ABITA - Architettura Bioecologica e Innovazione Tecnologica per l’Ambiente NEARLY ZERO ENERGY BUILDINGS e la Tecnologia dell’Architettura in chiave sostenibile Ing. Giuseppina Alcamo Centro ABITA – Dipartimento Di Architettura DiDA Via S. Niccolo’ 93 – Firenze Tel. +39.055.2055529 Fax. +39.055.2055599 e-mail: [email protected] www.centroabita/unifi.it NEARLY ZERO ENERGY BUILDINGS Scomposizione dell’edificio in componenti opachi e trasparenti per studiarne le caratteristiche tecnologiche, i dettagli costruttivi, le caratteristiche termo-fisiche, introducendo i concetti della progettazione bioclimatica sostenibile mirata ai nearly zero-energy buildings. Integrare quindi impianti ad energia rinnovabile. Progettare con la luce naturale: controllo solare delle schermature. CONSUMI ENERGETICI IN ITALIA CONSUMI ENERGETICI IN ITALIA CONSUMI ENERGETICI IN ITALIA L’elevata incidenza dei consumi per riscaldamento e raffrescamento è da attribuire alle caratteristiche dell’involucro edilizio e allo scarso rendimento degli impianti: i 2/3 delle nostre abitazioni sono antecedenti la legge 373/76 e non hanno subito interventi di manutenzione straordinaria. CONSUMI ENERGETICI IN ITALIA ¾Incremento del consumi energetici del settore civile dovuto a fattori climatici ed alla maggiore necessità di condizionamento degli ambienti, quest’ultima dovuta alla scarsa qualità degli involucri edilizi ¾ Necessità di un involucro edilizio che limiti le dispersioni termiche e quindi necessità di ridurre il fabbisogno energetico sia in regime invernale che estivo. CONSUMI ENERGETICI IN ITALIA ¾Necessità di utilizzare fonti energetiche disponibili in modo adeguato ¾Crescente sensibilizzazione verso il rispetto dell’ambiente e quindi la tendenza all’adozione nel settore dell’edilizia di materiali, tecnologie e soluzioni costruttive ispirate ad uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile. DIRETTIVA EUROPEA 2002/91/CE Ad ogni stato Europeo si chiede di recepire questa direttiva all’interno di norme nazionali, in modo tale da garantire una maggiore sensibilità alle specificità del clima di ciascun paese e rendere così operativa la direttiva. DIRETTIVA EUROPEA 2010/31/UE - rifusione Entro il 31 dicembre 2020 è previsto che tutti gli edifici di nuova costruzione siano «edifici a energia quasi zero». Un «edificio a energia quasi zero» è un edificio ad altissima prestazione energetica ….il cui fabbisogno energetico - molto basso o quasi nullo dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili. BILANCIO ENERGETICO RISPARMIO ENERGETICO INVERNALE E COMFORT INVERNALE La protezione dal freddo in inverno ha, prevalentemente, 2 finalità: > ridurre o contenere le spese di riscaldamento: > annullare o diminuire l’effetto parete fredda. Per l’inverno i parametri sono: - la conduttività termica λ di calcolo; - lo spessore dell’isolante. RISPARMIO ENERGETICO ESTIVO E COMFORT ESTIVO L’irraggiamento solare può raggiungere una potenza termica di 1000 W/m2; Si può intervenire prevalentemente sulla INERZIA TERMICA La conduttività λ non è più il parametro principe di riferimento. Sono fondamentali: > sfasamento temporale di temperatura ϕ; > smorzamento dell’onda termica. termica diffusività termica a = 1/(λ / ρ c)1/2 (mq/s) indica la velocità con la quale un materiale tende ad accumulare o rilasciare calore. PROGETTAZIONE BIOCLIMATICA L'architettura bioclimatica usa gli elementi naturali del sito (il sole, il vento, l'acqua, il terreno e la vegetazione) per realizzare edifici termicamente efficienti in grado di soddisfare i requisiti di comfort termico, indipendentemente dall'uso di impianti di climatizzazione. Cosa è il comfort termico? Come possiamo assicurarci che gli edifici che progettiamo saranno confortevoli per gli occupanti? Provvedere alla “giusta temperatura” per raggiungere il confort. La “giusta temperatura” però varia da persona a persona e nel tempo e dipende dalla esperienza di “confort” di ciascuno di noi. Cosa influisce sulla sensazione di confort: - La temperatura - L’umidità dell’aria - Il movimento dell’aria - Come ci si veste - L’attività fisica che si svolge Approccio specifico nell’ambito della progettazione architettonica teso a sfruttare, nel design e nelle scelte tecnologiche di progetto, le caratteristiche ambientali dei siti di intervento (condizioni morfologiche, climatiche ecc. ) per il condizionamento estivo/ invernale degli edifici. Perché scegliere un approccio bioclimatico ¾ Riduzione della spesa energetica totale ( in particolare del contributo energetico da fonti energetiche tradizionali ) ¾ Riduzione dell’impatto ambientale ( in particolare riduzione delle emissioni di gas serra ) ¾ Maggiore salubrità degli ambienti per gli utenti finali ( il microclima locale è il prodotto di flussi dinamici naturali; agli impianti tradizionali è demandata una funzione di correzione secondaria ) Un progetto bioclimatico è per definizione fortemente dipendente dalle condizioni locali del contesto di intervento Queste costituiscono il primo e fondamentale INPUT di progetto Prima Primafase fasedel delprogetto progetto Analisi Analisibioclimatica bioclimaticadel delsito sito Costruzione di un QUADRO CONOSCITIVO sistematico delle caratteristiche del sito di intervento, funzionale alle successive fasi di elaborazione progettuale ANALISI CLIMATICA Latitudine e longitudine Dati climatici della località (es. Radiazione solare) Condizioni locali specifiche ( es. presenza di venti dominanti invernali o brezze estive ) ANALISI BIOCLIMATICA DEL SITO IMPUT AMBIENTE NATURALE Orientamento e morfologia dell’area, con dinamica delle ombre Assetto della vegetazione, con dinamica delle ombre ( tipologia di essenze, densità e posizione rispetto all’area) Vicinanza di eventuali specchi d’acqua o fiumi e loro posizione rispetto ai venti dominanti e al sito IMPUT AMBIENTE ANTROPICO Forma e dimensioni delle strutture elevate contigue, con dinamica delle ombre nelle diverse stagioni Vicinanza di superfici verticali riflettenti ( es. involucri vetrati ) Caratteristiche del suolo ( pavimentazioni assorbenti, impermeabili, riflettenti ecc. ) QUADRO CONOSCITIVO DELL’AMBIENTE NATURALE ¾Latitudine e dati relativi alla radiazione solare : Parametri particolarmente rilevante nella progettazione di superfici captanti per dispositivi solari attivi ( collettori solari termici, campi fotovoltaici, ma anche per le schermature solari ). Di norma infatti tali superfici vengono installate con inclinazione sul piano orizzontale pari alla latitudine del sito; le prestazioni energetiche sono proporzionali alla radiazione solare incidente. QUADRO CONOSCITIVO DELL’AMBIENTE NATURALE Condizioni locali specifiche ( es. presenza di venti dominanti invernali o brezze estive ) : Tali fattori possono influenzare in modo significativo il regime termico degli edifici, aumentando le dispersioni dell’involucro nei mesi invernali e contribuendo al raffrescamento e alla ventilazione naturale degli ambienti nei mesi estivi. QUADRO CONOSCITIVO DELL’AMBIENTE NATURALE ¾Orientamento e morfologia dell’area, assetto della vegetazione con dinamica delle ombre nelle diverse stagioni La conoscenza di questi parametri consente di determinare con buona approssimazione le potenzialità bioclimatiche di un’ area e conseguentemente valutare in modo attendibile quali strategie specifiche saranno più idonee nella successiva fase progettuale. QUADRO CONOSCITIVO DELL’AMBIENTE NATURALE Localizzazione topografica ed analisi climatica Depressione Clima caldo umido Inversione termica Mezza costa Clima temperato Versante nord Promontorio Clima freddo esposizione Versante sud QUADRO CONOSCITIVO DELL’AMBIENTE NATURALE Localizzazione topografica. la ventilazione Aria fredda Superficie riscaldata Aria calda Superficie raffredata Brezze di pendio Brezze di litorale QUADRO CONOSCITIVO DELL’AMBIENTE NATURALE Utilizzo delle barriere vegetali a fini progettuali 1 3 2 QUADRO CONOSCITIVO DELL’AMBIENTE NATURALE ¾Vicinanza di eventuali specchi d’acqua o fiumi e loro posizione rispetto ai venti dominanti e al sito Le grandi masse d’acqua, costituiscono generalmente un elemento mitigante per il microclima locale. In particolare nei mesi estivi, l’aria raffrescata e umidificata in corrispondenza di queste superfici può essere convogliata all’interno degli edifici per il raffrescamento passivo delle strutture. QUADRO CONOSCITIVO DELL’AMBIENTE ANTROPICO ¾Forma e dimensioni delle strutture elevate contigue, con dinamica delle ombre Il quadro conoscitivo del contesto non può prescindere dalla conoscenza del contesto edificato del sito di intervento, e deve necessariamente essere sviluppato per osservazione diretta, eventualmente con l’ausilio di indagini fotografiche e rilevazioni in loco. 1 Andamento skyline edifici 2 2 Altezza solare invernale (21 dicembre ore 12 ) a= 21,5° 3 Altezza solare estiva (21 giugno ore 12 ) a= 67,2° 3 1 Parco urbano - Barriera verde a protezione dai venti dominanti – Bacino d’acqua per mitigazione microclima Distanza edifici= H/ tg a Sistema del verde a foglia caduca per soleggiamento invernale Distanza edifici= H/ tg a Sistema del verde a foglia caduca per ombreggiamento estivo QUADRO CONOSCITIVO DELL’AMBIENTE ANTROPICO ¾ Valutazione dell’accessibilità al sole del sito di progetto : Si riporta sul diagramma solare la sagoma di ostruzione da parte degli elementi contigui all’area, nelle varie stagioni. Si determina così una gerarchia solare all’interno del sito, fondamentale per le successive fasi di progetto. ¾Valutazione dell’efficacia dei dispositivi di controllo solare previsti in sede di progetto (ECOTECT ) Attualmente sono disponibili strumenti software in grado di costruire automaticamente i diagrammi solare, e di simulare il percorso solare rispetto a un modello di progetto ricostruito nell’ambito del programma. Il moto apparente del sole può essere simulato in ogni stagione e con intervelli di tempo personalizzabili. QUADRO CONOSCITIVO DELL’AMBIENTE ANTROPICO ¾Vicinanza di superfici verticali riflettenti e caratteristiche del suolo La presenza di superfici particolari può influire in modo significativo sulle condizioni di esercizio degli edifici adiacenti. Per superfici assorbenti si intendono superfici continue realizzate in materiali pesanti o scuri ( pietra, asfalto ecc. ) in grado di assorbire in modo rilevante la radiazione solare e di trattenere e rilasciare lentamente il calore accumulato. Tale caratteristica è da tenere in attenta considerazione, soprattutto per la valutazione del regime estivo. Le superfici riflettenti invece esercitano la loro influenza non solo incrementando il carico termico sulle superfici adiacenti ma anche alterando le condizioni di illuminazione. In particolare è da valutare il rischio di abbagliamento. La permeabilità delle superfici è invece un fattore significativo in funzione del regime di smaltimento delle acque meteoriche. Un eccessiva impermeabilizzazione aumenta lo scorrimento superficiale con conseguente aumento del rischio di allagamenti, mentre una pavimentazione permeabile non opportunamente controllata favorisce la dispersione di volumi d’acqua significativi che potrebbero invece essere riusati nell’ambito dell’edificio come acque bianche non sanitarie. L’analisi dello stato di fatto delle pavimentazioni in termini di analisi della permeabilità è quindi necessaria per la ridefinizione di un corretto assetto nella successiva fase di progetto. QUADRO CONOSCITIVO DELL’AMBIENTE ANTROPICO Caratteristiche del suolo R ough Asphalt ‘W arm ’ m aterials surface ‘W arm ’ m aterials P ave stone C oncrete Stone S m ooth ‘C old’ m aterials surface Light colored m aterials M osaic M arble ‘C old’ m aterials Light colored m aterials D ark colored m aterials D ark colored m aterials Materiali da pavimentazione caldi e freddi 60 55 No 60 A s p h a lt (B l a c k) Temperature (°C) 50 No 51 C o n c re te (B l a c k) 45 40 No 49 C o n c re te (W h ite ) 35 No 27 M a rb le (W h ite ) 30 25 A ir T e m p e ra t u re 20 0 9 :0 0 1 0 :0 0 1 1 :0 0 1 2 :0 0 1 3 :0 0 1 4 :0 0 1 5 :0 0 1 6 :0 0 1 7 :0 0 1 8 :0 0 T im e Valori di temperature superficiali in estate-giorno ad Atene INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI GUIDA L’edificio 1 Lo schema planimetrico di aggregazione tra gli edifici deve favorire il massimo livello di soleggiamento e protezione dai venti dominanti invernali 2 L’edificio deve essere orientato secondo l’asse elio-termico 3 Si devono privilegiare forme compatte e poco disperdenti (controllo del rapporto S/V) 4 E’ necessaria la verifica del rapporto tra la distanza degli edifici e l’altezza dei fronti in modo da garantire il DIRITTO AL SOLE a tutti i piani degli alloggi 5 La tipologia dell’edificio deve garantire le stesse potenzialità termico/energetiche per ogni alloggio. Si privilegiano edifici a schiera e in linea. 6 La distribuzione interna degli alloggi deve privilegiare il posizionamento dei corpi scale, servizi e bagni verso il fronte Nord e spazi giorno sul fronte Sud 7 Utilizzo di sistemi passivi per il controllo termico e per una corretta ventilazione (massa termica, serre e spazi solari, camino solare, tetto verde, etc..) 8 Introduzione di sistemi di ombreggiamento per il controllo dell’irraggiamento estivo (vegetazione, schermi fissi od orientabili) 9 Utilizzo di sistemi attivi per la riduzione del consumo energetico ( collettori solari e fotovoltaico) 10 Il sistema delle aperture deve garantire un ottimo livello di illuminazione naturale all’interno di ogni alloggio 11 Ogni edificio deve essere costruito utilizzando materiali eco-compatibili e con ottime prestazioni termiche 12 Si richiede una verifica energetica preliminare per ogni tipologia di edificio utilizzata. essenzialmente per il consumo invernale con l’indicazione dei valori di trasmittanza dei pacchetti tecnologici utilizzati per le chiusure orizzontali e verticali, nonché per i componenti finestrati 13 E’ necessario provvedere a sistemi di raccolta delle acque piovane e alla riduzione dei consumi d’acqua