Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 OSSERVATORIO SUL MERCATO PUBBLICITARIO - III edizione 2005 Ottobre 2005 1 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 INDICE Il mercato pubblicitario - Gennaio/Luglio 2005 - Considerazioni - Anno 2005 - Previsioni - Anno 2006 - Previsioni pag. 4 pag. 5 pag. 9 L’analisi dei settori - Largo Consumo - Beni Durevoli - Attività/Servizi - Persona - Tempo Libero pag. 11 pag. 12 pag. 14 pag. 15 pag. 17 Tabelle 2 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 IL MERCATO PUBBLICITARIO 3 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 GENNAIO/LUGLIO 2005 - CONSIDERAZIONI Gli investimenti pubblicitari confermano un andamento positivo, pur non rimanendo sui tassi di incremento fatti registrare nel 2004. Ma dopo un anno di grande espansione è ragionevole pensare a un anno di consolidamento delle posizioni raggiunte. I primi sette mesi del 2005 si chiudono con un +2,2, con la sola pubblicità Commerciale Nazionale a far segnare un risultato leggermente maggiore (+2,4%). Tale crescita è determinata dall’incremento degli investitori (+2,2%) a fronte di un investimento stabile (+0,2%). Quindi un’evidenza positiva, sebbene questo trend non sia il medesimo per tutti i mezzi ma interessi soprattutto la Stampa (+2,5% nel numero di aziende attive). La Tv infatti non registra un aumento di esse (-0,1%) mentre la Radio ne subisce una contenuta emorragia (-4,4%). Analizzando i comparti merceologici, lo sviluppo è legato esclusivamente a due macrosettori: Attività/Servizi e Persona. Il primo conclude i primi sette mesi con un incremento ancora importante (+14,1%), in virtù della grande spinta della Finanza (+42,5%) e della conferma delle Telecomunicazioni (+8,4%). Ma l’attività di alcune aziende ha determinato la crescita anche di altri settori: Eni ed Enel nel comparto dell’Energia, Lottomatica e i Monopoli di Stato in quello dei Concorsi, Poste Italiane per “spingere” i propri prodotti di posta prioritaria e posta celere. Interessante anche l’andamento molto positivo delle agenzie immobiliari in genere, mentre dopo un periodo di grande espansione la Distribuzione (-2,6%) sta attraversando una fase riflessiva. Decisamente più inaspettata è invece la performance del macrosettore Persona (+8,1%), con tutti i settori che lo compongono in forte crescita, in particolare quello degli Oggetti Personali (+24,7%). Stabili i Durevoli (+0,4%), che in realtà rilevano buoni segnali da diversi settori, come le Automobili (+2,9%) ma scontano il crollo di Informatica/Fotografia (-29,8%). Molto netta, infine, la contrazione del Largo Consumo (-4,6%), ormai generalizzata sia al Food (-4,8%) che al Drug (-4,3%). Se l’andamento dei settori non denota particolari elementi di differenziazione rispetto al recente passato, è sul fronte dei mezzi in cui emergono le indicazioni più interessanti. In questi primi sette mesi infatti la Tv continua il suo passo costante (+2,6%) sebbene l’assenza di eventi sportivi di rilievo penalizzi le emittenti nazionali in termini di confronto con l’anno scorso. Ma va anche considerato che è un dato ottenuto con il Largo Consumo in decisa flessione: gli Alimentari (-1,8%), le Bevande/Alcoolici (-10,6%) e i Toiletries (-1,9%). Ma, pur in un contesto di prestazioni molto differenti tra testata e testata e concessionaria e concessionaria, è la Stampa a far segnare finalmente la performance più positiva. I Quotidiani chiudono a +2,6%, ma con una Commerciale Nazionale a +4,2% sulla scia dell’aumento degli annunci pubblicitari a colori sulle principali testate e del “boom” della Free Press. Buon risultato anche per i Periodici (+3,5%) che hanno approfittato della crescita del macrosettore Persona In calo la Radio (-2,4%), ma in progressiva ripresa, e il Cinema (-5,7%). Negativo anche il trend delle Affissioni (-4,1%) nonostante la comunicazione elettorale per le elezioni regionali del primo trimestre. 4 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 ANNO 2005 - PREVISIONI Come sottolineato in precedenza, tutte le indicazioni lasciano ormai pensare che il 2005 si configurerà come un anno di transizione, laddove con questo termine si intenda una fase priva di elementi di grande novità o rottura con il recente passato. Questa analisi è vera soprattutto analizzando il mercato pubblicitario dal punto di vista degli advertisers, in quanto non sono emerse realtà in grado di rappresentare nuove sorgenti di investimenti. Sarà invece l’anno dei “soliti noti”, vale a dire di quei settori che da qualche anno stanno rappresentando, pur con alti e bassi, la spina dorsale dello sviluppo. Se ci si sofferma invece sul comportamento dei media, allora qualche elemento di novità è presente, in particolare il salto qualitativo nell’offerta dei Quotidiani con la diffusione del full-color sulle principali testate. Ma, tutto sommato, questo andamento tranquillo del mercato si può anche interpretare con toni più positivi. Dopo il grande sviluppo del 2004, che la crescita fosse più contenuta era prevedibile ma per nulla scontata. Si tratta di un anno di consolidamento delle posizioni raggiunte: all’indomani di una crescita consistente, confermare e anzi migliorare anche di poco il livello raggiunto è un risultato di grande importanza che testimonia la solidità del mercato pubblicitario italiano. Anche a livello macroeconomico è stato un anno relativamente lineare. La situazione politica non ha evidenziato ulteriori inasprimenti e il rapporto euro/dollaro rimane sbilanciato ma non ha fatto registrare un ulteriore apprezzamento della valuta europea. L’aspetto meno favorevole è stato invece l’impennarsi del prezzo del petrolio che ha superato i 60 dollari al barile. Questo si è riflesso certamente sulle tasche dei consumatori ma anche nei conti economici delle società che sono più esposti al fluttuare dei prezzi dei combustibili. I consumi interni continuano a essere stabili e molti settori continuano a soffrire andamenti di mercato non positivi, ma si tratta ormai di una situazione in qualche modo metabolizzata. Per quanto attiene a quegli elementi che possono avere impatti importanti sul mercato pubblicitario: • il 2005 non ha fatto registrare crisi aziendali dell’entità di Parmalat o Fiat. Relativamente a quest’ultima, tuttavia, sono ancora da verificare le contromisure che verranno prese dall’azienda in seguito alla possibile caduta di immagine dovuta al ricovero di Lapo Elkann, negli ultimi tempi esponente di spicco della casa automobilistica torinese; • le privatizzazioni e/o i collocamenti in Borsa di alcuni grandi gruppi (Rai, Poste Italiane, H3g) sono state rimandati. Nel 2005 è stata posta sul mercato solo una nuova tranche di Enel; • né la tragedia dello tsunami di inizio anno né la catastrofe di New Orleans (peraltro geograficamente più localizzata) hanno avuto grandi impatti sui movimenti turistici, all’interno di un settore comunque non florido; • la confusione intorno alla Banca d’Italia e al suo governatore potrebbe frenare nell’ultima parte dell’anno gli investimenti degli Istituti di Credito, ma il settore si chiuderà comunque in larghissima crescita. 5 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 Alla luce di questi presupposti, la previsione di Nielsen Media Research per il 2005 è di +2,2% per il mercato pubblicitario nel suo complesso, con un aumento in termini di valori assoluti di oltre 180 mio. di Euro. Per la sola pubblicità Commerciale Nazionale il risultato sarà leggermente migliore (+2,4%), mentre le altre tipologie di pubblicità (Locale e Classificata) dovrebbero attestarsi intorno ad un +0,8%. Rispetto alla precedente previsione ufficiale redatta da NMR nel mese di Maggio 2005 (+2,3%), non sono emersi fattori o eventi che potessero dare una radicale o anche solo sensibile modifica all’indicazione generale di un contenuto sviluppo. Alla nuova revisione della previsione per il settore Alimentare, che non ha imboccato la via della ripresa come ci si aspettava, fa riscontro una stima più ottimistica per il settore delle Automobili. INVESTIMENTI PUBBLICITARI in m io. € INVESTIMENTI PUBBLICITARI, var. % 8,500 8,000 7.4 3.1 7,500 2.2 7,000 -3.8 6,500 2001 2002 2003 2004 2005* 02vs01 03vs02 04vs03 05vs04* Fonte: stime Nielsen Media Research MACROSETTORI L’analisi sul comportamento dei singoli settori sarà approfondita nella seconda parte del presente rapporto. A titolo riassuntivo, anche sulla base di quanto detto precedentemente, si premettono in questa sede alcuni spunti. Nel 2005, saranno i macrosettori Attività/Servizi (+11,9%) e Persona (+6,1%) a rappresentare il volano della crescita. Per il primo, come detto, si tratta di uno sviluppo generalizzato guidato dalla Finanza e dalle Telecomunicazioni, mentre la Distribuzione dovrebbe recuperare fino quasi alla parità. A seguire il macrocomparto della Persona, grazie ai Farmaceutici e agli Oggetti Personali ma anche a buone performances dell’Abbigliamento e della Cura Persona. Stabili i Beni Durevoli (+0,3%) e il Tempo Libero (+0,3%). Per il primo tengono molto bene le Automobili e l’Abitazione mentre è netta la contrazione di Informatica/Fotografia. Per il secondo è previsto il ridimensionamento della crescita per Media/Editoria mentre i Giochi sono in ripresa grazie alle novità tecnologiche della seconda parte dell’anno. Infine il Largo Consumo (-3,7%), dove solo i Toiletries contengono la contrazione. Non è prevista per quest’anno una ripresa degli Alimentari che chiuderanno con un calo per il secondo anno consecutivo. 6 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 MACROSETTORI - var.% 2005 vs 2004 2.2 totale largo cons durevoli -3.7 0.3 altro (Fcp) 1.8 3.1 -0.8 radio 11.9 0.8 2.2 2.1 tv 0.3 att/servizi totale quot idiani periodici 6.1 persona tempo libero MEDIA - var.% 2005 vs 2004 aff issioni cinema -3.5 -5.2 Fonte: stime Nielsen Media Research MEZZI Tv: seppur di poco nel corso del 2005 il mezzo televisivo aumenterà ulteriormente la sua quota di mercato ai danni della Stampa, pur in un contesto in cui lo storico investitore (il Largo Consumo) sta investendo meno. Nel dettaglio però, la previsione di +3,1%, rende la performance della Tv leggermente sotto a quella della Commerciale Nazionale dei Quotidiani, segno di un momento più favorevole alla carta stampata. Le reti pubbliche dovranno scontare un rimbalzo tecnico, avendo nel 2004 potuto contare sui Campionati Europei di calcio e le Olimpiadi di Atene, e pertanto cresceranno con una percentuale più bassa rispetto alle reti Mediaset. Sempre bene, pur su basi ancora limitate, le altre emittenti. Non saranno mantenuti i tassi di crescita del 2004, ma sia “La7” che “Mtv” garantiranno un risultato attorno al +15%. Più contenuta la crescita di “AllMusic” che nel corso dell’ultima parte dell’anno cambierà concessionaria e quindi subirà la fase di passaggio. Radio: ancora in ribasso le stime. Oggi risulta difficile prevedere anche che il mezzo chiuda in pareggio a causa delle difficoltà delle reti pubbliche e del momento di stallo vissuto anche dalle reti commerciali, anche se al loro interno convivono andamenti molto diversi. La previsione è di -0,8%, nonostante gli scontati elevati numeri di Radio 101, dall’inizio dell’anno gestita da Mondadori e rilanciata nel corso del 2005 con investimenti in frequenze e una nuova immagine di brand. Ma la base di partenza era davvero molto piccola. A Ottobre verrà presentata PlayRadio, la nuova emittente radiofonica di Rcs MediaGroup, ma gli impatti si sentiranno solo a partire dal prossimo anno. Affissioni: la previsione è di calo: -3,5%. L’apporto fornito nella prima parte dell’anno dagli investimenti dei partiti politici per le elezioni Regionali è stato dunque bruciato nel corso dei successivi mesi, anche per il confronto con gli investimenti per le elezioni Europee effettuati nel secondo trimestre 2004. Si tratta tuttavia di un mezzo in difficoltà, incapace di attrarre denaro con affidabilità e costanza. L’uscita in Aprile dell’indagine Audiposter per fornire i dati di audience dei poster e dei circuiti, non ha generato impatti nell’anno in corso, anche per l’esigenza di prendere familiarità con i numeri. 7 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 Cinema: la previsione è di un complessivo -5,2%, che consegnerebbe al mezzo la palma della performance peggiore. Nell’attesa che AudiMovie muova i primi passi e fornisca al mercato numeri su cui effettuare pianificazioni più mirate, il 2005 si è dunque rivelato come un anno di grande difficoltà. Ancora novità sul fronte delle concessionarie: esce Sacit ed entra UsaAdv (CineItaly). Quotidiani: la previsione è di un complessivo +2,1%, ma determinato da una pubblicità Commerciale Nazionale che va molto bene (+3,3%) rispetto alle Altre Pubblicità (locale + classificata) che dovrebbero chiudere a +0,8%. E’ tuttavia certo che all’interno di un dato positivo come quello della Commerciale Nazionale, si nascondano risultati molto diversi tra i vari operatori. In particolare le performances migliori sono quelle degli Sportivi e della Free Press. L’elemento determinante per questo risultato è tuttavia il lancio del full color che sta portando un duplice vantaggio: da un lato la possibilità di attrarre maggiormente investitori che trovano nel colore un veicolo più consono alle proprie campagne, dall’altro un aumento del prezzo medio per pagina. “la Repubblica” è partita con questa innovazione a fine 2004, “Il giornale” da Maggio 2005, il “Corriere della Sera” da Luglio. Anche i quotidiani del gruppo Caltagirone e alcune testate minori hanno investito in questo senso mentre altre importanti testate, pur senza arrivare al full color, hanno sensibilmente aumentato la filiazione disponibile per annunci a colori. Per la crescita complessiva del mezzo, la diffusione di questa possibilità su tutti i Quotidiani è fondamentale, in quanto solo quando un investitore potrà effettivamente sviluppare una campagna a colori su più testate imposterà la propria pianificazione secondo queste regole. Periodici: la stampa periodica potrebbe far registrare alla fine dell’anno il dato tutto sommato più sorprendente. Una crescita come quella prevista (+1,8%) era francamente inaspettata qualche mese fa ma si è basata sull’ottimo andamento dei propri settori top spenders, in particolare di quelli legati al macrosettore Persona. E, anche il maggiore appealing del “full color” sui Quotidiani è stato in parte neutralizzato. In effetti, dopo un 2004 molto tranquillo, è ripresa la politica degli editori nell’innovazione del prodotto ben consci dell’importanza delle novità della proposta in un mercato che presenta i chiari segni della saturazione ed è quindi caratterizzato da una concorrenza decisamente agguerrita. 8 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 ANNO 2006 - PREVISIONI Le prime previsioni sul 2006 per questa edizione del presente rapporto sono state effettuate con l’ausilio degli strumenti matematico statistici a nostra disposizione, senza alcun controllo né verifica con gli operatori del mercato e senza l’approrto di un patrimonio informativo di contatti ancora non gestibile in questo periodo dell’anno, data anche la forte incertezza dal punto di vista macroeconomico, La stima è di un mercato che replicherà la performance del 2005 e si attesterà su una nuova crescita del +2,1%. • • • • Gli elementi significativi dovrebbero essere: la presenza di due eventi assai importanti dal punto di vista mediatico e pubblicitario, le Olimpiadi invernali di Torino e i Campionati del Mondo di calcio in Germania, che dovrebbero come sempre garantire introiti superiori alla Tv in genere e alle reti nazionali in particolare; l’ulteriore espansione del full color cui arriveranno altri due colossi come “Il Sole 24 ore”e “La Stampa”, oltre al completamento dell’offerta sui dorsi e sulle edizioni locali per le altre testate; il definitivo lancio di PlayRadio, l’emittente nata dalle ceneri di Radio Italia Network. Facile scommettere su significativi investimenti di Rcs MediaGroup come è stato con Mondadori per Radio 101; le elezioni politiche che assicureranno buoni introiti alle Affissioni, sebbene si rivelino ormai come apporti “stagionali”. . INVESTIMENTI PUBBLICITARI in m io. € INVESTIMENTI PUBBLICITARI, var. % 8,500 8,000 7.4 3.0 7,500 2.2 2.1 05vs04* 06vs05* 7,000 6,500 2002 2003 2004 2005* 2006* 03vs02 MACROSETTORI - var.% 2006 vs 2005 2.1 totale -0.1 2.1 1.4 0.9 2.5 tv 4.0 radio 4.9 at t/ servizi altro (Fcp) periodici 3.9 persona t empo libero quot idiani 1.4 durevoli MEDIA - var.% 2006 vs 2005 totale 0.8 largo cons 04vs03 0.8 4.4 aff issioni cinema 0.5 Fonte: stime Nielsen Media Research 9 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 L’ANALISI DEI SETTORI 10 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 Alimentari (Food = Alimentari + Bevande/Alcolici) Contrariamente a quanto previsto l’anno scorso, per il Food sarà un nuovo anno di contrazione. La ripresa attesa è rimandata all’anno prossimo, anche se in realtà più che di “ripresa” si dovrebbe parlare di “ripresina” o al limite di frenata della contrazione. L’andamento dei consumi del resto rimane non esaltante, con volumi appena sopra la parità e un tasso deflattivo pronunciato. Ma non sempre il trend degli investimenti segue le vicessitudini dei consumi. Per gli Alimentari il risultato del 2005 dovrebbe essere di un calo pronunciato (-2,5%). Da parte loro, le Bevande/Alcolici dovrebbero far registrare addirittura un piccolo crollo (-7,3%), La risultante per il macroaggregato Food sarà del -4,0%. Quali possono essere invece le nuove tendenze di questi settori maturi? Certamente i prodotti “time-saving”, vale a dire i piatti pronti che permettono un consumo veloce, sono ormai un tipo di alimento che trova spazio su molte tavole e sta diventando un best seller in molti punti vendita. Ma oggi l’attenzione si sposta anche sui cibi light, su alimenti ipocalorici e bevande a base di soia e yogurt da bere, specchio di un gruppo di consumatori particolarmente interessati alla salute che sanciscono l’importanza crescente dei prodotti dietetici. La sfida oggi sembra diventata fornire prodotti sani, ma con la stessa versatilità e gusto piacevole del prodotto tradizionale. Non Alimentari (Drug = Gestione Casa + Toiletries) Niente da fare neanche per il Drug, che peraltro veniva da un ottimo 2004. I dati sui consumi in questo caso evidenziano volumi in contenuta crescita, ma anche qui il tasso sarà negativo (-2,7%). La contrazione è attesa su entrambi i settori: ma mentre sarà decisa quella relativa alla Gestione Casa a -5,2%, i Toiletries sono in recupero nella seconda parte dell’anno e chiuderanno vicino alla parità (-0,5%). 11 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 Automobili Ancora in sviluppo (+3,3%), dimostrando ormai una continuità di investimento davvero notevole considerando anche un mercato delle vendite non proprio esaltante che dopo il terzo trimestre fa registrare un -2,3% nelle immatricolazioni. In un mercato stagnante e caratterizzato da una concorrenza altissima, tuttavia, il lancio di nuovi modelli e il conseguente supporto comunicazionale diventano elementi assolutamente irrinunciabili. Ecco quindi che le case automobilistiche hanno la possibilità di spingere molto sul rinnovo del parco circolante. Inoltre sta crescendo la richiesta di vetture in versione Euro 4 e di accessori. Nella seconda parte dell’anno si evidenzia anche una ripresa degli investimenti di Fiat sull’onda dei lanci di nuove vetture. Da vedere tuttavia come la casa torinese reagirà al recente episodio di cronaca che ha coinvolto uno dei suoi principali manager. Moto / Veicoli I dati attuali sulle immatricolazioni fanno pensare a un mercato delle vendite che alla fine dell’anno sarà stabile con il 2004, anche se dopo i primi nove mesi il trend è negativo (-1,3%) con le moto in pareggio e gli scooter in discesa. Le case produttrici hanno comunque ormai posto un freno alle politiche promozionali e la possibile ripresa degli investimenti di Aprilia non si è ancora concretizzata. Quindi l’anno si stima in deciso calo (-9,2%). Abitazione L’andamento dell’attività edilizia residenziale, uno dei fattori attivanti della domanda di mobili per la casa, è positivo secondo l’Osservatorio dell’Agenzia del Territorio, grazie alla progressiva stabilizzazione dei prezzi, che permangono tuttavia elevati, all’abbassamento dei tassi dei mutui, al protrarsi delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e l’andamento altalenante dei mercati finanziari che suggerisce l’investimento nel “mattone”. Detto ciò, per venire più specificatamente a spunti direttamente collegati al mercato pubblicitario, nel campo dell’arredamento si sta registrando il progressivo consolidamento dei grandi gruppi internazionali nella rete distribuiva, in un settore che mantiene un’altissima frammentazione della distribuzione. La previsione è di un sensibile sviluppo (+6,6%). 12 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 Informatica/Fotografia E’ un momento certamente difficile per il comparto, con una domanda altalenante per l’IT e un’area della Fotografia che ormai sta completando la grande ondata della sostituzione degli apparecchi tradizionali con quelli digitali. Esistono certamente aree promettenti, come quella delle stampanti fotografiche e dei servizi di stampa del digitale, che però non sono ancora decollate. Inoltre sono venuti a mancare i previsti investimenti di Philips che aveva preannunciato il ritorno nel mercato dei personal computer. La previsione non può quindi che essere decisamente negativa (-26,5%). Elettrodomestici (Elettrodomestici + Audio/Video) L’intero comparto dovrebbe far registrare un dato negativo (-2,8%), ma con andamenti diversi. Gli investimenti degli altri Elettrodomestici infatti cresceranno in maniera importante (+8,2%), nonostante un mercato interno non confortante e la concorrenza asiatica nei prodotti a basso costo. Per il settore dell’Audio/Video invece sarà un anno di riflessione (-28,6%), anche per la mancanza di grandi eventi sportivi che generalmente fanno da volano per l’acquisto di nuovi televisori. Non ha ancora completato la sua affermazione il segmento dei lettori Mp3, in parte per i prezzi non ancora accessibili in parte per la potenziale concorrenza dei cellulari, un tempo mercato estraneo e oggi perfettamente adiacente. 13 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 Telecomunicazioni Non ci sono stati grandi scossoni. I principali competitors hanno continuato a battagliare a colpi di spot, ma senza novità che potessero derivare dal nuovo assetto proprietario di Wind o dalla fusione tra Telecom e Tim. Fumata nera anche per la ventilata quotazione in Borsa di H3g, che poteva veder affiancata la comunicazione commerciale con quella tattica legata alla collocazione. In termini di tipologia di prodotti l’autunno ha invece visto proliferare le campagne legate ai numeri per la ricerca degli abbonati che dovrebbero garantire una crescita consistente a fine anno. Gli ultimi mesi potrebbero essere anche importanti anche per la banda larga che gli analisti di Forrester Research avevano predetto come l’elemento importante del 2005, ma che sembra avere rimandato l’anno della consacrazione e della definitiva diffusione presso le utenze casalinghe. La previsione è di un ancora notevole sviluppo (+10,8%). Finanza/Assicurazioni Sarà il settore guida del 2005, vale a dire quello che garantirà il maggior incremento. La grossa crescita è arrivata dalle Banche visto che anno dopo anno, dopo le incertezze e le titubanze e qualche avvenimento poco favorevole, aumentano i soggetti che entrano per la prima volta in comunicazione. Altri cominciano anche a dare continuità ai propri investimenti e altri ancora tornano a investire dopo qualche periodo di riflessione. Resta da vedere come il caso della Banca d’Italia e la difficile posizione di Fazio possano influire sui mesi finali del 2005. In parte già sono stati frenati alcuni possibili cambiamenti nelle strutture societarie, ma una situazione del genere non può che incidere anche sulla visione generale che il pubblico ha degli istituti di credito. Interessante l’andamento del Credito al Consumo che potrebbe vedere nuovi attori entrare in comunicazione. Infine, non sono previste importanti privatizzazioni negli ultimi quattro mesi. . Sulla base di questi presupposti la previsione sul 2005 è di +33,5%. Distribuzione Dopo due anni di grandi crescite, questo sarà l’anno della stabilità o meglio del consolidamento delle posizioni raggiunte. Ma in futuro dovremmo aspettarci che Esselunga, Coop, Conad, Carrefour, Auchan decidano di seguire Lidl in termini di budget investito e in questo caso il settore conoscerebbe una nuova importante crescita. Nel frattempo, e limitando l’analisi all’anno in corso, non si prevedono boom nell’ultima parte dell’anno. Rimane inoltre la sensazione che nella Distribuzione Non Alimentare, i principali players abbiano già raggiunto livelli di investimento elevati e l’unica direttrice di sviluppo può essere nella discesa in campo di nuove insegne straniere. Sulla base di ciò la previsione per il 2005 e di -0,9%. 14 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 Abbigliamento Si sta progressivamente verificando una maggiore concentrazione degli investimenti. Le grandi firme dell’abbigliamento classico, degli accessori, dell’abbigliamento sportivo, comprese quelle italiane che nel corso degli anni si sono progressivamente “managerializzate”, garantiscono il proprio apporto, per sostenere la notorietà del marchio all’interno delle innumerevoli linee di prodotto e nel contesto di diluizione del legame tra la personalità dello stilista e il brand stesso. La minore fedeltà dei consumatori e l’orientamento di essi verso la creazione di uno stile personale derivato dalla commistione di elementi eterogenei, determina ancora maggiore attenzione verso il brand come elemento di comunicazione. Resta il dubbio invece delle piccole e medie imprese, dei piccoli produttori, travolti dalla crisi degli ultimi anni. Per questi non sembra ancora arrivato il momento di tornare a essere attori importanti nel mondo della pubblicità, dovendo prima di tutto cercare una propria strada di progresso e di posizionamento competitivo. La previsione è di un significativo sviluppo (+4,2%). Farmaceutici Sembra ormai costante l’impegno in comunicazione dell’industria farmaceutica. Le principali case vedono ormai la propria trasparenza e il dialogo con i consumatori l’unico modo per uscire da situazioni di impasse quali il blocco di prodotti mass-market rivelatisi poi dannosi o in generale un clima di erosione della fiducia che deriva anche dalla convinzione diffusa che i colossi farmaceutici siano uno degli ostacoli alla soluzione dei problemi dei Paesi in via di sviluppo. Anche per questo molte di esse hanno scelto la strada della comunicazione sociale e dell’impegno etico. Da ciò si deduce che questo settore potrebbe continuare anche nel medio periodo con le crescite degli ultimi anni. Tenendo presente che in questo campo l’advertising vincente si trasforma molto spesso in vendite: secondo una ricerca condotta dal Center of Health Services dell’Università della California, i pazienti che vanno in uno studio medico chiedendo farmaci pubblicizzati hanno ottenuto nel 30% dei casi la prescrizione richiesta. La previsione è di un notevole sviluppo (+7,7%). Cura Persona La stasi dei consumi interni non ha inciso più di tanto sulla voglia di comunicare da parte dei marchi della bellezza, anche all’interno di uno scenario congiunturale non positivo. Non vi è dubbio che oggi la cosmetica è molto più connessa con lo star bene e il salutismo. Anche così si spiega il successo di nuove nicchie di mercato come i prodotti sbiancanti per denti e i depigmentanti, mentre è ormai consolidato il successo di prodotti cosmetici per uomini, fascia che le aziende 15 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 guardano con sempre maggior attenzione. Del resto questo settore è quello principalmente coinvolto in uno dei più importanti trend di sviluppo dei prossimi anni, quello del benessere, che coinvolge cosmetici, centri fitness, beauty center e beauty farms (oltre a prodotti di altri settori quali gli alimenti biologici o l’attrezzatura sportiva). La previsione è di uno sviluppo (+2,1%). Oggetti personali Un settore in sviluppo costante, grazie alla continua spinta sia dei Gioielli che degli Orologi che stanno progressivamente penetrando fasce di pubblico sempre più vaste con prodotti sempre più alla portata di tutti, anche se di livello alto. E in questa ottica il ruolo della comunicazione riveste un ruolo sempre più importante. La previsione è di un vero e proprio “boom” (+16,2%). 16 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 Media/Editoria L’apporto alla crescita non dovrebbe essere generalizzato ma dovrebbe venire dai Media Classici, soprattutto dai Periodici e dalle previste campagne di rilancio per Radio 101 (dall’estate) e PlayRadio (autunno inoltrato). Negli ultimi mesi sono previste inoltre altri lanci o restyling da parte di importanti case editrici. Per l’Editoria Varia si attendono buona performances nell’ultima parte dell’anno, soprattutto dalle directories, mentre per l’Editoria Audiovisiva non ci sono grandi kolossal in uscita né le campagne pro-dvd sembrano poter rappresentare nel prossimo futuro una fonte importante per il mercato pubblicitario, essendo basate su flight molto brevi nel tempo per un prodotto che ha una finestra temporale di acquisto molto limitata. In sintesi, la previsione è per uno sviluppo, ma con tassi più contenuti rispetto al passato (+2,3%). Giochi/Articoli scolastici L’ultima parte dell’anno dovrebbe essere caratterizzata dalla nuova sfida delle tre console casalinghe: l’XBox 360 di Microsoft, la Playstation 3 di Sony e Revolution cioè il successore del Game Cube di Nintendo. Erano quattro anni che non c’erano grandi novità nel settore ed è per questo che l’industria dei videogames si aspetta di vivere il suo anno d’oro. Oltre a ciò infatti si sta lavorando anche sulle console portatili: a Settembre è stata lanciata la Playstation Portable. E’ probabile che in Italia queste novità arrivino con decisione solo verso fine anno. Facile dunque aspettarsi un settore in calo fino all’ultimo trimestre per poi scatenarsi con le campagne natalizie. Alla luce di ciò il settore è previsto in crescita (+5,8%), con un’impennata negli ultimi mesi. Turismo/Viaggi In realtà non si vedono grandi aree di sviluppo. Ma è altrettanto vero che probabilmente la grande crisi, che ha portato ai grandi tagli di budget, è passata ed il settore è oggi in una situazione di stasi. Le compagnie aeree sono comunque danneggiate dall’aumento dei costi del petrolio che rappresenta una voce di uscita consistente, persiste il momento di crisi di Alitalia e le compagnie low-cost, pur rappresentando una realtà molto importante in termini di mercato (in Italia ne operano una trentina), non sono ancora così rilevanti dal punto di vista pubblicitario. Ma aldilà del comportamento di singoli attori, in generale il settore sembra addormentato. Chiaro che sono anni molti difficili per il turismo: quando sembra che si possa rialzare la testa, accade un evento eclatante che costringe a rivedere i piani e porta grandi perdite: quest’anno è stata la volta dello tsunami, nel giro di tre mesi in parte riassorbito, e poi del uragano Katrina di New Orleans. Il ridimensionamento dell’advertising degli operatori rientra essenzialmente 17 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 in un prudenziale contenimento dei costi. Va tuttavia sottolineato che molte entità stanno preferendo alla comunicazione classica azioni promozionali e il presidio di Internet, con il quale soddisfare i viaggiatori “fai-da-te” oggi moltiplicatisi e molto attenti a cogliere personalmente le occasioni. La previsione è quella di un settore che si muove attorno alla stabilità, con alti e bassi (-1,5%). 18 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 TABELLE 19 Ad esclusivo uso interno Osservatorio Pubblicità - Ottobre 2005 20 Ad esclusivo uso interno