protected]
Apertura: 15/06 - 30/09 e 26/12 - 6/01 - Posti Letto: 14
Se arrivati al rifugio Rinfreddo
si vuole godere di uno splendido panorama sulle Dolomiti
di Sesto e sulle Alpi austriache,
ottima idea è quella di salire al Col Quaternà (2503 m.). Tale luogo fu, per la sua
eccezionale posizione, uno dei cardini
difensivi del fronte italiano durante la
Grande Guerra, come ancora testimoniano reticolati, trincee e piazzole per
cannoni. Si tratta di un’escursione di 3
ore non particolarmente impegnativa
(il dislivello è di 650 metri), che si snoda
su di una comoda carrareccia, tra cuscini
di rododendri, ciuffi di anemoni, genziane puntiate e profumate nigritelle.
Dal rifugio si calca il sentiero 149 in direzione Coltrondo. Dopo circa 300 mt., in
corrispondenza del tornante, si incrocia
la deviazione per il sentiero 159 che passando attraverso l’Ex Forte si immette
sul 146 e raggiunge il Passo Silvella. Si
prosegue quindi lungo il sentiero 148
fino alla Sella del Quaternà da dove si
può continuare verso la vetta o iniziare
la discesa al rifugio.”
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Casarecce rinfreddo
€ 7,50
B) Minestra d’orzo
€ 4,80
C) Piatto contadino: polenta e salsiccia alla griglia, fagioli di lamon con cipolla € 8,00
Circuito B
Peralba Rinaldo / Ciadin
Rifugio Piani del Cristo m. 1420
Località Val di Sèsis - Piani del Cristo - Sappada
Tel.: 333 3687599 - [email protected]
Apertura: 15/06 - 30/09 - Posti Letto: 8
Da Sappada si può arrivare
al rifugio Piani del Cristo comodamente in auto, oppure
a piedi, seguendo un sentiero
agevole e divertente che attraversa un
bosco di abeti rossi, ricco di ruscelli e
caratterizzato dalla presenza di curiose formazioni rocciose di calcari
verdi lisci. Da Cima Sappada si prende
la strada che passa tra le case della
borgata, sino alla deviazione per le
sorgenti del Piave e per la Val Sesis.
Il percorso è stato di recente attrezzato
con dei tronchi, utilizzati per superare
i numerosi corsi d’acqua affluenti del
Piave. Dopo una breve rampa in salita,
fatta di scalini in legno che seguono
la naturale pendenza del terreno, si
attraversa la strada principale per poi
immettersi su un sentiero che sfocia
nel bel mezzo di sedimenti glaciali,
dove scorre il Piave. Da Cima Sappada
sono necessari 50 minuti per raggiungere il rifugio Piani del Cristo.
L e a lt e v i e d e l g u st o
i piatti del rifugio
A) Minestra di orzo e fagioli
€ 5,90
B) Kanederli al formaggio
€ 6,90
C) Piatto rifugio: salsiccia, formaggio alla piastra, funghi e polenta€ 12,50
25
26
Circuito B
Peralba - Rinaldo
Rifugio Sorgenti del Piave
m. 1830
Località Val di Sèsis - Sorgenti del Piave - Sappada
Tel.: 0435 469260 - [email protected]
Apertura: 1/06 - 30/09 - Posti Letto: 14
Il rifugio Sorgenti del Piave
(1830 m.) si raggiunge facilmente con l’auto attraversando per 8 chilometri
tutta la Val Sesis. Dal rifugio parte
l’escursione al Col di Caneva, una
passeggiata facile (ha un dislivello
di 100 metri e si percorre in 30 minuti)
che si sviluppa a fianco di dolci pendii,
in uno scenario naturale di grande
suggestione. Giunti in cima al Col di
Peralba - Rinaldo
Rifugio 2000 m. 2020
Località Hobolt - Sappada Tel.: 0435 66231
www.rifugi-dolomiti.com - [email protected]
Apertura: 1/07 - 31/08 e 24/12 - 31/03 - Posti Letto: 28
Caneva, splendido è il colpo d’occhio
sulla vicina Val Visdende, sul gruppo
del monte Lastroni, sul monte Rinaldo e sui massicci del monte Peralba,
del Chiadenis e del monte Avanza.
Guardando ad est, si scorgono anche
il monte Casaro e le vette carniche,
come il monte Coglians (2790 m.). La
zona è ricca di camminamenti, trincee, reticolati e fortini della Grande
Guerra.
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Gnocchi di patate conditi con burro e ricotta B) Frittata allo speck con polenta
C) Formaggi alla piastra con polenta
Circuito B
Parte dal rifugio 2000 l’escursione ai Laghi d’Olbe e al
monte Lastroni, gita di notevole interesse paesaggistico.
Percorrendo il sentiero 140, superati
il bivio con il sentiero 138, i resti della
casera d’Olbe e il dosso ove sorge una
cappelletta, si raggiunge la piana dei
laghetti (2156 m.). Ci si dirige poi verso
Forcella Righile, seguendo la strada
mulattiera 138, a nord del maggiore
dei Laghi d’Olbe. Attraverso alcune feritoie nella roccia, realizzate dai soldati
durante la Grande Guerra, si può ammirare il magnifico panorama offerto
dalla Val Visdende, dal monte Peralba e
dal monte Chiadenis. Nell’ultimo tratto,
la salita al Monte Lastroni (2449 m.) si
fa più ripida. Raggiunta la vetta si gode
di una spettacolare veduta a 360 gradi.
Il tempo di percorrenza è di circa 3 ore,
il dislivello di 430 metri.
L e a lt e v i e d e l g u st o
€ 6,00
€ 6,00
€ 8,00
i piatti del rifugio
€ 7,00
A) Tagliatelle con funghi e speck di Sappada-Plodn
B) Polenta con formaggio salato, salsiccia e funghi
€10,00
C) Schmoarn (Omelette spezzettate con marmellata di mirtillo rosso) € 5,00
27
28
Circuito B
Brentoni
Rif. Ten. Giuseppe Fabbro
m. 1783
Località Altipiano di Razzo - Vigo di Cadore
Tel.: 0435 460357 - [email protected]
Apertura: Annuale - Posti Letto: 16
Il Rif. “Tenente Fabbro”, adagiato sull’altopiano di Razzo a
1783 m slm, è una buona base
di partenza per passeggiate
ed escursioni. Il sentiero sui Tudai di
Razzo presenta un interesse particolare, naturalistico, panoramico in cui
si può incontrare l’anima più autentica
di queste montagne. Dalla rotabile, di
fronte all’ingresso del rifugio si inizia il
cammino seguendo l’indicazione “Sentiero ai Tudai di Razzo”. Si continua per
l’evidente traccia sulla vallata contor-
Spalti di Toro - Monfalconi
Rifugio Padova m. 1287
Località PrÀ di Toro - Domegge di Cadore
Tel.: 0435 72488 - www.rifugiopadova.it - [email protected]
Apertura: 25/04 - 1/11 - 25/12 - 6/01 - Posti Letto: 24
nata da immensi boschi di conifere. Più
su, da un promontorio in prossimità
della meta, in splendida posizione panoramica, si possono ammirare le cime
delle più note delle Dolomiti, il Pelmo,
l’Antelao, le Marmarole, un panorama
mozzafiato. Lungo il crinale si giunge
alla “croce” del Tudaio di Razzo, posta
a 2182 m slm. La discesa è rapida e al
termine è possibile degustare i piatti
tipici del Rifugio Tenente Fabbro
Dislivello: 300 m - Durata: 1,5 ore
Interesse: Naturalistico-Panoramico
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Skiz con polenta
B) Casunziei della casa C) Dolci della casa
Circuito B
Dal rifugio Padova parte un
piacevole itinerario di notevole interesse paesaggistico.
Prendendo il sentiero 352 si
entra in un fitto bosco di mughi,
betulle e frassini, per poi risalire la
Costa del Col. Dopo aver raggiunto
il “Casel de Col” (1451 m.), si procede
sino al ponticello di legno che attraversa il rio Talagona. Salendo a
sinistra del ponte, si giunge al Casello
di Valle (costruito nel 1921). Da lì si
prosegue verso la forcella Spe, fino
alle pittoresche sorgenti del rio Talagona (1500 m.), proprio sotto le
cime dei Cadini degli Elmi, di Toro e
di Vedorcia. Ritornando al ponticello, senza attraversarlo, si scende al
bivio di Antarigole (1120 m.) lungo
il sentiero per Domegge. Questa è
l’ultima tappa del percorso che riporta al rifugio, nella radura di Prà di
Toro (1287 m.). L’escursione richiede
circa 3 ore.
L e a lt e v i e d e l g u st o
€ 8,00
€ 6,70
€ 2,50
i piatti del rifugio
A) Pastin di cervo con polenta
€ 8,50
B) Kasanzé patate e verdure € 7,00
C) Taié di affettati tradizionali di montagna€ 7,00
29
30
Circuito B
Marmarole
Circuito B
Marmarole
Rifugio Ciaréido m. 1969
Rif. Dino e Giovanni Chiggiato
Loc. Pian dei Buoi - GRUPPO DELLE MARMAROLE - Lozzo di Cadore
Tel.: 0435 76276 - www.rifugiociareido.com - [email protected]
Apertura: 1/06 - 30/09 - Posti Letto: 21
Località Monte Pianezze (Col Negro) - Calalzo di Cadore
Tel.: 0435 31452 - [email protected]
Apertura: 21/06 - 21/09 - Posti Letto: 24
Il Rifugio, ex osservatorio
militare costruito nel 1890
è raggiungibile in auto dall’
abitato di Lozzo di Cadore,
oppure sempre da Lozzo percorrendo
il sentiero 268. Da Auronzo per l’ alta
via n°5 segnavia CAI 273-272 oppure
per la strada sterrata che sale lungo
la Val da Rin percorribile a piedi o in
mountain bike. Il rifugio si trova sull’
altopiano di Pian dei Buoi a 1969
metri d’ altitudine, da qui parte il sentiero attrezzato Amalio Da Pra il cui
percorso consente di compiere il giro
del monte Ciareido attraversando il
versante nord partendo dalla forcella S.Lorenzo e arrivando alla forcella
S.Pietro, l’ intero giro con partenza
ed arrivo al rifugio Ciareido si può
compiere in poco più di 2 ore.
Altre informazioni si possono avere
consultando il ns. sito.
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Tris di canederli (porcini, speck, erbe selvatiche)€ 8,00
B) Pasta fatta in casa al ragu’ di selvaggina € 8,00
C) Pastin con polenta € 8,00
L’itinerario più comodo
per raggiungere il rifugio
Chiggiato parte da Calalzo
di Cadore (806 m.) e attraversa la Val Vedessana. Dal paese
si raggiungono i fienili Stua (1125
m.) percorrendo una strada asfaltata transitabile in auto. Da qui si
prosegue a piedi (per circa 2 ore) sul
sentiero 261 che sale dolcemente
nel bosco fino al rifugio (1911 m.),
passando per i fienili Costa Piana. Il
m. 1911
sentiero 262, che si sviluppa lungo
le pendici meridionali delle Marmarole, rappresenta una suggestiva alternativa per il ritorno. Dopo
essere giunti in prossimità della
casera Bajon (1820 m.), si scende
sulla carrareccia 264 fino a Forcella
Bassa (1531 m.) e poi, lungo il sentiero 248, si fa ritorno ai fienili Stua.
Questo percorso presenta due brevi
passaggi esposti, attrezzati con corde metalliche fisse.
L e a lt e v i e d e l g u st o
i piatti del rifugio
A) Canederli della casa
B) Formaggi nostrani con polenta
C) Dolci della casa
€ 6,00
€ 7,50
€ 3,00
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32
Circuito B
Antelao
Rifugio Galassi
quando volge a sinistra in direzione
del Rifugio S. Marco la si abbandona
(segnalazione). Risalita la colata di
ghiaie che scende dalla base di Cima
Bel Fra, (segnavia n. 229), s’incontra il
sentiero alto proveniente in traversata
dal Rifugio S. Marco (segnavia n. 227).
Lo si segue per un valloncello delimitato dai Becchi d’Imposponda,fino
ai prati di Forcella Piccola m. 2120
in pochi minuti, scendendo nella Val
d’Oten, si giunge al rifugio.
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Minestra d’Orzo B) Piatto Montanaro Galassi C) Dolci fatti in casa Antelao
Rifugio Antelao m. 1796
m. 2018
Località Forcella piccola dell’Antelao - Calalzo di Cadore
Tel.: 0436 9685 - www.caimestre.it - [email protected]
Apertura: 20/06 - 20/09 - Posti Letto: 99
Da S. Vito di Cadore (m. 1010)
per Forcella Piccola: Ore 3 (ore
1.30 dal posteggio del Rifugio Scotter-Palatini); strada
n. 228 e sentieri n. 229 e 227. Dislivello
dal Rifugio Scotter m. 500. Alta Via
n. 4-5: da S. Vito si sale per rotabile
sterrata (d’estate la strada viene chiusa ed è funzionante una seggiovia)
ed a tratti asfaltata sino al Rifugio
Scotter m. 1580. Si continua per la
strada sino all’ultimo tornante poi,
Circuito B
Località Sella Pradònego - Pieve di Cadore
Tel.: 0435 75333 - [email protected]
Apertura: 15/04 - 31/10 - Posti Letto: 24
Il rifugio sorge sul versante sud-est dell’omonimo
monte e domina un ampio
settore di Dolomiti. Tra le
specialità offerte dalla cucina oltre
ai classici casonsiei ed al pastin, vi
sono i formaggi di capra di propria
produzione, l’offerta gastronomica
è completata dai dolci caserecci. Per
chi percorre la Via Alpina proveniente
dalle Dolomiti Friulane, il rifugio merita una sosta di più giorni per straordinarie escursioni: proponiamo un
facile sentiero al romantico Col de la
lum (45 minuti), o alla chiesetta di S.
Dionisio (20 min dal rifugio.)
L’impegnativo anello che attraversa
tutti i versanti dell’Antelao toccando
il Rifugio Galassi (percorribile in due
giorni), base di partenza per la vetta
principale, oppure la solitaria salita
al Pian dei Cavai con la traversata
a Forcella Cadin 2120 m. (2 ore),
intagliata alla base meridionale
del colosso dolomitico dell’Antelao
3240 m.
L e a lt e v i e d e l g u st o
€ 7,00
€ 12,00
€ 3,00
i piatti del rifugio
A) Gnocchetti di grano saraceno con burro fuso, salvia e ricotta affumicata€ 8,00
B) Formaggio misto capra alla piastra con polenta € 8,50
C) Torte fatte in casa (alla fetta) € 3,00
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Circuito C
Pelmo
Rifugio Aquileia
Circuito C
Pelmo
Rifugio Città di Fiume m. 1917
m. 1583
Località Peronaz, 6 - Selva di Cadore
Tel.: 0437 720269 - [email protected]
Apertura: 1/01 - 31/12 - Posti Letto: 18
Località MALGA Durona - Borca di Cadore - Tel.: 0437 720268 www.rifugiocittadifiume.it - [email protected]
Apertura: Estate - periodo natalizio - week end invernali - Posti Letto: 25
Il rifugio Aquileia sorge proprio sotto le maestose guglie
del Pelmo ed è raggiungibile
comodamente in automobile. Dal suo parcheggio partono
diversi itinerari più o meno impegnativi, e non mancano le agevoli
passeggiate che si sviluppano tra i
boschi di questo ameno angolo delle
Dolomiti. Particolarmente suggestivo è il “giro de la Mònt da ‘l fén”,
percorribile in 1 ora e 45 minuti. Dal
Il rifugio Città di Fiume è
il punto di arrivo di una
tranquilla passeggiata che,
partendo dalla strada provinciale 251, si sviluppa attraverso un
bosco di larici e abeti, dove è frequente l’incontro con gli animali selvatici.
L’itinerario comincia in prossimità del
terzo tornante che si incontra salendo
in macchina da Selva di Cadore verso
il passo Staulanza. Percorrendo una
comoda carrareccia, chiusa al traffi-
rifugio Aquileia (1583 m.) si imbocca
la strada mulattiera che conduce
al rifugio Città di Fiume, da seguire sino al bivio con il sentiero per il
“Ciapél”. Tale sentiero non è censito
dal C.A.I., ma nel rifugio si trovano
le cartine geografiche con la mappa
dell’intero giro de la Mònt da ‘l fén.
La tranquilla camminata tocca le
località di Val d’Antermont, Le Sale
e Ru Avace. Il dislivello complessivo
è di 250 metri.
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Pastin con polenta
B) Capriolo in salmì con polenta C) Canederli di spinaci co automobilistico, ci si incammina
verso Malga Fiorentina. Molti, lungo
il percorso, i punti panoramici che
offrono un’ampia visuale su Civetta,
Marmolada, Sella e Lastoni. Ancora
un breve tratto di strada fuori dal bosco ed ecco il rifugio Città di Fiume,
dal quale si gode di uno straordinario panorama sulla parete nord del
Pelmo. La durata della camminata
è di circa un’ora, il dislivello è di 260
metri.
L e a lt e v i e d e l g u st o
€ 8,00
€ 13,50
€ 5,80
i piatti del rifugio
A) Pastin con polenta e funghi € 11,00
B) Zuppa d’orzo
€ 7,50
C) Affettati misti e formaggio da agricoltura biologica di montagna € 8,50
35
36
Circuito C
Pelmo
Rif. Venezia - A. De Luca
Località Forcella Staulanza - Zoldo Alto
Tel.: 0437 788566 - www.staulanza.it - [email protected]
Apertura: 10/06 - 30/09 e 23/12 - 18/03 - Posti Letto: 20
so Pelf”, luogo assolato e molto panoramico. La camminata continua
quindi verso i Lach e termina ai Campi di Rutorto, altra pittoresca zona di
pascolo, ove sorge il rifugio Venezia.
Il tempo di percorrenza è di circa 2
ore, il dislivello di 164 metri. Con una
breve deviazione, dal sentiero 472 si
può raggiungere il masso dove sono
impresse le orme di alcuni dinosauri
(si veda la scheda del rifugio Staulanza).
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Canederli in brodo
B) Canederli con ricotta affumicata C) Penne peperoni e spek Pelmo
Rifugio Passo Staulanza m. 1783
m. 1947
Località Campi di Rutorto - Vodo di Cadore
Tel.: 0436 9684 - [email protected]
Apertura: 15/06 - 24/09 - Posti Letto: 55
Piacevole e rilassante è l’itinerario che dal passo Staulanza (1783 m.) conduce al
rifugio Venezia (1947 m.). Il
percorso, dopo il breve tratto iniziale
in salita, si sviluppa tutto su dolci saliscendi lungo il versante meridionale
del Pelmo. Usciti dal bosco, presso
lo spigolo occidentale del Pelmetto,
si prosegue sul sentiero 472 sotto la
verticale della Fisura, fino a raggiungere gli ampi pascoli de “Le Mandre
Circuito C
Parte dal rifugio Staulanza
l’itinerario per le “Orme dei
dinosauri”, la facile passeggiata che conduce all’enorme masso franato dal Pelmetto sul
quale sono impresse le impronte di
alcuni animali preistorici risalenti a
220 milioni di anni fa. Parcheggiata
l’auto al passo Staulanza, si sale lungo il sentiero 472, camminando nel
bosco sino a raggiungere gli splendidi altopiani del monte Pelmo. In
prossimità dello spigolo meridionale
del Pelmetto si devia a sinistra, risalendo un ripido terreno ghiaioso e
giungendo così al luogo dove si sono
fossilizzate nella roccia le impronte
di almeno tre dinosauri (2050 m.).
L’itinerario presenta un dislivello di
267 metri. Il tempo di percorrenza
per l’andata è di 1 ora e 30 minuti.
La via del ritorno, in discesa, richiede
invece meno tempo: la si completa
in 1ora.
L e a lt e v i e d e l g u st o
€ 7,50
€ 7,50
€ 6,00
i piatti del rifugio
A) Casunziei alle rape rosse e semi di papavero
€ 9,00
B) Formaggio alla piastra con verdure grigliate
€ 11,50
C) Cestino di pastasfoglia con frutti di bosco e yogurt naturale € 4,00
37
38
Circuito D
Col di Lana
Rifugio Incisa
Località Passo Incisa - Livinallongo del Col di Lana
Tel.: 0436 79313
Apertura: 1/01 - 31/12 - Posti Letto: 4
Località Valfréda - Pian de Cros - Falcade
Tel.: 0437 599150 - www.floralpina.it - [email protected]
Apertura: 1/01 - 31/12 - Posti Letto: 59
dai bikers che trovano qui il terreno e
la pendenza ideale per la mountain
bike. Salendo da passo Campolongo si ammirano le cime circostanti
in particolare verso Ovest il “Piz da
Lech”. Dal passo si raggiunge il rifugio
in circa un’ora superando un dislivello
di un centinaio di metri. Più lunghi
ma egualmente piacevoli i sentieri
che salgono dalle frazioni di Livinallongo.
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Canederli di porcini al burro fuso
B) Casunziei di spinaci e ricotta
C) Strudel di riso e pere
Marmolada - Sas de Valfréda
Rifugio Flora Alpina m. 1818
m. 1925
IL rifugio Incisa è assunto
come meta ideale di numerosi percorsi nel verde. Punto
di arrivo dello Jägerweg (sentiero del cacciatore) che salendo da
Corvara raggiunge dapprima il passo
di Campolongo ed il rifugio attraverso
il passo Incisa. Straordinari i sentieri
che salgono dalle frazioni di Livinallongo, da Cherz, da Corte e Contrin.
La zona è anche molto frequentata
Circuito D
E’ molto panoramico l’itinerario che dal rifugio Flora Alpina, nella soleggiata conca di
Pian de Cros e poco lontano
dal passo San Pellegrino, conduce in
un’ora e 30 minuti alla Malga ai Lach.
Dal Flora Alpina ci si immette sul sentiero che porta ai “casoni” di Valfredda,
per poi proseguire lungo la mulattiera
che si addentra nella valle fino all’attraversamento del rio Valfredda. Si
continua quindi sul sentiero 691 verso
la Forcella “I Marmoi”, arrivando così
alla Malga ai Lach. Questo tragitto, facile (non presenta particolari dislivelli)
ma molto scenografico, permette di
godere di un ampio panorama sulle
vallate della zona, con i casoni adagiati sui verdi prati della Valfredda.
Splendido anche il colpo d’occhio sulle
Pale di San Martino e sul gruppo della
Marmolada.
L e a lt e v i e d e l g u st o
€ 9,50
€ 9,50
€ 4,00
i piatti del rifugio
A) Gnocchi di patate alla ricotta affumicata€ 7,50
B) Schiz con polenta
€ 12,00
C) Zuppa di fagioli alla falcadina
€ 6,50
39
40
Pale di San Martino / Agner
Circuito D
Rif. E. Scarpa - O. Gurekian m. 1735
200 metri), lungo il quale si possono
ammirare i colori delle rare specie
di piante che crescono nel giardino
roccioso e selvaggio delle Pale di San
Martino. Il tempo di percorrenza è di
4-6 ore, ma lo si può abbreviare a 2-3
ore scendendo in prossimità del Col
Colànder sul sentiero 769 per fare rientro al rifugio. L’itinerario offre diversi
ripari naturali, utili per proteggersi in
caso di pioggia.
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Gnocchi di zucca
B) Minestrone di farro e fagioli C) Formaggio schiz con polenta
Pizzocco
Rifugio Casera Ere m. 1297
Località Malga Losch - Voltago Agordino - Posti Letto: 38
Tel.: 0437 67010 - www.seggioviafrassene.com - [email protected]
Apertura: 20/06 - 20/09 e 23/12 - 8/01 e in quasi tutti i weekend
Il rifugio Scarpa Gurekian è
raggiungibile dal centro di
Frassené Agordino con la
seggiovia che dal paese sale
sino a malga Losch (1700 m.), oppure
a piedi, camminando per una o due
ore (la durata varia in base al percorso
scelto). Dal rifugio si accede al sentiero naturalistico “Fabio Miniassi”,
un itinerario molto panoramico e di
facile percorribilità (il dislivello è di
Circuito D
Località Ere - San Gregorio nelle Alpi
Tel.: 0437 800000 - CELL.: 338 7437565 - [email protected]
Apertura: 15/06 - 15/09 - Posti Letto: 16
Il rifugio Casera Ere è situato
in una panoramica radura
ai piedi del Piz, propaggine
meridionale del monte Pizzocco. Una piacevole escursione per
raggiungere il rifugio si può intraprendere salendo da Roncoi, frazione
di San Gregorio nelle Alpi. Il sentiero
parte dal parcheggio in località Roer
(747 m.), la segnaletica da seguire
è quella che indica il bivacco Palia
(1577 m.). Si cammina in salita (le
pendenze in certi tratti sono piuttosto
ripide) tra i boschi della Val Brentass,
oltrepassando Forcella Intrigos (1249
m.), fino a raggiungere il bivacco. Da
qui, lungo il sentiero 851, si comincia a scendere al rifugio Casera Ere
(1297 m.), punto ideale per ammirare
dall’alto i paesaggi della Val Belluna.
Dopo la sosta per il pranzo, in meno
di un’ora si fa ritorno al luogo di partenza. Il dislivello complessivo è di
850 metri.
L e a lt e v i e d e l g u st o
€ 8,00
€ 8,00
€ 8,00
i piatti del rifugio
A) Schiz con polenta
B) Patate con capus e formaggio
C) Crostata fatta in casa
€ 7,50
€ 6,50
€ 3,00
41
42
Circuito E
Moiazza
Rif. P.sso Duràn “Cesare Tomè”
m. 1601
Località Passo Duràn - La Valle Agordina
Tel.: 0437 65199 - Cell. 338 7437565 - [email protected]
Apertura: dal 21/06 al 21/09 - Posti Letto: 22
Piacevole escursione proposta
dal passo Duran al bivacco Grisetti. Per raggiungere la panoramica terrazza del Grisetti si
parte dal passo imboccando il sentiero
578. In breve il sentiero penetra nel bosco perdendo quota. In basso a destra
sarà visibile il paesino di Chiesa. Si raggiunge un promontorio superando un
grande canalone detritico formatosi in
località “Livinal del Bus”, di seguito un
passaggio più impegnativo richiederà
attenzione. Al bivio si svolta a sinistra e
Moiazza
Rif. S. Sebastiano al Passo Duran m. 1595
Località Passo Duran - Zoldo Alto - Tel.: 0437-62360
www.passoduran.it - [email protected]
Apertura: Annuale - Posti Letto: 25
con breve ma ripida salita si raggiunge
il bivacco dedicato a Giovanni Grisetti,
ricordato all’interno dello stesso da una
poesia. Verso Sud notevole il panorama
su diversi gruppi dolomitici tra cui Pelmo, Sorapiss, Antelao, Spiz Zuel,Rite, Cridola, Monfalconi etc. Per il ritorno si può
seguire in discesa il segnavia CAI 599
passando per Casera Moiazza prima di
confluire sul tratto percorso all’andata.
Si raccomanda di utilizzare la cartina topografica della zona. Dislivello in salita
m. 450; Percorrenza h. 4.30.
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Formaggio fuso con polenta
B) Goulasch con polenta C) Zuppa di porri e patate
Circuito E
Si propone di seguire il sentiero n.578 che a destra del
rifugio, dopo circa 450m
interseca la strada silvo pastorale di servizio alle casere
Duran e al Rif. Carestiato.
Da subito un prezioso punto panoramico verso Zoldo, da dove ammirare
il Monte Pelmo e l’allineamento: Spiz
Agnellesa, Monte Punta, Col Duro e
Monte Rite. Il “Crep di casa matta”
che ci lasciamo sulla sinistra presenta dei camminamenti e delle gallerie
della grande guerra. Giunti nell’ampio
pianoro che accoglie,sulla sinistra le
casere Duran, si apre in modo molto
spettacolare la veduta della catena
del S.Sebastiano Tamer.
Si prosegue ancora per 15 minuti per
imboccare poi un sentiero che porta
alla base delle conoidi di detrito della
Pala del Bò e Croda Paola dove è facile
imbattersi in fossili del triassico.
Con il tempo di percorrenza di circa
due ore si rientra prima alle casere
Duran e poi al Rif. S.Sebastiano.
L e a lt e v i e d e l g u st o
€ 7,00
€ 8,00
€ 5,00
i piatti del rifugio
A) Schiz funghi e polenta
B) Pasta e fagioli
C) Strudel
€ 11,00
€ 6,00
€ 3,00
43
44
Circuito E
Mezzodì - Pramper
Rif. Casèl Sora ‘l Sass - G. Angelini m. 1588
Località Sora ‘l Sass de Medodì - Forno di Zoldo
Tel.: 0437 788597 - www.rifugiosoralsass.it - [email protected]
Apertura: 15/06 - 21/09 tutti i gg. 31/05 - 15/06 e 27/09 - 26/10 weekend - Posti Letto: 22
Accesso n 1 da Forno di Zoldo-Castelàz per la casera di
Mezzodì. Dislivello: 592 m Difficoltà: E
Durata: ore 1,20 1,45 circa - Sentiero:
n 534 Castelàz (996 m) inizio della val
Prampèr passando per Faìn arrivati
a Castelaz dopo poco si parcheggia
l’auto e si imbocca a sx il ripido sentiero che attraversa il torrente Prampèr
inerpicandosi per un dirupato vallone
con salti d’acqua, denominato Triòl
del Pissàdol. Più in alto del vallone si
risale direttamente seguendo alcuni
avvallamenti fino a raggiungere da
sud est la casera di Mezzodì (1349 m)
da qui il sentiero converge col sentiero
che proviene da Forno di Zòldo in un
unico tracciato che giunge al prato
su cui sorge il rifugio.
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Formaggio alla piastra con polenta
€ 8,00
B) Gnocchetti de Càdin con burro e ricotta affumicata € 6,00
C) Torta di mele
€ 3,00
Circuito E
Mezzodì Prampèr
Rif. Sommariva al Pramperèt
m. 1857
Località PrÀ de la Vedova - Longarone
Tel.: 337 528403
Apertura: 20/06 - 20/09 - Posti Letto: 30
E’ percorribile in 2 ore e 30
minuti il bell’itinerario che
da Forno di Zoldo porta al
rifugio Pramperet. Lasciata
l’auto a Pian de la Fòpa (1210 m.), si
procede a piedi sulla strada che sale
lungo il torrente, sotto le frastagliate
cime degli Spiz di Mezzodí, arrivando
al pianoro erboso di Pian dei Aonìz
dentro ai confini del Parco Nazionale
delle Dolomiti Bellunesi. La carrareccia
affronta poi alcuni tornanti ed esce
dal bosco in prossimità del pascolo di
Pian dei Palùi (1480 m.). L’escursione
continua sulla vecchia mulattiera 540
che taglia le pendici ghiaiose sotto il
Castello di Moschesin e risale fino alla
testata della Val Balanzòla e a Forcella
Moschesin (1940 m.). Da qui, proseguendo sul sentiero 523, si raggiunge il
verde pianoro di Prà de la Vedova, dove
sorge il Rifugio Pramperét (1857 m.).
L e a lt e v i e d e l g u st o
i piatti del rifugio
A) Pastin con polenta
B) Gnocchi con ricotta
C) Strudel con more
€ 6,00
€ 6,50
€ 3,00
45
46
Circuito E
Schiara
Rifugio Pian de Fontana m. 1632
Località Pian de Fontana - Longarone - Tel.: 335 6096819
www.goldnet.it/piandefontana - [email protected]
Apertura: 20/06 - 20/09 - Posti Letto: 26
Al rifugio Pian de Fontana si
arriva da Soffranco, lungo il
sentiero 520 che si sviluppa
in un ambiente ancora integro e di particolare fascino, ricco
di corsi d’acqua, con una flora e una
fauna eccezionalmente abbondanti
e variegate. Lasciata l’auto nei pressi
del Pont de i Ross, poco lontano dal
centro del paese, si prosegue sul sentiero che attraversa la Val de i Ross.
La salita è costante, almeno fino allo
spiano che si incontra in prossimità
delle casere dei Ronch. Superato un
torrente, bisogna affrontare l’ultimo
tratto, particolarmente ripido. Altri 20
minuti di cammino e si esce dal bosco,
giungendo così al pascolo dove sorge
il rifugio. Il dislivello complessivo è di
737 metri. Dal Pont de i Ross a Pian
de Fontana si impiegano circa 2 ore
e 30 minuti.
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Pasta mantecata al sugo di salsiccia e ricotta affumicata € 7,00
B) Formaj frit con cipolla erbe aromatiche e polenta € 7,50
C) Schiacciata di nocciole al miele e farina di mais
€ 3,00
Circuito E
Schiara
Rifugio 7° Alpini
m. 1502
Località Pis Pilòn - Belluno - Tel.: 0437 941631
www.rifugiosettimoalpini.it - [email protected]
Apertura: 16/06 - 23/09 - Posti Letto: 58
Servono quasi tre ore di cammino per arrivare da Case
Bortot (694 m.), località poco
lontana dal centro di Belluno, al rifugio 7° Alpini, nella selvaggia
conca del Pis Pilon. Dal parcheggio si
imbocca il sentiero 501 che segue la
valle del torrente Ardo attraverso un
fitto bosco di latifoglie. La vera salita
inizia solo dopo il primo tratto pianeggiante che conduce al ponte del
Mariano (681 m.). Superati Col de le
Ortighe (918 m.) e due ponti sull’Ardo,
va affrontato un pendio particolarmente ripido, un tempo spauracchio
degli escursionisti perché molto
esposto al sole: è ancora noto come
il “Calvario”, anche se oggi è riparato
dalla vegetazione. Usciti dal bosco si
scorge il rifugio (1502 m.), principale
punto di partenza per le vie ferrate
della Gusela e dello Schiara. Il dislivello complessivo dell’itinerario è di
900 metri.
L e a lt e v i e d e l g u st o
i piatti del rifugio
A) Formaj frit con polenta e funghi
B) Pastin con polenta € 8,50
€ 6,50
47
48
Circuito F
Visentin
Rifugio Angelo Bristot m. 1612
Località La Busa - Col Toront - Belluno
Tel.: 338 9553434 - [email protected]
Apertura: 19/07 - 7/09 e 24/12 - 17/04 - Posti Letto: 6
La seggiovia che sale dal piazzale del Nevegal è il mezzo più
comodo per raggiungere il rifugio Bristot, distante solo 10
minuti a piedi dal suo arrivo. Dopo la
sosta per il pranzo si può tornare a
valle lungo il panoramico itinerario
che si sviluppa sul Col Visentin e che
termina nei pressi della stazione di
partenza della seggiovia (1070 m.),
alla fine di una lunga discesa nel bo-
sco. Raggiunto il rifugio 5° Artiglieria
(1763 m.), si seguono due sentieri: prima il “Costa del Sol” e poi il “Costa dei
Pin”. Sono molti i punti panoramici
con vista sulla Val Belluna offerti dal
percorso. La camminata dura circa 3
ore ed è interessante anche dal punto
di vista naturalistico: si possono infatti
ammirare diversi tipi di piante, come
narcisi, genziane, orchidee, rododendri e stelle alpine.
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Polenta pastin formaggio e contorni€ 13,00
B) Agnello dell’Alpago con patate
€ 14,00
C) Zuppa d’orzo
€ 6,00
Circuito F
Visentin
Rifugio 5° Artiglieria Alpina
m. 1763
Località Col Visentin - Belluno
Tel. e Fax: 0437 27110 - [email protected]
Apertura: 1/04 - 30/10 - apertura invernale solo festiva - Posti Letto: 16
Itinerario ideale per recarsi
sulla sommità del Col Visentin, luogo ove sorge il rifugio
5° Artiglieria Alpina, è quello
che parte in prossimità del ristorane
La Casera, a pochi minuti di macchina
dal piazzale del Nevegal. Si sale lungo
l’agevole sentiero 13, raggiungendo
in 20 minuti il Giardino Botanico
delle Alpi Orientali, famoso in tutta
Europa per le sue collezioni di piante
montane. Ammirando lo splendido
panorama sul lago di Santa Croce,
sull’ALPAGO e sul Cansiglio, si continua verso il rifugio ex Brigata Cadore, fino a raggiungere le “Creste”. La
passeggiata prosegue in quota, senza
particolari dislivelli, sulla cima del Col
Toront e quindi sul Col Visentin. Dal
rifugio 5° Artigliera Alpina si gode di
un’ampia veduta a 360° sulle Dolomiti
e sulla Val Belluna. Nelle giornate più
limpide, guardando a sud, si riescono a scorgere le coste dell’Adriatico i
Colli Euganei e persino le coste della
Croazia.
L e a lt e v i e d e l g u st o
i piatti del rifugio
€ 12,00
A) Grigliata mista con polenta B) Coniglio alla bellunese con polenta € 12,00
C) Pastizada de mus (asino) con patate saltate e polenta € 12,00
49
Circuito F
Visentin
Via R. Psaro, 21 - 32100 Belluno
Tel. 0437 940084 • Fax 0437 940073
E-mail: mail@infodolomiti. it
Web: www. infodolomiti. it
Rifugio Pranòlz m. 780
Località Pranòlz - Trichiana - Tel. e Fax: 0437 757010
Cell. 347 1092858 - www.rifugiopranolz.com - [email protected]
Apertura: 1/01 - 31/12 - Posti Letto: 5
UFFICI INFORMAZIONI TURISTICHE
AGORDO: via XXVII Aprile, 5A
Tel. 0437 62105 - Fax 0437 65205
[email protected]
ALLEGHE: P.zza Kennedy, 17
Tel. 0437 52 33 33 - Fax 0437 723881
[email protected]
ARABBA: via Boè
Tel. 0436 79130 - Fax 0436 79300
[email protected]
AURONZO DI CADORE: via Roma, 10
Tel. 0435 9359 - Fax 0435 400161
[email protected]
BELLUNO: P.zza Duomo, 2
Tel. 0437 940083 - Fax 0437 958716
[email protected]
CALALZO DI CADORE: via Stazione, 37
Tel. 0435 32348 - Fax 0435 517225
[email protected]
CANALE D’AGORDO (proloco):
P.zza Papa Luciani, 1
Tel. 0437 590250 - Fax 0437 590250
[email protected]
Parte dal rifugio Pranolz l’itinerario ad anello che conduce al Pian de le Femene, colle
molto panoramico posto al
confine tra le province di Belluno e
Treviso. La camminata, percorribile in
4 ore, si sviluppa in quota e presenta
un dislivello di 400 metri. Lasciato il
rifugio (780 m.) si affronta un primo
tratto in salita, poi, attorno agli 800
- 900 metri di altitudine, la strada
sterrata (alcuni tratti sono asfalta-
ti) prosegue pianeggiante nel bosco
fino al Pian de le Femene (1163 m.),
il punto più alto della passeggiata.
Da qui il panorama si apre su tutta
la pianura veneta: sono ben visibili
i laghi di Revine, le colline e le città
della Marca e, nelle giornate di cielo
limpido, anche le coste adriatiche. Si
scende quindi sul versante bellunese
lungo il Canal di Limana, passando
per Melere.
Le alte vie del gusto
i piatti del rifugio
A) Cervo con polenta
€ 12,00
B) Gallina alla cacciatora con polenta € 10,00
C) Piatto rustico del rifugio con polenta € 10,00
Tel. 0437 770119 - Fax 0437 770177
[email protected]
MEL (Comune): P.zza Papa Luciani, 1
Tel. 0437 540321 - Fax 0437 753354
[email protected]
MISURINA (Consorzio): Via Monte Piana
Tel. 0435 39016 - [email protected]
PADOLA DI COMELICO SUP. (Consorzio):
c/o Casa della Regola di Padola - P.zza S. Luca, 18
Tel. 0435 67021 - Fax 0435 479091
[email protected]
PEDAVENA (proloco): Via Roma, 11
Tel. 0439 301943 - Fax 0439 301943
[email protected]
PIEVE DI CADORE: P.zza Municipio, 13
Tel. 0435 31644 - Fax 0435 31645
[email protected]
PONTE NELLE ALPI (proloco):
Piazzale al Bivio, 14
Tel. 0437 981792 - Fax 0437 981792
[email protected]
CORTINA D’AMPEZZO: P.zza S. Francesco, 8
Tel. 0436 3231 - Fax 0436 3235
[email protected]
PUOS D’ALPAGO (proloco):
Piazza Papa Luciani 7
Tel. 0437 454650 - Fax 0437 454650
[email protected]
CROCE D’AUNE (proloco): Passo Croce d’Aune
Tel. 338 6828865 - Fax 0439 301943
[email protected] ROCCA PIETORE: Loc. Capoluogo, 15
Tel. 0437 721319 - Fax 0437 721290
[email protected]
FALCADE: corso Roma, 1
Tel. 0437 599241 - Fax 0437 599242
[email protected]
S. VITO DI CADORE: Corso Italia 92/94
Tel. 0436 9119 - Fax 0436 99345
[email protected]
FARRA D’ALPAGO: Viale al Lago
Tel. 0437 46448 - Fax 0437 46448
[email protected]
SANTO STEFANO DI CAD. : P.zza Roma, 37
Tel. 0435 62230 - Fax 0435 62077
[email protected]
FELTRE: P.zza Trento e Trieste, 9
Tel. 0439 2540 - Fax 0439 2839
[email protected]
SAPPADA: Borgata Bach, 9
Tel. 0435 469131 - Fax 0435 66233
[email protected]
FORNO DI ZOLDO: Via Roma, 10
Tel. 0437 787349 - Fax 0437 787340
[email protected]
SELVA DI CAD. (proloco): P.zza S. Lorenzo
Tel. 0437 720243
[email protected] LIMANA (Comune): Via Roma, 90
Tel. 0437 966120 - Fax 0437 966166
[email protected]
[email protected]
TAMBRE: P.zza 11 Gennaio 1945, 1
Tel. 0437 49277 - Fax 0437 49246
[email protected]
LONGARONE (proloco): P.zza Gonzaga, 1
c/o Centro Culturale “F. Parri”
ZOLDO ALTO: Viale Dolomiti, 4
Tel. 0437 789145 - Fax 0437 788878
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