19 SABATO 3 MAGGIO 2014 LODI il Cittadino L’APPUNTAMENTO n A FOMBIO I SEGRETARI PROVINCIALI DEI TRE SINDACATI MAGGIORI, A POCHI GIORNI DAL VOTO Per il Primo maggio arriva una “scossa” a istituzioni e sindaci Camera di commercio nel mirino della Cisl, la Cgil parla invece di una giornata triste, con 20mila disoccupati n Dai sindacati una scossa alle istituzioni economiche e politiche lodigiane, nel giorno del Primo maggio. L’hanno data i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil giovedì mattina dal castello di Fombio, paese della Bassa scelto per la festa provinciale dei lavoratori in quanto triste esempio della deindustrializzazione del territorio (la chiusura della Akzo Nobel è una ferita ancora aperta). Nel mirino della Cisl è finita in particolare la Camera di commercio, chiamata al rinnovo proprio nel 2014. La festa (un centinaio le presenze, quasi assente il mondo della politica) si è aperta sulle note dell’inno italiano eseguito a cappella dal Coro Monte Alben di Lodi, che nel corso della mattinata ha offerto una carrellata di brani legati al mondo del lavoro, introdotti da Massimiliano Castellone. Parola poi a Pino Dosi, storico lavoratore della Akzo Nobel, che negli ultimi anni ha vissuto il dramma di una fabbrica prima ridimensionata e poi definitivamente chiusa. A seguire, al posto dei comizi, è stata organizzata una tavola rotonda tra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil (rispettivamente Domenico Campagnoli, Mario Uccellini e Santo Bolognesi), sul palco insieme al moderatore Lorenzo Rinaldi (giornalista del «Cittadino») e ai sindaci di Fombio, Davide Passerini, e di Codogno, Vincenzo Ceretti. Tre i temi caldi della giornata: le elezioni amministrative del 25 maggio, con 52 comuni al voto; il rinnovo della Camera di commercio; il ruolo delle istituzioni in questi anni di forte crisi. Uccellini, dopo aver illustrato la proposta di un assessorato al lavoro in ogni amministrazione comunale, è partito lancia in resta sul rinnovo della Camera di commercio. L’attacco agli ultimi cinque anni dell’attività camerale non è passato inosservato: al di là di chi sarà il nuovo presidente - ha detto il segretario Cisl - è necessario che ci sia una Camera di commercio differente rispetto all’ultima. Uccellini ha criticato apertamente gli ultimi cinque anni, dicendosi incerto sulla possibilità di assegnare una sufficienza piena. Quanto al tema del lavoro, secondo il segretario Cisl è finito il tempo degli slogan e oggi, stante la situazione generale, non ci si può più permettere di demonizzare il tempo determinato. Bolognesi (Uil) ha parlato di “vacanza” delle istituzioni locali (il riferimento in particolare è stato alla Provincia) e di carenza di coordinamento. Un esempio? Quello della logistica, che sul territorio si è sviluppata in maniera assolutamente anarchica, spesso facendo scempio delle aree verdi. Parole cariche di significato sono arrivate anche da Campagnoli della Cgil. Da sei anni, ha osservato, festeggiamo il Primo maggio in modo triste. Nel 2014 i lodigiani iscritti alle liste di collocamento hanno superato quota 20mila e in aprile è in forte aumento la richiesta di cassa integrazione. Per uscire dalla crisi occorrerebbe più coraggio, ad esempio per chiudere finalmente la filiera agroalimentare attraverso un progetto serio, che dovrebbe essere sostenuto anche dai rappresentanti lodigiani a Roma. Il Lodigiano produce latte e suini di altissima qualità, che poi vende alle aziende di trasformazione delle altre province. Campagnoli al riguardo ha parlato della Cooperativa Santangiolina (coop di produttori di latte) che è lodigiana ma investe nel Cremonese e nel Mantovano. L. R. LA FESTA A destra il dibattito di Fombio DANZE IN PIAZZA n ESEGUITI BRANI DEL MERIDIONE D’ITALIA Solo un po’ di pioggia sulla festa di Tavazzano Molto partecipata la kermesse “del lavoro e dei popoli” con la Messa del mattino e musiche tradizionali LUCIANA GROSSO n Solo un po’ di pioggia, sul finire del pomeriggio, a rovinare la festa del Primo maggio a Tavazzano con Villavesco. La consueta “Festa del lavoro e dei popoli” che da anni anima la piazza del paese, quest’anno si è svolta con una formula leggermente diversa dal solito, aprendosi con l’affollatissima Messa celebrata da don Mario Zacchi e proseguendo poi per tutto il giorno con animazione e stand a tema sociale che hanno riempito la piazza antistante il centro civico Mascherpa, attirando cittadini e curiosi da Tavazzano e da molti dei paesi vicini che con in tempo hanno imparato ad amare questa festa. Nel tardo pomeriggio, prima che la pioggia facesse la sua comparsa, per poi lasciare spazio al sereno subito dopo cena, sono cominciati gli attesissimi stage di danza popolare, tenuti dai volontari del gruppo Terra del Sole che hanno insegnato i passi di alcuni balli tipici del folklore del sud Italia, in preparazione dello spettacolo serale. Dalle 21 in poi, infatti, il gruppo Terra del Sole si è esibito in uno spettacolo di circa un’ora, suonando e ballando su musiche tipiche della tradizione del meridione italiano, come tammuriate e pizziche, portando un po’ della storia dell’antico folklore del sud nella piazza del paese e, soprattutto, facendo danzare, per comporre le complicate figure dei balli di gruppo, anche i cittadini di Tavazzano. Alla riuscita della festa, organizzata dal Comune e dalla Pro loco, che da anni costituisce una festa del Primo maggio tra le più attese e amate del territorio, hanno contribuito molti tra i gruppi di volontariato attivi in paese, tra i quali l ‘associazione culturale Amici del Nebiolo, Extra-Corso di italiano per stranieri, associazione culturale Terra del Sole, Emergency, Comitato soci Coop, Avis, Spi-Cgil, Banca del tempo, Pro loco, Acli, Auser, Gruppo podistico e Protezione civile. TAVAZZANO Alcuni alunni e l’insegnante della scuola di italiano LA MOSTRA FILATELICA SOCIETÀ OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO, UN VIAGGIO NEL MONDO DEI FRANCOBOLLI n La Società operaia di mutuo soccorso ha celebrato la festa dei lavoratori con la mostra filatelica che giovedì mattina ha attirato nella sede di via Callisto Piazza molti lodigiani, incuriositi dalla rarità dei francobolli in esposizione. Fra i pezzi più interessanti, messi a disposizione dei soci del Circolo filatelico di Lodi, un Penny Black originale (il primo francobollo della storia, emesso in Inghilterra nel 1840), un’insolita cartina d’Italia realizzata Pietro Bassi e interamente coperta da francobolli, la serie dedicata ai castelli d’Italia, con un francobollo annullato per ogni giorno dell’anno (29 febbraio compreso) e il primo francobollo d’Italia, timbrato a Lodi il giorno stesso dell’emissione, il primo giugno 1850. Particolarmente indicata al tema della giornata, inoltre, la serie dedicata al lavoro, emessa nel 1950 ed esposta accanto a numerosi altri francobolli italiani ed esteri, illustrati ai visitatori dal presidente del Circolo filatelico Alessandro Sabbioni. Tra i lodigiani che hanno visitato la mostra c’era anche l’assessore Silvana Cesani, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e ringraziato la Società operaia «per continuare a tenere vivo il valore del mutualismo anche attraverso iniziative come questa, che hanno il merito di gettare un ponte fra la società di oggi e le esperienze di fine Ottocento, contribuendo a mantenere alta l’attenzione dei cittadini nei confronti della cultura del lavoro». S. C.