antropologia teologica - Istituto Superiore Interdiocesano di Scienze

ANTROPOLOGIA TEOLOGICA
CHIAPPAROLI DON PAOLO
OBIETTIVI E COMPETENZE
Il corso è finalizzato a condurre gli studenti alla comprensione della visione cristiana dell’uomo,
dalla sua origine al suo fine ultimo: in particolare essi sono messi a diretto confronto con i testi della
Sacra Scrittura e della Tradizione, accompagnati dall’aiuto offerto nel corso della storia dalla
ricerca teologica. In questo modo essi apprendono a confrontarsi con il dato fondativo della
Rivelazione; a reperire nei documenti del Magistero i dati fondamentali che la viva Tradizione della
Chiesa ha recepito, elaborato e trasmesso; a confrontarsi con le questioni affrontate lungo i secoli
dal lavoro dei teologi.
CONTENUTI
Il corso di Antropologia Teologica si incarica di riassumere e sistematizzare le ricerche e risultati
che nell’impostazione della teologia di scuola erano suddivisi in diversi trattati:principalmente, il
De Deo creante e il De Gratia si occupavano rispettivamente delle due tappe della historia salutis –
la creazione e la redenzione – come se la loro successione cronologica autorizzasse a concepire in
modo estrinseco i loro contenuti, senza così rinvenire la profonda unità che li caratterizza. La
teologia del XX secolo ha ripensato l’articolazione di questi contenuti, non già assommando i
trattati l’uno all’altro nel tentativo di redigere una anacronistica e improbabile Summa Theologiae
de Homine, bensì riconducendoli al punto centrale attorno al quale essi ruotano e nel quale trovano
la propria forma e la legittimazione dei propri risultati: la persona di Cristo. La ripresa della
dimensione pneumatologica come correttivo ad una cristologia monista.
METODO
Il metodo con cui il corso è offerto è quello di offrire una lezione frontale, seguendo alcuni testi e
allargando, quando utile agli studenti, il discorso a collegamenti interdisciplinari con le altre
branche della teologia. Durante il corso gli studenti vengono messi a diretto contatto con i testi
biblici e con i principali documenti della Tradizione; sono, inoltre, invitati ad approfondire lo studio
personale con la lettura di contributi e saggi, segnalati durante la lezione. La modalità di verifica del
corso è l’esame orale.
BIBLIOGRAFIA
- W. PANNENBERG, Antropologia in prospettiva teologica, Brescia 1987.
- I. SANNA, L’Antropologia cristiana tra modernità e postmodernità, Brescia 20043.
- F. G. BRAMBILLA, Antropologia Teologica, Brescia 2005.
- I. SANNA, Chiamati per nome. Antropologia teologica, Paoline, Cinisello Balsamo 20074.
- AUER J., Il mondo come creazione, Assisi 1977
- COLZANI, G., Antropologia cristiana, Casale Monferrato 1991 (1998)
- COLZANI, G., Antropologia teologica, Bologna 19972
- LADARIA, L., Antropologia Teologica, Casale Monferrato 19952
- ROCCHETTA, C., Per una teologia della corporeità, Torino 1990
- P. SEQUERI, Il Dio affidabile. Saggio di teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 1996.
- D. Vasse, La dérision ou la joie, Seuil, Paris 1999.
- H.WALDENFELS, Teologia fondamentale nel contesto del mondo contemporaneo, Paoline, Cinisello
Balsamo 1988.
- M. SEYBOLD- H.WALDENFELS (edd.), La Rivelazione, Augustinus, Palermo 1992.
- G. ANGELINI (a cura di), La Rivelazione attestata. La Bibbia tra testo e teologia, Glossa, Milano
1998.
- AA.VV., Il corpo alla prova dell’antropologia cristiana, a cura dell’Associazione Teologica
Italiana, Glossa, Milano, 2007.
ANTROPOLOGICA TEOLOGICA
1. Struttura ontologica dell’uomo e Rivelazione
— Indicazioni orientative: linee essenziali di sviluppo dell’antropologia biblica; l’antropologia
greco-cristiana e sua presenza nel dogma; posizione attuale del problema (autocomprensione
dell’uomo e evento salvifico).
— Aspetti e temi particolari: sfondo semitico e greco dell’antropologia paolina; platonismo e
stoicismo nell’antropologia patristica; neoplatonismo e aristotelismo nell’antropologia medioevale;
l’antropologia come dimensione generale e come tema settoriale di teologia; la creazione tra
protologia e escatologia.
2. Il destino dell’uomo in Cristo
— Indicazioni orientative: rapporto tra predestinazione di Cristo e predestinazione degli uomini
nella Bibbia; loro divaricazione nella trattazione teologica; i recenti tentativi di organica
articolazione.
— Aspetti e temi particolari: la predestinazione in S. Paolo e in S. Agostino; il cristocentrismo nella
teologia medioevale; la predestinazione nella seconda scolastica; confronto tra teologia protestante
e teologia cattolica sulla predestinazione di Cristo e degli uomini; il problema del soprannaturale.
3. La giustificazione
— Indicazioni generali: la vita di grazia nella Bibbia; grazia e libertà nelle dispute antipelagiana,
antiprotestante, antigiansenista; l’attuale riarticolazione delle tesi relative alla vita di grazia.
— Aspetti e temi particolari: giustificazione e santificazione in S. Paolo; i rapporti tra dono increato
e dono creato; l’incorporazione a Cristo.
4. La storia della libertà. Il peccato originale
— Indicazioni orientative: dottrina biblica (linee generali e esegesi di Gen. 2-3 e di Rom. 5); linee
essenziali dello sviluppo del dogma; problemi posti dalle acquisizioni antropologiche
contemporanee.
PROGRAMMA PER ESAME 2012-2013
Programma esame orale: Presentazione di un argomento portante dell'A.T. e sua articolazione,
scelto dallo studente, argomento portante scelto dal professore e stessa modalità di sviluppo, serie di
domande puntuali su diversi argomenti di interesse della materia.
Gli argomenti sono quelli trattati nelle dispense e negli approfondimenti in classe. Il testo di
riferimento è quello seguito per il corso stesso (Brambilla). Inoltre, durante le lezioni, il professore
nel seguire il testo sopra indicato, ha sottolineato le parti fondamentali da considerare, (pagine e
capitoli), mentre ha lasciato agli studenti la possibilità di approfondire alcune tematiche specifiche
sempre presenti nel testo ma non come argomento di esame. Segue l'indicazione di tale scelta come
riferimento al testo di A.T.: dove indicato senza riferimento alle pagine da intendersi tutto, mentre
dove indicati capitoli e pagine da intendersi in modo specifico rispetto ad altro presente nel testo.
Invece, dove presente il temine in sintesi, solo una conoscenza generale dell'argomento senza
necessità di approfondimento.
ARGOMENTI
1. Il nome, l’interesse e il problema dell’Antropologia Teologica
2. Un tornante decisivo: il Concilio Vaticano II
a) L’Antropologia teologica e il rinnovamento conciliare
b) Il valore propulsivo della Gaudium et Spes per l’antropologia teologica
c) Oltre il concilio: questioni aperte per il futuro
3. La genesi dell’antropologia nella cultura moderna
a) Le ragioni dell’assenza dell’antropologia teologica.
b) Eredità cristiana e nascita dell’antropologia.
4. L’estraneità della teologia all’evoluzione dell’antropologia moderna
a) La sistemazione di Ch. Wolff e la nascita della manualistica
b) Teologia “controversistica” e “dogmatica”
c) L’assestamento apologetico e la teologia del duplice ordine: il Vaticano I
5. Una vicenda esemplare: la storia del De Gratia e l’evanescenza del soprannaturale
Il De Gratia, un trattato “moderno”
a) La controversia sulla giustificazione.
b) Momento postridentino: la grazia come auxilium
c) Ricupero della Patristica Greca: la grazia come divinizzazione
d) Teologia del secolo XX: la ristrutturazione del De Gratia
e) Il superamento del De Gratia come trattato autonomo
6. La nascita del De Deo Creante et elevante e la nozione di “natura pura”
a) Filosofizzazione del tema della creazione
b) La “natura pura”: Baio e la Controversia Post-Baiana
c) L’inesorabile influsso dello schema apologetico
d) Sgretolamento di un traguardo rassicurante
7. Cristologia e antropologia: l’approdo contemporaneo
8. La natura della modernità
9. L’antropologia della modernità
10 L’ antropologia della postmodernità: l’indebolimento della concezione dell’uomo
Cap. 1 LA VISIONE CRISTICA DELL'UOMO
1. Relazioni tra cristologia e antropologia
Nella Scrittura
In epoca patristica medioevale
In epoca moderna
2. Ripresa cristologia in epoca contemporanea
3. La fides Jesu come figura archetipa dell'uomo. Fides Jesu forma Servi
pp. 131-141; 147-155
Cap. 2 LA PREDESTINAZIONE DEGLI UOMINI IN CRISTO
1. La predestinazione come "mistero" del "destino "soprannaturale" dell'uomo
2. La predestinazione nella Scrittura:
Elezione-Alleanza (Sal 78),
il soggetto DIO, il destinatario IL POPOLO, fine APPARTENENZA A DIO, motivo AMORE
PREVENIENTE, tempo dell'elezione PROVA E SPERANZA.
Nel Nuovo Testamento: Elezione, missione di Gesù, missione dei Discepoli e della Chiesa Paolo e
la predestinazione (Ef 1, 3-14)
3. Il problema della predestinazione nella storia:
Nella patristica greca
La gnosi superamento e conciliazione. La persona umana.
La controversia pelagiana
La controversia semipelagiana
La controversia predestinazionista
I pronunciamenti del Magistero
4. La teologia della predestinazione; le due soluzioni:
Soluzione Agostiniana-tomista+baneziana Ante praevisa merita
Soluzione molinista. Post praevisa merita
La CONTROVERSIA DE AUXILIIS
5. Il superamento: la predestinazione di Cristo e la partecipazione degli uomini
Cristo forma della predestinazione
Predestinazione come destinazione dell'umanità a Cristo
Pre-donazione
pp. 157-212
Cap. 3 LA CREAZIONE LUOGO DELL'ANTROPOLOGIA CRISTIANA
1. La creazione nella Bibbia: benedizione, salvezza e compimento:
• I racconti di inizio: separazione, fondazione, promessa.
Rapporto con le culture mediorientali (in sintesi)
Struttura mitica dei racconti
Rapporto tra creazione e salvezza
• Gen 1,1-2,4a il poema della creazione: dimensione spaziale
Ripetizioni (x8), variazioni (8 opere in 6 giorni 2 al terzo giorno 2 al sesto giorno) Settenario della
creazione. (in sintesi)
"Quando non ancora", la luce e la successione notte giorno: settimana e calendario Il settimo giorno
nel ritmo 6 + 1 separa la ferialità dalla "appartenenza a Dio". (in sintesi)
• La creazione nei profeti: Ger, Deuteroisaia, Ez. (in sintesi)
• La creazione nei sapienziali: Proverbi (3,19-20; 8,22-31); Salmi ( 8; 19; 29; 33; 74; 89; 95; 104;
135;136; 148); Siracide (33,7-15; 42,15-43,33); Giobbe (28,1-42,6); Sapienza (10-19; 13,1-5). (in
sintesi)
• Cristo compimento-mediatore della creazione: il mondo opera meravigliosa del ‘Padre nostro’ che
ha cura dell'uomo. “L'opera salvifica di Dio ha come centro Gesù Cristo che introduce gli eletti nel
regno: essa ha inizio con la creazione”.
• Paolo: la creazione sviluppata in prospettiva soterologica-teologica, in prospettiva cristologia, in
prospettiva antropologica (cfr. l'omologhia di 1Cor 8,6; l'inno di Col 1,15-20).
• Giovanni : punta gli occhi sulla centralità del mistero di Cristo (1,1-18 il prologo).
2. La creazione nella teologia: progressivo allentamento dalla centralità di Cristo e deriva
cosmologica. (n.b.: già vista in precedenza per quanto riguarda i Padri greci e Agostino).
• La creazione nell'orientamento influenzato dal Platonismo, dall'Aristotelismo (Tommaso)
• Periodo moderno: interventi del Magistero: creazione dal nulla (=ex nihilo dice l'opposizione del
pensiero cristiano ad ogni preesistenza della materia, contro qualsiasi forma di panteismo). Il fine
della creazione (=ad Dei gloriam, intendendo Dio come fine della creazione perché la creazione
costituisce la manifestazione del Dio creatore). Libertà e gratuità della creazione (= libertà e gratuità
vanno affermate in quanto legate alla alleanza –predestinazione, Dio comunica veramente se
stesso). La creazione nel tempo (= ab initio temporis intesa come rifiuto e opposizione ad ogni
concezione della creazione come necessaria. Il tempo è creato con la creazione, contro tutti i sistemi
panteistici).
3. La riflessione contemporanea sulla creazione
• Le pressioni del movimento ecologico (in sintesi)
• La ripresa del dialogo con le scienze (in sintesi)
• Al di là del naturalismo il dialogo con l'ecologia e le scienze (in sintesi)
• Dio "l'altro" da, per, di nei confronti del mondo (creazione)
Il mondo come dato; il mondo come donato; il mondo come donazione;
In Christo : il luogo filiale ; Per Christum forma filiale ; Ad Christum il destino filiale.
pp. 214-240; 247-306 (in modo sintetico, mettendo in evidenza gli aspetti richiamati)
Cap. 4. L'UOMO CENTRO DELL'ANTROPOLOGIA CRISTIANA. LA LIBERTÀ
CORPOREA, LA CAPACITÀ DI RELAZIONE
1. L'uomo nella Scrittura: immagine vocazione filialità
• L' uomo immagine di Dio, Gen 1
• Il dramma esemplare del giardino Gen 2-3
• I racconti di vocazione profetica
• Riflessione sapienziale e lessico antropologico
Nefesh (= psiche), Basar (= corpo), ruah (=spirito, soffio), leb/lelab (= cuore)
• L'uomo come figlio ad immagine di Cristo: nei Sinottici, in Paolo (Somiglianza, dipendenza
/origine, Manifestazione), cfr 1Cor 15,49; Rom 6; 2Cor 3,15-18; Col 1, 15-18 e 2Cor 3,18-4,4 tema
di Cristo immagine di Dio (corpo, carne, psiche, neuma, cuore); Giovanni (sarx anhtrophos, Logos)
2. Le figure storiche dell'antropologia:
• La visione dei Padri (Ireneo, Taziano, Tertulliano, Origine e i suoi discepoli, la condanna di
Origene, Agostino, Tommaso, Gli interventi del magistero (in sintesi)
• L'immagine moderna dell'uomo
• Antropologia della libertà creata come immagine
• Uomo e donna, libertà sessuata, differenza nella comunione (in sintesi)
Archetipo della Genesi, paradigma dell'Esodo, compimento in Cristo: Differenza e identità.
pp. 309-352; 353-360 (in sintesi); 382-399; 401-411
Cap. 5 LA GRAZIA FORMA DELL'ANTROPOLOGIA CRISTIANA
L'INCORPORAZIONE A CRISTO REALIZZAZIONE DELLA COMUNIONE
1. Dalla grazia come auxilium e habitus al dono dell'incorporazione
2. Lo Spirito Santo e la Grazia nella Scrittura
• Alleanza-grazia nell'AT
• Esperienza di Grazia nel NT
3. Lo Spirito Santo e le figure della grazia nella storia
• Divinizzazione nella patristica greca (visione sintetica)
• La grazia come habitus nel medioevo (visione sintetica)
• L'incorporazione a Cristo
pp. 413-425; 425-474 (in sintesi)
Cap. 6 IL PECCATO ORIGINALE PERDITA DELLA CONFORMITÀ' A CRISTO
1. La dottrina tradizionale
2. Il peccato originale, il dramma esemplare di Gen 2-3
il racconto della caduta (Gen 3)
• Trasgressione del comandamento
• Interrogatorio e castigo (in sintesi)
3. L'esperienza del peccato nei profeti, nei sapienti e nel Nuovo Testamento
• Geremia, Ezechiele, Salmo 51 (in sintesi)
• Nei sinottici
• L'uomo sotto il segno di Adamo in Paolo ( Rm 5,12-21)
4. Il peccato originale nella fede della Chiesa
• Agostino e la sua dottrina
• Il Concilio di Trento e il suo decreto
5. Il peccato originale nella coscienza contemporanea
pp. 486-530; 531-548 (in sintesi)
Cap. 7 LA GIUSTIFICAZIONE (MERITO) SOLIDARIETÀ CON LA PASQUA DI CRISTO
1. La giustificazione alla prova della storia
2. Paolo (la Lettera ai Romani)
3. La crisi protestante sulla giustificazione
4. Il decreto di Trento sulla giustificazione
5. Il tema della giustificazione oggi
pp. 550-592