TAVOLA ROTONDA INCONTRI INTERRELAZIONE CREATIVA ISSN 1722-7402 • Bimestrale - n. 4 - Settembre 2014 - e 3,90 - poste Italiane spa - Sped. abb. Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, Comma 1, DCB Milano www.lucenews.it Lighting Design e apparecchi LED LED NEWS SPECIALE LA LUCE PER IL CINEMA DIETRICH BRENNENSTHUL EDITORIALE Realizzazioni. Marsiglia. La Villa Méditerranée. Precisione agli alogenuri per il pallone mondiale. Interior Design. Cusago. Luce, acqua ed energia verde per l’albergo. Attualità. ADI. Passato e futuro del design nazionale. Scenari al punto di svolta. Un ruolo nuovo per il progettista. LED & Retrofit. Qualità per l’immagine urbana. Lighting…Underlined LED & RETROFIT PRODUCT DESIGN LED SOURCE SCENARI Luce e Design è anche sul WEB! Visita il sito http://www.lucenews.it 30/72 5 16 Il lighting design e l’engineering dei nuovi apparecchi LED Dietrich Brennensthul Interrelazione creativa Editoriale Carlotta de Bevilacqua Incontri a cura della Redazione 41/42/46/ 49/52 Realizzazioni Speciale Marsiglia – Villa Méditerranée Il luogo dell’incontro La luce per il cinema La formidabile ossessione Stefano Boeri, Filippo Cannata Gian Filippo Corticelli La luce sa guardare nell’ombra a cura di Massimo M. Villa - Redazione 6 In questo numero 8 Avvenimenti 12 Strumenti di Misura Resa Cromatica Maurizio Messa World Cup FIFA 2014 Precisione agli alogenuri per il pallone mondiale Giorgio Pasotti 14 Laboratorio & Università Iolanda Fortunato 20 Tavola Rotonda Lighting Design e apparecchi LED Una risorsa per fare sistema -lin vid eo on A cura di Massimo M. Villa – Redazione Foto di Paolo Bernardi Video a cura Lara Morandotti le forme del progetto il 2 n.4/2014 e Danilo Desideri La luce complice di una solitudine comica Ferzan Ozpetek E’ la luce l’attore ulteriore 35 Interior Design Cusago – Hotel Mulino Grande Luce, acqua ed energia verde per l’albergo Antonella Tesei Italo Petriccione La luce come carattere dell’immagine Marsiglia, Villa Méditerranée (photo:Carlo Alberto Mari) Realizzazioni Marsiglia - Villa Méditerranée Il luogo dell’incontro Villa Méditerranée, Centre International pour le dialogue et les échanges en Méditerranée, è un edificio polivalente di circa 9000 metri quadri, situato sulle banchine del porto storico di Marsiglia, destinato ad ospitare eventi culturali, attività di ricerca e spazi di documentazione sul Mediterraneo. In questo articolo, il concept del progetto di architettura e gli aspetti del progetto di illuminazione dell’edificio Stefano Boeri*, Filippo Cannata* le forme del progetto * arch. Stefano Boeri - Stefano Boeri Architetti, Milano. Filippo Cannata - Cannata & Partners Lighting Design Communication - Benevento 30 n.4/2014 Il mare è per il mondo mediterraneo il vero elemento unificatore. Solcato dagli itinerari di viaggi, migrazione e commercio, consente alle comunità che ne abitano le coste l’incontro e lo scambio e il nuovo Centre International pour le dialogue et les échanges en Méditerranée si articola chiaramente tra ‘terra e mare’. Lo spazio del porto, entro il quale si colloca il nuovo edificio, è infatti da sempre luogo mutevole e ibrido, aperto e tollerante ai possibili usi e tra le parti della costruzione il mare è lo spazio di riferimento, visibile e prossimo sia all’esterno che all’interno dell’edificio. L’acqua del mare viene accolta nel progetto in una darsena artificiale che diventa spazio centrale dell’edificio tra la sua parte sospesa e quella interrata. La darsena è progettata come uno spazio pubblico vero, dagli usi molteplici e liberi, ove tutte le attività sono Marsiglia. Un’altra immagine dove è visibile il posizionamento dei proiettori a luce LED (cortesia: Cannata & Partners Lighting Design Communication) Un luogo di ricerca e pensiero che ingloba il mare al suo interno Stefano Boeri Quando ho pensato al concept di questa architettura, nel 2003, stavo partecipando con il gruppo di Multiplicity ad una ricerca sulle rotte dei migranti clandestini nel Mediterraneo. Il titolo della nostra ricerca era “Solid Sea”. Volevamo denunciare la nuova natura del Mediterraneo, divenuto un “mare solido” percorso da rotte specializzate e rigide come autostrade, che non permettono mai ai loro utenti (migranti, turisti, militari, pescatori..) di incontrarsi e comunicare. Dal desiderio di contrastare questa deriva di chiusura e isolamento, è nata l’idea di un’architettura sul bordo del mare che fosse invece dichiaratamente aperta verso gli scambi di culture che dal mare provengono: ricercatori, studenti, artisti, intellettuali, turisti. Un’architettura capace di rappresentare lo straordinario meticciato di lingue, gusti, colori che Marsiglia ha accolto dalle altre città del Mediterraneo. La Villa è un’architettura di banchina. Sono sempre stato ossessionato dalle architetture portuali. Per molti anni, a Genova, Salonicco, Napoli, Trieste, Mitilene, La Maddalena ho studiato, pensato, progettato edifici sul bordo dell’acqua. Architetture come silos, stazioni navali, magazzini, torri di osservazione, bacini di carenaggio. Edifici che operano come infrastrutture di bordo, abituati a misurarsi con i volumi mobili delle grandi navi e dei container; a fungere da confine tra gli specchi d’acqua e i piazzali di parcheggio e movimentazione delle merci. Questo edificio unisce ai caratteri dell’architettura civile quelli delle infrastrutture portuali e delle piattaforme off-shore. I suoi spazi, percorsi da una struttura mista in cemento armato e acciaio, si articolano dalla sovrapposizione in pianta di tre livelli paralleli e orizzontali, due dei quali si sviluppano sopra e sotto il livello del mare: un grande salone espositivo di 2000 m2 sospeso a 14 metri dall’acqua e uno spazio per congressi e eventi teatrali di 2500 m2 sotto il livello del mare, mentre al di sotto del bacino si sviluppa un altro spazio polivalente di 2500 m2 arricchito da una sala per spettacoli per 500 persone, dove il contatto visivo con il mare è garantito da lucernari-oblò. Un grande atrio verticale lega i due spazi principali tra loro e ad altri le forme del progetto concepibili: piattaforme pedonali flottanti, scenografie provvisorie, esposizioni empiriche. 31 n.4/2014 luoghi di dimensioni più ridotte, che accolgono sale commissioni, uffici e un ristorante. La grande piazza/darsena che ospita il mare è il cuore del progetto: la piazza d’acqua, collegata con una darsena al mare aperto, permette alle correnti, ai pesci, alle imbarcazioni, di entrare direttamente nell’architettura, come uno spazio utile di attracco e navigazione, di gioco, di festa, di spettacolo, di commercio, perfino di pesca. le forme del progetto A Marsiglia il mare si tuffa nella luce Filippo Cannata Il progetto rientra nelle iniziative per celebrare Marsiglia Capitale europea della cultura 2013. Consiste in un volume di circa 8.800 m2 con una facciata caratterizzata da uno sbalzo di 36 m, un trampolino che sembra voler oltrepassare la diga, e una pelle uniforme, composta da grandi pannelli di cemento chiaro alternati ad aperture lineari ma irregolari che offrono viste mirate della città e del mare: il progetto di lighting design è partito da qui. In linea con le intenzioni architettoniche, volte alla creazione di una struttura flessibile, non chiusa in sé stessa, l’illuminazione valorizza i suoi elementi essenziali sfruttando le peculiarità del grande corpo vetrato che, attraverso il rapporto visivo, mette in relazione diretta e continua l’interno con l’esterno consentendo alla luce di fluire armoniosamente tra questi due ambiti. L’edificio, di giorno completamente inondato di luce naturale, si presenta di notte come un enorme blocco illuminato riflesso nell’acqua che lo circonda e lo pervade, caratterizzato da una luce capace di riprodurre i colori e le sfumature del Mediterraneo. Si è cercato, principalmente, di evidenziare lo sbalzo con la sua parete diagonale e la piazza d’acqua sottostante, centro nevralgico dell’intero progetto. Una luce bianco-azzurra valorizza la trama dei blocchi in cemento che come un nastro avvolgono il volume architettonico, in contrasto con la 32 n.4/2014 Marsiglia, Villa Méditerranée. Il posizionamento del volume architettonico nell’esplanade J4 del porto (photo: Carlo Alberto Mari) Marsiglia, Villa Méditerranée. Uno degli spazi espositivi polivalenti (photo: Carlo Alberto Mari) luce calda delle sincopate aperture orizzontali affacciate sull’acqua della vasca/darsena. Il rapporto con il mare è abilmente retorico, ma mai scontato. L’illuminazione della grande piazza d’acqua, collegata al mare aperto per consentire alle correnti, ai pesci e alle imbarcazioni di entrare direttamente all’interno dell’edificio, è realizzata con proiettori a luce LED resistenti all’acqua di mare (apparecchi Wibre POW-LED RVBB in acciaio inox V4A – 316L, 48 W - IP68) collocati a circa 30 cm al di sotto del livello dell’acqua, in corrispondenza della parete diagonale. La batteria di 30 apparecchi, ancorata ad un binario apposito, si suddivide in gruppi di 3 per un totale di 10 gruppi. In ogni gruppo i 3 proiettori hanno diverso orientamento e apertura dei fasci per as- La sala spettacolo per 500 persone (photo: Carlo Alberto Mari) (photo: Bernard Laire) CARTELLO LAVORI VILLE MÉDITERRANÉE Committenza: Conseil Regional Provence-Alpes-Côte d’Azur Località: Marsiglia (Francia) Progetto architettonico: Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra), Ivan di Pol, Jean Pierre Manfredi, Alain Goetschy, AR&C Anastasia Kucherova [email protected] Lighting design: Filippo Cannata – Cannata & Partners Lighting Design Communication Grazia Montanaro [email protected] Lighting design team: Nicola Fiorillo Inizio cantiere: 2010 Data di completamento: 2013 Marsiglia. Vista notturna de la Villa Méditerranée, con la vecchia Chiesa neogotica dei Riformati che domina il vecchio porto le forme del progetto sicurare l’effetto di una luce che tende via via a sfumare nel passaggio dalla parete diagonale a quella posta immediatamente al di sopra della vasca. Un’altra batteria di proiettori (stessa tipologia di apparecchi Wibre POW LED neutral white 4500K, ma con potenza di 36 W), è stata installata al di sotto del livello dell’acqua lungo la parete opposta rivolta verso il mare. L’illuminazione coniuga con piena evidenza l’aspetto estetico-scenografico con quello funzionale. Sul lato lungo delle finestre sono stati invece collocati apparecchi lineari a catodo freddo (apparecchi Antrox, 20 mm 34 n.4/2014 diametro, colore White 3000 K trifosforo, consumo 27 W/ml, dimmerati con sistema DALI) caratterizzati da dimensioni ridottissime e da un’emissione di luce morbida, a sottolineare il ritmo cadenzato delle aperture e il taglio netto dei relativi imbotti. Il padiglione in vetro, un grande blocco cilindrico situato all’interno della piazza d’acqua, ospita apparecchi orientabili uplight a LED posizionati nel blocco ascensore, che illuminano il soffitto dell’edificio creando un effetto graduale di luce. Al calare della sera l’edificio assume le sembianze di una lanterna sul mare, un faro che richiama http://www.stefanoboeriarchitetti.net/en l’attenzione dell’osservatore, distratta dalle mille occasioni di meraviglia. Il progetto di lighting design, attento al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, è caratterizzato dall’utilizzo di apparecchi e componenti elettroniche di ultima generazione che garantiscono i più elevati livelli di durabilità, così come l’utilizzo di avanzati sistemi di controllo e gestione dell’illuminazione assicurano l’intensità di luce più appropriata ai diversi eventi ed occasioni, riducendo i consumi elettrici ai minimi termini. © RIPRODUZIONE RISERVATA