Per il Primo maggio arriva una “scossa” a istituzioni e sindaci

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SABATO 3 MAGGIO 2014
LODI
il Cittadino
L’APPUNTAMENTO n A FOMBIO I SEGRETARI PROVINCIALI
DEI TRE SINDACATI MAGGIORI, A POCHI GIORNI DAL VOTO
Per il Primo maggio
arriva una “scossa”
a istituzioni e sindaci
Camera di commercio
nel mirino della Cisl,
la Cgil parla invece
di una giornata triste,
con 20mila disoccupati
n Dai sindacati una scossa alle
istituzioni economiche e politiche
lodigiane, nel giorno del Primo
maggio. L’hanno data i segretari
generali di Cgil, Cisl e Uil giovedì
mattina dal castello di Fombio,
paese della Bassa scelto per la festa
provinciale dei lavoratori in quanto triste esempio della deindustrializzazione del territorio (la
chiusura della Akzo Nobel è una
ferita ancora aperta). Nel mirino
della Cisl è finita in particolare la
Camera di commercio, chiamata
al rinnovo proprio nel 2014.
La festa (un centinaio le presenze,
quasi assente il mondo della politica) si è aperta sulle note dell’inno
italiano eseguito a cappella dal
Coro Monte Alben di Lodi, che nel
corso della mattinata ha offerto
una carrellata di brani legati al
mondo del lavoro, introdotti da
Massimiliano Castellone. Parola
poi a Pino Dosi, storico lavoratore
della Akzo Nobel, che negli ultimi
anni ha vissuto il dramma di una
fabbrica prima ridimensionata e
poi definitivamente chiusa.
A seguire, al posto dei comizi, è
stata organizzata una tavola rotonda tra i segretari generali di
Cgil, Cisl e Uil (rispettivamente
Domenico Campagnoli, Mario Uccellini e Santo Bolognesi), sul palco insieme al moderatore Lorenzo
Rinaldi (giornalista del «Cittadino») e ai sindaci di Fombio, Davide Passerini, e di Codogno, Vincenzo Ceretti. Tre i temi caldi della
giornata: le elezioni amministrative del 25 maggio, con 52 comuni al
voto; il rinnovo della Camera di
commercio; il ruolo delle istituzioni in questi anni di forte crisi.
Uccellini, dopo aver illustrato la
proposta di un assessorato al lavoro in ogni amministrazione comunale, è partito lancia in resta sul
rinnovo della Camera di commercio. L’attacco agli ultimi cinque
anni dell’attività camerale non è
passato inosservato: al di là di chi
sarà il nuovo presidente - ha detto
il segretario Cisl - è necessario che
ci sia una Camera di commercio
differente rispetto all’ultima. Uccellini ha criticato apertamente gli
ultimi cinque anni, dicendosi incerto sulla possibilità di assegnare
una sufficienza piena. Quanto al
tema del lavoro, secondo il segretario Cisl è finito il tempo degli
slogan e oggi, stante la situazione
generale, non ci si può più permettere di demonizzare il tempo
determinato.
Bolognesi (Uil) ha parlato di “vacanza” delle istituzioni locali (il riferimento in particolare è stato alla Provincia) e di carenza di coordinamento. Un esempio? Quello
della logistica, che sul territorio si
è sviluppata in maniera assolutamente anarchica, spesso facendo
scempio delle aree verdi.
Parole cariche di significato sono
arrivate anche da Campagnoli
della Cgil. Da sei anni, ha osservato, festeggiamo il Primo maggio in
modo triste. Nel 2014 i lodigiani
iscritti alle liste di collocamento
hanno superato quota 20mila e in
aprile è in forte aumento la richiesta di cassa integrazione. Per uscire dalla crisi occorrerebbe più coraggio, ad esempio per chiudere
finalmente la filiera agroalimentare attraverso un progetto serio,
che dovrebbe essere sostenuto
anche dai rappresentanti lodigiani
a Roma. Il Lodigiano produce latte
e suini di altissima qualità, che poi
vende alle aziende di trasformazione delle altre province. Campagnoli al riguardo ha parlato della
Cooperativa Santangiolina (coop
di produttori di latte) che è lodigiana ma investe nel Cremonese e
nel Mantovano.
L. R.
LA FESTA
A destra
il dibattito
di Fombio
DANZE IN PIAZZA n ESEGUITI BRANI DEL MERIDIONE D’ITALIA
Solo un po’ di pioggia
sulla festa di Tavazzano
Molto partecipata la
kermesse “del lavoro e
dei popoli” con la Messa
del mattino e musiche
tradizionali
LUCIANA GROSSO
n Solo un po’ di pioggia, sul finire del pomeriggio, a rovinare
la festa del Primo maggio a Tavazzano con Villavesco.
La consueta “Festa del lavoro e
dei popoli” che da anni anima la
piazza del paese, quest’anno si
è svolta con una formula leggermente diversa dal solito,
aprendosi con l’affollatissima
Messa celebrata da don Mario
Zacchi e proseguendo poi per
tutto il giorno con animazione e
stand a tema sociale che hanno
riempito la piazza antistante il
centro civico Mascherpa, attirando cittadini e curiosi da Tavazzano e da molti dei paesi vicini che con in tempo hanno
imparato ad amare questa festa.
Nel tardo pomeriggio, prima che
la pioggia facesse la sua comparsa, per poi lasciare spazio al
sereno subito dopo cena, sono
cominciati gli attesissimi stage
di danza popolare, tenuti dai
volontari del gruppo Terra del
Sole che hanno insegnato i passi
di alcuni balli tipici del folklore
del sud Italia, in preparazione
dello spettacolo serale. Dalle 21
in poi, infatti, il gruppo Terra del
Sole si è esibito in uno spettacolo di circa un’ora, suonando e
ballando su musiche tipiche
della tradizione del meridione
italiano, come tammuriate e
pizziche, portando un po’ della
storia dell’antico folklore del
sud nella piazza del paese e, soprattutto, facendo danzare, per
comporre le complicate figure
dei balli di gruppo, anche i cittadini di Tavazzano.
Alla riuscita della festa, organizzata dal Comune e dalla Pro
loco, che da anni costituisce una
festa del Primo maggio tra le più
attese e amate del territorio,
hanno contribuito molti tra i
gruppi di volontariato attivi in
paese, tra i quali l ‘associazione
culturale Amici del Nebiolo, Extra-Corso di italiano per stranieri, associazione culturale
Terra del Sole, Emergency, Comitato soci Coop, Avis, Spi-Cgil,
Banca del tempo, Pro loco, Acli,
Auser, Gruppo podistico e Protezione civile.
TAVAZZANO Alcuni alunni e l’insegnante della scuola di italiano
LA MOSTRA FILATELICA
SOCIETÀ OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO,
UN VIAGGIO NEL MONDO DEI FRANCOBOLLI
n La Società operaia di mutuo soccorso ha celebrato la festa dei lavoratori
con la mostra filatelica che giovedì mattina ha attirato nella sede di via Callisto Piazza molti lodigiani, incuriositi dalla rarità dei francobolli in esposizione. Fra i pezzi più interessanti, messi a disposizione dei soci del Circolo filatelico di Lodi, un Penny Black originale (il primo francobollo della storia,
emesso in Inghilterra nel 1840), un’insolita cartina d’Italia realizzata Pietro
Bassi e interamente coperta da francobolli, la serie dedicata ai castelli d’Italia, con un francobollo annullato per ogni giorno dell’anno (29 febbraio compreso) e il primo francobollo d’Italia, timbrato a Lodi il giorno stesso dell’emissione, il primo giugno 1850. Particolarmente indicata al tema della giornata, inoltre, la serie dedicata al lavoro, emessa nel 1950 ed esposta accanto
a numerosi altri francobolli italiani ed esteri, illustrati ai visitatori dal presidente del Circolo filatelico Alessandro Sabbioni.
Tra i lodigiani che hanno visitato la mostra c’era anche l’assessore Silvana
Cesani, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e ringraziato
la Società operaia «per continuare a tenere vivo il valore del mutualismo anche attraverso iniziative come questa, che hanno il merito di gettare un ponte fra la società di oggi e le esperienze di fine Ottocento, contribuendo a
mantenere alta l’attenzione dei cittadini nei confronti della cultura del lavoro».
S. C.
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